Cameo Italiano, la tradizione di Napoli nel segno della continuità ♦
Secondo l’enciclopedia, il cammeo (o cameo) è una gemma incisa a rilievo, secondo diverse tipologie. È una tecnica antica: si è sviluppatasi nell’ellenismo e poi a Roma e poi sotto l’impero bizantino. Scomparsa quasi del tutto, è rinata con l’avvento in Italia dell’imperatore tedesco Federico II, con notevoli esemplari ispirati all’antico. Ma dopo il lungo oblio l’arte del cammeo è tornata di moda in epoca neoclassica, cioè tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.

In Italia questa tecnica che serve a produrre gioielli e medaglie si è sviluppata soprattutto al Sud. E a distanza di un paio di secoli la tradizione continua: sono diverse le aziende, di piccole dimensioni, che adottano questa tecnica artigianale. Una di queste è quella gestita a Torre del Greco (Napoli) dalla famiglia Di Luca, che ha dato vita al brand Cameo Italiano. La storia della gioielleria è iniziata negli anni Cinquanta e prosegue ancora più o meno come quando è nata: tanta tradizione, forme classiche, ma anche con l’adozione di tecniche come la galvanica per abbattere i costi dei metalli, che si affiancano all’oro e all’argento con cui sono composte le montature dei gioielli. E se i cammei sono nati soprattutto come spille, Cameo Italiano li utilizza anche per collane, anelli e orecchini. Rudy Serra





