Cameo Italiano

L’antica e moderna arte dell’incisione vive con Cameo Italiano


Una vita con in mano un cesello. Il risultato è eccezionale: si chiama Cameo Italiano. L’azienda, che ora ha base al Centro Orafo di Marcianise (Caserta) è il frutto del lavoro della famiglia Di Luca. La storia è iniziata nel 1957, con Michele Di Luca. Appresa l’arte dell’intaglio, il maestro orafo ha deciso di continuare la tradizione che ha fatto di Torre del Greco, Napoli e dintorni la capitale mondiale del Cameo.

Orecchini della collezione Raffaello in argenta e conchiglia sardonica intagliata
Orecchini della collezione Raffaello in argenta e conchiglia sardonica intagliata

Un’arte che è stata subito apprezzata anche all’estero, tanto che il gioielliere ha ricevuto una medaglia d’oro per avere contribuito allo sviluppo economico della regione. La tradizione del cameo è stata continuata dai figli Gino, Anna, Pina e Marinella, che nel 1980 hanno trasformato l’azienda con un profondo rinnovamento organizzativo, ma senza intaccare l’aspetto artigianale della lavorazione, che è realizzata ancora a mano. Il Gino, inoltre, va il merito di aver lanciato nel 2012 il brand riconosciuto in tutto il mondo, Cameo Italiano. Un’eccellenza dell’oreficeria che ha rinnovato la tradizione senza cancellare la sua peculiarità, come testimoniano anche i gioielli presentati e l’apprezzamento di un’attrice come Cate Blanchett.

Pendente della collezione Raffaello in argento e conchiglia sardonica intagliata
Pendente della collezione Raffaello in argento e conchiglia sardonica intagliata
Orologio Partenope  con cameo putto inciso a mano su conchiglia sardonica. Cassa e cinturino in acciaio
Orologio Partenope con cameo putto inciso a mano su conchiglia sardonica. Cassa e cinturino in acciaio
Orecchini della collezione Raffaello
Orecchini della collezione Raffaello
Orecchini Fleur in conchiglia intagliata e argento
Orecchini Fleur in conchiglia intagliata e argento

Anello della collezione Raffaello in argento e  con cameo putto da conchiglia sardonia intagliata
Anello della collezione Raffaello in argento e con cameo putto da conchiglia sardonia intagliata

Cate Blanchett con un orecchino di Cameo Italiano
Cate Blanchett con un orecchino di Cameo Italiano

Cameo Italiano cresce e punta sull’export




Cameo Italiano, brand campano di gioielli artigianali specializzato nella creazione di cammei, ha chiuso il 2021 superando quota 2,5 milioni di euro di ricavi. Un dato positivo per l’azienda, che è anche il risultato di un forte export: le vendite sui mercati esteri hanno superato il 75% del market share complessivo e che hanno permesso all’azienda di proseguire il suo percorso di sviluppo internazionale. In particolare, i cammei sono piaciuti ai cinesi, dove hanno segnato una crescita del 300% sui dati pre pandemia, con una quota di mercato del 16%. E proprio sulla Cina Cameo Italiano si è posta ambiziosi obiettivi visto che l’azienda di Torre del Greco (che ha un laboratorio al Tarì di Marcianise) nel 2022 vuole aprire cinque negozi monomarca all’interno di centri commerciali di lusso nelle principali metropoli della nazione e ha in programma di aprire un canale di vendita online dedicato al mercato cinese.

Bracciale con cammeo inciso su conchiglia sardonica e argento con galvanica oro
Bracciale con cammeo inciso su conchiglia sardonica e argento con galvanica oro

Per market share, dietro l’Italia (che detiene una quota di mercato di poco inferiore al 25%) si è confermato il Giappone con il 21%, dove Cameo Italiano può contare su una presenza di oltre 30 anni con diversi canali di vendita tra cui 60 negozi all’interno di centri commerciali e 200 retailer indipendenti in tutta la nazione. L’azienda indica anche una sostanziale tenuta negli Stati Uniti, supportata dalla vendita nei luxury mall e dalla presenza dei gioielli Cameo Italiano nei principali canali televisivi di shopping. Come mercato emergente, infine, l’azienda italiana segnala la Sud Corea, con prospettive di crescita interessanti per il futuro. Segnali positivi arrivano anche dall’e-commerce: il sito aziendale, lanciato poco più di un anno fa, ha visto l’80% delle vendite provenienti dall’Italia. Ma l’azienda vuole sviluppare il canale di vendita con investimenti che prevede un focus specifico su quattro Paesi: Usa, Germania, Austria e Svizzera. Il percorso di internazionalizzazione di Cameo Italiano proseguirà con maggiore forza nel 2022 con la presenza dell’azienda campana alle principali manifestazioni fieristiche del settore in Italia e nel mondo. L’azienda sarà presente a Vicenzaoro al padiglione 1 stand 100.

Lavorazione di un cammeo
Lavorazione di un cammeo

Prevediamo una forte crescita nel secondo semestre del 2022 soprattutto in Cina dove siamo solo all’antipasto. Se consideriamo che solamente 6 anni fa il 90% del fatturato proveniva dal mercato italiano possiamo renderci conto del percorso che abbiamo fatto. Oggi siamo un’azienda internazionale e il nostro brand è cresciuto in tutto il mondo: i mercati esteri hanno compreso la filosofia, l’artigianalità dei nostri maestri incisori e lo stile dei nostri gioielli Made in Italy. Da una parte vogliamo consolidare i mercati di successo e puntare su quelli emergenti ampliando i canali di vendita con accordi con distributori locali e negozi per la vendita diretta; dall’altra investiremo sulle risorse umane dove è previsto un piano triennale di assunzioni per sostenere la crescita.
Gino Di Luca, fondatore di Cameo Italiano

Gino Di Luca
Gino Di Luca

Il catalogo di Cameo Italiano comprende oltre 400 creazioni artigianali suddivisi in 32 collezioni con numerose edizioni limitate e creazioni tailor made. All’interno dell’azienda lavorano oltre 40 artigiani che conferiscono ad ogni gioiello uno stile naturalmente italiano nato dall’incontro tra innovazione e storia dell’antica arte della lavorazione del cameo realizzata dai mastri incisori.

Anello con cammeo inciso a mano su argento con galvanica oro
Anello con cammeo inciso a mano su argento con galvanica oro







I protagonisti di We Are Jewellery


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La versione digitale di Oroarezzo, ma sarebbe meglio dire il format alternativo che sostituisce la fiera nella capitale italiana dell’oro, fa un altro passo in avanti. L’evento organizzato da Italian Exhibition Group si chiama We Are Jewellery e ha selezionato le 32 aziende dell’oreficeria e della gioielleria Made in Italy che saliranno in passerella il prossimo 23 marzo per l’evento b2b in live streaming.

Il backstage del fashion movie realizzato dagli specialisti delle fashion week ad Arezzo
Il backstage del fashion movie realizzato dagli specialisti delle fashion week ad Arezzo

Si tratta di Alunno & Co., Artlinea, Coar 56ar, Daverivicenza, Del Pia, Family Gold, Femar, Gold Art, Golden Clef International, Goldetruria, Graziella & Braccialini, Migliorini Gioielli, Neri Romualdo, Quadrifoglio, S.I.L.O., Unoaerre Industries dal distretto orafo aretino. Inoltre, Vicenza Alessi Domenico, Better Silver, Fratelli Bovo, J-Tech, Karizia, Kimiya Gioielli, Linea Italia, Maria De Toni, Punto Oro Vi Giordana Castellan, Re Sole, Sade, Veneroso, Antonini Milano, Bronzallure Milano, Bulganeri, Cameo Italiano.

Backstage del video per We Are Jewellery
Backstage del video per We Are Jewellery

The Jewellery Golden Cloud proporrà un ambiente digitale potenziato da funzionalità avanzate favorirà il matchmaking mirato tra le aziende e gli operatori, che potranno accedervi a partire dal prossimo 19 marzo per esplorare i primi contenuti degli espositori, in attesa dello streaming live del 23 marzo.

Immagine del backstage del video per We Are Jewellery
Immagine del backstage del video per We Are Jewellery

Saranno originali Jewellery Frame, tableau vivant destinati al gioiello italiano, in un fashion movie realizzato dagli specialisti delle fashion week ad Arezzo, sotto la direzione artistica di Beppe Angiolini, il fashion buyer italiano più famoso all’interno di Palazzo Lambardi, oggi sede della boutique Sugar.

La realizzazione dei tableau vivant destinati al gioiello italiano
La realizzazione dei tableau vivant destinati al gioiello italiano







Ecco le novità di Londra

[wzslider]Dal giorno 1 al 4 settembre Londra è la capitale della gioielleria. La capitale britannica ospita infatti il IJL, Internationa Jewellery London. Ed è un appuntamento importante per appassionati e operatori del settore. Non a caso in Europa il mercato britannico è secondo solo dopo l’Italia per consumo di oro e domanda dei consumatori. Nel Regno Unito si vendono gioielli per 22,6 tonnellate di oro, quasi quanto in Italia, con 22,8 tonnellate di oro. In compenso, rispetto all’Italia, c’è una maggiore concentrazione di vendite di gioielli di lusso. Nel Regno Unito (come il mercato americano) ha, inoltre, un forte peso l’acquisto di gioielleria in occasione di fidanzamento e matrimonio. Infine, nella classifica dei produttori di gioielli, la Gran Bretagna è al sesto posto, assieme a India, Cina, Turchia, Italia e Arabia Saudita. Tanti buoni motivi per essere curiosi. Per chi non può andare a Londra, ecco qualche immagine in anteprima di quello che si può trovare. Matilde de Bounvilles