pulire gioielli

Pulire i gioielli con la salsa di pomodoro

Salsa di pomodoro, vodka o birra per pulire i vostri gioielli. Si può. Se non avete sottomano niente di meglio… ♦

A tavola con i gioielli. Per pulirli. Secondo alcuni, ci sono tanti modi per rendere collane, anelli e orecchini più brillanti: basta utilizzare alcuni prodotti che di solito sono impiegati in cucina. Per esempio, ketchup, birra e vodka. Attenzione: non stiamo consigliando di seguire queste indicazioni, soprattutto per i vostri gioielli più preziosi. Ma, chissà, forse funzionano…

Per esempio, una ciotola di ketchup può ripulire un anello immerso nella salsa rossa dopo 5 o 10 minuti. Lasciare troppo a lungo il gioiello a contatto con la salsa, però, potrebbe causare danni. Pulire il tutto con uno spazzolino da denti e risciacquare. Un altro alimento utile è la birra: basta versarne un po su un panno pulito e strofinare delicatamente per far rivivere l’oro. Meglio non provarci, però, sulle placcature leggere, e non usare birra scura.

Tomatensauce
Salsa di pomodoro

L’alcol piace anche ai diamanti: un bicchierino di vodka può restituire luminosità alle pietre, ma anche a strass e cristallo. Basta versare la vodka su un panno morbido e pulire accuratamente i gioielli, oppure immergere il gioiello in un bicchiere colmo del liquore russo per eccellenza. Chi è astemio si consoli: l’acqua frizzante è ottima per resuscitare lo splendore delle gemme. Immergete un gioiello con incastonate delle pietre in un bicchiere con acqua minerale gasata. Lasciate riposare tutta la notte: al mattino sarà tutto più luccicante.

 

Pulire i gioielli con l'acqua minerale
Pulire i gioielli con l’acqua minerale

E dopo pranzo? Lavarsi i denti è una buona norma igienica. Già che ci siete, però, potete usare spazzolino e dentifricio sui gioielli in metallo o pietre come diamanti o rubini. Poi, risciacquate (prima di rimettervi a tavola).

Spazzolino e dentifricio sono utili anche per pulire i gioielli
Spazzolino e dentifricio sono utili anche per pulire i gioielli

Come pulire gioielli di acciaio




Come si pulisce un gioiello di acciaio? La risposta più comune è: non ti preoccupare, tanto è di acciaio. Sbagliato. Anche se l’acciaio è un metallo molto resistente, i gioielli di acciaio possono rovinarsi se non sono puliti in modo adeguato. Ecco che cosa dovete sapere sui gioielli in acciaio e quali accorgimenti dovete usare per la loro pulizia. Ma, prima di tutto: quali sono le caratteristiche dei gioielli di acciaio? Come mai sono così diffusi? E perché i gioielli in acciaio sono così popolari?

Le caratteristiche dell’acciaio

Bracciale tennis in acciaio con cubic zirconia bianchi e cuore rosso
Bracciale tennis in acciaio con cubic zirconia bianchi e cuore rosso

L’acciaio è utilizzato comunemente per realizzare molti oggetti differenti e questo grazie alle sue caratteristiche. L’acciaio si ottiene da una lega di ferro e carbonio (al massimo il 2%). Ma esistono diversi tipi di acciaio, più o meno morbido o duro, secondo gli impieghi a cui è destinato il metallo. Queste differenze dipendono da piccole quantità di altri elementi che possono essere uniti al materiale base, il ferro. Tra gli elementi che possono essere aggiunti a ferro e carbonio, ci sono il nichel, il vanadio, il rame, lo stagno, il titanio e molti altri.

Orecchini in acciaio, elementi traforati e cristalli
Orecchini in acciaio, elementi traforati e cristalli

Di che tipo di acciaio sono i gioielli?

Spesso i gioielli sono di acciaio 316L. Si tratta di una lega di acciaio inox non magnetica composta da ferro e da carbonio (circa 0,035%), cromo (16-18%), nichel (11-14%) e molibdeno (2-3%). Questo acciaio è studiato per essere immune dalla corrosione e resistente agli acidi, ma anche al sale marino. La resistenza chimica di questo tipo di acciaio lo rende anche utile per applicazioni mediche, sia strumentali che di impiantistica.

Orecchini in acciaio, pvd nero e cristalli di ematite
Orecchini in acciaio, pvd nero e cristalli di ematite

Come pulire gioielli di acciaio

Insomma, l’acciaio non arrugginisce ed è resistente. Quindi, non ha punti deboli? Attenzione: quando si parla di gioielli di acciaio, spesso si parla di collane, bracciali o anelli che sono anche di acciaio. Bisogna distinguere, insomma, tra un gioiello composto solo di metallo allo stato naturale e uno che è rifinito, per esempio con Pvd. Questa sigla sta per Physical Vapor Deposition ed è una tecnologia utilizzata per deporre sottili film metallici con elementi come zirconio, cromo e titanio. Questo trattamento offre resistenza all’abrasione, al graffio e alla corrosione. Di solito il rivestimento in Pvd serve per cambiare colore al gioiello in acciaio che può diventare, per esempio, color oro oppure nero.

Anche se il rivestimento in Pvd è piuttosto resistente, le aziende produttrici consigliano di pulire questi gioielli con un panno morbido inumidito con acqua, senza ricorrere a detergenti particolarmente aggressivi. Questo sistema soft è consigliato anche per i gioielli di acciaio placcati in oro o argento.

Anelli da labbra Ecstasy in acciaio
Anelli da labbra Ecstasy in acciaio

I gioielli in solo acciaio, senza altri elementi, possono invece essere puliti in modo diverso. Se in casa non avete prodotti specifici, potete semplicemente utilizzare una spugna o un panno imbevuto di aceto bianco. Strofinate delicatamente, per non deformare il gioiello e sciacquate in acqua. In alternativa all’aceto si può utilizzare il limone.

Se siete pigre, potete lasciare a bagno il gioiello un paio d’ore in acqua tiepida e aceto, oppure con qualche goccia di sapone liquido. Poi, sciacquare e asciugare con un panno-carta, un panno in microfibra o un asciugamano. Fate attenzione, però, che il gioiello non abbia elementi incollati, che potrebbero slegarsi a contatto prolungato con l’acqua. C’è anche chi utilizza un metodo più aggressivo, con aqua calda e bicarbonato di sodio, nel caso il gioiello sia particolarmente sporco, ma bisogna fare attenzione.

Altri metodi per pulire i gioielli di acciaio: come per quelli in oro, si possono utilizzare uno spazzolino da denti e dentifricio, funziona, anche se l’acciaio non soffrirà mai di carie.

Anello in acciaio satinato e diamante
Anello in acciaio satinato e diamante

Allergie e acciaio

A proposito di gioielli di acciaio: possono provocare allergie? È molto raro. Ma non impossibile. L’acciaio contiene, come abbiamo visto, una piccola quantità di nichel, un metallo che a molte donne provoca allergie della pelle. Per questo c’è chi pubblicizza gioielli nichel-free. Ma è una definizione che spesso non corrisponde alla realtà, visto che l’acciaio inox è una lega che contiene nichel. Dipende, però, da quanto ne contiene. Il nichel serve a rendere l’acciaio flessibile e malleabile, adatto a essere trasformato in gioielli. Però per essere definito nichel free, un acciaio deve rilasciare meno di 2 microgrammi per centimetro quadrato di pelle a settimana, cioè 0,2 ug/cm2/week (che è la misura ufficiale utilizzata in Europa per misurare il limite di sicurezza per le allergie) per gioielli a contatto con la pelle. Oppure deve essere meno di 0.5ug/cm2/week per i gioielli che penetrano nella pelle, per esempio, orecchini o piercing.

Collane della collezione Breil Magnetica System
Collane della collezione Breil Magnetica System in acciaio







Come pulire oro e pietre preziose in tre mosse

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Come pulire oro, diamanti e altre pietre preziose? Ecco una veloce guida con quello che c’è da sapere su come pulire i vostri gioielli ♦

Naturalmente un gioiello molto prezioso va tenuto con cura e, francamente, se ha un grande valore, anche affettivo, è meglio portarlo periodicamente dal gioielliere, che può verificare anche il suo stato di salute: avviene, per esempio, che si possano staccare le pietre, oppure che la superficie sia ricoperta di graffi. Ma non sempre è necessario. Si possono (anzi, si devono) pulire i gioielli periodicamente, proprio come si lava la biancheria. Un gioiello, infatti, è quasi sempre a contatto con la pelle e si copre di una patina opaca dovuta al naturale grasso che esce dai pori, e peggio ancora può essere rovinato da profumi, creme e lozioni utilizzate abitualmente. Ecco, dunque, i consigli per la pulizia dei gioielli da eseguire a casa.

ring A differenza dell’argento, per esempio, l’oro non si annerisce nel corso del tempo, ma può facilmente accumulare polvere e sporcizia. Lo stesso vale per i diamanti che, tra tutte le gemme, hanno maggiore capacità di trattenere frammenti organici. E così i gioiellieri inorridiscono quando i clienti portano anelli da stringere o allargare, orecchini da sistemare, e si domandano perché non li lavano al pari dei vestiti. Ripristinare la lucentezza dei monili da soli si può, bastano alcuni strumenti di uso domestico e pochi ingredienti.

1-detersivo

1 Versare qualche goccia di detersivo per piatti liquido in una ciotola di acqua poco più che tiepida,  ma non calda. Mescolare delicatamente. Anche se l’acqua del rubinetto normale funziona bene , per ottenere risultati ancora migliori, è possibile utilizzare quella gasata senza sodio: l’anidride carbonica dà luogo a un processo, la carbonatazione, che nei tensioattivi, ossia i detersivi, aiuta a sciogliere sporco e detriti accumulati. Non utilizzare acqua molto calda o bollente perché alcune pietre, come opali, perle e coralli, possono rompersi con rapido e drastico cambio di temperatura. Quindi, lasciare a bagno per circa 15 minuti  in modo che  la soluzione penetri in fessure e crepe, altrimenti difficili da raggiungere.wash

2 Strofinare delicatamente i gioielli con uno spazzolino a setole morbide, le più morbide possibili (esistono dei prodotti specifici, ma uno spazzolino per i denti o per sopracciglia andrà benissimo), per evitare di graffiare la superficie. Attenzione, delle setole rigide potrebbero rimuoverne lo strato superiore in caso di oro placcato o gioielli con trattamento galvanico. Particolare attenzione va posta per pietre molto sensibili e morbide, come gli opali, oppure le perle.

Leggi anche: Come pulire cammei, perle, smeraldi, opali, cristallispazzolino--2

3 Risciacquare in acqua corrente (sempre tiepida) per rimuovere gli ultimi residui ricordandosi di coprire il tappo di scarico con un colino pasta o caffè filtro metallico. Gli incidenti domestici sono più frequenti di quanti ci si immagini e anche l’anello o gli orecchini nel tubo del lavandino sono un classico! Un’ultima accortezza. Lasciate asciugare completamente i gioielli prima di indossarli di nuovo: se sono ancora bagnati, anche leggermente,  possono trattenere l’umidità  sulla pelle e causare lievi irritazioni cutanee.
rubinetto

Che fare quando le pietre non sono incastonate ma incollate? Accade, per fortuna non è frequente, per gli orecchini.  L’acqua calda potrebbe sciogliere la colla e nella fase di spazzolatura le pietre potrebbero staccarsi. E allora, basta fare qualche modifica: immergere un panno morbido in acqua calda con poche gocce di detersivo, strizzare e  strofinare i gioielli. Anche il risciacquo va eseguito con un panno inumidito con acqua, tamponando delicatamente.

C’è un altro metodo, quello del dentifricio, utile in viaggio o per gioielli di uso quotidiano

1 Mescolare in una ciotola una piccola quantità di dentifricio e acqua per ottenere una pasta fluida.
2 Strofinare con un vecchio spazzolino da denti a setole morbide.spazzolino

3 Risciacquare abbondantemente.

Ma se lo sporco rimane, prima di provare metodi più radicali come acqua bollente o ammoniaca, che invece noi sconsigliamo vivamente, è meglio rivolgersi a un professionista.
dentrifricio







Tutto sulla doratura




Le tecniche della doratura in gioielleria. Ecco le cose da sapere prima di un acquisto e che cosa fare per non rovinare i gioielli con la doratura ♦︎

Non occorre acquistare un gioiello di oro massiccio per sfoggiare qualcosa di dorato. E non c’è neppure bisogno di ricorrere a gioielli placcati con il metallo giallo. Se volete risparmiare, basta scegliere qualcosa che abbia il colore dell’oro o, meglio, sia ricoperto da uno strato di metallo prezioso. Più o meno sottile, dipende.  Ma fate attenzione a non rovinarlo: ecco le cose da sapere e come pulire i vostri gioielli con dorature. Ma, prima di tutto, che cos’è la doratura? E come si fa?

Guscio di riccio di mare dorato con diamanti
Guscio di riccio di mare dorato con diamanti

La doratura

Ma vi siete mai chiesti come sono realizzati orecchini, anelli e collane che sono all’interno in acciaio o argento e all’esterno color oro? Il metodo più comune di doratura è quello galvanico. È un processo complicato e piuttosto recente: nel passato, infatti, per rendere d’oro i gioielli composta da un altro metallo, si utilizzava il sistema di laminatura, cioè l’applicazione di un sottile foglio di oro sulla superficie sottostante. Per questo non troverete mai un gioiello antico con una doratura galvanica. Ma non galvanizzatevi troppo (è il caso di dirlo). La doratura galvanica è, infatti, un tipo di procedimento elettrochimico piuttosto recente: nel cosiddetto bagno galvanico, un sottile strato di oro viene fatto aderire a un metallo utilizzando la corrente elettrica. Questa corrente trasporta ioni d’oro carichi positivamente e aderisce al metallo dei gioielli che, invece, ha una carica negativa. Il risultato è che si deposita uno strato uniforme e sottile.

Rosato, bracciale in argento 925%, galvanica oro rosa con cuori e cubic zirconia bianchi
Rosato, bracciale in argento 925%, galvanica oro rosa con cuori e cubic zirconia bianchi

Questa lavorazione non è eseguita dalle aziende che progettano e vendono i gioielli, ma da imprese specializzate. Attenzione, però: a volte questo strato è così sottile che può essere molto facilmente cancellato o graffiato. Quindi, sappiate che non tutti i gioielli con la doratura sono uguali: dipende da chi ha eseguito il processo galvanico e da quanto è spesso lo strato di oro ionizzato che ricopre il gioiello. Ovviamente, una doratura maggiore e più resistente si riflette nel prezzo…

La doratura può essere realizzata nel classico colore giallo, oppure rosa o bianco. Ma ci sono lavorazioni galvaniche anche con altri metalli, come il titano o l’argento.

Lyra, anello in argento dorato. Prezzo: 76-88 euro
Bjanca Judith, Lyra, anello in argento dorato

Come pulire i gioielli con la doratura

Dato che la doratura con procedimento galvanico aggiunge solo un sottilissimo strato di polvere d’oro, i gioielli realizzati con questa tecnica non vanno sfregati contro superfici ruvide: è molto facile graffiarli. Per la pulizia, meglio utilizzare acqua tiepida e un panno molto morbido, oppure uno spazzolino da denti, ma con setole naturali. Se il gioiello è molto sporco si può  sciogliere nell’acqua una goccia di sapone liquido neutro.

Pulizia di un anello
Pulizia di un anello

La storia del procedimento galvanico

 Ora è utilizzata in tutto il mondo, ma la doratura galvanica è nata proprio in Italia, nel 1802. Per la precisione, all’università di Pavia, dove Luigi Valentino Brugnatelli ha sperimentato questo procedimento (non in particolare per dorare i gioielli), con l’impiego della neonata pila galvanica, messa a punto da Alessandro Volta del quale Brugnatelli era amico e collaboratore. La soluzione adoperata era a base di fulminato di oro. Quando si dice il destino…

Collana con doratura galvanica
Collana con doratura galvanica
Lebole, anello in argento dorato
Lebole, anello in argento dorato
Bracciale in argento dorato con quarzo
Ottaviani, bracciale in argento dorato con quarzo
Orecchini della collezione Malha, in argento dorato. Prezzo: 130 euro
Liliana Guerreiro, orecchini della collezione Malha, in argento dorato
Ciondolo della collezione Blue Note, in argento dorato e lapislazzulo
Giovanni Raspini, ciondolo della collezione Blue Note, in argento dorato e lapislazzulo
Non sembra un laboratorio orafo, vero? Infatti sono i bagni galvanici della Landi, un'azienda specializzata nella doratura dei gioielli
Non sembra un laboratorio orafo, vero? Infatti sono i bagni galvanici della Landi, un’azienda specializzata nella doratura dei gioielli
Lettere con doratura galvanica
Lettere con doratura galvanica
Prodotti che servono per la lavorazione galvanica
Prodotti che servono per la lavorazione galvanica
Spille dorate
Spille dorate






Una ricerca scientifica: bisogna pulire i gioielli per uccidere microbi e virus

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I gioielli possono nascondere microbi o virus pericolosi. Un altro buon motivo che spiega perché è necessario pulire i gioielli. Lo ha confermato una ricerca scientifica del National Institutes of Health ♦︎

Pulire periodicamente i gioielli è necessario. E non solo perché i gioielli si sporcano, si coprono di una patina che nasconde i riflessi di metallo e pietre, e il rende meno belli. Un altro buon motivo per pulire i gioielli è anche perché al loro interno si possono annidare dei nemici: microbi, batteri, virus (purtroppo argomento di attualità) e persino sostanze nocive che possono insinuarsi nelle montature o tra le fessure del metallo. Questo, naturalmente, vale soprattutto per gli anelli, in particolare per quelli grandi e composti con molti elementi oppure con piccoli spazi vuoti, come avviene nel metallo inciso: le mani possono venire a contatto con oggetti che nascondono questi bio pericoli.

Pulizia di un anello
Pulizia di un anello

Nei gioielli questi elementi nocivi possono nascondersi a lungo, anche perché spesso molte donne si tolgono gli anelli prima di lavarsi le mani e, quindi, non eliminano i batteri che si sono insinuati nei gioielli. A volte, inoltre, i gioielli sono delicati, per esempio, sono composti con perle o pietre come l’opale, che si rovina facilmente. Per questo è facile cadere nella tentazione di non pulire mai i gioielli.

Leggi anche: Come pulire i gioielli di Pandora

Giorgio Visconti, anello indossato
Giorgio Visconti, anello indossato

I nemici nascosti. Ma non sono solo gli anelli a diventare potenzialmente bombe biologiche. Anche una collana o un bracciale può trovarsi a contatto di batteri o materiali non salubri, che trovano rifugio in qualche piccolo spazio del gioiello. Non ci credete? Invece è così: tempo fa negli Stati Uniti è stato condotto un esperimento che prova i pericoli che si possono nascondere negli anelli non puliti con frequenza. L’obiettivo della ricerca, condotta dal National Institutes of Health, era verificare se anestesisti e chirurghi potessero infettare pazienti in sala operatoria con le loro fedi nuziali. Dieci chirurghi e dieci anestesisti hanno partecipato allo screening. Gli anelli sono stati rimossi alla fine della giornata, e la loro circonferenza interna è stata sottoposta a tampone, posto poi in un terreno di coltura. Risultato: in tutti sono stati coltivati gli stafilococchi. Un chirurgo ha sviluppato stafilococchi coagulasi-negativi dal tampone anulare. Ma i batteri sono stati eliminati dopo una accurata pulizia di mani e anello.

Gel anti virus sulle mani
Gel anti virus sulle mani

Metalli intaccati. Oltre a diventare pericolosi per la salute, se non puliti, i gioielli a lungo andare possono rovinarsi: sudore, acido della pelle, cosmetici e polvere finiscono per intaccare metalli e pietre o, almeno, a rovinare la patina lucida che li ricopre. Le pietre più morbide, come gli opali, possono anche rovinarsi in modo consistente. Quindi, non dimenticate di lavare i vostri gioielli, almeno ogni tanto.

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