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Dalla vendita di tappeti in India, a Valenza, fino alla sede nel Rockefeller Center, a New York: ecco l’alta gioielleria di Andreoli.
Il lavoro a Valenza, il successo in Usa. Andreoli è un brand americano di haute joaillerie che ha iniziato il suo cammino in Italia nel 1945, quando la famiglia Hadjibay si è affermata nel settore del commercio di pietre preziose (ne abbiamo parlato anche qui). Dal 1970, l’azienda si è evoluta e mantiene la progettazione e la realizzazione di pezzi di alta gioielleria a Valenza, Italia, mentre il mercato su cui opera è quello americano. Date le origini, non stupisce che i protagonisti delle collezioni siano le grandi pietre, come diamanti brillanti, rubini, smeraldi e zaffiri, ma anche perle, coralli e turchesi. Non solo: accanto all’oro Andreoli utilizza platino e titanio per creare gioielli anche imponenti, come il grande collier con oltre 850 carati di rubini e 20 grammi di perle. Non deve essere facile indossarla in maniera disinvolta. Il timone dell’azienda è retto ora da Caroline Hadjibay, che ha preso il testimone dal patriarca Jack Hadjibay, dalla sua sede nel Rockefeller Center, a New York.
E dire che la storia della famiglia è iniziata da Abraham Hadjibay, in India, dove vendeva i migliori tappeti persiani. Ma bisogna aggiungere che il padre di Abraham aveva già venduto gemme agli zar di Russia. Abraham Hadjibay si è così spostato dai tappeti ai gioielli, con il commercio di pietre preziose. Il figlio, Jack Hadjibay, ha poi continuato l’attività. L’attività del brand Andreoli, invece, ha origine a Valenza, dove è stata fondata nel 1845. Nel 1920, Andreoli ha lanciato la sua collezione prêt-à-porter e ha subito ottenuto successo in tutto il mondo. Le due storie unite hanno portato a quello che è, oggi, uno dei brand più famosi dell’alta gioielleria.