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Diamanti: le regole per evitare truffe

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Siete sicuri della provenienza del diamante che c’è sul vostro anello? E se dovete acquistare un anello con diamante (o un altro gioiello), come fate a sapere se quello che acquistate è autentico? In altre parole: come si fa a evitare truffe quando si acquista un diamante? Ecco quattro consigli utili per evitare brutte sorprese ♦

Purtroppo truffe o comportamenti poco corretti ci sono anche nel mondo della gioielleria. Sono abbastanza rari, per fortuna. Ma per evitare di cadere in una trappola potete seguire queste quattro regole.

Diamanti in vendita ad Anversa
Diamanti in vendita ad Anversa

Siete sicuri che il vostro diamante sia proprio un diamante?

Il dubbio nasce dopo aver letto una notizia che arriva dalla California, ripresa da Jck. Secondo la cronaca, il proprietario di una gioielleria di Ventura, cittadina della California, è stato arrestato con l’accusa di sostituire i diamanti dei gioielli affidati per una riparazione con moissanite. A scoprire la truffa è stata una donna, che aveva affidato al gioielliere l’anello nuziale da riparare. Il danno è stato valutato in circa 8 mila dollari. Niente di drammatico, certo. Ma fa una certa impressione leggere sul web un commento di un lettore alla notizia: «Purtroppo, ho un prozio che è un gioielliere in Florida, fa le stesse cose, ma utilizza cubic zirconia». Insomma, due indizi non fanno una prova, ma sollevano un sospetto: quanto sono diffuse questo tipo di truffe? Certo, ci sono i casi in cui i diamanti (falsi) sono venduti (o, meglio, spacciati) al di fuori dei canali ufficiali. In Italia, per esempio, è accaduto in Sicilia e vicino al Lago di Garda: in tutti e due i casi falsi gioiellieri cercavano di vendere falsi gioielli a veri anziani, ma sono stati arrestati.

Analisi di un diamante
Analisi di un diamante

Come comportarsi, invece, quando si compra un diamante? Ecco le regole.

1 La migliore sicurezza c’è quando il diamante è accompagnato da un certificato di un Istituto gemmologico riconosciuto. Per esempio, Gia (Gemological Institute of America), che è il più accreditato, oppure Ags (American Gem Society), Igi (International Gemmological Institute). Ma è bene anche sapere che la valutazione di un diamante non è uguale per tutti. Certo, l’autenticità viene prima di tutto, ma poi entra in ballo anche la qualità e la tipologia della pietra (vedi anche Tutto sui diamanti). Non esiste, infatti, uno standard internazionale uguale per tutti. Esistono casi di un diamante con valutazioni diverse in base al criterio di analisi: quando le differenze sono sfumature, è facile che un giudizio sia qualcosa di personale.

Un esempio di certificato, quello dell'IGI, Istituto Gemmologico Italiano
Un esempio di certificato, quello dell’IGI, Istituto Gemmologico Italiano

2 Tenere conto dei produttori che aggiungono il proprio marchio a garanzia: si tratta di incisioni al laser sulla parte del diamante non visibile a occhio nudo, ma che sono leggibili con un microscopio. Codici o marchi sono, infatti, una garanzia ulteriore, perché certificano la provenienza della pietra. In altre parole: la tracciabilità di un diamante è importante e ne aumenta il valore.

Blister di Calderoni Diamonds
Blister di Calderoni Diamonds

3 Chiedete o scattate voi stessi una foto del diamante montato sul gioiello. Può essere una garanzia in caso di contestazioni future. Questo, naturalmente, può essere utile nel caso di diamanti di un certo peso: difficilmente una fotografia di pietre minuscole potrà essere di aiuto, a meno di non ricorrere a scatti con obiettivi macro (e bisogna avere una certa esperienza). In ogni caso, un’immagine del vostro gioiello è sempre utile: per esempio, può essere fornita alla polizia in caso di furto.

Analisi gemmologica a Vicenzaoro
Analisi gemmologica a Vicenzaoro

4 Un certificato (facendo conto che sia autentico) dovrebbe rassicurare il compratore. Ma in ogni caso le norme europee presuppongono la responsabilità diretta e completa del venditore, il gioielliere, verso il cliente. Chi acquista un prodotto, anche un gioiello, gode del diritto di recesso, cioè può restituirlo se non risponde alle caratteristiche descritte al momento della vendita.

Lavorazione di gioielleria
Lavorazione di gioielleria






Allarme diamanti falsi

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Attenti alla frode: aumenta il numero di diamanti sintetici che sono proposti in modo fraudolento come naturali ♦

Allarme diamanti. Gli esperti segnalano un’impennata di diamanti sintetici spacciati come veri. Tempo fa un buon numero di questo diamanti fake sono stati individuati dal Gemological Institute of America in India. Il Gia, infatti, ha scoperto un numero insolitamente elevato di diamanti sintetici non dichiarati, che erano mescolati con diamanti naturali.

Leggi anche: Riconoscere se un diamante è vero

Falsio diamante
Falso diamante

Per la precisione, sono stati individuati ben 101 diamanti sintetici in un pacco di 323 pietre dal laboratorio di Mumbai del Gia. Tutti di piccole dimensioni: da 0.014 a 0.015 carati. Il problema è che prima del servizio di analisi del Gia quante pietre finte sono state certificate come autentiche prima di questa data? Non è, infatti, la prima volta che una frode cade nella rete: la prima grande scoperta di pietre sintetiche non dichiarate è avvenuta già nel maggio 2012 , quando diverse centinaia di diamanti CVD sono stati inviati al Gemological Institute (IGI) di Anversa e Mumbai, con l’obiettivo di essere certificati come diamanti naturali.

Esame di un diamante in India
Esame di un diamante in India

Anche questi diamanti finti sono stati creati con la tecnica chiamata CVD (non è l’unico sistema): è un acronimo che indica la tecnica che consente di fabbricare diamanti con la deposizione di vapore chimico. In sostanza, una miscela di idrogeno e metano è sottoposta ad altissime temperature (circa 900 gradi). A quel punto le molecole scisse e trasformate in elementi di carbonio sono fatte depositare su un minuscolo elemento di silicio, tungsteno, molibdeno, carburo di silicio, nitruro di silicio o vetro di quarzo. I cristalli che si formano hanno la stessa consistenza e aspetto di quelli di un diamante naturale. Il processo è costoso, ma per i diamanti di piccole dimensioni è estremamente conveniente. Tranne per chi crede di acquistare un diamante naturale.

Quello scoperto in India non è stato l’unico caso di frode: secondo quanto racconta un’inchiesta della BBC, per esempio, sul sito di e-commerce Alibaba, per esempio, sono state scoperte inserzioni pubblicitarie che offrivano diamanti sintetici come naturali.

Verifica dei diamanti in India
Verifica dei diamanti in India

Questo tipo di frodi preoccupa le grandi aziende minerarie. La risposta potrebbe essere l’uso della blockchain, una tecnologia che garantisce l’autenticità di una qualsiasi transazione e permette di risalire all’origine di qualsiasi oggetto o vendita che sia registrata su questa piattaforma. Everledger in Australia e Tracr di De Beers sono esempi dell’utilizzo della tecnologia blockchain. Anche il gigante russo del mining di diamanti Alrosa ha annunciato lo scorso autunno che si unirà alla piattaforma Tracr. Problema risolto? Purtroppo no: non tutti i diamanti montati sui gioielli in vendita provengono da questi grandi produttori. Federico Graglia

Diamanti sintetici
Diamanti sintetici
Diamanti sintetici
Diamanti sintetici







Negli Usa diamanti sintetici nel mirino

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Diamanti sintetici contro diamanti naturali: negli Usa scende in campo la Federal Trade Commission ♦︎

Diamanti sintetici, scattano i primi allarmi. A lanciare un avvertimento è la Federal Trade Commission degli Stati Uniti. La Ftc è un’agenzia governativa che tutela i consumatori e si è occupata, in particolare, della pubblicità di alcune aziende che vendono diamanti creati in laboratorio. Nel mirino sono finite affermazioni che possono ingannare i possibili acquirenti di diamanti sintetici. Tra l’altro, un anno fa la Federal Trade Commission aveva pubblicato le linee guida per chi si occupa di marketing e comunicazione per le aziende che vendono diamanti artificiali.

Diamanti sintetici
Diamanti sintetici

Gli esempi citati dall’ente americano, che possono tradursi in sanzioni per otto aziende finite sotto la lente dei controllori (tutte attive negli Usa), sono affermazioni che definiscono i diamanti sintetici come naturali, per esempio riferiti a alla cubic zirconia, che è invece creata in laboratorio. Oppure semplicemente coltivati, come fossero piante o perle. In realtà per fabbricare un diamante sintetico è necessario utilizzare una grande quantità di energia elettrica.

Orecchini con diamanti di laboratorio Lightbox
Orecchini con diamanti di laboratorio Lightbox

Secondo l’ente americano, quando si vende un diamante sintetico bisogna specificare che è cresciuto in laboratorio, oppure creato in laboratorio e indicare il nome del produttore che lo ha realizzato. La parola coltivato, invece, può indurre i consumatori ad associare i diamanti a un processo non artificiale. Vietato anche definirli come veri diamanti, sebbene da un punto di vista chimico non ci sia differenza con quelli naturali. E se, come avviene per alcune aziende, viene affermato che la produzione è sostenibile per l’ambiente, è necessario fornire le prove che sia vero. Per esempio, si deve indicare quali sono le fonti di energia utilizzate per creare i diamanti.

Anversa: valutazione di un diamante
Anversa: valutazione di un diamante

Alcuni operatori, infine, fanno notare che è facile rivendere un diamante naturale, mentre non esiste (al momento) un mercato per i diamanti artificiali. In questo caso, insomma, un diamante artificiale è per sempre (vostro).

Anello in oro bianco e diamante di laboratorio
Anello in oro bianco e diamante di laboratorio







La grande truffa di Nirav Modi

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Nirav Modi fuggito a Londra chiede asilo in Gran Bretagna. La più grande truffa (2,2 miliardi di dollari) legata al mondo della gioielleria ♦︎

Quando arriva l’estate si leggono di più i libri con storie thriller. Ma, a volte, non occorre acquistare un libro, basta leggere le notizie di cronaca. Che, in questo caso, riguardano il mondo dei gioielli. E non parliamo del solito furto compiuto ai danni di una gioielleria o in una casa. Questo bottino è ben più alto: 1,77 miliardi di dollari, forse 2,2. Altro che Ocean Eleven o simili. E l’aspetto più sconvolgente è che il presunto colpevole non è un rapinatore qualsiasi, ma una delle star dell’alta gioielleria: Nirav Modi.

Miliardario indiano con la passione per i diamanti, che conosce bene perché ha vissuto molti anni ad Anversa, per seguire il commercio di pietre della famiglia, ha creato una delle più esclusive Maison di alta gioielleria. Ma a inizio 2018 è stato il protagonista di un clamoroso caso di frode. Ora reclama asilo politico nel Regno Unito, per sfuggire al processo in India. Nirav Modi, in effetti, è scomparso già a febbraio dopo che sono emerse le accuse, che lui ha definito una «persecuzione politica».

Nirav Modi

Il grande inganno

L’accusa, però, è pesante. La seconda più grande banca di Stato dell’India, la Punjab National Bank (Pnb), ha affermato che due società di gioielleria guidate da Nirav Modi e da suo zio Mehul Choksi con il Gruppo Gitanjali, avevano truffato la banca per circa $ 2,2 miliardi. Dopo questo allarme, sono emerse frodi verso altri istituti di credito come State Bank of India, Union Bank, Axis Bank e Allahabad Bank, tutte esposte verso il ricco e sempre sorridente (adesso si capisce perché) Nirav Modi. Le accuse hanno provocato un’inchiesta che ha portato alla chiusura delle boutique in India, a partire dallo store di Mumbai, conti bancari e auto di lusso. Come se non bastasse, pare che Nirav Modi abbia giocato sporco anche con i bilanci della sua azienda. Una perizia sulle pietre preziose in magazzino, per esempio, ha stabilito che il loro valore è solo il 27% di quanto dichiarato in bilancio. Insomma, Nirav Modi avrebbe gonfiato i conti del suo prezioso impero di oltre il 70%.

Il meccanismo della frode

Ma come diavolo hanno fatto Nirav Modi e lo zio a impossessarsi di oltre 2 miliardi di dollari? La truffa, da quanto è emerso, sembra quasi incredibile. In sostanza, tre società legate a Modi e Gitanjali hanno chiesto fondi per pagare, all’estero, acquisti di pietre preziose. Acquisti finti, però. Alcuni funzionari delle banche si sono lasciati abbindolare dal ricco gioielliere senza seguire il giusto processo di verifica. I prestiti, insomma, erano concessi senza verificare se fossero coperti da una polizza assicurativa per coprire una eventuale inadempienza. La truffa è andata avanti dal 2011 a gennaio 2018, fino a quando un funzionario più solerte non si è accontentato della parola di Nirav e soci. E una verifica più approfondita ha fatto emergere la truffa. Anche se bisogna ammettere che la strategia era brillante. Come i diamanti. Federico Graglia





Orecchini della collezione Sakura
Orecchini della collezione Sakura

Bracciale in oro bianco e rosa con diamanti
Bracciale in oro bianco e rosa con diamanti
Anello Lotus di Nirav Modi
Anello Lotus di Nirav Modi
Orecchini di diamanti e rubini di Nirav Modi
Orecchini di diamanti e rubini di Nirav Modi
La boutique di Londra di Nirav Modi
La boutique di Londra di Nirav Modi

Collana di diamanti e rubini, composta da oltre 100 pietre, presentata alla Biennale di Parigi
Collana di diamanti e rubini, composta da oltre 100 pietre, presentata alla Biennale di Parigi







Come comprare gioielli con il Monopoli

monopoliSe volete acquistare dei gioielli super costosi potete sempre provare a utilizzare le banconote del Monopoli. Certo, rischiate di finire in prigione, ma avete buone possibilità di riuscire a portare a termine l’acquisto. O, meglio, la truffa. Gioiellis.com abitualmente non riporta le storie di cronaca, furti di gioielli e cose simili. Ma facciamo un’eccezione perché questa storia è davvero divertente (tranne che per la vittima). Un gioielliere greco che pensava di concludere un buon affare è stato truffato a Parigi. Era stato contattato da due uomini con la prospettiva di vendere quattro anelli e una collana per un valore di 6 milioni di euro. Al momento della vendita, in un albergo parigino, i due truffatori hanno aperto una valigetta zeppa di biglietti da 500 euro. I primi, naturalmente, erano veri. Il bello è che il commerciante, per non correre rischi, ha controllato (sostiene) le banconote. Terminato lo scambio, il gioielliere si è recato in banca per depositare la somma. Solo in quel momento le banconote si sono rivelate per quello che erano veramente: i biglietti usati per il gioco del Monopoli in versione euro, con una scritta in filigrana per rendere inutilizzabili. Ma è una scritta non troppo visibile, a quanto pare… Federico Graglia euro-monopoli

ukTo buy jewelry with Monopoly money

If you want to buy super expensive jewelry you can always try to use the notes of Monopoly. Sure, you might end up in jail, but you have a good chance of being able to complete the purchase. Or, rather, the scam. Gioiellis.com usually does not report the news stories like theft of jewelry and the like. But we make an exception because this story is really fun (except for the victim). A jeweler greek which thought to do a good deal has been cheated in Paris. He was approached by two men with the prospect of selling four rings and one necklace with a value of € 6 million. At the time of sale, in a Paris hotel, the two crooks have opened a briefcase full of tickets from 500 eur. The firsts, of course, were true. The strange thing is that the trader, to not to take risks, he checked (we suppose) the notes. After the information exchange, the jeweler went to the bank to deposit the sum. Only in this moment the bills have tested for what they were really: tickets used for the game of Monopoly in euros way, with an inscription in watermark to make they unusable. But they are not too visible, apparently…

france-flagPour acheter des bijoux avec l’argent de Monopoly 

Si vous voulez acheter des bijoux super cher, vous pouvez toujours essayer d’utiliser les notes de Monopoly. Bien sûr, vous pourriez vous retrouver en prison, mais vous avez une bonne chance d’être en mesure de compléter l’achat. Ou, plutôt, l’arnaque. Gioiellis.com habituellement ne signale pas les reportages comme le vol de bijoux et ainsi de suite. Mais nous faisons une exception parce que cette histoire est vraiment amusant (sauf pour la victime). Un grec de bijoutier qui pensait faire une bonne affaire a été trompé à Paris. Il a été approché par deux hommes dans la perspective de la vente de quatre anneaux et un collier d’une valeur de 6 million de euros. Au moment de la vente, dans un hôtel parisien, les deux escrocs ont ouvert une mallette pleine de billets de 500 euros. Les premières, bien sûr, étaient vraies. La chose étrange est que le commerçant, à ne pas prendre de risques, il a vérifié (on suppose) les notes. Après l’échange d’informations, le bijoutier est allé à la banque pour déposer la somme. Seulement en ce moment, les projets de loi ont testé pour ce qu’ils étaient vraiment: des billets utilisés pour le jeu de Monopoly avec euros, avec une inscription en filigrane de faire qu’ils inutilisable. Mais ils ne sont pas trop visiblesSchmuck mit Monopoly-Schmuck mit Monopoly-Geld kaufen 

german-flagSchmuck mit Monopoly-Geld kaufen 

Wenn Sie zu super teuren Schmuck kaufen wollen, können Sie immer versuchen, die Noten der Monopoly zu verwenden. Klar, könnte man im Gefängnis landen, aber Sie haben eine gute Chance, in der Lage, um den Kauf abzuschließen. Oder vielmehr, der Betrug. Gioiellis.com der Regel nicht die Nachrichten wie Diebstahl von Schmuck und dergleichen nicht zu melden. Aber machen wir eine Ausnahme, weil diese Geschichte ist wirklich lustig (außer für die Opfer). Ein Juwelier, der griechischen, ein gutes Geschäft zu tun gedacht hat in Paris betrogen worden. Er wurde von zwei Männern mit der Aussicht auf den Verkauf von vier Ringe und eine Halskette mit einem Wert von 6 Mio. € angefahren. Zum Zeitpunkt des Verkaufs, in einem Pariser Hotel, die beiden Gauner haben einen Aktenkoffer voller Tickets ab 500 Eur eröffnet. Die Premieren, waren natürlich wahr. Das Merkwürdige ist, dass der Händler, um nicht zum Risiko, überprüft er (wir nehmen) die Noten. Nach dem Informationsaustausch, ging der Juwelier zur Bank, um die Summe zu hinterlegen. Nur in diesem Moment die Rechnungen haben für das, was sie wirklich waren getestet: Tickets für das Spiel von Monopoly mit euros verwendet, mit einer Inschrift in Wasserzeichen, um sie unbrauchbar. Aber sie sind nicht zu sichtbar, offenbar…

flag-russiaЧтобы купить ювелирные изделия с Монополия денег 

Если вы хотите купить супер дорогие украшения вы всегда можете попробовать использовать ноты Монополия. Конечно, вы можете оказаться в тюрьме, но у вас есть хорошие шансы быть в состоянии завершить покупку. Или, скорее, афера. Gioiellis.com обычно не сообщают новостные истории как кражи ювелирных изделий и т.п.. Но мы сделаем исключение, потому что эта история действительно интересно (для жертвы за исключением). Ювелир греческий которые думали, чтобы сделать хорошую сделку был обманут в Париже. Он подошли двое мужчин с перспективой продажи четыре кольца и одно ожерелье со значением 6000000 €. На момент продажи, в парижском отеле, два мошенники открыли портфель с билетами от 500 EUR. В Firsts, конечно, было правдой. Странно то, что трейдер, чтобы не рисковать, он проверил (мы предполагаем,) ноты. После обмена информацией, ювелир отправился в банк, чтобы внести сумму. Только в этот момент законопроекты прошли тестирование на то, что они были действительно: билеты, используемые для игры в Монополию, с надписью на водяной знак, чтобы сделать их непригодными для использования. Но они не слишком заметны, видимо…

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Si usted quiere comprar joyas siempre se puede tratar de utilizar las notas de Monopoly. Claro, usted podría terminar en la cárcel, pero hay una buena probabilidad de ser capaz de completar la compra. O, más bien, la estafa. Gioiellis.com generalmente no informa de las noticias como el robo de joyas y similares. Pero hacemos una excepción porque esta historia es muy divertido (a excepción de la víctima). Un griego joyero que había de hacer un buen negocio ha sido engañado en París. Fue abordado por dos hombres con la perspectiva de vender cuatro anillos y un collar con un valor de 6 M €. En el momento de la venta, en un hotel de París, los dos ladrones han abierto un maletín lleno de billetes de 500 eur. Las primeras veces, por supuesto, eran ciertas. Lo extraño es que el comerciante, para no tomar riesgos, comprobó (suponemos) las notas. Después del intercambio de información, el joyero fue al banco a depositar la suma. Sólo en este momento los proyectos de ley han probado por lo que eran en realidad: tickets usados ​​para el juego del Monopoly con eur, con una inscripción en la marca de agua que hacen que inutilizable. Pero no son demasiado visibles, al parecer…