vendita

Christie’s In the Mood of Love




In the Mood for Love è il titolo di un film di una ventina di anni fa, una storia d’amore irrisolto ambientata nella Hong Kong degli anni Sessanta. Un film che ha affascinato per l’atmosfera densa e romantica. Ma In the Mood for Love è ora anche una vendita speciale di alta gioielleria, in vista di San Valentino ma che continuerà fino al 289 febbraio, organizzata da Christie’s. La vendita presenta una selezione di gemme preziose e gioielli di alta gamma, tra cui una collana con un diamante Fancy Vivid Yellow a forma di cuore da 10,03 carati e un anello con diamante a forma di cuore da 5,06 carati.

Buccellati, anello con smeraldo di 3,95 carati, diamanti, oro e argento
Buccellati, anello con smeraldo di 3,95 carati, diamanti, oro e argento

Disponibili anche anelli con diamanti colorati, come un anello con diamante fancy intense taglio ovale giallo-arancio da 1,03 carati e uno con diamante rosa taglio a cuore da 0,82 carati. I prezzi vanno da 15.000 a 500.000 sterline. Anelli, orecchini, collane e bracciali sono esposti nel salone Christie’s a King Street, Londra. I pezzi sono disponibili per acquisto immediato.

Anello con zaffiro di 2,96 carati e diamanti
Anello con zaffiro di 2,96 carati e diamanti

Orecchini con diamanti bianchi e fancy
Orecchini con diamanti bianchi e fancy

Collana con diamanti fancy vivid yellow e diamanti bianchi
Collana con diamanti fancy vivid yellow e diamanti bianchi







Com’è sexy vendere gioielli in casa




Il modello è quello di Avon, l’azienda di vendita porta a porta di cosmetici, ma con i gioielli di Stella & Dot è molto più divertente. Certo, merito del prodotto, ma anche perché ha trasformato la venditrice come fosse una protagonista di Sex and the City, l’ha ribattezzata ambassador e le dimostrazioni si chiamano trunk show, ossia collezioni itineranti, prendendo a prestito il linguaggio della moda. La tecnologia poi, ha fatto il resto: iPad e tablet come supporto e una piattaforma per informare e formare chi collabora. Braccialetti, orecchini e anelli creati da un team interno, con una qualità superiore al fast fashion low cost, e più accessibili delle gemme chiuse nelle vetrine delle gioiellerie tradizionali, venduti con quel tocco personale che manca nei negozi di moda. E pure ad Amazon.

I bijoux di Stella & Dot
I bijoux di Stella & Dot

Questa l’idea di Jessica Herrin, che ha fondato la società nel 2007, due anni dopo fatturava 33 milioni di dollari e ha continuato a crescere. Oggi conta migliaia di venditori, anzi ambassador, negli Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Irlanda, Germania e anche in Francia, che guadagnano il 20-40% sulle vendite. Molti usano la vendita di bijoux come lavoro stagionale o temporaneo: è molto popolare tra insegnanti e infermiere, ma quello che sembra conquistare tutte le donne è la flessibilità nell’organizzarsi il lavoro e guadagnare. Le statistiche dicono che la metà degli stilisti-venditori organizza un trunk show in casa al mese e almeno otto su dieci persone che partecipano sono al loro primo acquisto con Stella & Dot. Dunque un grande potenziale da sfruttare con altri prodotti: l’idea è quella di allargare la gamma degli accessori, senza cambiare la modalità di vendita sociale.

Collana placcata oro con ciondoli in resina
Collana placcata oro con ciondoli in resina
Tre ricambi per anelli in Lapislazzuli, giada bianca e occhio di tigre
Tre ricambi per anelli in Lapislazzuli, giada bianca e occhio di tigre
Bracciale con lapislazzuli e agata bianca
Bracciale con lapislazzuli e agata bianca
Abello con lapislazzuli
Abello con lapislazzuli

Anelli con placcatura in oro, smalto, resina, cubic zirconia
Anelli con placcatura in oro, smalto, resina, cubic zirconia







Gioielli made in Vicenza per Cambi Casa d’Aste




Gioielli italiani all’incanto a Milano. Questa volta è Cambi Casa d’Aste a presentare una vendita focalizzata su Gioielli Contemporanei. Il martelletto del battitore calerà su 195 lotti giovedì 24 marzo (l’asta si svolgerà presso la sede milanese, in via San Marco 22). La collezione proposta in catalogo è stata realizzata da un marchio storico della gioielleria italiana (si tratta di Chimento), nato nel distretto orafo di Vicenza.

Girocollo Katherine, con diamanti per 58.10 carati, montatura in oro bianco
Girocollo Katherine, con diamanti per 58.10 carati, montatura in oro bianco

Tra i top lot figurano le collane Katherine (offerta minima 29.300 euro), e Ingrid (offerta minima 42.800 euro). Non mancano pezzi unici come la grande collana Marilyn (111.200), o la tiara Marlene, in diamanti taglio brillante incastonati su oro bianco, leggera e preziosa come le volute che ne definiscono il disegno (9.600).

Gioielli proposti da Cambi Casa d'Aste
Gioielli proposti da Cambi Casa d’Aste

L’esposizione al pubblico dei lotti è prevista da venerdì 18 a lunedì 21 marzo 2022 a Milano, in via San Marco 22. Il Dipartimento di Gioielli e Preziosi di Cambi Casa d’Aste nel 2021 ha battuto un importante anello firmato, centrato da un diamante taglio smeraldo di circa 12 carati, aggiudicato a 350.000 euro.

Girocollo Audrey, con diamanti per 42.64 carati, montatura in oro bianco
Girocollo Audrey, con diamanti per 42.64 carati, montatura in oro bianco
Collana Marilyn, con diamanti taglio brillante, goccia e princess per 95.9 carati su oro bianco
Collana Marilyn, con diamanti taglio brillante, goccia e princess per 95.9 carati su oro bianco
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Tiara Marlene, in oro bianco e diamanti
Tiara Marlene, in oro bianco e diamanti






Gioielli black per Sotheby’s




Dopo musica e arte figurativa, anche nella gioielleria si assiste a una valorizzazione della creatività afroamericana, sull’onda del movimento Black Lives Matter. Sotheby’s New York, assieme all’editor di gioielli e autrice Melanie Grant, ha organizzato la prima mostra-vendita dedicata ai designer black di gioielli contemporanei (Brilliant & Black: A Jewelry Renaissance). La mostra-vendita inizierà il 17 settembre e comprende 60 pezzi di 21 designer statunitensi ed europei dagli anni Cinquanta a oggi. Nel caso ve lo chiediate, no, non c’è un filo comune, un’estetica, un design comune denominatore tra i diversi autori di gioielli.

Orecchini by Matturi in oro giallo 18 carati con diamanti taglio brillante, smeraldi e perle South Sea
Orecchini by Matturi in oro giallo 18 carati con diamanti taglio brillante, smeraldi e perle South Sea

E questo, ovviamente, è positivo perché segnala che la strada creativa di ognuno non è per forza legata a uno schema precostituito. Ci sono gioielli di tutti i tipi, compresi quelli di alta gioielleria, gli orecchini Enchanted Garden di Vanleles, ispirati al batik africano e realizzati in titanio e oro rosa, con incastonati rubini africani, l’anello di diamanti rosa da 2,5 carati personalizzato di Maggi Simpkins di ispirazione floreal, valutato 1 milione di dollari.

Vanleles, orecchini in titanio, oro rosa, diamanti e rubini
Vanleles, orecchini in titanio, oro rosa, diamanti e rubini

L’elenco di gioiellieri-designer rappresentati nella mostra-vendita comprende Harwell Godfrey, Jacqueline Rabun, Johnny Nelson, Lorraine West, Rashid Johnson, Thelma West, Vanleles, Castro NYC, Almasika, Marei, Mateo New York, Matturi, Melanie Eddy, Sheryl Jones, Thousand Things, Lola Fenhirst, Jariet Oloyé, Maggi Simpkins e Shola Branson.

Vanleles, orecchini in titanio, oro rosa, diamanti e rubini
Vanleles, orecchini in titanio, oro rosa, diamanti e rubini

Die Liste der im Ausstellungsverkauf vertretenen Juweliere-Designer umfasst Harwell Godfrey, Jacqueline Rabun, Johnny Nelson, Lorraine West, Rashid Johnson, Thelma West, Vanleles, Castro NYC, Almasika, Marei, Mateo New York, Matturi, Melanie Eddy, Sheryl Jones, Thousand Things, Lola Fenhirst, Jariet Oloyé, Maggi Simpkins und Shola Branson.

Anello Rebel Black di Thelma West in ceramica nera e oro,-con diamante taglio pera da 5 carati
Anello Rebel Black di Thelma West in ceramica nera e oro,-con diamante taglio pera da 5 carati
Bracciale rigido Almasika Universum in oro 18 carati e tsavorite
Bracciale rigido Almasika Universum in oro 18 carati e tsavorite
Ciondolo bambola di Castro NYC in bisquit e pietre preziose con maschera articolata, incastonato con smeraldi, rubini, perle
Ciondolo bambola di Castro NYC in bisquit e pietre preziose con maschera articolata, incastonato con smeraldi, rubini, perle
Harwell Godfrey, pendente Cleopatra con smeraldi Muzo, onice e diamanti
Harwell Godfrey, pendente Cleopatra con smeraldi Muzo, onice e diamanti







Collaro in primo piano





I gioielli del brand partenopeo Salvatore Collaro approdano in televisione. A prezzi popolari ♦︎

I gioielli non si trovano più solo in gioielleria. La tecnologia, infatti, mette a disposizione delle Maison del settore anche altri canali: internet, naturalmente, ma anche la «vecchia» televisione. Ultimo ad avvicinarsi a questo strumento è Salvatore Collaro, brand campano che ha scelto di presentare anche sul canale Qvc i propri gioielli. L’azienda è stata fondata alla fine degli anni Cinquanta da Salvatore e Lella Collaro a Torre del greco (Napoli), anche se oggi la sede si è spostata al Centro orafo del Tarì, a Caserta. Altre a quelli proposti in televisione Salvatore Collaro continua, naturalmente, a produrre gioielli di fascia alta, in particolare con corallo o perle.

Anello con corallo rosa e zaffiri
Anello con corallo rosa e zaffiri

Ancora oggi, infatti, l’azienda segue la tradizione dei fondatori e non solo con il materiale tipico della zona, il corallo. Con il tempo, infatti, la Maison ha aggiunto l’altro classico prodotto del mare, le perle. I gioielli hanno uno stile adeguato al tempo, molto moderni, con geometrie precise che contrastano con la forma irregolare del corallo. La collezione proposta attraverso Qvc è realizzata in argento dorato, corallo, sfere o dischi di onice, pasta di turchese. I prezzi sono davvero popolari non oltre i 200 euro. Giulia Netrese

Collana in corallo rosa di Salvatore Collaro
Collana in corallo rosa di Salvatore Collaro
Orecchini pendenti in oro e corallo rosso
Orecchini pendenti in oro e corallo rosso
Orecchini in corallo rosso
Orecchini in corallo rosso
Orecchini in corallo rosa
Orecchini in corallo rosa
Orecchini in argento, pasta di turchese e corallo per Qvc
Orecchini in argento, pasta di turchese e corallo per Qvc
Orecchini in argento e corallo per Qvc
Orecchini in argento e corallo per Qvc






Perché i gioiellieri italiani sono in difficoltà




Una fotografia (non troppo esaltante) della filiera italiana della gioielleria: Federpreziosi Confcommercio, associazione che riunisce i rivenditori di gioielli, torna ad analizzare la situazione alla luce dell’emergenza coronavirus. Risultato: il 70% non vende gioielli online, aspetto che forse mitigherebbe le difficoltà a causa della chiusura dei punti vendita. E le mini dimensioni sono un punto debole.

La mini dimensione delle aziende
La mini dimensione delle aziende

Al di là delle difficoltà dovute alla epidemia, infatti, dal sondaggio emerge anche una notevole arretratezza del sistema italiano. Certo, ci sono molte aziende che producono gioielli di qualità, con tanta fantasia e buongusto. Ma il sistema di distribuzione resta ancorato a un’altra epoca.

Gioielleria Lo Scarabeo d'Oro, a Milano
Gioielleria Lo Scarabeo d’Oro, a Milano

Il sondaggio di Federpreziosi è aggiornato a giovedì 2 aprile. I risultati riguardano una prevalenza di imprese al dettaglio, risultate l’85% dei 500 intervistati. Per quanto riguarda la forma societaria dei 425 dettaglianti, il 47% è rappresentato da ditte individuali, circa il 27% da Srl anche uninominali, il 21% da Snc (cioè società in nome collettivo, in cui tutti i soci rispondono solidalmente, illimitatamente, personalmente e sussidiariamente per le obbligazioni sociali). Il 74,6% occupa da 1 a 3 addetti, il 20,6% da 4 a 8 addetti, e solo il 4,8% oltre i dieci addetti. Insomma, il mondo della gioielleria è popolato da nani, economicamente parlando. E questo è un dato che non è in relazione con l’emergenza sanitaria.

Le difficoltà per il coronavirus
Le difficoltà per il coronavirus

Veniamo ai problemi connessi al covid-19 e alle conseguenze del lockdown. La difficoltà maggiore delle aziende è quella di far fronte ai pagamenti nei confronti dei fornitori (75,6%) cui segue la mancanza di liquidità finanziaria (66,2%) e, in eguale misura (61,2%), la criticità rappresentata dal versamento di tasse e imposte.

Locali in affitto per la maggior parte
Locali in affitto per la maggior parte

Il 59% di coloro che hanno risposto al questionario sono in affitto nei locali in cui svolgono la propria attività. Di questi il 47,5% dichiara che ha pagato e pagherà regolarmente il canone, il 33% avrà difficoltà, mentre il 19,5% pensa di chiedere la rinegoziazione del contratto.

Poche vendite online
Poche vendite online

Un segnale a dire il vero poco confortante è quello che riguarda l’evoluzione del settore orafo nell’ambito del digital e che viene dal dato relativo alle vendite sul web: il 70% di coloro che hanno risposto al formulario dichiara di non effettuare vendite online, il 19,2% di svolgerla attraverso il proprio sito e il 10,8% su piattaforme di terzi. Di scarso rilievo, infine, la richiesta per le consegne a domicilio, che si attestano sul 20,4% e che, comunque, vengono effettuate in prevalenza telefonicamente (14,4%), via Whatsapp (14%) o via Facebook (11,6%).

Consegne a dominicilio
Consegne a dominicilio

Piattaforma per il contatto
Piattaforma per il contatto







Vendite a tempo no-stop per Faraone Casa d’Aste: debutto con l’oro





Le aste a tempo, via web, sono un fenomeno che ha ampliato la platea degli acquirenti di gioielli e orologi. E non soltanto le big del settore hanno deciso di cogliere l’opportunità. Ora anche Faraone Casa d’Aste, società con sede a Milano, ha previsto di proporre vendite praticamente non stop.

Smeraldo colombiano a taglio ottagonale no oil del peso di 4,18 carati
Smeraldo colombiano a taglio ottagonale no oil del peso di 4,18 carati

L’idea è quella di organizzare per il 2020 un’asta continuativa, unica nel suo genere. La vendita è programmata con un susseguirsi di aste a tema della durata di 15 giorni, per un totale di 16 appuntamenti per gli utenti che si registreranno al sito web, sul quale verrà pubblicato il calendario su base mensile.
Bracciale in oro e smalto
Bracciale in oro e smalto

Questa successione continuativa di aste offrirà maggiori possibilità a venditori e acquirenti in confronto alle classiche due vendite annuali all’incanto organizzate da Faraone Casa d’Aste a maggio e novembre.

Il calendario degli appuntamenti sarà stilato nel corso dell’anno per poter seguire in maniera mirata solo le aste per i lotti di proprio interesse, che saranno esposti durante tutto il periodo dell’asta presso lo show room di via Montenapoleone 9 a Milano. Primo appuntamento: l’asta di febbraio, che avrà come tema l’età dell’oro. Mentre 15 giorni più tardi sarà la volta degli orologi.

Collana a catena in oro giallo e pavé di diamanti
Collana a catena in oro giallo e pavé di diamanti

Anello in oro bianco e giallo
Anello in oro bianco e giallo
Anello a catena in oro giallo
Anello a catena in oro giallo

Bracciale in oro e pietre
Bracciale in oro e pietre







I diamanti del 2019 hanno brillato meno. Ecco perché

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Se siete interessati a sapere se è il momento per acquistare un diamante, leggete questo articolo. Perché sarete sorpresi dalla scoperta che i diamanti sono ottime pietre per un gioiello, ma nel loro futuro sono previsti cambiamenti epocali. Ad affermarlo è un autorevole rapporto di Bain & Company, una delle maggiori società mondiali di consulenza, in associazione con il World Diamond Center di Anversa.

Anello con pavé di diamanti
Anello con pavé di diamanti

L’analisi di Bain & C è spietata: le vendite di diamanti sono diminuite parecchio. In particolare, le previsioni indicano che per il 2019 la vendita di diamanti grezzi dovrebbe calare del 25% e quelle di pietre lucidate e pronte per essere incastonate su un anello o collana si stima siano scese del 10%.

Diamanti in vendita ad Anversa
Diamanti in vendita ad Anversa

L’analisi di Bain & C, inoltre, arriva in contemporanea con l’annuncio di Anglo American, la casa madre del gruppo De Beers. L’azienda ha dichiarato che nel 2019 le vendite di diamanti sono diminuite del 26% e ha abbassato gli obiettivi di produzione nel prossimo futuro. De Beers, per il 2019, dovrebbe aver estratto circa 31 milioni di carati di diamanti, in calo dell’11% rispetto ai 35 milioni dell’anno scorso. E i prezzi sono scesi di circa il 20%.

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Anelli di diamanti esposti nel cosiddetto Diamond Ring di Anversa

Insomma, il mondo chiede meno diamanti: un declino che è guidato dai cambiamenti dei consumatori nei due maggiori mercati , Stati Uniti e Cina, con le vendite al dettaglio in calo a causa della diminuzione della fiducia dei consumatori e dell’incertezza geopolitica. Ma sul lungo periodo la situazione potrebbe essere diversa. Bain & Company, infatti, fornisce una prospettiva positiva per i prossimi anni.

Anversa: acquisti di un buyer
Antwerp (Anversa): acquisti di un buyer

Nonostante diverse sfide a breve termine, prevediamo un risultato positivo per il mercato dei diamanti a lungo termine. In primo luogo, tuttavia, l’industria deve superare alcune incertezze nel 2019 e nel 2020, a causa della continua instabilità geopolitica, dei forti segnali di una recessione imminente e del supporto limitato al marketing, in particolare per i gioielli senza marchio e di fascia bassa. D’altro canto, si prevede che il segmento dei gioielli con diamanti di lusso di marca, che rappresenta circa il 15% del mercato totale dei gioielli con diamanti, avrà buone prestazioni, crescendo a cifre elevate, in linea con la crescita dei beni di lusso personali.
Olya Linde, partner di Bain & Company e autore principale del rapporto

In alcune gioiellerie Helzberg Diamonds si possono provare gli anelli virtualmente
In alcune gioiellerie Helzberg Diamonds si possono provare gli anelli virtualmente

Vendite al dettaglio

Secondo il report, nel 2019 le vendite al dettaglio di gioielli con diamanti negli Stati Uniti dovrebbero scendere del 2%, in contrasto con la crescita del 3% nel 2018. E ci sono tre ragioni principali per il calo. Innanzitutto, la fiducia dei consumatori è scesa al punto più basso dal 2016 a causa delle incertezze sul mercato del lavoro, della tensione commerciale e di una possibile recessione. In secondo luogo, il continuo declino dei turisti cinesi negli Stati Uniti ha ridotto complessivamente gli acquisti di lusso. In terzo luogo, una tariffa aggiuntiva del 15% sui gioielli cinesi è entrata in vigore a settembre 2019 e potrebbe influire sulle vendite durante le festività natalizie.

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Gli affari sono affari, anche a Hong Kong

L’anno scorso il mercato cinese, compresa Hong Kong, è cresciuto del 4%. Nel 2019, quella tendenza si è invertita. Il mercato cinese dovrebbe diminuire del 5% se calcolato in dollari Usa. Lo spostamento è attribuito al deprezzamento dello yuan, al calo della fiducia dei consumatori per la tensione commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina, e le vendite significativamente più basse a Hong Kong a causa delle proteste che scuotono la ex colonia britannica.

Verifica dei diamanti in India
Verifica dei diamanti in India

In India il mercato dei gioielli con diamanti è diminuito dell’1% nel 2018 a seguito della svalutazione della rupia e del fallimento del grande rivenditore di gioielli Gitanjali. Nel 2019, le vendite dovrebbero essere tornate a una crescita del 3% a causa della maggiore fiducia dei clienti, di un numero crescente di donne che lavorano e di un passaggio dalle preferenze solo alle occasioni ai gioielli di tutti i giorni.

Nel 2019, la performance in Europa è stata influenzata negativamente dall’incertezza politica nel Regno Unito e dai disordini dei gilets jaunes in Francia, ma ciò è stato parzialmente compensato dalla maggiore spesa di turisti nell’area dell’euro. In Giappone le vendite di diamanti, nelle previsioni di Bain, dovrebbero rimanere stabili nel 2019 a causa della minore fiducia dei consumatori e della riduzione della spesa da parte dei turisti cinesi.

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Yeprem, collier di diamanti indossato

I trend

Nel 2018 la produzione globale è scesa del 3%, a 147 milioni di carati, ma dopo il 2017, un anno di produzione da record. L’aumento della produzione di 26 milioni di carati nel 2017 è stato il più grande dal 1986 e ha creato un surplus che ha interessato l’intera catena del valore. Di conseguenza, le scorte nei mercati minerari e di medie dimensioni sono aumentate anche per il 2019. I prezzi e i ricavi sono diminuiti in entrambi i segmenti nel 2019 nonostante solo una leggera riduzione della domanda dei consumatori. Nel 2019 le vendite di assortimenti si sono spostate verso pietre più piccole, il che ha anche contribuito a ridurre le vendite. E nel 2019, la produzione dovrebbe scendere di un ulteriore 4 percento.

Anelli con diamanti
Dior, anelli con diamanti

Secondo il rapporto di Bain, per il mercato dei diamanti ci sono quattro tendenze:

1 Rapida crescita dei canali di vendita online tra il 5 e il 10%. Anche perché la quota delle vendite di gioielli con diamanti online è in ritardo rispetto ad altri prodotti di consumo. L’e-commerce di gioielli, però, accelera e i principali rivenditori negli Stati Uniti e in Cina hanno aumentato le loro vendite online rispettivamente del 13 e dell’11%.

2 Aumenteranno le spese di marketing. Le aziende del settore hanno aumentato i loro sforzi e budget. Nel 2019, oltre 200 milioni di dollari sono stati investiti nel marketing dell’industria dei diamanti, compresi da 70 a 80 milioni di dollari incanalato attraverso la Diamond Producers Association.

3 Più diamanti creati in laboratorio: nel 2018 e nel 2019 la produzione di diamanti coltivati in laboratorio è aumentata dal 15 al 20%. La maggior parte proveniene dalla Cina. Con l’evoluzione del mercato dei diamanti da laboratorio, stanno emergendo diversi modelli di business. Le aziende cinesi utilizzano principalmente tecnologie ad alta pressione e ad alta temperatura (HPHT) per produrre diamanti grezzi, competendo sul costo di produzione più basso. Negli Stati Uniti, le aziende stanno perseguendo un modello di business integrato verticalmente vendendo gioielli di marca premium.

4 Maggiore attenzione all’ambiente e alla sostenibilità: sia i consumatori che gli investitori richiedono pratiche più trasparenti e rispettose dell’ambiente. Molteplici iniziative del settore sono focalizzate sulla trasparenza e tracciabilità, il che potrebbe aumentare la fiducia sia dei finanziatori che dei consumatori.

Orecchini con diamanti sviluppati in laboratorio Lightbox
Orecchini con diamanti sintetici sviluppati in laboratorio Lightbox






Tiffany passa a Lvmh e diventa francese

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Una rivoluzione nel mondo dei gioielli e del lusso: Tiffany diventa francese. Dopo il rilancio di Bernard Arnault, il gruppo americano ha accettato l’offerta di Lvmh.

Tiffany si è concentrata sull’attuazione delle nostre priorità strategiche chiave per favorire una crescita sostenibile a lungo termine. Questa transazione, che si verifica in un momento di trasformazione interna per il nostro marchio leggendario, fornirà ulteriore supporto, risorse e slancio per quelle priorità mentre ci evolviamo per diventare The Next Generation Luxury Jeweler. Come parte del gruppo LVMH, Tiffany raggiungerà nuove vette, sfruttando la sua straordinaria competenza interna, la sua maestria senza pari e forti valori culturali.
Alessandro Bogliolo, amministratore delegato di Tiffany & Co

Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany
Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany

L’accordo prevede che Lbmh acquisirà Tiffany per un valore di 14,7 miliardi di euro, che equivalgono a 16,2 miliardi di dollari, cioè 135 dollari per azione. E in contanti. Tiffany aveva respinto la prima offerta, ma lasciando aperta la porta a un rilancio. Che è avvenuto.

Un'immagine di «Colazione da Tiffany»
Un’immagine di «Colazione da Tiffany»

A seguito di una revisione strategica che includeva un processo interno ponderato e una consulenza esterna esperta, il board ha concluso che questa transazione con Lvmh offre un entusiasmante percorso in avanti con un gruppo che apprezza e investirà nei beni unici di Tiffany e nel capitale umano forte, offrendo allo stesso tempo un prezzo interessante con certezza del valore ai nostri azionisti.
Roger N. Farah, presidente del consiglio di amministrazione di Tiffany

Tiffany, Fifth Avenue, New York, in occasione del lancio della collezione Paper Flowers
Tiffany, Fifth Avenue, New York, in occasione del lancio della collezione Paper Flowers

L’acquisizione di Tiffany è il più grande business di Lvmh e, ovviamente, rafforzerà la sua posizione nel mercato della gioielleria, oltre ad aumentare la sua presenza negli Stati Uniti. Tiffany è un marchio globale e si aggiungerà a Maison come Bulgari, Chaumet o Dior, che fanno già parte di Lvmh.

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Bernard Arnault, presidente di Lvmh

Siamo lieti di avere l’opportunità di dare il benvenuto a Tiffany, un’azienda con un patrimonio senza pari e una posizione unica nel mondo della gioielleria globale, nella famiglia Lvmh. Abbiamo un immenso rispetto e ammirazione per Tiffany e intendiamo sviluppare questo gioiello con la stessa dedizione e impegno che abbiamo applicato a ciascuna delle nostre Maison. Saremo orgogliosi di avere Tiffany al fianco dei nostri marchi iconici e aspettiamo con impazienza che Tiffany continui a prosperare per i secoli a venire.
Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato di Lvmh

Lady Gaga con i gioielli di Tiffany
Lady Gaga con i gioielli di Tiffany






Buccellati acquistata dal gruppo Richemont





L’antica maison milanese Buccellati è stata venduta dai cinesi di Gangtai Group al gruppo Richemont ♦︎

Buccellati ha trovato una nuova proprietà: è il gruppo Richemont, che controlla marchi come Cartier, Van Cleef & Arpels, IWC Schaffhausen, Jaeger-LeCoultre, Panerai, Piaget, Vacheron Constantin, Montblanc, dunhill and Chloé.

Richemont ha acquisito il 100% della gioielleria italiana in una transazione privata con Gangtai Group, un conglomerato privato cinese che tre anni fa aveva acquistato la maggioranza della società di gioielleria dal fondo di private equity Clessidra. Gangtai era proprietario del marchio di gioielleria italiano con una quota dell’85% delle azioni della società acquisite nel 2016, mentre il restante 15% della società era ancora in mano agli eredi, che ora sembra essere usciti completamente dall’azienda, anche se Andrea Buccellati continuerà a lavorare nella società.

Bracciale in oro, diamanti, smeraldi, rubini, zaffiri
Bracciale in oro, diamanti, smeraldi, rubini, zaffiri

Buccellati ha una lunga storia alle spalle e proprio quest’anno ha festeggiato i cento anni di vita. Infatti, è stata fondata a Milano nel 1919 da Mario Buccellati, che ha utilizzato la tecnica orafa tipica di Firenze, la sua città di origine. Oro ricamato, con filigrana e una fine lavorazione artigianale che è ancora utilizzata nei laboratori della Maison.

La prima boutique Buccellati vicino al Teatro alla Scala
La prima boutique Buccellati vicino al Teatro alla Scala

Distinta da forte eredità, artigianato e spirito di famiglia, Buccellati è una delle poche Maison nel dinamico mercato della gioielleria di marca che è complementare a quelle delle nostre  Maisons di gioielleria in termini di stile, origini e artigianato. Buccellati soddisfa le esigenze dei clienti di oggi che cercano gioielli creativi, con uno stile altamente distintivo. Diamo il benvenuto ad Andrea Buccellati, alla sua famiglia e al suo team. Con loro condividiamo una cultura di costante ricerca di creatività, innovazione, qualità ed eccellenza. Non vediamo l’ora di garantire a lungo termine sviluppo di questa Maison di gioielli unica.
Johann Rupert, presidente di Richemont

Kristen Wiig con orecchini Buccellati
Kristen Wiig con orecchini Buccellati
Buccellati, orecchini con diamanti per 14,70 carati, da una collezione di una famiglia aristocratica europea
Buccellati, orecchini con diamanti per 14,70 carati, da una collezione di una famiglia aristocratica europea
Buccellati, orecchini in oro e smeraldi, da una collezione di una famiglia aristocratica europea
Buccellati, orecchini in oro e smeraldi, da una collezione di una famiglia aristocratica europea

Buccellati, bracciale con diamanti per 17 carati, da una collezione di una famiglia aristocratica europea
Buccellati, bracciale con diamanti per 17 carati, da una collezione di una famiglia aristocratica europea

Andrea Buccellati e sua figlia Lucrezia
Andrea Buccellati e sua figlia Lucrezia







Mauboussin sugli scaffali di Galeries Lafayettes





Lo storico brand francese Mauboussin è stato venduto al gruppo che controlla le Galeries Lafayettes ♦︎

Mauboussin è una storica azienda francese di gioielli, fondata nel 1827. Ha aperto il primo negozio negli Stati Uniti, a New York nel 2009 e a Mosca nel 2017. Ora, però, ha anche un nuovo proprietario, altrettanto storico: le Galeries Lafayettes, grande magazzino francese aperto nel 1895 sul Boulevard Haussmann. Il gruppo Galeries Lafayettes, che controlla il grande magazzino, ha annunciato l’acquisizione di una quota di maggioranza del brand di gioielli Mauboussin, assieme al suo attuale Ceo, Alain Némarq, che continuerà a gestire l’azienda. Il manager è riuscito a ottenere una parte nell’operazione grazie al supporto del fondo Mirabaud Asset Management.

Mauboussin, anello in oro rosa e zaffiri rosa
Mauboussin, anello in oro rosa e zaffiri rosa

Galeries Lafayettes controlla già altri marchi della gioielleria, come Galeries Lafayette-Royal Quartz Paris, Louis Pion, Guérin Joaillerie, Bhv e La Redoute. Mauboussin era stato rilevato dall’imprenditore Dominique Frémont nel 2002, che deteneva l’84,3%, mentre il restante 15,7% era di proprietà di Némarq, che ha guidato la ristrutturazione della maison dal 2002, trasformandola in uno dei principali player del settore, con un fatturato pari a 75 milioni di euro nel 2018 e oltre 60 mila gioielli prodotti all’anno. Il marchio conta su una rete di 75 punti vendita in Francia e nelle più note capitali internazionali.





Tiara con diamanti e zaffiri
Tiara con diamanti e zaffiri

Interno delle Galeries Lafayette
Interno delle Galeries Lafayette

Spilla di Mauboussin venduta da Sotheby's
Spilla di Mauboussin venduta da Sotheby’s

Spilla di Mauboussin del 1951
Spilla di Mauboussin del 1951







In Italia diamanti sotto inchiesta

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È tornata di attualità l’inchiesta sulla vendita di diamanti da parte di quattro banche. C’è il sospetto del solito raggiro ai clienti. Ma su gioiellis.com ne avevamo parlato già nel 2016… ♦

Grande sorpresa, ma solo per chi non segue gioiellis.com: l’inchiesta sulla presunta truffa nella vendita di diamanti ha svelato anche vittime, si fa per dire, molto note, come Vasco Rossi, Federica Panicucci, Simona Tagli e Diana Bracco. La novità è che, a tre anni di distanza da quanto avevamo scritto, la Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo di oltre 700 milioni di euro. Nell’inchiesta sono indagate Banco Bpm, Banca Aletti, Unicredit, Intesa Sanpaolo e Mps.

Vale la pena di ripeterlo: acquistare un gioiello, meglio se di una Maison molto nota e quotata, può essere un buon investimento sul lungo periodo.

Anello con diamante da 50,47 carati di Harry Winston
Anello con diamante da 50,47 carati di Harry Winston

Acquistare diamanti, invece, è roba per specialisti, non per per risparmiatori, a meno di non possedere le conoscenze necessarie per valutare correttamente l’investimento, magari consultando le tabelle di Rapaport.

Da tempo Consob, l’Authority che vigila sugli affari della Borsa, ha aperto un fascicolo per appurare se sono state infrante le regole per quello che riguarda la vendita di diamanti. La Borsa c’entra perché sotto la lente sono finite delle banche che sono quotate al listino. Si tratta di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi Banca e Banco Popolare. Nel mirino c’è la vendita di diamanti attraverso sportelli bancari. Un’inchiesta mandata in onda su Rai3 sosteneva che le pietre sono state vendute al pubblico senza un’adeguata informazione sui rischi che si corrono a investire i propri soldi in diamanti. Forse l’autore dell’inchiesta segue gioiellis.com (questo articolo è stato pubblicato nell’agosto 2016). Fatto sta che diverse banche italiane distribuiscono i diamanti per conto di mediatori di diamanti: una partnership insolita. Sarebbe anche emerso che il funzionario di una delle banche avrebbe consigliato a un cliente di effettuare l’acquisto di diamanti senza precisare i rischi e promettendo che il diamante avrebbe avuto un incremento di valore costantemente al di sopra del tasso di inflazione nel lungo periodo.

Il diamante da 102 carati taglio brillante
Il diamante da 102 carati taglio brillante

Un portavoce di Intesa Sanpaolo ha ammesso che i diamanti sono stati venduti, ma solo a clienti con un patrimonio netto minimo di 100.000 euro. Dagli altri, per ora, è arrivato un no-comment. I due principali broker che operano attraverso le banche sono Intermarket Diamond Business and Diamond Private Investment. Insomma, un conto è acquistare gioielli, che hanno un valore anche per la loro forma, la lavorazione e il brand di gioielleria che li ha utilizzati, un altro è mettere in una cassetta di sicurezza qualche carato. In questo caso i rischi possono essere molto elevati. Federico Graglia

Vasco Rossi
Vasco Rossi
Diamanti taglio brillante
Diamanti taglio brillante
Diamanti
Diamanti

Diamanti grezzi
Diamanti grezzi







Christie’s vende diamanti con James Bond

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Una cascata di diamanti in vendita privata da Christie’s con Brioni e James Bond ♦︎

“Un diamante è per sempre”, diceva James Bond, ripetendo il celebre claim di De Beers. Un diamante è per sempre e se lo consiglia James Bond è ancora meglio, aggiunge oggi la casa d’aste Christie’s assieme a Brioni, la Maison sartoriale che per lunghi anni ha vestito gli 007 cinematografici.

Questo curioso connubio tra il re delle spie, la più antica casa d’aste e una consolidata sartoria romana si sintetizza nella vendita privata di eccezionali diamanti e gioielli assieme alle tavole originali disegnate da John McLusky per Ian Fleming Books, che ovviamente raffigurano James Bond.

Collana di diamanti per 195,40 carati
Collana di diamanti per 195,40 carati

La casa d’aste ha organizzato la vendita privata (cioè non è un’asta) dal 29 al 31 ottobre. La vendita ha un titolo: A Diamond Affair e comprende una magnifica tiara di diamanti da 100 carati a un raro diamante blu tagliato a forma di cuore. Oltre, appunto, alle opere originali di John McLusky, uno dei principali artisti grafici che ha serializzato i romanzi di Fleming’s Bond negli anni Cinquanta e Sessanta. Tra le avventure pubblicate c’era, appunto, Diamonds Are Forever (Una cascata di diamanti il titolo in Italia).

La collana di diamanti di colore D-H, purezza IF-SI, totale di 195,40 carati avrebbe potuto benissimo fare parte di uno dei romanzi di Fleming, così come il diamante tagliato VS2 Fancy Vivid blu da 3,42 carati, oppure il paio di orecchini con due diamanti Fancy Intense Yellow VVS2 da 13,35 e 12,03 carati. Chissà che la Spectre non si faccia viva… Federico Graglia





Orecchini con due diamanti fancy intense yellow di 13,35 e 12,03 carati
Orecchini con due diamanti fancy intense yellow di 13,35 e 12,03 carati

Diamante blu Fancy Vivid blu da 3,42 carati
Diamante blu Fancy Vivid blu da 3,42 carati

Una delle tavole originali disegnate da John McLusky per Ian Fleming Books
Una delle tavole originali disegnate da John McLusky per Ian Fleming Books







Michele della Valle online con Sotheby’s




Sotheby’s organizza una vendita online dedicata esclusivamente al grande artista-gioielliere Michele della Valle. Che racconta quando Sophia Loren… ♦︎

È uno degli artisti prestati alla gioielleria che possono vantare un nucleo di appassionati sparsi in tutto il mondo. E, come chi fa dell’arte la propria vita, crea solo pezzi unici. Ma, attenzione, quello che distingue Michele della Valle da altri (pochi) eclettici designer del gioiello è la capacità di abbinare eccezionali creazioni con un’altrettanto eccezionale senso dello humor.

Proposto più volte nelle aste di Sotheby’s, Michele della Valle dal 21 settembre al 1 ottobre 2018 sarà super protagonista. La casa d’aste, infatti, ha programmato la prima vendita online di gioielli creata da Michele della Valle. La vendita include i pezzi del designer con soggetti diversi, animali e natura, ma anche moderne emoji. I gioielli saranno esposti a Ginevra a settembre. In occasione dell’avvenimento, Sotheby’s ha approfittato anche per intervistare Michele della Valle. E il colloquio ha riservato diverse sorprese (le frasi che seguono sono estrapolate dall’intervista che trovate qui.

Michele della Valle, spilla emoj .Pavé di diamanti gialli, diamanti bianchi per i denti, rubino cabochon per la lingua, due cuori di rubini come occhi
Michele della Valle, spilla emoj .Pavé di diamanti gialli, diamanti bianchi per i denti, rubino cabochon per la lingua, due cuori di rubini come occhi

“Molti anni fa le mie gemme preferite erano rubini e zaffiri multicolori. Oggi non guardo più al valore di una pietra, ma alla sua bellezza. Ci sono pietre semi preziose che mi attraggono e comunicano forti emozioni. Mi piacciono le combinazioni di colori e non esito a circondare un prezioso smeraldo con belle ametiste. Il verde e il viola sono una meravigliosa contrapposizione!”

“come regalo un gioiello deve contenere un messaggio esplicito o non esplicito. Una spilla con il colore degli occhi della persona amata, per esempio; un ciondolo a forma di cuore … Ho avuto il meraviglioso piacere di dare a Sophia Loren un piccolo bracciale che riportava la scritta, realizzata con linea di diamanti, in dialetto napoletano: A GUAGLIONA CCHIU ‘BELLA RO MUNNE (la ragazza più bella di il mondo). Proprio quello che penso di lei”.

“I gioielli devono portare gioia … La parola gioia in italiano dice chiaramente così! La stessa parola significa gioia e anche gioiello. Quindi sì, deve portare gioia e abbellire chi lo indossa. Questa collezione vuole demistificare i gioielli classici, che oggigiorno possono essere molto difficili da indossare”.

“Ho costruito una collana con foglie di diaspro e diamanti incisi, ho usato kunzite, una bella pietra rosa chiaro, ho combinato delle meravigliose baguette rubino a una briolette di quarzo rosa per alcuni orecchini, ma ho anche usato legno di ebano con diamanti per una collana”.

“Nonostante la mia età, sono un ragazzo nel cuore e sono sempre interessato a stimoli moderni e aggiornati. Quando Sotheby’s ha suggerito il progetto di una vendita online, sono stato lieto di raccogliere la sfida. Penso che la comunicazione web sia una parte così importante del nostro presente e probabilmente del nostro futuro. Il primo pezzo che ho disegnato per questa collezione è stata la spilla con il sorriso. Pavé di diamanti gialli per il viso, diamanti per i denti, rubino cabochon per la lingua e infine due cuori di rubini come occhi. Poi mi sono venuti in mente gli emoji Mi piace e Bacio”.

“Per progettare e realizzare un gioiello, dal concepimento all’oggetto finito, in genere ci vogliono da tre a quattro mesi, ma ci sono gioielli più complessi (complessi) che possono richiedere fino a un anno di lavoro”.




Michele della Valle, spilla elefante
Michele della Valle, spilla elefante
Spilla Kiss
Spilla Kiss
Orecchini con pappagallo
Orecchini con pappagallo
Spilla Palma
Spilla Palma







Artisti da indossare a Dubai





Gioielli firmati da famosi artisti, da Picasso a Kapoor: sono in mostra (e in vendita) a Dubai ♦︎

Che i gioielli siano una forma artistica, ovviamente quando sono al top, è assodato. E la passione di molti pittori e scultori per i gioielli lo conferma. Se andate a Dubai, per esempio, dal 19 marzo al 2 giugno 2018 potete visitare la Custot Gallery, che ha organizzato una mostra intitolata Art and Jewelry, curata dalla collezionista Diane Venet. Come potete immaginare, la mostra è dedicata ai gioielli che sono stati realizzati da artisti di fama internazionale, come Alexander Calder, Pablo Picasso e Niki de Saint Phalle, passando per Anish Kapoor, Marc Quinn, Ron Arad, oppure l’argentino Pablo Reinoso, l’iraniano Monir Shahroudy e il libanese Nadim Karam. Nota: gli 80 gioielli esposti sono anche in vendita. La mostra è un’idea di Stéphane Custot, che gestisce la galleria nella città degli Emirati.

La mostra comprende bracciali, collane, orecchini, anelli, cioè l’intero spettro dei gioielli. Spesso sono pezzi creati dagli artisti come un segno di amore per moglie compagne. Ma non solo: Alexander Calder, per esempio, durante la sua vita ha scolpito più di 1.800 gioielli, tutti pezzi unici. Federico Graglia




Anish Kapoor, Water Pendant, oro 22 carati lucido, smalto blu. Courtesy of Louisa Guinness Gallery. Photo Credit: Richard Valencia
Anish Kapoor, Water Pendant, oro 22 carati lucido, smalto blu. Courtesy of Louisa Guinness Gallery. Photo Credit: Richard Valencia

Collana in ottone di Alexander Calder. Foto Courtesy: Custot Gallery
Collana in ottone di Alexander Calder. Foto Courtesy: Custot Gallery
Anello Linea Indeterminata, in argento, di Bernar Venet. Foto Courtesy: Custot Gallery
Anello Linea Indeterminata, in argento, di Bernar Venet. Foto Courtesy: Custot Gallery
Niki de Saint Phalle, collana Assemblage, 1974- 2015. Foto Courtesy: Custot Gallery
Niki de Saint Phalle, collana Assemblage, 1974- 2015. Foto Courtesy: Custot Gallery

Pablo Reinoso, orecchini a forma di spaghetti. Foto Courtesy: Custot Gallery
Pablo Reinoso, orecchini a forma di spaghetti. Foto Courtesy: Custot Gallery







Un maxi diamante da Sotheby’s



Sotheby’s mette in vendita a Londra un maxi diamante rotondo di 100 carati ♦︎

Vi avanza qualche risparmio? Siete stanchi di acquistare i soliti orecchini dal gioielliere sotto casa? Vorreste distinguervi? Ecco l’occasione giusta, a patto di avere a disposizione una trentina di milioni di dollari. A Londra Sotheby’s ha messo in vendita un eccezionale diamante incolore di 102,34 carati. È considerato dagli esperti il più grande e puro di sempre, il più raro diamante bianco arrivato sul mercato. Ma la casa d’aste ha deciso di non mettere all’asta la preziosa pietra. Chi la vuole acquistare può rivolgersi direttamente a Sotheby’s, in New Bond Street, a Londra. Il prezzo di vendita dovrebbe superare i 30 milioni di dollari, che è l’attuale record d’asta per un diamante bianco, messo a segno nel 2013 in una vendita di Sotheby’s a Hong Kong.

Il diamante in vendita ha un taglio rotondo, brillante, e ha ottenuto i voti più alti per taglio, colore e trasparenza del Gemological Institute of America. Insomma, è privo di difetti ed è stato classificato di tipo 11a. I diamanti di questo tipo, anche se piccoli, sono meno del 2% di tutti i diamanti estratti. La pietra è stata ricavata da un diamante ancora più grande, da 425 carati, trovato in una miniera di De Beers, in Botswana. Per il taglio di questo diamante gigante sono stati necessari sei mesi di lavoro.





Il diamante in vendita da Sotheby's
Il diamante in vendita da Sotheby’s

Secondo Patti Wong, fondatrice e presidente di Sotheby’s Diamonds, “Questa pietra ha oltre 100 carati di perfezione impeccabile. Nel corso della mia lunga carriera, che mi ha avvicinato ad alcune delle più grandi pietre che la terra abbia mai prodotto, non ho mai incontrato niente del genere. Con il suo peso eccezionale, il suo colore perfetto, la chiarezza e il taglio, è un capolavoro della natura portato alla vita dalla mano umana, che sfolgorante con un brillante spettacolo pirotecnico di quasi tutti i colori dello spettro, ipnotizzante da guardare. È un enorme privilegio celebrare il primo anniversario del nostro Salone di Londra con l’esposizione di una pietra così superlativa”. Federico Graglia

Il diamante da 102 carati taglio brillante
Il diamante da 102 carati taglio brillante







Buccellati aprirà 88 nuove boutique

Conclusa la vendita di Buccellati ai cinesi di Gangtai Group. Con grandi prospettive ♦︎

Si è concluso il passaggio ai cinesi di Gangtai Group di Buccellati. Il closing prevede la cessione al gruppo cinese dell’85% del capitale di Buccellati Holding Italia, valutata 230 milioni. E dire che solo pochi anni fa, nel 2013, Buccellati era stata acquisita dal fondo di private equity Clessidra per 80 milioni, comprensivi di un aumento di capitale. La famiglia Buccellati e Clessidra (che è ora della famiglia Pesenti) incasseranno una forte plusvalenza, dato che il valore si è triplicato in pochi anni. Dopo la gestione di Clessidra il fatturato è aumentato in tre anni del 63%, raggiungendo quota 44 milioni di euro nel 2016.

Ma Gangtai ha grandi progetti: oltre a Italia, Europa e Nord America, vuole allargare le vendite a Cina, Asia, Medio Oriente ed Europa Orientale. I cinesi investiranno 200 milioni in cinque anni per finanziare 88 nuove boutique di Buccellati. Andrea Buccellati manterrà la sua posizione di direttore creativo e Gianluca Brozzetti, attuale ad, continuerà come presidente onorario e Ceo. Buccellati è stata fondata a Milano nel 1919. Gangsu Gangtai Holding è uno dei più grandi distributori di gioielli d’oro e un rivenditore di gioielli internet in Cina con più di 1.200 dipendenti e si concentra sulla crescita della sua presenza nel lusso internazionale. Federico Graglia

Andrea Buccellati e sua figlia Lucrezia
Andrea Buccellati e sua figlia Lucrezia
Orecchini pendenti in oro bianco e giallo con smeraldi e rubini
Buccellati, orecchini pendenti in oro bianco e giallo con smeraldi e rubini
Anello con oro e diamante
Anello con oro e diamanti
Pendente in oro con smeraldo
Pendente in oro con smeraldo
Anello Dôme di Buccellati, con diamante taglio smeraldo
Anello Dôme di Buccellati, con diamante taglio smeraldo

Pink Star venduto per 71,2 milioni

Un diamante rosa da 71,2 milioni di dollari: è record per il Pink Star venduto da Sotheby’s a Hong Kong ♦

Il fascino irresistibile del colore rosa. Alla fine il diamante Pink Star ha trovato un acquirente.  Il grande diamante messo all’asta da Sotheby’s a Hong Kong è stato venduto per un prezzo (quasi) record di 71,2 milioni di dollari. La vendita di Magnificent Jewels and Jadeite Spring Sale ha rivelato anche il nome di chi ha un portafogli così capiente: è Chow Tai Fook, commerciante di Hong Kong.

Di recente aveva strappato un wow la vendita dell’Oppenheimer Blu per 57,5 ​​milioni, venduto un anno fa da Christie a Ginevra. La cifra di 71,2 milioni è un record, anche se nel 2013 lo stesso diamante era stato battuto per 83 milioni. Ma poi il conto non era stato saldato e, quindi, ora si può parlare di vendita top. Sotheby’s, comunque non ha fatto un grande affare, visto che l’aveva in carico per 72 milioni. La stella rosa è di tipo IIa, qualità rara per qualsiasi diamante rosa, tanto più uno di questa dimensione e colore.

Nasce da una pietra grezza di 132,5 carati estratta da De Beers nel 1999. È stato tagliato da Steinmetz per un periodo di quasi due anni. Il diamante è stato poi presentato nel maggio 2003 come Steinmetz rosa. In seguito, la pietra è stata venduta e ribattezzata The Pink Star. È più del doppio della dimensione della Graff Rosa che, con 24.78 carati, è stato in precedenza il più grande diamante rosa mai venduto all’asta per 46.2 milioni, a Ginevra, sempre da Sotheby’s nel 2010. Federico Graglia

Leggi anche Pink Star con lo sconto





Il Pink Star
Il diamante Pink Star

Il più grande diamante rosa fantasia, vivid, internamente perfetto,
Il più grande diamante rosa fantasia, vivid, internamente perfetto,
Pink Star, diamante da 59 carati
Il diamante da 59 carati
Collana di diamanti e giada con orecchini. Venduti per 2,6 milioni di dollari
Collana di diamanti e giada con orecchini. Venduti per 2,6 milioni di dollari
Paio di bracciali con rubini e diamanti di Bhagat. Venduti per 371.000 dollari
Paio di bracciali con rubini e diamanti di Bhagat. Venduti per 371.000 dollari
Collana di perle naturali e diamanti, Venduta per 1,1 milioni di dollari
Collana di perle naturali e diamanti, Venduta per 1,1 milioni di dollari

Anello di diamanti bianchi e diamante blu. Venduto per 4,8 milioni di dollari
Anello di diamanti bianchi e diamante blu. Venduto per 4,8 milioni di dollari







Juwelo, un clic su misura

Gioielli su misura per tutti e tutti i giorni su Juwelo, nuovo protagonista del mondo della gioielleria web e tv ♦

Benvenuti nel mondo del gioiello su misura. È anche questo un regalo della tecnologia: con il web è ora possibile scegliere tra un’ampia selezione quotidiana di gioielli e di pietre preziose differenti, per ogni portafoglio e gusto. A offrire questo negozio senza confini e senza pareti è Juwelo, dal 2011 nel settore della vendita dei gioielli, prima con un canale televisivo dedicato, e dallo scorso anno anche con un webshop online. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Riccardo Guadagno, il country manager italiano dellla parte E-commerce di Juwelo.

Domanda. Buongiorno Riccardo, cominciamo con le domande, quando è nata Juwelo?

Risposta. Juwelo è una multinazionale tedesca, è nata in Germania quasi 10 anni fa e da allora ha aperto i propri confini ad altri Paesi europei e non, come Italia, Regno Unito, Francia, Spagna, Austria, Svizzera, Belgio, Olanda e persino Stati Uniti. In Italia siamo sul mercato dal 2011.

D. Qual è l’idea di partenza?

R. Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri clienti dei gioielli di alta qualità con pietre preziose certificate e garantite ad un prezzo che sul mercato è difficile da trovare. Abbiamo più di 500 pietre preziose differenti a disposizione e montature per davvero ogni gusto. Ma la cosa che ci rende speciali rispetto ad altri è che non abbiamo intermediari.

D. Ovvero?

R. Non compriamo gioielli da nessun fornitore, li produciamo direttamente noi nella nostra fabbrica in Thailandia, e da li vengono inviati ai diversi Paesi. Questo significa che non carichiamo ulteriori costi sui nostri clienti, non esiste nessun passaggio di compravendita, semplicemente, dalla fabbrica al cliente! Per questo siamo molto competitivi.

D. Sul web date molto spazio alla conoscenza di pietre e tecniche di gioielleria.

Perché?

R. Ci interessa far conoscere ai nostri clienti, o potenziali clienti, tutte le caratteristiche dei gioielli e delle pietre preziose che commerciamo, in modo che tutto risulti trasparente, onesto, e che possa anche essere di aiuto in caso di dubbi o curiosità.

D. Come funziona il processo di acquisto?

R. È molto semplice. Si può acquistare in molti modi: guardando il nostro canale televisivo sul canale 133 del digitale terrestre ma anche sull’864 di Sky, in onda tutti i giorni dalle 8.30 del mattino fino all’1.30 di notte, o sul nostro sito dove da un anno è presente uno shop con davvero moltissime offerte. Ah, dimenticavo, è anche possibile seguire la trasmissione direttamente sul nostro sito e c’è anche la possibilità di acquistare online quello che viene presentato in onda.

D. Quali garanzia hanno gli acquirenti?

R. Offriamo due anni di garanzia sui nostri gioielli. Il cliente ha 14 giorni di tempo per restituire i gioielli indietro, come previsto dalla legge. Non serve nessuna motivazione, e restituiamo indietro persino il costo delle spese di spedizione, in pochi lo fanno!

D. Quanto tempo è necessario per ottenere un gioiello dal momento dell’acquisto?

R. Di solito 4 o 5 giorni lavorativi. Per alcuni gioielli speciali, come le nostre Creation of the day, bisogna aspettare un mese, ma sono gioielli fatti su misura e creati appositamente per i nostri clienti.

D. Dove sono realizzati i gioielli?

R. Abbiamo la nostra fabbrica a Chantaburi, in Tailandia, uno dei maggiori Paesi produttori e manifatturieri di gioielli.

D. Oltre allo shopping sul web Juwelo propone anche trasmissioni televisive. Come

si svolgono? Sono aste?

R. Non sono vere e proprie aste, ma sicuramente più persone chiamano per „giocare“ con noi e più il prezzo tende ad abbassarsi. E’ una regola di mercato al contrario, ma a noi piace che i nostri clienti siano soddisfatti, è il nostro obiettivo principale.

D. Grazie per aver risposto a tutte le nostre domande.

R. È un piacere! Aspettiamo presto anche voi nel prezioso mondo di Juwelo!

Ringraziando Riccardo per l’intervista vi invitiamo a fare un giro sul sito di Juwelo e a seguire le trasmissioni sui loro canali dedicati.

Juwelo, anello con pietra di luna arcobaleno
Juwelo, anello con pietra di luna arcobaleno
Juwelo, anello con tormalina rosa
Juwelo, anello con tormalina rosa
Juwelo, ciondolo sfene
Juwelo, ciondolo con sfene
Juwelo, ciondolo con topazio mistico
Juwelo, ciondolo con topazio mistico
Daniele Quagliaroli, Juwelo
Daniele Quagliaroli, Juwelo
Juwelo, orecchini con tormalina
Juwelo, orecchini con tormalina

Il 2017 dei gioielli

Dopo un 2016 in calo, il 2017 si preannuncia difficile per le vendite di gioielli.

Che 2017 si preannuncia per il mondo dei gioielli? Le previsioni sono difficili, ma leggere dei numeri qualche certezza la dà. In questo caso ci sono i dati del World Gold Council, secondo cui la domanda di gioielli d’oro ha visto il suo maggior calo in due anni. Nel terzo trimestre del 2016 gli acquisti di oro sono scesi del 21 per cento, anno su anno, a 493,1 tonnellate. In gran parte la flessione è dovuta ai prezzi elevati dell’oro, che è risalito da circa mille dollari l’oncia fino a superare i 1.300, il valore del metallo giallo ha raggiunto il livello più alto dal 2013. E un aumento che sfiora il 30 per cento è capace di frenare gli acquisti di chi ha già fatto provvista di metallo giallo a prezzi più bassi.

Sembra proprio, insomma, che le prospettive siano poco allegre: le vendite nel terzo trimestre del 2016 hanno segnato la domanda di gioielli più bassa di dal 2011. In un anno la domanda di gioielli è calata del 18 per cento, il livello più basso dal 2009. Certo, mancano ancora i dati del quarto trimestre e il periodo delle feste invernali è quello più proficuo. Ma le premesse non sono le migliori. E il 2017?

Oriente in rosso

India e Cina sono i maggiori acquirenti di gioielli. E dall’Asia le notizie non sono buone: in India la domanda è diminuita del 28 per cento anno su anno. E in Cina la domanda di gioielli in oro è scesa del 22 per cento. Tra l’altro, i gusti dei cinesi si stanno spostando dall’oro 24 carati tradizionale a quello a 18 carati. In Indonesia, il più grande mercato del Sud-Est, la domanda è diminuita del 6 per cento, in Corea del Sud del 24 per cento, in Giappone solo del 4 per cento.

Medio Oriente caldo

I conflitti della regione e il calo del prezzo del petrolio pesano sugli acquisti: nei Paesi arabi e Turchia gli acquisti sono scesi del 24 per cento, in Egitto addirittura del 50 per cento a causa della crisi valutaria che ha quasi raddoppiato il prezzo dell’oro. Unica nota positiva è l’Iran, con un aumento del 6 per cento.

Stati Uniti in frenata

Dopo tre anni di crescita costante le vendite negli Stati Uniti, l’aumento si è fermato a +1 per cento.

Europa

La domanda di gioielli d’oro è scesa dell’1 per cento. In Francia, pare, la domanda è al livello più basso nella storia. Tutti gli altri mercati europei hanno visto cali anno su anno da 1 a 2 per cento per il terzo trimestre, con l’eccezione della Spagna, che guadagna il 2 per cento. Federico Graglia

Pendente a forma di dollaro
Pendente a forma di dollaro
Gioielleria in Cina
Gioielleria in Cina
Maubussin in Place Vendôme, Parigi
Maubussin in Place Vendôme, Parigi
Tiffany, New York
Tiffany, New York