Pablo Picasso

Salvator Dalì diventa gioiello con Davide Currado




C’è chi colleziona quadri di grandi pittori. E c’è chi quei quadri li riproduce. Ma non su tela: Davide Currado, gioielliere di Valenza, accanto alla sua abituale attività (nelle boutique di San Remo e Courmayeur), ha intrapreso un viaggio nel mondo dell’arte, ma a modo suo. Il gioielliere, infatti, ha inanellato una serie di gioielli che riproducono famose opere d’arte. Sono pezzi unici, come i quadri che sono la fonte d’ispirazione. Al posto di colori a olio, Currado utilizza oro e pietre preziose. L’ultima fatica del gioielliere è un pendente che riproduce la celebre opera di Salvator Dalì, il maestro spagnolo del surrealismo.

Il gioiello ispirato al quadro «Orologio molle al momento della prima esplosione» di Salvator Dalì
Il gioiello ispirato al quadro «Orologio molle al momento della prima esplosione» di Salvator Dalì

Il gioiello realizzato da Currado, infatti, riproduce l’opera Orologio molle al momento della prima esplosione, che il pittore catalano ha composto nel 1954 e che è un esempio da manuale della storia del surrealismo. Realizzare il gioiello, però, è stato probabilmente più impegnativo che dipingere il quadro sulla tela. Davide Currado e i maestri orafi che hanno eseguito il lavoro, infatti, ci hanno impiegato sei mesi per incastonare le 974 gemme necessarie per riprodurre le sfumature del quadro, particolarmente impegnativo per le tonalità sfumate utilizzate da Dalì. Al posto della tela, il gioiello utilizza un lingotto d’oro di 5 centimetri. È stato necessario utilizzare oltre cento elementi di oreficeria in dimensioni e spessori ridotti: un ostacolo tecnico superato dopo un attento studio ingegneristico.

Confronto tra il quadro di Dalì e il gioiello di Davide Currado
Confronto tra il quadro di Dalì e il gioiello di Davide Currado

Nonostante le difficoltà, il pendente riproduce fedelmente l’orologio liquefatto e i tanti dettagli che rendono misteriosa l’atmosfera dell’opera originaria. A differenza del quadro di Salvator Dalì, però, il gioiello surrealista di Davide Currado non sarà messo in vendita. Farà parte della galleria personale del gioielliere, che in passato ha già realizzato analoghe opere  ispirate al lavoro di Piet Mondrian, Pablo Picasso ed Edvard Munch.

Il medaglione ispirato all'opera di Dalì
Il medaglione ispirato all’opera di Dalì
Un momento della lavorazione
Un momento della lavorazione

Un momento della lavorazione. Il gioiello è composto da 974 gemme
Un momento della lavorazione. Il gioiello è composto da 974 gemme

La boutique a San Remo
La boutique a San Remo







A Parigi 250 gioielli d’artista




Da Calder a Koons: a Parigi i gioielli d’artista della collezione di Diane Venet. Fino all’8 luglio ♦︎

Che cosa fa una donna con l’anima di artista e moglie di uno scultore? Fa collezione di gioielli. Ma di gioielli speciali, creati da altri artisti. Così Diane Venet, moglie di Bernar Venet, in 30 anni ha messo assieme una considerevole raccolta, che spesso gira per il mondo. Ora, però, Parigi fa le cose in grande e dal 7 marzo all’8 luglio 2018 il Musée des Arts Décoratifs dedica spazio alla grande raccolta intitolata De Calder à Koons, bijoux d’artistes. La colletion idéale de Diane Venet.

Che è davvero vasta: 230 pezzi, più altri 20 prestati da gallerie e proprietari, con sculture-gioiello di artisti celeberrimi, come Alexander Calder, Jeff Koons, Max Ernst, Pablo Picasso, Niki de Saint Phalle, Caesar, Takis e Louise Bourgeois, Salvator Dalì e, ovviamente, Bernar Venet. In tutto sono 150 gli autori rappresentati nella collezione. I materiali utilizzati sono in gran parte tradizionali: oro, argento, bronzo, smalto. I gioielli progettati dagli artisti sono spesso stati realizzati da orafi.

«La mia passione per il gioiello d’arte è nata il giorno in cui Bernar si è divertito avvolgendo il mio anulare sinistro un sottile Bacchetta d’argento… Questo gesto, toccante nella sua spontaneità, ha avuto un altro effetto su di me, quello di scoprire l’universo poco conosciuto di questi gioielli d’arte unici, preziosi per la loro rarità e il loro carico simbolico spesso all’origine della loro creazione», ha raccontato Diane Venet. Certo, alcuni di questi gioielli sono sculture in miniatura, non indossabili, ma altri sono stati concepiti come opere d’arte da infilare al dito oppure attorno al collo. Sono gioielli veri. Ma con un guizzo che rivela lo stile e la creatività dell’autore. Rudy Serra

De Calder à Koons, bijoux d’artistes. La colletion idéale de Diane Venet
Musée des Arts Décoratifs
107, rue de Rivoli, Paris
Da martedì a domenica: 11-18
Ticket da 9 a 13 euro




Damien Hirst. Pill Charm Bracelet, 2004, argento
Damien Hirst. Pill Charm Bracelet, 2004, argento
Diane Venet. Foto: Damian Noszkowicz
Diane Venet. Foto: Damian Noszkowicz
Luciano Fontana, bracciale Elisse Concetto Spaziale, 1967
Luciano Fontana, bracciale Elisse Concetto Spaziale, 1967
Frank Stella, anello in oro
Frank Stella, anello in oro
Victor Vasarely, bracelet Jolie, 1985, argento e smalto
Victor Vasarely, bracelet Jolie, 1985, argento e smalto
Bernar Venet, anello Ligne indéterminée, oro, 1998
Bernar Venet, anello Ligne indéterminée, oro, 1998

Claude Viallat, collier, acrilico, 2016
Claude Viallat, collier, acrilico, 2016







Artisti da indossare a Dubai





Gioielli firmati da famosi artisti, da Picasso a Kapoor: sono in mostra (e in vendita) a Dubai ♦︎

Che i gioielli siano una forma artistica, ovviamente quando sono al top, è assodato. E la passione di molti pittori e scultori per i gioielli lo conferma. Se andate a Dubai, per esempio, dal 19 marzo al 2 giugno 2018 potete visitare la Custot Gallery, che ha organizzato una mostra intitolata Art and Jewelry, curata dalla collezionista Diane Venet. Come potete immaginare, la mostra è dedicata ai gioielli che sono stati realizzati da artisti di fama internazionale, come Alexander Calder, Pablo Picasso e Niki de Saint Phalle, passando per Anish Kapoor, Marc Quinn, Ron Arad, oppure l’argentino Pablo Reinoso, l’iraniano Monir Shahroudy e il libanese Nadim Karam. Nota: gli 80 gioielli esposti sono anche in vendita. La mostra è un’idea di Stéphane Custot, che gestisce la galleria nella città degli Emirati.

La mostra comprende bracciali, collane, orecchini, anelli, cioè l’intero spettro dei gioielli. Spesso sono pezzi creati dagli artisti come un segno di amore per moglie compagne. Ma non solo: Alexander Calder, per esempio, durante la sua vita ha scolpito più di 1.800 gioielli, tutti pezzi unici. Federico Graglia




Anish Kapoor, Water Pendant, oro 22 carati lucido, smalto blu. Courtesy of Louisa Guinness Gallery. Photo Credit: Richard Valencia
Anish Kapoor, Water Pendant, oro 22 carati lucido, smalto blu. Courtesy of Louisa Guinness Gallery. Photo Credit: Richard Valencia

Collana in ottone di Alexander Calder. Foto Courtesy: Custot Gallery
Collana in ottone di Alexander Calder. Foto Courtesy: Custot Gallery
Anello Linea Indeterminata, in argento, di Bernar Venet. Foto Courtesy: Custot Gallery
Anello Linea Indeterminata, in argento, di Bernar Venet. Foto Courtesy: Custot Gallery
Niki de Saint Phalle, collana Assemblage, 1974- 2015. Foto Courtesy: Custot Gallery
Niki de Saint Phalle, collana Assemblage, 1974- 2015. Foto Courtesy: Custot Gallery

Pablo Reinoso, orecchini a forma di spaghetti. Foto Courtesy: Custot Gallery
Pablo Reinoso, orecchini a forma di spaghetti. Foto Courtesy: Custot Gallery