Alessandra Possamai

Potere & Gioielli, una mostra scopre gli intrecci





I simboli del potere: tiare e corone in una mostra al Museo del Gioiello di Vicenza ♦︎

Non solo i gioielli servono a sottolineare il corpo di chi li indossa, non solo mostrano il gusto di chi li sceglie e non solo sono un indice di ricchezza. Sono anche, in alcune occasioni, simboli del potere. Come tiare e corone, medaglie e spille, anelli e diademi. A loro, ai gioielli del potere, è dedicata la nuova mostra al Museo del Gioiello di Vicenza, all’interno della Basilica Palladiana. Il museo è il primo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente al gioiello ed è gestito da Italian Exhibition Group (società che organizza anche VicenzaOro) in partnership con il Comune di Vicenza.

Tiara della collezione Ballarino Cavour
Tiara della collezione Ballarino Cavour

La nuova mostra temporanea si intitola I Gioielli del Potere: Corone e Tiare ed è curata da Alessandra Possamai (22 settembre-17 marzo 2019).

Sotto le teche si trova un’accurata selezione di corone e tiare provenienti da tempi e contesti diversi, dall’alta gioielleria alla moda. “La mostra rappresenta un excursus tra le corone e le tiare del passato e del presente, e pone l’attenzione su quello che sono e quello che sono state. Un vero e proprio salto nel gusto e nello stile di epoche diverse attraverso opere di grandi artisti”, spiega la curatrice, Alessandra Possamai. “Un mondo, tuttavia di interesse creativo, un banco di prova per orafi e designer contemporanei. I preziosi manufatti protagonisti della mostra sono segno dell’eccellenza dell’arte orafa, caratterizzata da cura del dettaglio e qualità del lavoro, che ha reso grande il Made in Italy nel mondo”.

“Da sempre la moda assorbe e partorisce forti valori iconici e le corone sono potenti ispirazioni per il loro immediato e universale simbolismo. Siamo molto orgogliosi di questa nuova mostra temporanea: Alessandra Possamai ha saputo intrecciare tempi e contesti diversi, presentando corone e tiare dall’alta gioielleria alla moda, confermando e ampliando lo spirito pluralistico e inclusivo del Museo del Gioiello”, aggiunge Alba Cappellieri, direttore del Museo del Gioiello.




Corona, 2018, in oro, argento, diamanti taglio rosa, corallo rubrum. Collezione dell'autore Platimiro Fiorenza
Corona, 2018, in oro, argento, diamanti taglio rosa, corallo rubrum. Collezione dell’autore Platimiro Fiorenza

Corona, 1986. Realizzata per la parte di Re Oaudio in Amleto interpretato da Alain Batas, riduzione cinematografica di Franco Zeffirelli. Lastra in argento sbalzata a mano con pietre dure. Archivio Gerardo Sacco
Corona, 1986. Realizzata per la parte di Re Oaudio in Amleto interpretato da Alain Batas, riduzione cinematografica di Franco Zeffirelli. Lastra in argento sbalzata a mano con pietre dure. Archivio Gerardo Sacco







Un sigillo per VicenzaOro

Alla nuova edizione del Museo del Gioiello in occasione di VicenzaOro si aggiunge una mostra dedicata ai sigilli.

Con VicenzaOro January 2017 si è aperta una nuova fase anche al Museo del Gioiello. La raccolta ospitata nella storica Basilica del Palladio, a Vicenza, si rinnova infatti ogni due anni. La nuova edizione inaugurata a dicembre (ne abbiamo parlato qui), che si concluderà a fine 2018, è stata selezionata da dieci nuovi curatori internazionali e continua a fornire un percorso inedito della complessità semantica del gioiello in tutte le sue accezioni legate al tempo, alla cultura, al gusto, in sintesi alla storia dell’uomo, secondo punti di vista molto eterogenei. Ma in occasione di VicenzaOro January, il Museo ha inaugurato anche un’area dedicata alle esposizioni temporanee, con la nuova Mostra Sigilli: Segni e Identità. È un percorso dedicata al mondo dei sigilli e ai loro significati evocativi, curata da Anna Fornari, orafa e artista. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 7 maggio.

Lo spazio museale all’interno della Basilica Palladiana, il primo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente al gioiello, è gestito da Italian Exhibition Group (nuova società fieristica nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza) in partnership con il Comune di Vicenza. Al piano superiore il Museo conserva il percorso di nove sale espositive tematiche: Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Icone, Futuro. L’allestimento innovativo è stato progettato dalla designer Patricia Urquiola. Lo spazio di oltre 410 metri quadrati, curato e diretto da Alba Cappellieri, professore di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e principale studiosa del settore in Italia, presenta nella seconda edizione una nuova selezione di circa 400 gioielli, selezionati in base alla sensibilità dei nuovi curatori di livello internazionale coinvolti: Glenn Adamson, direttore del Museum of Arts and Design di New York; Nicolas Bos, presidente & ceo di Van Cleef & Arpels; Helen Drutt English critica dell’arte e collezionista, Cristina Del Mare antropologa, Alessandra Possamai storica dell’arte, Stefano Piaggi, direttore dell’Archivio Anna Piaggi; Marco Romanelli, architetto e designer, Paola Venturelli, alla storica dell’arte e autrice, Odo Fioravanti, designer.

Il percorso inizia con la sala Simbolo, curata da Adamson. Segue, nella sala Magia, la selezione di Maria Cristina del Mare, che propone gioielli magici che attraversano il tempo e le culture. Bottoni, fibbie, chatelaine, fibule, fermagli per capelli, gemelli, spille, spilloni e pomander sono i gioielli che popolano la sala della Funzione curata da Alessandra Possamai. La sala della Bellezza è un omaggio alla natura, interpretato da Nicolas Bos. Helen Drutt English ha selezionato i gioielli per la sala Arte, che ospita creazioni di artisti americani. Un tributo del tutto italiano è presente nella sala Moda, dedicata ad Anna Piaggi, fashion editor, celebre in tutto il mondo per essere stata musa ispiratrice di numerosi stilisti, e curata da Stefano Piaggi. Il percorso continua con la sala Design, curata da Alba Cappellieri e dall’architetto Marco Romanelli, che racconta il legame che dal dopoguerra a oggi i progettisti italiani hanno avuto con il gioiello, con la sala Icone, che contiene i preziosi iconici selezionati da Paola Venturelli. Infine, la sala del Futuro, in cui Odo Fioravanti presenta gli scenari dei prossimi anni attraverso materiali e tecnologie innovative.

Museo del Gioiello
Orari di apertura
Da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Sabato, domenica e festivi dalle 11.00 alle 19.00
Ticket 6 euro intero, 4 euro ridotto

Museo del Gioiello. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Corona della Madonna del Monte Berico, 1900. Museo del Gioiello. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Museo del Gioiello. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Museo del Gioiello. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Alfredo Ravasco, trousse a maquillage, pendente, 1925. Oro bianco, malachite, onice, smalti, perle, brillanti. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Archivio Anna Piaggi. Fabio Ferrari, LaPresse
Archivio Anna Piaggi. Fabio Ferrari, LaPresse
Il nuovo allestimento al Museo del Gioiello. Fabio Ferrari, LaPresse
Il nuovo allestimento al Museo del Gioiello. Fabio Ferrari, LaPresse
Il nuovo allestimento al Museo del Gioiello. Fabio Ferrari, LaPresse
Il nuovo allestimento al Museo del Gioiello. Fabio Ferrari, LaPresse


 

Nicolas Luchsinger, Retail Director di Van Cleef & Arples International. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Nicolas Luchsinger, Retail Director di Van Cleef & Arples International. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Helen W. Drutt. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Helen W. Drutt. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
L'ingresso del Museo del Gioiello, Vicenza. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
L’ingresso del Museo del Gioiello, Vicenza. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Achille Variati, sindaco di Vicenza, Matteo Marzotto, vice presidente Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni, Presidente Italian Exhibition Group. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Achille Variati, sindaco di Vicenza, Matteo Marzotto, vice presidente Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni, Presidente Italian Exhibition Group. Foto Fabio Ferrari, LaPresse
Alba Cappelieri
Alba Cappelieri
Pendente del Nepal, oro, corallo, rubini, smeraldi, XIX secolo
Pendente del Nepal, oro, corallo, rubini, smeraldi, XIX secolo
Lella e Massimo Vignelli, collana Senza Fine, argento, 1992
Lella e Massimo Vignelli, collana Senza Fine, argento, 1992
Giampiero Bodino, chocker Rosa dei Venti, spinello rosso, zaffiri blu e gialli, smeraldo, ametista, diamanti, oro rosa, 2013
Giampiero Bodino, chocker Rosa dei Venti, spinello rosso, zaffiri blu e gialli, smeraldo, ametista, diamanti, oro rosa, 2013
Ugo Correani, metallo, ottone, plastica, anni Ottanta
Ugo Correani, metallo, ottone, plastica, anni Ottanta
Spilla di Van Cleef & Arpels
Spilla di Van Cleef & Arpels, 1947
Castellani e Tommaso Saulini, cammeo papale in conchiglia, oro filigranato, 1883
Castellani e Tommaso Saulini, cammeo papale in conchiglia, oro filigranato, 1883
Alexander Calder, spilla Butterfly, 1940
Alexander Calder, spilla Butterfly, 1940


 
 


 

Il Museo del Gioiello fa il bis

Il Museo del Gioiello di Vicenza si rinnova per il secondo biennio di vita: nuovi pezzi, nuovi curatori, stessa piacevole offerta.

Il Museo del Gioiello di Vicenza fin dall’inizio si è presentato come una specie di camaleonte: i pezzi esposti sono di prima qualità ma, inevitabilmente, cambiano nel tempo. Ogni due anni, infatti, i gioielli tornano ai loro rispettivi proprietari e sono sostituiti da altri. Il secondo ciclo è appena iniziato: la seconda edizione 2017-2018 è stata inaugurata alla presenza di dieci nuovi curatori internazionali. E, oltre ai nuovi gioielli, c’è anche una novità istituzionale: il Museo, voluto con forza e perseveranza da Matteo Marzotto, finora presidente della Fiera di Vicenza, ora fa capo alla nuova realtà nata dall’unione tra la struttura vicentina e quella di Rimini, e cioè Italian Exhibition Group. Ecco perché il via al nuovo ciclo è stato dato da Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group. Marzotto rimane, comunque, come vice presidente della nuova azienda: «Sin dal primo giorno di apertura al pubblico il Museo del Gioiello si è dimostrato un’idea vincente. Autorevole baricentro di racconto dell’universo culturale dell’oreficeria e della gioielleria, all’insegna dell’innovazione e di una ricerca raffinata», ha spiegato. «Profondamente e logisticamente radicato a Vicenza, una delle capitali mondiali del gioiello, esprime con la sua personalità unica un’elevata vocazione internazionale; particolarmente apprezzato non solo per la qualità delle curatele, ma anche per la provenienza e l’eccellenza dei pezzi esposti, per i numerosi visitatori italiani e esteri accolti, per l’insolito percorso museale adatto ad ogni tipo di pubblico. Un profilo globale che verrà ulteriormente accentuato grazie alla nuova esposizione e alla collaborazione dei nuovi curatori nel prossimo biennio 2017-18».

Le novità

Lo spazio del museo è di oltre 410 metri quadrati ed è curato e diretto da Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano. Ospita ora una nuova selezione di circa 400 gioielli, di assoluta eccellenza e prestigio, selezionati in base alla sensibilità dei nuovi curatori di livello internazionale coinvolti: da Glenn Adamson, direttore del Museum of Arts and Design di New York a Nicolas Bos, presidente & Ceo di Van Cleef & Arpels; dalla critica dell’arte e collezionista Helen Drutt English, all’antropologa Cristina Del Mare, dalla storica dell’arte Alessandra Possamai a Stefano Piaggi, Direttore Archivio Anna Piaggi; dall’architetto Marco Romanelli, alla storica dell’arte e autrice Paola Venturelli, al pluripremiato Designer Odo Fioravanti.

Il museo

Primo in Italia e uno dei pochi al mondo, dedicato esclusivamente al gioiello, collocato all’interno della Basilica Palladiana di Vicenza, edificio storico del XVI secolo, Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1994, il Museo del Gioiello in due anni dalla sua apertura, il 24 dicembre 2014, ha registrato 34.000 visitatori.





Van Cleef & Arpels, clip Felce, platino, oro giallo, zaffiri, diamanti, 1947
Van Cleef & Arpels, clip Felce, platino, oro giallo, zaffiri, diamanti, 1947

Pendente del Nepal, oro, corallo, rubini, smeraldi, XIX secolo
Pendente del Nepal, oro, corallo, rubini, smeraldi, XIX secolo
Alexander Calder, spilla Butterfly, 1940
Alexander Calder, spilla Butterfly, 1940

Castellani e Tommaso Saulini, cammeo papale in conchiglia, oro filigranato, 1883
Castellani e Tommaso Saulini, cammeo papale in conchiglia, oro filigranato, 1883





Ugo Correani, metallo, ottone, plastica, anni Ottanta
Ugo Correani, metallo, ottone, plastica, anni Ottanta

Lella e Massimo Vignelli, collana Senza Fine, argento, 1992
Lella e Massimo Vignelli, collana Senza Fine, argento, 1992
Giampiero Bodino, chocker Rosa dei Venti, spinello rosso, zaffiri blu e gialli, smeraldo, ametista, diamanti, oro rosa, 2013
Giampiero Bodino, chocker Rosa dei Venti, spinello rosso, zaffiri blu e gialli, smeraldo, ametista, diamanti, oro rosa, 2013
Nicolas Bos, Van Cleef & Arpels
Nicolas Bos, presidente & Ceo di Van Cleef & Arpels

Alba Cappelieri
Alba Cappelieri