La Maison di Monaco di Baviera, Hemmerle, ha una lunga storia di cui abbiamo già parlato qui. Ora il brand tedesco, uno dei più apprezzati al mondo, è a New York per rendere omaggio a un pezzo di gioielleria che ha reso famoso Hemmerle. La storia di questo gioielli inizia nel 1995, quando il gioielliere riceve una commissione per un anello da un amico di famiglia: con diamante, ma in ferro. Il risultato è sorprendente e il contrasto tra il rude metallo e la pietra brillante diventa un’icona. Hemmerle da allora continua la sua cavalcata nel design del gioiello contemporaneo, e ripropone anche quest’anno il nero ferro con i diamanti bianchi, come nel caso di un paio di orecchini che sembrano circondati da spine. Un po’ punk, ma di lusso. Oppure l’anello, sempre in ferro e diamanti taglio cuscino che sembrano galleggiare all’interno delle loro strutture. Insomma, grande contrasto, raffinatezza mediata dal crudo uso dei materiali. In fondo, è come molti si immaginano la Germania: rigore immerso nella poesia di Goethe e la musica di Beethoven. Federico Graglia
Hemmerle, lusso in alluminio
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Hemmerle, una delle grandi firme della gioielleria made in Germany (https://gioiellis.com/novemberfest-con-hemmerle/) riesce davvero a stupire. Questa volta ha preparato una collezione che si chiama The [AL] Project. Per chi non conosce la tavola periodica degli elementi (ripassare le lezioni di chimica, please) Al è il simbolo dell’alluminio. Metallo che invece di pentole e scafi di aeroplano questa volta è utilizzato per 15 coppie di orecchini e per una spilla. I gioielli sono ispirati alla natura, tra fiori e frutti. Ma, naturalmente, i gioielli non sono composti solo con alluminio. Assieme al metallo più comune ci sono pietre preziose come diamanti, zaffiri, acquamarine e granati, assieme al classico oro. La scelta dell’alluminio, però non è casuale: è un materiale leggero e solido, resistente e con una storia glorioso (in passato era considerato prezioso). Come ha spiegato Christian Hemmerle, «la malleabilità ci ha permesso di concentrarci sull’innovazione e creare opere complesse, delicate nel design ma molto resistenti». Tra l’altro, l’uso del metallo è abbinato anche a una raffinata scelta nella tavolozza dei colori, che rieccheggia la natura tra violetti e tonalità cenere. Giulia Netrese