Corrado Facco

Tarì dribbla il virus e conferma il business




Ci è chiusa Open! Sembra un gioco di parole, ma non lo è. Open! è l’evento organizzato al Tarì, polo distributivo e produttivo di Marcianise: quattro giorni dedicati al business del gioiello. E, nonostante i tempi infausti, il bilancio sembra positivo: 480 aziende presenti, tra quelle operative tutto l’anno presso il Centro e quelle invitate per l’occasione, per un totale di oltre 3.700 punti vendita. Sembra che l’arrivo del direttore generale, Corrado Facco, che ha alle spalle l’esperienza maturata nello stesso ruolo a VicenzaOro, abbia giovato.

Esterno del Tarì
Esterno del Tarì

Siamo molto soddisfatti per la numerosa partecipazione a Open!. I risultati fanno ben sperare sul rilancio del settore: le difficoltà sono state tante, ma la voglia di rialzarsi è ancora più grande e Open! lo ha dimostrato. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa, volendo a tutti i costi trasferire al mercato un segnale di operosità e fiducia molto forte, che è stato ampiamente apprezzato. Abbiamo investito su tecnologie molto avanzate e sulla formazione delle risorse umane, per fronteggiare al meglio la sfida della sicurezza con la quale ci siamo confrontati. I risultati ci hanno ampiamente ripagato, confermando la grande fiducia del dettaglio italiano nei confronti della formula di business proposta da il Tarì.
Vincenzo Giannotti, presidente del Tarì

Vincenzo Giannotti
Vincenzo Giannotti

I dati di affluenza e il volume di affari, secondo gli organizzatori, sono stati stabili rispetto all’ultimo importante appuntamento di business che si è svolto al Tarì prima della epidemia, nell’ottobre 2019. Molti i cambiamenti organizzativi intervenuti, complici di questo successo, come le nuove modalità di accesso al Centro e un sistema di pre registrazione degli operatori.

Grazie alla collaborazione con Ice, inoltre, si è svolto un atteso incoming di buyers europei provenienti da Polonia, Croazia, Bulgaria, Slovenia, Spagna e Albania, anch’esso organizzato con un’agenda strutturata di appuntamenti.

Vetrina a Open!
Vetrina a Open!

Corrado Facco
Corrado Facco







OroArezzo, è già count-down




Torna OroArezzo, il business del metallo giallo visto attraverso la gioielleria ♦︎

Il conto alla rovescia è già iniziato. La seconda vita di OroArezzo (6-8 maggio), affidata dallo scorso anno alle cure e alle sinergie di Italian Exhibition Group (la società fieristica che organizza VicenzaOro) può ora avvalersi delle strutture collaudate affidate alle cure del direttore generale di Ieg, Corrado Facco. Ecco, dunque, che l’appuntamento numero 39 non è più in concorrenza con la più famosa VicenzaOro, ma ne diventa complementare. Più dedicata alla produzione, ai componenti, alla lavorazione dei gioielli, come è nella tradizione del distretto aretino, OroArezzo prevede la partecipazione di 650 player dell’oreficeria. Le aziende orafe, infatti, lo scorso anno hanno rappresentato il 75% del totale degli espositori mentre il 13 % sono state le aziende di macchinari e il 12% quelle presenti nella sezione cash and carry, per le vendite a pronto.

Il programma presentato da Ieg prevede Meeting Club e dei Retail Club Italia, momenti dedicati al business degli oltre 450 buyers ospitati, di cui l’80% internazionali, operatori di mercati emergenti e tradizionali, provenienti da 60 paesi grazie al supporto di ministero dello Sviluppo e Ice, che finanziano parte dell’organizzazione.

Nel programma non mancano le manifestazioni di contorno, come il Concorso Premiere, che vede in lizza le imprese orafe e quest’anno ha per tema l’Arte Orafa e il Recupero dei Metalli Preziosi. Chi vincerà?





Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio

Corrado Facco allo stand di Unoarerre. Credits: Lorenza Ricci Studio
Corrado Facco allo stand di Unoarerre. Credits: Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio
UnoAerre, OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio

Gioielli Falcinelli a  OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio
Gioielli Falcinelli a OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio






Al via VicenzaOro January 2018



VicenzaOro January ufficialmente aperta con uno sguardo al futuro ♦︎

Apertura con sguardo all’orizzonte per VicenzaOro January 2018. Come da programma, la grande fiera dedicata alla gioielleria ha debuttato con Visio.Next, evento a più voci sul futuro della filiera.

La rappresentanza istituzionale è stata affidata, come lo scorso anno, al sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto. «Uno dei meriti di questo governo è stato quello di prendere a cura il segmento del lusso. Questo perché siamo convinti e lo diciamo con forza che anche questa è la manifattura italiana», ha scandito il membro dell’esecutivo. «Siamo bravi a fare macchine, ma siamo i numeri uno anche nel creare gioielli e vestiti. I nostri prodotti di alta artigianalità Made in Italy sono molto apprezzati all’estero e compongono una fetta importante della voce dell’Export italiano. Per questo abbiamo moltiplicato gli investimenti e con il piano straordinario per il Made in Italy siamo stati capaci di dare una spinta importante alla produzione ma soprattutto alle esportazioni. Rimini e Vicenza, assieme ad Arezzo, nel comparto della gioielleria hanno ben capito che l’unione fa la forza e a loro deve andare il nostro plauso più convinto per quello che hanno saputo fare in questi anni».

I partecipanti a Visio.Next
I partecipanti a Visio.Next

Dopo l’introduzione del presidente di Italian Exhibition Group, società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, Lorenzo Cagnoni, il direttore generale di Ieg, Corrado Facco, ha messo a fuoco il tema dell’evento: cogliere le novità della multicanalità distributiva, della valorizzazione dei brand, della tracciabilità e sostenibilità. Claudia D’Arpizio, partner di Bain&Company, responsabile per Moda Lusso, ha ricordato come il mercato sia molto ampio e in continua crescita, con diversi segmenti che toccano il mondo dell’intangibile e dell’esperienzialità. Moderati da Alan Friedmann, sono intervenuti Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Matteo Marzotto, nella doppia veste di vice presidente Esecutivo Ieg e presidente di Dondup, Diego Nardin, ad di Fope, Licia Mattioli, ad di Mattioli e vice presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Adi Al Fardan, fondatore di Adi Hasan Al Fardan Jewellery Trading, Andrea Panconesi, fondatore e presidente di LuisaViaRoma.

La parola è passata, quindi, al business, cuore della fiera che ospita oltre 1500 brand. Sarà tra i booth di VicenzaOro che la ripresa del settore sarà sottoposta alla prova sul campo.





VicenzaOro January
VicenzaOro January

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017







Torna VicenzaOro



Torna VicenzaOro tra lusso e tecnologia (con un po’ di mondanità) ♦︎

Ritorna VicenzaOro (19-24 gennaio). Ieg, il gruppo che organizza la manifestazione fieristica, lo definisce «il più grande salone europeo dedicato all’oreficeria e alla gioielleria». E, in effetti, se si considera anche la concomitante TGold, i numeri ci sono. Più che fiera, infatti, parola ormai che ha un sapore un po’ vecchio, VicenzaOro preferisce etichettarsi come business hub, una piattaforma dove concludere affari, al servizio delle 4500 aziende coinvolte, di cui il 35% estere, con 96mila visitatori attesi da oltre 130 Paesi e 3800 top buyer ospitati anche grazie all’aiuto del governo, cioè con il contributo determinante del ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ice. VicenzaOro, in sintesi, ospita oltre 1500 brand, di cui l’80% già presenti nelle edizioni precedenti, su oltre 25mila metri quadri, con un’incidenza dei brand del segmento alto di gamma a + 10%.

E la prova che VicenzaOro si sia trasformata in un format è la sua replica in altri mercati, come Dubai. Infatti, oggi la fiera nata a Vicenza organizza cinque saloni nel mondo ed è presente a dieci appuntamenti internazionali. Nel 2018, per esempio, oltre Vicenza sarà a Hong Kong, Arezzo, Las Vegas, Dubai, Mumbai.

Ma VicenzaOro è anche gioielleria di tutti i generi, alta, media, bassa, di moda, di componentistica. Oltre, appunto, a T.Gold, salone dedicato agli operatori del settore della produzione di gioielli, in cui l’Italia eccelle. Infatti, T.Gold gode di ottima salute: quest’anno cresce di oltre il 20% il numero degli espositori grazie all’ingresso di nomi importanti del settore come la britannica Durston e la tedesca Hemerle+Meule. In totale sono presenti oltre 160 aziende espositrici, da 16 Paesi del mondo, in particolare da Italia, Germania, Stati Uniti.  Tra i motivi di interesse c’è la crescita  del segmento della stampa 3D e le relative soluzioni.

I premi al gioiello

Con l’apertura di VicenzaOro tornano anche per la quinta edizione gli Andrea Palladio International Jewellery Awards, con la consegna dei premi alle eccellenze del lusso e top player della gioielleria mondiale che si sono distinte per la creatività, il progetto, la produzione, la distribuzione, il retail, la comunicazione, i new media, il premio alla carriera e la Corporate Social Responsibility. Quest’ultimo si inserisce nel filone della gioielleria sostenibile, a cui VicenzaOro ha anche deciso di dedicare un appuntamento assieme a Cibjo (lunedì 22), la Confederazione mondiale della gioielleria.

A decretare i vincitori, alla presenza del presidente di Ieg, Lorenzo Cagnoni, del vice presidente, Matteo Marzotto, e del direttore generale, Corrado Facco, sarà una giuria composta da Franco Cologni, presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Clare Phillips, curatrice del dipartimento di Scultura, Artigianato del ferro, vetri e ceramiche del Victoria & Albert Museum di Londra, Alba Cappellieri, professore Design del Gioiello al Politecnico di Milano, Silvana Annichiarico, direttore Triennale Design Museum.

Appuntamenti

Meno mondano, ma più di sostanza, l’appuntamento di venerdì 19 con Visio.Next, summit dedicato al futuro del lusso e della gioielleria con il giornalista Alan Friedmann, Claudia D’Arpizio, partner di Bain&Company per Moda Lusso, Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Matteo Marzotto, nella doppia veste di vice presidente esecutivo di Ieg e presidente di Dondup, Diego Nardin, ad di Fope, Licia Mattioli, ad di Mattioli e vice presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Adi Al Fardan, fondatore di Adi Hasan Al Fardan Jewellery Trading, Andrea Panconesi, fondatore e presidente di LuisaViaRoma.

Sabato, invece, è previsto l’appuntamento con il profilo del consumatore per il 2018-19 sotto la lente di Trendvision Jewellery + Forecasting. Tutti i giorni, infine, i Digital Talks, workshop tematici sull’innovazione digitale in collaborazione con Federpreziosi.





VicenzaOro 2017
VicenzaOro 2017

indossato pasquale bruni 1
Modella nel booth di Pasquale Bruni
Orecchini e collana di Stefan Hafner
Orecchini e collana di Stefan Hafner
Orecchini di Nikos Koulis
Orecchini di Nikos Koulis

Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto







VicenzaOro strappa gioiellieri a Baselworld



VicenzaOro attira più brand del lusso (+10%) e ne strappa nove a Baselworld. Ecco il programma del prossimo evento ♦︎

Non c’è nessuna guerra tra VicenzaOro e Baselworld. Le due grandi fiere europee dedicate alla gioielleria (quella svizzera in gran parte alla orologeria) marciano divise. Nessuna guerra, ma sana competizione sì. Ed ecco perché tra gli organizzatori trapela informalmente soddisfazione per la migrazione di nove (per ora) brand dalla manifestazione di Basilea a quella di Vicenza, che si terrà dal 19 al 24 gennaio 2018. Il travaso di brand non è comunicato ufficialmente né è commentato. Ma è un dato di fatto.

Leggi anche: Baselworld dimezza gli espositori 

Ufficiale, invece, è il programma del prossimo evento dedicato alla gioielleria e l’ambiziosa agenda che il team di Italian Exhibition Group (di cui fa parte Fiera Vicenza) ha programmato per il 2018. Il primo appuntamento è come sempre, quello di VicenzaOro. Seguiranno OroArezzo, dallo scorso anno organizzato da Ieg, le presenze a Las Vegas, Mumbai (soprattutto per i macchinari) e Dubai. Ne parleremo a suo tempo.

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

VicenzaOro January 2018. Il primo dei due appuntamenti (il secondo si terrà dal 22 al 26 settembre) è sold out, ha annunciato il direttore generale del gruppo, Corrado Facco. Che, però, ha aggiunto (unica sintonia con Baselworld) che l’obiettivo è la qualità, la selezione dei brand. Insomma, niente gigantismo, ma brand picking. Lo testimonia anche il fatto che l’edizione 2018 occuperà uno spicchio di superficie in meno rispetto al 2017: cioè 25.000 metri quadrati contro i 29.000 dello scorso anno. Poca cosa, tutto sommato. E, d’altra parte il mondo è sempre più online, con i consumi che si spostano sul piatto della bilancia in cui si trovano i millennials. Insomma, va così. È anche per questo che il vice presidente esecutivo di Ieg, Matteo Marzotto, sottolinea che bisogna avere una visione più ampia, non confinata in una nicchia di mercato. E bisogna inquadrare il mondo della gioielleria in quello del fashion. Non a caso VicenzaOro September coinciderà con la fashion week milanese, per mettere in atto una delle tante sinergie promosse dal management di Ieg, con il supporto non marginale dell’Ice (come ha confermato il presidente Michele Scannavini) e del governo italiano.




Da sinistra: Alba Cappellieri (docente al Politecnico di Milano e direttrice del Museo del Gioiello di Vicenza), Matteo Marzotto (vice presidente esecutivo di Italian Exhibition Group, Michele Scannavini (presidente Ice), Ivana Ciabatti (presidente Confindustria Federorafi), Gaetano Cavalieri (presidente di Cibjo) e Corrado Facco, direttore generale Ieg
Da sinistra: Alba Cappellieri (docente al Politecnico di Milano e direttrice del Museo del Gioiello di Vicenza), Matteo Marzotto (vice presidente esecutivo di Italian Exhibition Group, Michele Scannavini (presidente Ice), Ivana Ciabatti (presidente Confindustria Federorafi), Gaetano Cavalieri (presidente di Cibjo) e Corrado Facco, direttore generale Ieg

Torniamo a gennaio: la fiera a Vicenza ospiterà oltre 1500 brand, di cui l’80% è già cliente. Dato che è lo stesso numero di marchi della scorsa edizione, se ne deduce che c’è stato un ricambio del 20%, un quinto. Non è poco. Ma con due importanti novità: la prima è che i brand legati al mondo del lusso aumentano del 10%. La seconda è che a gennaio l’aspetto tecnologico-industriale diventa sempre più consistente.

Aree & segnaletica. Come negli anni scorsi la disposizione degli stand sarà divisa in aree omogenee, contraddistinte da un colore. Al momento, le presenze indicano Icon (brand affermati, lusso) al 25%, Look (piccola gioielleria, tendenza fashion) al 17%, mentre la parte del leone la fa Creation (aziende private label) con il 40% e, infine, Essence (gemme, materiali) al 18%.

L'ingresso a VicenzaOro January 2017
L’ingresso a VicenzaOro January 2017

Industria preziosa. A VicenzaOro si affianca TGold, manifestazione parallela e attigua a VicenzaOro, dedicata al mondo delle macchine per la lavorazione dei gioielli. Anche questa è andata sold out e, ha anticipato Marzotto, sarà necessario aggiungere una tensostruttura per ospitare le aziende a TGold: sono 161 (+20%) da 16 Paesi con Germania, Usa e Italia che rappresentano le eccellenze del settore.

Visioni. Se le piccole botteghe di gioiellieria chiudono, se i grandi brand si disperano perché non riescono più a raggiungere i giovani, se i giornali vedono un inesorabile calo delle copie (e, quindi, anche la pubblicità su carta conta sempre meno), occorre guardare avanti. Quale sarà il futuro? Promette di svelarlo Visio.Next, appuntamento di apertura organizzato da VicenzaOro su multicanalità della distribuzione. Tradotto: riflessioni sul perché gli acquisti si fanno sempre più online, anche quelli di gioielli. Parteciperanno Claudia D’Arpizio, direttore di Bain&Company, Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Matteo Marzotto, nella doppia veste di vice presidente esecutivo Ieg e presidente di Dondup, Diego Nardin, ad di Fope, Licia Mattioli, ad di Mattioli e vice presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Adi Al Fardan, fondatore di Adi Hasan Al Fardan Jewellery Trading. Spoiler: il trend proseguirà.

Infine, VicenzaOro non rinuncerà agli Andrea Palladio Awards né all’ormai tradizionale appuntamento con TrendVision.




Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016







Settembre d’oro per VicenzaOro



VicenzaOro torna ai fasti del 2007: incremento di visitatori e buyer ♦︎

Che la crisi dell’economia, e di conseguenza del settore orafo, sia terminata? Il bilancio di VicenzaOro sembra lasciarsi alle spalle gli interrogativi della vigilia. E, sì, sembra che sia andato tutto bene, anzi, più che bene. I numeri comunicati da Ieg, gruppo organizzatore della rassegna sono, forse, superiori alle aspettative: è stato raggiunto il migliore risultato dal 2007. VicenzaOro September ha visto sfilare tra padiglioni e stand 23mila visitatori (+20%), tra cui 14mila sono stati i buyer (+22,7% rispetto all’edizione al settembre 2016). Stabili i brand presenti, 1.300, da 36 Paesi. Merito anche degli investimenti dell’Ice (l’istituto statale per l’export), che ha ospitato a sue spese 500 buyer selezionati dai principali mercati, e 800 gold gestiti direttamente da Ieg. Insomma, la formula di Italian Exhibition Group funziona, e il supporto governativo aiuta.

«Vicenzaoro rappresenta pienamente l’innovativa visione di Ieg. È il nostro prodotto a maggior tasso d’internazionalità, promotore di una filiera di eccellenza ed in grado di far sedere allo stesso tavolo tutti i protagonisti del comparto in una fruttuosa ottica di sistema. Un evento ambasciatore della migliore gioielleria mondiale», ha commentato il vicepresidente di Ieg, Matteo Marzotto. E Corrado Facco, direttore generale della nuova realtà fieristica, che ha in programma la quotazione in Borsa nel prossimo autunno, ha sottolineato come la ripresa avvenga nonostante a livello geopolitico rimangano zone del mondo in tensione.

L’aspetto meno positivo è che l’incremento è dovuto soprattutto dall’estero, più che dall’Italia. Insomma, il mercato interno dei gioielli resta meno vivace. Invece, i buyer più attivi sono stati quelli provenienti dall’Europa, in particolare da Germania, Regno Unito, Francia, Belgio e Spagna, ma anche dall’Europa centro-orientale. Positivi anche Turchia e l’Iran, in stallo gli operatori del Medio Oriente, in modesto incremento America, Cina e Russia.





Laura Bicego e una prova gioielli nell'area di Nanis. ©Gioiellis.com
Laura Bicego e una prova gioielli nell’area di Nanis. ©Gioiellis.com

Vetrina di Casato a VicenzaOro
Vetrina di Casato a VicenzaOro. ©Gioiellis.com

VicenzaOro September, lo stand di Pasquale Bruni ©Gioiellis.com
VicenzaOro September, lo stand di Pasquale Bruni ©Gioiellis.com

VicenzaOro September ©Gioiellis.com
VicenzaOro September ©Gioiellis.com
Lo stato maggiore di Itaiian exhibition Group. Da sinistra, Corrado Facco (direttore generale), Lorenzo Cagnoni (presidente), Matteo Marzotto (vicepresidente)
Lo stato maggiore di Itaiian exhibition Group. Da sinistra, Corrado Facco (direttore generale), Lorenzo Cagnoni (presidente), Matteo Marzotto (vicepresidente)
VicenzaOro September
VicenzaOro September







Le novità di VicenzaOro



Le novità di VicenzaOro September, il maggiore appuntamento italiano per la gioielleria ♦︎

Raddoppio dei buyer (500 quelli ospitati) e raddoppia anche la speranza di aver archiviato la crisi degli anni scorsi che, inevitabilmente, ha coinvolto anche il mondo della gioielleria. VicenzaOro September (23-27 settembre) si propone di archiviare il pessimismo e tornare ai fasti degli anni dorati, nel senso pieno del termine. Certo, i tempi sono difficili, come dimostrano le alterne fortune delle aziende. Ma l’export di gioielli dei brand italiani si dimostra solido, specialmente in Paesi come gli Usa o in Gran Bretagna, dove le vendite del made in Italy in oro e diamanti sono un successo. Qualche ricambio tra i brand presenti nei padiglioni (1.300 da 35 Paesi) è però il segnale che nulla è immobile, tanto meno la partecipazione a manifestazioni consolidate come VicenzaOro («abbiamo selezionato», precisa Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group, il gruppo che comprende Fiera Vicenza). D’altra parte, la stessa cosa era avvenuta a Baselworld.

VicenzaOro September
VicenzaOro September

La nuova formula di Vicenzaoro, in ogni caso, si è dimostrata efficace ed è confermata: aree con espositori divisi per genere (Icon, Look, Creation, Expression, Essence, Evolution), a cui si aggiunge un settore dedicato agli orologi. Si tratta di Now, sigla che sta per Not Ordinary Watches, all’interno del Distretto Icon del Padiglione 7. Orologi di nicchia, però, con 11 brand che appartengono a specifiche categorie di prodotto e che fanno tendenza. Insomma, meglio precisare che l’idea non è una competizione con Baselworld.

Gli appuntamenti. Oltre agli stand, per i visitatori la fiera offre anche l’opportunità di seguire conferenze, convegni (l’agenda completa la trovate qui), tra cui quello di lunedì 25 settembre su Fare Marca per Salvare il Made in Italy, organizzato dal Club degli orafi. Oltre a Gabriele Aprea, presidente Club e di Chantecler, sono in agenda l’intervento di Emanuele Alliotti Visdomini, vice-presidente  di Vhernier e del vice presidente di Ieg, Matteo Marzotto. Altra novità sono i gioielli libanesi. La collezione Bookrah (parola che significa Domani in lingua araba), è stata creata in collaborazione con i designer Nadja Zerunian e Peter Weisz della società austriaca di design Zerunianandweisz e realizzata a mano dagli orafi di Bourj Hammoud, quartiere nei dintorni di Beirut dove vive una comunità che ha alle spalle generazioni di artigiani impegnati nel settore della lavorazione dell’oro. I designer hanno preso ispirazione dalla topografia di Bourj Hammoud per dar vita a spille, orecchini, anelli e braccialetti suddivisi in tre linee, basate sullo stesso concetto, ma ognuna con un proprio stile.




Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto
Stand a VicenzaOro January 2016
Stand a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016

VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016







Più estero a OroArezzo

I numeri di OroArezzo: buyer esteri in aumento e ottimismo di Italian Exhibition Group ♦

Il fidanzamento (perché per ora non è un vero matrimonio) è stato un successo? OroArezzo ha affidato per la prima volta l’organizzazione a Italian Exhibition Group, azienda fieristica che è alle spalle di VicenzaOro. Chiusa la manifestazione toscana, è quindi tempo di bilanci. Secondo il comunicato ufficiale in chiusura della fiera aretina, gli operatori esteri sono aumentati del 10%. Un buon risultato, anche se è difficile trarre una valutazione, dato che non è noto quanti operatori esteri fossero atterrati ad OroArezzo nel 2016. In compenso, lo scorso anno i buyer in totale (italiani più esteri) erano stati 20.000, con un aumento del 18%. Il numero totale del 2017, però, al momento non è noto.

Le aziende presenti sono state 650, il 94% italiane. Il 75% degli espositori sono state aziende orafe, il 13% aziende di macchinari e il 12% di cash & carry. Numeri a parte, si registrano i commenti positivi degli organizzatori. «I numeri positivi di questa prima edizione di OroArezzo gestita da Ieg confermano la bontà della scelta dell’intesa con Arezzo Fiere e Congressi», ha commentato Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group.«Il fatto che due team competenti e con decenni di storia si siano uniti si è visto nell’efficienza dell’organizzazione in tutte le fasi, dalla preparazione all’accoglienza, fino all’incoming dei buyer», ha aggiunto Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere e Congressi. «Questa edizione restituisce l’immagine di una Fiera orientata al business di sostanza, con un forte incremento di buyers esteri a indicare il ritorno del prodotto Made in Italy, quindi del Fashion». Infine, il commento di Corrado Facco, direttore generale di Ieg: «I risultati di questa edizione di OroArezzo evidenziano come Ieg abbia saputo valorizzare la manifestazione, soprattutto dal punto di vista della sua internazionalizzazione, mettendo a disposizione di aziende e buyer il proprio know-how e la propria expertise nell’organizzazione di Eventi Jewellery riconosciuta a livello globale».

Prossimi appuntamenti con le manifestazioni del sistema fieristico del settore orafo-gioielliero: VicenzaOro September (23-27 settembre), Gold Italy (21-23 ottobre), VicenzaOro Dubai – Dubai International Jewellery Show (15-18 novembre). Inoltre il brand VicenzaOro parteciperà al JCK di Las Vegas (5-8 giugno) e all’India International Jewellery Show di Mumbai (agosto). E con OroArezzo il fidanzamento continua.

Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group
Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group. Photo: Lorenza Ricci Studio
Da sinistra, Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group, Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere, e Matteo Marzotto vice  presidente esecutivo di Italian Exhibition Group
Da sinistra, Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group, Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere, e Matteo Marzotto vice presidente esecutivo di Italian Exhibition Group. Photo: Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Photo: Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Photo: Lorenza Ricci Studio
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio
Bracciale di Unoaerre. Photo: Lorenza Ricci Studio
Bracciale di Unoaerre. Photo: Lorenza Ricci Studio

VicenzaOro porta a casa OroArezzo

Matrimonio tra VicenzaOro e OroArezzo: un’unica piattaforma fieristica che sarà gestita da Italian Exhibition Group ♦

Nell’Italia in cui la rivalità tra città vicine sfiora la patologia, in cui ogni campanile è un sacro suolo da difendere, in cui la difesa dei colori della squadra di calcio diventano una questione di onore, un accordo tra rivali sembra un racconto fantasy. Invece, accade. Dopo l’annuncio nel gennaio 2016 (leggi anche VicenzaOro torna e sposa OroArezzo), il matrimonio tra Vicenza e Arezzo si celebra con squilli di trompe. A officiare la cerimonia è Italian Exhibition Group (Ieg), società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, che assieme ad Arezzo Fiere e Congressi ha siglato un accordo strategico che dà vita ad un’organizzazione unica per le manifestazioni del settore orafo-gioielliero. Un miracolo? Sì, anche se è una magia che si compie sulle ali di una crisi di consumi interni che ha messo in difficoltà molte aziende del settore. Insomma, un matrimonio voluto, ma anche indotto.

A seguito dell’accordo, Arezzo Fiere e Congressi potrà entrare nella compagine societaria di Italian Exhibition Group, ricevendo quale controprestazione della cessione dei marchi quote azionarie «per un valore definito secondo criteri condivisi». Quale che sia questo valore, l’accordo sembra anche propedeutico per il cammino preannunciato di Ieg verso la quotazione di Borsa, prevista per il prossimo anno.

I numeri

Vale la pena di ricordare che cosa rappresenta il settore: circa 10 mila imprese e 40 mila addetti, nel 2015 ha generato un fatturato di oltre 7 miliardi di euro, un export di 6,5 miliardi e un saldo commerciale positivo di 4,2 miliardi. Pur nel contesto negativo della domanda globale di oro per la gioielleria, nei primi 10 mesi del 2016 le esportazioni italiane hanno raggiunto i 4,8 miliardi di euro.

Da sinistra,Corrado Facco, Stefano Ciuoffo, Ivan Scalfarotto, Lorenzo Cagnoni, Andrea Boldi, Matteo Marzotto
Da sinistra,Corrado Facco, Stefano Ciuoffo, Ivan Scalfarotto, Lorenzo Cagnoni, Andrea Boldi, Matteo Marzotto

Che cosa prevede l’intesa

In sostanza, Italian Exhibition Group, oltre a organizzare le tre edizioni di VicenzaOro (gennaio, settembre e in novembre a Dubai), gestirà complessivamente l’organizzazione di OroArezzo e Gold Italy già dalle prossime edizioni di maggio e ottobre 2017 nella città toscana. Nel complesso delle 5 Manifestazioni saranno ospitati circa 5.000 espositori, provenienti da tutti i distretti orafi italiani e da oltre 30 Paesi, e più di 80.000 visitatori professionali, il 50% dei quali provenienti da 130 Paesi.

L’idea è dare forma a una piattaforma fieristica unica, nelle diverse specializzazioni locali. Italian Exhibition Group, recita il comunicato ufficiale, «procederà alla caratterizzazione e valorizzazione delle singole manifestazioni e del loro legame con il territorio, ma in una forte ottica di sistema. Obiettivo è potenziare il comparto, aumentando le occasioni di business per gli espositori, sia stimolando il mercato interno, sia favorendo la presenza di buyer internazionali per supportare l’accesso delle aziende ai mercati strategici della gioielleria, anche grazie al supporto del Mise e dell’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane)».

La cronaca racconta che all’annuncio a Roma erano schierati Ivan Scalfarotto, sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Ciuoffo, assessore alle Attività produttive della Regione Toscana, il top management di Ieg, a comininciare dal presidente del gruppo, Lorenzo Cagnoni, il vice presidente esecutivo Matteo Marzotto, il direttore generale Corrado Facco e il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Boldi.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017
OroArezzo 2015
OroArezzo


VicenzaOro più internazionale

VicenzaOro sempre più internazionale. E a settembre show dei designer greci ♦

È arrivato il momento dei consuntivi. Smontati gli stand, VicenzaOro ha fatto i conti con i numeri della edizione invernale di quella che è una delle fiere di riferimento per il settore della gioielleria. Risultato: tenuta nonostante la crisi, soprattutto grazie alle presenze dall’estero. «Nonostante il 2016 sia stato un anno particolarmente complesso per il settore dell’oreficeria e gioielleria, avendo fatto registrare nei primi nove mesi un calo complessivo del 27% di consumo di oro per la produzione di preziosi, VicenzaOro January ha saputo dare nuovo slancio al mercato che, a fronte di una proposta molto articolata di nuove collezioni, ha risposto con una presenza della domanda internazionale molto soddisfacente», recita il comunicato finale. «I sei giorni di manifestazione hanno infatti registrato l’ingresso di oltre 18.500 buyer, generando complessivamente oltre 33.000 presenze». Un po’ meno quindi rispetto allo scorso anno (nel 2016 ci sono stati 35.000 ingressi, con 19.381 buyer), ma si può parlare di una sostanziale conferma.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017

Gli organizzatori, nella nuova veste di Italian Exhibition Group, società frutto dell’unione tra Fiera Vicenza e Fiera Rimini, non nascondono «una contrazione significativa delle presenze italiane rispetto alle altre edizioni del 2016», ma allo stesso tempo sottolineano che «sono aumentate le presenze di buyer esteri, provenienti anche da quelle economie che nel corso del 2016 avevano registrato meno vigore negli acquisti. Il numero complessivo di operatori esteri ha di gran lunga superato le presenze nazionali». In particolare, la Cina, la Russia e le ex Repubbliche Sovietiche, i Paesi del Golfo, hanno evidenziato buone performance, con in più la presenza iraniana, sdoganata dal clima internazionale (per ora) più disteso. Bene anche Usa e alcuni Paesi dell’America Latina. Per quanto riguarda l’Unione Europea, secondo l’analisi degli organizzatori si conferma una selezione verso l’alto delle scelte d’acquisto che privilegiano collezioni ricercate e innovative. Buoni risultati anche con alcuni dei Paesi più dinamici dell’area del Sud Est Asiatico, tra cui la Thailandia.

L'ingresso a VicenzaOro
L’ingresso a VicenzaOro

Risultato a due facce

È positivo o negativo il bilancio? Per la Fiera positivo, perché ha fatto fronte a una situazione di mercato difficile. Per la gioielleria italiana non troppo roseo, dato che gli acquisti italiani sono fermi. Concetto ribadito dal direttore generale di Italian Exhibition Group, Corrado Facco: «È un bilancio molto buono su tutti i fronti, per certi versi quasi inaspettato, viste le contrazioni della domanda globale di oro per la gioielleria che hanno connotato il 2016, in particolare in alcuni tra i principali Paesi di riferimento. A questa edizione abbiamo invece registrato un’ottima presenza di buyer stranieri e, in generale, un sentiment decisamente positivo dei nostri clienti, che hanno presentato collezioni d’eccellenza, ricche di innovazione e design».

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

La novità di settembre

Di sicuro ha giovato all’atmosfera l’area dedicata a 12 designer internazionali (ne abbiamo parlato qui). «VicenzaOro si sta dimostrando un vero e proprio player mondiale dell’oreficeria e della gioielleria, un brand dallo standard di elevata qualità anche grazie al format The Boutique Show e ai nuovi contenuti d’interesse globale inseriti, dalla The Design Room al tema della Corporate Social Responsibility. La nascita di Ieg, con le sue economie di scala, non può che rafforzare il gruppo con importanti ricadute positive sui suoi prodotti fieristici, tra i quali anche VicenzaOro», è il commento del vice presidente di Ieg, Matteo Marzotto.

A proposito di designer e di novità internazionali. Gioiellis.com è lieta di anticipare che l’edizione di settembre di VicenzaOro ospiterà una nutrita rappresentanza di designer della Grecia, uno dei Paesi che sembra la culla di una nuova generazione di grandi designer, come testimonia il premio Palladio assegnato a Nikolas Koulis. La Fiera ospiterà infatti la rassegna A Jewel made in Greece. Un altro passo verso una maggiore internazionalizzazione.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017
Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG
Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG


Palladio a Koulis, Mennella e Antonini

Ai premi Palladio vincono le creatività di Nikos Koulis, Faraone Mennella e di Antonini.

Li chiamano gli Oscar del gioiello. Definizione di facile comprensione, ma inappropriata. Non fosse altro perché l’Italia ha una tradizione nella gioielleria che non ha nulla da invidiare a quella di altri Paesi. Inoltre, tra i premi Palladio e quelli riservati ai big del cinema ce ne corre parecchio, anche come storia e cultura. Premesso questo, ecco i vincitori dell’edizione 2017 (la quinta) dei premi Palladio, assegnati a Vicenza al mondo della gioielleria. Che poi, come ha commentato tra gli stand di VicenzaOro un designer che preferisce restare anonimo, sia equo mettere insieme in concorso dei giganti come Cartier e Boucheron, che hanno grandi capitali da investire con le piccole aziende italiane, è un altro discorso.

I vincitori di questa V edizione, suddivisi in base alla categoria, sono:
The best italian jewellery designer: Faraone Mennella.
The best international jewellery designer: Nikos Koulis.
The best italian jewellery brand collection: Antonini milano per la collezione Siracusa.
The best international jewellery brand collection: Boucheron per la collezione Animaux de collection.
The best jewellery flagship store: Nirav Modi per lo store di New York.
The best jewellery communication campaign: Cartier per la campagna Diamonds.
Jewellery corporate social responsibility award: chopard per l’impegno nel progetto con eco-age.
The best jewellery communication: new media a Nervous System
The lifetime achievement award: Franco Cologni, presidente Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

Nella serata che ha decretato i vincitori, e contemporaneamente ha dato il via a VicenzaOro January, c’era il presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni, il vice presidente  Matteo Marzotto, e il direttore generale, Corrado Facco. La Giuria è stata composta da Franco Cologni, presidente di Giuria e Presidente Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte (curiosamente lo stesso che ha ricevuto il premio alla carriera), Clare Phillips, curatrice del dipartimento di Scultura del Victoria & Albert Museum di Londra, Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano, Silvana Annichiarico, direttore Triennale Design Museum di Milano.

Nikos Koulis alla premiazione dei Palladio Awards
Nikos Koulis alla premiazione dei Palladio Awards
Orecchini e collana di Nikos Koulis
Orecchini e collana di Nikos Koulis
Corrado Facco legge i nomi dei vincitori dei Palladio Awards
Corrado Facco legge i nomi dei vincitori dei Palladio Awards
Sergio Antonini alla premiazione dei Palladio Awards
Sergio Antonini alla premiazione dei Palladio Awards
Collezione Siracusa, oro giallo e diamanti
Collezione Siracusa, oro giallo e diamanti
Roberto Faraone Mennella
Roberto Faraone Mennella
Collana Ice Princess di Faraone Mennella
Collana Ice Princess di Faraone Mennella
Pegasus, anello in oro bianco con ametista ovale 1,5 carati, 29 zaffiri viola, 71 zaffiri blu, 200 diamanti e 29 ametiste tondi, 2 zaffiri blu cabochon
Boucheron, Pegasus, anello in oro bianco con ametista ovale 1,5 carati, 29 zaffiri viola, 71 zaffiri blu, 200 diamanti e 29 ametiste tondi, 2 zaffiri blu cabochon


VicenzaOro, ecco le novità

Nonostante il freddo (o, forse, a maggior ragione) VicenzaOro scalda i motori in vista dell’appuntamento previsto tra il 20 e il 25 gennaio. Quest’anno la novità principale sta dietro le quinte, e cioè il passaggio di consegne a livello societario: ora Fiera Vicenza, storia organizzatrice della manifestazione, è confluita in Italian Exhibition Group assieme a Fiera di Rimini, che detiene la maggioranza della società. VicenzOro January resta comunque creatura vicentina, anche perché direttore generale di Italian Exhibition Group è Corrado Facco, che in precedenza ricopriva lo stesso ruolo in terra veneta. A 60 anni di distanza, l’appuntamento di Vicenza è ormai istituzionale, anche se negli ultimi due anni il rinnovamento promosso da Matteo Marzotto, ora vice presidente di Ieg, ha tolto la patina del rito che si ripete, con la divisione degli espositori in sei aree omogenee. Al centro, però, resta il business delle aziende e le novità presentate al pubblico.

Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto

«Negli ultimi anni VicenzaOro ha saputo evolversi e posizionarsi tra i primi Trade Show internazionali dedicati al settore jewellery», spiega Facco. «Una trasformazione attuata attraverso la configurazione di un format unico al mondo, capace di integrare il ruolo di performante piattaforma di business della manifestazione con quello di autorevole think tank della gioielleria, fornendo contenuti e informazioni di qualità sulle tendenze e le dinamiche del mercato. Con l’edizione di gennaio 2017, questo percorso apre la nuova importante pagina di VicenzaOro firmata Italian Exhibition Group. La nuova società eredita lo straordinario lavoro svolto da Fiera di Vicenza con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente lo Show, migliorare l’offerta dei servizi e rafforzare la presenza di operatori internazionali, generando valore per tutti i protagonisti della filiera». Sono attesi 1.500 brand provenienti da 36 Paesi e oltre 500 buyer.





VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016

Il programma

Questa edizione di VicenzaOro è stata dedicata al tema del Responsible Gold: tracciabilità̀, commercio etico, tutela dell’ambiente, salvaguardia del diritto-dovere al lavoro, difesa della salute. Per questo la fiera ospiterà nella serata di Opening, il 20 gennaio, la premiazione degli Andrea Palladio International Jewellery Awards, gli Oscar del Gioiello promossi da Ieg e assegnati da una giuria internazionale di prestigio per celebrare le eccellenze internazionali del gioiello in diverse categorie: Csr, creatività, progetto, produzione, distribuzione, retail, comunicazione, new media. Il Jewellery Corporate Social Responsibility Award verrà assegnato alla migliore azienda o personalità̀ che ha improntato i propri successi alla responsabilità̀ sociale d’impresa, nel rispetto dei diritti umani e degli aspetti etici, sociali e ambientali nel mondo della gioielleria e dei preziosi.

Appuntamenti responsabili

In programma altri due importanti appuntamenti organizzati da Ieg e dedicati alla responsabilità d’impresa: domenica 22 gennaio (11.00 – 12.00) si terrà un Convegno in collaborazione con Cibjo, la Confederazione Mondiale della Gioielleria, sul tema della Corporate Social Responsibility nelle aziende e lunedì 23 gennaio (15.00-16.00) si parlerà di tracciabilità durante la conferenza del Comitato Etico di Assogemme con il supporto di note aziende del lusso, per prime impegnate in progetti di sostenibilità.

L'ingresso a VicenzaOro January 2016
L’ingresso a VicenzaOro January 2016

Innovazione

Il tema dell’Innovazione sarà rappresentato prima di tutto da T-Gold, il Salone internazionale ospitato nel distretto Evolution e dedicato alle tecnologie avanzate, concepite per aumentare la qualità dei processi di progettazione e realizzazione del gioiello. Inoltre, altre due iniziative arricchiscono il programma: 13esima edizione del Convegno Jewellery Technology Forum il 22 Gennaio 2017 (10.00 – 17.00), nato dalla collaborazione tra Italian Exhibition Group e Legor group S.p.a. e dedicato alle nuove tecnologie e alle ultime tendenze del settore orafo, e l’area Small Equipment & Tools (S.E.T. – Pad. 2.2), che ospiterà una selezione di aziende produttrici di stampanti 3D, software e piccola attrezzatura sia per il mondo della manifattura orafa che delle gioiellerie.

Tendenze

Saranno protagoniste durante tutta la Manifestazione grazie alla presenza del team dell’Osservatorio indipendente di forecasting mondiale del gioiello e dei preziosi Trendvision Jewellery + Forecasting e del nuovo Trendbook 2018+, la pubblicazione di riferimento per il mondo orafo – gioielliero.

Come di consueto il seminario (in programma venerdì 20 gennaio) condotto da Paola De Luca, Forecaster & Creative Director di Trendvision Jewellery + Forecasting, guiderà la platea nell’aggiornamento dei profili dei consumatori, delle direzioni di stile, di prodotto e dei forecast sulle tendenze per l’anno 2017-2018.

Inoltre, al fine di supportare al massimo i buyer presenti a VOJ guidandoli all’acquisto nei rispettivi distretti di interesse, Trendvision Jewellery + Forecasting propone quest’anno una novità assoluta: accanto al Seminario generale, avranno luogo dei workshop della durata di 30’ i Buying trails Icons & Essentials.

Saranno dei veri e propri percorsi di acquisto: Icons è dedicato al prodotto finito, rappresentato principalmente dai Distretti di Icon e Look e che si rivolge al mondo del retail, mentre Eessentials vuole valorizzare l’artigianalità e le competenze manifatturiere del prodotto semilavorato e della componentistica, caratteristico degli espositori dei Distretti di Creation ed Essence e che si rivolge al mondo dei  wholesaler e dei designers.





VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016

Design

Anche l’aspetto della Produzione verrà valorizzato attraverso un nuovo straordinario progetto dedicato alla creatività internazionale: The Design Room, l’esclusiva area all’interno del distretto Icon dove una selezione di designer indipendenti internazionali esporrà le proprie esclusive collezioni che combinano materiali preziosi e lavorazioni sofisticate in pezzi di design unici, con una forte componente di ricerca e innovazione. Rodney Rayner, Federica Rettore, Netali Nissim, Magerit, Sarah Ho, Nikos Koulis, Daniela Villegas, Zara Simon, Qayten, Fernando Jorge, Elie Top e Sutra saranno i protagonisti dell’area, situata presso il Padiglione 7.

Orologi

Continua il progetto Now Not Ordinary Watches, lanciato per la prima volta lo scorso settembre dedicato al mondo degli Independent Watch Brands. Il format, che ha riscontrato apprezzamenti dalla stampa, visitatori e buyer sarà presente a gennaio con Now Next: un’area dedicata alle anticipazioni di prodotto degli espositori che saranno presenti alla prossima edizione di Now durante VO September 2017 (23-27 Settembre).

Distribuzione

Sabato 21 gennaio (11.00 – 12.30) il Convegno organizzato dal Club degli Orafi in collaborazione con Federorafi e Federpreziosi traccerà un quadro dell’andamento del settore dal 2008 al 2015 e proporrà alcune iniziative di sviluppo. Domenica 22 e lunedì 23 gennaio (tra le 12:00 e le 15:00) un ciclo di talk da 30 minuti a cura di Federpreziosi approfondirà il tema della Gioielleria 4.0: due giornate dedicate all’evoluzione della gioielleria ed a specifici aspetti del processo di digitalizzazione del mondo retail, dalla comunicazione online alla sinergie online e offline, dal nuovo consumatore alle nuove professionalità.

VicenzaOro January 2015
VicenzaOro January 2015

Storytelling

La seconda nuova Edizione del Museo del Gioiello, per il biennio 2017 – 2018 è stata inaugurata lo scorso 16 dicembre.  Il Museo del Gioiello di Vicenza è il primo in Italia e uno dei pochi al mondo, dedicato esclusivamente al gioiello, collocato all’interno della Basilica Palladiana di Vicenza – edificio storico del XVI secolo, Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1994,  Le informazioni sul Museo del Gioiello sono disponibili sul sito www.museodelgioiello.it che si presenta in una veste del tutto rinnovata e ancora più multimediale capace di introdurre fin da subito l’utente nell’atmosfera evocativa dello spazio museale riproducendone il format e le sue sale.







Ecco su che cosa punta VicenzaOro 2017

Anticipazioni su quello che sarà VicenzaOro January 2017 nella versione di Italian Exhibition Group: il tema conduttore è quello della sostenibilità.




Oro sì, ma responsabile verso chi lo estrae e verso l’ambiente. Il concetto costituisce il filo conduttore di VicenzaOro January 2017. D’altra parte, The Responsible Gold, il tema della manifestazione, è già stato affrontato nelle passate edizioni, per la promozione della Corporate Social Responsibility nel mondo orafo gioielliero. Con questa filosofia politically correct Italian Exhibition Group la società fieristica nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, ha iniziato a scaldare i motori in vista della nuova edizione della manifestazione, che ha per claim la Boutique internazionale del Gioiello. VicenzaOro è in programma a Vicenza dal 20 al 25 gennaio 2017 e, come da prassi, accoglierà prodotti, le nuove collezioni e le innovazioni di più di 1.500 brand provenienti da 36 Paesi.

Macchina collaudata

La Manifestazione, nata oltre 60 anni fa, rafforza quest’anno il ruolo di IEG come top player e il suo impegno nella promozione della responsabilità̀ sociale d’impresa nel comparto orafo gioielliero, grazie a un calendario ricco di eventi, convegni e numerose novità dedicati al tema, che coinvolgeranno i visitatori attesi, tra buyer, giornalisti, opinion leader e trend setter, in arrivo da più di 120 paesi.

«Negli ultimi anni VicenzaOro ha saputo evolversi e posizionarsi tra i primi Trade Show internazionali dedicati al settore jewellery», è il commento di Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group. «Una trasformazione attuata attraverso la configurazione di un format unico al mondo, capace di integrare il ruolo di performante piattaforma di business della Manifestazione con quello di autorevole think tank della gioielleria, fornendo contenuti e informazioni di qualità sulle tendenze e le dinamiche del mercato. Con l’edizione di gennaio 2017, questo percorso apre la nuova importante pagina di VicenzaOro firmata Italian Exhibition Group. La nuova società eredita lo straordinario lavoro svolto da Fiera di Vicenza con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente lo Show, migliorare l’offerta dei servizi e rafforzare la presenza di operatori internazionali, generando valore per tutti i protagonisti della filiera».

Tutti i frutti più uno

Come nelle ultime quattro edizioni, la fiera è divisa in sei format: Icon, Look, Creation, Expression, Essence ed Evolution, cioè aree che riuniscono aziende dello stesso ambito. A queste si aggiunge il progetto Now, Not Ordinary Watches, lanciato per la prima volta lo scorso settembre a VicenzaOro September e dedicato al mondo degli Independent Watch Brands. A gennaio sarà la volta di Now Next: area dedicata alle anticipazioni di prodotto degli espositori che saranno presenti alla prossima edizione di Now durante VO September 2017 (23-27 settembre).

L'ingresso a VicenzaOro January 2016
L’ingresso a VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016
Corrado Facco
Corrado Facco

VicenzaOro, bilancio finale

Il direttore di Fiera Vicenza, Corrado Facco, l’aveva detto: il mercato della gioielleria, in sostanza, va bene solo negli Usa, mentre è debole in Europa e in pesante calo in Medio Oriente e in parte dell’Asia. Bisogna leggere in questa chiave il bilancio di VicenzaOro September. Mentre in Italia si registra l’eclisse per crisi di brand storici come Chimento, non stupisce che le presenze siano risultate in leggero calo: 19mila quelle comunicate, cioè il 2,5% in meno rispetto allo scorso anno. Buyer e operatori sono risultati provenienti da 115 Paesi, solo cinque in meno dello scorso anno. Sembra un risultato così così ma, nel contesto della situazione attuale, non è così negativo, anzi. Forse alla sostanziale tenuta ha contribuito l’idea di inserire la nuova sezione espositiva Now (Not Ordinary Watches) dedicata al mondo dell’orologio, che ha compensato le assenze. Gli spazi espositivi, infatti, sono stati tutti occupati, segno che Fiera Vicenza ha una reattività che le permette di affrontare anche i momenti difficili del mercato orafo.

Tra gli stand con il passaporto

Il 37% delle aziende espositrici, comunque, è arrivata dall’estero, segno che VicenzaOro continua a mantenere un appeal internazionale: anche il 40% dei visitatori professionali aveva passaporto non italiano. Ma se si registra una sostanziale tenuta della presenza internazionale, c’è stata una flessione della presenza nazionale. Insomma, la crisi in Italia è il tallone d’Achille. Fiera Vicenza comunica che, in linea con i dati di mercato, si è registrata una buona performance dagli Stati Uniti e da alcuni paesi del Centro e Sud America, mentre la provenienza degli operatori della zona Ue è alterna, con Germania, Francia e Spagna in leggero calo, ma Gran Bretagna, Grecia, Norvegia, Danimarca e Olanda in crescita. Buone le presenze dell’Europa centro-orientale (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca,  Slovacchia, Bosnia Erzegovina e Kazakistan) «al netto degli operatori di lingua russa che hanno decisamente confermato un’importante contrazione sia in termini di presenze che di capacità di acquisto». Sulla lista delle defaillances anche area del Golfo (mentre cresce la presenza di Israele) e Turchia. Nonostante il calo nelle vendite buona la performance della Cina, ma non di Hong Kong. Il registro delle presenze segna stabile per gli operatori indiani e in crescita dei tailandesi.

Congiuntura incerta

I risultati sono, come accennato, da mettere in relazione con la situazione del mercato orafo-gioielliero internazionale. Nei primi sei mesi del 2016, la domanda di oro per il settore jewellery ha infatti segnato una flessione del 28% rispetto ai primi sei mesi del 2015. Si registrano cali in mercati chiave per il comparto, quali India (-54%), Cina (-26%), Russia (-25%) e Uae (-18%). Crescono invece Usa (+11%), Uk (+4%) e Germania (+3%). Il fatturato del settore orafo italiano (7,2 miliardi di euro nel 2015), tra gennaio e marzo 2016 è cresciuto del 9%. Eppure nei primi tre mesi dell’anno le esportazioni del Made in Italy hanno registrato una decrescita del 3,6% rispetto al medesimo periodo del 2015.

Il commento di Marzotto

Per chiudere, ecco il commento istituzionale del presidente di Fiera di Vicenza, Matteo Marzotto: «VicnezaOro ha dato ancora una volta prova di essere una piattaforma di business al servizio di tutta la filiera nazionale e internazionale, in grado di stimolare il mercato anche e soprattutto in una situazione globale non particolarmente favorevole. Il valore aggiunto della nostra Manifestazione risiede nella capacità di proporre servizi e contenuti, informazioni e approfondimenti sempre molto utili e appositamente studiati per far conoscere le evoluzioni del settore a tutti i nostri espositori e visitatori. Esprimendo un know-how e un’expertise nel comparto jewellery che rendono VicenzaOro riconosciuto top player internazionale, Fiera di Vicenza continua quindi ad affrontare le sfide globali con visione strategica, capacità di esecuzione e prodotti fieristici di indubbia eccellenza». La parola passa all’appuntamento di gennaio. Roberto Di Lellis

Matteo Marzotto con Isotta Scarpa, vincitrice del premio Next Jeneration Jewellery Talent Contest 2016
Matteo Marzotto con Isotta Scarpa, vincitrice del premio Next Jeneration Jewellery Talent Contest 2016
Corrado Facco
Corrado Facco
Vetrina a VicenzaOro
Vetrina a VicenzaOro
Ingresso ai padiglioni
Ingresso ai padiglioni
Il nuovo padiglione Now
Il nuovo padiglione Now

VicenzaOro, i designer vincitori

A VicenzaOro September sono stati premiati i vincitori di Next Jeneration Jewellery Talent Contest 2016, quinta edizione del premio dedicato ai giovani designer under 30 promosso da Fiera di Vicenza con la Scuola di Design del Politecnico di Milano. I cinque vincitori (tre premi e due menzioni speciali), provenienti dalle più prestigiose scuole internazionali (Ecole Boulle di Parigi; Design Hochschule Pforzheim in Germania; Technology University Eindhoven in Olanda; FIT di New York; Loughborough University in Inghilterra;  College for Creative Studies di Detroit, Michigan; Shenkar University di Tel Aviv; Hong Kong Design Centre; HES-SO Geneve; Florida International University e il Politecnico di Milano), sono stati selezionati da una giuria di esperti presieduta da Gijs Bakker – Designer e Fondatore Droog Design e di Chi ha paura…? e composta da: Luisa Bocchietto, Designer e Past President ADI, Associazione per il Disegno Industriale, Alba Cappellieri, Professore di Design del Gioiello al Politecnico di Milano, Marco Romanelli, designer, e Pilar Coin, responsabile marketing della Roberto Coin e Past President di Women Jewelry Association Italia. I vincitori sono stati scelti per aver interpretato nelle forme più creative e di valore il tema di questa edizione, “il Gioiello e il Viaggio”, declinandolo come tema di ispirazione, simbolico o reale, metafora narrativa che può riferirsi a un percorso interiore, geografia o processo produttivo.

La premiazione è avvenuta durante la serata di opening di VicenzaOro e ha visto trionfare Isotta Scarpa, premiata da Matteo Marzotto, presidente di Fiera di Vicenza, grazie a Travel Shapes: un progetto elegante che mette a confronto il passato con il contemporaneo con un linguaggio e un utilizzo dei materiali volto alla comprensione del concetto. È stato Ivan Scalfarotto, sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo Economico, a consegnare il riconoscimento di secondo classificato a Bhawna Bhatia D’Anella per Travel Notes: interessante ricerca per riscoprire delle gestualità in disuso e per rendere funzionale un oggetto, il gioiello, che è prettamente ornamentale. Il terzo classificato Alessio Lu, è stato premiato dal Presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, per Reflecto: un progetto con una forte valenza simbolica in cui la sottrazione nella forma accentua il valore progettuale.

La Giuria ha inoltre ritenuto opportuno concedere una menzione speciale a Oria Forsher, premiata dal presidente della giuria Gijs Bakker, per Inspired by Kandiski con cui ha saputo esprimere la sua capacità di integrare l’arte all’interno del progetto. Corrado Facco, direttore generale di Fiera di Vicenza, ha consegnato il riconoscimento per la seconda menzione speciale a Silvia Di Napoli per On the Silk Road grazie a cui ha saputo fondere tecniche innovative e ispirazioni dal passato.

Le opere dei vincitori e degli altri finalisti in concorso saranno esposte fino a gennaio 2017 all’interno della Mostra Il Gioiello e il Viaggio curata da Alba Cappellieri e ospitata nel Museo del Gioiello, progettoideato e gestito da Fiera di Vicenza in partnership con il Comune di Vicenza, in Basilica Palladiana a Vicenza.

Isotta Scarpa, Travel Shapes
Isotta Scarpa, Travel Shapes
Bhawna Bhatia D'anella, Travel Notes
Bhawna Bhatia D’anella, Travel Notes
Alessio Lu ,Reflecto
Alessio Lu ,Reflecto
Oria Forsher, Inspired by Kandinsky
Oria Forsher, Inspired by Kandinsky
Silvia-Di-Napoli,-On-the-Silk-Road
Silvia Di Napoli, On the Silk Road
Alessio Lu (a sinistra)
Alessio Lu (a sinistra)
Oria Forsher (a sinistra)
Oria Forsher (a sinistra)
Corrado Facco durante la premiazione dei vincitori
Corrado Facco durante la premiazione dei vincitori
Matteo Marzotto durante la premiazione dei vincitori
Matteo Marzotto durante la premiazione dei vincitori
Isotta Scarpa
Isotta Scarpa
Bhawna Bhatia D’Anella
Bhawna Bhatia D’Anella

Trend e novità di VicenzaOro

Torna VicenzaOro September: ecco i trend per il 2018 e le novità dell’appuntamento 2016. Ci saranno anche gli orologi.

Il trend della gioielleria per il 2018 ha le lancette puntate sulla semplicità. È quanto emerge dal TrendBook, guida alle tendenze del settore elaborata da Trendvision Jewellery+Forecasting, l’Osservatorio indipendente di Fiera di Vicenza. La ricerca, a cura di Paola De Luca, è uno degli appuntamenti più attesi di VicenzaOro September (3-7 settembre). La semplicità, tendenza che emerge con forza nell’analisi, sarà realizzata con geometrie pulite, utilizzo di smalti, elementi naturali, elaborazioni in scala ridottissima, ma molto preziose. Oltre all’Art Deco, che non cessa di essere un punto di riferimento, emergeranno anche richiami all’antico Egitto e a un trionfo dello smeraldo.

Ma VicenzaOro, oltre che con le tendenze, deve vedersela anche con una congiuntura non molto brillante. I numeri non sono esaltanti: il mercato italiano dell’oreficeria ha visto un calo dell’export del 3,6% nel terzo trimestre 2016. Per fortuna si segnala anche un timido risveglio degli acquisti interni, segno di una ritrovata fiducia degli italiani. Ma Brexit, tensioni in Medio Oriente, rallentamento dell’economia cinese (con in più le norme anti corruzione) sono elementi che hanno pesato negativamente per le imprese. Tra l’altro, i problemi maggiori sembrano essere concentrati proprio nell’area attorno a Vicenza, uno dei tre grandi distretti della gioielleria italiana assieme a quello di Alessandria e di Arezzo, a cui però si aggiunge anche il polo napoletano.

VicenzaOro, insomma, con 1300 brand provenienti da 35 Paesi, è anche un termometro per valutare lo stato di salute del settore. Quest’anno il tema centrale della manifestazione è The Golden Touch, che affronta sei tematiche differenti: dall’eccellenza delle produzioni nazionali e internazionali (The Touch of Well Done), ai temi di Corporate Social Responsibility (The Human Touch), alla distribuzione (Get in Touch), ai nuovi trend del settore e del mercato (The new Touch), al respiro internazionale (The Global Touch), alla comunicazione (The Touch of Words) e agli aspetti culturali e di sviluppo che ruotano attorno al mondo del gioiello. Un’altra novità è Now, che sta per Not Ordinary Watches. Per la prima volta, infatti, VicenzaOro si allarga e dedica uno spazio al mondo dell’orologio, con una selezione di brand innovativi e di design dell’orologeria Made in Italy & Europe: Altanus Geneve, Brosway, Didofà, Gagà Milano, Ju’sto, Locman, Lucien Rochart, Paul Picot, Save My Day, Sordi Spa, Terra Cielo Mare e Montres Louis Erard. Come avviene ormai da due anni, prosegue invece l’organizzazione dello spazio in cinque aree espositive: Icon, Look, Creation, Expression, Essence, che fanno parte del format espositivo.

Il direttore di Fiera Vicenza Corrado Facco (a sinistra), con il presidente, Matteo Marzotto
Il direttore di Fiera Vicenza Corrado Facco (a sinistra), con il presidente, Matteo Marzotto
VicenzaOro September
VicenzaOro September 2015
Stand a VicenzaOro September
Stand a VicenzaOro September

È già ora di VicenzaOro

È già ora di VicenzaOro (3-6 settembre). E non per modo di dire: la maggiore novità annunciata dal presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto (con una conferenza stampa organizzata nella sua casa milanese) e dal direttore generale, Corrado Facco, è lo spazio riservato per la prima volta anche alla orologeria, in particolare quella italiana e indipendente. Dato che da un paio di anni VicenzaOro è organizzata nel format che riunisce le aziende in aree omogenee (Icon, Look, Creation, Expression, Essence), anche i segnatempo avranno la loro. Si chiamerà Now, che oltre a essere una parola inglese è anche l’acronimo di Not Ordinary Watches. Già annunciata la presenza di Altanus Geneve, Brosway, Didofà, Gagà Milano, Ju’sto, Locman, Lucien Rochart, Paul Picot, Save My Day, Sordi, Terra Cielo Mare e Montres Louis Erard.

Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto

Un tocco d’oro

Ma non sarà l’unica novità in un appuntamento che, ha notato Facco, cade in un momento delicato per il mercato del lusso, rallentato dalle tensioni geopolitiche e, per quanto riguarda i Paesi mediorientali, dal calo del prezzo del greggio. Insomma, non sarà facile per Fiera Vicenza replicare i numeri dello scorso anno, con 1300 brand e 20mila presenze, tutte di operatori (la fiera non è aperta al pubblico). Un’altra novità è il claim adottato quest’anno: The Golden Touch, applicato a sei tematiche differenti: dall’eccellenza delle produzioni nazionali e internazionali (The Touch of Well Done), ai temi di Corporate Social Responsibility (The Human Touch), alla distribuzione (Get in Touch), ai nuovi trend del settore e del mercato (The new Touch), al respiro internazionale (The Global Touch), alla comunicazione (The Touch of Words) e agli aspetti culturali e di sviluppo che ruotano attorno al mondo del gioiello.

Ingresso di VicenzaOro
Ingresso di VicenzaOro

A proposito di cultura: il 2 settembre sarà il giorno della vernice della Mostra Il Gioiello e il Viaggio, organizzata da Fiera di Vicenza e curata da Livia Tenuta. La mostra sarà ospitata nel Museo del Gioiello (che entra a far parte del circuito di Museimpresa), che si trova all’interno della Basilica Palladiana a Vicenza. L’esposizione sarà dedicata all’interpretazione del viaggio, inteso come tema di ispirazione, simbolico o reale, metafora narrativa. Le opere in Mostra appartengono ai giovani designer internazionali under 30, finalisti del concorso Next Jeneration Jewellery Talent Contest 2016, promosso da Fiera di Vicenza con la Scuola di Design del Politecnico di Milano e provenienti dalle più prestigiose scuole internazionali.

Infine, non mancherà l’appuntamento con Trendvision Jewellery+Forecasting, l’Osservatorio indipendente di Fiera di Vicenza, che presenterà il Trendbook 2018+, «guida di riferimento nel settore della gioielleria e del lusso contemporaneo a livello internazionale che non ha eguali», ha sottolineato Marzotto. Il Trendbook è arrivato alla 15esima edizione, segno che il prodotto piace e, probabilmente, ci azzecca.

Da sinistra: Livia Tenuta, Matteo Marzotto, Alba Cappellieri
Da sinistra: Livia Tenuta, Matteo Marzotto, Alba Cappellieri al Museo del Gioiello di Vicenza

VicenzaOro, atterraggio bis a Dubai

VicenzaOro si trasferisce a Dubai, assieme a una nutrita pattuglia di gioiellieri italiani. Obiettivo: puntare ai clienti di Medio Oriente, Africa, India, Russia, Centro e Sud Asiatico. VicenzaOro Dubai, Vod per gli amici, presenta alcune novità rispetto alla prima edizione dello scorso anno. La piattaforma (14 al 17 aprile nel Dubai World Trade Centre) è riservata al settore B2B, tuttavia nell’ultimo giorno sarà aperta ai visitatori in occasione del Jewellery Celebration Day. Il format è suddiviso in quattro community: Global Brands, marchi riconosciuti e apprezzati a livello internazionale per la loro esperienza nel fare tendenza e creare l’alta moda; Fine Jewellery & National Pavilions, per aziende e artigiani che espongono gioielli di finissima qualità; Gemstones & Diamonds, aziende rivolte alla vendita di pietre preziose certificate; Packaging & Supply, per esperti di packaging e visual merchandising, assieme ad aziende specializzate in macchinari, nella tecnologia e sviluppo di nuove soluzioni per la produzione del gioiello.

Secondo Corrado Facco, vice presidente di DV Global Link e direttore generale di Fiera di Vicenza, «il mercato internazionale della gioielleria sta attraversando una fase complicata, per via di una congiuntura macroeconomica non favorevole e delle tensioni internazionali. Tuttavia, in alcuni Paesi ad alto potenziale si assiste a un grande fermento e, in generale, c’è un grande desiderio nel settore di innovare, condividere le best practice, sviluppare nuove partnership, presentare e conoscere le ultime tendenze dell’industria del lusso. È quello che abbiamo colto viaggiando in tutto il mondo e facendo visita ai player di riferimento in ogni mercato, per condividere informazioni e aggiornamenti riguardanti VicenzaOro Dubai. La Manifestazione è proprio disegnata per soddisfare queste esigenze e può rappresentare per tante aziende un’importante occasione di crescita ed espansione in nuovi Paesi, a beneficio di tutta la gioielleria mondiale. Vod è la piattaforma per eccellenza che consente ai più prestigiosi player del mercato di incontrare e tessere relazioni di business con esperti e professionisti a livello internazionale».

VicenzaOro Dubai 2015
VicenzaOro Dubai 2015
VicenzaOro Dubai 2015
VicenzaOro Dubai 2015
VicenzaOro Dubai 2015, ingresso al Dubai World Trade Centre
VicenzaOro Dubai 2015, ingresso al Dubai World Trade Centre
Corrado Facco
Corrado Facco

VicenzaOro torna e sposa OroArezzo

VicenzaOro, conto alla rovescia. Quest’anno la fiera di gennaio avrà come sottotitolo The Golden Voices, cioè dare spazio a tutti i protagonisti della filiera della gioielleria, in una specie di coro intonato sulla stessa musica. Attesi tra gli stand ci sono oltre 1500 brand, oltre 400 buyer provenienti da oltre 23 Paesi, nonché giornalisti provenienti da 15 Paesi (ovviamente anche quelli di Gioiellis.com).VicenzaOro, però, sarà anche la fiera del matrimonio tra Vicenza e Arezzo, tema di una alleanza attesa da anni dagli operatori del settore. «Una decisione in qualche modo inevitabile, dettata dai tempi», l’ha definita, presentando l’accordo, il presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto. «È necessario fare sistema: le aziende italiane e gli operatori esteri hanno la necessità di un unico interlocutore. L’accordo con Arezzo, scavalca i localismi e permette di coordinare le forze. La promessa di matrimonio è regolata da un contratto, che servirà a suggellare il fronte comune tra le due realtà fieristiche. Quest’anno VicenzaOro, con i suoi 1.500 espositori, farà solo due fiere anziché tre, una a gennaio e una a settembre, mentre Arezzo, che conta 650 espositori, ne farà una a maggio. Insomma, non ci faremo più concorrenza a vicenda». Argomento condiviso da Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere e Congressi: «Le sinergie tra Vicenza e Arezzo sono necessarie e serviranno a dare ancora più forza al settore», ha detto ricordando che l’alleanza è importante anche sul fronte della presenza all’estero, da VicenzaOro Dubai come Jck di Las Vegas. Un settore quello della gioielleria e oreficeria che, tra parentesi, vale circa 6 miliardi ed è il quarto per export: da qui l’impegno concreto del ministero dello Sviluppo economico, e in particolare del viceministro (e ora ambasciatore Ue) Carlo Calenda. Il governo, infatti, ha messo sul piatto parte dei fondi necessari per riorganizzare il sistema fieristico e promuoverlo all’estero.

Secondo il direttore generale di Fiera di Vicenza, Corrado Facco, il momento peggiore della crisi dell’economia sembra alle spalle, perlomeno in Italia, ma il mondo dei gioielli deve fare i conti con le tensioni nel mondo: dal Medio oriente, alla Russia, fino alla instabilità finanziaria in Cina: «L’instabilità geopolitica ha creato un importante calo del turismo. Allo stesso tempo si è quasi dimezzato il prezzo del petrolio. Due fattori che hanno inciso sull’economia dei paesi arabi, che principalmente vivono di questo. Gli imprenditori di Arezzo hanno risentito di questo, vendevano parecchio nel Nord Africa. Ma con la Libia in guerra, con la Tunisia, il Marocco e l’Egitto che hanno perso flussi turistici, vendono molto meno. Il fatto è che i gioielli vengono acquistati soprattutto dagli stranieri in visita in quei Paesi». Ma i conti veri si faranno alla fine della Fiera. Anzi, delle fiere.

Vicenza Oro
Orari di apertura
22 – 26 Gennaio 2016: 9.30–18.30
27 Gennaio 2016: 9.30–16.00
http://january.vicenzaoro.com/

Lo stand di Pasquale Bruni nella passata edizione di VicenzaOro
Lo stand di Pasquale Bruni nella passata edizione di VicenzaOro
Incontri inconsueti
Incontri inconsueti
Matteo Marzotto, presidente della Fiera Vicenza
Matteo Marzotto, presidente della Fiera Vicenza
Matteo Marzotto, Presidente di Fiera di Vicenza (a destra), e Andrea Boldi, Presidente di Arezzo Fiere e Congressi
Matteo Marzotto, Presidente di Fiera di Vicenza (a destra), e Andrea Boldi, Presidente di Arezzo Fiere e Congressi
VincenzaOro, edizione di settembre 2015
VincenzaOro, edizione di settembre 2015
Redattrice di Gioiellis.com al lavoro
Redattrice di Gioiellis.com al lavoro
VicenzaOro 2015
VicenzaOro 2015

VicenzaOro polo aggregante, accordo con il Tarì

VicenzaOro è anche il palcoscenico per concludere accordi strategici. Fiera Vicenza ne ha annunciati un paio. Il primo coinvolge il Tarì, Centro Orafo di Marcianise (Caserta), punto di riferimento per gioielleria e oreficeria nel Sud Italia. L’accordo prevede il coordinamento del calendario delle proprie manifestazioni fieristiche, con l’obiettivo di supportare il settore orafo italiano. Insomma, come ha spiegato il presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto, è finito il tempo delle guerre tra piccoli, è iniziata l’era della collaborazione, con l’obiettivo di fare sistema. La firma da parte di Marzotto e eel Presidente del Tarì, Vincenzo Giannotti, rende l’idea. Come recita il comunicato finale, «Fiera di Vicenza e il Tarì intendono così mettere a sistema le proprie elevate competenze e la propria consolidata esperienza definendo un programma coordinato di Eventi per la promozione delle aziende che operano nel campo della manifattura e della distribuzione orafa, puntando ad accrescere le occasioni di business per il settore di riferimento a livello nazionale ed internazionale». Insomma, la società pubblica veneta si propone come «Glocal aggregator al servizio del distretto orafo-gioielliero italiano».

Grazie all’accordo, il Tarì promuoverà ad operatori qualificati, nazionali ed internazionali, e ai propri soci le manifestazioni organizzate da Fiera di Vicenza in Italia all’estero, vale a dire VicenzaOro January e VicenzaOro September a Vicenza, VicenzaOro Dubai negli Emirati Arabi, così come la presenza ai più importanti trade show al mondo, come il Jck di Las Vegas. In cambio, Fiera di Vicenza svilupperà un calendario che include anche le tre manifestazioni organizzate presso il Tarì.

In buona sostanza, VicenzaOro si propone (e lo è, in effetti) come leader del settore fieristico e polo aggregante per quanto riguarda la gioielleria. Obiettivo: raggiungere quella che gli economisti definiscono come «massa critica», cioè la dimensione adeguata per affrontare un mercato che è sempre più globale. Vanno in questo senso, ha spiegato Marzotto, le trattative  per l’integrazione con Fiera Verona. Ma questa è un’altra storia.

L’altro accordo siglato tra i padiglioni di VicenzaOro riguarda la collaborazione per le attività di formazione professionale con Federpreziosi. Prevede la promozione e il sostegno di nuove iniziative di aggiornamento professionale presso le sedi territoriali di Confcommercio Imprese per l’Italia su temi quali la gestione aziendale nel suo complesso, con particolare attenzione agli aspetti normativi, fiscali, di retailing e di comunicazione, ma anche a quelli legati alla cultura gemmologica. Fiera di Vicenza fornirà ulteriori opportunità formative, di promozione, comunicazione, informazione attraverso la propria rete di espositori e i propri canali d’informazione.

Federpreziosi riconosce Fiera di Vicenza quale partner fieristico italiano esclusivo e si impegna a fornire supporto logistico e organizzativo nel coinvolgimento di delegazioni di operatori in occasione delle Manifestazioni organizzate dalla Società fieristica vicentina. Grazie all’accordo, gli associati a Federpreziosi potranno usufruire di agevolazioni per la partecipazione agli Eventi di VicenzaOro.

Da sinistra: Steven Tranquilli (Federpresiosi),-Giuseppe Aquilino (Tarì), Matteo Marzotto (presidente Fiera Vicenza), Corrado Facco (direttore Fiera Vicenza)
Da sinistra: Steven Tranquilli (Federpresiosi), Giuseppe Aquilino (Tarì), Matteo Marzotto (presidente Fiera Vicenza), Corrado Facco (direttore Fiera Vicenza)
Interno di Fiera Vicenza September. Foto di Carolina Nobile
Interno di Fiera Vicenza September. Foto di Carolina Nobile