
È stato uno dei gioielli più ammirati della collezione di Liz Taylor, ma ora il Taj Mahal, un diamante a forma di cuore ricevuto in dono da Richard Burton per il 40esimo compleanno, è al centro di una vera guerra tra il suo acquirente, gli eredi dell’attrice e Christie’s. Una contesa legale che rischia di diventare un boomerang economico e d’immagine. Infatti, secondo il giornale spagnolo El Mundo, l’anonimo acquirente, che all’epoca si aggiudicò la pietra con un‘offerta 20 venti volte superiore al prezzo stimato tra i 300 e i 500 mila dollari, ha preteso e ottenuto l’annullamento della vendita. Il motivo? Potrebbe trattarsi di un falso, perché sebbene il diamante riporti l’iscrizione del nome Nur Jahan, moglie dell’imperatore Shah Jahangir che ne attesterebbe l’origine, non è certo che sia effettivamente appartenuto al regnante Moghul del XVII secolo. Gli avvocati della famiglia Taylor si rifiutano di rimborsare anche solo una parte del valore finale di oltre 8 milioni di dollari, perché a loro parere non solo tale richiesta viola le clausole concordate, ma in fase di stima la casa d’aste londinese non ha provveduto a certificare l’età originale del pezzo. La reazione di Christie’s non si è fatta attendere: per cautelarsi ha trattenuto i proventi della vendita di uno degli anelli di Bulgari, del valore di 3 milioni di dollari, appartenuti all’attrice. Match finito in pari dunque? No, perché la controparte a sua volta ha denunciato il mancato pagamento di alcuni «oggetti persi», presumibilmente durante l’asta che, vale la pena ricordarlo, ha raggiunto una vendita complessiva di oltre 100 milioni di dollari. Chi vincerà? Per ora a essere sconfitte sono le associazioni per lotta contro l’Aids destinatarie di parte del ricavato, secondo le ultime volontà di Liz Taylor. Matilde de Bounvilles

