Anche una collezione ispirata al grande architetto Giò Ponti tra le novità di Remida Tornaghi ♦
Il nome è indissolubilmente legato all’oro: Remida. Anche se è scritto in un’unica parola, il riferimento è al mitico sovrano della Frigia che trasformava in oro qualsiasi cosa toccasse. Un po’ troppo, in effetti. Andrea Tornaghi, invece, si è limitato a trasformare l’oro, sotto forma di gioielli, nelle tre boutique aperte in tre punti strategici: Monza, capitale della ricca Brianza, Forte dei Marmi, capitale della ricca Versilia, e Sainkt Moritz, capitale della ricca Engadina. Tutti luoghi in cui Remida può trovarsi a proprio agio.
La piccola Maison è nata nel 1970 su iniziativa, forse più per passione che per business, della madre dell’attuale proprietario e designer, Mary, che ha iniziato un po’ controcorrente a proporre orecchini pendenti. Ma, a dispetto del nome, la gioielleria guidata da Tornaghi non propone solo gioielli d’oro. Anzi, è orgogliosa di progettare anche collezioni che utilizzano materiali come titanio, ferro o legno. Non solo: accanto a collezioni che accarezzano uno stile più tradizionale, propone anche linee di gioielli che si ispirano al grande design made in Italy. Come la collezione Avio, che riprende lo stile caro a uno dei grandi architetti degli anni Trenta e Quaranta, Giò Ponti. Una scelta non usuale e particolarmente raffinata. Probabilmente apprezzata dai clienti di Monza, Forte dei Marmi e Sainkt Moritz. Alessia Mongrando