Sihh

Guerra delle fiere di gioielleria: torna Pasquale Bruni, ma…





Pasquale Bruni torna a partecipare a un evento assieme ad altri gioiellieri. Ma non si tratta di VicenzaOro e neppure di Baselworld. Il gioielliere di Valenza, che circa un anno fa ha deciso di interrompere le consuete presenze nelle due grandi fiere europee della gioielleria, ha invece deciso di aderire a Haute Jewels Geneva, assieme a Yoko London (che è il promotore dell’iniziativa), Crivelli, Roberto Coin, Sutra, Bayco, Etho Maria e Stenzhorn.

Modella con gioielli di Pasquale Bruni
Modella con gioielli di Pasquale Bruni

La sorpresa riguarda sia la modalità, sia la scelta della data. Haute Jewels Geneva, infatti, si terrà dal 26 al 28 aprile, in coincidenza con il Sihh, la manifestazione dedicata all’alta orologeria che si svolgerà sempre nella città svizzera dal 26 al 29 aprile. Non solo. Haute Jewels Geneva precederà di pochissimo Baselworld (30 aprile – 5 maggio).

Collana di Yoko London esposta a Haute Jewels Geneva 2019
Collana di Yoko London esposta a Haute Jewels Geneva 2019

E proprio questa concentrazione di eventi ha consigliato a GemGenève, altra fiera di alta gioielleria, di posticipare quest’anno le date all’autunno (5-8 novembre). Haute Jewels Geneva, partito lo scorso anno con la presenza di sole quattro aziende (Yoko London, Crivelli, Roberto Coin e Sutra) quest’anno raddoppia. L’idea è quella di non creare una semplice mini-fiera, ma di mostrare i gioielli in un’atmosfera più intima e rilassata: si svolgerà, infatti, nella sala da ballo del Fairmont Grand Hotel Geneva (ex Grand Hotel Kempinski) dalle 10 alle 20.

Vetrina a GemGenève
Vetrina a GemGenève

Baselworld, visitatore avvinghiato a due modelle
Baselworld, visitatore avvinghiato a due modelle

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com







Baselworld spostato a inizio aprile





Baselworld cambia ancora data: dal 2021 si terrà la prima settimana di aprile, anticipa Michel Loris-Melikoff ♦︎

Le lancette degli orologi nel 2021 saranno spostate all’indietro di tre settimane. Non si tratta, però, di una originale interpretazione dell’ora legale. È, invece, una giravolta di Baselworld, la grande fiera di orologeria e gioielleria che si tiene in primavera a Basilea. Baselworld è un punto di riferimento per le grandi aziende di segnatempo, ma anche di gioielli. La fiera, però, da anni vive una crisi che ha ridotto il numero dei partecipanti. Per cercare di invertire la tendenza, lo scorso anno l’amministratore delegato, Michel Loris-Melikoff, ha annunciato che per il 2020 la data dell’esposizione sarebbe slittata al 30 aprile (con chiusura il 5 maggio), oltre un mese dopo l’abituale periodo in cui si svolge l’evento, a metà marzo.

Uno degli allestimenti a Baselworld 2019
Uno degli allestimenti a Baselworld 2019

Il cambio di data è stato deciso per creare una sinergia con Sihh, la fiera di alta orologeria che fino al 2019 si svolgeva a fine gennaio. Nel 2020, invece, il Sihh si terrà dal 27 al 29 aprile, con l’obiettivo dichiarato di concentrare in un unico viaggio in Svizzera la trasferta per i buyer dell’orologeria. Lo slittamento, però, ha creato malumori e problemi specialmente a molte Maison italiane della gioielleria, come ha rilevato gioiellis.com.

Orologi in esposizione a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Orologi in esposizione a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com

Leggi anche: Andrete a Baselworld? Mini sondaggio

Molti gioiellieri ritengono che la data decisa per Baselworld crei parecchi problemi: è troppo a ridosso delle vacanze estive e crei ritardi tra la ricezione degli ordini e la produzione delle collezioni. E anche tra i produttori di orologi non sono mancate le proteste: Breitling, uno di quei membri del comitato di Baselworld, ha lasciato Basilea, mentre il gruppo Lvmh, che era presente a Ginevra a fianco del Sihh, ha trasferito il suo evento a Dubai.

Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff. Copyright: gioiellis.com

Ecco perché, quindi, Michel Loris-Melikoff ha confidato al magazine specializzato WatchPro  che dal 2021 la fiera di Baselworld sarà spostata ancora, questa volta tre settimane prima. Quindi presumibilmente nel 2021 si terrà nella prima settimana di aprile. Una data convincente per le aziende della gioielleria? “È tutto molto complicato”, ha confessato il manager. E se lo è per la fiera, figurarsi per le aziende che partecipano.

Trovate l’intervista originale cliccando qui.





La cupola aperta che sovrasta la piazza che unisce i padiglioni della Fiera di Basilea
La cupola aperta che sovrasta la piazza che unisce i padiglioni della Fiera di Basilea

Foto con modelle. Copyright: gioiellis.com
Foto con modelle. Copyright: gioiellis.com

Il booth di Coronet. Copyright: gioiellis.com
Il booth di Coronet. Copyright: gioiellis.com







È tornata Baselworld





È tornata Baselworld: sei giorni di gioielli, orologi e un po’ di suspence ♦︎

È scoccata l’ora della verità per Baselworld 2019 (21-26 marzo). È considerata una tappa nella transizione che porterà la più grande ex fiera della gioielleria e dell’orologeria ad allinearsi con la ex rivale Suite de la Haute Horlogerie (Sihh) che si tiene a Ginevra. I due eventi, infatti, nel 2020 si terranno quasi in contemporanea: il Sihh dal 26 al 29 aprile e Baselworld dal 30 aprile al 5 maggio.

L'area Show Plaza
L’area Show Plaza

Nel frattempo, però, Baselworld deve fare i conti con il ridimensionamento che dura ormai da qualche anno. Nel 2014 i brand presenti a Basilea erano 1500. Nel 2019 si fermano a quota 468, meno anche dei 650 dello scorso anno. Da de Grisogono al gruppo Swatch: sono molti i nomi di prestigio che hanno deciso di non tornare a Baselworld anche se, naturalmente, non mancano altre Maison di grande valore.

Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff

Il direttore generale Michel Loris-Melikoff, che ha inaugurato nella serata di mercoledì la nuova edizione, ha ammesso che il numero di espositori presenti è più basso del previsto: “Abbiamo toccato il fondo”, ha detto. Ma si è detto anche ottimista che la nuova riorganizzazione degli spazi e una maggiore visibilità ai marchi presenti siano le chiavi per la rinascita: “Ciò che è importante è che chi è presente abbia l’opportunità di fare affari. Noi ci rivolgiamo a tutta la comunità della gioielleria e orologeria: clienti, collezionisti, retailer. Il nostro obiettivo è coinvolgere tutti”.

Il talk show di apertura di Baselworld 2019
Il talk show di apertura di Baselworld 2019

La nuova vita che prevede due giorni in meno di fiera, rispetto a un tempo, il biglietto sceso da 60 a 45 franchi svizzeri, accordi con hotel e ristoranti per calmierare i prezzi e, naturalmente, una diversa distribuzione degli spazi.

Per la prima volta la gioielleria si sposterà nella hall principale, la 1, ma al secondo piano, dove è stato collocato anche lo Show Plaza, area che ospiterà presentazioni dei marchi, vicino  all’area Les Ateliers, riservata a manifatture indipendenti. Insomma, tanti aspetti da verificare. E sarà uno dei compiti di Bernd Stadlwieser, che dopo 20 anni di esperienza nel settore dell’orologeria, della gioielleria e dell’arte subentrerà al Ceo ad interim Hans-Kristian Hoejsgaard. Monica Battistoni





Ingresso di Baselworld
Ingresso di Baselworld

Lo stand di Graff a Baselworld
Lo stand di Graff a Baselworld

Il cielo dal piazza che collega i padiglioni di Baselworld
Il cielo dal piazza che collega i padiglioni di Baselworld

Expertise di gioielli a Baselworld
Expertise di gioielli a Baselworld