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Faraone incorona Van Cleef & Arpels

Alla seconda vendita di Faraone Casa d’Aste spicca una parure firmata Van Cleef & Arpels in corallo rosa e bianco.

Oltre 150 pezzi di alta gioielleria e orologeria,  indirizzati a negozianti, collezionisti e questa volta anche ai privati: vendita di Natale per Faraone Casa d’Aste, società controllata dallo storico marchio italiano di alta gioielleria Faraone. La banditrice, Patrizia di Carrobio, ha battuto gioielli e orologi, di iconici marchi e del XX secolo, con una vendita definitiva del 72% dei pezzi per un valore complessivo, incluso di diritti d’asta, di 1,15 milioni di euro, pari all’ 80% del valore totale in vendita. Un risultato considerato positivo, anche perché si è trattato del secondo appuntamento dopo quello di giugno.

Grande successo per una parure Van Cleef & Arpels, composta da una collana in corallo rosa e bianco con brillanti e da un bracciale aggiuntivo che ne permette l’estensione, che da un prezzo di partenza di 20.000 euro è stata aggiudicata, dopo un vivace botta e risposta tra offerenti in sala e al telefono, al valore di 88.000 euro.

Un valore triplicato anche per il lotto 156, composto da un paio di orecchini in oro bianco 18 carati e platino, con due diamanti old cut del peso di circa 5,5 carato cadauno e due diamanti ovali del peso di 1 carato ciascuno,  battuti per un valore di 50.000 euro contro i 20.000 di partenza.

Una serie interminabile di valori duplicati e triplicati come il lotto 42 comprendente una parure composta da bracciale, orecchini e anello in oro bianco 18 carati, smalto e diamanti partito da 3.000 e aggiudicato a 9.000 o un bracciale Chantecler in platino e brillanti partito da 2.500 e battuto ad un valore di 7500 euro.

Alti valori d’asta non solo per i gioielli, ma anche per gli orologi tra cui ha spiccato un Tegolino Patek Philippe anni Cinquanta, con cassa in platino, quadrante ristampato nero e indici in diamanti, battuto a 16.000 euro contro i 9.000 di partenza.

Sempre nel settore orologi il pubblico in sala ha assistito estasiato alla vendita a colpi di offerte di un rarissimo Rolex Chronograph Antimagnetic anni Trenta, in oro giallo 18 carati per un valore di 26.000 euro.

Parure in corallo di Van Cleef & Arpels
Parure in corallo di Van Cleef & Arpels
Parure compostada da bracciale, orecchini e anello in oro bianco 18 carati, smalto e diamanti taglio brillante
Parure compostada da bracciale, orecchini e anello in oro bianco 18 carati, smalto e diamanti taglio brillante
Bracciale in platino e diamanti di Chantelcer
Bracciale in platino e diamanti di Chantelcer
Bracciale rigido in oro rosa con sette diamanti taglio brillante
Bracciale rigido in oro rosa con sette diamanti taglio brillante
Collier in platino con diamanti e rubini
Collier in platino con diamanti e rubini
Orecchini con diamanti e smeraldi di Chantecler
Orecchini con diamanti e smeraldi di Chantecler
Orecchini in oro bianco, platino e diamanti
Orecchini in oro bianco, platino e diamanti
Orecchini pendenti con turchesi e diamanti
Orecchini pendenti con turchesi e diamanti
Parure di Faraone composta da girocollo groumette in oro giallo, diamanti e rubini
Parure di Faraone composta da girocollo groumette in oro giallo, diamanti e rubini
Spilla in oro giallo, smalto, smeraldo centrale e diamanti
Spilla in oro giallo, smalto, smeraldo centrale e diamanti

Aste: Faraone batte la regina

Come avevamo anticipato qui la storica gioielleria di Milano, Faraone (le origini risalgono al 1860), ha debuttato nelle vendite all’asta con mettendo all’incanto, tra gli altri pezzi, anche la parure di diamanti appartenuta alla Regina d’Italia Margherita di Savoia e ricevuta in dono dal consorte Re Umberto I d’Italia. Patrizia di Carrobio, banditrice, ed esperta di diamanti, pietre preziose e gioielli vintage, alla fine della vendita ha messo in bilancio oltre 2 milioni di euro in pezzi venduti. Al Four Seasons di Milano hanno posto le loro offerte per 146 lotti, tra cui, appunto, la parure di diamanti appartenuta alla Regina d’Italia Margherita di Savoia. Il gioiello è stato acquistato per un valore di 185,000 euro. Un anello della stessa Faraone, con zaffiro centrale di 24,85 carati, con due diamanti laterali, ha però battuto il gioiello regale: è stato battuto  per 330,000 euro. Anonimo il compratore. In vendita c’erano anche alcune pietre. Un diamante taglio brillante (7,44 carati) HVVS2 è stato venduto per 130.000 euro, mentre uno da 5,01 carati ha fossato il prezzo a 105,000. Entrambe le pietre, spiegano da Faraone, sono state acquistate da due commercianti stranieri. Da segnalare anche un anello in platino con perla naturale battuto per 55,000 euro. Un po’ meno brillante la vendita di orologi. La prossima asta è programmata per la fine ottobre dove protagonista sarà per ora l’Ulivo Bianco, una scultura di Agatino Cappella in platino con 3.000 diamanti per un totale di 366 carati. Federico Graglia

Anello in oro bianco 18 carati con smeraldo centrale colombiano taglio ottagonale del peso di circa 15 ct contornato da diamanti taglio brillante e baguette
Anello in oro bianco 18 carati con smeraldo centrale colombiano taglio ottagonale del peso di circa 15 ct contornato da diamanti taglio brillante e baguette
Parure di diamanti appartenuta alla Regina d’Italia Margherita di Savoia. Venduta per 185mila euro
Parure di diamanti appartenuta alla Regina d’Italia Margherita di Savoia. Venduta per 185mila euro
Spilla fine 1800 in oro rosa e argento con rubino Burma naturale taglio cuscino di 7,35 ct. Venduta per 490mila euro
Spilla fine 1800 in oro rosa e argento con rubino Burma naturale taglio cuscino di 7,35 ct. Venduta per 490mila euro
Orecchini in platino e oro giallo 18 carati con due diamanti taglio vecchio di 3,20 ct complessivi, più 26 diamanti taglio vecchio, huit huit e misto. Venduti per 9mila euro
Orecchini in platino e oro giallo 18 carati con due diamanti taglio vecchio di 3,20 ct complessivi, più 26 diamanti taglio vecchio, huit huit e misto. Venduti per 9mila euro
Bracciale anni ‘60 firmato Faraone, oro rosa 18 carati con 69 rubini taglio tondo per un totale di circa circa 12 ct e 161 diamanti taglio huit huit. Venduto per 6mila euro
Bracciale anni ‘60 firmato Faraone, oro rosa 18 carati con 69 rubini taglio tondo per un totale di circa circa 12 ct e 161 diamanti taglio huit huit. Venduto per 6mila euro
Bracciale snodato in oro bianco 18 carati con diamanti taglio brillante e taglio carrè, per un totale di circa 16 ct. Venduto per 9000 euro
Bracciale snodato in oro bianco 18 carati con diamanti taglio brillante e taglio carrè, per un totale di circa 16 ct. Venduto per 9000 euro
Anello Faraone con zaffiro centrale 24,85 ct circa con due diamanti laterali del peso complessivo di 1,92 ct.. Venduto per 330mila euro
Anello Faraone con zaffiro centrale 24,85 ct circa con due diamanti laterali del peso complessivo di 1,92 ct.. Venduto per 330mila euro
Anello in oro bianco 18 carati con smeraldo centrale colombiano, taglio smeraldo del peso di 6 ct circontornato da diamanti taglio brillante. Venduto per 23mila euro
Anello in oro bianco 18 carati con smeraldo centrale colombiano, taglio smeraldo del peso di 6 ct circontornato da diamanti taglio brillante. Venduto per 23mila euro

Il guru di Christie’s: gioielli irresistibili

I numeri a otto cifre raggiunti nelle aste di gioielli non sono più un’eccezione: «I valori che fino a dieci anni fa si raggiungevano solo nelle aste di dipinti, per esempio un Picasso venduto per 10 milioni di dollari o un Van Gogh battuto a 20 milioni di dollari, sono ormai una tendenza anche nel mondo dei gioielli», spiega Rahul Kadakia, direttore internazionale del dipartimento di gioielleria di Christie’s, in un’intervista rilasciata al magazine americano Robb Report. L’esperto della società londinese entrata nell’orbita della multinazionale del lusso Kering, lo descrive come un fenomeno inarrestabile e in espansione. E i risultati delle aste dello scorso anno lo confermano: lo zaffiro di 392 carati Belle Blue of Asia venduto a Ginevra per 17 milioni e 500 mila dollari, un record; la spilla di Cartier Belle Époque a 17 milioni 900 mila dollari. E, ancora, una collana di rubini in asta a Hong Kong per 13 milioni di dollari.

Rahul Kadakia con una selezione di gioielli appartenuti a Elizabeth Taylor venduti in una speciale asta organizzata da Christie’s nel 2011, che ha messo a segno un record di 116 milioni di dollari
Rahul Kadakia con una selezione di gioielli appartenuti a Elizabeth Taylor venduti in una speciale asta organizzata da Christie’s nel 2011, che ha messo a segno un record di 116 milioni di dollari

Ecco un estratto dell’intervista.

RR: È l’interesse per il colore a dare gas al mercato?

RK: Sì. Una volta acquistare un diamante bianco a 100 mila dollari per carato e uno colorato a 1 milione sempre per carato era un grande affare. Oggi la quotazione è raddoppiata, e pagare 2 milioni a carato per un diamante colorato è normale.

RR: Questo cambiamento è dovuto a un atteggiamento diverso da parte dei compratori? O è l’andamento dell’economia globale ad aver avuto il maggiore impatto?

RK: Il mercato azionario ha influito: non si può fare molto con un pezzo di carta, mentre il diamante lo puoi tenere in mano, senti la materia e vale per quello che vale. Ed è questa la ragione per cui le persone stanno orientando i loro investimenti in pietre di valore: sono portatili e un modo per mettere i soldi al sicuro.

Anello con diamante battuto in asta da Christie's a New York
Anello con diamante battuto in asta da Christie’s a New York

RR: Quali sono i nomi più quotati?

RK: Nei classici le grandi case continuano a essere molto ricercate: Boucheron, Bulgari, Cartier, Harry Winston, e Van Cleef & Arpels. Per quanto riguarda i contemporanei, c’è JAR naturalmente: tutti amano Joel Arthur Rosenthal. Poi c’è Viren Bhagat, il gioiellerie di Bollywood che ha varcato i confini dell’India e ora ha clienti in tutto il mondo. Anche Michelle Ong la designer di Carnet, società con sede a Hong Kong. Un altro nome sinonimo di un buon guadagno è Edmond Chin di Etcetera, altro marchio di Hong Kong, che ha disegnato la collana di rubini venduta da Christie’s per 13 milioni di dollari.

RR: E, invece, come epoca l’Art Deco ha ancora un buon valore?

RK: L’Art Deco continuerà a dominare. È davvero un periodo eccezionale di produzione grazie all’abbondanza di pietre in circolazione. Però sono molto belli anche i gioielli in oro rosa e giallo di epoche antecedenti, come la Belle Époque. L’Art nouveau invece ha un target più mirato, anche se il prezzo sale nel caso di oggetti con smalto lavorazione plique-à-jour.

collana Art Deco con ciondolo composto da un diamante eccezionale (colore D, Internally Flawless) di 16,24 carati, all'asta da Christie's
collana Art Deco con ciondolo composto da un diamante eccezionale (colore D, Internally Flawless) di 16,24 carati, all’asta da Christie’s

RR: In che cosa si distinguono i collezionisti a livello regionale?

RK: Gli asiatici sono i più grossi collezionisti di giadeite. Gli acquirenti provenienti dal Medio Oriente, Asia e India, sono molto interessati alle perle naturali orientali perché fanno parte della loro cultura. Mentre gli americani scelgono gioiellieri americani come David Webb, Seaman Schepps. Gli europei, i clienti inglesi in particolare, invece preferiscono i gioielli antichi. A Ginevra non vendiamo solo perle, ma tante parure.

RR: Prevede che il mercato della gioielleria di continuare a crescere nei prossimi anni?

RK: Per gli oggetti difficili da trovare il mercato continuerà a salire: perle rare, grandi zaffiri del Kashmir, preziosi gioielli Art Deco e Belle Époque. È evidente che il mercato farà le sue correzioni per ogni fascia di prezzo anche abbassandoli in caso di oggetti modesti, e questo è normale. E i collezionisti cercheranno di avere sempre maggiori competenze per comprare al meglio.

RR: Come sarà la prossima generazione di collezionisti/intenditori?

RK: Sarà in continua evoluzione con il mercato. Lui o lei vogliono acquistare sia gioielli che arte, e sanno valutare un investimento anche quando i numeri diventano grandi, cosa che non accadeva con i diamanti 20 o 30 anni fa.

Anello con smeraldo della Colombia
Anello con smeraldo della Colombia

Investimenti: i gioielli aumentano valore

Smeraldi, rubini, diamanti come investimenti: i gioielli di dive e ricche filantrope venduti alle aste hanno spesso superato le stime oltre ogni aspettativa, tanto che dal 2009 il valore battuto da Sotheby’s e Christie’s è triplicato. Allora è proprio vero che il gioiello come bene rifugio non delude (quasi) mai? La conferma arriverà dalle prossime aste (http://gioiellis.com/i-raffinati-gioielli-mavrommatis/) e (http://gioiellis.com/duchessa-windsor-allasta-christies/ ) Intanto, ecco l’analisi dell’esperto d’arte Paolo Manazza per il Corriere della Sera.

Il baciamano ti fa sentire in gran forma, ma un «braccialetto di diamanti e zaffiri dura per sempre», amava dire la bellissima scrittrice e sceneggiatrice statunitense Anita Loos (1889-1981). Questo rapporto pseudo-fìlosofìco tra oggetti preziosi e temporalità ha una squisita e costante coniugazione femminile. In fondo potrebbe essere uno degli elementi alla base della convinzione per cui i gioielli sono il bene rifugio per antonomasia.

Il Graff Pink
Il Graff Pink

In questi anni di forte crisi economica e identitaria della nostra civiltà, il mercato dei gioielli è costantemente cresciuto. Come dimostrano le vendite all’asta ad essi dedicate. La località per eccellenza scelta dalle major per questo tipo di vendite ‘è da sempre Ginevra. Ogni anno, a maggio e a novembre, si svolge sulle rive dell’omonimo lago l’appuntamento europeo più importante per un settore che sembra ancora non aver esaurito una forte spinta verso l’alto. Nel novembre dell’anno scorso, la somma delle due aste ginevrine di Christie’s e Sotheby’s è stata di 221,7 milioni di franchi svizzeri. Un valore più che triplicato rispetto al 2009. L’eccezionale risultato del 2013 si deve anche all’aggiudicazione, per oltre 45 milioni, di un rarissimo e magnifico diamante rosa di 24,78 carati, che ha realizzato il nuovo record mondiale per il settore. La pietra, acquistata da Laurence Graff (da qui il nome The Graff Pink) – taglio smeraldo – e montata ad anello, faceva parte del rarissimo gruppo Ila. una classificazione che comprende meno del 2% di tutti i diamanti del mondo. Spesso il merito di risultati eccezionali è dato dalla presenza nelle vendite all’asta di intere collezioni private, o di gioielli appartenuti a dive con storie curiose. Come non ricordare l’ormai leggendaria vendita – che si svolse da Christie’s a New York nel dicembre 2011- della collezione di gioielli di Elizabeth Taylor, che fruttò 156,7 milioni di dollari, realizzando il nuovo record mondiale per un’asta di gioielli? Fu venduto il 100% dei lotti offerti a buyer provenienti da tutto il mondo. Le aspettative pre-asta furono completamente spazzate via e alcuni lotti superarono le stime di cinque, dieci e anche cinquanta volte quella iniziale.

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Collana di Bulgari appartenuta a Gina Lollobrigida

 

Più recentemente (maggio 2013), a Ginevra, ha fatto scalpore la vendita della collezione di Gina Lollobrigida da Sotheby’ s, con una serie di gioielli Bulgari appartenuti all’attrice che ha fruttato 4,7 milioni di franchi svizzeri. Un paio di orecchini di perle pendenti della diva sono stati venduti per 2,3 milioni di dollari, più del doppio del valore stimato, realizzando il nuovo record’ mondiale per perle pendenti vendute in asta. Sempre nella città svizzera, ma da Christie’s e l’anno prima (maggio 2012), andò a ruba la collezione della filantropa e collezionista d’arte Lily Safra. Totalizzando 35,1 milioni di franchi, grazie ai 69 lotti tutti venduti, con aggiudicazioni medie di quasi il doppio delle stime pre-asta Il top di quella serata fu The Hope Ruby, un anello con un rubino birmano di 32,08 carali di Chaumet, acquistato dal mercante di diamanti Amer Radwan per 6,2 milioni di franchi. Che accadrà ora questa settimana? A Ginevra, Christie’s propone domani 390 lotti, con diamanti colorati e bianchi, gioielli di provenienza illustre e perle naturali. Per una stima complessiva di oltre 80 milioni di dollari. Conduce l’asta un paio di orecchini Bulgari con diamanti a pera colorati che stimano tra 11,5 e 14,5 milioni.

Bracciale di Bulgari, con diamanti e smeraldi, appartenuto a Elizabeth Taylor
Bracciale di Bulgari, con diamanti e smeraldi, appartenuto a Elizabeth Taylor

Gioie storiche

Di grande importanza storica la spilla dell’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, che non si vedeva sul mercato da 125 anni (1,9-2,9 milioni). La spilla, che faceva parte di una parure, fu commissionata dalla stessa imperatrice alla gioielleria Bapst nel 1855. Mercoledì 12 è il turno di Sotheby’s che propone un catalogo di 470 lotti. Tra le chicche, la collezione Dimitri Mavrommatis, appassionato ed estimatore d’arte a tutto tondo, nonché esperto collezionista di arte contemporanea e arredi del Settecento. Highlight della collezione, l’eccezionale Graff Ruby, di 8,62 carati, 6,3-8,4 milioni di franchi). Una pietra tagliata a cuscino di origine burmese che si caratterizza per la rarissima tinta rosso «sangue di piccione». Nella stessa raccolta, un raro zaffiro di 2,54 carati è valutato 2,8-5,6 milioni di franchi. La pietra, certificata di origine Kashmir, splende di un colore blu vellutato e intenso, e presenta un grado di purezza molto alto. A sottolineare il grande occhio di Mavrommatis, la selezione comprende tre squisiti esempi di gioielleria di JAR, noto per essere uno dei gioiellieri più talentuosi della sua generazione. Oltre a questa collezione, saranno molti altri i gioielli da sogno in vendita. Bellissima, oltre che di provenienza illustre, una collana di perle naturali appartenuta a Josefina, regina di Svezia e Norvegia (1807- 1876), offerta a 765 mila-1,3 milioni di franchi. Paolo Manazza 

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Graff Ruby di Dimitri Mavrommatis

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Investments: jewelry increase value

Emeralds, rubies, diamonds dive and rich philanthropists in past auctions have often exceeded estimates, beyond all expectations, so much so that by 2009 the value wrought by Sotheby’s and Christie’s has tripled. So is it true that the gem does not disappoint as a safe haven (almost) never? The confirmation will come from auctions in Geneva these days (http://gioiellis.com/i-raffinati-gioielli-mavrommatis/ ) and (http://gioiellis.com/duchessa-windsor-allasta-christies/). Meanwhile, here is the analysis by the art expert Paolo Manazza for the newspaper Corriere della Sera

Hand-kissing makes you feel in great shape, but a “diamond and sapphire bracelet lasts forever,” liked to say the great American author and screenwriter Anita Loos (1889-1981). This pseudo-philosophical link between valuables and temporality has an exquisite and constant female conjugation. In the end it could be one of the factors underlying the belief that jewelry is the safe-haven asset par excellence. In December 2011, the jewelry collection of Elizabeth Taylor at Christie’s yielded 156.7 million dollars, making a new world record for an auction of jewelry and in 2013 the one of Gina Lollobrigida organized by Sotheby’s a pair of earrings pearl pendants were sold for $ 2.3 million, more than double the estimated value. Also last year, in November, the sum of the two Christie’s and Sotheby’s auctions based in Geneva was 221.7 million Swiss francs. A value more than tripled compared to 2009. What happens this week? From the legendary Graff Pink, a pigeon blood ruby red, with the pin of the wife of Napoleon III for sale after 125 years all the lots on the shores of Lake Geneva are great as jewelry and illustrious provenance.

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Investissements: les bijoux augmenter la valeur

Émeraudes, rubis, diamants, divas de philanthropes et riche en ventes aux enchères passées ont souvent dépassé les estimations, au-delà de toutes les attentes. Tant et si bien que d’ici 2009 la valeur opéré par Sotheby’s et Christie’s a triplé. Donc, est-il vrai que le bijou ne déçoit pas comme une valeur refuge (presque) jamais? La confirmation viendra de ventes aux enchères à Genève These Days (http://gioiellis.com/i-raffinati-gioielli-mavrommatis/ ) et (http://gioiellis.com/duchessa-windsor-allasta-christies/ ). En attendant, voici l’analyse de l’expert d’art Paolo Manazza pour le journal Corriere della Sera.

Baisemain vous fait vous sentir en pleine forme, mais un “bracelet de diamants et saphir dure éternellement», aimait à dire le grand auteur et scénariste américain Anita Loos (1889-1981). Ce lien de pseudo-philosophique entre les objets de valeur et la temporalité A une conjugaison femme exquise et constante. En fin de compte, il pourrait être un des facteurs qui sous-tendent la croyance que les bijoux est la valeur refuge par excellence atout. En Décembre 2011, la collection de bijoux d’Elizabeth Taylor chez Christie a donné 156,7 millions de dollars, soit un nouveau record du monde pour une vente aux enchères de bijoux et en 2013 celui de Gina Lollobrigida organisée par Sotheby à paire de boucles d’oreilles perles pendentifs ont été vendus pour $ 2,3 millions , mûres du double de la valeur estimée. L’an dernier, en Novembre, la somme des deux ventes aux enchères de Christie et Sotheby est basé à Genève était 221.700.000 francs suisses. Une valeur mûres que triplé par rapport à 2009. Ce qui se passe cette semaine? De le légendaire Graff Pink, un rubis rouge sang de pigeon, avec l’axe de l’épouse de Napoléon III à vendre après 125 ans, tous les lots sur les rives du lac Léman sont excellentes comme des bijoux et illustre provenance.

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Investments: Schmuck Wert erhöhen

Smaragde, Rubine, Diamanten, der Diven Philanthropen und reich in der artnet Price oft Schätzungen über alle Erwartungen übertroffen. So sehr, dass bis 2009 der Wert von Sotheby’s und Christie’s schmiede hat sich verdreifacht. So ist es wahr, dass das Schmuckstück nicht als sicherer Hafen (fast) nie enttäuschen? Die Bestätigung wird von den Auktionen in Genf These Days (http://gioiellis.com/i-raffinati-gioielli-mavrommatis/ ) und (http://gioiellis.com/duchessa-windsor-allasta-christies/ ) kommen. Inzwischen ist hier die Analyse des Kunstexperte Paolo Manazza für die Zeitung Corriere della Sera.

Handkuss Macht Sie gut in Form zu fühlen, sondern ein “Diamant und Saphir-Armband hält ewig”, zu sagen pflegte der große amerikanische Schriftsteller und Drehbuchautor Anita Loos (1889-1981). Diese pseudo-philosophischen Zusammenhang zwischen Wertsachen und Zeitlichkeit Hat eine exquisite und ständige weibliche Konjugation. Am Ende könnte es einer der Faktoren, die Überzeugung, dass Schmuck ist die Safe-Haven-Asset schlechthin zugrunde liegt. Im Dezember 2011 lieferte die Schmuck-Kollektion von Elizabeth Taylor bei Christie’s 156.700.000 Dollar, was einen neuen Weltrekord für eine Auktion von Schmuck und im Jahr 2013 die, von Gina Lollobrigida durch Sotheby’s in Paar Ohrringe Perle Anhänger organisiert wurden für 2.300.000 $ verkauft , Brombeeren als das Doppelte des Schätzwertes. Auch im letzten Jahr, im November, die Summe der beiden Auktionen Christie’s und Sotheby’s in Genf war 221.700.000 Schweizer Franken. Wert Brombeeren als verdreifacht im Vergleich zu 2009. Was passiert in dieser Woche? Von der legendären Graff Rosa, einer Taube Blut Rubinrot, mit dem Pin der Ehefrau von Napoleon III zu verkaufen, nachdem 125 Jahre alle Lose an den Ufern des Genfer Sees sind hervorragend als Schmuck und illustren Provenienz.

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Инвестиции: значение ювелирные увеличение

Изумруды, рубины, бриллианты, дивы благотворителей и богатые прошлых аукционах часто превысил оценки превзошел все ожидания. Настолько, что к 2009 году стоимость кованого Sotheby’s и Christie’s в три раза. Так это правда, что камень не разочарует в качестве убежища (почти) никогда? Подтверждение придет с аукционов в Женеве в эти дни (http://gioiellis.com/i-raffinati-gioielli-mavrommatis/ ) и (http://gioiellis.com/duchessa-windsor-allasta-christies/ ). Между тем, здесь является анализ на искусствоведа Paolo Manazza для газеты Corriere della Sera.

Ручной поцелуи Заставляет вас чувствовать себя в отличной форме, но “алмаз и сапфир браслет длится вечно”, любил говорить великий американский писатель и сценарист Анита Лус (1889-1981). Эта ссылка псевдо-философская между ценностями и временности Имеет изысканный и постоянный женский сопряжение. В конце концов, это может быть одним из факторов, лежащих в основе убеждения, что ювелирные изделия-убежищем номинальная активов совершенство. В декабре 2011 года, коллекция ювелирных изделий Elizabeth Taylor в Christie’s дала 156700000 долларов, что делает новый мировой рекорд для аукциона ювелирных изделий и в 2013 году один из Gina Lollobrigida организован Sotheby’s в паре жемчужные серьги подвески были проданы за $ 2,3 млн , ежевика, чем вдвое оценочную стоимость. Также в прошлом году, в ноябре, сумма двух аукционах Кристи и Sotheby’s в Christie’s была 221 700 000 швейцарских франков. Значение ежевика чем в три раза по сравнению с 2009 годом Что происходит на этой неделе? От легендарного Graff Pink, рубинового красного голубь крови, с выводом жены Napoleon III на продажу после 125 лет все лоты на берегах Женевского озера превосходны в качестве украшения и прославленный происхождения.

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Inversiones: la joyas han mas de valor

Esmeraldas, rubíes, diamantes, de divas y de ricas filántropas en las pasadas subastas a menudo han superado las estimaciones más allá de todas las expectativas. Tanto es así que en 2009 el valor obrado por Sotheby’s y Christie’s se ha triplicado. Entonces, ¿es cierto que la joya no decepciona como un refugio seguro (casi) nunca? La confirmación vendrá de las subastas en Ginebra de estos dias (http://gioiellis.com/i-raffinati-gioielli-mavrommatis/ ) y (http://gioiellis.com/duchessa-windsor-allasta-christies/ ). Mientras tanto, aquí es el análisis realizado por el experto en arte Pablo Manazza para el diario Corriere della Sera.

El besamono te hace sentir en gran forma, pero un “brazalete de diamantes y zafiro dura para siempre”, le gustaba decir a la grande autora y guionista Anita Loos (1889-1981). Este enlace pseudo-filosófico entre los objetos de valor y la temporalidad tiene una conjugación femenina exquisita y constante. Al final, podría ser uno de los factores que subyacen a la creencia de que la joyería es el refugio seguro par activo excelencia. En diciembre de 2011, la colección de joyas de Elizabeth Taylor en Christie’s produjo 156,7 millones de dólares, por lo que un nuevo récord mundial para una subasta de joyas y en 2013 la de Gina Lollobrigida organizada por Sotheby en par de pendientes colgantes de perlas se vendió por 2.300.000 dólares , moras del doble del valor estimado. También el año pasado, en noviembre, la suma de las dos subastas de Christie y Sotheby sede en Ginebra fue 221,7 millones de francos suizos. Un valor moras que triplicado con respecto a 2009. ¿Qué pasa esta semana? Desde el legendario Graff Pink, un rubí rojo sangre de paloma, con el pasador de la esposa de Napoleón III a la venta después de 125 años, todos los lotes en las orillas del lago de Ginebra son excelentes como la joyería e ilustre procedencia.

Investire in gioielli è di moda

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Se c’è una cosa che Gioiellis.com tiene d’occhio, a parte le novità che arrivano sul mercato, è l’aspetto per così dire concreto del mondo della gioielleria. Cioè il lato economico, che per le aziende significa stare sul mercato con profitto, per i consumatori individuare l’acquisto (ovviamente nel caso di una spesa consistente) che si traduca anche in un investimento. Pare che il nostro sito sia sulla strada giusta, visto che anche il «Wall Street Journal» ha dedicato giorni fa un ampio articolo all’argomento. Il più diffuso giornale economico del mondo parte dalla vendita, in un’asta di Christie, del diamante rosa a un collezionista internazionale per 39,3 milioni dollari. E Sotheby, racconta il giornale, ha venduto un diamante rosa ancora più tre anni fa per 46 milioni dollari, più quanto sia mai stato pagato per una tela di Camille Pissarro o Paul Gauguin. Insomma: un diamante, grande, può essere un investimento più prezioso di una tela di un rinomato pittore.
Che business brillante. I diamanti, quindi, non sono più solo i migliori amici delle ragazze. Sono, infatti, gli uomini i primi acquirenti di un mercato, quello dei gioielli, che vale 71 miliardi dollari. E non perché mariti e fidanzati vogliono regalare un paio di orecchini per mogli o amanti in occasioni speciali. Gli uomini, e ovviamente alcune donne, acquistano gioielli perché stanno spostando una parte del loro patrimonio in diamanti, gemme e preziosi con un appeal globale.

Investire 100 milioni. Rahul Kadakia, specialista di gioielleria per Christie ha spiegato al giornale Usa che molti uomini hanno fatto ultimamente visita al suo ufficio, alla ricerca di consigli su come «investire 100 milioni di dollari in gioielli nel corso dei prossimi cinque anni». Martin Rapaport, che ha costruito la più grande rete di trading di diamanti, RapNet, ha riferito che un amico miliardario ha recentemente acquistato 100 diamanti da 1 carato l’uno e li ha inanellati in una lunga collana stile anni Venti. In questo modo, ha spiegato, può spostare 10 milioni di dollari da una parte all’altra del mondo semplicemente facendoli indossare alla moglie. «L’oro farebbe scattare i metal detector dell’aeroporto. E girare con troppi contanti è difficile, sono ingombranti», ha spiegato, «ma un anello o una collana e non hanno problemi a passare la dogana». Insomma, i gioielli come bene rifugio e da tasca. Lo conferma Judith Price, presidente dell’americano National Jewelry Institute: «La gente vuole avere la possibilità di muoversi velocemente. Non puoi farlo con un Rodin infilato sotto il braccio, ma un piccolo gioiello può semplicemente essere riposto in tasca».

Investimento a medio termine. I prezzi dei diamanti sembrano salire costantemente. Il mese scorso, racconta sempre il «Wall Street Journal», il prezzo medio richiesto tra intermediari per un diamante di 1 carato è stato di circa 10.500 dollari. Con una  crescita del 31% rispetto a sei anni fa, rileva il RapNet Diamante Index, che traccia i prezzi tra 12mila concessionari di gemme di tutto il mondo. Nello stesso periodo (sei anni), l’indice di Borsa Standard & Poor 500 è aumentato del 14%.

Re e regina. L’idea che i gioielli siano un patrimonio da accumulare non è nuova. Il faraone Tutankhamen fu sepolto con la sua collezione, Enrico VIII istruì i suoi gioiellieri per far apporre le sue iniziali su quasi ogni ninnolo che indossasse. Oggi alcuni regnanti sono ancora considerati gli acquirenti migliori di gioielli, in particolare il sultano del Brunei e l’Emiro del Qatar. Ma la differenza è che oggi  sono gli investitori a dominare il mercato della gioielleria, e i loro gusti e le abitudini determinano i prezzi. In Cina, i grandi magnati desiderano soprattutto diamanti D, cioè perfetti, privi di difetti, bianchi e trasparenti. Li voglio piccoli, piuttosto, ma senza la minima imperfezione. Invece, nel resto del mondo le dimensioni contano: Sotheby ha appena venduto un diamante bianco a forma di pera da 75 carati per 14,2 milioni dollari. Il venditore lo aveva pagato 4,3 milioni dollari nel 2001, con guadagno del 230%. I collezionisti cinesi sono anche pronti a spendere parecchio per i diamanti nei rari toni del rosa e del blu.

Anche le perle. Non ci sono solo i diamanti. India e Medio Oriente sono più attratti dalle perle naturali, una rincorsa che ha preso il via nel 2007, quando due fili di perle che furono del Maharajah di Baroda sono stati venduti per 7,1 milioni di dollari, ben al di sopra del 6mila dollari della stima iniziale. E a Ginevra un uomo ha pagato a Christie di 4,5 milioni dollari per un ornamento da turbante con smeraldi, chiamato sarpej, stimato per 800mila dollari.

Dal quadro al gioiello. Ci sono poi molti collezionisti di arte che diversificano: meno quadri e più gioielli. Il settore sta registrando un afflusso di appassionati di arte contemporanea che comprano gemme e gioielli anche per compensare il rischio legato ai loro più recenti acquisti di pezzi d’arte. Peter Brant, per esempio, l’industriale-editore che raccoglie Andy Warhol e Urs Fischer, acquista a Parigi pezzi stravaganti di gioielleria del designer Joel Arthur Rosenthal, noto come Jar, e ha anche fatto suoi anche un paio di diamanti a Londra dal gioielliere Laurence Graff. Il finanziere greco Dimitri Mavrommatis, che raccoglie porcellane di Sèvres, dipinti impressionisti e arte contemporanea, ha confessato di aver messo assieme una «fantastica collezione di pietre» negli ultimi dieci anni, tra cui diamanti rosa, blu e gialli, oltre a zaffiri del Kashmir. Il suo pezzo migliore è un rubino da 8,6 carati chiamato Graff Ruby, perché Graff l’aveva pagato da Christie 3,6 milioni dollari nel 2006. Mavrommatis ha comprato il rubino dal gioielliere londinese un anno dopo e che ora potrebbe probabilmente rivenderlo per quasi 10 milioni. Quando François Curiel, specialista di Christie, ha iniziato la vendita di gioielli, 40 anni fa, i suoi cataloghi erano in bianco e nero, e raramente si mostravano i pezzi prima della vendita. Ora le case d’asta stanno facendo tutto il possibile per apparire accessibili ai novizi.

Acquisti con stile. Non solo gemme o pezzi unici: c’è chi punta a raccogliere gioielli in una collezione che abbia un preciso stile. Per esempio, il collezionista di Boston Fred Sharf raccoglie pezzi in stile anni Cinquanta disegnati da Van Cleef, ma ha ultimamente iniziato a comprare pezzi «retro» con pietre più ,ordinarie come il citrino, realizzati durante la Depressione e la Seconda Guerra Mondiale. Insomma, le possibilità di investire in gioielli sono tante: se avete qualche qualche milione di euro da parte, pensateci. Federico Graglia

 

The Wall Street Journal has published days ago an extensive article about jewellery. The largest newspaper in the world economic descrive the Christie’s auction, whith the pink diamond sold to an international collector for $ 39.3 million. And Sotheby’s, tells the newspaper, sold a pink diamond even three years ago to $ 46 million, more than has ever been paid for a painting by Camille Pissarro and Paul Gauguin. In short: a diamond, big, can be a most valuable investment of a painting by a famous painter.

 

Guerra delle aste: Sotheby sfida Christie

[wzslider]La battaglia dei gioielli si svolge a Ginevra. Un giorno prima che il 15 maggio Christie’s metta all’asta il super diamante (http://gioiellis.com/anteprima-i-migliori-pezzi-dellasta-di-christies), Sotheby Ginevra offrirà in vendita 650 lotti di gioielli dalle origini aristocratiche: un’asta non a caso chiamata Magnificent Jewels and Noble Jewels. Il 14 maggio, oltre ai 23 pezzi della collezione di Gina Lollobrigida (http://gioiellis.com/lollo-in-vendita), saranno battuti gioielli straordinari, come un diamante giallo da 74,53 carati fancy con taglio a cuscino, che una volta apparteneva al sultano Ahmed Shah Qajar, settimo e ultimo re della dinastia Qajar di Persia. Questo pezzo ha una stima di 1,8 milioni. C’è poi un importante diamante rosa e una collana di diamanti precedentemente appartenente ad una nobile dama valutati intorno a 2,5 milioni di dollari. La collana presenta un ciondolo staccabile set con due diamanti marquise, uno da 6,93 carati taglio brillante, diamanti rosa e due diamanti di taglio circolare di 34.78 carati e uno da 11,38 carati. Sotheby metterà inoltre all’asta un cuscino di diamanti da 27,90 carati, D, con una stima da 6 milioni. Il diamante ha ricevuto il più alto colore e la chiarezza di grado dal Gemological Institute of America (Gia) ed è nel tipo IIa sottogruppo, che comprende di meno del 2 per cento di tutti i diamanti gemma e spesso hanno straordinaria trasparenza ottica. Sempre nell’asta di Ginevra sono previsti diamanti colorati, zaffiri, smeraldi e rubini birmani a fianco gioielli disegnati da Suzanne Belperron per la sua amica Cecyle Simon. Ulderico Andorno

 

 

The Battle of the jewelry being held in Geneva. A day before Christie’s auction put the super diamond, Sotheby’s Geneva will offer for sale 650 lots of jewelry from aristocratic origins in Magnificent Jewels and Noble Jewels auction. On May 14, in addition to the 23 pieces of the collection of Gina Lollobrigida (http://gioiellis.com/lollo-in-vendita), will be beaten extraordinary jewelry, such as a 74.53 carat fancy yellow diamond from with a cushion-cut, which once belonged to the Sultan Ahmad Shah Qajar, the seventh and last king of the Qajar dynasty of Persia. This piece has an estimated 1.8 million.