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Come pulire i gioielli in legno




I gioielli con elementi di legno piacciono anche alle grandi Maison. Ma come si puliscono e conservano i gioielli in legno? Fate attenzione a… ♦︎

Il metallo più prezioso? Il legno. Sembra un paradosso, ma un articolo pubblicato dall’agenzia Bloomberg sottolinea quella che è ormai una tendenza consolidata: utilizzare il legno per la gioielleria. Ma non per semplici bijoux: anche per pezzi costosi e di grande design. Il legno, ovviamente quello selezionato e con particolari qualità di robustezza e durata nel tempo, ha anche il pregio di essere considerato un materiale green, naturale e rinnovabile. Inoltre, non ha necessità di grandi scavi che perforano la terra, come per le pietre preziose. Inoltre, è anche il materiale più antico utilizzato per realizzare un ornamento.

Van Cleef&Arpels, set in legno e diamanti
Van Cleef&Arpels, set in legno e diamanti

“I clienti sono attratti dalla calda lucentezza del legno e dalla leggerezza”, afferma nell’intervista a Bloomberg Ward Landrigan, amministratore delegato di Verdura Jewelry. E nello stesso servizio la designer Katey Brunini sottolinea che è “un elemento neutro” che va bene sia con l’abbigliamento invernale che con quello estivo.

Pendente Elephant in legno, perle, oro, diamanti
Pendente Elephant in legno, perle, oro, diamanti di Marc Alary

Cocobolo costaricano, ebano, Acacia melanoxylon, comunemente chiamata blackwood australiano o africano sono tra i materiali più utilizzati. E spesso il legno dei gioielli proviene da mobili o travi di un vecchio edificio che sono recuperati. Cristiana Vigano, vicepresidente statunitense di Vhernier, ha affermato che quasi tutti i suoi clienti dicono che i gioielli con elementi in legno “diventano i più versatili e indossabili che posseggono”.

Vhernier, collana Calla in oro rosa e ebano
Vhernier, collana Calla in oro rosa e ebano

Ma come conservare e pulire i gioielli in legno?

1 Attenti all’acqua. Il legno utilizzato per i gioielli è robusto e spesso trattato in modo da sopportare pioggia o le gocce casuali durante la giornata. Ma il discorso cambia per quanto riguarda l’umidità continua, che può rovinare il legno. I gioielli di legno vanno conservati in un luogo asciutto.

2 Attenti ai graffi. Il legno utilizzato per i gioielli è particolarmente duro. Ma, naturalmente, può essere graffiato (come avviene anche per i metalli) se viene a contatto con qualcosa di appuntito, per esempio un diamante. Anche per questo è meglio conservare i gioielli con elementi di legno singolarmente, in un sacchetto o in una scatola.

Ena Iro, bracciali in legno e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Ena Iro, bracciali in legno e diamanti. Copyright: gioiellis.com

3 Pericolo cosmetici. Meglio evitare l’uso di lacca per capelli, profumi, lozioni, creme quando si indossano gioielli con elementi in legno: a lungo andare potrebbero rovinare il materiale. Stesso discorso per saponi, repellenti per insetti, filtri solari o altri prodotti chimici, che possono causare la perdita di colore del legno.

4 Si puliscono con… Per eliminare polvere o il grasso della pelle sulle parti in legno basta utilizzare un panno in microfibra non abrasivo, oppure un panno di cotone. Inoltre, meglio pulire seguendo la linea delle venature, se sono visibili.

5 Lucidare il gioiello. Se il legno del gioiello è lucido, si può ravvivare la brillantezza con cera d’api naturale.

Collana in legno e perle di vetro, proposta a 13.700 dollari
Collana in legno e perle di vetro di Peggy Stephaich Guinness
Orecchini in oro 18 carati, legno lavorato, diamanti
Orecchini in oro 18 carati, legno lavorato, diamanti by Silvia Furmanovich
Collezione India, bracciale in oro e snakewood, con zaffiri. Prezzo: 4690 euro
Tamara Comolli, collezione India, bracciale in oro e snakewood, con zaffiri
Bracciale in oro bianco 18 carati, legno pietrificato, rubini, onice e diamanti
Cartier, bracciale in oro bianco 18 carati, legno pietrificato, rubini, onice e diamanti
Bracelet. Diamonds inlaid in fossilized wood
Boghossian, bracelet. Diamonds inlaid in fossilized wood






Il legno prezioso di Nalj




Dalla Laguna di Venezia, oppure dall’Africa, dallIndonesia… Nel segno della natura. Annalisa Mirizzi e Mimmo Demattia, sono i due designer dei gioielli di Nalj, un piccolo brand pugliese che ha sede a Polignano a Mare, una cittadina che sorge su uno sperone roccioso ed è meta turistica. I due designer hanno scelto di utilizzare diverse tipologie di legno per realizzare i propri gioielli. Orecchini, bracciali, collane, anelli sono composti quindi da kauri, legno millenario neozelandese, oppure noce americano, cedro libanese, ulivo, rovere, ebano, wengè, accando a pietre dure e semipreziose, argento 925 e oro. Ma non solo. Un’altra idea di Nalj, infatti, è utilizzare il legno delle briccole di Venezia,

Anello realizzato con il legno di una briccola
Anello realizzato con il legno di una briccola

Le briccole di Venezia sono quei pali di quercia piantati in mezzo all’acqua per facilitare la direzione delle barche che solcano la Laguna. Le briccole durano decenni, ma periodicamente (circa dopo cinque-dieci anni) devono essere sostituite. I gioielli della linea Nalj, quindi, riutilizzano questo legno temprato dal vento della laguna veneta per realizzare i propri gioielli. Anni fa, per esempio, con questo legno Nalj ha presentato una collezione in abbinata con la marca di motoscafi di lusso Riva.

Anello con legno kauri
Anello con legno kauri
Anello in legno e argento
Anello in legno e argento
Anello in legno e argento by Nalj
Anello in legno e argento by Nalj
Anello in legno e cubic zirconia
Anello in legno e cubic zirconia
Collana con legno e argento dorato
Collana con legno e argento dorato

Collana by Nalj
Collana by Nalj

Gondole e briccole a Venezia
Gondole e briccole a Venezia







Picchiotti presenta un bracciale speciale per celebrare la linea Xpandable

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Alta gioielleria, ma comoda. Partendo da questo principio, cinque anni fa Picchiotti ha introdotto la linea di gioielli con il marchio Xpandable, che indica già la soluzione del problema. Il sistema, brevettato negli Usa, consente a bracciali e anelli di allargarsi o stringersi, in modo da riuscire ad adattarsi sul corpo di chi indossa i gioielli. Una soluzione invisibile e non semplice, per gioielli composti in gran parte da diamanti e pietre preziose, ma che si è rivelata funzionale. La Maison di Valenza ha continuato ad aggiornare la collezione Xpandable, ma ora ha aggiunto un pezzo che si distingue.

Bracciale in snakewood, oro rosa e bianco, diamanti
Bracciale in snakewood, oro rosa e bianco, diamanti

Il nuovo gioiello è un bracciale che utilizza anche legno di snakewood, in botanica rauvolfia serpentina, chiamato anche snakeroot indiano, pepe del diavolo o legno serpentino: una pianta diffusa in India. La scelta è in relazione ai cinque anni di Xpandable: un periodo di tempo che di solito è definito come «nozze di legno». Il braccialetto è in edizione limitata ed è composto da oro rosa e bianco 18 carati, diamanti taglio brillante, oltre al legno che ha un aspetto striato. Inutile aggiungere che anche il bracciale è assolutamente comodo da indossare.

Anello con diamanti della linea Xpandable
Anello con diamanti della linea Xpandable
La famiglia Picchiotti. Al centro, il fondatore, Giuseppe Picchiotti
La famiglia Picchiotti. Al centro, il fondatore, Giuseppe Picchiotti
Anello in oro rosa con diamanti e madreperla della linea Xpandable
Anello in oro rosa con diamanti e madreperla della linea Xpandable
Anello eternity con diamanti e zaffiri della linea Xpandable
Anello eternity con diamanti e zaffiri della linea Xpandable
Bracciale con diamanti e rubini della linea Xpandable
Bracciale con diamanti e rubini della linea Xpandable

BRacciale con diamanti della linea Xpandable
Bracciale con diamanti della linea Xpandable







Danza Tribal per Vendorafa

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La collezione Tribal di Vendorafa: oro martellato assieme a elementi in legno pregiato ♦︎

Giusto un secolo fa Picasso, Braque e una nutrita pattuglia di artisti che lavoravano a Parigi fu affascinata dall’arte delle popolazioni primitive. Le sculture in legno dai tratti semplici e forti si tramutarono in tele cubiste. A un secolo di distanza l’arte tribale continua ad affascinare l’Occidente e, talvolta, ispira gli oggetti più disparati. Per esempio, i gioielli.

L’arte primitiva è il motivo che ha dato vita alla collezione Tribal di Vendorafa.

Anello in oro e Bloodwood della collezione Tribal
Anello in oro e Bloodwood della collezione Tribal

L’azienda di Valenza guidata da Augusto Ungarelli propone gioielli con la classica lavorazione artigianale dell’oro che caratterizza Vendorafa, ma con l’aggiunta di elementi in legno pregiato. Si tratta, per la precisione, di un legno molto resistente che è chiamato comunemente Bloodwood, una varietà di eucalipto che si trova in America Centrale. L’oro martellato contrasta con gli anelli di legno scuro satinato. La forma dei gioielli, inoltre, è giocata sulla classica forma geometrica del cerchio, un elemento ricorrente non solo nelle sculture primitive, ma anche nei tatuaggi tribali. Lavinia Andorno





Vendorafa, bracciale della collezione Tribal
Vendorafa, bracciale della collezione Tribal

Collana in oro con pendente in legno
Collana in oro con pendente in legno
Collana in oro della collezione Tribal
Collana in oro della collezione Tribal

Vendorafa, collana in oro e legno
Vendorafa, collana in oro e legno







Lezioni di botanica con Silvia Furmanovich

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La collezione Botanicals di Silvia Furmanovich: una raffinata tecnica di intarsio arricchita da oro e gemme ♦︎

Silvia Furmanovich, designer brasiliana di origini italiane (il padre era un orafo), è un caso a parte. È, infatti, una delle rare creatrici di gioielli che può vantare uno stile completamente diverso dagli altri. E non meno prezioso. I suoi gioielli sono diversi sia come concezione, forma e disegno, sia perché utilizzano raffinate tecniche, come l’ebanisteria, che erano più comuni in Europa nei secoli passati.

La nuova collezione di Silvia Furmanovich si chiama Botanicals.

Orecchini con ametiste e tormaline
Orecchini con ametiste e tormaline

Facile indovinare a che cosa si ispira, ai rigogliose, colorate, sorprendenti vegetali che crescono nello sconfinato Paese sudamericano: calle, orchidee, heliconie, foglie di begonia, fiori di banano, ninfee, crisantemi, e persino un fungo.

Per realizzare orecchini che sembrano foglie appena staccate dalla pianta, la designer ha scelto una lavorazione con tecniche di intarsio del legno applicate a superfici scultoree tridimensionali.

Bracciale della collezione Botanicals
Bracciale della collezione Botanicals

Detto in poche parole sembra facile, ma in realtà è una scelta coraggiosa e raffinata. La tecnica di intarsio è realizzata da artigiani della foresta pluviale amazzonica brasiliana utilizzando tutti i tipi di legni indigeni. Ma i gioielli non sono solo di legno: oro e, soprattutto, pietre come  tormaline, ametiste, citrini, prasioliti, quarzi, opali, smeraldi e topazi sono come colorate gocce di rugiada sulla superficie della flora. Prezzi: in media da 5000 a 15000 dollari. Giulia Netrese





Clutch della collezione Botanicals
Clutch della collezione Botanicals

Orecchini di Silvia Furmanovich
Orecchini di Silvia Furmanovich
Orecchini con tormaline verdi
Orecchini con tormaline verdi
Orecchini in legno intarsiato e pietre di colore
Orecchini in legno intarsiato e pietre di colore
Orecchini in legno intarsiato con oro e diamanti
Orecchini in legno intarsiato con oro e diamanti
Orecchini con prasioliti
Orecchini con prasioliti

Orecchini a forma di foglie della collezione Botanicals
Orecchini a forma di foglie della collezione Botanicals