Ole Lynggaard

I serpenti di Ole Lynggaard

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A Parigi Ole Lynggaard ha presentato tre pezzi di alta gioielleria. Una sorpresa per il brand danese, che punta tutto sul design per i suoi gioielli che hanno una fascia di prezzo molto estesa. I tre solitari di fascia alta sono realizzati con diamanti fancy vivid yellow. Anche per questi pezzi il design rimane la traccia fondamentale, come è nella tradizione della casa. I nuovi gioielli sono anche un modo per festeggiare un traguardo ormai vicino, i 60 anni della Maison.

Anello con diamante fancy yellow taglio smeraldo
Anello con diamante fancy yellow taglio smeraldo

L’azienda danese, infatti, è stata fondata nel 1963 da Ole Lynggaard e da sua moglie Karin, e ha subito proposto gioielli in oro 18 carati e argento sterling, con diamanti bianchi o grandi gemme dalle tonalità intense, come per la classica collezione Snake. Oggi è Charlotte Lynggaard la designer di gioielli, mentre suo marito Michel Normann è chief commercial officer. I due, tra l’altro, hanno vissuto a Parigi tre anni prima di tornare a Copenaghen: la presentazione dei nuovi anelli, insomma, ha segnato anche il ritorno in una città che conoscono bene.

Anello Snake in oro giallo e diamanti
Anello Snake in oro giallo e diamanti
Anello Medusa in oro giallo e diamanti
Anello Medusa in oro giallo e diamanti
Anello Snake in oro giallo, quarzo rutilato e diamanti
Anello Snake in oro giallo, quarzo rutilato e diamanti
Anello Snake in oro giallo, turchese e diamanti
Anello Snake in oro giallo, turchese e diamanti
Orecchino Snake in oro giallo e diamanti
Orecchino Snake in oro giallo e diamanti

Anello Snake in oro giallo, tormalina verde e diamanti
Anello Snake in oro giallo, tormalina verde e diamanti







Così fiorisce Ole Lynggaard

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The Blooming, la collezione primaverile firmata dalla danese Ole Lynggaard ♦︎

Tra i vanti di Copenaghen c’è anche una magnifica tradizione nella gioielleria. E nella tradizione della gioielleria Ole Lynggaard è uno dei brand con maggiore storia, capacità e raffinatezza. Ed è anche una grande famiglia. Ecco perché : la Maison è stata fondata nel 1963 dal designer e gioielliere Ole Lynggaard, che ha portato in Danimarca le sue esperienze in mezzo mondo, Germania, Parigi, New York,  San Francisco, Giappone. Tornato in Danimarca, ha acquistato un piccolo laboratorio. L’attività è continuata con la figlia, Charlotte Lynggaard, anche lei orafa e designer come il padre: è entrata in azienda nel 1987. Successivamente si è aggiunti Søren Lynggaard, anche lui figlio di Ole Lynggaard, che è ora alla guida del brand. Non basta: il marito di Charlotte Lynggaard, Michel Normann, è diventato anche lui manager di primo livello, mentre Hanna Lynggaard, moglie di Søren Lynggaard, fa parte del team di vendita dell’azienda dal 2008. Intendiamoci, non ci sono solo i Lynggaard: la società di gioielleria ha oltre cento dipendenti.

Premesso questo, ecco the Blooming Collection, dedicata alla primavera. Ha un design che il brand definisce tra Art Nouveau e Art Deco, forse con una preponderanza dello stile floreale, che in effetti dà il nome alla collezione. La collezione Blooming comprende anelli e braccialetti aperti a forma di gambi di piante e fiori, in oro 18 carati, con boccioli in acquamarina, corallo rosso e pavé di diamanti scintillanti. È stata disegnata personalmente da Charlotte Lynggaard. Lavinia Andorno




Ole Lynggaard, pendente in oro della collezione The Blooming
Ole Lynggaard, pendente in oro della collezione The Blooming
Anello in oro e diamante
Anello in oro e diamante
Anello in oro e diamanti
Anello in oro e diamanti
Anello in oro con quarzo, perla e diamanti
Anello in oro con quarzo, perla e diamanti

Ole Lynggaard, anello in oro
Ole Lynggaard, anello in oro e diamanti
Bracciale con diamanti e corallo rosa, acquamarina
Bracciale con diamanti e corallo rosa, acquamarina
Orecchini con diamanti e corallo rosso, acquamarina
Orecchini con diamanti e corallo rosso, acquamarina
Anello con diamanti e corallo rosso, acquamarina
Anello con diamanti e corallo rosso, acquamarina

Pendenti in oro con diamanti e corallo, acquamarina, pietra luna
Pendenti in oro con diamanti e corallo, acquamarina, pietra luna







Ole Lynggaard, il vento del Nord

Ole Lynggaard, con Shooting Stars il vento del Nord soffia sulla leggerezza ♦

Sbaglia chi scambia la Danimarca, uno dei Paesi leader nella produzione di gioielli, per un luogo dove si progettano solo bijoux componibili o, comunque, a basso prezzo. Ole Lynggaard Copenhagen è, invece, un’azienda che propone gioielli di buona qualità, di un livello più alto. La designer, Charlotte Lynggaard, ha presentato per il 2017 una serie di nuove collezioni, sotto il nome comune di Atelier. Tutte utilizzano colori morbidi, con materiali come la pietra di luna, oro giallo, perle, diamanti, osso, quarzo fumé, corallo rosso. Tra queste collezioni, proposte a Baselworld, c’è quella chiamata Shooting Stars, piuttosto ampia. I gioielli sono molto discreti, leggeri, con catenine che di sicuro non pesano sul braccio e al collo, lunghi orecchini pendenti e, ovviamente, piccole stelline composte da cinque diamanti.

L’azienda è stata fondata dall’orafo e designer di gioielli Ole Lynggaard nel 1963. Oggi è condotta dai figli, Charlotte Lynggaard (designer) e Søren Lynggaard (amministratore delegato), assieme a un team di 130 dipendenti, tra cui 45 orafi. La filosofia aziendale rivendica le origini scandinave, ma è ormai attiva in diversi Paesi europei. Margherita Donato





Orecchini pendenti
Orecchini pendenti

Collana e bracciali
Collana e bracciali
Anelli della collezione Shooting Stars
Anelli della collezione Shooting Stars
Bracciali e collana
Bracciali e collana
Ole Lynggaard, orecchini Shooting Stars
Ole Lynggaard, orecchini Shooting Stars
Orecchini pietre pendenti
Orecchini pietre pendenti

Collezione Shooting Stars, orecchini in oro e diamanti
Collezione Shooting Stars, orecchini in oro e diamanti







I ciondoli della principessa

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Debutto a Basilea per il danese Ole Lynggaard con la nuova collezione Golden dalle tonalità dorate, come si intuisce dal nome, che piacciono anche alla regina di Danimarca. Citrini trasparenti e luminosi e quarzi rutilo con sottili filamenti compongono anelli, orecchini e collane. Il marchio scandinavo, fornitore ufficiale della Corte Reale Danese, ha presentato anche nuovi ciondoli battezzati Sprout (germogli) in oro giallo 18 carati e pietre di luna bianca, e il ciondolo Midnight Bunch ( mazzo di mezzanotte) con 67 diamanti per un totale 38 carati. G.N.




Golden, anello in oro giallo e rosa con un quarzo rutilo cabochon e file di diamanti bianchi
Golden, anello in oro giallo e rosa con un quarzo rutilo cabochon e file di diamanti bianchi

Golden, pendenti in oro giallo, diamanti e pietra di luna
Golden, pendenti in oro giallo, diamanti e pietra di luna
Golden, anelli impilabili in oro giallo con un quarzo rutilo, citrino e pietra di luna cabochon e file di diamanti bianchi
Golden, anelli impilabili in oro giallo con un quarzo rutilo, citrino e pietra di luna cabochon e file di diamanti bianchi
Sprout, ciondolo in oro giallo pietra di luna e diamanti
Sprout, ciondolo in oro giallo pietra di luna e diamanti

La principessa Mary di Danimarca all'inaugurazione del negozio Ole Lynggaard
La principessa Mary di Danimarca all’inaugurazione del negozio Ole Lynggaard







Brian & Barry, risiko dei gioiellieri

Pandora e Queriot, Vhernier e De Vecchi, Pasquale Bruni e ReCarlo, Chopard e Mattia Cielo, David Webb e Veschetti, Pippo Perez e Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard e Shamballa, Nanis e Marco Valente. Sono i brand di gioielleria presenti al secondo piano dello store Brian & Barry in piazza San Babila, a Milano, che è dedicato ai gioielli e agli orologi, con un concept mutuato dai migliori department store americani: «È il primo esperimento di questo genere in Europa: ogni marchio, invece di allestire il proprio spazio come avviene negli altri store multi brand, ha a disposizione un format preciso che include l’arredamento, volutamente essenziale per evidenziare i prodotti, e nei corner anche l’assistenza alla vendita.

L'interno dello store Brian & Barry, secondo piano dedicato ai gioielli
L’interno dello store Brian & Barry, secondo piano dedicato ai gioielli

Insomma, in questo caso l’uniformità serve a esprimere una filosofia, quella del lusso senza barriere: chi non vuole entrare in una gioielleria, ma desidera acquistare un oggetto prezioso qui lo può fare sapendo di poter scegliere il meglio», commenta Marco Valente, fondatore dell’omonima azienda di alta gioielleria, che ha introdotto il gruppo BBB nel settore e contribuito a selezionare i partner. Ed è proprio questa idea che ha convinto un brand come Vhernier a partecipare: quello dello store milanese di Brian & Barry è un modo per un nome prestigioso ma di nicchia, per farsi conoscere anche da un pubblico più vasto senza timore di abbassare il target. Una formula che potrebbe indurre anche il gruppo Kering a investire ulteriormente nel progetto, secondo quanto raccolto da Gioiellis.com ufficiosamente: la presenza di Dodo nello store è la prova dell’attenzione ai piani di sviluppo dell’azienda fondata da Giuseppe Rabolini e ora entrata a far parte dell’ex colosso Ppr (ora Kering, appunto). In futuro, forse, anche Pomellato potrebbe avere una sua vetrina nello store.

Brian & Barry, esterno
Brian & Barry, esterno

Per la storica gioielleria bresciana Veschetti, che accanto ai suoi bracciali, anelli e collane, propone pezzi vintage, tra cui una croce in oro prodotta su commissione da Cartier a fine 800′, quello milanese è invece il trampolino di lancio dell’americano David Web, marchio acquisito in esclusiva per l’Italia. Se i danesi Ole Lynggaard e Shamballa guardano al cliente italiano, la location è sicuramente un vantaggio anche per chi all’estero è già conosciuto, come Pippo Perez, gioielliere partenopeo amico di famiglia dei fratelli Zaccardi, che ha colto l’occasione per supportare i piani di internazionalizzazione. Stessa motivazione per Mattia Cielo, che qui prosegue la strategia di apertura nei migliori luxory store del mondo, e mostra Armadillo, anello icona del movimento, caratteristica dei suoi gioielli. In attesa, è il pensiero comune a tutti, dell’Expo. M.d.B. 

Lo store il giorno dell'inaugurazione riservata alla stampa
Lo store il giorno dell’inaugurazione riservata alla stampa

 

 

Anello Armadillo by Mattia Cielo
Anello Armadillo by Mattia Cielo

Helena Christensen, gioielli di casa

[wzslider]Il richiamo di casa è irresistibile per Helena Christensen. La top model fa da testimonial per l’azienda di gioielleria danese Ole Lynggaard di Copenhagen. Una campagna stampa in bianco e nero, molto raffinata. E molto affascinante: nessuno le darebbe 44 anni. Ole Lynggaard Copenaghen, tra l’altro, celebra i 50 anni e ha appena deciso l’apertura del suo primo negozio a Sydney, in Australia. G.N.