Il rubino Estrela de Fura
Il rubino Estrela de Fura

Tutto sui rubini

Il rubino è una delle pietre preziose più amate da secoli ed è anche la gemma del mese di luglio. Ma pochi ne conoscono le sue vere caratteristiche. Ecco una veloce guida per sapere tutto sui rubini ♦

Brillanti, rossi, costosi: i rubini sono uno dei quattro minerali classificati come pietre preziose, assieme a diamanti, zaffiri e smeraldi. Attenti, però: sono molto rari. Spesso sono utilizzate altre gemme rosse simili al rubino ma, di solito, di minor valore, come la rubellite. Vi siete mai chiesti perché si chiama rubino? Semplice: il nome della pietra deriva dalla parola latina ruber, rosso. Tra l’altro, il rubino è anche la pietra del mese di luglio. Volete sapere tutto sui rubini?

Anello in oro bianco con rubino non scaldato taglio smeraldo di 6,54 carati
Anello in oro bianco con rubino non scaldato taglio smeraldo di 6,54 carati

Che cosa sono. Sfatiamo un mito: non tutti i rubini sono rossi. Il colore varia dal rosso fino al rosa intenso. Secondo la scienza, i rubini sono una varietà del corindone, minerale composto da ossido di alluminio. Ma da un punto di vista chimico il colore rosso è indotto dalla presenza al suo interno di cromo. Da un punto di vista minerale, il rubino è parente di un’altra pietra preziosa: lo zaffiro, che è anche lui un corindone. Tanto che a volte è difficile stabilire se una gemma è un rubino e zaffiro. Per esempio, un rubino con un colore non troppo forte da un po’ di tempo è classificato come zaffiro rosa. I rubini sono utilizzati in gioielleria, ma non solo: Sono pietre molto dure, quasi come il diamante.

Rubino sangue di piccione, non scaldato
Rubino sangue di piccione, non scaldato

Guardate dentro. All’interno di un rubino è possibile trovare un asterismo: si tratta di un effetto luminoso a tre o sei punti o a stella che è provocato da inclusioni di rutilio. Questo tipo di rubini è tagliato a cabochon per visualizzare questo effetto luminoso. Gli asterismi sono visibili in modo corretto con una singola fonte di luce: danno un effetto di movimento e sono molto apprezzati.

I riflessi del rubino
I riflessi del rubino

La provenienza è importante. I rubini si trovano in molte zone del mondo, ma quelli della Valle Mogok, a Myanmar (Birmania) sono i più pregiati per il loro colore rosso intenso. Rubini si trovano anche in Thailandia, Cambogia, India, Afghanistan e Pakistan. In Sri Lanka di solito sono rosa chiaro (spesso sono classificati zaffiri rosa). Piccoli depositi di rubini si trovano anche in Tanzania, Madagascar, Vietnam, Nepal, Tagikistan e persino negli Stati Uniti. Oggi, però, l’Africa è la principale fonte di rubini. Si stima che l’80% dei rubini provenga dal Mozambico, principalmente dalla miniera di Gemfields. Ma anche altre aziende sono attive, come Fura Gems, che ha iniziato a mettere all’asta gemme nell’ultimo anno, insieme a un terzo concorrente, Gem Rock, che presto entrerà nel mercato delle aste di rubini. L’Africa, come fonte, è stata però tradizionalmente disprezzata dall’industria, in particolare per i rubini: le gemme più pregiate, infatti, sono quelle della Birmania. Ma dato che i rubini birmani scarseggiano, quelli africani di Mozambico, Madagascar e Tanzania sono in ascesa. Meglio, quindi, non fissarsi sulla provenienza: meglio giudicare il valore della pietra stessa, qualunque sia la provenienza.

Anello La Reine in platino, rubino, diamanti
La Reina, anello in platino, diamanti e rubino

Quanto vale un rubino? Peso, colore e qualità della pietra determinano il suo valore. Prima di tutto conta il colore: quelli con un rosso molto intenso e brillante sono i più ricercati. Il loro colore è definito «sangue di piccione». Raramente i rubini possono anche cambiare colore oppure presentare un effetto «occhio di gatto». È importante anche il loro gradi di chiarezza: i rubini senza inclusioni sono molto rari, specialmente oltre una certa dimensione. Un rubino da 10 carati senza inclusioni di aghiformi rutilo (chiamati anche seta) può indicare che la pietra è stata trattata, oppure è eccezionale.

L'Anfiteatro, anello by Picchiotti con rubino di oltre 8 carati, diamanti, platino
L’Anfiteatro, anello by Picchiotti con rubino di oltre 8 carati, diamanti, platino

Trattati o naturali? Proprio le imperfezioni, comuni praticamente in tutti i rubini, sono utilizzate dai gemmologi per capire se una pietra è stata trattata oppure è un rubino sintetico. Il trattamento, nella maggior parte dei casi, consiste nel scaldare la pietra grezza prima che sia tagliata. In effetti, ormai quasi tutti i rubini oggi sono trattati in qualche modo, di solito utilizzando il metodo termico. Per questo i rari rubini non trattati e di buona qualità raggiungo prezzi molto alti.

Estrazione di un rubino in Groenlandia
Estrazione di un rubino in Groenlandia
Anello con rubino sangue di piccione
Anello con rubino sangue di piccione
Zorab, diamanti bianchi e neri, rubini
Zorab, diamanti bianchi e neri, rubini
Anello in platino e diamanti con rubino birmano antico di 4,34
Anello in platino e diamanti con rubino birmano antico di 4,34 carati
Collana di perle naturali con rubini della Birmania e diamanti bianchi
Collana di perle naturali con rubini della Birmania e diamanti bianchi

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