Oriente

MWParis tra Oriente e Occidente




Le atmosfere dei miti di Oriente e Occidente negli inconsueti gioielli di MwParis, fondato da Thu-Thao Le Thi ♦

Si chiama Thu-Thao Le Thi ed è una designer parigina. Per la verità è nata in Giappone, ma cresciuta in Vietnam, è passata in Italia è andata in Brasile e, finalmente, in Francia. Tutti questi spostamenti, questa miscela di culture, influenze artistiche, tradizioni, si riflettono nei suoi gioielli, prodotti con il marchio MWParis. Come se non fosse sufficiente l’esperienza in diversi paesi, lei si descrive come un’appassionata di archeologia (fin da piccola).

Anello Movere, in oro bianco, diamanti e opale
Anello Movere, in oro bianco, diamanti e opale

I suoi gioielli, infatti, riflettono le antiche mitologie di Oriente e Occidente, ma tradotte in uno stile moderno. Classici anche i materiali impiegati: oro giallo, come si usava nell’antichità, oltre a pietre preziose e semi-preziose. Inconsueti i nomi dei gioielli. Ci sono, per esempio, Dio del disco solare nell’antico Egitto (anelli), la collana dedicata a un arbusto tropicale, l’Aliantus Altissima, con una pregevole giada a forma di foglia, l’anello Movere, dualismo tra il giorno e la notte. Se vi piacciono anelli e collane, però, bisogna essere pazienti: lei crea pezzi in edizione limitata in soli otto esemplari. Giulia Netrese

Collier Ailanthus Altissima, in oro giallo 18 carati e giada birmana
Collier Ailanthus Altissima, in oro giallo 18 carati e giada birmana
Anello in oro e diamanti
Anello in oro e diamanti
Anelli Movere, in oro bianco, diamanti e opale
Anelli Movere, in oro bianco, diamanti e opale
Anelli Dualité, le jour e la nuit. Oro giallo, turchesi e ametiste
Anelli Dualité, le jour e la nuit. Oro giallo, turchesi e ametiste
Anelli L'Être immortel tête de lion e queue de serpent. Oro bianco e rubini
Anelli L’Être immortel tête de lion e queue de serpent. Oro bianco e rubini
Collana Silchim, con leone e amuleto contro la cattiva sorte
Collana Silchim, con leone e amuleto contro la cattiva sorte
Anello in oro giallo e diamanti
Anello in oro giallo e diamanti
Anelo in oro bianco e diamanti con taglio a trapezio
Anelo in oro bianco e diamanti con taglio a trapezio
Anelli Dio del disco solare nell'antico Egitto. Oro e diamanti
Anelli Dio del disco solare nell’antico Egitto. Oro e diamanti

Pendente in oro di MwParis
Pendente in oro di MwParis







Viaggio nell’Oriente misterioso con Lydia Courteille




C’è chi va tutti gli anni sulla stessa spiaggia affollata. E c’è chi, come Lydia Courteille, preferisce viaggiare per il mondo scegliendo percorsi affascinanti, ma non facili. C’è anche chi in vacanza scatta fotografie con lo smartphone e c’è chi, come Lydia Courteille, compone un diario di viaggio per immagini, tra miti e misteriosi monumenti. Infine, c’è chi torna a casa con qualche souvenir e chi, come Lydia Courteille, torna a casa con le idee per trasformare quello che ha visto in una nuova collezione di alta gioielleria.

L’ultima della serie si chiama Caravan e si compone di sei anelli, quattro collane e due bracciali. Esiste l’alta gioielleria di viaggio? Se non esiste l’ha inventata la creatrice parigina, che ha ricordato le tappe del viaggio e della collezione attraverso la piattaforma Zoom. La collezione Caravan nasce, infatti, dalle immagini di un viaggio sulla strada delle antiche carovane che dal Medio Oriente arrivavano in Cina. Paesi lontani e civiltà ormai scomparse, quelle raccontate da Marco Polo e Jean-Baptiste Tavernier, che si incrociano con il culto di Zoroastro o le conquiste di Alessandro Magno e Tamerlano. Carovane di cammelli che si fermavano per la notte nei serragli, alberghi molto spartani. E attorno ai quali, nei secoli sono sorte intere città.

Anello tulipano in oro, zaffiri orange e diamanti neri
Anello tulipano in oro, zaffiri orange e diamanti neri

Il viaggio (e la collezione) iniziano a Istanbul. In effetti nel 2015 Lydia Courteille aveva già dedicato una collezione al Topkapi a Istanbul, dove si trovava la residenza del sultano, ispirata dalla grande storia d’amore di Roxelana e Solimano il Magnifico, ma anche dal bianco e blu delle ceramiche di Iznik decorate con rose Halfeti e tulipani neri, simbolo della Turchia. Una tappa che l’artista-designer parigina trasforma in un anello a forma di tulipano, in oro e diamanti neri.

Anello peacock
Anello peacock

Dalla Turchia alla Persia, nel regno del pavone, antico simbolo del Paese che oggi è l’Iran. Il pavone caratterizzava il trono d’oro del monarca persiani, e ora si trasforma in grandi orecchini pendenti, con pietre della tonalità del blu, viola e verde e in uno spettacolare anello costituito dagli stessi elementi.

Orecchini Peacock, ispirati al trono del pavone persiano
Orecchini Peacock, ispirati al trono del pavone persiano

Sempre in Persia, due millenni fa, è nato il culto di Zoroastro al sole, glorificato attraverso un fuoco sacro perenne, che arde ancora in alcuni templi. La visita a questi antichi luoghi di culto durante il viaggio sulla Via della Seta, ha ispirato Lydia Courteille un grande anello che si apre e mostra una fiamma realizzata con zaffiri orange e gialli, tsavoriti e un grande zircone azzurro sulla parte superiore.

Anello dedicato al culto di Zoroastro con zaffiri orange e gialli, tsavoriti e un grande zircone azzurro sulla parte superiore
Anello dedicato al culto di Zoroastro con zaffiri orange e gialli, tsavoriti e un grande zircone azzurro sulla parte superiore

Un altro aspetto della religione zoroastriana è il culto dei morti esposti al sole e alle incursioni degli avvoltoi. Il memento mori (ricorda che devi morire) in questa collezione è rappresentato da un anello che nasconde due teschi realizzato in oro, 244 zaffiri, 139 diamanti bianchi, 73 diamanti brown, 32 onici.

anello che nasconde due teschi realizzato in oro, 244 zaffiri, 139 diamanti bianchi, 73 diamanti brown, 32 onici
anello che nasconde due teschi realizzato in oro, 244 zaffiri, 139 diamanti bianchi, 73 diamanti brown, 32 onici

Sulla Via della Seta è nato anche il mito di Tamerlano, l’ultimo conquistatore dell’Asia centrale come leader dei guerrieri nomadi. Il pronipote di Tamerlano, Babur, conquistà il nord dell’India è diventò il primo imperatore Mughal. Quella cultura ha lasciato monumenti spettacolari, come il Taj Mahal, ma anche come il mausoleo di Tamerlano a Samarcanda. Un anello della collezione rappresenta un avvoltoio, guardiano del cielo sopra l’antico monumento che si trova in Uzbekistan.

Anello che rappresenta un avvoltoio che avvolge la cupola del mausoleo Gour Emir in oro, diamanti brown e bianchi, zaffiri, aquamarina
Anello che rappresenta un avvoltoio che avvolge la cupola del mausoleo Gour Emir in oro, diamanti brown e bianchi, zaffiri, aquamarina

Un altro aspetto del mito orientale è la magia. Favole come quelle delle Mille e una notte contengono un fascino senza tempo. Un anello della collezione Carvan allude proprio a con l’anello Aladdin, che si apre rivelando un prezioso segreto. Ma nel lungo e affascinante viaggio di Lydia Courteille c’è anche molto altro, come un bracciale che si ispira a Dario il Grande, alla civiltà Mespotanica, ma anche pendente e orecchini che ricordano solitarie piante del deserto, oppure l’anello che rielabora il tema delle ceramiche che abbelliscono la madrassa di Samarcanda.

Anello ispirato alle decorazioni della madrassa di Samarcanda
Anello ispirato alle decorazioni della madrassa di Samarcanda
Anello con la lampada magica di Aladino
Anello con la lampada magica di Aladino
Anello con le sembianze di leone sumero. Al centro del corpo c'è un cilindro che può ruotare
Anello con le sembianze di leone sumero. Al centro del corpo c’è un cilindro che può ruotare

Orecchini ispirati alla pianta che cresce nel deserto, il saxaul
Orecchini ispirati alla pianta che cresce nel deserto, il saxaul

Orecchini ispirati alla Sublime Porta di Istanbul
Orecchini ispirati alla Sublime Porta di Istanbul







L’Oriente d’oro a Ginevra

Gli ori del passato nei Paesi sulla Via della Seta in mostra a Ginevra.

Tuffiamoci nel passato. Perché è dal passato che nasce il presente e si forma il futuro. Anche nella gioielleria. Un’arte che è come un oceano in cui le acque finiscono per mischiarsi, dove colori e forme si confondono e lo stile, come un’onda, tocca una spiaggia e poi si ritrae. Tutta questa poesia per presentare un’esposizione che eleva oro, rubini, turchesi, perle e diamanti ad ambasciatori culturali. A Ginevra la Fondazione Baur presenta Bijoux d’Orients Lointains, i gioielli dai Paesi lungo l’antica Via della Seta. Sono 300 i preziosi che provengono da Yemen, Indonesia, India, Cambogia, Thailandia e Filippine. Cina e Giappone sono già presenti nel museo. Sono gioielli antichi e meno antichi, tutti rarissimi, custoditi in collezioni private e, quindi, esposti al pubblico in via eccezionale.

Come accennato, sono gioielli, quindi oggetti preziosi nati per essere indossati, ma allo stesso tempo sono un piccolo riassunto della cultura e dello sviluppo artistico dei luoghi e dell’epoca in cui sono stati concepiti. I gioielli sono stati utilizzati anche come moneta di scambio, sono stati bottino di guerra, testimonianze di ricchezza destinati a finire nelle tombe. E se pensate che un gioiello è solo un gioiello, basta osservare la varietà di monili presente per capire quanto questi oggetti si siano evoluti e trasformati secondo il gusto, l’abilità orafa e il modo di vivere. Rudy Serra

Bijoux d’Orients Lointains
Fino al 26 febbraio, 2017
Fondazione Baur
Ginevra, 8 Munier-Romilly Street
da martedì a domenica
orario: 14-18

Cintura in oro e cristallo di rocca. Cambogia, periodo Khmer, IX-XIII secolo
Cintura in oro e cristallo di rocca. Cambogia, periodo Khmer, IX-XIII secolo
Collier in oro e cotone. India Tamil Nadu, XIX-XX secolo
Collier in oro e cotone. India Tamil Nadu, XIX-XX secolo
Collier in oro, Birmania. CIrca anno Mille
Collier in oro, Birmania. CIrca anno Mille
Collana d'Oro, Sumatra, XIX-XX secolo
Collana d’Oro, Sumatra, XIX-XX secolo
Diadema e spille, Indonesia-Bali. Argento dorato, XIX secolo
Diadema e spille, Indonesia-Bali. Argento dorato, XIX secolo
Parure bura bura, Indonesia, Sumatra. Argento dorato, XiX secolo
Parure bura bura, Indonesia, Sumatra. Argento dorato, XiX secolo
Pendente amuleto, oro e cristallo di rocca. Cambogia, periodo Khmer, IX-XIII secolo
Pendente amuleto, oro e cristallo di rocca. Cambogia, periodo Khmer, IX-XIII secolo
Pendente kaffat  o beduino. Arabia Saudita. Oro, turchese, perle, cotone. XIX-XX secolo
Pendente kaffat o beduino. Arabia Saudita. Oro, turchese, perle, cotone. XIX-XX secolo
Collana in argento dorato. Yemen, XIX-XX secolo
Collana in argento dorato. Yemen, XIX-XX secolo

Pandora al fiore di loto

Il fiore di loto ha ispirato filosofi, poeti, pittori. Ma anche molti gioiellieri. Ora alla lista degli ammiratori di questi petali che profumano d’Oriente si aggiunge Pandora. Il brand danese, più trendy che mai, propone una collezione ispirata al fiore simbolo dell’Asia per la sua collezione Colori d’Oriente. Il loto è rivisto in stile minimal grazie alla combinazione di fiori esotici e stampe della tradizione asiatica. Il charm con pendente Fiore Orientale, in argento Sterling 925 è realizzato con petali stratificati, senza perdere il tipico design Pandora. C’è anche il ciondolo in vetro di Murano (ma non è così fragile come si potrebbe pensare) con un effetto traslucido offerto dallo smalto rosso cremisi applicato a mano, con in più una pietra di zirconia cubica, per offrire l’idea della rugiada. Il charm è si presenta in due colori diversi, secondo l’angolatura in cui viene osservato. Prezzi: versione in argento Sterling 925: 45 euro, in vetro di Murano 39 euro. Margherita Donato

Charms Pandora in vetro di Murano. Prezzo: 39 euro
Charms Pandora in vetro di Murano. Prezzo: 39 euro
Charms Pandora in argento. Prezzo: 45 euro
Charms Pandora in argento. Prezzo: 45 euro
Bracciale con i charms Colori d'Oriente
Bracciale con i charms Colori d’Oriente
Catena con ciondolo Pandora
Catena con ciondolo Pandora