Edmond Chin

Grandi gemme, design, Etcetera




Gli straordinari e rari gioielli di Edmond Chin, da esperto per Christie’s a gioielliere per collezionisti ♦︎

Per cinque anni Edmond Chin, fondatore di Etcetera, ha gestito il reparto gioielli di Christie’s a Hong Kong. L’esperienza e la conoscenza del mercato gli ha suggerito, nel Duemila, di fondare un suo brand. La parola latina etcetera, che significa «e altro», è diventata una griffe nel mondo della gioielleria, anche grazie al riconoscimento durante i momenti clou, come anni fa a Baselworld. Ora però Chin, che è nato a Singapore, è diventato direttore creativo di Boghossian: i gioielli di Etcetera sono diventati quindi pezzi da collezione.

Orecchini con smeraldi di 9,12 e 8,84 carati e perle naturali
Orecchini con smeraldi di 9,12 e 8,84 carati e perle naturali

Chin ha puntato su due aspetti: l’innovazione tecnica e la qualità delle pietre utilizzate. Secondo gli esperti interpellati da Gioiellis, le collezioni Etcetera spesso utilizzano nuovi metodi di montaggio e di esporre le gemme. Una ricerca capace di sorprendere più di una volta. E anche se la sede del brand è restato nella natia Hong Kong, i gioielli di mister Chin sono sempre più apprezzati in Europa e in America dai collezionisti privati. Come dimostrano i prezzi ottenuti nelle aste di Christie’s dei suoi gioielli: da venditore ad designer di successo.

Anello con smeraldo di 38,51 carati e diamanti
Anello con smeraldo di 38,51 carati e diamanti
Collana con un rubino star centrale di 19,53 carati, rubini taglio ovale, diamanti taglio brillante e pera
Collana con un rubino star centrale di 19,53 carati, rubini taglio ovale, diamanti taglio brillante e pera
Anello con rubino di 6 carati con petali di diamanti taglio cuscino
Anello con rubino di 6 carati con petali di diamanti taglio cuscino
Orecchini con perle e diamanti
Orecchini con perle e diamanti
Orecchini con rubini e diamanti
Orecchini con rubini e diamanti
Collana con diamanti, giada e zaffiri
Collana con diamanti, giada e zaffiri







Il Jonker 5 venduto a 5,3 milioni

Un diamante leggendario, il Jonker numero 5, venduto per 5,3 milioni da Christie’s ♦

La vendita di Magnificent Jewels organizzata da Christie’s a Hong Kong ha totalizzato 79,4 milioni di dollari. Di questo gruzzolo, 5,3 milioni sono stati spesi per un diamante, il Jonker numero 5, di sopra la sua stima pre-vendita tra 2.2 e 3,6 milioni. Il diamante pesa 25.27 carati, ha un taglio rettangolare, tipo IIa, colore D, chiarezza VVS2. Il Jonker n° 5 fa parte della collezione leggendaria di diamanti tagliati da una pietra grezza di 726 carati, scoperta da Jacob Jonker in Sud Africa nel 1934. Quella pietra era, al momento, il quarto più grande diamante mai trovato. Ha anche una lunga storia: quel diamante lo aveva acquistato la Diamond Corporation di Sir Ernest Oppenheimer. Poi, è stata venduta a Harry Winston nel 1935 ed esposta durante le celebrazioni del Giubileo d’argento della incoronazione di re Giorgio V e della regina Mary a Londra, e poi al Museo americano di Storia naturale di New York.

Harry Winston, in seguito, ha fatto tagliare il grande diamante da Lazare Kaplan: il risultato sono 13 pezzi con peso da 3,53 a 142.90 carati, anche se la più grande fu in seguito ancora ridotta a 125,35 carati per aumentare la sua brillantezza.

Altro pezzo di pregio venduto a Hong Kong è una collana creata da Edmond Chin per Boghossian. È composta da 11 smeraldi perfetti che disegnano la forma di una piccola palma, con un contorno di diamanti. Prezzo di vendita: 6 milioni di dollari. Federico Graglia




Top lots

Anello con un eccezionale diamante blu e diamanti rosa firmato Moussaieff. Venduto per 8,9 milioni di dollari
Anello con un eccezionale diamante blu e diamanti rosa firmato Moussaieff. Venduto per 8,9 milioni di dollari
Collana di giada e diamanti. Venduta per 7,1 milioni
Collana di giada e diamanti. Venduta per 7,1 milioni
Collana Palmette, con smeraldi e diamanti. Venduta per 6 milioni di dollari
Collana Palmette, con smeraldi e diamanti. Venduta per 6 milioni di dollari
Il diamante Jonker 5
Il diamante Jonker 5
Bracciale con zaffiri e diamanti. Venduto per 4,7 milioni
Bracciale con zaffiri e diamanti. Venduto per 4,7 milioni

Orecchini con diamanti rosa e bianchi. Venduti per 3,4 milioni
Orecchini con diamanti rosa e bianchi. Venduti per 3,4 milioni







Una palmetta per Christie’s

Christie’s presenta due pezzi eccezionali in vista dell’asta di Magnificent Jewels a Hong Kong ♦

Con largo anticipo, ma con la certezza di fare notizia: Christie’s si prepara all’asta di Magnificent Jewels del 30 maggio a Hong Kong con l’annuncio di due pezzi eccezionali. Il primo è The Emerald and Diamond «Palmette» Necklace. La collana è stata creata dal famoso designer Edmond Chin per Boghossian, di cui è diventato direttore creativo. la collana ha un delicato motivo a palmetta multiplo in smeraldi, alternata con diamanti bianchi.

In tutto le pietre verdi tagliate a forma di foglie di palma sono 11. La stima per questo pezzo di grande pregio è tra 3,6 e 5 milioni di dollari. Il secondo pezzo annunciato è il Jonker V. È un diamante che fa parte di una collezione leggendaria nata da una grande pietra di 726 carati, scoperta da Jacob Jonker.

Quando è stata portata alla luce, il 17 gennaio 1934, era il quarto più grande diamante di qualità gemma mai scoperto. La pietra è stata successivamente acquistata dalla Diamond Corporation, società di proprietà di Sir Ernest Oppenheimer. Nel 1935 la pietra è stata acquistata da Harry Winston e poi visualizzata durante le celebrazioni del Giubileo d’argento della incoronazione di re Giorgio V e della regina Mary. Allo stato grezzo il Jonker è stato tagliato, esaminato, e poi diviso in 13 pezzi lavorati. Il Jonker in asta è, appunto, il numero 5. Ha un taglio tipo smeraldo e pesa 25,27 carati. Federico Graglia

Il diamante Jonker V
Il diamante Jonker V
The Emerald and Diamond Palmette Necklace, particolare
The Emerald and Diamond Palmette Necklace, particolare
The Emerald and Diamond Palmette Necklace
The Emerald and Diamond Palmette Necklace


Il guru di Christie’s: gioielli irresistibili

I numeri a otto cifre raggiunti nelle aste di gioielli non sono più un’eccezione: «I valori che fino a dieci anni fa si raggiungevano solo nelle aste di dipinti, per esempio un Picasso venduto per 10 milioni di dollari o un Van Gogh battuto a 20 milioni di dollari, sono ormai una tendenza anche nel mondo dei gioielli», spiega Rahul Kadakia, direttore internazionale del dipartimento di gioielleria di Christie’s, in un’intervista rilasciata al magazine americano Robb Report. L’esperto della società londinese entrata nell’orbita della multinazionale del lusso Kering, lo descrive come un fenomeno inarrestabile e in espansione. E i risultati delle aste dello scorso anno lo confermano: lo zaffiro di 392 carati Belle Blue of Asia venduto a Ginevra per 17 milioni e 500 mila dollari, un record; la spilla di Cartier Belle Époque a 17 milioni 900 mila dollari. E, ancora, una collana di rubini in asta a Hong Kong per 13 milioni di dollari.

Rahul Kadakia con una selezione di gioielli appartenuti a Elizabeth Taylor venduti in una speciale asta organizzata da Christie’s nel 2011, che ha messo a segno un record di 116 milioni di dollari
Rahul Kadakia con una selezione di gioielli appartenuti a Elizabeth Taylor venduti in una speciale asta organizzata da Christie’s nel 2011, che ha messo a segno un record di 116 milioni di dollari

Ecco un estratto dell’intervista.

RR: È l’interesse per il colore a dare gas al mercato?

RK: Sì. Una volta acquistare un diamante bianco a 100 mila dollari per carato e uno colorato a 1 milione sempre per carato era un grande affare. Oggi la quotazione è raddoppiata, e pagare 2 milioni a carato per un diamante colorato è normale.

RR: Questo cambiamento è dovuto a un atteggiamento diverso da parte dei compratori? O è l’andamento dell’economia globale ad aver avuto il maggiore impatto?

RK: Il mercato azionario ha influito: non si può fare molto con un pezzo di carta, mentre il diamante lo puoi tenere in mano, senti la materia e vale per quello che vale. Ed è questa la ragione per cui le persone stanno orientando i loro investimenti in pietre di valore: sono portatili e un modo per mettere i soldi al sicuro.

Anello con diamante battuto in asta da Christie's a New York
Anello con diamante battuto in asta da Christie’s a New York

RR: Quali sono i nomi più quotati?

RK: Nei classici le grandi case continuano a essere molto ricercate: Boucheron, Bulgari, Cartier, Harry Winston, e Van Cleef & Arpels. Per quanto riguarda i contemporanei, c’è JAR naturalmente: tutti amano Joel Arthur Rosenthal. Poi c’è Viren Bhagat, il gioiellerie di Bollywood che ha varcato i confini dell’India e ora ha clienti in tutto il mondo. Anche Michelle Ong la designer di Carnet, società con sede a Hong Kong. Un altro nome sinonimo di un buon guadagno è Edmond Chin di Etcetera, altro marchio di Hong Kong, che ha disegnato la collana di rubini venduta da Christie’s per 13 milioni di dollari.

RR: E, invece, come epoca l’Art Deco ha ancora un buon valore?

RK: L’Art Deco continuerà a dominare. È davvero un periodo eccezionale di produzione grazie all’abbondanza di pietre in circolazione. Però sono molto belli anche i gioielli in oro rosa e giallo di epoche antecedenti, come la Belle Époque. L’Art nouveau invece ha un target più mirato, anche se il prezzo sale nel caso di oggetti con smalto lavorazione plique-à-jour.

collana Art Deco con ciondolo composto da un diamante eccezionale (colore D, Internally Flawless) di 16,24 carati, all'asta da Christie's
collana Art Deco con ciondolo composto da un diamante eccezionale (colore D, Internally Flawless) di 16,24 carati, all’asta da Christie’s

RR: In che cosa si distinguono i collezionisti a livello regionale?

RK: Gli asiatici sono i più grossi collezionisti di giadeite. Gli acquirenti provenienti dal Medio Oriente, Asia e India, sono molto interessati alle perle naturali orientali perché fanno parte della loro cultura. Mentre gli americani scelgono gioiellieri americani come David Webb, Seaman Schepps. Gli europei, i clienti inglesi in particolare, invece preferiscono i gioielli antichi. A Ginevra non vendiamo solo perle, ma tante parure.

RR: Prevede che il mercato della gioielleria di continuare a crescere nei prossimi anni?

RK: Per gli oggetti difficili da trovare il mercato continuerà a salire: perle rare, grandi zaffiri del Kashmir, preziosi gioielli Art Deco e Belle Époque. È evidente che il mercato farà le sue correzioni per ogni fascia di prezzo anche abbassandoli in caso di oggetti modesti, e questo è normale. E i collezionisti cercheranno di avere sempre maggiori competenze per comprare al meglio.

RR: Come sarà la prossima generazione di collezionisti/intenditori?

RK: Sarà in continua evoluzione con il mercato. Lui o lei vogliono acquistare sia gioielli che arte, e sanno valutare un investimento anche quando i numeri diventano grandi, cosa che non accadeva con i diamanti 20 o 30 anni fa.

Anello con smeraldo della Colombia
Anello con smeraldo della Colombia