Nardi

Anche la Venezia di Nardi al prossimo Brafa




I grandi gioielli di Venezia si troveranno a Bruxelles. Da domenica 29 gennaio a domenica 5 febbraio 2023, nella capitale del Belgio tornerà il Brafa, una delle grandi fiere mondiali di arte, antichità e gioielleria, con sei Maison presenti in questa edizione. E tra i padiglioni di Brafa ci sarà anche la Gioielleria Nardi, una Maison storica di Venezia, nota per la sua produzione di alta qualità. Nardi ha preannunciato che sarà presente a Bruxelles con due collezioni di anelli: maschere in oro, smalto, pietre colorate e diamanti e Veneziani in oro e argento, diamanti colorati e volti incisi nell’ambra.

Anelli Maschere in oro, smalto, gemme di colore e diamanti
Anelli Maschere in oro, smalto, gemme di colore e diamanti

Un altro simbolo di Venezia, il leone, si è trasformato in una spilla in oro e argento brunito 18 carati, con diamanti bianchi e marroni incastonati. Nardi si trova nella storica sede di Piazza San Marco a Venezia dal 1925. Il gioiellere reinterpreta creativamente la cultura e il fascino della città sulla Laguna attraverso la lavorazione di metalli e pietre preziose. Tra i suoi clienti più famosi ci sono Elizabeth Taylor, Grace Kelly, Ernest Hemingway, Marilyn Monroe, i reali di Spagna.
Spilla Leone in oro 18 carati e argento con diamanti
Spilla Leone in oro 18 carati e argento con diamanti

Tra le sei gioiellerie che partecipano alla nuova edizione del Brafa ci sono Barbara Bassi (Italia, Cremona), Gioielleria Nardi (Italia, Venezia), Bernard Bouisset (Francia, Béziers), Collectors Gallery (Beglio, Bruxelles), Epoque Fine Jewels (Belgio, Kortrijk), VKD Jewels (Olanda, Uden). Al Brafa è prevista la presenza di 130 gallerie internazionali da 15 Paesi, con migliaia di opere di ogni stile e tempo tra dipinti, sculture, mobili antichi, ceramiche e gioielli ma anche wunderkammer, arte africana e tappeti.

Orecchini Mosaico in oro,  bronzo, peridoti e diopsidi di Nardi
Orecchini Mosaico in oro, bronzo, peridoti e diopsidi di Nardi

Anelli I Veneziani in oro e argento, con diamanti e ambra
Anelli I Veneziani in oro e argento, con diamanti e ambra

Immagine da un'edizione passata del Brafa
Immagine da un’edizione passata del Brafa







Tornano i grandi gioielli al Brafa di Bruxelles




Archiviate le feste, tornano i grandi appuntamenti per la gioielleria: uno di questi è il Brafa, evento che non riguarda solo gli appassionati d’arte, ma anche i cultori di preziosi di alta qualità. Il Brafa nel 2020 è programmato da domenica 26 gennaio a domenica 2 febbraio e si svolge come sempre a Bruxelles, nei suggestivi docs Tour & Taxis (Avenue du Port 86 C). Il Brafa Art Fair è anche una delle fiere d’arte più antiche del mondo e nel 2020 compie 65 anni di attività.

Spilla Moretto di Nardi
Spilla Moretto di Nardi

Molti i pezzi di alta gioielleria esposti: Per esempio, in omaggio al Belgio c’è la splendida spilla che la gioielleria Nardi di Venezia ha creato per la regina Paola di Liegi e che presenta a Bruxelles per il suo debutto al Brafa. La spilla è realizzata in diverse varianti, con turchesi e corallo, oppure con rubini e zaffiri.

Bracciale di Lalique, 1920
Bracciale di Lalique, 1920

Ci saranno anche molti i gioielli del Primo Novecento, tra cui pendenti con la “fata dei glicini” (Chamarande) o un diadema in stile Art Deco di Chaumet, realizzato nel 1909 come ornamento per le nozze della contessa de Heeren (Epoque Fine Jewels). Tra le curiosità, un bracciale in oro con il preistorico Triceratopo (Bernard Buisset).

BRAFA 2020 – Edizione 65

Domenica 26 Gennaio – Domenica 2 Febbraio 2020
Tour & Taxis, Avenue du Port 88, Bruxelles
Orari: 11-19 (Giovedì 30 Gennaio late opening fino alle 22)
Ingressi: intero 25 €, under 16 gratuito, 16-26 anni 10 €. Catalogo 15 €.
Info e biglietti: www.brafa.art

Anelli di Boucheron in platino e diamanti
Anelli di Boucheron in platino e diamanti
Boucheron, collana con coralli, circa 1960
Boucheron, collana con coralli, circa 1960
Bracciale di Cartier Art Déco, 1935
Bracciale di Cartier Art Déco, 1935
Castellani, collana archeological style, 1880
Castellani, collana archeological style, 1880
Una tiara di Chaumet Belle époque, 1909
Una tiara di Chaumet Belle époque, 1909
Bouisset, orecchini con diamanti Dormeuse
Bouisset, orecchini con diamanti Dormeuse






La spilla dello scandalo è italiana (di Nardi)





La spilla con il moro di Venezia, che ha fatto scandalo a Buckingham Palace, è italiana. Ma non è razzista. Ecco la storia ♦︎

È tutto un equivoco. La spilla che ha mandato in crisi Buckingham Palace è di un gioielliere italiano, ma non ha una vocazione razzista. Quando, prima di Natale, Marie Christine von Reibnitz, principessa del Kent sposata con Michael, il primo cugino della regina Elisabetta, si è presentata a palazzo reale per il pranzo indossando una spilla che raffigurava un moro, non pensava che avrebbe sollevato una polemica sui soliti social media. La spilla, invece, ha avuto un impatto forte, perché è stata collegata al fatto che la fidanzata ufficiale del principe Harry, Meghan Markle, ha una madre di pelle nera. Insomma, sarebbe stata una provocazione.

Sono quindi arrivate le scuse ufficiali: un portavoce della principessa ha detto, in seguito, che  Marie Christine von Reibnitz era «molto dispiaciuta e angosciata per aver causato un’offesa». E che, d’altra parte, aveva indossato la spilla molte volte senza che nessuno avesse nulla da ridire. Anche se, per la verità, la stessa principessa aveva in passato commesso qualche gaffe che era stata sottolineata dai giornali.

Resta un fatto: la spilla con il moro è un simbolo razzista? Nardi, il gioielliere italiano che ha realizzato il gioiello, e molti altri dello stesso tipo, spiega che non è così. Il moretto è una figura tradizionale del Rinascimento a Venezia, tanto che anche William Shakespeare utilizza un uomo di pelle nera, Otello, per una delle più celebri tragedie ambientata in una colonia veneziana, come era a quel tempo Cipro. L’immagine del moro è ricorrente nelle opere d’arte e nella gioielleria della Venezia settecentesca. E molti turisti acquistano questa immagine classica della storia dell’arte veneziana senza nessuna intenzione razzista.

Nardi ha il negozio in piazza San Marco, è un’azienda tradizionale a conduzione familiare e produce gioielli dalla fine degli anni Venti. «La spilla appartiene alla collezione Rinascimento», ha precisato il gioielliere. E non ha nessun significato discriminatorio, ma semmai è una icona che appartiene a un periodo storico. Forse, insomma, il vero scandalo è l’ignoranza della storia e dell’arte. Rudy Serra




Marie Christine von Reibnitz, principessa del Kent, con la spilla di Nardi
Marie Christine von Reibnitz, principessa del Kent, con la spilla di Nardi
Nardi, pendente con rubini e diamanti
Nardi, pendente con rubini e diamanti
Spilla Moretto con diamanti
Spilla Moretto con diamanti
Spilla in oro, argento, zaffiri, rubini e perle
Spilla in oro, argento, zaffiri, rubini e perle
Spilla in oro con zaffiri gialli e arancio
Spilla in oro con zaffiri gialli e arancio
Spilla Moretto in oro e argento con zaffiri neri e diamanti fancy
Spilla Moretto in oro e argento con zaffiri neri e diamanti fancy

Spilla Moro di Venezia in oro e zaffiri rosa
Spilla Moro di Venezia in oro e zaffiri rosa