Il turchese, pietra perfetta per fa risaltare l’abbronzatura dell’estate. Ma fate attenzione a… ♦︎
Quale gioiello risalta di più sull’abbronzatura? La risposta è facile: il turchese (se volete sapere tutto sul turchese cliccate qui. È una delle pietre usate nella gioielleria fin dall’antichità. Ma la parola turchese è più recente: risale al XVII secolo e deriva dalla parola francese utilizzata per turco, cioè proveniente o abitante della Turchia. E questo perché il minerale fu portato in Europa per la prima volta proprio attraverso la Turchia, dalle miniere nella storica provincia di Khorasan in Persia.
Da sempre il colore turchese è stato utilizzato per valorizzare la tonalità della pelle scurita dal sole estivo. Il contrasto tra colore azzurro intenso e sfumature marroni o beige è immediatamente visibile.
Ma, attenzione: anche se il binomio abbronzatura e turchese è perfetto, non per questo è consigliabile indossare i gioielli con turchesi al sole. C’è una ragione: spesso la pietra turchese è trattata per migliorarne il colore olio, cera o plastica. L’utilizzo di cera è un trattamento utilizzato fino dall’antichità. Ma le pietre trattate con olio o cera tendono a “sudare” se sono esposte troppo al sole e possono sviluppare una patina bianca sulla superficie. Certo, si possono sempre portare dal gioielliere per ripristinare il colore originario, ma è meglio se si può evitare.
In altri casi quello che pensate sia un turchese è, in realtà polvere residua della lavorazione tenuta insieme da colle, resine e materiali coloranti: questo è più probabile se il gioiello è costato molto poco. Non è vero turchese, anche se è venduto come fosse vera pietra. Anche in questo caso è maggiore il rischio di danneggiare il gioiello con l’esposizione al sole o all’acqua.