Una giapponese a Parigi, andata e ritorno: Natsuko Toyofuku, designer che lavora e vive a Milano, ha presentato alla rassegna Maison & Objet una selezione dei suoi gioielli, all’incirca un’ottantina di pezzi, quelli che si trovano nell’atelier di via della Pergola 8, nel quartiere Isola. Il gusto per creare gioielli che sembrano opere d’arte è, forse, l’eredità di suo padre, Tomomori Toyofuku, scultore affermato tra gli anni Sessanta e Settanta. Natsuko usa di solito metalli come l’argento, il bronzo, il rame, prevalentemente fusi a cera persa, accostati a vetro, legno, pietre dure o corallo. Il metallo preferito è il bronzo: «Ha una tonalità calda e può assumere straordinarie patine se si ricorre a una lucidatura accorta, che non privi le superfici metalliche delle naturali ombreggiature che conferiscono fascino alla materia. Perfino la candida perla può acquisire in bellezza dall’accostamento con il bronzo». Ai metalli si sono aggiunti gli smalti, con hanno portato sorprendenti colori: rossi, gialli, turchesi, verdi. Nel bronzo, inoltre, sono spesso incastonate pietre rare, di provenienza prevalentemente brasiliana o africana: quarzi lemon, orange, o rutilati, ludoliti, dendriti, radici di turchese, acquamarine tormaline.
Atelier Natsuko Toyofuku