La storia romantica di AllGold, dalla provincia italiana al mercato internazionale ♦︎
Si comincia (quasi) sempre da poco o nulla. Ma quando il talento e la passione ci sono, allora succede che si va avanti, fino a traguardi che non nessuno avrebbe immaginato. Come la storia iniziata nel 1951, in una città di provincia delle Marche, con Oscardo Aguzzi. Un bambino che sfortunatamente all’età di tre anni è diventato sordo. Un handicap che, però, è diventato la principale risorsa di Oscardo, che ha sviluppato una sensibilità artistica speciale. Ed è stato quindi lo speciale spirito creativo che ha convinto il titolare del più antico laboratorio orafo di Fossombrone ad assumere come apprendista il giovane Oscardo alla Fabbrica Artigiana Orafa Bordoni Alfio.

Il talento del giovane orafo si è poi manifestato con la vincita del primo premio alla Rassegna Orafa S. Eligio di Milano, un concorso molto quotato all’epoca. La storia è continuata con la casuale specializzazione nella tecnica della filigrana (grazie a un orafo del Senegal). È una delle tecniche orafe più difficili, che Oscardo ha imparato a padroneggiare.
La storia, molto romantica, è continuata con il fratello minore di Oscardo, Giorgio, che ha affiancato il fratello, per un certo periodo ammalato gravemente. Trovata un’affinità, i fratelli Aguzzi, Oscardo e Giorgio, hanno aperto insieme il loro primo laboratorio orafo a Fossombrone. Cresciuta rapidamente l’attività, i due fratelli negli anni Ottanta hanno dato vita al marchio AllGold.

Ai due, nel 2000, si è aggiunto Flavio Gregorio Topi, che ha fatto tutta la trafila da apprendista di talento a imprenditore. L’azienda, da allora, ha mietuto successi e riconoscimenti internazionali, mostre, premi. Tra Harrods a Londra e il Rockefeller Center a New York, passando dall’India, AllGold si è conquistata un palcoscenico internazionale. E la storia non è ancora finita.




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