Lei li definisce gioielli di nicchia: Miriam Vile, designer svizzera di gioielli si colloca in quella piccola (molto piccola) schiera di professionisti che cerca di guardare il mondo con un occhi diversi. Il risultato è che i bijoux di Miriam Vile sono divertenti, perché mischiano i livelli semantici o, per usare parole più semplici, sorprendono con l’utilizzo di elementi spuri alla comune gioielleria. Manopole, rotelle, ingranaggi: niente di prezioso dal punto di vista dei materiali, ma straniante se trasportato su anelli, collane o bracciali. Uno stile po’ teatrale. Non a caso lei si definisce «jewel maker and performer». Prima di disegnare gioielli ha frequentato la scuola Sta del design tessile a Lugano. Nel 2012 ha lanciato la prima collezione, «guidata dalla mia passione per la musica e l’idea che ogni oggetto utilizzato è la testimonianza di una storia». I bijoux sono realizzati a mano, pezzi unici, e guardandoli è facile crederle: sono realizzati con parti meccaniche di strumenti utilizzati, frammenti riciclati che caratterizzano ogni pezzo unico. E nel caso foste curiosi di conoscere Miriam, potete anche guardarla danzare nel progetto musicale Camilla Sparksss. Margherita Donato







