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Le tiare di Chaumet in mostra




Le famose tiare di Chaumet, e altri gioielli, in mostra nel Principato di Monaco ♦︎

La Maison Chaumet, uno dei grandi nomi della gioielleria, dal 1780 a oggi ha creato oltre 2000 tiare. Per regine, famiglie aristocratiche, o semplicemente per donne che vogliono indossare un gioiello speciale e, naturalmente, sono tanto fortunate da avere un partner che regalo loro una tiara o un diadema. Infatti, un tempo la tiara era riservata a principesse e regine, mentre ora è un gioiello che può essere indossato da tutte le donne in speciali occasioni, come il matrimonio. Nell’arte della tiara, spiegano a Chaumet, tutto inizia con un disegno. Negli anni, le tiare di Chaumet hanno così interpretato lo stile del romanticismo, naturalismo, Belle Époque e Art Déco. Ora la Maison vanta 400.000 disegni d’archivio e un Salon des Diadèmes, vetrina delle collezioni storiche di Chaumet.

Diadema trasformabile con motivo a giglio appartenuto alla famiglia Leuchtenberg, discendenti dell'imperatrice Giuseppina, 1830. Il grande solitario di smeraldo esagonale può essere indossato come una spilla
Diadema trasformabile con motivo a giglio appartenuto alla famiglia Leuchtenberg, discendenti dell’imperatrice Giuseppina, 1830. Il grande solitario di smeraldo esagonale può essere indossato come una spilla

Un patrimonio che da un paio di anni gira il mondo in una mostra, che ora arriva nel Principato di Monaco, dopo essere passata per Pechino e Tokyo. La mostra si intitola Chaumet in Majesty, Jewels of Sovereigns since 1780 ed è organizzata al Grimaldi Forum di Monaco. Chi vuole sognare, può vedere da vicino diademi eccezionali tra 250 gioielli di sovrani, alcuni dei quali esposti per la prima volta al pubblico.

Chaumet in Majesty, Jewels of Sovereigns since 1780
dal 12 luglio al 28 agosto 2019
Grimaldi Forum di Monaco

 




Aigrette soleil rayonnant, in platino, smeraldo, diamanti. eno formale della tiara, l'aigrette offre comunque un'aria di festa e allunga la silhouette. Grassetto senza ostentazione, un'alternativa alle stelle e alle crescenti popolari della fine del XIX secolo, il Soleil fu introdotto da Chaumet intorno al 1900
Aigrette soleil rayonnant, in platino, smeraldo, diamanti. eno formale della tiara, l’aigrette offre comunque un’aria di festa e allunga la silhouette. Grassetto senza ostentazione, un’alternativa alle stelle e alle crescenti popolari della fine del XIX secolo, il Soleil fu introdotto da Chaumet intorno al 1900
Diadema Fleurs pensée
Diadema Fleurs pensée, circa 1850, oro, argento e diamanti
Diadema Boccioli di rosa, oro bianco, diamanti, perle
Diadema Boccioli di rosa, oro bianco, diamanti, perle
Diadème aux épis de blé (spighe di grano)
Diadème aux épis de blé (spighe di grano)
Collana Bayadère, Chaumet, Parigi, circa 1920, di Joseph Chaumet. Platino, diamanti, zaffiri e perle
Collana Bayadère, Chaumet, Parigi, circa 1920, di Joseph Chaumet. Platino, diamanti, zaffiri e perle
Chaumet, tiara in platino e diamanti
Chaumet, tiara in platino e diamanti
Spilla con diamante centrale a goccia
Spilla con diamante centrale a goccia
Spilla Fuchsia di Chaumet in diamanti fucsia realizzata nel 1840 sotto la direzione di Jean-Baptiste Fossin. Argento su oro con diamanti en tremblant
Spilla Fuchsia di Chaumet in diamanti fucsia realizzata nel 1840 sotto la direzione di Jean-Baptiste Fossin. Argento su oro con diamanti en tremblant
Spilla-aigrette Lune croissante, con diamanti e perle
Spilla-aigrette Lune croissante, con diamanti e perle







Altri serpenti per Boucheron

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Nuovi gioielli della collezione Serpent de Bohème firmati da Boucheron ♦︎

Spente le 160 candeline di compleanno Boucheron continua a proporre gioielleria e alta gioielleria. La storia continua: il marchio francese fondato nel 1858 da Frédéric Boucheron, che fa parte oggi del gruppo Kering, non rinnega le suo origini. Boucheron è stato il primo gioielliere ad aprire un negozio sotto i portici del Palais Royal, il centro del lusso parigino dell’epoca. Ed è stato il primo a introdurre con la Maison un certo modo di intendere la gioielleria. Per esempio, con una delle sue più classiche collezioni, Serpent Bohème. Il motivo dei gioielli a forma di rettile, in effetti, è ancora più antica. Serpent Bohème è una collezione che si rinnova periodicamente, com l’aggiunta di nuovi pezzi, gemme, soluzioni originali. Dal 2017, quando è stata proposta una aggiornamento della collezione, per esempio, sono state introdotte altre novità, come la fascia per capelli, in oro rosa e diamanti, mentre l’oro dell’anello è stato sempre lavorato in modo da riprodurre la pelle del serpente.

2 malachiti 520 carati Oro giallo
Anello in oro giallo Serpent de Bohème con due malachiti

Leggi anche: Serpente, ma trasparente per Boucheron

D’altra parte, a monsieur Boucheron piaceva l’avventura: in quei tempi, in cui i viaggi erano davvero pericolosi, si spingeva nei luoghi più lontani per visitare le miniere di pietre preziose. Partendo dalle gemme ha poi disegnato pezzi iconici come la collana Point d’Interrogation, pezzo emblematico e un’invenzione geniale: è stata disegnata senza un fermaglio, con un sistema a molla nascosta che consente alla collana di arricciarsi intorno al collo come una piuma, presentata al pubblico all’Esposizione Universale di Parigi del 1889.

 

point dinterrogation
La collana Point d’interrogation



fascia testa
Fascia per la testa in oro giallo e diamanti
Collana con 23 motivi pave in oro bianco
Collana con 23 elementi in oro bianco e diamanti
Boucheron Serpent Boheme a due pietre motivi S anello a due pietre con granati rodolite in oro rosa
Anello in oro rosa con due granati
16 diamanti tondi 067 carati Oro rosa
Anello in oro rosa con 16 diamanti
4 lapislazzuli pere 33 carati 164 diamanti rotondi 357 carati oro giallo
Bracciale con nappa in oro, quattro lapislazzuli, 164 diamanti
4 granati rodolite 2873 carati 32 diamanti rotondi
Orecchini con quattro granati e 32 diamanti







Ecco le star dell’asta di Christie’s

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Rubini, una tiara di Fabergé e un diamante fancy da 118 carati: ecco le star dell’asta di Magnificent Jewels di Christie’s ♦︎

Di tutto, di più: l’asta di Magnificent Jewels organizzata da Christie’s a Ginevra, ha totalizzato vendite per 77,2 milioni di dollari (68 milioni di euro). Anche perché la super asta comprendeva anche orologi e vini da collezione, oltre a gioielli da brivido. Anche il numero di visitatori al Four Season, dove era programmata l’asta, dà un’idea dell’evento: in 3.000 si sono recati in pellegrinaggio per vedere i 271 gioielli, i 249 orologi, e le bottiglie di vino. Altri dati statistici: offerenti da 51 paesi di sei continenti, l’87% dei lotti ha trovato un acquirente.

Anello con rubino birmano a forma di cuscino, di Harry Winston.
Anello con rubino birmano a forma di cuscino, di Harry Winston.

Il re della giornata è stato un anello con rubino birmano a forma di cuscino, di Harry Winston. Un gioiello che ha triplicato la sua stima pre-vendita ed è stato venduto per 7,2 milioni di dollari (6,3 milioni di euro), “prezzo massimo raggiunto in tutte le case a Ginevra questa primavera”. Qualcuno pensa sia una frecciata a Sotheby’s?

Siamante giallo fancy 118 carati che è stato acquistato da Siba in onore di Sam Abram
Siamante giallo fancy 118 carati che è stato acquistato da Siba in onore di Sam Abram

L’asta di Magnificent Jewels si è svolta in una sala molto dinamica per sei ore con forti offerte in tutto il mondo. Perle naturali e gioielli di nobile provenienza come lo smeraldo da 75,61 carati della granduchessa Vladimir di Russia hanno riscosso molto successo e sono stati venduti molto al di sopra delle loro stime pre-vendita. Inoltre, notevole è stato il diamante giallo fancy 118 ct che è stato acquistato da Siba in onore di Sam Abram, una figura di spicco nel mondo dei gioielli, che è tristemente scomparso la scorsa settimana.

Rahul Kadakia, Head of Jewellery International di Christie

Collana con 110 perle naturali
Collana con 110 perle naturali

Le perle naturali continuano a realizzare prezzi forti. Una collana con 110 perle naturali è stata venduta per 5,7 milioni di dollari, raddoppiando la stima pre-vendita. Accolti bene anche i gioielli d’epoca. La tiara di Fabergé realizzata nel 1904 come dono di nozze di Federico Francesco IV, Granduca di Meclemburgo-Schwerin (1882-1945) alla sua sposa Principessa Alexandra di Hannover e Cumberland (1882-1963), composta da nove acquamarine a forma di pera graduate è stata venduta a 1 milione di dollari contro una stima pre-vendita di 340.000. E la collana di proprietà della duchessa Vladimir di Russia con uno smeraldo colombiano a forma di pera è stata assegnata a 4,3 milioni di dollari. Da segnalare anche il prezzo dell’anello con il diamante Jonker V a 3 milioni di dollari, che però è rimasto nel range della stima. Federico Graglia





Collana di diamanti e rubini birmani di Van Cleef & Arpels, venduta per 2,4 milioni
Collana di diamanti e rubini birmani di Van Cleef & Arpels, venduta per 2,4 milioni

Smeraldo taglio a pera appartenuto alla duchessa Vladimir di Russia
Smeraldo taglio a pera appartenuto alla duchessa Vladimir di Russia

Diadema con acquamarine appartenuto alla gran duchessa Alexandra di Macklenburg-Schwerin
Diadema con acquamarine appartenuto alla gran duchessa Alexandra di Macklenburg-Schwerin

Il diamante Jonker V di 25,27 carati
Il diamante Jonker V di 25,27 carati





Gioielli con il sangue blu da Sotheby’s

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Gioielli principeschi e una tiara di Fabergé: Sotheby’s ripropone rari pezzi appartenuti all’aristocrazia europea ♦︎

Per chi ama l’alta gioielleria il nome Fabergé è come Raffaello o Leonardo per gli appassionati d’arte: un fuoriclasse che ha segnato un capitolo nella storia. Per questo l’asta di Magnificent Jewels di Sotheby’s in programma a Ginevra il 14 maggio è particolarmente interessante.

Tra i gioielli in vendita, infatti, spicca un diadema di diamanti attribuito a Fabergé, creato intorno al 1903 per la duchessa Cecilie von Mecklenburg-Schwerin (1886-1954), l’ultima principessa ereditaria di Prussia.

La tiara è stata regalata alla principessa dai suoi parenti russi in occasione del suo matrimonio per Principe ereditario Guglielmo (1882-1951). Il diadema ha una stima di 200.000 – 300.000 dollari.

Tiara di diamanti -attribuita a Fabergé, circa 1903
Tiara di diamanti -attribuita a Fabergé, circa 1903

Come abbiamo visto lo scorso novembre con la perla di Marie Antoinette, i gioielli storici hanno il potere di riportarci indietro in un momento nel tempo. Il diadema attribuito a Fabergé è un altro esempio perfetto: il suo design Kokoshnik riflette la famiglia russa di Crown Princess Cecilie, che gliela regalò per il suo matrimonio; dai ritratti possiamo vedere che ha abbinato la tiara con i suoi abiti in un modo molto alla moda per i primi anni del 1900. Per tanti collezionisti di oggi – che cercano pezzi unici con anima – questo gioiello è davvero un capolavoro.

Daniela Mascetti, presidente di Sotheby’s Jewellery, Europa

La storia di questa tiara è legata al destino della duchessa Cecilie von Mecklenburg-Schwerin, che sarebbe diventata l’ultima principessa ereditaria della Prussia. Nel giugno del 1905, decine di migliaia di persone accorsero a Berlino, la capitale, per assistere al suo matrimonio. Era il più grande evento sociale del secolo ancora giovane. Le stravaganti celebrazioni durarono quattro giorni e la coppia fu inondata di doni, tra cui argento, porcellana e persino una splendida carrozza trainata da stalloni grigi ungheresi, presentata dall’Imperatore austriaco, Francesco Giuseppe I. Tra i bellissimi gioielli conferiti agli sposi c’era il diadema attribuito a Fabergé, un regalo straordinario dai parenti russi di Cecilie.

Collana di smeraldi e diamanti, circa 1935
Collana di smeraldi e diamanti, circa 1935

Ma la tiara non sarà il gioiello più importante dal punto di vista della valutazione. Tra i pezzi d’epoca, per esempio, c’è una collana Art Deco, attribuita a Van Cleef & Arpels. La splendida collana è di smeraldi e diamanti ed è stata creata negli anni Trenta per Hélène Beaumont (1894 – 1988), americana e amica della Duchessa di Windsor. La collana ha 11 smeraldi colombiani per un totale di oltre 75 carati ed è stimata in 3-4 milioni di dollari. È anche un gioiello molto versatile: le sezioni centrali di smeraldi e diamanti della collana possono essere staccate e indossate come braccialetti.

Questo è la migliore Art Deco, un vero gioiello per intenditori. Pezzi rari ed eccezionali come questi sono la ragione per cui le persone collezionano gioielli. La prima volta che ho posato gli occhi su questa collana di smeraldi e diamanti è stata esattamente 25 anni fa, quando abbiamo venduto la collezione Hélène Beaumont a Ginevra. All’epoca ho detto che era la fila più importante di cabochon smeraldi che avevo visto durante i miei 20 anni di carriera. Oggi, a 25 anni di distanza, questa affermazione è ancora vera.

David Bennett, presidente della Sotheby’s Worldwide Jewellery

Anello con diamante taglio smeraldo di Harry Winston
Anello con diamante taglio smeraldo di Harry Winston

Gli altri gioielli

Dopo la vendita di uno spettacolare diamante ovale da 88,22 carati a Hong Kong, a Ginevra saranno in vendita due diamanti bianchi eccezionali. Il primo, una pietra a taglio brillante, pesa 36,57 carati (stima 4,7- 5,7 milioni). Il secondo diamante con taglio smeraldo di Harry Winston, del peso di 18.86 carati è valutato fino a 1,2 milioni. Entrambi i diamanti sono di colore D: la più alta classificazione cromatica possibile per i diamanti bianchi e appartengono al raro sottogruppo di diamanti di tipo IIa – che comprende meno del 2% di tutti i diamanti, inclusi i leggendari diamanti Koh-i-Noor che fanno parte dei gioielli della corona britannica. I diamanti di tipo IIa spesso vantano una trasparenza ottica eccezionale.

Spilla in onice, diamanti, rubini di Cartier, circa 1925
Spilla in onice, diamanti, rubini di Cartier, circa 1925

Altro gioiello di spicco è uno jabot di ispirazione indiana creato da Cartier intorno al 1925, durante il periodo considerato il massimo della creatività della casa. Con rubini ovali, diamanti e onice levigato, il gioiello riflette l’importante influenza dell’India nel lavoro di Cartier: si ispira a un ornamento tradizionale indossato su un turbante maschile, noto come il sarpech. Altro gioiello speciale è una collana con smeraldi e diamanti creata dalla Maison di Trieste Janesich intorno al 1920. La collana ha smeraldi delicatamente scolpiti raffiguranti grappoli d’uva e foglie. Infine, da segnalare un anello con zaffiro centrale del Kashmir di 8,35 carati. Federico Graglia

Anello con zaffiro del Kashmir e diamanti
Anello con zaffiro del Kashmir e diamanti







Nuovi gioielli nel tesoro di Maria-Antonietta





Sale a dieci il numero di gioielli posseduti da Maria-Antonietta all’asta di Sotheby’s ♦︎

Si amplia la possibilità di acquistare un pezzo di Storia assieme a un gioiello. Come abbiamo già scritto, il 14 novembre, a Ginevra, Sotheby’s mette in vendita i gioielli appartenuti a Maria-Antonietta, la regina di Francia decapitata insieme al marito, re Luigi XVI, durante la Rivoluzione francese. Sono gioielli non solo preziosi, ma che testimoniano un eccezionale pezzo di Storia dell’umanità e, quindi, le aspettative sono alte. Dopo la presentazione a giugno, però, ci sono delle novità: i pezzi attribuiti alla regina sono saliti a dieci .

Sotheby’s, infatti, ha svelato che nel catalogo della vendita sono stati aggiunti altri pezzi appartenuti a Maria Antonietta, tra cui un paio di orecchini con perle naturali e diamanti (stima tra 200.000 e 300.000 dollari).

Orecchini di perle naturali posseduti da Maria Antonietta
Orecchini di perle naturali posseduti da Maria Antonietta

Non solo: una collana di perle a sei fili ha una chiusura, rimasta inalterata, che faceva parte della collezione regale. La chiusura di nobili origini comprende cinque perle naturali grandi e 18 piccole e, in origine, serviva per un braccialetto di perle naturali a sei fili. La collana è stata poi commissionata dalla famiglia Bourbon-Parma e realizzata con perle coltivate. Altri cinque gioielli con diamanti sono collegati a Maria-Antonietta, come la spilla di diamanti del tardo XVIII secolo con un diamante giallo.

Sempre della regina di Francia era una spilla con doppio nastro, ma il diamante giallo pendente pare sia stato aggiunto più tardi. Sono i discendenti di Maria Antonietta, invece, che probabilmente hanno fatto realizzare un anello di diamanti con il ritratto della regina.

Se siete appassionati di gioielli antichi con il sangue blu sappiate che sono in vendita anche gioielli appartenuti a re Carlo X (1757-1836), l’ultimo re di Francia.

Diadema di diamanti appartenuto a Carlo X
Diadema di diamanti appartenuto a Carlo X

Per esempio, era di Carlo X il diadema di diamanti. Le pietre provenivano da un distintivo dell’Ordine reale dello Spirito Santo, ordine cavalleresco francese fondato dal re Enrico III nel 1578, che era di proprietà di Carlo X, cognato di Maria Antonietta. I diamanti furono trasferiti poi a Roberto I, Duca di Parma (1848-1907). La tiara fu creata utilizzando le pietre preziose intorno al 1912 per l’arciduchessa Maria Anna d’Austria (1882-1940) dal famoso gioielliere di Vienna Hübner: i fiori sulla tiara possono essere staccati e indossati separatamente come spille.

Un altro pezzo affascinante che è stato aggiunto all’asta dei gioielli è un emblema dell’Ordine del Toson d’Oro appartenente a Louis Antoine di Borbone, duca di Angoulême (1775-1844), che sposò la figlia di Maria Antonietta, sua cugina. L’Ordine del Toson d’Oro è stato a lungo considerato l’ordine di cavalleria più prestigioso ed esclusivo al mondo. Louis Antoine ha ricevuto il distintivo in seguito alla sua partecipazione alla spedizione spagnola del 1823. Sotto un grande diamante bianco, il distintivo riporta il tradizionale simbolo reale francese, l’orifiamma, rappresentato da uno zaffiro centrale e circondato da fiamme composte da rubini. Federico Graglia





Anello con ritratto di Maria Antonietta
Anello con ritratto di Maria Antonietta

Collana di perle: il fermaglio era di un bracciale della regina di Francia
Collana di perle: il fermaglio era di un bracciale della regina di Francia
Orecchini con diamanti precedentemente nella collezione di Marie-Thérèse de Savoie, Duchessa di Parma
Orecchini con diamanti precedentemente nella collezione di Marie-Thérèse de Savoie, Duchessa di Parma
Collana con perle che erano originariamente infilate in una lunga collana a tre fili e appartenenti alla regina Maria Antonietta
Collana con perle che erano originariamente infilate in una lunga collana a tre fili e appartenenti alla regina Maria Antonietta
Spilla per capelli con rubino di Bachruch, regalata dall'arciduca Frédéric d'Austria (1856-1936) a sua figlia, l'arciduchessa Maria Anna d'Austria, la principessa Elie de Bourbon-Parme (1882-1940) in occasione della nascita di suo figlio, Charles, nel 1905
Spilla per capelli con rubino di Bachruch, regalata dall’arciduca Frédéric d’Austria (1856-1936) a sua figlia, l’arciduchessa Maria Anna d’Austria, la principessa Elie de Bourbon-Parme (1882-1940) in occasione della nascita di suo figlio, Charles, nel 1905
Spilla a doppio nastro con diamanti bianchi appartenuto alla regina di Francia. Successivamente arricchita con il diamante giallo
Spilla a doppio nastro con diamanti bianchi appartenuto alla regina di Francia. Successivamente arricchita con il diamante giallo

Spilla del Toson d'Oro
Spilla del Toson d’Oro

Tiara di diamanti donata dall'imperatore Francesco Giuseppe a sua nipote, arciduchessa Maria Anna d'Austria
Tiara di diamanti donata dall’imperatore Francesco Giuseppe a sua nipote, arciduchessa Maria Anna d’Austria in occasione del matrimonio

Pendente con diamanti e perla naturale di eccezionali dimensioni (26 x 18 millimetri) appartenuto alla regina Maria Antonietta
Pendente con diamanti e perla naturale di eccezionali dimensioni (26 x 18 millimetri) appartenuto alla regina Maria Antonietta

Spilla con pendente in oro giallo e diamanti ricevuta dalla principessa Maria Pia Borbone-Due Sicilie in occasione del suo matrimonio con Roberto I
Spilla con pendente in oro giallo e diamanti ricevuta dalla principessa Maria Pia Borbone-Due Sicilie in occasione del suo matrimonio con Roberto I







Cartier in mostra





Oltre 300 grandi gioielli di Cartier in una grande mostra: c’è anche la tiara della regina Elisabetta indossata da Kate Middleton ♦︎

Ci sono nomi della gioielleria che assomigliano a famiglie reali. Hanno una lunga tradizione alle spalle e, soprattutto, sono considerate da tutti (anche dai concorrenti) una spanna al di sopra degli altri. Insomma, ci sono Maison con il sangue blu. E, non a caso, sono anche le preferite dai reali, quelli veri. Una di queste regine della gioielleria è Cartier. Cinque anni fa Cartier aveva deciso di celebrare la propria ricca tradizione con una grande mostra a Parigi, al Grand Palais. Ora, un po’ a sorpresa, replica questa esposizione in Australia. La mostra Cartier: The Exhibition è organizzata alla National Gallery di Canberra, sede del Parlamento australiano (no, non è a Sidney) e presenta oltre 300 gioielli, anche di famiglie reali che li hanno gentilmente prestati per la mostra, o appartenute a celebrità, più pezzi rari che fanno parte della collezione Cartier. Ci sono diademi, collane, spille e orecchini che fanno parte di un pezzo di storia: in tutto, 7776 diamanti, 1246 smeraldi, 301 zaffiri, 249 altre gemme colorate da 3500 carati. Come la spilla con diamanti della cantante lirica australiana Dame Nellie Melba, la collana di giadeite imperiale dell’ereditiera Barbara Hutton, l’anello di fidanzamento con diamante da 10,48 carati della principessa Grace di Monaco, la collana di diamanti e rubini di Elizabeth Taylor (regalo del terzo marito Mike Todd).

Molti dei pezzi esposti hanno una lunga storia. Come la tiara Halo, ordinata a Cartier tre settimane prima di diventare re da Giorgio VI, nel 1936. Il diadema in platino, con 739 diamanti tondi taglio brillante e 149 diamanti taglio baguette, era per la sua futura moglie Elizabeth Bowes-Lyon (la regina madre). Che poi ha regalato la tiara alla futura Regina d’Inghilterra, Elisabetta II, per il diciottesimo compleanno. La Halo Tiara è tornata a splendere in pubblico nel 2011, indossata da Kate Middleton per il suo matrimonio con il Principe William.

La mostra comprende anche una selezione di originali disegni preparatori, ritratti, fotografie storiche, film, materiale pubblicitario, strumenti per la creazione di gioielli e attrezzature per fornire una panoramica storia di Cartier. Margherita Donato




Tiara Halo con 739 diamanti tondi taglio brillante e 149 diamanti taglio baguette
Tiara Halo con 739 diamanti tondi taglio brillante e 149 diamanti taglio baguette
Kate Middleton con la Halo TIara il giorno del suo matrimonio. Photo: Getty Image
Kate Middleton con la Halo Tiara il giorno del suo matrimonio. Photo: Getty Image
Spilla in platino del 1953, Ordine speciale. Platino, diamanti, diamante rosa . Prestato da Sua Maesta Elizabeth II. Collection Trust
Spilla in platino del 1953, Ordine speciale. Platino, diamanti, diamante rosa . Prestato da Sua Maesta Elizabeth II. Collection Trust
La Regina Elizabeth II con la  collana Nizam di Cartier. Indossata per il suo matrimonio nel 1947
La Regina Elizabeth II con la collana Nizam di Cartier. Indossata per il suo matrimonio nel 1947
La collana Nizam of Hyderabad di Cartier , in platino e diamanti. Prestata da Sua Maestà la regina Elisabetta
La collana Nizam of Hyderabad di Cartier , in platino e diamanti. Prestata da Sua Maestà la regina Elisabetta
La Duchessa di Windsor nel 1947. Foto Condé Nast
La Duchessa di Windsor nel 1947. Foto Condé Nast
Collana in platino e diamanti Devant de corsage, Cartier, 1902
Collana in platino e diamanti Devant de corsage, Cartier, 1902
Grace, principessa di Monaco, indossa gioielli Cartier, 1959. Photo: H. Lukomski
Grace, principessa di Monaco, indossa gioielli Cartier, 1959. Photo: H. Lukomski
Anello di fidanzamento   della principessa di Monaco. Cartier Paris, 1956. Foto: Vincent Wulveryck
Anello di fidanzamento
della principessa di Monaco. Cartier Paris, 1956. Foto: Vincent Wulveryck

Spilla Flamingo di Cartier, collezione Nils Herrmann. Platino, oro, diamanti, smeraldi, zaffiri, rubini, citrini
Spilla Flamingo di Cartier, collezione Nils Herrmann. Platino, oro, diamanti, smeraldi, zaffiri, rubini, citrini







Ritorna la corona della regina Vittoria



Al Victoria and Albert Museum la tiara della regina Vittoria e del principe Alberto: è il posto giusto ♦︎

Un gioiello regale disegnato da un re. La piccola corona della regina Vittoria non è l’unico esempio di gioiello concepito da un membro della casa reale, ma è senza dubbio uno dei più significativi. Ora il Victoria and Albert Museum di Londra ha acquisito la piccola corona con zaffiri e diamanti disegnata dal marito, il principe Albert, nel 1840, in occasione delle loro nozze. Il gioiello sarà parte della galleria di gioielli William e Judith Bollinger, in cui è descritta la storia della gioielleria in Europa dal Mondo antico fino ad oggi. D’altra parte, il museo è dedicato proprio alla coppia reale che ha segnato un’epoca della storia britannica. La parte superiore della tiara riporta il motivo del Saxon Rautenkranz, con un motivo di foglie che riprende lo stemma del principe Albert. Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, di origini germaniche, è stato il marito della regina Vittoria e principe consorte del Regno Unito. Nato in Sassonia, membro della famiglia dei duchi di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, connessa con la maggior parte dei monarchi europei, all’età di 20 anni sposò la sua prima cugina, la regina Vittoria, con la quale ebbe nove figli, i cui discendenti compongono oggi la famiglia reale. La casa reale inglese, quindi, ha le sue radici non in Gran Bretagna, ma in Germania.

Tiara della regina Vittoria, in oro, diamanti e zaffiri
Tiara della regina Vittoria, in oro, diamanti e zaffiri

La storia della corona

Ma torniamo alla corona: è stata realizzata da Joseph Kitching, partner di Kitching e Abud, «gioielliere della Regina» nel 1837. Nel 1842 la piccola corona fu rappresentata nel primo e più rinomato ritratto della regina, dipinto da Franz Xaver Winterhalter.La tiara rappresenta anche un simbolo dell’amore duraturo. Dal 1866, dopo la morte prematura di Albert nel 1861, a 42 anni, per febbre tifoidea, la regina ha scelto di indossare la piccola corona invece di quella ufficiale, che veniva trasportata accanto, su un cuscino.

La tiara è stata poi ereditata da Re Edoardo VII, da Re Giorgio V e dalla Regina Mary, che l’ha regalata alla figlia, la Principessa Mary, per il matrimonio con visconte Lascelles nel 1922. È stata poi venduta a privati, fino al 2015, quando è stata riacquistata dal Regno Unito. Federico Graglia




La corona esposta
La corona esposta
La regina Vittoria ritratta benevolmente da Franz Xaver Winterhalter
La regina Vittoria ritratta benevolmente da Franz Xaver Winterhalter
Il principe Albert e la regina Victoria
Il principe Albert e la regina Victoria
La regina Vittoria
La regina Vittoria
Lo stemma del principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha. La freccia indica il motivo Saxon Rautenkranz
Lo stemma del principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha. La freccia indica il motivo Saxon Rautenkranz







Buccellati, questa tiara diventa collana

Una tiara che si trasforma in collana e 50 pezzi di alta gioielleria firmati da Buccellati ♦︎

Diciamolo: una volta indossata una preziosa tiara il giorno del matrimonio, il gioiello, anche se bellissimo, rischia di rimanere a lungo chiuso in un cassetto. Rare le occasioni in cui si può indossare una tiara senza essere a disagio. Buccellati, però, ha pensato di realizzare una tiara con diamanti e oro bianco lavorato a ricami, come è nella tradizione del marchio milanese, che si può trasformare in collier. Un gioiello che, anche se rimane di grande impatto, è di sicuro molto più semplice da indossare. Per realizzare la tiara Carlotta, che fa parte della collezione Romanza, ci sono voluti due anni di lavoro: è formata da cinque pezzi. Ed è, comprensibilmente, anche il gioiello più prezioso della collezione, anche perché alla lavorazione minuziosa si aggiunge un diamante pendente tagliato a goccia, sulla fronte del gioiello (e di chi la indossa) e che può essere rimosso quando si usa il gioiello come una collana.

La tiara-collana Carlotta è uno dei pezzi di alta gioielleria presentati durante la settimana di haut couture 2017 a Parigi. In tutto, Buccellati ha mostrato 50 pezzi unici, dai bracciali lavorati con la raffinata tecnica per la quale è famosa la Maison, fino ad anelli e orecchini. Giulia Netrese





Buccellati, anello con rubellite, diamanti e smeraldi
Buccellati, anello con rubellite, diamanti e smeraldi

Bracciale in oro e diamanti
Bracciale in oro e diamanti
Bracciale in oro, diamanti e smalto blu
Bracciale in oro, diamanti e smalto blu
Bracciale della serie Oasis, oro bianco, diamanti e acquamarina
Bracciale della serie Oasis, oro bianco, diamanti e acquamarina
Orecchini in oro rosa, zaffiri, ametiste e rubini
Orecchini in oro rosa, zaffiri, ametiste e rubini
Orologio di alta gioielleria Carlotta. oro e diamanti
Orologio di alta gioielleria Carlotta. oro e diamanti

Tiara Carlotta, con diamante a goccia. pendente. Si può trasformare in collier
Tiara Carlotta, con diamante a goccia. pendente. Si può trasformare in collier







Il fascino della tiara d’epoca

Una parure con tiara di epoca vittoriana è il gioiello più in vista all’asta di Christie’s a Londra ♦

Il fascino della vecchia Inghilterra unito a quello della Francia tradizionale. Due aspetti della gioielleria che possono essere identificati con il periodo Vittoriano e quello della Belle Epoque e dell’Art Deco. Questi due filoni culturali, che hanno condizionato l’arte, l’architettura e l’artigianato, sono stati anche un punto di riferimento per la gioielleria. Due momenti top, che sono ben rappresentati nell’asta di Christie’s in programma a Londra il 13 giugno. Tra i pezzi più rappresentativi in vendita, infatti, c’è una parure con collana e tiara di epoca vittoriana caratterizzata da 14 singole stelle di diamanti, realizzata da Collingwood & Son, intorno al 1870. La stima è tra 100.000 e 150.000 sterline.

Christie’s fa precisa anche che le stelle, in quel periodo storico, facevano parte di un linguaggio segreto di simboli, un modo per comunicare sentimenti che andavano mantenuti segreti o quasi. Le stelle rappresentavano direzione e percorso spirituale. Ma nella vendita di Christie’s ci sono anche altre attrattive. Per esempio, l’asta comprende ben 50 pezzi firmati Cartier, Maison che rappresenta la gioielleria francese più classica. E non mancano, ovviamente, gioielli Bella Epoque o Art Deco. Federico Graglia





La parure composta da una tiara con diamanti a stella staccabili, argento e oro, circa 1870 e collana di disegno simile, firmate Collingwood & Son
La parure composta da una tiara con diamanti a stella staccabili, argento e oro, circa 1870 e collana di disegno simile, firmate Collingwood & Son

Tiara e collana vittoriana
Tiara e collana vittoriana
Anello con diamanti e smeraldo a cuscino di 10,42 carati
Anello con diamanti e smeraldo a cuscino di 10,42 carati
Collana con rubini e diamanti
Collana con rubini e diamanti
Bracciale Art Deco con diamanti e smeraldo
Bracciale Art Deco con diamanti e smeraldo
Spilla di Cartier con diamanti e smeraldo
Spilla di Cartier con diamanti e smeraldo
Spilla con diamanti e zaffiro taglio cuscino di 5 carati
Spilla con diamanti e zaffiro taglio cuscino di 5 carati

Set di Cartier in oro e diamanti
Set di Cartier in oro e diamanti







L’ultima collana di Diana

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La principessa Diana: moda e gioielli celebrati in una mostra a 20 anni dalla morte ♦

Una mostra sullo stile della principessa Diana. Con il consenso dei due figli, il principe William e il principe Harry. A 20 anni dalla morte in un incidente stradale di Diana Spencer, Kensington Palace ha inaugurato Diana: Her Story Fashion. La mostra non riguarda, però, solo vestiti da giorno e da sera. L’esposizione considera anche una delle passioni della principessa più amata: i gioielli. Per esempio, la tiara Cambridge Lover’s Knot, che la duchessa di Cambridge ha indossato in due occasioni. Un altro pezzo iconico è la collana The Swan Lake, composta dal gioielliere della casa reale, Garrard, con 178 diamanti e perle. È stata indossata dalla principessa Diana a una rappresentazione del balletto Il Lago dei cigni alla Royal Albert Hall nel 1997, due mesi prima della sua morte. Ora va all’asta per 12 milioni di dollari a New York, dalla casa d’aste Guernsey. I venditori sono una coppia ucraina che ha acquistato la collana nel 2010 per 630.000 dollari. Segno che il mito di Diana non tende ad appannarsi. Federico Graglia

Diana: Her Story Fashion
Dal 1 marzo 2017 fino al 28 febbraio 2018
Ticket per adulti – £ 19,00 (£ 17,10 online) *
Bambini – Free. Devono essere accompagnati da un adulto.
* I prezzi includono una donazione volontaria

La tiara Cambridge Lover’s Knot
La tiara Cambridge Lover’s Knot
Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
La principessa Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
La principessa Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
Diana alla rappresentazione del Lago dei Cigni con la collana
Diana alla rappresentazione del Lago dei Cigni con la collana
The Swan Lake necklace, composta dal gioielliere della casa reale, Garrard, con 178 diamanti e perle
The Swan Lake necklace, composta dal gioielliere della casa reale, Garrard, con 178 diamanti e perle
Diana con parure il 2 novembre 1987 a Bonn
Diana con parure il 2 novembre 1987 a Bonn
La principessa del Galle con suite di gioielli in diamanti e zaffiri
La principessa del Galle con suite di gioielli in diamanti e zaffiri
Diana Spencer in un'occasione uffciale, con collana in oro bianco e diamanti
Diana Spencer in un’occasione uffciale, con collana in oro bianco e diamanti

La storia di Chaumet vista da Chaumet

L’hanno battezzato Musée éphémère, cioè museo effimero, ma in questo caso l’aggettivo significa temporaneo perché il nuovissimo museo di Chaumet, inaugurato con una mostra dal tema naturalistico, di effimero non ha proprio nulla. Anzi, può contare su una solidissima tradizione iniziata nel 1780 con il fondatore, Marie-Étienne Nitot, che fu il fornitore ufficiale di Napoleone e il gioielliere dell’aristocrazia europea. Un percorso che nei secoli ha prodotto una collezione di pezzi straordinari, 55 mila disegni d’archivio, 500 mila fotografie scattate da fine 800 ai giorni nostri e 500 prototipi di tiare realizzate in alpacca, una lega di rame zinco e nichel. L’idea è proprio quella di raccontare una storia poco conosciuta attraverso delle esposizioni che collegano il passato con il presente.

Per sei mesi

Per esempio, nei prossimi sei mesi gli appassionati di gioielli avranno un’occasione unica per scoprire, al piano terra di un palazzo del 18 secolo in Place Vendôme, luogo icona del lusso parigino, sede del marchio che fa parte del gruppo Lvhm, lo stile inconfondibile della Maison: Promenade Bucolique è una mostra sulla sua visione della natura, rappresentata da particolari motivi di foglie, fiori e insetti che si trovano nei campi e nei boschi. Insomma, nulla di coltivato. Tra i 15 pezzi storici, accompagnati da disegni originali, fotografie in bianco e nero e opere d’arte, c’è anche la famosa tiara creata nel 1811 per l’imperatrice Maria Luisa d’Austria, giovane sposa di Napoleone. Un diadema dal disegno neoclassico, composto da 150 elementi raffiguranti delle spighe di grano disposti ad arco su una montatura d’argento con 60 carati di diamanti. L’effetto è di grande leggerezza, come se le spighe fossero mosse dal vento, ed è un modello importantissimo perché è stato rivisitato più volte dal gioielliere nelle tiare realizzate negli anni della Belle Époque e nelle spille prodotte dopo la seconda guerra mondiale.

Accanto al grano, ripreso persino con dei covoni in miniatura, si trovano altri motivi: biancospino, fili d’erba, foglie di acanto e l’edera, soggetto tipico del Romanticismo ed espressione di sentimenti come la fedeltà e l’attaccamento, ovviamente. Il collegamento con i giorni nostri è una serie limitata di gioielli che riprende la spiga del 1811 in chiave moderna, dove il contrasto tra l’oro lucido e quello spazzolato conferisce un aspetto iperrealista, ma non solo: per l’occasione sono state ridisegnate le api, il simbolo principale dell’Impero (Napoleonico) dal corpo fatto di pietre colorate con peridoti, granati mandarino, opali, tormaline, topazi e zaffiri gialli, e le ali in oro bianco e giallo, un delicato traforo tempestato di diamanti. La mostra però è anche un pretesto per Chaumet di dedicarsi di nuovo a un tema abbandonato negli 70’. Nel video potete vedere le sue nuove creazioni.

Promenade Bucolique
Fino al 30 gennaio 2016.
Le musée Ephémère de Chaumet, place Vendôme 12, Parigi
Da lunedì a sabato dalle 10.30 alle 19

Chaumet, la tiara disegnata per l'imperatrice Maria Luisa nel 1811
Chaumet, la tiara disegnata per l’imperatrice Maria Luisa nel 1811
Chaumet, diadema con motivi a foglia del 1907
Chaumet, diadema con motivi a foglia del 1907
Chaumet, orecchini collezione Jardins  in oro giallo, diamanti peridoto e franto mandarino
Chaumet, orecchini collezione Jardins in oro giallo, diamanti peridoto e franto mandarino
Chaumet, disegno del 1890 di un davanti de corsage con foglie di alloro e una farfalla
Chaumet, disegno del 1890 di un davanti de corsage con foglie di alloro e una farfalla
Chaumet, spilla a forma di spiga in oro giallo lucido e satinato con diamanti taglio  brillante
Chaumet, spilla a forma di spiga in oro giallo lucido e satinato con diamanti taglio brillante

Chaumet con in testa Josephine

Le tiare sono tornate di moda, ma per Chaumet lo sono sempre state, tanto che per festeggiare i 230 anni dell’azienda fondata nel 1780 da Marie-Etienne Nitot, ha creato Josephine, una linea ispirata al diadema realizzato per la moglie di Napoleone Bonaparte, la prima cliente importante dell’orafo che grazie all’imperatrice dei francesi (oggi si direbbe che è stata una testimonial) divenne famosissimo e richiestissimo in tutta Europa. Cinque anni fa Chaumet ha lanciato primi anelli di fidanzamento in platino, con una fascia full pavé di diamanti taglio brillante, e altre due fasce laterali a sostenere un diamante con taglio a pera montato a testa in giù e con la punta posizionata esattamente al centro della pietra sottostante. Un design perfettamente simmetrico dal sapore vintage, ma rigoroso, che con il tempo si è arricchito di nuovi dettagli, colori e metalli. Oltre all’aggiunta di elementi a fascia, sempre full pavé (una lavorazione traforata per permettere alla luce di penetrare completamente attraverso le pietre), la linea di gioielli comprende anche i colori intensi dei diamanti gialli, dei rubini, degli smeraldi e degli zaffiri blu, rosa e viola, cosa abbastanza rara sopratutto per quelli rosa, montati su platino, al verde delle tormaline e il lampone delle rubelliti montate su oro rosa. E poi i motivi ad Aigrette per sottili bracciali, anelli e due tiare. In quasi tutti i pezzi, comunque, la protagonista è una gemma con taglio a pera, montata esattamente al contrario dei tradizionali solitari con pietre della stessa forma, le cui dimensioni vanno dai 0,40 carati a 1 carati e per gli esemplari più preziosi si arriva a 2 carati. Insomma, il diadema non si porta solo tra i capelli, ma anche al dito. Lavinia Andorno

Joséphine, anelli Tiara in platino, diamanti taglio brillante, da sinistra a destra con diamante giallo, rubino, zaffiro blu, rosa, viola non trattati e smeraldo a forma di pera di circa 1 carato
Joséphine, anelli Tiara in platino, diamanti taglio brillante, da sinistra a destra con diamante giallo, rubino, zaffiro blu, rosa, viola non trattati e smeraldo a forma di pera di circa 1 carato
Joséphine, anello Tiara in platino, con diamanti taglio brillante e zaffiro rosa non riscaldato a forma di pera di circa 1 carato
Joséphine, anello Tiara in platino, con diamanti taglio brillante e zaffiro rosa non riscaldato a forma di pera di circa 1 carato
Joséphine, anello Tiara in platino, con diamanti taglio brillante e princess, e smeraldo a forma di pera circa 2 carati
Joséphine, anello Tiara in platino, con diamanti taglio brillante e princess, e smeraldo a forma di pera circa 2 carati
Joséphine, anello Tiara in platino, con pavé e montatura a binario di diamanti taglio brillante e zaffiro pera non riscaldato
Joséphine, anello Tiara in platino, con pavé e montatura a binario di diamanti taglio brillante e zaffiro pera non riscaldato
Joséphine, bracciale in oro bianco con diamanti taglio brillante e zaffiro blu non riscaldato a forma di pera di circa 1 carato
Joséphine, bracciale in oro bianco con diamanti taglio brillante e zaffiro blu non riscaldato a forma di pera di circa 1 carato
Joséphine, bracciale in oro bianco, con diamanti taglio brillante e zaffiro rosa non riscaldato a forma di pera di circa 1carato
Joséphine, bracciale in oro bianco, con diamanti taglio brillante e zaffiro rosa non riscaldato a forma di pera di circa 1carato
Joséphine, bracciale Aigrette in oro rosa con diamanti taglio brillante
Joséphine, bracciale Aigrette in oro rosa con diamanti taglio brillante
Joséphine, anello Aigrette Tiara in oro rosa, con pavé di diamanti
Joséphine, anello Aigrette Tiara in oro rosa, con pavé di diamanti
Joséphine, anello Tiara in oro rosa, con pavé di diamanti, una rubellite a forma di pera e un diamante taglio princesse
Joséphine, anello Tiara in oro rosa, con pavé di diamanti, una rubellite a forma di pera e un diamante taglio princesse
Ritratto dell’imperatrice Joséphine di Robert Lefèvre, 1805. Museo Napoleonico, Roma
Ritratto dell’imperatrice Joséphine di Robert Lefèvre, 1805. Museo Napoleonico, Roma

Matrimonio d’Oriente per Chaumet

Jay Chou è un nome che non è molto noto in Europa, ma in Asia è una delle più grandi stelle dello spettacolo: per sposarsi ha scelto però un gioielliere francese, Chaumet. Jay Chou, musicista, cantante e attore, è stato soprannominato il «nuovo re dell’Asian Pop». E, a 36 anni, ha scelto di sposarsi in Gran Bretagna, a Selby Abbey, nello Yorkshire. La sposa, Hannah Quinlivan (il vero nome è Wu Yi-Chen), 21 anni, anche lei reginetta delle televisione, ha indossato una tiara incrostata di diamanti e la collana diamanti e platino firmata dalla maison francese, del valore di 1,5 milioni di euro. Gli orecchini «Frisson Dentelle de Givre» avevano diamanti con tagli differenti, tra cui quello a briolette.

Collana di diamanti e platino di Chaumet
Collana di diamanti e platino di Chaumet
Orecchini di Chaumet «Frisson Dentelle de Givre»
Orecchini di Chaumet «Frisson Dentelle de Givre»
Il matrimonio di Hannah Quinlivan, con tiara di Chaumet
Il matrimonio di Hannah Quinlivan, con tiara di Chaumet
Jay Chou e Hannah Quinlivan
Jay Chou e Hannah Quinlivan

Video: i preziosi dei reali inglesi

Le Regina Elisabetta
Le Regina Elisabetta

Gli appassionati di gioielli regali sanno che i tesori più preziosi sono quelli dei regnanti di Gran Bretagna. Per esempio, la corona imperiale realizzata dal padre della Regina Elisabetta, Re Giorgio VI, nel 1937. È composta con oltre 3mila gemme. Le pietre provengono dalla precedente Imperial Crown, a sua volta rimaneggiata più volte a partire dal 17esimo secolo. La corona imperiale, tra l’altro, incorpora gemme famose, tra cui il diamante conosciuto come la Seconda Stella d’Africa (la seconda più grande pietra tagliata dal famoso Cullinan Diamond). Non solo: incastonati nella corona ci sono anche gemme straordinarie come rubini (Black Prince’s Ruby), zaffiri (the Stuart Sapphire, St Edward’s Sapphire) e perle (Queen Elizabeth’s Pearls). Il sovrano del Regno Unito indossa tradizionalmente la Corona Imperiale a conclusione della incoronazione, al momento di lasciare l’Abbazia di Westminster. Ma la indossa anche per l’apertura del Parlamento. Ma la corona è solo uno dei gioielli straordinari degli inquilini di Buckingham Palace. Per gli appassionati, gioiellis.com vi propone questo lungo (50 minuti) documentario, tutto dedicato ai gioielli dei reali inglesi. Giulia Netrese

Claire’s, febbre da royal baby

[wzslider]Nessuno sfugge alla babyroyalmania, cioè alla frenesia che ha coinvolto milioni di cittadini britannici e del resto del mondo. Claire’s, in occasione della nascita dell’erede al trono di Gran Bretagna, cioè il figlio del principe Williams e di Kate Middleton, si unisce al coro con una serie di spille, anellini e bijoux dal prezzo come al solito super economico. Nel caso siate contagiate/i dalla febbre per il lieto evento potete addobbarvi per l’occasione. M.d.B.

ukClaire’s in royal baby fever
No one escapes the babyroyalmania, ie the frenzy that has involved millions of Britons and the rest of the world. Claire’s, on the occasion of the birth of the heir to the throne of Great Britain, that is the son of Prince Williams and Kate Middleton, joins the chorus with a series of brooches, rings and jewelry priced super cheap as usual. In case you are infected / the fever for the happy event you dressed for the occasion.

france-flagClaire’s a la fièvre pour le bébé royal
Nul n’échappe à la babyroyalmania, c’est la frénésie qui a impliqué des millions de Britanniques et le reste du monde. Claire, à l’occasion de la naissance de l’héritier du trône de Grande-Bretagne, qui est le fils du Prince Williams et Kate Middleton, rejoint le chœur avec une série de broches, bagues et bijoux à prix super pas cher comme d’habitude. Dans le cas où vous êtes infecté / la fièvre pour l’heureux événement vous habillé pour l’occasion.

german-flagClaire’s hat das königliche Baby Fieber
Niemand entgeht dem babyroyalmania, dh die Raserei, die Millionen von Briten beteiligt hat und den Rest der Welt. Claires, anlässlich der Geburt des Thronfolgers von Großbritannien, ist, dass der Sohn von Prinz Williams und Kate Middleton, tritt der Chor mit einer Reihe von Broschen, Ringe und Schmuck günstig super billig wie gewohnt. Falls Sie infiziert sind / das Fieber für den glücklichen Fall, dass Sie für den Anlass gekleidet.

flag-russiaКлэр имеет королевскую детскую лихорадку
Никто не избегает babyroyalmania, то есть безумие, которое участвует миллионы британцев и остального мира. Клэр, по случаю дня рождения наследника престола Великобритании, что является сыном князя Уильямс и Кейт Миддлтон, присоединяется к хору с серией броши, кольца и ювелирные изделия цене супер дешево, как обычно. В случае, если вы заражены / лихорадку для счастливого события вы одетый по этому случаю.

spain-flagClaire’s tiene la fiebre del royal baby 
Nadie escapa a la babyroyalmania, es decir, el frenesí que ha involucrado a millones de británicos y el resto del mundo. Claire, con motivo del nacimiento del heredero al trono de Gran Bretaña, que es el hijo del príncipe Williams y Kate Middleton, se une al coro con una serie de broches, anillos y joyas a precios super barato, como de costumbre. En caso de que usted está infectado / la fiebre por el feliz acontecimiento se vestía para la ocasión.

I Cartier di Grace Kelly per Nicole Kidman

[wzslider]Cartier ha ricreato alcuni dei gioielli più rappresentativi appartenuti a Grace Kelly appositamente per l’attrice australiana, che interpreta la principessa di Monaco nel suo prossimo film. La trama del film si concentra sugli ultimi sei mesi di vita dell’attrice-principessa. Tra i gioielli realizzati da Cartier per Nicole Kidman ci sono un anello di fidanzamento di diamante con taglio smeraldo da 10,47 carati, due spille incrostate di diamanti e una collana di diamanti tre fili. Ma il pezzo forte è una tiara  di diamanti con rubino indossata dall’americana diventata principessa in molte occasioni. M.d.B.

Cartier jewelry has recreated some of the most representative belonged to Grace Kelly specifically for the Australian actress, who plays the Princess of Monaco in his next film. The plot of the film focuses on the last six months of life of the actress-princess. Among the jewels made ​​by Cartier for Nicole Kidman there are a engagement ring with emerald-cut diamond of 10.47 carats and two brooches encrusted with diamonds and a diamond necklace three wires. But the piece de resistance is a diamond tiara with ruby worn by the American became princess on many occasions. M.d.B.

La tiara di Giuseppina con i diamanti dello zar

La famosa tiara di diamanti firmata Fabergé e appartenuta a Giuseppina, moglie di Napoleone, presentata dall’esperto di minerali Joel A. Bartsch, presidente dello Houston Museum of Natural Science. È stata venduta all’asta da Christie’s per 1 milione di sterline pochi anni fa. La regina Maria José aveva ereditato la tiara da suo fratello il principe Charles Theodore (1903 -1983) del Belgio. Nel suo testamento, questo gioiello eccezionale è denominato Tiara Giuseppina, moglie di Napoleone. I diamanti taglio briolette della tiara, infatti, furono un dono dello Zar Alessandro I di Russia per l’imperatrice Giuseppina. La tiara è stata poi acquistata dopo la Prima guerra mondiale dal re del Belgio dalla collezione dei duchi di Leuchtenberg.

Marvel: Fabergé from HMNS on Vimeo.