La Private Collection di Tamara Comolli con pietre preziose, si può visionare solo su appuntamento (o su questa pagina) ♦︎
Le regole, o le consuetudini, sono fatte per ripetersi nel tempo. Però anche per essere trasgredite, quando è il caso. Tutto sta a verificare come le trasgressioni riescono: possono risolversi in un banale gesto di ribellione, oppure in qualcosa di innovativo, che si evolve in un nuovo standard, regola, norma, che a sua volta subirà prima o poi una rivoluzione. Questi corsi e ricorsi storici appartengono anche al mondo della gioielleria. Un esempio è quello di Tamara Comolli, designer tedesca che ha costruito un’intera azienda e, soprattutto, uno stile grazie all’uso di pietre di colore, rigorosamente tagliate come una ghianda. Questi cabochon allungati sono serviti a Tamara Comolli per comporre innumerevoli varianti delle sue collezioni.
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Ma, anche per una designer affezionata a una forma che diventa iconica, arriva il momentio di cambiare o, meglio, di introdurre qualcosa di nuovo. È il caso della Private Collection. «Una gemma speciale richiede un design speciale», è la premessa della designer di Monaco di Baviera, ma con cultura e standing internazionale. Quindi, invece delle ghiande con quarzi, citrini o turchesi, i gioielli di questa collezione utilizzano pietre più preziose, come tormaline, spinelli o i classici diamanti, e con tagli molto più tradizionali. E il nome? Private Collection si chiama così perché è visionabile solo su appuntamento. O su queste pagine di Gioiellis.com, naturalmente. Lavinia Andorno