Nel caso non ne foste a conoscenza, sappiate che buona parte delle grandi marche di gioielleria realizza buon parte della produzione in Tailandia, come nel caso di Choon, una grande manifattura di gioielleria. Perché in Oriente? Semplice: la mano d’opera costa meno che in Europa e da anni si è formata una classe di lavoratori specializzati e molto abili. Qualcuno sostiene che certi tipi di lavorazioni si possano fare solo in Asia.

In ogni caso, accanto alle aziende che lavorano in conto terzi, sono cresciute anche specialisti come, appunto, Choon Jewelry, che ha iniziato anche a proporre gioielli con un proprio design, utilizzando l’argento oppure l’oro abbinato con pietre preziose: rubini, acquamarina, zaffiri. Non sempre il risultato rispecchia il gusto occidentale. Ma quando ci riesce, i gioielli hanno poco da invidiare a quelli di tanti rinomati brand, perlomeno quanto profusione di gemme preziose. Certo, a volte lo stile rispecchia quel desiderio tipico orientale di aggiungere fronzoli anche dove non ce ne sarebbe bisogno, a volte con un disegno approssimativo. Ma in altri casi il design è semplice e lineare come quello di molte Maison europee. Giulia Netrese






