I gioielli di Chateau Euphorie, che si ispira al rinoceronte indiano adottato da Luigi XV.
Diciamolo: non conta solo fare qualcosa di bello, ma anche farsi ricordare. E la memoria passa anche attraverso impressioni, emozioni, sollecitazioni. Per esempio, un nome che rimane impresso nel ricordo ha più impatto di uno qualsiasi. Come nel caso di Chateau Euphorie: difficile dimenticarsi di questo nome, anche se i gioielli che propone sarebbero interessanti anche se fossero anonimi. Fatto sta che a Parigi Chateau Euphorie ha aperto il suo primo negozio nel marzo 2015, sugli Champs Elysées, due anni dopo essere stata fondata.
Ha dalla sua una sicura capacità di indipendenza artistica: design che si distingue anche nelle ispirazioni.
Come nel caso della collezione principale, Clara. Che non è il nome di una fanciulla, ma di un rinoceronte. Certo un rinoceronte in una gioielleria sembra uno scherzo. Ma in questo caso si tratta del pachiderma cornuto portato dall’India nel XVIII secolo per diventare parte dello zoo privato di Luigi XV. Al tempo il povero animale fece una grande impressione in Occidente. E mai si sarebbe immaginato che tre secoli più tardi sarebbe diventato un ciondolo in agata bianca o calcedonio, oro giallo o bianco con diamanti bianchi. Insomma, un rinoceronte in un castello di gioielli. È proprio vero che la fantasia non ha limiti. Lavinia Andorno