Met

I gioielli del Metropolitan Museum of Art di New York

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In uno dei musei più famosi del mondo, il Met di New York, si può scegliere tra un vasto assortimento di bijoux ♦

Una volta, lo store interno di un museo era il luogo dove comprare la cartolina della mostra appena visitata, magari anche il manifesto del capolavoro in esposizione o, al massimo, il libro sulla vita dell’artista. Altri tempi. Ora invece, al bookshop ci si aspetta di trovare molto, molto di più: opere d’arte trasformate in souvenir, mobili, riproduzioni di statue antiche, vasellame. E non solo.

Collana in bronzo placcato canna di fucile e smalto applicato a mano
Collana in bronzo placcato canna di fucile e smalto applicato a mano

Al Met, il Metropolitan Museum of Art di New York, per esempio, l’ingresso è libero e sono molti i newyorchesi che vanno a fare acquisti nel suo store, perché sanno di trovare oggetti molto originali. Anche da indossare: ci sono bijoux che imitano lo stile dei pezzi in esposizione, o che riprendono i monili dipinti in quadri famosi, oppure le decorazioni degli antichi arazzi. Ma ci sono anche linee contemporanee create apposta come gli orecchini e le spille dalle forme geometriche in metallo placcato oro ed ebano africano, realizzati da artigiani locali con un gusto che non stonerebbe nelle sfilate prêt-à-porter.
Collana con cerchi in vetro
Collana con cerchi in vetro

Chi ama il gioiello antico può spaziare dall’antico Egitto, passando per Bisanzio fino ad approdare alla natura celebrata negli sfondi degli arazzi medievali.  Ecco alcuni esempi.

Collana ispirata all'antico Egitto con  corniola e lapislazzulo
Collana ispirata all’antico Egitto con corniola e lapislazzulo
Orecchini con perle barocche
Orecchini con perle barocche
Orecchini ispirati all'antico Egitto nel VI-IV secolo
Orecchini ispirati all’antico Egitto nel VI-IV secolo

Orecchini ispirati al celebre quadro «Iris» di Van Gogh
Orecchini ispirati al celebre quadro «Iris» di Van Gogh







Al Met di New York la storia dei gioielli

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Una mostra al Met di New York racconta la storia e l’arte della gioielleria ♦︎

Avete in programma un viaggio a New York o, fortunati voi, abitate nella città più famosa d’America? Amate i gioielli? Allora segnate sulla vostra agenda questa data: 12 novembre 2018. È il giorno in cui si inaugura una grande mostra sulla gioielleria. La storia, il significato, gli stili: la mostra, intitolata Jewelry: The Body Transformed, è organizzata al Met e riunisce circa 230 oggetti di tutti i tipi. Etnici, di moda, di lusso creati tra il 2600 avanti Cristo e oggi: orecchine, spille, cinture, collane, anelli, ma anche sculture, dipinti, stampe e fotografie. La mostra è in programma fino al 12 novembre 2019. Il gioiello, infatti, sembra essere il denominatore comune di tutte le culture e di qualsiasi popolo. Da quelli che nell’antico Egitto servivano ad accompagnare un uomo potente nell’aldilà, a quelli che sono diventati status symbol, fino ai gioielli che sono abbinati a un significato spirituale. Per chi ama conoscere meglio ciò che indossa, la mostra è un’occasione interessante.

Fibbia in oro e pietre preziose
Fibbia in oro e pietre preziose

Dal paio di sandali in foglia d’oro provenienti dalla tomba delle tre mogli (straniere) del faraone Tutmosi III a Tebe, si prosegue fino al design moderno di Elsa Schiapparelli, passando alla per la Corona delle Ande, in oro e 443 smeraldi prodotta in Colombia durante il dominio coloniale della Spagna: non è solo una mostra sui gioielli, ma anche una riflessione per comprendere perché i gioielli accompagnano la storia dell’umanità. Margherita Donato

Jewelry: The Body Transformed
12 novembre 2018 – 24 febbraio 2019
The Met Fifth Avenue
1000 Fifth Avenue
New York, NY 10028
Telefono: 212-535-7710

https://www.metmuseum.org/




Ciondolo (Marangga), XIX-inizi-XX-secolo. Indonesia, Sumba Island.Oro. Metropolitan-Museum of Art, New York. In memoria di Kathleen H. Newton e Rogers Fund, 1988
Ciondolo (Marangga), XIX-inizi-XX-secolo. Indonesia, Sumba Island.Oro. Metropolitan-Museum of Art, New York. In memoria di Kathleen H. Newton e Rogers Fund, 1988
Collana di matrimonio (Thali ), fine del XIX secolo. India (Tamil Nadu). Oro incordato su filo nero. Metropolitan Museum of Art, New York. Dono di Cynthia Hazen Polsky, 1991
Collana di matrimonio (Thali ), fine del XIX secolo. India (Tamil Nadu). Oro incordato su filo nero. Metropolitan Museum of Art, New York. Dono di Cynthia Hazen Polsky, 1991
René-Jules Lalique (1860-1945). Collana , ca. 1897-1899. Oro, smalto, opali, ametiste, diam. 9 1/2 poll. (24,1 cm). Metropolitan Museum of Art, New York, dono di Lillian Nassau, 1985
René-Jules Lalique (1860-1945). Collana , ca. 1897-1899. Oro, smalto, opali, ametiste, diam. 9 1/2 poll. (24,1 cm). Metropolitan Museum of Art, New York, dono di Lillian Nassau, 1985
Elsa Peretti. Collana- cintura , 1973. Argento sterling, smalto. Metropolitan Museum of Art, New York, Acquisto, Irene Lewisohn Bequest, 2004
Elsa Peretti. Collana- cintura , 1973. Argento sterling, smalto. Metropolitan Museum of Art, New York, Acquisto, Irene Lewisohn Bequest, 2004
Braccialetti, circa 500-700. Bisanzio. oro, argento, perle, ametista, zaffiro, vetro, quarzo. Metropolitan Museum of Art, New York, Dono di John Pierpont Morgan, 1917
Braccialetti, circa 500-700. Bisanzio. oro, argento, perle, ametista, zaffiro, vetro, quarzo. Metropolitan Museum of Art, New York, Dono di John Pierpont Morgan, 1917







Anelli antichi a New York

Gli anelli sono una delle forme più antiche e familiari di ornamento. Questi gioielli sono sempre stati indossati sia da uomini che da donne, e non solo per un vezzo estetico. Gli anelli sono serviti come marcatori di status (per esempio, quelli con lo stemma nobiliare), oppure per segnalare eventi speciali della vita (come fidanzamenti o matrimoni). Sono anche espressioni della propria identità, e perfino talismani. Come sanno tutti i lettori di Gioiellis, esistono infinite forme di questa semplice struttura geometrica. Che ora è al centro di una mostra a New York. Se questa estate siete nella Grande Mela, potete visitarla: durerà sino al 18 ottobre. Gli anelli esposti provengono dalla collezione Griffin, grifone in italiano, la mitica creatura che ha testa di aquila e corpo del leone. Nella tradizione medievale, il grifone era spesso un custode del tesoro e aveva la capacità di scovare l’oro nelle roccia. La collezione comprende diversi anelli dei secoli passati, in particolare antichi, medievali, rinascimentali. In queste epoche si è sviluppata l’estetica degli anelli come li conosciamo ora. L’esposizione, inoltre, mette in relazione le forme degli anelli con altre opere d’arte, come la pittura, lavorazione di metalli, manoscritti miniati. Per esempio, pochi sanno che i diamanti sono stati molto apprezzati nel mondo romano. Ma erano utilizzati allo stato grezzo, come gemme ottaedriche, perché non erano ancora state inventate le tecniche per tagliarli. L’unica fonte di diamanti è stata l’India e soltanto un piccolo numero ha raggiunto il mondo romano attraverso le vie del commercio. La mostra è organizzata a The Cloisters museum and gardens, sede distaccata del Metropolitan Museum of Art di New York. È un chiostro medioevale, ovviamente ricostruito importando dall’Europa antiche pietre, colonne, bassorilievi. Finto ma vero, insomma: only in America… Federico Graglia

Treasures and Talismans
Rings from the Griffin Collection
May 1–October 18, 2015
The Cloisters museum and gardens, the branch of The Metropolitan Museum of Art www.metmuseum.org/exhibitions/listings/2015/treasures-and-talismans

Anello con un grande zaffiro e inscritto un nome arabo
Anello con un grande zaffiro e inscritto un nome arabo: Abd as-Salam ibn Ahmad. La pietra, incisa secoli prima che l’anello fosse creato, era molto apprezzata. Lo zaffiro era estratto in Sri Lanka, Arabia, e Persia. La pietra era associata con la castità e la purezza. Una seconda iscrizione recita: Per amore sono stato fatto e per amore sono indossato
Anello del tardo Medioevo
Anello del tardo Medioevo (XII-XIII secolo) con una grande acquamarina
Anelli storici della mostra
Anelli storici della mostra
Anello del quarto secolo, tardo romano. Oro e granati
Anello del quarto secolo, tardo romano. Oro e granati
Anello con una doppia gemma, circa 300 D.C. Oro, smeraldo e perla
Anello con una doppia gemma, circa 300 D.C. Oro, smeraldo e perla
Anello doppio di epoca bizantina, sesto secolo D.C. Oro, ametista, smeraldo, vetro, perla
Anello doppio di epoca bizantina, sesto secolo D.C. Oro, ametista, smeraldo, vetro, perla
Epoca rinascimentale, circa 1400: oro, essonite, granato
Epoca rinascimentale, circa 1400: oro, essonite, granato
Anello di epoca romana terzo-quarto secolo, in oro e diamante ottagonale
Anello di epoca romana terzo-quarto secolo, in oro e diamante ottagonale
Bottega dell'orafo dipinta da Petrus Christus, pittore olandese (144-1475)
Bottega dell’orafo dipinta da Petrus Christus, pittore olandese (144-1475)

Al Met farfalle e fiori di Jar

[wzslider]Un’occasione imperdibile per chi va a New York. Il Metropolitan Museum of Art (Met) ha organizzato fino a marzo una mostra di oltre 400 opere del celebre designer di gioielli Joel A. Rosenthal, che lavora a Parigi sotto il nome di Jar. La mostra è la prima retrospettiva negli Stati Uniti del suo lavoro e anche la prima retrospettiva al Metropolitan Museum dedicata a un gioielliere. Rosenthal è cresciuto nel Bronx, quartiere difficile di New York, e ha trascorso gran parte della vita a visitare i musei della città. Ma da New York Rosenthal si spostò all’Università di Harvard e poi a Parigi per laurearsi nel 1966. A Parigi Rosenthal ha incontrato Pierre Jeannet, un incontro decisivo. Nel 1973 i due hanno aperto un negozio di ricamo. Soggetto preferito: i fiori. Poi, è stata la volta delle pietre. Dopo nemmeno un anno il negozio ricamo è dimenticato per puntare sui gioielli. Nel 1976, Rosenthal ritorna a New York per fare esperienza da Bulgari, per trasferirsi a Parigi con una propria maison: Jar.

Un successo immediato, tanto che nel 1978 ha aperto un proprio negozio in Place Vendôme, il tempio della gioielleria. All’inizio gestito solo da Rosenthal e Jeannet, per poi ingrandirsi, nel 1987, in uno store più grande, dove si trova ancora oggi. Jar non ha solo un obiettivo commerciale, ma anche artistico. La attenta selezione delle pietre serve per le composizioni che si trasformano in gioielli unici. E ha introdotto l’uso dell’argento annerito il metallo per far risaltare il colore delle pietre e la lucentezza dei diamanti. La sua tecnica nel comporre i pavé è diventata uno stile, così come il suo lavoro con i diamanti.

Due temi ricorrenti nella sua produzione sono fiori e farfalle, spesso utilizzati per le spille. Tutti pezzi che la mostra al Met mostra nel loro splendore. Giulia Netrese

Open 7 Days a Week
March–October: 10:00 a.m.–5:15 p.m.
November–February: 10:00 a.m.–4:45 p.m.
Closed Thanksgiving Day, December 25, and January 1

99 Margaret Corbin Drive
New York, NY 10040
Phone: 212-923-3700

Tickets

Adults $25
Seniors (65 and older) $17
Students $12
Members (Join Now) Free
Children under 12 (accompanied by an adult)

ukAt the Met butterflies and Jar ‘s flowers

A wonderful opportunity for those who go to New York. The Metropolitan Museum of Art (Met ) held until March an exhibition of over 400 works by the famous jewelry designer Joel A. Rosenthal, who worked in Paris under the name of Jar. The exhibition is the first retrospective of his work in the United States and also the first retrospective at the Metropolitan Museum devoted to a jeweler. Rosenthal grew up in the Bronx, tough neighborhood of New York, and spent much of his life to visit the city’s museums. But Rosenthal moved from New York to Harvard University and then to Paris to graduate in 1966. In Paris he met Pierre Jeannet Rosenthal, a decisive encounter. In 1973, the two opened an embroidery shop. Favorite subject: the flowers. Then it was the turn of the stones. After less than a year, the embroidery shop forgot to focus on jewelry. In 1976, Rosenthal returned to New York to gain experience by Bulgari, and moved to Paris with his own house: Jar.

A immediate success, so much so that in 1978 he opened his own shop in Place Vendôme, the temple jewelery. At first only managed by Rosenthal and Jeannet, and then expand in 1987, in a larger store, where it still stands today. Jar not only has a business purpose, but also artistic. The careful selection of the stones used for compositions that are transformed into unique jewelry. It introduced the use of silver blackened metal to bring out the color of the stones and the sparkle of diamonds. His technique in composing has become a pavé style, as well as his work with the diamonds.

Two recurring themes in his work are flowers and butterflies, often used for brooches. All pieces in the exhibition at the Met show their splendor.

france-flagAu Met papillons et des fleurs Pot

Une belle occasion pour ceux qui vont à New York. Le Metropolitan Museum of Art (Met ) a tenu jusqu’à ce que Mars une exposition de plus de 400 œuvres par le célèbre créateur de bijoux Joel A. Rosenthal, qui a travaillé à Paris sous le nom de pot. L’exposition est la première rétrospective de son œuvre aux États-Unis et aussi la première rétrospective au Metropolitan Museum consacré à un bijoutier. Rosenthal a grandi dans le Bronx, quartier difficile de New York, et a passé une grande partie de sa vie à visiter les musées de la ville. Mais Rosenthal déplacé de New York à l’Université de Harvard et à Paris pour obtenir leur diplôme en 1966. A Paris, il rencontre Pierre Jeannet Rosenthal, une rencontre décisive. En 1973, les deux ouvert un atelier de broderie. Sujet de prédilection: les fleurs. Puis ce fut le tour des pierres. Après moins d’un an, l’ atelier de broderie a oublié de se concentrer sur les bijoux. En 1976, Rosenthal est retourné à New York pour acquérir de l’expérience par Bulgari, et s’installe à Paris avec sa propre maison: Jar.

Un succès immédiat, tant et si bien qu’en 1978, il a ouvert sa propre boutique à la Place Vendôme, le bijou de temple. Dans un premier temps seulement réussi par Rosenthal et Jeannet, puis développez en 1987, dans un grand magasin, où il se trouve encore aujourd’hui. Jar n’a pas seulement un but d’affaires, mais aussi artistique. La sélection minutieuse des pierres utilisées pour des compositions qui se transforment en bijoux uniques. Il a introduit l’utilisation de l’argent noirci métal pour faire ressortir la couleur des pierres et l’éclat des diamants. Sa technique de composition est devenu un style de pavé, ainsi que son travail avec les diamants.

Deux thèmes récurrents dans son travail sont des fleurs et des papillons, souvent utilisés pour broches. Toutes les pièces de l’exposition au Met montrent leur splendeur.

german-flagAn der Met Schmetterlinge und Blumen Jar

Eine wunderbare Gelegenheit für diejenigen, die nach New York zu gehen. Das Metropolitan Museum of Art ( Met) gehalten, bis März eine Ausstellung mit über 400 Werken des berühmten Schmuckdesigner Joel A. Rosenthal, der in Paris unter dem Namen Jar gearbeitet. Die Ausstellung ist die erste Retrospektive seines Werkes in den Vereinigten Staaten und auch die erste Retrospektive im Metropolitan Museum zu einem Juwelier gewidmet. Rosenthal wuchs in der Bronx, harten Nachbarschaft von New York und verbrachte einen Großteil seines Lebens der Museen der Stadt zu besuchen. Aber Rosenthal zog von New York nach der Harvard-Universität und dann nach Paris, um im Jahr 1966 zu absolvieren. In Paris traf er Pierre Jeannet Rosenthal, eine entscheidende Begegnung. Im Jahr 1973 werden die beiden eröffnet eine Stickerei Shop. Lieblingsthema: die Blumen. Dann war die Reihe der Steine. Nach weniger als einem Jahr, vergaß der Stickereigeschäft auf Schmuck konzentrieren. Im Jahr 1976, Rosenthal nach New York zurück, um Erfahrungen von Bulgari zu gewinnen, und zog nach Paris mit seinem eigenen Haus: Glas.

Ein unmittelbaren Erfolg, so sehr, dass im Jahr 1978 eröffnete er sein eigenes Geschäft in der Place Vendôme, dem Tempel Schmuck. Zunächst nur von Rosenthal und Jeannet verwaltet, und erweitern Sie dann im Jahr 1987 in einem größeren Laden, wo es heute noch steht. Jar hat nicht nur einen Geschäftszweck, sondern auch künstlerisch. Die sorgfältige Auswahl der für die Kompositionen, die in einzigartige Schmuckstücke verwandelt werden Steine. Es führte die Verwendung von Silber geschwärzt Metall die Farbe der Steine ​​und das Funkeln der Diamanten herauszubringen. Seine Technik im Komponieren hat ein Pavé -Stil, sowie seine Arbeit mit den Diamanten zu werden.

Zwei wiederkehrende Themen in seinem Werk sind Blumen und Schmetterlinge, die oft für Broschen verwendet. Alle Stücke in der Ausstellung an der Met zeigen ihre Pracht.

flag-russiaВ Met бабочками и цветами Jar

Прекрасная возможность для тех, кто идет в Нью-Йорке. Музей Метрополитен ( Мет ) занимал до марта выставку более 400 работ по проекту знаменитого дизайнера ювелирных украшений Джоэл А. Розенталь, который работал в Париже под именем Jar. Выставка является первым ретроспектива его работ в Соединенных Штатах, а также первый ретроспектива в Музее Метрополитен, посвященная ювелира. Розенталь вырос в Бронксе, жесткой города Нью-Йорк, и провел большую часть своей жизни, чтобы посетить музеи города. Но Розенталь переехала из Нью-Йорка в Гарвардском университете, а затем в Париж, чтобы закончить в 1966 году. В Париже он встретил Пьера JEANNET Rosenthal, решающую встречу. В 1973 году два открытых вышивания магазин. Любимое сообщения: цветы. Тогда настала очередь из камней. Менее чем через год,вышивка магазин забыл сосредоточиться на ювелирные изделия. В 1976 году Розенталь вернулся в Нью-Йорк, чтобы получить опыт на Bulgari, и переехал в Париж к своему дому: Jar.

Hемедленный успех: тем более, что в 1978 году он открыл свой ​​собственный магазин в Вандомской площади, храм украшения. Сначала только управляется Розенталь и Жанне, а затем разверните в 1987 году, в более широком магазине, где она стоит до сих пор.

Jar не только имеется бизнес- цели, но и художественного. Тщательный отбор камней, используемых в композициях, которые превращаются в уникальных ювелирных изделий. Это введено использование серебра почерневшие металла, чтобы выявить цвет камней и блеск бриллиантов. Его техника в сочинения стала pavé стиль, а также его работа с бриллиантами. Два основных направления в своей работе являются цветы и бабочки, часто используемые для броши. Все фигуры в выставке в Метрополитен показать свою пышность.

spain-flagEn el Met mariposas y flores Jar

Una maravillosa oportunidad para los que van a Nueva York. El Museo Metropolitano de Arte ( Met) ocupó hasta marzo una exposición de más de 400 obras por el famoso diseñador de joyas Joel A. Rosenthal, que trabajó en París bajo el nombre de Jar. La exposición es la primera retrospectiva de su obra en los Estados Unidos y también la primera retrospectiva en el Museo Metropolitano dedicado a un joyero. Rosenthal se crió en el Bronx, duro barrio de Nueva York, y pasó gran parte de su vida a visitar los museos de la ciudad. Pero Rosenthal se mudó de Nueva York a la Universidad de Harvard y luego a París para graduarse en 1966. En París conoció a Pierre Jeannet Rosenthal, un encuentro decisivo. En 1973, los dos abrieron un taller de bordado. Tema favorito: las flores. Luego fue el turno de las piedras. Después de menos de un año, el taller de bordado se olvidó de concentrarse en la joyería. En 1976, Rosenthal volvió a Nueva York para ganar experiencia de Bulgari, y se trasladó a París con su propia casa: Jar.

Un éxito inmediato, tanto es así que en 1978 abrió su propia tienda en la Place Vendôme, la joya del templo. Al principio sólo gestionado por Rosenthal y Jeannet, a continuación, expanda en 1987, en una tienda más grande, en el que aún sigue en pie. Jar no sólo tiene un objetivo comercial, sino también artística. La cuidadosa selección de las piedras utilizadas para la composición que se transforman en joyas únicas. Se introdujo el uso de la plata ennegrecida de metal para sacar el color de las piedras y el brillo de los diamantes. Su técnica de composición se ha convertido en un estilo pavé, así como su trabajo con los diamantes.

Dos temas recurrentes en su obra son las flores y las mariposas, a menudo usados ​​para broches. Todas las piezas de la exposición en el Met muestran su esplendor.