Tornano i raffinati gioielli del Tefaf di Maastricht, da Wallace Chan a Hemmerle ♦︎
Torna il Tefaf (Maastricht, 16-24 marzo), un luna park per gli appassionati di arte, antichità e anche di gioielli. E dei 279 espositori che partecipano al Tefaf Maastricht 2019, 40 sono nuovi. Qui, in ogni caso, entrano solo gioielli antichi e di grande pregio, oppure contemporanei, ma firmati da prestigiosi designer che è meglio definire come artisti. Un nuovo ingresso, per esempio, è quello di Cindy Chao, di cui abbiamo già scritto.
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Sarà presente anche un altro grande maestro orientale: Wallace Chan. I suoi gioielli-scultura sono pezzi ricercati dai collezionisti e lasciano quasi sempre a bocca aperta. Chan è un maestro scultore e gioielliere di Hong Kong, che ha iniziato a lavorare in un laboratorio di pietre preziose nel 1974 e ora è una divinità della gioielleria. Basti dire che ha inventato un particolare metodo di lavorazione, il Wallace Cut: un sistema di intaglio delle pietre che crea figure, per esempio un volto, all’interno della pietra stessa. Un’altra prerogativa di Wallace Chan è la sua capacità nella lavorazione del titanio, un materiale leggero, ma molto ostico da utilizzare. Eppure il maestro cinese riesce a modellare il titanio come fosse una foglia d’argento. E non è finita: un paio di anni fa ha annunciato la creazione della Wallace Chan Porcelain, una ceramica cinque volte più resistente dell’acciaio, che può essere modellata in un’ampia gamma di colori e forme. Insomma, una specie di Leonardo da Vinci della gioielleria.
Accanto ai suoi gioielli si troveranno, come sempre, quelli di un’altra Maison innovativa, Hemmerle, che abbina raffinate e rare perle, diamanti verdi, oro e platino a materiali come ferro, alluminio o rame, in un design semplice e raffinato. Esattamente l’opposto di Chan, ma altrettanto stimolante. Federico Graglia