Moschettoni, serrature, catene: a New York gli strumenti diventano gioielli con la designer Marla Aaron ♦
Occuparsi della comunicazione di un’azienda, tra giornali in crisi e agenzie di pubblicità in cerca d’identità, di questi tempi non è facile. Potrebbe causare anche stress e insicurezza nei manager che ne sono incaricati. Chissà, forse è stata questa la molla che ha spinto la ex manager Marla Aaron a trasformarsi dopo 25 anni di carriera in designer di gioielli a New York.

E potrebbe essere stata la sua precedente esperienza a suggerire Marla ad adottare come chiave stilistica l’utilizzo di congegni di sicurezza, come moschettoni, lucchetti, catene. Naturalmente, questi strumenti che di solito hanno un utilizzo pratico diventano gioielli realizzati in oro e pietre preziose. Dopo quattro anni di lavoro Marla Aaron ha concepito e prodotto una serie di pezzi che funzionano davvero: i moschettoni, per esempio, si aprono proprio come le chiusure utilizzate nella vita di tutti i giorni. Utilizzarli per un mazzo di chiavi, tuttavia, potrebbe essere un po’ troppo. Tra le proposte di Marla Aaron, in ogni caso, non mancano gioielli tradizionali come bracciali e anelli in oro, con pietre semi preziose come madreperla, lapislazzuli, opale, opale rosa, turchese, cachalong, corniola, onice, carro, malachite, pietra di luna e calcedonio.

Tra le proposte inconsuete di Marla Aaron, però, c’è una più originale delle altre: i gioielli realizzati con fordite. Non avete mai sentito parlare di questa pietre? Ovvio, per la fordite è la vernice accumulata nei reparti verniciatura delle fabbriche Ford, automobili. Nelle fabbriche, sui pavimenti dove dipingono le auto, infatti, la vernice si stratifica e forma una superficie dura, come una pietra. Materiale che è trasformato in gioielli, penne, manici di un coltello e altro. La fordite utilizzata dal brand americano proviene dalla Ford Motor Company tra gli anni 1960 e 1990.




