Napoleone

I gioielli di Joséphine raddoppiano la stima




Nell’anno dell’anniversario della morte di Napoleone, due diademi che, per tradizione, si pensa siano appartenuti a Joséphine de Beauharnais (1763-1814), moglie dell’imperatore francese, sono stati venduti da a Londra da Sotheby’s per 576.600 sterline (circa 671.00 euro o 759.000 dollari). Una cifra che ha quasi raddoppiato la stima massima di 300.000 sterline. Segno che i gioielli storici conservano un fascino che va al di là del loro valore materiale.

Giuseppina di Beauharnais ritratta da Andrea Appiani
Joséphine de Beauharnais ritratta da Andrea Appiani

I diademi sono considerati esempi del più raffinato artigianato francese dell’inizio del XIX secolo. Sono stati realizzati a Parigi intorno al 1808 con design neoclassico. Dopo la Rivoluzione francese, infatti, Napoleone aveva cercato di legittimare il suo nuovo governo facendo risorgere riferimenti storici e culturali all’antica Roma. Joséphine capì il valore della sua immagine pubblica, e usò vestiti e gioielli per evocare gli ideali del mondo antico e collegandola con l’attuale Impero per aumentare il prestigio del regime del marito.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale

I due diademi fanno parte di una parure (progettati per essere indossati anche insieme). Sono realizzati in oro e smalto champlevé blu decorato con venticinque intagli di corniola, prevalentemente teste classiche maschili e femminili. Sono stati offerti insieme a un paio di orecchini pendenti, ciascuno con un solo intaglio e similmente decorati, e un pettine per capelli e un ornamento per cintura, con al centro con un cammeo in corniola di Bacco. I gioielli sono stati custoditi a Londra per 150 anni.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)







The Spectacle venduto da Christie’s per 14,2 milioni di dollari




C’era attesa per la vendita del diamante-monstre messo all’asta da Christie’s a Ginevra. Il diamante chiamato The Spectacle da 100,94 carati, catalogato come D-color, è stato venduto per 14,2 milioni di dollari (11,73 milioni di euro), cioè 141.000 dollari per carato. Il diamante è stato tagliato da un raro diamante grezzo ancora più grande da 207,29 carati. Il processo di taglio, ha richiesto un anno e otto mesi. Il taglio smeraldo è stato scelto perché permette di mantenere la perfetta geometria del cristallo.

The Spectacle, diamante D-color, Internally Flawless, da 100,94 carati
The Spectacle, diamante D-color, Internally Flawless, da 100,94 carati

I gioielli della figlia di Napoleone

Il super diamante non era l’unica star dell’asta. L’altra gioielleria che ha attirato l’attenzione dei media erano i nove pezzi che includevano una tiara, un collier, un paio di orecchini, due ciondoli e spille, un anello e un braccialetto. Gioielli che hanno una storia di rilievo e venduti in coincidenza con il 5 maggio, anniversario di 200 anni della morte di Napoleone. Una straordinaria coincidenza, perché la spettacolare parure di zaffiri e diamanti faceva parte della collezione della figlia adottiva di Napoleone, Stephanie de Beauharnais, Granduchessa di Baden (1789-1860). Risultato: la collezione è stata venduta al 100%, raggiungendo un totale combinato di 3,6 milioni di dollari (circa 3 milioni di euro). Assieme a questi gioielli, l’importante corona di zaffiri appartenuti a Maria II Regina del Portogallo ha realizzato 1,9 milioni di dollari (1,6 milioni di euro).

Crown, octagonal step-cut and oval-shaped sapphires, varied old-cut diamonds, gold, 1850s. Photo: courtesy Christie's
Crown, octagonal step-cut and oval-shaped sapphires, varied old-cut diamonds, gold, 1850s. Photo: courtesy Christie’s

Ulteriori punti salienti della vendita includevano un diamante fantasia rosa intenso di 15,23 carati, che ha realizzato 9,5 milioni di dollari (7,8 milioni di euro), un anello di diamanti fancy rosa violaceo di Boucheron (3,5 milioni di dollari) e un ciondolo con diamante a forma di cuore da 53,53 carati, venduto per 3,1 milioni di dollari.

Anello con diamante ovale rosa intenso da 15,23 carati e diamanti incolori
Anello con diamante ovale rosa intenso da 15,23 carati e diamanti incolori

Il bilancio generale della Christie’s Geneva Spring Luxury Season comprende tre aste live e due online, tra gioielli, vini e orologi, con un successivo seguito di vendite online. Il totale in tre giorni di aste è stato di oltre 95 milioni di dollari, con partecipanti da 50 Paesi. Tutte e cinque le aste in agenda hanno accolto nuovi clienti e una partecipazione significativa è stata notata attraverso Christie’s Live, lo strumento di offerta online, che ha visto i clienti da San Francisco a Mosca e da Oslo a Johannesburg fare offerte attive. In particolare, l’asta di Magnificent Jewels ha raggiunto i 64 milioni di dollari (quasi 53 milioni di euro) con tassi di venduto del 91% a lotto e del 98% in valore. All’asta hanno partecipato offerenti di 29 Paesi.

Anello di diamanti fancy rosa violaceo di Boucheron
Anello di diamanti fancy rosa violaceo di Boucheron

Diamante taglio a cuore da 53,53 carati
Diamante taglio a cuore da 53,53 carati







Gioielli napoleonici all’asta con Christie’s


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Christie’s è una casa d’aste britannica fondata nel 1766. È nata, quindi, tre anni prima di Napoleone, venuto al mondo nel 1769 e morto a Sant’Elena il 5 maggio 1821, 200 anni fa. L’anniversario trova una sorta di celebrazione anche nel mondo della gioielleria, con la vendita della spettacolare parure di zaffiri e diamanti che è appartenuta alla figlia adottiva dell’imperatore e generale francese, Stephanie de Beauharnais, Granduchessa di Baden ( 1789-1860). La parure sarà tra le attrazioni della vendita all’asta dei Christie’s Magnificent Jewels, in programma a Ginevra il 12 maggio.

Octagonal step-cut sapphires, rose and old-cut diamond, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie's
Octagonal step-cut sapphires, rose and old-cut diamond, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie’s

Si tratta di nove pezzi, tra cui una tiara, un collier, un paio di orecchini, due ciondoli e spille, nonché un anello e un braccialetto, offerti come lotti individuali. Un totale di 38 zaffiri provenienti da Ceylon sono stati utilizzati per creare questa parure all’inizio del 1800. La collezione comprende anche l’importante corona di zaffiri di Maria II, regina del Portogallo, incastonata con uno straordinario zaffiro birmano al centro.

Octagonal step-cut sapphire, single and old-cut diamonds, gold, circa 1800, ring size 6½. Photo: courtesy Christie's
Octagonal step-cut sapphire, single and old-cut diamonds, gold, circa 1800, ring size 6½. Photo: courtesy Christie’s

La ricostruzione storia ricorda che Napoleone I nel 1796 sposò Josephine de Beauharnais, la zia di Stephanie, nata il 28 agosto 1789. La madre morì due anni dopo e Stephanie trascorse i suoi primi anni con le suore nella campagna francese. Subito dopo il matrimonio di sua zia con Napoleone I, si unì a loro e crebbe a Versailles e Parigi. Un mese prima del suo matrimonio fu adottata da Napoleone e divenne sua altezza imperiale principessa Stephanie Napoléon e poté quindi sposarsi il 6 aprile 1806 con il principe Carlo di Baden. Insieme hanno avuto cinque figli: due ragazzi, morti in tenera età, e tre figlie.

Bracelet, octagonal step-cut sapphires, old-cut diamonds, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie's
Bracelet, octagonal step-cut sapphires, old-cut diamonds, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie’s

Esiste un documento, trovato tra le scatole dei gioielli, secondo cui sono stati dati a Stephanie da sua cugina Hortense de Beauharnais, figlia di Josephine. Una tale origine è molto probabile. In molti dipinti si possono vedere Hortense e sua madre, l’imperatrice Josephine, indossare i gioielli. Inoltre, le carte finanziarie di Hortense, che sono conservate nell’archivio Napoléon a Parigi, testimoniano la sua fortuna tra il 1817 e il 1837, anno della sua morte. Dimostrano che lasciò Parigi nel 1816 con pochi soldi, ma molti gioielli.

Crown, octagonal step-cut and oval-shaped sapphires, varied old-cut diamonds, gold, 1850s. Photo: courtesy Christie's
Crown, octagonal step-cut and oval-shaped sapphires, varied old-cut diamonds, gold, 1850s. Photo: courtesy Christie’s

Dopo la morte di Stephanie, nel 1860, la parure di zaffiri descritta come “collana, ciondolo, orecchini, sette spille e cintura” fu ereditata dalla seconda figlia di Stephanie, Josephine, principessa di Hohenzollern Sigmaringen. Sotto la corte di Napoleone, le cinture decorate con pietre preziose facevano parte di qualsiasi parure di gioielli, poiché la moda imponeva che la vita fosse molto alta sugli abiti e le dame di corte avevano bisogno di una cintura che fosse posta appena sotto il décolleté.

Earrings, pear and cushion-shaped sapphires, old-cut diamonds, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie's
Earrings, pear and cushion-shaped sapphires, old-cut diamonds, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie’s

Sembra che la cintura sia stata rimodellata in un diadema a fascia e un braccialetto dalla principessa Josephine, morta nel 1900, all’età di 83 anni, che ha lasciato i gioielli al figlio Léopold (1835-1905). A questo punto, la parure di zaffiri di Stephanie è stata affiancata da un altro spettacolare gioiello in zaffiro: una corona con spille staccabili della regina Maria da Gloria del Portogallo (1819-1853).

Pendant, octagonal step-cut sapphire, old-cut diamonds, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie's
Pendant, octagonal step-cut sapphire, old-cut diamonds, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie’s

Maria nacque nel 1819 a Rio, in Brasile, dove la sua famiglia, la dinastia Braganza, si rifugiò quando Napoleone I invase il regno del Portogallo. Suo padre Pedro, re del Portogallo e primo imperatore del Brasile, abdicò alla corona del Portogallo in suo favore nel 1826. In tal modo, Maria da Gloria divenne regina del Portogallo all’età di sette anni. Morì nel 1853 dopo aver dato alla luce 11 figli. La sua settima figlia, Infanta Antonia (1845-1913) sposò Léopold, principe di Hohenzollern Sigmaringen nel 1861, e si ritiene che la loro unione unisse le due parure di zaffiro.

Brooch, octagonal step-cut sapphire, rose and old-cut diamonds, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie's
Brooch, octagonal step-cut sapphire, rose and old-cut diamonds, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie’s
Necklace, octagonal step-cut sapphires, rose and old-cut diamond, gold, circa 1800, 40.5 cm, black fitted case. Photo: courtesy Christie's
Necklace, octagonal step-cut sapphires, rose and old-cut diamond, gold, circa 1800, 40.5 cm, black fitted case. Photo: courtesy Christie’s
Brooch, oval-shaped sapphire, old-cut diamonds, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie's
Brooch, oval-shaped sapphire, old-cut diamonds, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie’s
Pendant, oval-shaped sapphire, old-cut diamonds, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie's
Pendant, oval-shaped sapphire, old-cut diamonds, gold, circa 1800. Photo: courtesy Christie’s






Il diamante del cardinal Mazarino



Il diamante del cardinal Mazarino, dai quattro moschettieri all’asta di Christie’s ♦︎

Il cardinale Mazarino, oltre a essere un personaggio utilizzato da Alexandre Dumas nei suoi romanzi con i quattro moschettieri, è stato davvero un grande statista. Giulio Raimondo Mazzarino, nato a Pescina (Abruzzo, Italia) nel 1602, noto anche con il nome francesizzato di Jules Raymond Mazarin, è stato una specie di primo ministro di Luigi XIV e, alla morte del re, divenne in pratica il reggente di Francia. Ha lasciato come eredità ai mortali non solo una vita politica intensa e importante, ma anche un diamante. E ora questo diamante è messo all’asta da Christie’s il 14 novembre a Ginevra. La pietra si chiama Grand Mazarin e faceva parte dei gioielli della Corona di Francia.

Il nome accende la fantasia, ma comunque la pietra è di valore: è un diamante fancy pink di 19,07 carati. È stato estratto nelle miniere ormai esaurite di Golconda, in India, e faceva parte del tesoro della corona. Passato di mano in mano, nel 1810 è stato indossato dall’imperatrice Maria Luisa, montato su un diadema per incarico di Napoleone I al gioielliere François Regnault Nitot. Napoleone III l’ha poi ceduto all’imperatrice Eugenia. Il Grand Mazarin è stato venduto all’asta nel 1887 e acquistato dal grande gioielliere Frédéric Boucheron. Nel 1962 è tornato alla ribalta, fino a essere acquistato da un privato in Europa. Lo stesso che ora vende il diamante da Christie’s. La stima oscilla tra 6 e 9 milioni di dollari. Federico Graglia





Il Grand Mazarin (in basso) in un catalogo d'epoca
Il Grand Mazarin (in basso) in un catalogo d’epoca

Il diamante Grand Mazarin
Il diamante Grand Mazarin
Il Grand Mazarin, diamante rosa da 19,07 carati
Il Grand Mazarin, diamante rosa da 19,07 carati

Philippe de Champaigne, il cardinale Mazarino
Philippe de Champaigne, il cardinale Mazarino







Le ore preziose di Chaumet

Chaumet arricchisce la collezione Rondes de Nuit con un gioiello-orologio in oro e diamanti.

Chaumet, Maison francese nell’Olimpo della gioielleria, un anno fa ha lanciato la sua collezione dedicata alla Imperatrice Joséphine (ne abbiamo parlato qui). Ripasso di storia: Giuseppina di Beauharnais (1763–1814), è stata la prima moglie dell’imperatore Napoleone I dal 1796 al 1809. È stata, quindi, imperatrice dei francesi dal 1804 al 1809 e regina d’Italia dal 1805 al 1809. Ma è stata anche una donna dallo stile eccezionale ed è per questo che Chaumet le ha dedicato una collezione di gioielli in oro bianco e diamanti, più qualche pietra preziosa colorata. Ora la collezione, chiamata Rondes de Nuit, si arricchisce con nuovi pezzi, tra cui un gioiello-orologio che si affianca ai modelli già presenti. È più un gioiello che un orologio, anche se le lancette del quadrante funzionano benissimo. Il bracciale che circonda il polso è realizzato con la forma di una grande catena, tempestata di diamanti. I nuovi pezzi di alta gioielleria, tra cui un anello e degli orecchini, si affiancano a quelli che hanno già riscosso molti consensi e qualche sospiro tra chi non può acquistarli. Margherita Donato

Anello con diamanti e zaffiri dedicato a Joséphine
Anello con diamanti e zaffiri dedicato a Joséphine
Anello con diamante fancy intense yellow
Anello con diamante fancy intense yellow
Bracciale-orologio Rondes de Nuit
Bracciale-orologio Rondes de Nuit
Didadema di Chaumet
Didadema di Chaumet
Anello doppio Rondes de Nuit
Anello doppio Rondes de Nuit
Anello Rondes de Nuit
Anello Rondes de Nuit

La storia di Chaumet vista da Chaumet

L’hanno battezzato Musée éphémère, cioè museo effimero, ma in questo caso l’aggettivo significa temporaneo perché il nuovissimo museo di Chaumet, inaugurato con una mostra dal tema naturalistico, di effimero non ha proprio nulla. Anzi, può contare su una solidissima tradizione iniziata nel 1780 con il fondatore, Marie-Étienne Nitot, che fu il fornitore ufficiale di Napoleone e il gioielliere dell’aristocrazia europea. Un percorso che nei secoli ha prodotto una collezione di pezzi straordinari, 55 mila disegni d’archivio, 500 mila fotografie scattate da fine 800 ai giorni nostri e 500 prototipi di tiare realizzate in alpacca, una lega di rame zinco e nichel. L’idea è proprio quella di raccontare una storia poco conosciuta attraverso delle esposizioni che collegano il passato con il presente.

Per sei mesi

Per esempio, nei prossimi sei mesi gli appassionati di gioielli avranno un’occasione unica per scoprire, al piano terra di un palazzo del 18 secolo in Place Vendôme, luogo icona del lusso parigino, sede del marchio che fa parte del gruppo Lvhm, lo stile inconfondibile della Maison: Promenade Bucolique è una mostra sulla sua visione della natura, rappresentata da particolari motivi di foglie, fiori e insetti che si trovano nei campi e nei boschi. Insomma, nulla di coltivato. Tra i 15 pezzi storici, accompagnati da disegni originali, fotografie in bianco e nero e opere d’arte, c’è anche la famosa tiara creata nel 1811 per l’imperatrice Maria Luisa d’Austria, giovane sposa di Napoleone. Un diadema dal disegno neoclassico, composto da 150 elementi raffiguranti delle spighe di grano disposti ad arco su una montatura d’argento con 60 carati di diamanti. L’effetto è di grande leggerezza, come se le spighe fossero mosse dal vento, ed è un modello importantissimo perché è stato rivisitato più volte dal gioielliere nelle tiare realizzate negli anni della Belle Époque e nelle spille prodotte dopo la seconda guerra mondiale.

Accanto al grano, ripreso persino con dei covoni in miniatura, si trovano altri motivi: biancospino, fili d’erba, foglie di acanto e l’edera, soggetto tipico del Romanticismo ed espressione di sentimenti come la fedeltà e l’attaccamento, ovviamente. Il collegamento con i giorni nostri è una serie limitata di gioielli che riprende la spiga del 1811 in chiave moderna, dove il contrasto tra l’oro lucido e quello spazzolato conferisce un aspetto iperrealista, ma non solo: per l’occasione sono state ridisegnate le api, il simbolo principale dell’Impero (Napoleonico) dal corpo fatto di pietre colorate con peridoti, granati mandarino, opali, tormaline, topazi e zaffiri gialli, e le ali in oro bianco e giallo, un delicato traforo tempestato di diamanti. La mostra però è anche un pretesto per Chaumet di dedicarsi di nuovo a un tema abbandonato negli 70’. Nel video potete vedere le sue nuove creazioni.

Promenade Bucolique
Fino al 30 gennaio 2016.
Le musée Ephémère de Chaumet, place Vendôme 12, Parigi
Da lunedì a sabato dalle 10.30 alle 19

Chaumet, la tiara disegnata per l'imperatrice Maria Luisa nel 1811
Chaumet, la tiara disegnata per l’imperatrice Maria Luisa nel 1811
Chaumet, diadema con motivi a foglia del 1907
Chaumet, diadema con motivi a foglia del 1907
Chaumet, orecchini collezione Jardins  in oro giallo, diamanti peridoto e franto mandarino
Chaumet, orecchini collezione Jardins in oro giallo, diamanti peridoto e franto mandarino
Chaumet, disegno del 1890 di un davanti de corsage con foglie di alloro e una farfalla
Chaumet, disegno del 1890 di un davanti de corsage con foglie di alloro e una farfalla
Chaumet, spilla a forma di spiga in oro giallo lucido e satinato con diamanti taglio  brillante
Chaumet, spilla a forma di spiga in oro giallo lucido e satinato con diamanti taglio brillante