Gemfields

Con Fabergé torna Il Trono di Spade




Dal gelo dell’inverno russo a quello dei Sette Regni di Westeros, l’immaginario Paese in cui si svolge Game of Thrones. Fabergé, brand di alta gioielleria che resta famosa soprattutto per le uova di Pasqua commissionate dagli zar tra fine Ottocento e primi Novecento, e ora di proprietà del gruppo Gemfields, collabora con Warner Bros per la collezione di alta gioielleria ispirata alla storia della serie televisiva. La collezione Fabergé x Game of Thrones sarà però presentata a puntate, come la serie tv. Sarà lanciata nei prossimi due anni in una serie di linee di gioielli ispirati ai punti salienti della storia.

Orecchino della collezione Fabergé x Game of Thrones
Orecchino della collezione Fabergé x Game of Thrones

Tra l’altro, la casa di produzione americana, dopo aver concluso nel 2019 la serie, nel 2022 ha lanciato il prequel House of the Dragon. Fabergé, tra l’altro, nel 2021 aveva già presentato l’uovo Game of Thrones Fabergé, definito di classe imperiale (lo potete trovare qui), venduto a un collezionista privato per 2,2 milioni di dollari. Il primo capitolo della collezione di Fabergé si chiama Chapter One: Dragon, ed è stato presentato a Dubai. La collezione è stata ideata e progettata in collaborazione tra Michele Clapton, il costumista vincitore di Emmy e Bafta per Game of Thrones e Liisa Tallgren, responsabile del design di Fabergé, supervisionata dal direttore creativo di Fabergé, Josina von dem Bussche-Kessell.

Orecchini in oro bianco e diamanti a forma di coda di drago
Orecchini in oro bianco e diamanti a forma di coda di drago

La prima parte della collezione, Chapter One: Dragon, presenta cinque modelli, con solo dieci pezzi collezionabili disponibili in ogni creazione. I gioielli hanno i colori della nobile casa Targaryen, il nero e il rosso. I rubini rosso intenso arrivano dalla miniera di Montepuez di Gemfields in Mozambico, e sono accompagnati da oro bianco, oro rosa, diamanti e rodio nero. C’è anche un pendente ispirato a un uovo di drago realizzato in oro bianco 18 carati con placcatura in rodio nero a contrasto, sospeso su una catena incastonata di diamanti. Al pendente, che può essere staccato, è attaccata una coda di drago a freccia, che a sua volta può essere tolta.

Orecchino e choker trasformabili in oro bianco, diamanti e rubini
Orecchino e choker trasformabili in oro bianco, diamanti e rubini

Anche anelli e orecchini hanno lo stesso valore simbolico che li collega alla serie televisiva. Gli orecchini, per esempio, presentano una serie di punte che ricordano le scaglie appuntite con cui è ricoperto il drago.

Collana con pendente uovo di drago
Collana con pendente uovo di drago indossata
games faberge
Pendente in oro bianco 18 carati con placcatura in rodio nero a contrasto, sospeso su una catena incastonata di diamanti
Orecchini in oro bianco e rosa, diamanti, rubini, zaffiri rosa
Orecchini in oro bianco e rosa, diamanti, rubini, zaffiri rosa
Earcuff con oro bianco rodiato, diamanti, rubino
Earcuff con oro bianco rodiato, diamanti, rubino
Orecchino della collezione Fabergé x Game of Thrones indossato
Orecchino della collezione Fabergé x Game of Thrones indossato






Zoë Chicco, da Firenze a Los Angeles

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I nuovi gioielli di Zoë Chicco, anche quelli con gli smeraldi di Gemfields ♦

Cognome italiano, nata in Pennysilvania, Zoë Chicco ha convinto star come Giselle Bundchen, Sofia Vergara, Cameron Diaz, Dakota Fanning, Demi Moore, Penelope Cruz, Jessica Simpson, Uma Thurman o Marisa Tomei che i suoi gioielli sono cool. E nel giro di 15 anni è riuscita a essere presente in oltre 100 negozi negli Stati Uniti, oltre che vendere online attraverso il suo sito. Curiosa, amante dei viaggi, orientata verso la semplicità senza offuscare la fantasia, Zoë Chicco fa base a Los Angeles, dove ha uno staff che crea artigianalmente le sue linee di gioielli.

Orecchino Love in oro 14 carati
Orecchino Love in oro 14 carati

Lavora in oro 14k, argento ossidato e diamanti. È diventata designer dopo un appropriato tirocinio: ha iniziato a disegnare gioielli in età molto precoce. Ha frequentato lo Skidmore College di Saratoga Springs, New York, e poi è stata a Firenze, allo Studio Arts Center International. In Italia ha poi girato qua e là tra i centri specializzati nella lavorazione dei gioielli. Il suo cane si chiama Rocco, altro link con l’Italia. Ecco qualche esempio del suo lavoro.

Orecchini in oro e perle
Orecchini in oro e perle
Anello in oro 14 carati con diamanti taglio pera e smeraldo
Anello in oro 14 carati con diamanti taglio pera e smeraldo
Anello Sister in oro 14 carati
Anello Sister in oro 14 carati
Collana Mama in oro 14 carati con pendente e pavé di diamanti
Collana Mama in oro 14 carati con pendente e pavé di diamanti
Anello in oro 14 carati a catena cubana
Anello in oro 14 carati a catena cubana

Collana in oro 14 carati con pendente e pavé di diamanti
Collana in oro 14 carati con pendente e pavé di diamanti







Fabergé celebra la sua nascita con la collezione 1842

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Che cosa c’è di meglio, per un’azienda, di essere orgogliosa delle proprie origini? Specialmente se, come nel caso di Fabergé, sono origini illustri, famose, storiche. Il marchio di gioielleria noto soprattutto per le sue artistiche e preziose uova di Pasqua collezionate dagli zar, ma ovviamente anche per i suoi gioielli, ha un’origine nel 1842, anno in cui Gustav Fabergé aprì la sua boutique di gioielli a San Pietroburgo. Una storia che, con complicate vicissitudini societarie, continua ancora oggi, con il marchio Fabergé tornato agli antichi splendori grazie anche alla nuova proprietà, Gemfields, subentrata nel 2013 dopo che negli anni Novanta l’azienda era tornata a essere identificato con il mondo dell’alta gioielleria, alla fine di un complicato carosello per la proprietà dei marchi.

Orecchini della collezione 1842
Orecchini della collezione 1842

Fatto sta che Fabergé ha deciso di sottolineare la sua nobile origine con una collezione composta da 11 pezzi, che si ispira ai gioielli in oro e agli accessori preziosi che la Maison ha iniziato a produrre negli anni prima della nascita del primo Imperial Egg. La collezione si chiama, appunto, 1842 e mostra l’iconico marchio a forma di uovo di Fabergé, in oro giallo 18 carati. Si tratta di una collezione di fine jewellery, pronta per essere indossata tutti i giorni. La linea è composta da collane, bracciali, orecchini e anelli, in oro 18 carati. Il design di questo segno distintivo Fabergé si è originariamente ispirato alla lettera F in caratterici cirillici Ф, come si vede in molti dei capolavori della casa prima del 1917. La forma ovale è stata leggermente modificata per formare la forma di un uovo, un simbolo iconico e duraturo della storia di Fabergé.

Anello in oro con rubino
Anello in oro con rubino

In linea con l’idea della sorpresa di Fabergé (come all’interno delle uova di Pasqua), all’interno dei gioielli della collezione è nascosto un rubino estratto dalla miniera Gemfields Montepuez in Mozambico.

Anello in oro 18 carati e rubino
Anello in oro 18 carati e rubino
Bracciale morbido con diamanti
Bracciale morbido con diamanti
Bracciale in oro rigido con diamanti
Bracciale in oro rigido con diamanti
Pendente della collezione 1842
Pendente della collezione 1842

Collana della collezione 1842
Collana della collezione 1842







Fabergé celebra l’anniversario di Game of Thrones




Che cosa c’entrano le famose uova di Fabergé con un fantasy che ha tenuto incollati al televisore milioni di persone? Eppure, l’alta gioielleria della Maison famosa per le sue uova preziose che allietavano gli zar, ha deciso di celebrare l’anniversario del primo episodio del Trono di Spade (Game of Thrones,) che ha debuttato giusto dieci anni fa.  Per The Iron Anniversary Gemfields, azienda mineraria che dal 2013 detiene il marchio Fabergé, ha deciso di collaborare con Warner Bros.Consumer Products per produrre l’uovo Game of Thrones Fabergé, definito di classe imperiale.

Il bozzetto dell'uovo di Fabergé per Game of Thrones
Il bozzetto dell’uovo di Fabergé per Game of Thrones

Per creare il gioiello la designer di Fabergé, Liisa Tallgren, ha collaborato con il costumista di Game of Thrones Michele Clapton. Il design dell’uovo è ispirato al personaggio Daenerys Targaryen, interpretato dall’attrice Emilia Clarke. La forma dell’uovo si ispira al viaggio della protagonista e all’importanza del colore nei suoi costumi, alla sua passione per i suoi draghi e al modo in cui ha interpretato i messaggi attraverso i suoi gioielli durante il suo viaggio nello show. Le scaglie dell’uovo sono dipinte a mano in smalto viola, rosso, blu e grigio, lo schema dei colori dei costumi del personaggio, e accentate con diamanti e pietre di luna.

Disegno preparatorio per l'uovo di Fabergé
Disegno preparatorio per l’uovo di Fabergé

Il gioiello è realizzato in oro bianco 18 carati, con un drago che avvolge la base dell’uovo, punteggiato di diamanti bianchi. L’uovo si apre in tre sezioni, che rappresentano i tre draghi del fantasy, mentre l scaglie fiammeggianti sono rappresentate da un pavé di rubini rosso intenso nella parte inferiore e sfumate in zaffiri rosa e diamanti bianchi nella parte superiore, con le gemme colorate che spiccano dalla placcatura rodio nero su oro bianco. All’interno, inoltre, si trova un secondo uovo d’oro, con diamanti bianchi incastonati. Dentro questo uovo più piccolo, infine, c’è una corona in miniatura su una base di cristallo, incastonata con un rubino taglio a pera proveniente dalla miniera di rubini Montepuez di Gemfields in Mozambico.

Daenerys Targaryen
Daenerys Targaryen

Il simbolo di Game of Thrones
Il simbolo di Game of Thrones







Vania Leles, l’anima africana delle gemme

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Rubini, smeraldi, diamanti: sono i colori dell’Africa per Vania Leles, che utilizza gemme di provenienza responsabile per gioielli di alta classe firmati VanLeles ♦

L’Africa per Vania Leles, nata in Guinea-Bissau, vuole dire due cose: orgoglio e pietre preziose, con cui realizza anche collezioni di alta gioielleria. Anche per questo, per esempio, un paio di anni fa ha creato una collezione di sei pezzi di alta gioielleria con smeraldi e diamanti dello Zambia dalle miniere di Gemfields, che vanta un processo di acquisizione etico delle pietre. La collezione rende omaggio a Dido Elizabeth Belle, che nacque in schiavitù nelle Indie Occidentali nel 1761, ma è stata liberato ed è cresciuta a Londra, e per Sarah Forbes Bonetta, che fu presentata come un «dono» alla regina Vittoria nel 1850 e successivamente cresciuta come figlioccia della regina. Insomma, storie di schiavitù di altri tempi. Che però Vania, di pelle scura, ha voluto ricordare. L’ultima collezione, invece, si chiama Sahara: dedicata al deserto, è realizzata in oro e diamanti.

Girocollo in oro giallo e diamanti della collezione Sahara
Girocollo in oro giallo e diamanti della collezione Sahara

La designer ha avuto, per sua fortuna, una storia diversa: è stata una modella per Saint Laurent. Ma poi ha deciso che i gioielli erano più interessanti della vita sul catwalk e ha studiato al Gemological Institute of America e poi ha lavorato per Graff e De Beers. Come dire che ha cominciato dall’alto. Imparato il mestiere, ha aperto un atelier a New Bond Street, a Londra. I suoi gioielli sono top top top, come potete vedere dalle immagini in questa pagina. Lavinia Andorno

Choker della collezione Sahara
Choker della collezione Sahara
Orecchini della collezione Sahara in oro giallo e diamanti
Orecchini della collezione Sahara in oro giallo e diamanti
Anello cocktail con rubini
Anello cocktail con rubini
Anello con rubino e diamanti
Anello con rubino e diamanti
Orecchini pendenti con diamanti
Orecchini pendenti con diamanti

Orecchini a cerchio con diamanti
Orecchini a cerchio con diamanti







Yossi Harari, il lusso è di rigore




Yossi Harari, designer e gioielliere da quando aveva 11 anni. Precoce, no? ♦

Chissà perché i grandi designer sono spesso dei predestinati? Yossi Harari non fa eccezione: secondo il suo racconto, è cresciuto circondato da oggetti belli e antichi e quando aveva solo 11 anni ha progettato il suo primo pezzo di gioielleria. Cioè ha ideato un anello di diamanti per sua madre. Deve essere stato gratificato per questa iniziativa se a tanti anni di distanza il designer israeliano continua a farsi apprezzare per le sue creazioni alto di gamma (con prezzi in sintonia) e la voglia rigorosa di proporre pezzi per pochi.

Orecchini in gilver ossidato, diamanti e spinello
Orecchini in gilver ossidato, diamanti e spinello

Ha ovviamente studiato gemmologia e design del Gioiello al Gemological Institute of America, Los Angeles, Storia delle arti all’Università di Tel Aviv. Nel 1992 ha aperto il suo atelier a Istanbul, dove concepisce e realizza le sue creazioni. Il suo percorso internazionale segue però una linea molto minimal: geometrie semplici, ma spesso arricchite da pietre spettacolari, anche se di piccole dimensioni e oro 24 carati martellato.

Collana in gilver ossidato, oro, diamanti, zaffiri, spinello
Collana in gilver ossidato, oro, diamanti, zaffiri, spinello

Un altro degli aspetti che distinguono Yossi Harari è l’utilizzo gilver, una lega di sua invenzione, che combina argento ossidato e oro 24 carati. Un altro è l’utilizzo di pietre di Shefa Gems, alcune delle quali sono uniche. Per esempio, il Carmel Sapphire, moissanite (ma naturale), spinello nero, Ilmenite. e nella collezione Heaven on Earth piccole gemme non tagliate sono racchiuse in piccoli contenitori di vetro applicato sul gioiello. Margherita Donato

Bracciale in gilver ossidato e diamanti cognac
Bracciale in gilver ossidato e diamanti cognac
Anello in gilver ossidato e gemme naturali racchiuse sotto vetro
Anello in gilver ossidato e gemme naturali racchiuse sotto vetro
Orecchini con diamanti cognac e corallo
Orecchini con diamanti cognac e corallo
Orecchini ROxanne in oro 24 carati e diamanti
Orecchini ROxanne in oro 24 carati e diamanti

Orecchini in oro e gemme naturali sotto vetro
Orecchini in oro e gemme naturali sotto vetro







Tiffany e Cartier stelle online

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Tiffany e Cartier hanno i migliori servizi online nella classifica di L2 ♦︎

L2 è una società di consulenza con sede a New York che è specializzata nell’analisi comparativa delle prestazioni digitali dei marchi. Ora L2 ha pubblicato il suo rapporto annuale, che classifica la competenza digitale di alcuni dei più grandi marchi di orologi e gioielli al mondo. Insomma, è una classifica su chi riesce a utilizzare meglio web e social media. Risultato: su 70 marchi esaminati, i promossi a pieni voti sono solo due: Tiffany e Cartier.

L’esame di L2 ha riguardato quattro fattori: il sito web ed e-commerce, con l’esame della velocità di caricamento, le pagine dei prodotti, l’esperienza dell’utente e l’assistenza clienti online. E, poi, l’efficacia del marketing digitale, per esempio la visibilità nelle ricerche su Google, e gli articoli sui media, ma non quelli pagati. Cioè quelli che leggete su gioiellis.com, a differenza delle foto e delle citazioni pubblicati su tanti blog che non sono altro che pubblicità mascherata. Altri fattori considerati per la classifica sono la velocità di caricamento su tablet e smartphone, e più in generale le funzionalità messe alla prova su diversi dispositivi.

Dopo aver passato ai raggi x le attività digitali dei 70 marchi, L2 ha assegnato punti in cinque categorie: Genius (per chi ha superato 140), Gifted (110-139), Average (109-90), Challenged (89-70) e Feeble (<70). Solo due, alla fine, sono rientrate nella categoria Genius: Tiffany & Co. (144 punti) e Cartier (140).

Tiffany, per esempio, vanta le migliori pagine di prodotto, oltre che un ottimo riscontro in articoli su varie testate. Cartier, invece, ha guadagnato punti per la facilità nelle prenotazione di appuntamenti online e una forte presenza su YouTube e Instagram. Appena sotto i due best performance si trova, invece, Swarovski (139), seguito da Alex & Ani (138) e David Yurman (136). Nei primi dieci posti si sono classificati anche Pandora e due marchi del gruppo LVMH, e cioè Bulgari e TAG Heuer. Tra i primi, infine, anche marchi come Longines (di Swatch Group), eMontblanc, marchio invece di Richemont. Questi marchi, però, sono rientrati nella categoria Gifted. Tra i marchi di gioielli, hanno raccolto punti Fabergé (68), marchio di proprietà di Gemfields; Buccellati(63), e Graff (58).




Bracciale in oro rosa. Prezzo: 7.550 euro
Tiffany, bracciale in oro rosa. Prezzo a maggio 2017: 7.550 euro
Orecchini in oro. Prezzo: 3.150 euro
Orecchini in oro. Prezzo: 3.150 euro

Collana Tiffany City HardWear in oro giallo. Prezzo: 17.000 euro
Collana Tiffany City HardWear in oro giallo. Prezzo: 17.000 euro
Collana della collezione Résonances con diamanti
Cartier, collana della collezione Résonances con diamanti

Collana Ecume in platino con diamanti bianchi e fancy yellow briolette
Cartier, collana Ecume in platino con diamanti bianchi e fancy yellow briolette

Collana Bangalore in oro bianco con perline di zaffiro, rubino, smeraldi, diamanti e pietre intagliate
Cartier, collana Bangalore in oro bianco con perline di zaffiro, rubino, smeraldi, diamanti e pietre intagliate







Michelle Fantaci per Gemfields



Da New York, i piccoli gioielli da collezionare di Michelle Fantaci, ora anche per Gemfields ♦︎

Michelle Fantaci è stata scelta da Gemfields, assieme ad altri 16 designer, per creare una collezione di 75 pezzi, naturalmente con le pietre preziose del Mozambico estratte dal colosso minerario. È un riconoscimento importante, che Michelle ha tradotto in una serie di ciondoli, come una chiave con smeraldi o il corno portafortuna, nella classica tradizione ancora viva nel Sud dell’Italia.

Michelle Fantaci, infatti, è nata a New York, ma ha studiato oreficeria a Firenze. A 15 anni ha disegnato i suoi primi gioielli e ha affinato la sua competenza al Pratt Institute a Brooklyn. Nel 2007 ha lanciato la sua prima collezione. I suoi gioielli sono il frutto, racconta, di un lungo studio, che inizia con il disegno di un sacco di bozzetti. Utilizza oro a 14 e 18 carati, oltre alle classiche gemme, a cominciare dai diamanti. Ama i gioielli piccoli, da indossare tutti assieme. È una sostenitrice dei diritti civili delle minoranze e non ama essere troppo diplomatica nell’esprimere le sue idee: «Love plus knowledge and action is the antidote to hate and ignorance #fucktrump» ha scritto su suo profilo. Traducete voi. Margherita Donato





Anelli con diamanti impilati
Anelli con diamanti impilati

Orecchini con diamanti e rubini
Orecchini con diamanti e rubini
Anello in oro con zaffiro
Anello in oro con zaffiro
Michelle Fallaci, charms per Gemfields indossati
Michelle Fantaci charms per Gemfields indossati
Michelle Fallaci, charms per Gemfields
Michelle Fantaci, charms per Gemfields
Bracciale Sensu con rubini e diamanti
Bracciale Sensu con rubini e diamanti
Anello con granato, diamanti e tormalina Paraiba
Anello con granato, diamanti e tormalina Paraiba

Michelle Fallaci, anello con diamante Sensu
Michelle Fantaci, anello con diamante Sensu







Pamela Love sotto la pioggia

Gocce di pioggia che si trasformano in orecchini: la nuova collezione di Pamela Love ♦︎

Pamela Love è nota per due cose: le sue creazioni di gioielleria e per la sua attività nella società di New York, tra iniziative benefiche e attitudini new age. Tra folk e spiritualità, magie e astrologia, Pamela Love si è guadagnata un posto di rilievo tra i designer di gioielli sul palcoscenico della Grande Mela.

Per l’estate 2017 il brand americano ha lanciato una nuova collezione con pietre naturali e ha collaborato con Gemfields. Ma, invece dei suoi temi ricorrenti, come pianeti e cielo, questa volta il motivo di ispirazione è il meteo: pioggia, neve, acqua tradotti in orecchini asimmetrici, anelli e collane. Per realizzare la collezione Pamela Love ha utilizzato lapis, rubini, turchesi, occhi di tigre, malachite, diaspro e diamanti. Prezzi: da 3.600 a 190.000 dollari. Lavinia Andorno





Pamela Love, orecchini asimmetrici a forma di gocce di pioggia con smeraldi Gemfields e malachite, oro 18 carati
Pamela Love, orecchini asimmetrici a forma di gocce di pioggia con smeraldi Gemfields e malachite, oro 18 carati

Orecchini Satellite, con opali e diamanti. Photo: Stacey Mark
Orecchini Satellite, con opali e diamanti. Photo: Stacey Mark
Orecchini Satellite in argento e agata. Prezzo: 480 dollari
Orecchini Satellite in argento e agata. Prezzo: 480 dollari
Orecchini in argento con pietra occhio di tigre. Prezzo: 450 dollari
Orecchini in argento con pietra occhio di tigre. Prezzo: 450 dollari
Orecchini Gravity con opale. Prezzo: 1255 dollari
Orecchini Gravity con opale. Prezzo: 1255 dollari
Orecchini pietra Beaumont. Prezzo: 330 dollari
Orecchini pietra Beaumont. Prezzo: 330 dollari
Orecchini in oro giallo e diamanti. Prezzo: 6000 dollari
Orecchini in oro giallo e diamanti. Prezzo: 6000 dollari
Pendente di diaspro su catena di argento. Prezzo: 680 dollari
Pendente di diaspro su catena di argento. Prezzo: 680 dollari

Orecchini Satellite in argento e agata, rivisitazione della collezione del 2012. Prezzo: 450 dollari
Orecchini Satellite in argento e agata, rivisitazione della collezione del 2012. Prezzo: 450 dollari







Da Gemfields rubini per designer

I rubini del Mozambico di Gemfields infiammano i designer. Ecco i gioielli più belli ♦

L’attrice irlandese-etiope Ruth Negga alla cerimonia per Golden Globe di gennaio ha indossato un braccialetto che non è passato inosservato. E con ragione. Era, infatti, uno dei pezzi top commissionati da Gemfields a Fred Leighton e ad altri designer affermati. Obiettivo: creare una serie di gioielli di particolare pregio con i suoi rubini estratti in Mozambico. Negga, per esempio, ha indossato un bracciale in oro giallo con un rubino da 25,51 carati. In effetti, il rosso lampone del rubino ha immediatamente attirato l’attenzione. Il brand newyorkese Fred Leighton ha preparato anche un anello con un rubino da 34.44 carati taglio rosa e un paio di orecchini con rubini cabochon di 14 carati. Il colosso minerario ha chiesto la collaborazione anche dei raffinati designer di Milano di Lucifer Vir Honestus, del newyorkese Michelle Fantaci, e della greca Elena Votsi, tutti al lavoro con rubini del Mozambico di vari tagli, colori e qualità. Da Los Angeles Kimberly McDonald ha invece creato un paio di orecchini opale per Gemfields che sono enunciate in oro bianco con rodio nero, e incorniciati da rubini e diamanti. Cosimo Muzzano

Bracciale di Fred Lighton
Bracciale di Fred Lighton con rubino del Mozambico
Ruth Negga con il bracciale di Fred Lighton con rubino del Mozambico
Ruth Negga con il bracciale di Fred Lighton con rubino del Mozambico
Orecchini di Lucifero vir Honestus
Orecchini di Lucifero vir Honestus
Anello con rubini e diamanti di Lucifero vir Honestus
Anello con rubini e diamanti di Lucifero vir Honestus
Orecchini di Kimberly McDonald
Orecchini di Kimberly McDonald
Orecchini con rubini di Fred Leighton
Orecchini con rubini di Fred Leighton
Ciondolo di Fabergé con rubini lampone
Ciondolo di Fabergé con rubini lampone
Anello di Fabergé con rubini di Gemfields
Anello di Fabergé con rubini di Gemfields


Deszo per Gemfields

La creatività di Sara Beltrán e della sua Deszo unita alle pietre preziose di Gemfields.

Nel tentativo di far scoprire anche alle nuove generazioni la bellezza delle pietre preziose, il colosso Gemfields ha incaricato una decina di designer di creare collezioni studiate ad hoc. Naturalmente con l’impegno di utilizzare pietre preziose. Sono tutti designer poco tradizionali e prediligono forme geometriche, pulite e, probabilmente, gradite a clienti ancora lontani dal momento della pensione. Uno di questi designer è Sara Beltrán, anima e mente di Dezso, che a iniziato per hobby prima di dedicarsi alla gioielleria in modo professionale. Fondato nel 2006 , il brand è ispirato dalla passione per i viaggi e dall’amore  per l’oceano. Sara Beltrán è nata a El Paso, Texas, ma ha casa a New York, Messico e Jaipur, in India. Realizza i suoi gioielli, soprattutto ciondoli, in oro e qualche volta argento, con pietre a cui lei stessa dà forma, spesso irregolare, oppure diamanti polki (irregolari, grezzi). La lavorazione è artigianale e, sottolinea la designer, non ci sono due pezzi uguali. Alessia Mongrando





Anello in oro e rubini Gemfields
Anello in oro e rubini Gemfields

Anello con onice e rubini Gemfields
Anello con onice e rubini Gemfields
Anello con perle di Thaiti
Anello con perle di Thaiti
Anello in oro rosa e diamanti polki
Anello in oro rosa e diamanti polki
Anello in oro rosa con smeraldo
Anello in oro rosa con smeraldo
Ciondolo con ammonite
Ciondolo con ammonite
Collana in oro con ciondoli. Prezzo: 1540 dollari
Collana in oro con ciondoli. Prezzo: 1540 dollari
Ciondolo con dente fossile di pescecane e tanzanite. Prezzo: 940 euro
Ciondolo con dente fossile di pescecane e tanzanite. Prezzo: 940 euro

Bracciale in oro e diamanti polki
Bracciale in oro e diamanti polki







Più Lamellae per Georg Jensen

I nuovi pezzi della collezione Lameallae di Georg Jensen firmata da Zaha Hadid. E una linea con Gemfields.

In primavera ha sorpreso tutti con una collezione di alta gamma disegnata dalla archistar Zaha Hadid, scomparsa pochi mesi dopo. E per l’autunno Georg Jensen ha presentato un’altra novità: una edizione limitata della collezione Möbius, nata negli anni Sessanta, da vendere solo su Amazon, in collaborazione con Gemfields. I gioielli in argento hanno tutti un piccolo rubino incastonato. Il marchio Georg Jensen ha già compiuto 110 anni e dalla Danimarca si è spostato tra gli Emirati e Pechino: nel 2012 l’azienda è stata acquistata dall’imprenditore cinese David Chu e dal Bahrain Bank Investcorp. Ma anche se la proprietà risiede all’estero, lo stile, la cultura e la realizzazione dei prodotti del brand restano danesi. Georg Jensen era conosciuta un tempo soprattutto per gli oggetti di argenteria e in acciaio inox, mentre ora la maggior parte dei ricavi deriva dai gioielli, per il 43 per cento in oro. E proprio in oro è arrivata ora una nuova serie di gioielli disegnati da Zaha Hadid: la linea Lamellae è formata da tante lamelle di metallo, presentata a Baselworld, infatti, era completamente in argento. I nuovi gioielli sono in oro giallo oppure in argento rodiato con piccoli diamanti tra le lamelle (prezzo di un bracciale: 33.600 euro). Lavinia Andorno

Lamellae, anello in oro e diamanti. Prezzo: 28.500 euro
Lamellae, anello in oro e diamanti. Prezzo: 28.500 euro
Anello in argento placcato rodio con diamanti neri. Prezzo: 7400 euro
Anello in argento placcato rodio con diamanti neri. Prezzo: 7400 euro
Anello doppio in oro e diamanti. Prezzo: 28.500 euro
Anello doppio in oro e diamanti. Prezzo: 28.500 euro
Bracciale in argento rodiato con diamanti neri. Prezzo: 33.600 euro
Bracciale in argento rodiato con diamanti neri. Prezzo: 33.600 euro
Anello lungo in oro. Prezzo: 14.700 euro
Anello lungo in oro. Prezzo: 14.700 euro
Collezione Mobius con Gemfields
Collezione Mobius con Gemfields
Collezione Mobius in argento e rubini
Collezione Mobius in argento e rubini
Bracciale Forget Me Knot, in oro. Prezzo: 3.350 euro
Bracciale Forget Me Knot, in oro. Prezzo: 3.350 euro

Gemfields in palcoscenico a New York

Gemfields, colosso mondiale nella produzione di pietre preziose, ha debuttato con pezzi unici di gioielleria firmati da big come David Webb, Stephen Webster e Kimberly McDonald, Federica Rettore, G, Ippolita, Jamie Wolf, Lauren K, Loree Rodkin, Nikos Koulis, Paolo Costagli, Paolo Morelli, Pomellato, Stefan Webster, Sydney Evan, Sylva & Cie, Verdura, Yossi Harari e Yeprem. È una edizione limitata per celebrare l’inaugurazione del nuovo jewellery salon di Bergdorf Goodman (grande magazzino di lusso sulla Fifth Avenue a New York). In questo spazio, per la prima volta, i consumatori hanno l’opportunità di osservare (e acquistare) i gioielli di Gemfields. I pezzi sono di grande qualità, con pietre rare, come nel caso dei rubini del Mozambico. Federico Graglia

Bracciale di Federica Rettore
Bracciale di Federica Rettore
Anelli con rubini di G
Anelli con rubini di G
Rubini del Mozambico di Gemfields
Rubini del Mozambico di Gemfields
Parure di Jamie Wolf
Parure di Jamie Wolf
Anello firmato Kimberly McDonald
Anello firmato Kimberly McDonald
Bracciale di Pomellato
Bracciale di Pomellato
Orecchini firmati Stephen Webster
Orecchini firmati Stephen Webster
Anello di Sylva Ciel
Anello di Sylva Ciel
Tiara di Yeprem
Tiara di Yeprem

Un rubino per Mila Kunis

Mila Kunis, attrice, modella e doppiatrice ucraina naturalizzata statunitense, famosa per il ruolo di Lily nel film Il cigno nero di Darren Aronofsky, è la protagonista di un video promosso da Gemfields, colosso del commercio di pietre preziose. L’azienda ha lanciato lo short per celebrare il lancio mondiale di rubini mozambicani. E Mila Kunis è l’ambasciatrice del brand. Il video è stato diretto da Jeff Burton: Mila Kunis indossa gioielli con rubini firmati Fabergé, Georg Jensen, Spinelli Kilcollin, Gyan by Gem Plaza e Miiori. «Lavorare a questo film con Gemfields e Jeff Burton è stata un’esperienza straordinaria. Mi è stata data l’opportunità di cercare di catturare il fascino e la passione che i rubini evocano in modo inaspettato. Credo che contribuirà a ispirare una nuova generazione a innamorarsi di una delle più rare pietre preziose», ha commentato l’attrice. Ed ecco il video.

Mila Kunis in un frame del filmato per Gemfields
Mila Kunis in un frame del filmato per Gemfields

Un a collana di rubini indossata da Mila Kunis
Un a collana di rubini indossata da Mila Kunis
Mila Kunis nel video di Gemfields
Mila Kunis nel video di Gemfields

Grandi manovre su smeraldi & c

Grandi manovre nel mondo delle pietre preziose. La nuova tendenza, che potrebbe avere significative ripercussioni sul mercato, è quella di unire l’attività di estrazione delle gemme a quella dell’oreficeria. Insomma, produttore di materia prima e e cesellatore uniti. Uno dei segnali è stato dato da Gemfields, uno dei grandi produttori mondiali di smeraldi. Il colosso ha annunciato che rileverà Fabergé, celeberrimo marchio che risale al 1842: fu fondato dall’orafo di corte degli zar russi e creò le leggendarie uova d’oro, decorate di pietre preziose e smalti colorati, una chicca per i (pochi) collezionisti. Sia Fabergé che Gemfields fanno capo allo stesso gruppo, la Pallinghurst Resources. Gemfields, quotata a Londra, controlla la maggiore miniera di smeraldi nel mondo, Kagem in Zambia, e punta a pesare di più nei rubini in Mozambico.

Pendenti Mosaic di Fabergé, con rubini e zaffiri
Pendenti Mosaic di Fabergé, con rubini e zaffiri

Pendenti Mosaic di Fabergé, con rubini e zaffiriIl controllo di Fabergé le permetterà di influenzare il posizionamento del prodotto e di rafforzare la sua posizione sul mercato delle gemme colorate, particolarmente richieste in tempi di crisi, perché meno care dei diamanti. Fabergé, in compenspo, sarà avvantaggiata dalla sicurezza di approvvigionamenti costanti. Ma Gemfields non è l’unico caso: la canadese Henry Winston ha già affiancato la vendita di gioielli con l’estrazione di diamanti e di recente ha acquistato la miniera Ekati. E dal 2001 De Beers oltre a estrarre diamanti è entrata nel segmento della vendita di gioielli al dettaglio con la De Beers Diamond Jewellers, joint-venture col gruppo francese Lvmh. Per non parlare di TIffanY, che sta intensificando il lavoro con società estrattive, finanziando lo sviluppo di nuovi depositi di diamanti in cambio di un diritto di prelazione sulla futura produzione. Non a caso ha annunciato da poco due nuovi accordi con Diamcor Mining e DiamondCorp. La strategia di Tiffany, ha spiegato il ceo Michael Kowalski, deriva dalla forte crescita della domanda di diamanti in Asia e dalla difficoltà nell’individuare nuove miniere. Quindi, che c’è di meglio di andare a scavare (quasi) direttamente?