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VicenzaOro, tra le novità c’è l’addio di Marzotto





Il vice presidente di Ieg, Matteo Marzotto, lascia con polemica, mentre si prepara l’edizione di VicenzaOro January ♦︎

Si annunciano già le prime novità per la prossima edizione di VicenzaOro January. Ma all’appuntamento dell’edizione invernale della fiera dedicata al gioiello brillano anche le polemiche. Che non possono lasciare indifferenti gli addetti ai lavori.

Qualche giorno fa, infatti, Matteo Marzotto, vice presidente di Ieg, società nata dall’unione di Fiera Rimini con Fiera Vicenza, si è dimesso dalla carica, in polemica con l’ottuagenario presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni.

Da sinistra, Matteo Marzotto, Lorenzo Cagnoni, Ugo Ravanelli
Da sinistra, Matteo Marzotto, Lorenzo Cagnoni, Ugo Ravanelli, ad di Ieg

Non è un addio da poco, visto che a Marzotto va riconosciuto il merito di aver rilanciato VicenzaOro, oltretutto in un momento difficile per l’economia italiana. Nuove idee, dinamismo e le relazioni personali di Marzotto sono state la ricetta per il nuovo volto del format, esportato poi con successo all’estero. Tutto questo, però, non sembra essere bastato alla nuova gestione dell’azienda fieristica. Più che una fusione tra due soci, è il senso dell’addio di Marzotto, si è trattata di un’Opa di Rimini su Vicenza. E per Ieg, che ha come traguardo la quotazione in Borsa, quello di Marzotto non è un addio di poco conto.

La distanza era già apparsa palese durante l’ultima edizione di VicenzaOro September, in cui Marzotto non era coinvolto.

Matteo Marzotto, presidente di Fiera Vicenza (a sinistra) e Corrado Facco, direttore generale
Matteo Marzotto, ex presidente di Fiera Vicenza (a sinistra) e Corrado Facco, ex direttore generale

L’imprenditore veneto, in ogni caso, non ha usato mezzi termini e ha denunciato in una lettera il mancato «rispetto istituzionale del socio di minoranza, troppo spesso mal tollerato a tenuto in disparte, anche in occasioni di importanti decisioni, come quella dell’assegnazione della progettazione per gli ampliamenti dei quartieri fieristici, portata in cda dall’ad Ravanelli a cose ampiamente fatte e per mera informativa».

La lettera di Marzotto sottolinea anche quanto gli addetti ai lavori commentano negativamente da tempo: il frettoloso licenziamento dell’ex direttore di Fiera Vicenza, Corrado Facco, braccio destro di Marzotto e co-artefice del rilancio di VicenzaOro.

«Il nostro modo di vedere è opposto praticamente su tutto, tranne che sulla bontà della fusione delle due società fieristiche e della loro quotazione in Borsa», ha concluso con amarezza Marzotto.

VicenzaOro September
VicenzaOro September

Forse anche per stendere un velo su questo epilogo poco commendevole, Ieg inizia ad accendere le luci sul prossimo appuntamento. Ecco le novità: Roberto Coin presenterà le nuove versioni della collezione Princess Flower, Damiani le estensioni delle collezioni D.Side, Eden e dell’iconica Belle Epoque (chissà se le aziende sono contente di perdere l’effetto sorpresa). Nell’area Icon non mancheranno Fope, Crivelli, Leo Pizzo, Tamara Comolli, Djula. Una conferma è anche quella di Alessio Boschi nell’area Design Room, nella quale si troverà anche la designer-artista parigina Lydia Courteille, il vicentino Mattia Cielo (per lui un ritorno) e Monica Rich Kosann. Conferme anche per Giovanni Raspini, Rue de Milles, Victoria Cruz, Bronzallure, Crieri. Cosimo Muzzano





VicenzaOro January
VicenzaOro January 2017

L'area Design Room a VicenzaOro September
L’area Design Room a VicenzaOro September

Alessio Boschi
Alessio Boschi

Jessica Kahawaty e Roberto Coin
Jessica Kahawaty e Roberto Coin

Interno di Fiera Vicenza September. Foto di Carolina Nobile
Interno di Fiera Vicenza September. Foto di Carolina Nobile







Un futuro con Crieri



La collezione Futura di Crieri: bracciali tennis, anelli e orecchini con oro in quattro colori ♦︎

Presentata tempo fa con grande risalto, la collezione Futura di Crieri sembra essere ancora di attualità per il prossimo futuro. Non è un gioco di parole: l’azienda di Valenza punta molto sul concetto di gioielli di lusso, ma sportivi. Gioielli innovativi, ma allo stesso tempo non legati a mode passeggere. Gioielli di qualità, ma con prezzi tutto sommato abbordabili. Ma l’aspetto più evidente è la scelta stilistica dell’azienda, nata nel 2005 su iniziativa di Alessandro Saracino e Cristiano Annaratone, e cioè l’idea di puntare tutto sul bracciale tennis. E dopo il bracciale, su orecchini, collane o anelli realizzati con lo stesso criterio. Il bracciale tennis (leggi anche: Bracciali tennis, storia di una partita), insomma, è l’archetipo attorno a cui si realizzano le collezioni, come Futura. In particolare, in questa linea di gioielli l’oro è declinato in quattro colori: oltre al giallo, bianco e rosa spunta anche l’oro nero o, meglio, brunito. E anche i classici diamanti possono diventare neri in qualche occasione. Le pietre, inoltre, sono allineate a scalare e possono attraversare la banda d’oro da un lato all’altro, come in una spirale. Per dare un’idea dei prezzi: un bracciale costa attorno ai 5.000 euro. Giulia Netrese





Anello in oro bianco e diamanti bianchi e neri a scalare
Collezione Futura, anello in oro bianco e diamanti bianchi e neri a scalare

Anello in oro giallo e diamanti taglio brillante a scalare
Anello in oro giallo e diamanti taglio brillante a scalare
Bracciale tennis in oro brunito con diamanti neri a scalare
Bracciale tennis in oro brunito con diamanti neri a scalare
Crieri, bracciale tennis in oro rosa e diamanti
Crieri, bracciale tennis in oro rosa e diamanti
Crieri, bracciali tennis
Crieri, bracciali tennis
Bracciali tennis in oro bianco e diamanti
Bracciali tennis in oro bianco e diamanti
Bracciali tennis in oro bianco, rosa e giallo con diamanti
Bracciali tennis in oro bianco, rosa e giallo con diamanti

Collezione Futura, orecchini in oro rosa e diamanti taglio brillante a scalare
Collezione Futura, orecchini in oro rosa e diamanti taglio brillante a scalare