Ole Lynggaard

I serpenti di Ole Lynggaard

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A Parigi Ole Lynggaard ha presentato tre pezzi di alta gioielleria. Una sorpresa per il brand danese, che punta tutto sul design per i suoi gioielli che hanno una fascia di prezzo molto estesa. I tre solitari di fascia alta sono realizzati con diamanti fancy vivid yellow. Anche per questi pezzi il design rimane la traccia fondamentale, come è nella tradizione della casa. I nuovi gioielli sono anche un modo per festeggiare un traguardo ormai vicino, i 60 anni della Maison.

Anello con diamante fancy yellow taglio smeraldo
Anello con diamante fancy yellow taglio smeraldo

L’azienda danese, infatti, è stata fondata nel 1963 da Ole Lynggaard e da sua moglie Karin, e ha subito proposto gioielli in oro 18 carati e argento sterling, con diamanti bianchi o grandi gemme dalle tonalità intense, come per la classica collezione Snake. Oggi è Charlotte Lynggaard la designer di gioielli, mentre suo marito Michel Normann è chief commercial officer. I due, tra l’altro, hanno vissuto a Parigi tre anni prima di tornare a Copenaghen: la presentazione dei nuovi anelli, insomma, ha segnato anche il ritorno in una città che conoscono bene.

Anello Snake in oro giallo e diamanti
Anello Snake in oro giallo e diamanti
Anello Medusa in oro giallo e diamanti
Anello Medusa in oro giallo e diamanti
Anello Snake in oro giallo, quarzo rutilato e diamanti
Anello Snake in oro giallo, quarzo rutilato e diamanti
Anello Snake in oro giallo, turchese e diamanti
Anello Snake in oro giallo, turchese e diamanti
Orecchino Snake in oro giallo e diamanti
Orecchino Snake in oro giallo e diamanti

Anello Snake in oro giallo, tormalina verde e diamanti
Anello Snake in oro giallo, tormalina verde e diamanti







Così fiorisce Ole Lynggaard

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The Blooming, la collezione primaverile firmata dalla danese Ole Lynggaard ♦︎

Tra i vanti di Copenaghen c’è anche una magnifica tradizione nella gioielleria. E nella tradizione della gioielleria Ole Lynggaard è uno dei brand con maggiore storia, capacità e raffinatezza. Ed è anche una grande famiglia. Ecco perché : la Maison è stata fondata nel 1963 dal designer e gioielliere Ole Lynggaard, che ha portato in Danimarca le sue esperienze in mezzo mondo, Germania, Parigi, New York,  San Francisco, Giappone. Tornato in Danimarca, ha acquistato un piccolo laboratorio. L’attività è continuata con la figlia, Charlotte Lynggaard, anche lei orafa e designer come il padre: è entrata in azienda nel 1987. Successivamente si è aggiunti Søren Lynggaard, anche lui figlio di Ole Lynggaard, che è ora alla guida del brand. Non basta: il marito di Charlotte Lynggaard, Michel Normann, è diventato anche lui manager di primo livello, mentre Hanna Lynggaard, moglie di Søren Lynggaard, fa parte del team di vendita dell’azienda dal 2008. Intendiamoci, non ci sono solo i Lynggaard: la società di gioielleria ha oltre cento dipendenti.

Premesso questo, ecco the Blooming Collection, dedicata alla primavera. Ha un design che il brand definisce tra Art Nouveau e Art Deco, forse con una preponderanza dello stile floreale, che in effetti dà il nome alla collezione. La collezione Blooming comprende anelli e braccialetti aperti a forma di gambi di piante e fiori, in oro 18 carati, con boccioli in acquamarina, corallo rosso e pavé di diamanti scintillanti. È stata disegnata personalmente da Charlotte Lynggaard. Lavinia Andorno




Ole Lynggaard, pendente in oro della collezione The Blooming
Ole Lynggaard, pendente in oro della collezione The Blooming
Anello in oro e diamante
Anello in oro e diamante
Anello in oro e diamanti
Anello in oro e diamanti
Anello in oro con quarzo, perla e diamanti
Anello in oro con quarzo, perla e diamanti

Ole Lynggaard, anello in oro
Ole Lynggaard, anello in oro e diamanti
Bracciale con diamanti e corallo rosa, acquamarina
Bracciale con diamanti e corallo rosa, acquamarina
Orecchini con diamanti e corallo rosso, acquamarina
Orecchini con diamanti e corallo rosso, acquamarina
Anello con diamanti e corallo rosso, acquamarina
Anello con diamanti e corallo rosso, acquamarina

Pendenti in oro con diamanti e corallo, acquamarina, pietra luna
Pendenti in oro con diamanti e corallo, acquamarina, pietra luna







Ole Lynggaard, il vento del Nord

Ole Lynggaard, con Shooting Stars il vento del Nord soffia sulla leggerezza ♦

Sbaglia chi scambia la Danimarca, uno dei Paesi leader nella produzione di gioielli, per un luogo dove si progettano solo bijoux componibili o, comunque, a basso prezzo. Ole Lynggaard Copenhagen è, invece, un’azienda che propone gioielli di buona qualità, di un livello più alto. La designer, Charlotte Lynggaard, ha presentato per il 2017 una serie di nuove collezioni, sotto il nome comune di Atelier. Tutte utilizzano colori morbidi, con materiali come la pietra di luna, oro giallo, perle, diamanti, osso, quarzo fumé, corallo rosso. Tra queste collezioni, proposte a Baselworld, c’è quella chiamata Shooting Stars, piuttosto ampia. I gioielli sono molto discreti, leggeri, con catenine che di sicuro non pesano sul braccio e al collo, lunghi orecchini pendenti e, ovviamente, piccole stelline composte da cinque diamanti.

L’azienda è stata fondata dall’orafo e designer di gioielli Ole Lynggaard nel 1963. Oggi è condotta dai figli, Charlotte Lynggaard (designer) e Søren Lynggaard (amministratore delegato), assieme a un team di 130 dipendenti, tra cui 45 orafi. La filosofia aziendale rivendica le origini scandinave, ma è ormai attiva in diversi Paesi europei. Margherita Donato





Orecchini pendenti
Orecchini pendenti

Collana e bracciali
Collana e bracciali
Anelli della collezione Shooting Stars
Anelli della collezione Shooting Stars
Bracciali e collana
Bracciali e collana
Ole Lynggaard, orecchini Shooting Stars
Ole Lynggaard, orecchini Shooting Stars
Orecchini pietre pendenti
Orecchini pietre pendenti

Collezione Shooting Stars, orecchini in oro e diamanti
Collezione Shooting Stars, orecchini in oro e diamanti







I ciondoli della principessa

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Debutto a Basilea per il danese Ole Lynggaard con la nuova collezione Golden dalle tonalità dorate, come si intuisce dal nome, che piacciono anche alla regina di Danimarca. Citrini trasparenti e luminosi e quarzi rutilo con sottili filamenti compongono anelli, orecchini e collane. Il marchio scandinavo, fornitore ufficiale della Corte Reale Danese, ha presentato anche nuovi ciondoli battezzati Sprout (germogli) in oro giallo 18 carati e pietre di luna bianca, e il ciondolo Midnight Bunch ( mazzo di mezzanotte) con 67 diamanti per un totale 38 carati. G.N.




Golden, anello in oro giallo e rosa con un quarzo rutilo cabochon e file di diamanti bianchi
Golden, anello in oro giallo e rosa con un quarzo rutilo cabochon e file di diamanti bianchi

Golden, pendenti in oro giallo, diamanti e pietra di luna
Golden, pendenti in oro giallo, diamanti e pietra di luna
Golden, anelli impilabili in oro giallo con un quarzo rutilo, citrino e pietra di luna cabochon e file di diamanti bianchi
Golden, anelli impilabili in oro giallo con un quarzo rutilo, citrino e pietra di luna cabochon e file di diamanti bianchi
Sprout, ciondolo in oro giallo pietra di luna e diamanti
Sprout, ciondolo in oro giallo pietra di luna e diamanti

La principessa Mary di Danimarca all'inaugurazione del negozio Ole Lynggaard
La principessa Mary di Danimarca all’inaugurazione del negozio Ole Lynggaard







2 / Brian & Barry, risiko dei gioiellieri

L'interno dello store Brian & Barry, secondo piano dedicato ai gioielli
L’interno dello store Brian & Barry, secondo piano dedicato ai gioielli

Pandora e Queriot, Vhernier e De Vecchi, Pasquale Bruni e ReCarlo, Chopard e Mattia Cielo, David Webb e Veschetti, Pippo Perez e Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard e Shamballa, Nanis e Marco Valente. Sono i brand di gioielleria presenti al secondo piano dello store Brian & Barry (http://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) in piazza San Babila, a Milano, che è dedicato ai gioielli e agli orologi, con un concept mutuato dai migliori department store americani: «È il primo esperimento di questo genere in Europa: ogni marchio, invece di allestire il proprio spazio come avviene negli altri store multi brand, ha a disposizione un format preciso che include l’arredamento, volutamente essenziale per evidenziare i prodotti, e nei corner anche l’assistenza alla vendita. Insomma, in questo caso l’uniformità serve a esprimere una filosofia, quella del lusso senza barriere: chi non vuole entrare in una gioielleria, ma desidera acquistare un oggetto prezioso qui lo può fare sapendo di poter scegliere il meglio», commenta Marco Valente, fondatore dell’omonima azienda di alta gioielleria, che ha introdotto il gruppo BBB nel settore e contribuito a selezionare i partner. Ed è proprio questa idea che ha convinto un brand come Vhernier a partecipare: quello dello store milanese di Brian & Barry è un modo per un nome prestigioso ma di nicchia, per farsi conoscere anche da un pubblico più vasto senza timore di abbassare il target. Una formula che potrebbe indurre anche il gruppo Kering a investire ulteriormente nel progetto, secondo quanto raccolto da Gioiellis.com ufficiosamente: la presenza di Dodo nello store è la prova dell’attenzione ai piani di sviluppo dell’azienda fondata da Giuseppe Rabolini e ora entrata a far parte dell’ex colosso Ppr (ora Kering, appunto). In futuro, forse, anche Pomellato potrebbe avere una sua vetrina nello store.

Brian & Barry, esterno
Brian & Barry, esterno

Per la storica gioielleria bresciana Veschetti, che accanto ai suoi bracciali, anelli e collane, propone pezzi vintage, tra cui una croce in oro prodotta su commissione da Cartier a fine 800′, quello milanese è invece il trampolino di lancio dell’americano David Web, marchio acquisito in esclusiva per l’Italia. Se i danesi Ole Lynggaard e Shamballa guardano al cliente italiano, la location è sicuramente un vantaggio anche per chi all’estero è già conosciuto, come Pippo Perez, gioielliere partenopeo amico di famiglia dei fratelli Zaccardi, che ha colto l’occasione per supportare i piani di internazionalizzazione. Stessa motivazione per Mattia Cielo, che qui prosegue la strategia di apertura nei migliori luxory store del mondo, e mostra Armadillo, anello icona del movimento, caratteristica dei suoi gioielli. In attesa, è il pensiero comune a tutti, dell’Expo. M.d.B. 

Lo store il giorno dell'inaugurazione riservata alla stampa
Lo store il giorno dell’inaugurazione riservata alla stampa

 

 

Anello Armadillo by Mattia Cielo
Anello Armadillo by Mattia Cielo


ukThe risiko of jewelery

Pandora and Queriot, Vhernier and De Vecchi, Pasquale Bruni and Recarlo, Chopard and Mattia Cielo, David Webb and Veschetti, Pippo Perez and Zancan, Lenti Villasco Dodo, Ole Lynggaard and Shamballa, Nanis and Marco Valente. They are the brand of jewelry present on the second floor of the store Brian & Barry (http://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) in San Babila square, in Milan, which is dedicated to jewelry and watches, with a concept borrowed from the best American department stores: “It is the first experiment of its kind in Europe, every brand, instead of setting up their own space as they do in other multi-brand store, has available a standard format that includes the furniture, deliberately essential to highlight products, and in the corner also sales support. In short, in this case the uniformity serves to express a philosophy, that of luxury without barriers: those who do not want to get into a jewelry store, but want to buy a valuable item here can do so knowing that you can choose the best, “says Marco Valente, founder of the company of fine jewelry, which introduced the BBB group in the industry and helped to select the partners. And it is this idea that has convinced a brand like Vhernier to participate: that of Brian & Barry store in Milan is a way for a prestigious name but niche, also to be known by a wider audience without fear of lowering the target. A formula that would lead the group also Kering to invest further in the project, as collected by Gioiellis.com unofficially: the presence of the Dodo in the store is evidence of attention to the development plans of the company founded by Joseph Rabolini and time entry part of the former giant PPR (Kering now, in fact). In the future, perhaps, Pomellato could have its own showcase in the store. For the historical jewelery Veschetti Brescia, who alongside his bracelets, rings and necklaces, offers vintage pieces, including a gold cross produced on commission from Cartier to end ‘800, that Milan is instead the springboard American David Web, mark acquired in Italy exclusively. If the Danes Ole Lynggaard and Shamballa look to the Italian customer, the location is definitely an advantage for those abroad is already known as Pippo Perez, jeweler Neapolitan family friend of the brothers Zaccardi, who took the opportunity to support internationalization plans. Same motivation for Mattia Cielo, who here continues with its strategy of opening the best luxory stores in the world, and shows Armadillo ring icon of the movement, characteristic of its jewels. Waiting, is the thought common to all, the Expo.

france-flagLe risiko des bijoux 

Pandora et Queriot, Vhernier et De Vecchi, Pasquale Bruni et Recarlo, Chopard et Mattia Cielo, David Webb et Veschetti, Pippo Perez et Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard et Shamballa, Nanis et Marco Valente. Ils sont la marque de bijoux présents sur le deuxième étage de la boutique Brian & Barry (http://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) in place San Babila, à Milan, qui se consacre à bijoux et montres, avec un concept emprunté des meilleurs grands magasins américains: «C’est la première expérience du genre en Europe, toutes les marques, au lieu de mettre en place leur propre espace comme ils le font dans d’autres magasins multi-marques, dispose d’un format standard qui comprend les meubles, délibérément essentiel pour mettre en surbrillance produits, et dans le coin aussi un soutien des ventes. En bref, dans ce cas, l’uniformité sert à exprimer une philosophie, celle du luxe sans obstacles: ceux qui ne veulent pas entrer dans un magasin de bijoux, mais que vous voulez acheter un objet de valeur ici peut le faire en sachant que vous pouvez choisir la meilleure », dit Marco Valente, fondateur de la société de bijoux, qui a introduit le groupe du Bureau de l’industrie et a aidé à sélectionner les partenaires. Et c’est cette idée qui a convaincu une marque comme Vhernier à participer: celle de Brian & Barry magasin à Milan est un moyen pour un nom prestigieux, mais niche, également à être connu par un public plus large, sans crainte de l’abaissement de la cible. Une formule qui conduirait le groupe Kering également d’investir davantage dans le projet, telles que recueillies par Gioiellis.com officieusement: la présence de la Dodo dans le magasin est la preuve de l’attention sur les plans de développement de la société fondée par Joseph Rabolini et entrée de temps partie de l’ancien géant PPR (Kering maintenant, en fait). Dans l’avenir, peut-être, Pomellato pourrait avoir son propre vitrine dans le magasin. Pour le bijoux de l’histoire Veschetti Brescia, qui aux côtés de ses bracelets, bagues et colliers, propose des pièces vintage, y compris une croix d’or produite à la commission de Cartier à la fin ‘800 », que Milan est la place du tremplin américain David Web, marque acquise en Italie exclusivement. Si le Danois Ole Lynggaard et Shamballa se tournent vers le client italien, l’emplacement est certainement un avantage pour ceux à l’étranger qui est déjà connu comme Pippo Perez, bijoutier napolitaine ami de la famille de la Zaccardi frères, qui en a profité pour soutenir des projets d’internationalisation. Même motivation pour Mattia Cielo, qui ici se poursuit avec sa stratégie d’ouverture des meilleurs magasins de grand luxe dans le monde, et montre Armadillo anneau icône du mouvement, caractéristique de ses bijoux. En attendant, c’est la pensée commune à tous, l’Expo.

german-flagDas risiko Schmuck

Pandora und Queriot, Vhernier und De Vecchi, Pasquale Bruni und Recarlo, Chopard und Mattia Cielo, David Webb und Veschetti, Pippo Perez und Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard und Shamballa, Nanis und Marco Valente. Sie sind die Marke von Schmuck, das auf der zweiten Etage des Ladens & Brian Barry (http://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) San Babila square, in Mailand, die zu Schmuck und Uhren gewidmet ist, mit einem Konzept ausgeliehen aus den besten amerikanischen Kaufhäusern: “Es ist das erste Experiment seiner Art in Europa, jede Marke, anstelle der Einrichtung ihren eigenen Raum, wie sie in anderen Multi- Brand-Store zu tun, muss Verfügung ein Standardformat, die Möbel, bewusst auf die besonders aufmerksam beinhaltet Produkte und in der Ecke auch Vertriebsunterstützung. Kurz gesagt, in diesem Fall die Einheitlichkeit dient dazu, eine Philosophie ohne Barrieren zu äußern, dass von Luxus: diejenigen, die nicht wollen, um in einem Juweliergeschäft zu bekommen, aber kaufen wollen, ein wertvolles Einzelteil hier können dies tun, wissen, dass Sie das Beste zu wählen “, sagt Marco Valente, Gründer der Gesellschaft von edlen Schmuck, die die BBB Gruppe in der Branche eingebracht und dazu beigetragen, die Partner zu wählen. Und es ist diese Idee, dass eine Marke wie Vhernier überzeugt hat auf Teilnahme: die des Brian Barry & Store in Mailand ist ein Weg für einen renommierten Namen, sondern Nische, die auch durch ein breiteres Publikum, ohne Angst vor der Senkung des Ziel bekannt sein. Eine Formel, die führen würde, die Gruppe auch kering weiter in das Projekt investieren, wie Gioiellis.com inoffiziell gesammelt: die Anwesenheit der Dodo in der Filiale ist ein Beweis für die Aufmerksamkeit auf die Entwicklungspläne des Unternehmens durch Joseph Rabolini gegründet und Zeiterfassung Teil des ehemaligen Riesen PPR (kering jetzt, in der Tat). In der Zukunft, vielleicht, Pomellato könnte seine eigene Schaufenster in den Laden zu haben. Für die historischen Schmuck Veschetti Brescia, der neben seiner Armbänder, Ringe und Halsketten bietet Vintage-Stücke, darunter eine im Auftrag von Cartier hergestellt, um am Ende ‘800 Gold- Kreuz “, dass Mailand das Sprungbrett statt Amerikaner David Web markieren Sie in Italien exklusiv erworben. Wenn die Dänen Ole Lynggaard Shamballa und der italienischen Kunden suchen, die Lage ist auf jeden Fall ein Vorteil für diejenigen im Ausland bereits als Pippo Perez, Juwelier neapolitanischen Familie Freund der Brüder Zaccardi, die die Möglichkeit, unterstützt hat bekannt Internationalisierung Pläne. Gleiche Motivation für Mattia Cielo, der hier fährt mit seiner Strategie der Öffnung die besten luxory Häuser der Welt und zeigt, Armadillo Ring Symbol der Bewegung, die charakteristisch für seine Juwelen. Warten ist der Gedanke, die für alle, die Expo.

flag-russiaЮвелирные изделия Risiko

Пандора и Queriot, Vhernier и Де Векки, Паскуале Бруни и Recarlo, Chopard и Маттиа Cielo, Дэвид Уэбб и Veschetti, Пиппо Перес и Zancan, Lenti Villasco,  DoDo, Оле Lynggaard и Шамбала, Nanis и Марко Валенте. Они бренд ювелирной настоящее на втором этаже магазина Брайан & Барри (http://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) в Милане, который посвящен ювелирных изделий и часов, с концепцией, заимствованной от лучших американских универмагов: ” это первый эксперимент в своем роде в Европе, каждый бренд, вместо того, чтобы создавать свои собственные пространства, как в другом магазине мульти- бренда, имеет в наличии стандартный формат, который включает мебель, намеренно существенную для выделения продукты, и в углу также поддержки продаж. Короче говоря, в этом случае равномерность служит для выражения философию, что роскоши без барьеров: те, кто не хочет попасть в ювелирный магазин, но хотите купитьценный предмет здесь, могут сделать это, зная, что вы можете выбрать лучший “, говорит Марко Валенте, основатель компании ювелирных украшений, который представил группу ВВВ в промышленности и помог выбрать партнеров. И именно это идея, которая убедила бренд как Vhernier участвовать: у Брайана и Барри магазина в Милане является для престижным именем, но нише, также должен быть известен более широкой аудитории, не опасаясь снижения цель. Формула, которая приведет группа также Kering в дальнейшем инвестировать в проект, как собирают Gioiellis.com неофициально: наличие Додо в магазине является свидетельством внимания к планам развития компании основана Джозефом Rabolini и въезда времени часть бывшего гиганта PPR (Kering сейчас, на самом деле). В будущем, возможно, Pomellato может иметь свой собственный витрину в магазине. Для исторического украшений Veschetti Брешиа, которые вместе со своими браслеты, кольца и ожерелья, предлагает старинные части, в том числе золотым крестом, производимой на комиссии от Cartier в конец 800, что Милан является вместо трамплином американец Дэвид Веб, отмечают приобрел в Италии исключительно. Если датчане Оле Lynggaard и Шамбала смотреть в итальянском клиента, расположение, безусловно, преимущество для тех, за рубежом уже известен как Пиппо Переса, ювелирной неаполитанской друг семьи братьев Zaccardi, который воспользовался возможностью, чтобы поддержать планы интернационализации. То же мотивация для Маттиа Cielo, который здесь продолжается с ее стратегией открытия лучшие Luxory магазинов в мире, и показывает Armadillo кольцо значок движения, характерную ее драгоценностями. Ожидание, это мысль общим для всех, Экспо.

spagna-okEl risiko de las joyas

Pandora y Queriot, Vhernier y De Vecchi, Pasquale Bruni y Recarlo, Chopard y Mattia Cielo, David Webb y Veschetti, Pippo Perez y Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard y Shamballa, Nanis y Marco Valente. Son la marca de joyas presentes en el segundo piso de la tienda de Brian & Barry (http://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) en plaza San Babila, a Milán, que se dedica a la joyería y relojería, con un concepto tomado a partir de los mejores grandes almacenes estadounidenses: “Es la primera experiencia de este tipo en Europa, todas las marcas, en lugar de crear su propio espacio como lo hacen en otra tienda multimarca, tiene a su disposición un formato estándar que incluye el mobiliario, deliberadamente esencial para resaltar productos, y en la esquina también soporte de ventas. En resumen, en este caso la uniformidad sirve para expresar una filosofía, la de lujo sin barreras: los que no quieren entrar en una joyería, pero quieren comprar un objeto de valor aquí puede hacerlo sabiendo que usted pueda elegir el mejor “, dice Marco Valente, fundador de la empresa de joyería fina, que introdujo el grupo de la acreditación en la industria y ayudó a seleccionar a los socios. Y es esta idea que ha convencido a una marca como Vhernier de participación: la de Brian & Barry tienda en Milán es una forma de que un nombre de prestigio pero de nicho, además de ser conocido por un público más amplio, sin temor a la reducción de la meta. Una fórmula que llevaría el grupo también Kering para seguir invirtiendo en el proyecto, procedentes de la Gioiellis.com extraoficialmente: la presencia del Dodo en la tienda es evidencia de la atención a los planes de desarrollo de la empresa fundada por Joseph Rabolini y entrada de tiempo parte de la antigua PPR gigante (Kering ahora, de hecho). En el futuro, tal vez, Pomellato podría tener su propio escaparate en la tienda. Para las joyas históricas Veschetti Brescia, quien junto a sus pulseras, anillos y collares, ofrece piezas de época, entre ellos una cruz de oro producido por encargo de Cartier para poner fin a ‘800, que el Milan es en cambio el trampolín estadounidense David Web, marca adquirida en Italia exclusivamente. Si los daneses Ole Lynggaard y Shamballa miran al cliente italiano, la ubicación es sin duda una ventaja para aquellos en el extranjero ya se conoce como Pippo Perez, joyero napolitano amigo de la familia de los hermanos Zaccardi, quien aprovechó la oportunidad para apoyar planes de internacionalización. Igual motivación para Mattia Cielo, que aquí continúa con su estrategia de apertura de las mejores tiendas luxory en el mundo, y muestra el icono de anillo Armadillo del movimiento, característico de sus joyas. Esperar, es el pensamiento común a todos, la Expo.

Helena Christensen, gioielli di casa

[wzslider]Il richiamo di casa è irresistibile per Helena Christensen. La top model fa da testimonial per l’azienda di gioielleria danese Ole Lynggaard di Copenhagen. Una campagna stampa in bianco e nero, molto raffinata. E molto affascinante: nessuno le darebbe 44 anni. Ole Lynggaard Copenaghen, tra l’altro, celebra i 50 anni e ha appena deciso l’apertura del suo primo negozio a Sydney, in Australia. G.N.

 

ukHelena Christensen in black and white

The lure of home is irresistible to Helena Christensen. The supermodel is a testimonial for the company’s jewelery Danish Ole Lynggaard Copenhagen. A press campaign in black and white, very fine. It is very fascinating: no one would give 44. Ole Lynggaard Copenhagen, among other things, celebrates 50 years and has just decided the opening of its first store in Sydney, Australia.

france-flagHelena Christensen en noir et blanc

L’attrait de la maison est irrésistible pour Helena Christensen. Le mannequin est un témoignage de bijoux danois Ole Lynggaard Copenhague de l’entreprise. Une campagne de presse en noir et blanc, très fin. Il est très fascinant: on ne donnerait 44. Ole Lynggaard Copenhague, entre autres choses, fête ses 50 ans et vient de décider l’ouverture de son premier magasin à Sydney, en Australie.

german-flagHelena Christensen in schwarz und weiß

Die Verlockung des Hauses ist unwiderstehlich Helena Christensen. Das Supermodel ist ein Zeugnis für das Unternehmen Schmuck dänischen Ole Lynggaard Kopenhagen. Eine Pressekampagne in schwarz und weiß, sehr fein. Es ist sehr faszinierend: niemand würde 44 geben. Ole Lynggaard Kopenhagen, unter anderem feiert 50 Jahre und hat gerade die Eröffnung seiner ersten Filiale in Sydney, Australien entschieden.

flag-russiaХелена Кристенсен в черно-белом

Соблазн дом привлекательным для Хелены Кристенсен.Супермодели является свидетельством для ювелирных изделий компании Датский Оле Lynggaard Копенгагене. В прессе кампанию в черно-белом, очень хорошо. Это очень увлекательное: никто не даст 44. Оле Lynggaard Копенгаген, среди прочего, празднует 50 лет и просто решил об открытии своего первого магазина в Сиднее, Австралия.