gioielleria

I riflessi di Gold Art

Gold Art è una delle grandi aziende italiane della gioielleria. È nata nel distretto di Arezzo nel 1978 su iniziativa di Domenico Tavanti. È nata come azienda di prodotti finiti destinati ai grossisti, e dal 2000 anche di prodotti semilavorati. Ma grazie ad alcune acquisizioni di marchi di gioielleria Gold Art oltre a produrre in conto terzi, crea anche gioielli da vendere direttamente al pubblico attraverso brand come Tavanti e Falcinelli, mentre 7Ar è specializzata nella produzione di tubo super leggero e Coi è attiva nella distribuzione di gioielli.

Collana Snowflakes con oro diamantato e colore ottenuto con cataforesi. Copyright: gioiellis.com
Collana Snowflakes con oro diamantato e colore ottenuto con cataforesi. Copyright: gioiellis.com

Una delle specialità della casa sono le diamantature. Si tratta di una lavorazione dell’oro che, attraverso l’incisione effettuata con punte di diamante della superficie del metallo, fanno brillare il gioiello creando micro sfaccettature sulla superficie. La progettazione tecnologica ha portato questa tecnica di lavorazione a livelli eccellenti, permettendo di creare infiniti motivi non solo sulla sfera, ma su qualsiasi forma desiderata. Lo testimoniano le grandi collane, ma anche bracciali, orecchini e anelli, a volte lavorati anche con l’aggiunta di smalti colorati.

Dettaglio della collana Snowflakes
Dettaglio della collana Snowflakes. Copyright: gioiellis.com
Gold Art, collana in oro, lavorazione con cataforesi
Gold Art, collana in oro, lavorazione con cataforesi. Copyright: gioiellis.com
Una modella indossa collana, bracciale, orecchini e anello Gold Art
Una modella indossa collana, bracciale, orecchini e anello Gold Art. Copyright: gioiellis.com

Antica Persia e micromosaico, gioielli di Roshanak Payrovi

Non è necessario spiegare perché molte donne iraniane, quelle che possono, decidano di andare all’estero. Roshanak Payrovi ha scelto due nuovi mondi: l’Italia e la gioielleria. E dopo il master in Design del gioiello ad Arezzo,ha approfondito la tecnica del micromosaico al punto da farne la caratteristica delle sue creazioni. In Toscana la giovane designer ha seguito l’insegnamento dello storico dell’arte Paolo Torriti e ha trovato il supporto del gioielliere-artista Alessio Boschi. Ha scelto anche di utilizzare la tecnica del micromosaico sotto la guida del Maestro Roberto Grieco, un artista romano con oltre 30 anni di esperienza.

Orecchini in micro mosaico, perle, tormalina
Orecchini in micro mosaico, perle, tormalina

La tecnica del micro mosaico utilizzata nel passato e riscoperta oggi, è utilizzata per realizzare gioielli ispirati all’antica Persia. La suaprima collezione trae ispirazione da Persepoli, la capitale cerimoniale dell’Impero achemenide ( 550–330 aC circa), di cui rimangono le rovine. Si trova nelle pianure di Marvdasht, vicino ai monti Zagros meridionali dell’Iran. È anche uno dei principali patrimoni culturali iraniani e del mondo. Roshanak Payrovi ha debuttato a Vicenzaoro grazie a The8, concorso dedicato agli allievi di Ied di Roma e Torino e promosso da Labigem, Laboratorio Italiano di Gemmologia.

Roshanak Payrovi. Copyright: gioiellis.com
Roshanak Payrovi. Copyright: gioiellis.com
Anello ispirato all'architettura dell’Impero achemenide
Anello ispirato all’architettura dell’Impero achemenide

Terzihan dal Gran Bazar al mondo

Negli anni Settanta Murat Terzihan si trasferì a Istanbul da Mardin, piccola cittadina turca al confine con la Siria, dove la famiglia lavorava gioielli da tre secoli. Nella grande città della Turchia affacciata sul Bosforo, Terzihan iniziò a lavorare al Grand Bazaar, uno dei mercati coperti più grandi e antichi del mondo (è stato fondato nel 1455). Sono passati diversi decenni e oggi Terzihan si è evoluta in una casa di gioielleria di lusso con boutique e showroom a Istanbul, Lisbona, Florida e rivenditori in cinque continenti.

Pendente con rubellite, topazio, tanzanite. Copyright: gioiellis.com
Pendente con rubellite, topazio, tanzanite. Copyright: gioiellis.com

L’azienda non ha abbandonato la sua vocazione artigianale e continua a essere guidata dai Terzihan, con i fratelli Can e Cem come direttore generale e direttore creativo che hanno affiancato il padre. La filosofia del brand è quella di valorizzare il mix di radici mesopotamiche e mediterranee, tra mare e gioielli. Lo stile è eclettico, moderno, e prevede l’utilizzo di pietre di colore, assieme all’oro, con disegni caleidoscopici e volumi geometrici ad alto contrasto, con qualche eco dell’art deco.

Pendente con topazio, zaffiri rosa e e orange. Copyright: gioiellis.com
Pendente con topazio, zaffiri rosa e e orange. Copyright: gioiellis.com
Orecchini Accra in oro rosa, diamanti, onice
Orecchini Accra in oro rosa, diamanti, onice
Medaglione in oro rosa com zaffiri multicolor e onice
Medaglione in oro rosa com zaffiri multicolor e onice
Collana Accra in oro bianco, diamanti, onice
Collana Accra in oro bianco, diamanti, onice

Un film per Serafino Consoli

Il brand Serafino Consoli presenta un video, The Shape of Life, che oltre a essere un veicolo per la comunicazione dei gioielli, vuole diventare un manifesto dei valori e la storia del marchio. Ambientato tra il Monte Rosa e il Circolo Filologico di Milano, centro culturale della città, il video è interpretato dalla ballerina e coreografa tedesca Anne Jung, con elementi di danza e sport: ha gareggiato alle Olimpiadi di Atlanta del 1996.

Il video è presentato come testimonianza del cammino stilistico intrapreso da Serafino Consoli, marchio nato nel 1959 in una piccola gioielleria del Nord Italia, in provincia di Bergamo, che ancora oggi porta il nome del suo fondatore. Le collezioni Brevetto e Serafino uniscono tradizione e innovazione: la tecnologia introdotta dal marchio rende i gioielli estremamente flessibili, in grado di adattarsi a ogni misura. Nella collezione Serafino, per esempio, gli anelli possono trasformarsi in bracciali, con due modalità di indossare il medesimo gioiello.

Serafino Consoli, bracciali e anelli
Serafino Consoli, bracciali e anelli

Con The Shape of Life abbiamo voluto creare un prodotto di comunicazione nuovo e innovativo. Per la sua produzione abbiamo individuato professionisti giovani che hanno portato la loro creatività e freschezza di idee per superare il concetto del classico spot. Insieme abbiamo pensato a questo progetto, poi girato e montato in un vero e proprio film-manifesto che, in pochi minuti e senza fronzoli inutili, parli, interpreti e trasmetta i concetti di natura, relazioni umane, cambiamenti. Perché la forma della vita è mutevole come i nostri anelli, che durano per sempre adattandosi al tempo che scorre. Per noi The Shape of Life non è una semplice e classica iniziativa di marketing, è un progetto che mira ad accompagnarci e a rappresentarci come azienda e persone, perché indaga e mette a confronto la sensibilità e la bellezza che è in ognuno di noi.
Ivan Consoli, Ceo di Serafino Consoli

Il film è prodotto dalla creative&production company indipendente Jumpp, è scritto e diretto da Nicola Martini, sotto la direzione creativa esecutiva di Giovanni Verdicchio. La direzione fotografica porta la firma di Luca Costantini, le musiche sono a cura di Daniele De Virgilio.

La locandina di The Shape of Life
La locandina di The Shape of Life

La primavera di Ribas Jewellery

Gioielli dal disegno romantico, ispirato alla stagione dei fiori: un trema classico della gioielleria, proposto da Ribas Jewellery per la primavera 2024. Oro e diamanti sono i classici ingredienti della ricetta, con l’aggiunta di pietre preziose per un tocco di colore. Il brand, nato a Tel Aviv nel 2002 su iniziativa di Patrik Ribas, porta a garanzia di qualità e competenza la certificazione dell’Israel Diamond Exchange, di cui è membro: la città è una delle capitali mondiali dei diamanti. L’azienda, inoltre, ha headquarters a Vilnius (Lituania), uffici creativi in Toscana e un flagship store a Firenze.

Anello e collana con croce di Ribas Jewellery indossati
Anello e collana con croce di Ribas Jewellery

Il design dei gioielli è tradizionale, con bracciali tennis in oro bianco o giallo e anelli eternity in oro giallo con diamanti e zaffiri rosa, a cui si aggiungono anche pendenti a forma di croce tempestati di diamanti. Più trendy i piercing con due modelli, uno in oro bianco su cui si trovano tre piccoli fiori con diamanti e uno in oro giallo con un fiore centrale, dove i quattro petali sono formati da quattro diamanti da 0,17 carati. L’obiettivo è proporre gioielli con diamanti a prezzo relativamente accessibile.

Bracciali tennis, collana con croce, orecchini e anelli in oro e diamanti
Bracciali tennis, collana con croce, orecchini e anelli in oro e diamanti
Piercing in oro giallo e diamanti
Piercing in oro giallo e diamanti
Bracciale tennis in oro bianco e diamanti
Bracciale tennis in oro bianco e diamanti

Dave Meleski presidente del Responsible Jewellery Council

Dave Meleski, presidente e Ceo di Richline Group, è stato eletto presidente del Responsible Jewellery Council. RJC è l’autorità leader nel settore degli standard dell’orologeria e della gioielleria a livello mondiale e collabora con i suoi membri in tutto il mondo per creare una catena di fornitura sostenibile, dalla miniera alla vendita al dettaglio. È stata costituita nel 2005 da 14 marchi e istituzioni finanziarie di alto livello con l’obiettivo di trasformare la sostenibilità da un aspetto secondario a un’importante forza trainante del cambiamento. Oggi conta oltre 1.800 aziende associate in 71 Paesi. Meleski sostituisce David Bouffard che lascia la carica, dopo essere stato eletto nel 2018 per due mandati triennali.

È un momento critico perché RJC possa continuare a crescere e guidare la catena di fornitura globale nel definire gli standard per il nostro settore. Richline è stata coinvolta a livello di consiglio e di comitato sin dall’inizio dell’RJC e, in qualità di azienda manifatturiera globale con clienti al dettaglio in tutto il mondo, abbiamo contribuito a promuovere l’importanza dell’RJC come nostra unica voce per gli standard di conformità.
Dave Meleski

Dave Meleski
Dave Meleski

È stato un onore ricoprire l’incarico di Presidente di RJC per sei anni: un’esperienza davvero impegnativa ma gratificante, di una vita, soprattutto in rappresentanza di Signet, uno dei Membri Fondatori di RJC. Aziende come Signet e Richline, insieme agli stimati membri del team e ai consigli di amministrazione, negli ultimi 20 anni hanno trasformato RJC da un’organizzazione con 14 membri fondatori quando fu lanciata nel 2005 a un’organizzazione che diventa sempre più forte ogni mese con oltre 1.800 membri fino a oggi.

David-Bouffard
David-Bouffard
, presidente uscente di RJC e Signet Fellow degli affari industriali

Melanie Grant, direttore esecutivo di RJC, riporterà direttamente a Meleski. RJC desidera inoltre ringraziare Edward Asscher, presidente onorario di Asscher Diamonds, per essersi offerto volontario per candidarsi alla carica di presidente: resterà vicepresidente dell’organizzazione.

Modella con gioielli
Modella con gioielli

A Clara Garcovich la comunicazione di Ribas Jewellery

Ribas Jewellery sarà seguita dall’agenzia di comunicazione Clara Garcovich. Per Ribas Jewellery, azienda di gioielli e diamanti fondata nel 2002, l’agenzia gestirà tutte le attività di comunicazione integrata e crossmediale, con attività di media relations, ufficio stampa e Pr, Digital Pr, Eventi.
Ribas Jewellery è stata fondata nel 2002 a Tel Aviv da Patrik Ribas, grazie alla sua grande esperienza nel settore dei diamanti e gioielli è oggi un’azienda riconosciuta a livello Worldwide. Con headquarters a Vilnius, Lituania, uffici creativi in Toscana e un flagship store a Firenze, Ribas Jewellery progetta, realizza, distribuisce e vende gioielli di lusso in oro realizzati con diamanti, zaffiri, smeraldi, rubini e altre pietre preziose. L’obiettivo del brand è quello di rendere i diamanti accessibili a tutti, grazie a uno starting price positioning accattivante, nonostante la grande qualità del prodotto garantita da Israeli Diamond Exchange di cui Ribas Jewellery è membro.

Ribas Jewellery oggi è in fase di forte espansione, con tre negozi monomarca a Vilnius, un negozio a Kaunas e un flagship store in Italia a Firenze, benchmark di riferimento. Recentemente abbiamo finalizzato altre quattro nuove aperture nei paesi Baltici, ma il mercato Italia è fondamentale soprattutto in termini di posizionamento, da qui la collaborazione con l’agenzia Clara Garcovich che ha l’obiettivo di sviluppare un nuovo piano strategico di comunicazione.
Patrik Ribas

Patrick Ribas
Patrick Ribas

L’agenzia, fondata nel 2002 da Clara Garcovich, si occupa di Pr e comunicazione integrata con approccio multidisciplinare e non convenzionale, specializzata nei settori fashion, beauty, jewellery, lifestyle, viaggi&hospitality, food&beverage, design&architettura, automotive e finance in grado di proporre e sviluppare strategie made to measure grazie ad un team creativo e innovativo di esperti nel linguaggio della comunicazione. A partire dal 2023 l’agenzia ha ampliato i propri servizi aggiungendo una nuova branch di consulenza per lo sviluppo strategico dei brand.

Bracciali tennis
Bracciali tennis
Il flagship store di Ribas a Firenze
Il flagship store di Ribas a Firenze

Le donne in primo piano di Ammanii

È una storia inconsueta quella di Amany Shaker, che nel 2015 ha fondato il marchio di gioielleria Ammanii. Egiziana, ha frequentato la American University al Cairo e ha conseguito un Master’s Degree in Negotionan Conflict Resolution and Peacebuilding alla California State University. Inoltre, ha creato un programma di servizi sociali per genitori e bambini coinvolti nei conflitti. Infine, è stata Women’s Program Director della International Church Of Christ a Los Angeles. E tra il Cairo e Los Angeles svolge la sua attività creativa nella gioielleria, ispirata al suo background nell’emancipazione femminile.

Anello Queen in vermeil con crisoprasio
Anello Queen in vermeil con crisoprasio

Per esempio, con il desiderio di raccontare storie e unire le donne trascendendo le barriere culturali, il marchio ha presentato di recente la collezione Malikat, dal nome della parola araba Regine. Una collezione che si riferisce esplicitamente al movimento per l’emancipazione delle donne con un omaggio alle regine dell’antico Egitto, che hanno guidato il Paese, guidato eserciti e unificato il popolo. La collezione comprende orecchini, collane, bracciali e anelli realizzati a mano in vermeil, cioè argento placcato oro, con l’aggiunta di pietre semi preziose come il crisoprasio, tormalina o topazio. I gioielli sono venduti online e negli Usa.

Orecchini in vermeil con cubic zirconia
Orecchini in vermeil con cubic zirconia
Orecchini in vermeil con perle di acqua dolce, lapislazzuli e crisoprasio
Orecchini in vermeil con perle di acqua dolce, lapislazzuli e crisoprasio
Orecchini in vermeil con perle di acqua dolce
Orecchini in vermeil con perle di acqua dolce
Anello amuleto scarabeo in vermeil con tormalina rosa e topazio
Anello amuleto scarabeo in vermeil con tormalina rosa e topazio

La dea Afrodite per Atelier Vm

«Afrodite rappresenta, la potenza irresistibile dell’amore e l’impulso alla sessualità che stanno alla radice della vita stessa. In ogni creatura vivente la dea, se vuole, sa accendere il desiderio, che procede come un incendio, travolgendo ogni regola»: parola di Platone. Più comunemente, Afrodite per gli antichi greci o Venere per i romani era la dea dell’amore e della bellezza, che in primavera regna sulle emozioni e riunisce le coppie.

Anelli della collezione Afrodite indossati
Anelli della collezione Afrodite

La mitologica dea rivive nella collezione Afrodite del brand milanese Atelier Vm. Tre i gioielli che fanno parte di questa linea: una collana in oro giallo 18 oppure 9 carati, con catena grumetta, misura regolabile fra 42 e 40 centimetri, con prezzo di 640 euro (720 sterline, 800 dollari). L’anello Afrodite è in oro giallo 9 carati e rubino (prezzo 300 euro, 340 sterline o 400 dollari). Infine, l’orecchino Afrodite, in oro giallo 18 carati e perla d’acqua dolce (prezzo: 160 euro, 180 sterline o 200 dollari).

Orecchini in oro giallo 18 carati e perla d’acqua dolce
Orecchini in oro giallo 18 carati e perla d’acqua dolce
Collana Afrodite in oro giallo 18  carati indossata
Collana Afrodite in oro giallo 18 carati
Collana Afrodite
Collana in oro giallo 18 carati

Il Progol3D Design Contest con Bulgari

Nuova edizione del concorso internazionale rivolto alle più importanti scuole di design del mondo di gioielleria. A promuovere l’iniziativa è Progold, azienda vicentina specializzata nella produzione e commercializzazione di leghe e madre leghe per gioielleria. Obiettivo: spingere il settore orafo e la gioielleria verso un futuro più sostenibile grazie all’utilizzo di tecnologie innovative.

Damiano Zito
Damiano Zito, amministratore delegato di Progold

Per l’edizione 2024, l’ottava, la competizione potrà avvalersi di una partnership prestigiosa: Bulgari. La Maison Romana scende in campo accanto a Progold per sostenere la creatività, la competenza tecnica, e l’opportunità di crescita che questo contest rappresenta per le giovani generazioni. Il tema identificato per il 2024 sarà B-Evolution, una nuova nuova vita per il gioiello ispirata all’universo industriale visto attraverso gli occhi di Bulgari. Un inno al potere della creatività che fonde movimento e innovazione in un pezzo unico di artigianato. Ai partecipanti al Progol3D Design Contest si chiede di presentare disegni o immagini digitali di un gioiello pensato per essere prodotto interamente attraverso la stampa 3D. I progetti devono interpretare nuovi modi di pensare alla gioielleria e favorire il progresso: ecco perché la competizione fornisce alla comunità dei designer un’eccellente opportunità per visualizzare idee orientate all’innovazione nell’ambito della produzione orafa del futuro.

L’ottava edizione vedrà anche il consolidarsi di una collaborazione avuta anche nell’edizione precedente, quella con Platinum Guild International ente internazionale che ha a cuore lo sviluppo e la condivisione di conoscenze tecnologiche per innovare il settore della gioielleria in platino nonché di promuoverne l’utilizzo e la commercializzazione. A partecipare saranno oltre 150 progetti disegnati da 74 studenti di sette scuole provenienti da sei Paesi. La giuria tecnica è composta da esperti di Progold, Bulgari e Platinum Guild International, che selezionerà i vincitori che avranno l’opportunità di vedere realizzata la propria idea.
La premiazione del design contest è prevista il 21 gennaio in occasione di Vicenzaoro presso la sala Palladio – Hall 8 – alle ore 15.30.

Presidente cercasi per il RJC

Cercasi presidente che si occupi della sostenibilità nell’industria del gioiello. Se siete interessati, potete rivolgervi al Responsible Jewellery Council, l’organizzazione leader a livello mondiale nella definizione di standard di sostenibilità per il settore. Il nuovo presidente dovrà sostituire David Bouffard, che lascerà il 30 aprile 2024 dopo sei anni. L’identikit del nuovo presidente, in grado di guidare il team e i membri del consiglio verso il futuro, comprende una visione chiara del panorama in evoluzione dell’intera catena di fornitura, dalla miniera alla vendita al dettaglio, di alta gioielleria e orologeria.

Lavorazione di gioielleria nell'atelier Roberto Coin
Lavorazione di gioielleria nell’atelier Roberto Coin

La nomina del nuovo presidente RJC si svolge come un’elezione speciale e in modo separato dalle elezioni del consiglio principale dell’organizzazione. La ricerca si concluderà sabato 27 gennaio, mentre la votazione si svolgerà a febbraio 2024 e il nuovo presidente di RJC sarà eletto a marzo, quando inizierà il passaggio di consegne con Bouffard.

È stato un onore servire come presidente dell’RJC per quasi sei anni: un’esperienza davvero gratificante dato che sono stato coinvolto nell’RJC sin dall’inizio, con Signet come membro fondatore. L’intero team e il consiglio di amministrazione hanno trasformato RJC da un’organizzazione composta da 14 membri fondatori quando è stata lanciata nel 2005, a un’organizzazione che sta crescendo forte con oltre 1.700 membri fino ad oggi. Mentre siamo alla ricerca di un nuovo presidente, sono fiducioso che RJC abbia la migliore leadership per questa nuova era nel direttore esecutivo Melanie Grant, che vanta oltre 20 anni di esperienza ed è considerata a livello internazionale una delle principali autorità nel campo della gioielleria.
David Bouffard

David-Bouffard
David-Bouffard

RJC è stata costituita nel 2005 da 14 marchi e istituzioni finanziarie di alto livello con l’obiettivo di trasformare la sostenibilità da un aspetto secondario a un’importante forza trainante del cambiamento. Oggi contiamo oltre 1.700 aziende associate in 71 Paesi.
Melanie Grant
Melanie Grant, executive director RJC

C&C, evoluzione della specie

C&C Gioielli continua per la sua strada con collezioni che sono un’evoluzione della tradizione orafa di Valenza ♦

Valenza vs resto del mondo: non è una partita, ma una lunga gara. Senza dubbio l’area piemontese è una fonte inesauribile di talenti e aziende che li sanno utilizzare, come nel caso di C&C Gioielli, che nel 2020 ha compiuto i 15 anni dal momento della svolta. Il marchio, infatti, è stato rifondato da Antonello Cocuzza con un processo di radicale del proprio modello di business. Tradizione orafa valenzana, ma anche capacità di rimanere al passo con i tempo da un punto di vista industriale.

Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti

Per farla breve: artigianalità tradotta su una scala capace di competere con altri marchi. Ma questo a chi vuole indossare un gioiello importa relativamente. Quello che vuole è un monile bello, a un prezzo equo. E, a proposito di equità, va sottolineato anche l’impegno di C&C gioielli per l’utilizzo di pietre conflict-free, cioè ricavate con il rispetto dei principi etici che si convengono al mondo occidentale. Un piacere in più per chi le indossa. Lo stile: classico. Oro rosa, oro bianco, diamanti. Qualche pietra semi preziosa, come il topazio, oppure la madreperla e il cristallo di rocca.

Anello con topazio e diamanti
Anello con topazio e diamanti
Orecchini della collezione Domino con diamanti e finitura opaca
Orecchini della collezione Domino con diamanti e finitura opaca
Pendente Orecchini della collezione Domino in oro rosa con diamanti
Pendente Orecchini della collezione Domino in oro rosa con diamanti
Anello Colori d'Oriente in oro giallo e diamanti bianchi e brown
Anello Colori d’Oriente in oro giallo e diamanti bianchi e brown
Bracciale Colori d'Oriente in oro rosa e zaffiri rosa
Bracciale Colori d’Oriente in oro rosa e zaffiri rosa
anello oro bianco
Anello in oro bianco e diamante taglio marquise
Collezione Colori d'Oriente, anello in oro bianco, diamanti e smeraldi
Collezione Colori d’Oriente, anello in oro bianco, diamanti e smeraldi
Anelli della collezione Archetipe II, the Evolution. Oro bianco, diamanti e lapislazzulo, oro rosa e diamanti bianchi
Anelli della collezione Archetipe II, the Evolution. Oro bianco, diamanti e lapislazzulo, oro rosa e diamanti bianchi
Anelli della collezione Archetipe II, the Evolution. Oro rosa, diamanti e cacholong oro rosa e diamanti bianchi
Anelli della collezione Archetipe II, the Evolution. Oro rosa, diamanti e cacholong oro rosa e diamanti bianchi

Come comportarsi in gioielleria

Volete acquistare un gioiello? Sappiate che i gioiellieri giudicano il vostro comportamento. Ecco che cosa non dovete fare assolutamente quando entrate in una gioielleria ♦

Che cosa pensa un gioielliere quando entrate nel negozio? Saperlo è importante. Spesso tra cliente e gioielliere c’è un rapporto che dura da anni, scandito da tanti acquisti: l’anello di fidanzamento, l’orologio da regalare per il compleanno, la collana per l’anniversario di matrimonio… Ma, come in tutte le attività commerciali, anche un buon rapporto può deteriorarsi. Un venditore di gioielli fa il suo mestiere e voi dovete fare il vostro. Ecco, quindi, che leggere nel pensiero dello specialista della gioielleria può essere utile. Questi sei punti sintetizzano che cosa il gioielliere si aspetta da voi.

La boutique Repossi, a Parigi
La boutique Repossi, a Parigi

1 Anche se il gioielliere di fiducia ha con voi un rapporto amichevole, non dimenticate che si tratta pur sempre di un’attività commerciale. Alla fine della giornata il gioielliere guarda quanto ha incassato. Quindi, non scambiate il gioielliere per un consulente o un esperto da consultare disinvoltamente. Molti, per esempio, entrano in un negozio per chiedere una stima su un gioiello di loro proprietà che, magari, vogliono mettere in vendita. Non è un atteggiamento gradito al gioielliere, a meno che non sia lui che vi ha venduto il gioiello che volete valutare. Portare in negozio un anello o una collana acquistata altrove può andare bene una volta, se siete clienti abituali, ma non di più. Probabilmente il vostro gioielliere ha un oggetto simile a quello che gli state chiedendo di valutare: mostrargli un prodotto della concorrenza potrebbe irritarlo.

Non sottovalutate l'esperienza
Non sottovalutate l’esperienza

2 Il gioielliere cerca di individuare le possibilità economiche del cliente e di proporgli anello, collana o orecchini che possono soddisfare le sue esigenze ed essere dimensionati per il budget a disposizione. Se il gioielliere è un bravo professionista, quindi, riuscirà a offrire anche un buon prezzo per il gioiello. In cambio, però, si aspetta fedeltà dal cliente. Può essere un accordo vantaggioso per entrambi.

L'interno di Harry Winston, a New York
L’interno di Harry Winston, a New York

3 Certo, chi compra un gioiello non è certo un orafo o un gemmologo. Però i gioiellieri sono infastiditi dalla completa ignoranza in materia. Saranno pronti a spiegare le caratteristiche di un oggetto che vi piace e a farvi comprendere perché un gioiello ha un dato prezzo. In cambio si aspettano che il cliente capisca perché un gioiello è più costoso di un altro oppure le differenze più semplici tra diversi diamanti (certo, chi legge questo articolo di gioiellis.com è avvantaggiato). Insomma, se il cliente ha qualche nozione di base il gioielliere è più ben disposto e, magari, più flessibile riguardo al prezzo.

Tiffany, a New York
Tiffany, a New York

4 A proposito di prezzo: quando guardate il cartellino che riporta il costo di un gioiello, tenete conto di quanto costa al gioielliere avere un magazzino, comprare oro, pietre preziose, disegnare un gioiello originale, incaricare gli artigiani per la lavorazione. Mantenere una gioielleria, in particolare quelle piccole, è un investimento cospicuo in termini di capitale immobilizzato, che se ne sta lì sotto forma di anelli e collane. Il gioielliere si aspetta che vi rendiate conto che mantenere un punto vendita di preziosi non è come gestire una panetteria.

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5 Prima di entrare in una gioielleria è bene aver chiaro quanto siete disposti a spendere, oltre a quale tipo di gioiello è il vostro obiettivo. Non avere la minima idea di quello che si desidera rende difficile, per il gioielliere, determinare quale sia il prodotto più adeguato per voi. In ogni caso, inutile pretendere gioielli di alta qualità con un budget troppo basso. Prima di entrare in una gioielleria pensate a che cosa vorreste ottenere.

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6 Non protestate con il gioielliere se il vostro anello ha perso una pietra, la collana è diventata opaca e il bracciale è ammaccato. I gioielli sono oggetti delicati e si usurano. Collane, anelli e bracciali hanno bisogno di manutenzione e di pulizia costante, ma anche un «tagliando» periodico, cioè un controllo sullo stato di salute dei rebbi che fermano un diamante, del castone che stringe un rubino, degli anelli che formano una collana… La maggior parte dei gioiellieri pulisce quello che avete acquistato nel loro negozio gratuitamente. Altri offrono anche una garanzia sui loro prodotti. Ma non dovete credere che i gioielli possano durare in eterno. Non è detto. Le faccende domestiche o la vita di tutti i giorni possono rovinare i vostri gioielli. E persino un diamante, in certe condizioni, si può deteriorare. Non date la colpa al vostro gioielliere.

Gioielleria a Shanghai
Gioielleria a Shanghai

I pezzi unici di Lotus Arts de Vivre

I gioielli ispirati all’esuberante natura tailandese di Lotus Arts de Vivre.

La famiglia Bueren, di origine tedesca, si è trasferita a Bangkog nel 1962 fa e ha fondato Lotus Arts de Vivre. L’iniziativa di Helen von Bueren è stata poi proseguita dai figli Sri e Nicki. A differenza di quanto si potrebbe immaginare, l’obiettivo della Maison, non è stato quello di utilizzare l’abilità artigianale degli orafi tailandesi per creare gioielli di stile europeo a un costo minore. I gioielli di Lotus Arts de Vivre sono, invece, creazioni artistiche che preservano la cultura dell’antico Siam, la tradizione asiatica e si ispirano alle bellezze della natura.

Lotus Arts de Vivre, Wing earrings con ali di scarabeo, diamanti, tormalina
Lotus Arts de Vivre, Wing earrings con ali di scarabeo, diamanti, tormalina

Nata per hobby, la Maison di Helen von Bueren è cresciuta fino a diventare una storia di successo. Senza bisogno di fare pubblicità, Lotus Arts de Vivre ha raggiunto il successo principalmente attraverso il passaparola. Il brand si impegna anche a produrre le sue creazioni con il maggior numero possibile di materiali naturali, con l’obiettivo di trasferire sui gioielli la bellezza della natura. Per esempio, accanto a metalli e pietre preziose, qualche volta i gioielli utilizzano semi, artigli, noci, conchiglie di cocco, pelle di razza, uova di struzzo ed emu, ali di scarabeo, legni di ebano e verde acqua, conchiglie, bambù e rattan.

Collana con colletto del periodo Meiji dell'inizio del XX secolo presenta un design intricato ornato con quattro forcine per capelli laccate giapponesi, diamanti baguette e tsavoriti verdi, incastonati su piastre di argento sterling rodiato nero
Collana con colletto del periodo Meiji dell’inizio del XX secolo presenta un design intricato ornato con quattro forcine per capelli laccate giapponesi, diamanti baguette e tsavoriti verdi, incastonati su piastre di argento sterling rodiato nero

Lotus Arts de Vivre è anche orgogliosa di aver resistito alla tentazione di entrare nella produzione di massa: rimane, invece, un produttore di gioielli prevalentemente one-of-a-kind. Ma, oltre ai gioielli, ha esteso la produzione anche a decorazioni per la casa, posate, accessori da viaggio, occhiali da sole, mobili nuovi e antichi, scarpe, cinture, tappeti prodotti in Kashmir.

Orecchini con diamanti, tormalina rosa, scarabeo
Orecchini con diamanti, tormalina rosa, scarabeo
Orecchini con perle barocche, diamanti, rubini
Orecchini con perle barocche, diamanti, rubini
Orecchini con smeraldi e diamanti en tremblant
Orecchini con smeraldi e diamanti en tremblant
Orecchini con torace di scarabeo, oro, diamanti, argento
Orecchini con torace di scarabeo, oro, diamanti, argento
Orecchini di conchiglia intagliati in oro rosa 9 carati
Orecchini di conchiglia intagliati in oro rosa 9 carati

Gli animali sull’Arca di Goshwara

Goshwara, Maison di alta gioielleria con base a New York, specializzata in collezioni a base di gemme colorate, lancia la collezione Ark, che comprende una serie di gioielli ispirati alle meraviglie della natura. E, in particolare, con gioielli che interpretano il regno animale, catturandone l’essenza in una gamma di zaffiri, rubini, diamanti e tsavoriti. Caratterizzato da una selezione curata di collane con spille/ciondoli ispirati agli animali meticolosamente realizzate, ogni pezzo mette in mostra l’eccezionale abilità artistica di Sweta Jain, la designer che nel 2005 ha lanciato Goshwara. Un’ispirazione che la creatrice ha alimentato con i suoi viaggi in Africa alla ricerca di gemme. I gioielli esaltano gli animali che popolano il pianeta, nuotano nei mari e si librano nei cieli.

Pendente aquila
Pendente aquila. Multi Sapphire & Blue Sapphire Cab Eagle Brooch/Pendant in 18K Yellow Gold

Volevo concentrarmi sulla bellezza e sulla diversità degli animali, sensibilizzando al tempo stesso sul benessere degli animali e promuovendo la gentilezza nei loro confronti. Oggi più che mai è importante proteggere il nostro ambiente. E la capacitò di essere umani nei confronti degli animali è correlato a questo. Inoltre, salvare alcune specie darà alle generazioni future la possibilità di godere della bellezza di questi animali come abbiamo avuto l’opportunità di fare noi. A tal fine, una parte del ricavato della vendita dei pezzi della collezione Ark sarà devoluto a enti di beneficenza legati agli animali e all’ambiente.
Sweta Jain, fondatrice di Goshwara

Pendente coccodrillo
Pendente coccodrillo

Per esempio, la spilla-pendente a forma di ghepardo della collezione Ark interpreta la velocità e la grazia del felino, mentre l’elefante ricorda la saggezza del grande pachiderma. Ma la collezione comprende anche un gioiello dedicato ad animali domestici, come il cane. Inoltre, Ark comprende spille-pendenti con tartaruga, pesce e, per gli animali con le ali, ci sono libellula, gufo, aquila.

Pendente libellula indossato
Pendente libellula. Multi Sapphire, Ruby & Amethyst Cabochon Brooch/Pendant with Diamonds in 18K Yellow Gold
Pendente ghepardo
Pendente ghepardo. Multi Sapphire & Onyx Cheetah Brooch/Pendant in 18K Yellow Gold
Pendente elefante indossato
Pendente elefante. Multi Sapphire Elephant Brooch/Pendant with Diamonds in 18K Yellow Gold. Approx. Stone Wt: (Multi Sapphire) 3.23 Cts, (Diamonds) 0.15 Cts. (White Agate tusks)
Pendente tucano indossato
Pendente tucano. Multi Sapphire Elephant Brooch/Pendant with Diamonds in 18K Yellow Gold. Approx. Stone Wt: (Multi Sapphire) 3.23 Cts, (Diamonds) 0.15 Cts. (White Agate tusks)

Nuovo sito web per Federorafi

Nuovo sito, nuova grafica e nuovo claim per il sito web di Federorafi, Federazione Nazionale Orafi Argentieri Gioiellieri Fabbricanti, associazione guidata da Claudia Piaserico e che fa parte della galassia Confindustria: raggruppa oltre 500 aziende, con più di 6 mila addetti concentrati nei distretti industriali di Vicenza, Arezzo, Valenza, Milano, Napoli e Torre del Greco. Il sito è stata progettato e ideato da Meneghini & Associati Inventia, agenzia di comunicazione integrata, che ha anche coniato il claim: Industrie di valore. L’intento è quello di sottolineare il processo di produzione, strutturato, organizzato, e con un forte orientamento all’innovazione delle imprese orafe che ne fanno parte. E il valore risiede nelle materie prime utilizzate, ma anche nell’abilità di lavorazione di metalli e pietre preziose.

Il nuovo sito di Federorafi
Il nuovo sito di Federorafi

L’esperienza di navigazione del sito è funzionale alle sfide che il settore orafo dovrà affrontare nei prossimi anni, dall’innovazione e all’internazionalizzazione. Senza dimenticare la necessità di reclutare giovani in un settore che soffre ingiustamente di scarso appeal per chi si affaccia al mondo del lavoro. Una sezione del sito è riservata agli associati per favorire l’incontro con nuovi partner, anche al fine di aprire un tavolo permanente di confronto tra brand e aziende manifatturiere. In evidenza le nuove progettualità sulle quali il Consiglio di Federorafi intende concentrare il proprio impegno: dalla sostenibilità, con la trasparenza e la tracciabilità dei prodotti, al rispetto della legalità a contrasto delle azioni che possono colpire il tessuto imprenditoriale. Il settore orafo viene interpretato come una delle massime espressioni del Made in Italy proprio perché in grado di trasferire la propria creatività alla lavorazione del metallo prezioso.

 

L’industria del gioiello continua la corsa

Misurare il battito cardiaco dell’industria del gioiello in Italia. È l’obiettivo della periodica indagine del Club degli Orafi Italia, realizzata da Intesa Sanpaolo, la maggiore banca italiana. E la quarta edizione dell’inchiesta, presentata nell’ambito di Vicenzaoro, ha scattato una fotografia in tonalità rosa, colore dell’ottimismo oltre che del mondo femminile. In sintesi, gli operatori consultati nel sondaggio per il 39% prevede un incremento del fatturato nel 2023, più o meno come a fine 2022. Attese positive anche per gli investimenti, previsti in crescita da un operatore su tre, con punte del 42% per le imprese di dimensioni maggiori. A conferma, il settore dell’oreficeria nei primi sei mesi dell’anno è cresciuto in termini di fatturato (+10,2%), meglio del sistema moda e della media del manifatturiero italiano. E nei primi cinque mesi del 2023 le esportazioni di gioielli in oro hanno superato i 4 miliardi di euro, in crescita del 9% in valore e del 2% in quantità.

L’edizione di giugno dell’indagine sul sentiment degli imprenditori del settore orafo conferma ancora una volta le previsioni positive, in particolar modo per le aziende medio-grandi e per il mercato estero. Nonostante l’incertezza, un’impresa su tre ha deciso di aumentare gli investimenti: le imprese di minori dimensioni mirano con questo a rispondere al contesto competitivo in continua evoluzione. Per le aziende medio-grandi, l’inclinazione agli investimenti è principalmente legata all’evoluzione dei mercati internazionali e all’aggiornamento tecnologico e dei macchinari. In considerazione del dinamismo del comparto italiano in questa particolare fase storica, con il questionario abbiamo voluto indagare le caratteristiche distintive del Made in Italy considerate più importanti dagli imprenditori, e il mix che ne emerge è di estremo interesse, come anche la lettura incrociata con l’elenco delle criticità segnalate. Questo doppio livello di lettura fa emergere con forza un tema cruciale: la sfida della mancanza di manodopera qualificata rappresenta una questione critica che impatta direttamente sul concetto stesso di Made in Italy. Si conferma essenziale affrontare questo problema in modo strategico e collaborativo, favorendo l’adeguata formazione e lo sviluppo delle competenze, al fine di preservare l’identità e il valore dell’eccellenza italiana nel panorama internazionale.
Giorgio Villa, Presidente del Club degli Orafi Italia

Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Il Made in Italy del gioiello, insomma, gode di buona salute. Un successo che, secondo le imprese interpellate, deriva dalla qualità del prodotto (74%), dall’artigianalità della produzione (66%) e dalla professionalità della manodopera, che rappresenta un fattore chiave per più della metà di chi ha risposto (51%). Ma proprio questo è anche il punto debole: scarseggia la manodopera qualificata. Il reperimento della manodopera è percepito come ostacolo dal 75% delle imprese medio-grandi.
Lavorazione di gioielleria nell'atelier Crieri
Lavorazione di gioielleria nell’atelier Crieri

Dopo i brillanti risultati del 2022 con crescite del fatturato e delle esportazioni nell’ordine del 20% e pur in un contesto di rallentamento dell’economia, il settore orafo italiano continua a mostrare nel 2023 un andamento positivo con una crescita del fatturato nei primi sei mesi del 10%, meglio di quanto registrato dal sistema moda (+7,2%) e dal manifatturiero nel suo complesso (+3,0%); anche in termini di produzione il settore mostra una tenuta con un valore in linea al primo semestre 2022. L’elevata competitività sui mercati esteri si conferma l’elemento trainante del settore: nel periodo gennaio-maggio del 2023 le esportazioni di gioielli in oro hanno abbondantemente superato i 4 miliardi di euro, in crescita dell’8,6% in valore e del +1,6% in quantità. In questo particolare contesto competitivo, il posizionamento del settore, maggiormente orientato sul segmento dell’alta gamma, si è confermato un punto di forza in grado di cogliere la domanda di beni di lusso che risulta meno colpita dagli effetti delle tensioni inflattive con prospettive che restano positive. L’incertezza nello scenario rimane elevata, ma questo settore ha dato prova di una buona capacità di risposta alle tensioni esterne grazie a un tessuto produttivo che nel tempo ha saputo trasformarsi guadagnando competitività: per affrontare le sfide del prossimo futuro sarà importante continuare a investire con interventi volti a supportare la sostenibilità in tutte le sue declinazioni (economica, ambientale e sociale).
Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

Lavorazione di gioielleria nell'atelier Roberto Coin
Lavorazione di gioielleria nell’atelier Roberto Coin

Toolkit per la sostenibilità da RJC

Il Responsible Jewellery Council offre il primo toolkit Esg (Environmental, social, and corporate governance) ai membri dell’associazione. Il Responsible Jewellery Council è un’organizzazione no-profit, che stabilisce standard e certifica, con circa 1700 aziende associate che lavorano nella filiera della gioielleria, dall’estrazione delle gemme alla vendita al dettaglio. Obiettivo del toolkit è allargare a tutti gli aderenti l’impegno a rispettare gli standard Esg, fornendo tutte le informazioni necessarie per un approvvigionamento sostenibile, la mappatura del Cop, cioè delle Conference of Parties, la riunione annuale dei Paesi che hanno ratificato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti climatici, e degli SDGs, Sustainable Development Goals, cioè gli obiettivi di sviluppo sostenibile. SI tratta di una raccolta di 17 obiettivi interconnessi progettati per essere un progetto condiviso per la pace e la prosperità per le persone e il pianeta.

Esg toolkit
Esg toolkit

Il toolkit analizza lo scopo e l’ambito di tutti i report ESG nel tentativo di dotare i membri RJC delle conoscenze necessarie per prendere una decisione informata in base alle singole esigenze aziendali. Il Responsible Jewellery Council ricora anche che secondo uno studio McKinsey entro il 2025 il 20-30% delle vendite globali di alta gioielleria sarà influenzato da considerazioni di sostenibilità, dall’impatto ambientale alle pratiche di approvvigionamento etico. Ciò equivale a un business di 110 miliardi di dollari, che rappresenta un aumento da tre a quattro volte gli acquisti influenzati dalla sostenibilità dal 2019.
Estrazione di un rubino in Groenlandia
Estrazione di un rubino in Groenlandia

Oggi siamo con la sostenibilità dove eravamo con la trasformazione digitale 20 anni fa. Quelli che l’hanno abbracciata subita hanno acquisito anche clienti nuovi e più giovani, quelli che l’hanno liquidata sono rimasti indietro. Sostenibilità è il più grande problema che l’orologeria e la gioielleria devono affrontare oggi, e voglio aiutare tutti a capire che cosa possono fare per far parte di questo movimento.
Melanie Grant, direttrice esecutiva, Responsible Jewellery Council

Melanie Grant
Melanie Grant

Nuova apertura e ricambio generazionale per la Gioielleria Colombo

Assieme all’apertura della nuova Boutique Gioielleria Colombo nel cuore di Monza, l’azienda lombarda si rinnova nella gestione. La società di distribuzione con sede a Casatenovo (Lecco), che distribuisce marchi come Rolex, Pomellato, Leo Pizzo, Chanel, Mikimoto e molti altri, accanto a Dario Colombo vede ora anche l’attività delle figlie Caterina e Benedetta Colombo. La Gioielleria Colombo è stata fondata nel 1948 e con Dario Colombo è diventata nel tempo un punto di riferimento nel territorio. L’apertura della nuova Boutique nel cuore della città di Monza è prevista durante le settimane estive, mentre Caterina e Benedetta Colombo testimoniano il ricambio generazionale, ma seguendo il sentiero già tracciato. Caterina, classe 1996, lavora come direttrice commerciale, mentre Benedetta è la responsabile del marketing.

La location della nuova boutique a Monza
La location della nuova boutique a Monza

Summit alla Harvard University sulla gioielleria sostenibile

Gioielleria e ambiente, società, sostenibilità si ritrovano ad Harvard. Ormai anche il mondo del lusso ha attenzione per i temi di equità e solidarietà. Una risposta è la prima collaborazione tra The Responsible Jewellery Council (RJC), The Mineralogical and Geological Museum della Harvard University (MGMH) e il Gemological Institute of America (Gia). La collaborazione si riflette in un evento in programma il 23 giugno all’Università di Harvard, a Cambridge, Massachusetts. Tre leader si riuniscono per esplorare le sfide, le opportunità e il futuro della pratica responsabile allo State of the Art Jewelry Summit.

Metamorphosis, spilla by Wallace Chan. Courtesy of the artist
Metamorphosis, spilla by Wallace Chan. Courtesy of the artist

Il cambiamento climatico e le sue implicazioni sulla catena di approvvigionamento, il business della tecnologia e l’evoluzione delle aspettative dei consumatori: questa giornata unica di tavole rotonde e presentazioni di esperti globali, accademici e artisti condivideranno preziose informazioni sul valore e sul desiderio che alimentano i gioielli responsabili. Anche i diritti umani, il rischio e il conflitto sono presenti e la giornata si concluderà con i rappresentanti del progetto Young Diamantaires che discuteranno del futuro del settore attraverso gli occhi di coloro che lo erediteranno.
Expertise al laboratorio Gia di Bangkog
Expertise al laboratorio Gia di Bangkog

Tre donne ospiteranno il summit: Melanie Grant, Direttrice Esecutiva RJC, Susan Jacques, Presidente e Ceo Gia, e Raquel Alonso-Perez Ph.D, Curatrix, MGMH presso l’Università di Harvard. La line-up dei relatori comprende l’artista-gioielliere e inventore Wallace Chan, il presidente e amministratore delegato di Lucara Diamond, Eira Thomas, il professore di scienze ambientali e ingegneria ad Harvard, Dan Schrag, che terrà il discorso di apertura.
Miniera di Chivor, in Colombia
Miniera di Chivor, in Colombia

RJC lancerà il suo primo toolkit Esg (acronimo di Environmental, Social and Governance) al summit, che sarà disponibile gratuitamente per tutti i partecipanti. È un progetto per l’applicazione di concetti come ambiente, sociale e governance alle aziende di gioielleria a livello globale. Il summit riunirà tutti i settori dell’industria delle gemme e della gioielleria per plasmare un approccio collettivo e la comprensione della gioielleria responsabile. Ci sarà la possibilità di fare rete, fare brainstorming, ascoltare e imparare dai leader attuali e futuri in uno dei centri di apprendimento più importanti al mondo, l’Università di Harvard.
Analisi al laboratorio Gia di Bangkok
Analisi al laboratorio Gia di Bangkok

Sono entusiasta che l’MGMH dell’Università di Harvard stia ospitando il suo primo Summit sulla gioielleria responsabile in collaborazione con RJC e Gia. La nostra missione è unire arte, scienza e industria in modo da poter affrontare insieme il futuro. La crescita deve essere più che economica.
Raquel Alonso-Perez, curatrice del Museo mineralogico e geologico, Università di Harvard

Collana di by Charlotte Ehinger-Schwarz, 1876. Courtesy of the Tanzanite Foundation
Collana di by Charlotte Ehinger-Schwarz, 1876. Courtesy of the Tanzanite Foundation
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