Il pizzo d’oro di tradizione toscana dei gioielli di Neonero, azienda orafa di Arezzo ♦
Si chiama Neonero Pizzo d’Oro, ma non è una linea di moda, anche se le immagini sul sito internet, con una modella che indossa i gioielli, potrebbe farlo pensare. Il pizzo c’entra, in effetti, ma è solo un richiamo a quelle delicate lavorazioni realizzate con ago e filo che sono un’antica tradizione in Toscana. Neonero Pizzo d’Oro è passato dalle stoffe ai gioielli.

Fatto sta che la Pvz, azienda fondata nel 1989 e oggi condotta da Lucio Presentini e Silvio Valentini, dopo aver concentrato l’attività sulla lavorazione di gioielleria per conto terzi, nel 2007 ha deciso di lanciare un proprio brand, Neonero. Le collezioni proposte da questa azienda si ispirano, appunto, a quelle superfici di pieni e vuoti, leggere e, in alcuni casi, maliziose. Ma, naturalmente, i pizzi proposti sono in oro giallo o rosa, anche in una versione brunita. E i pizzi si indossano sotto forma di anelli, collane oppure orecchini. Un modo, insomma, per far rivivere una tradizione e, allo stesso tempo, fare della gioielleria.







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