Tsavorite

Tutto sul granato, pietra di gennaio

Il granato è una delle pietre più utilizzate in gioielleria. Ma sapete riconoscerlo? Ecco quello che dovete sapere sul granato, pietra del mese di gennaio, che in realtà riunisce tante tipologie diverse ♦

Si fa presto a dire granato. In realtà questa pietra è classificata in modi diversi e confusa con altre pietre dello stesso colore. Un vizio antico: in passato l’unico criterio per descrivere una pietra era, in modo generico, il colore. Così tutte le gemme rosse erano riconosciute come rubini, dal latino rubeus che significa rosso, appunto. Non stupisce, quindi, che per 700 anni la pietra centrale della corona d’Inghilterra, di 170 carati, sia stata chiamata «il rubino del Principe Nero», pur essendo un magnifico spinello, pietra che non è un granato, ma ci assomiglia. Anche alcune varietà di granato in passato sono state erroneamente categorizzate come rubini. La faccenda però si complica ulteriormente perché non solo ha altre colorazioni come viola, marrone, arancio, giallo e verde, ma spesso è venduta con il nome commerciale e non quello scientifico. Insomma, la natura abbonda pietre preziose colorate eppure non è sempre stato facile catalogarle. Come distinguerle e quali scegliere? Ecco una guida.

Pendente in oro giallo, con granati mandarino, diamanti e smalto
Pendente in oro giallo, con granati mandarino, diamanti e smalto

 Rhodolite

È una varietà di granato. Dal punto di vista geologico, la pietra è composta per il 55% di piropo e per il 37% di almandino. Il granato si differenzia dal rubino non solo per la sua composizione, ma anche per come si comporta sotto la luce: da un rubino naturale emergerà un doppio arcobaleno con varie tonalità di rosso e di blu, mentre la rhodolite risulta ancora più brillante e viva, e mostrerà un solo arcobaleno con il verde e il giallo. Attenzione: la rhodolite può essere sintetizzata in laboratorio, ma è una delle poche pietre a non essere mai trattata artificialmente. Il suo nome deriva dal greco rhodo (rosa) e lithos (pietra) e fu coniato da George Frederick Kunz per la sua somiglianza con il colore del fiore del rododendro di montagna.

Colore: rispetto agli altri granati rossi è leggermente più chiaro e per questo è confuso con il rubino, ma presenta delle sfumature viola e porpora. Non a caso le colorazioni più ricercate sono rosso-porpora e Lampone scoperta nel 1987, dalla tonalità del frutto.

Dove si trova: è stata scoperta in Carolina del Nord, ma i maggiori giacimenti si trovano in Sri Lanka, Tanzania, dove nella regione di Kangala è stata individuata la varietà Lampone e nella valle Umba quella viola pallido, Zimbabwe e Brasile. Dalla regione indiana di Orissa e solo da qui provengono le pietre color uva, simile all’ametista.

Anello con rodolite e zaffiri blu
Anello con rodolite e zaffiri blu

 Granato almandino

La presenza di metalli come manganese e calcio conferisce al granato tantissime colorazioni, ma quando la componente di almandino è predominate, l’aspetto è rosso scuro, talvolta tendente al marrone. Ed è questa la varietà più conosciuta, anche con il nome di granato del Mozambico, dal nome dal paese dell’Africa orientale da cui proviene. Citata nella mitologia greca, elogiata nella tradizione ebraica e musulmana e usata dai vichinghi per gli ornamenti funerari, è piuttosto dura e con un alto indice di rifrazione. A volte prende il nome di Granato orientale.

Dove si trova: Mozambico, India e Brasile.

Naomi Sarna, anello con granato almandino intagliato
Naomi Sarna, anello con granato almandino intagliato

 Spessartite

Il nome deriva da Spessart, località bavarese dove fu scoperta la metà dell’Ottocento. Inizialmente poco usata in gioielleria perché molto rara, dopo il rinvenimento di un altro giacimento in Namibia, la sua diffusione è cresciuta moltissimo, anche perché è la varietà di granato che ha il più alto indice di rifrazione dopo il diamante. Caratteristica che la rende una delle gemme più versatili.

Vhernier, spessartite al centro del collier Orange Velvet
Vhernier, spessartite al centro del collier Orange Velvet

Colore: dal manganese deriva il suo caratteristico colore arancio primario mentre la presenza di ferro dona le sfumature rosse e vira verso l’arancio rosso, arancio dorato, arancio giallino o rosso cupo. Il Granato mandarino è la varietà più pregiata di Spessartina, scoperta a Kunene, in Namibia.

Dove si trova: se la miniera di Spessart è ormai esaurita, la Namibia continua a essere il punto di riferimento insieme alla Nigeria, mentre altri giacimenti sono in Australia, Brasile, Kenya, Madagascar, Mozambico, Pakistan, Sri Lanka, Tanzania e Zambia.

Tsavorite

È il nome commerciale del Granato Grossularia Verde, coniato nel 1974 dal geologo britannico Campbell R. Bridges e da Henry B. Platt, due consulenti di Tiffany, in onore dello Tsavo National Park in Kenya, luogo del ritrovamento.

Colore: deve il suo colore alla presenza del vanadio e in piccola parte del cromo, gli stessi elementi che conferiscono allo smeraldo i suoi colori. Se una maggiore quantità di vanadio ne accentua il verde della Tsavorite, una sfumatura giallognola invece indica la presenza di ferro. Il verde va dal vivido e chiaro al profondo e vellutato e, come tutti i granati, ha un’ottima brillantezza, grazie all’alto indice di rifrazione. Rispetto allo smeraldo però ha meno inclusioni e può essere anche senza difetti a occhio nudo.

Selim Mouzannar, orecchini con tsavoriti, avorio, smalto, diamanti
Selim Mouzannar, orecchini con tsavoriti, avorio, smalto, diamanti

Dove si trova: più raro dello smeraldo ha due principali siti di estrazione, la miniera Scorpion vicina al Tsavo National Park in Kenya e le colline Merelani nella regione di Arusha in Tanziana. E un piccolo giacimento nella provincia di Tuléar in Madagascar.

Granato Demantoide

Varietà del Granato Andradite, scoperta negli Urali nel 1849, ha una brillantezza eccezionale e il suo nome è stato mutuato dal tedesco Demant perché simile al diamante come sfavillio. Passione del gioielliere Carl Fabergé, che appena poteva lo inseriva nelle sue creazione e contribuì alla sua fama leggendaria, era ambito da molti anche dal capo gemmologo di Tiffany, George Frederick Kunz, che si spinse fino in Russia con l’obiettivo di acquistare tutti gli esemplari sul mercato. La rivoluzione sovietica ne bloccò le mire e la commercializzazione, ma molti anni più tardi, nel 1991, grazie alla riprese delle attività mineriarie negli Urali e alla scoperta di altri giacimenti in Namibia, tornò alla ribalta.

Una varietà verde della andradite, minerale che è uno delle più preziose varietà del granato Demantoide
Una varietà verde della andradite, minerale che è uno delle più preziose tipologie del granato Demantoide

Colore: a seconda della quantità di cromo e ferro, varia dal verde intenso al giallastro a giallo verde o verde oliva. In pratica, maggiore è la presenza di ferro più gialla è la pietra. E sebbene verde foresta sia il tono di riferimento, nel caso del Demantoide ciò che davvero conta è il fuoco, ossia la varietà e l’intensità del gioco di colori quando riflette la luce.

Dove si trova: dagli Urali provengono esemplari di color verde intenso con una peculiarità, le inclusioni coda di cavallo, che le rendono speciali, mentre le pietre delle Namibia sono più chiare e senza inclusioni.

Anello con granato mandarino e zaffiri rosa
Anello con granato mandarino e zaffiri rosa
Bracciale in oro bianco, diamanti e granato
Bracciale in oro bianco, diamanti e granato
Pendente Demeter con granato mandarino e diamanti
Pendente Demeter con granato mandarino e diamanti
Anello in oro giallo con granato mandarino e smalto nero
Anello in oro giallo con granato mandarino e smalto nero
Anello con tsavorite al centro, opale di fuoco, ametista, apatite, zaffiro
Anello con tsavorite al centro, opale di fuoco, ametista, apatite, zaffiro
Anello con spessartite abochon di 32 carati, diamanti, zaffiri rosa, topazio imperiale, acquamarina, labradorite, andalusite
Anello con spessartite cabochon di 32 carati, diamanti, zaffiri rosa, topazio imperiale, acquamarina, labradorite, andalusite

Tutto sulla tsavorite

La tsavorite ha già compiuto 50 anni: è stata scoperta nel 1967. La storia della tsavorite è molto avventurosa, e comprende anche un omicidio ♦︎

La storia. Nel 1967, in Tanzania, il geologo scozzese Campbell R. Bridges stava camminando in campagna quando un bufalo lo ha caricato. Per salvarsi la vita Campbell è saltato in un pozzo, dove ha notato una roccia verde brillante. Non è stato in grado di estrarre un campione, visto che era impegnato a salvarsi. Ma la curiosità lo ha spinto fare delle ricerche e sette anni dopo ha scoperto una gemma simile agli smeraldi: la tsavorite.

Orecchini in oro 18 carati, diamanti, tsavoriti
Neha Dani, orecchini in oro 18 carati, diamanti, tsavoriti

Le miniere in Tanzania, però, sono state nazionalizzate negli anni Settanta, e Campbell Bridges ha spostato le sue ricerche in Kenya. In una zona impervia ha trovato di nuovo un giacimento di tsavorite. Convinto che fosse una pietra preziosa, ha costruito una casa in cima a un albero  per difendersi dagli animali feroci e ha arruolato un pitone a fare la guardia alle prime gemme che aveva trovato. In seguito nella sua tenuta ha messo anche dei leopardi invece i cani da guardia. Ma non è servito a evitare la sua morte: nel 2009, a 71 anni, Campbell è stato ucciso in un’imboscata tesa da una ventina di banditi che volevano sfruttare la sua concessione mineraria. Oggi l’estrazione della tsavorite è affidata al figlio, Bruce Bridges, ma procede con molta difficoltà.

Campbell Bridges e la casa sull'albero che è stata la sua prima base
Campbell Bridges e la casa sull’albero che è stata la sua prima base

Caratteristiche. La tsavorite prende il nome del Tzavo National Game Park al confine tra Kenya e Tanzania in cui la pietra fu scoperta per la prima volta e dove si trovano le uniche miniere conosciute. È una pietra verde, che da un punto di vista gemmologico è una varietà di granato, in particolare grossularia. Il merito della diffusione della tsavorite è di Tiffany, che negli anni Settanta ha iniziato a farla conoscere: Campbell Bridge era un geologo consulente della Maison americana. È stato proprio Henry Platt, presidente della Tiffany, a proporre il nome di tsavorite alla pietra ancora sconosciuta.

Una spilla di Tiffany in oro bianco con tsavorite, diamanti e perle
Una spilla di Tiffany in oro bianco con tsavorite, diamanti e perle

Il colore. La pietra va dal verde pallido a un verde molto intenso, assai brillante in tutte le tonalità. Come tutti gli altri granati, la tsavorite ha un alto indice di rifrazione alla luce. Al contrario di altre pietre, non subisce trattamenti per farla diventare più brillante, non viene scaldata e neppure immersa nell’olio. La sua durezza è simile a quella dello smeraldo, ma è più resistente agli urti. Rispetto allo smeraldo è anche più facile da tagliare e meno soggetto ai danneggiamenti accidentali. È particolarmente utilizzabile per l’incastonatura cosiddetta invisibile. Di solito le pietre sono piccole, è raro trovare pietre grezze di dimensioni superiori ai 5 carati. Il suo prezzo è in costante ascesa.

Anello in platino con tsavorite e diamanti
Anello in platino con tsavorite e diamanti by Tiffany
Hemmerle, anello in alluminio con tsavorite
Hemmerle, anello in alluminio con tsavorite
Selim Mouzannar, orecchini con tsavoriti, avorio, smalto, diamanti
Selim Mouzannar, orecchini con tsavoriti, avorio, smalto, diamanti
Anello in oro rosa, argento annerito, tsavorite, zaffiri gialli, diamanti
Arteau, anello in oro rosa, argento annerito, tsavorite, zaffiri gialli, diamanti
Valerio, anello con rubini e tsavorite
Shaill Jhaveri, Valerio, anello con rubini e tsavorite
Bracciale Butterfly in oro nero, opali, tsavoriti, diamanti neri, bianchi e champagne
Wendy Yue, bracciale Butterfly in oro nero, opali, tsavoriti, diamanti neri, bianchi e champagne
Michele della Valle, collana con smeraldi e tsavoriti a forma di edera
Michele della Valle, collana con smeraldi e tsavoriti a forma di edera
Lydia Courteille, anello in oro rodiato, diamanti gialli, zaffiri, tsavoriti e onice
Lydia Courteille, anello in oro rodiato, diamanti gialli, zaffiri, tsavoriti e onice
Orecchini Jolene in oro rodiato, diamanti, tsavorite
Neha Dani, orecchini Jolene in oro rodiato, diamanti, tsavorite

La tavolozza di Campbellian

Pietre favolose, colori forti, combinazioni magiche: ecco i gioielli di Bella Campbellian, specialista in accostamenti inusuali  ♦

Vi piacciono orecchini e anelli con pietre preziose a colori accesi? In questo caso la Campbellian Collection fa per voi. L’iniziativa è di un’esperta di Fisica, niente di meno. Ma anche appassionata di cani, che vive con il marito e il figlio in New Jersey, Usa. Lei si chiama Bella Campbell ed è la mente creativa nonché fondatrice di Campbellian. Oltre ad aver conseguito un Master in Fisica alla Georgia State University, è anche esperta di marketing nonché di gemme, e ha iniziato la sua carriera come Associate Buyer per The Fine Jewelry Department presso Macy’s, New York.

Orecchini con pietra luna rainbow, zaffiri rosa, diamanti
Orecchini con pietra luna rainbow, zaffiri rosa, diamanti

È facile dedurlo dal tipo di gioielli che propone: in particolare orecchini e anelli che risplendono grazie alle composizioni di pietre come tormalina Paraiba, spinello, rubellite, tsavorite, tanzanite, pietra luna, ma anche opale e zircone. Spesso queste pietre sono scelte anche per la loro colorazione inusuale: come nel caso della pietra luna blu. Fanno capolino anche pietre meno note, come il grossular, anche questa una pietra che assume colorazioni diverse. Così, se le composizioni dei gioielli da un punto di vista geometrico sono piuttosto tradizionali, quello che risalta subito è, invece, il cromatismo che risulta dall’accostamento delle pietre, spesso montate su platino. Se vi piacciono i gioielli che si notano subito date un’occhiata a queste immagini. Lavinia Andorno

Anello con pietra luna arcobaleno e diamanti
Anello con pietra luna arcobaleno e diamanti
Anello in oro bianco, rubellite, rubini, diamanti
Anello in oro bianco, rubellite, rubini, diamanti
Anello in platino e oro bianco con tormalina Paraiba e grossular
Anello in platino e oro bianco con tormalina Paraiba e grossular
Ciondolo in oro con diamanti, spinello rosa e viola, tormalina magenta
Ciondolo in oro con diamanti, spinello rosa e viola, tormalina magenta
Orecchini in oro bianco, tormalina verde menta, granati champagne e verdi, tormalina neon, diamanti
Orecchini in oro bianco, tormalina verde menta, granati champagne e verdi, tormalina neon, diamanti
Orecchini con pietra luna arcobaleno e zaffiro rosa, diamanti
Orecchini con pietra luna arcobaleno e zaffiro rosa, diamanti
Orecchini con rubini, diamanti, opale
Orecchini con rubini, diamanti, opale
Orecchini in oro rosa con zirconi blu e diamanti
Orecchini in oro rosa con zirconi blu e diamanti

I pezzi unici di Ana de Costa




I pezzi unici di Ana de Costa, capace di realizzare piccole meridiane in platino e pietre preziose, un giratempo come quello di Harry Potter, e tanti gioielli sorprendenti ♦

Giovani designer crescono: a Londra la brillante Ana de Costa in pochi anni ha concepito e realizzato una serie di gioielli che si distinguono per la loro eccellente ispirazione e fattura. Come tanti altri, Ana de Costa ha frequentato la St. Martins di Londra, una vera rampa di lancio. Ha poi lavorato per il gioielliere londinese Shaun Leane e poi per Alexander McQueen ed Erickson Beamon. Nel 2006, racconta lei stessa, è stato invitata a presentare la sua collezione di laurea alla Childwickbury Art Fair, un evento gestito da Christiane Kubrick, la moglie dello scomparso regista Stanley Kubrick. Ma il vero debutto in grande stile è avvenuto nel 2007, con il lancio di Tarot, la sua prima collezione di gioielli. Nel 2008 Ana collaborato con Swarovski e ha anche l’ambito premio Young Designer of the Year ai Jewellery Awards del Regno Unito.

Pendente in platino e diamanti
Pendente in platino e diamanti

Uno dei pallini di Ana de Costa, oltre all’elaborato design dell’oro, è la scelta delle pietre, come la tanzanite. Nel 2011 Ana così collaborato con la società mineraria Gemfields per creare uno straordinario pezzo unico: una coppia di orecchini con smeraldo 20 carati, lavorato a mano in oro giallo 18 carati e con diamanti naturali cognac. Questi orecchini, insieme con un braccialetto e l’anello della collezione Spiritual Henna, sono stati indossati alla cerimonia degli Oscar dalla moglie del compositore Paul Epworth. Dopo questo debutto sul red carpet, Ana de Costa non è più considerata una sorpresa da nessuno. Basta dare uno sguardo alle immagini che pubblichiamo per capire perché.

Orecchini a bottone in oro rosa e diamanti cognac
Orecchini a bottone in oro rosa e diamanti cognac
Orecchini in oro 18 carati, perle di Tahiti e tsavoriti
Orecchini in oro 18 carati, perle di Tahiti e tsavoriti
Orecchini in oro 18 carati e zaffiri
Orecchini in oro 18 carati e zaffiri
Anello in oro 18 carati e tsavoriti
Anello in oro 18 carati e tsavoriti
Spilla Rolls Royce Moon, in oro e zaffiri blu
Spilla Rolls Royce Moon, in oro e zaffiri blu

Orecchini Sun a bottone in oro 18 carati
Orecchini Sun a bottone in oro 18 carati

Ciondolo in oro bianco Giratempo (come in Harry Potter). Oro bianco con diamanti bianchi e una fiala di vetro
Ciondolo in oro bianco Giratempo (come in Harry Potter). Oro bianco con diamanti bianchi e una fiala di vetro







I misteri di Dionea Orcini

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I misteri preziosi di Dionea Orcini, da Bologna a Miami passando per Jaipur ♦

Vi piacciono i misteri, il fascino del gotico, i fantasmi, gli spiriti, i segni zodiacali? praticate lo yoga, provate un brivido a pensare alla saggezza delle antiche scritture, ai misteri ayurvedici, eccetera? Se anche non siete fan di tutte questi topos che affascinano tanti altri, potete ugualmente apprezzare i gioielli di Dionea Orcini. Sono dedicati a quel mondo misterioso per alcuni, fantasioso per altri. «Le collezioni di Dionea Orcini rivelano i misteri di un mondo avvolto di segreti», è la sua stessa definizione.

Anello in oro bianco 18 carati con tsavoriti e topazio blu London
Anello in oro bianco 18 carati con tsavoriti e topazio blu London

Tra pozioni magiche e fascino per l’ignoto, in ogni caso, i gioielli della designer sono stati indossati da una lunga serie di star dello spettacolo. Dionea Orcini ha un currriculum quanto mai vario. Ha una laurea in Design della Moda, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, poi proseguita con stage e Costumi presso l’Università d’Arte a Praga, per concludere gli studi all’Architecture Interior della Ucla di Los Angeles. Ha imparato l’arte della gioielleria alla MJS School di Miami, con la supervisione di Marc Thurn, maestro gioielliere tedesco. Ha studiato gemmologia al GIA di New York e anche gemmologia vedica a Jaipur, India. Con queste premesse, non sorprende che le sue collezioni siano dedicate a Semiramide, come al Medioevo, ma anche al marchese de Sade. Anche se quest’ultimo, in effetti, aveva un modo di vivere un po’ più lontano dalle vette della filosofia orientale.

Anello in oro bianco 18 carati e pavé di rubini
Anello in oro bianco 18 carati e pavé di rubini
Anello in oro giallo 18 carati con simbolo Fleur de Lys, zaffiri blu e lapislazzuli
Anello in oro giallo 18 carati con simbolo Fleur de Lys, zaffiri blu e lapislazzuli
Collana regolabile in filo di seta con citrino e pavé di arabeschi i -oro bianco 18 carati, diamanti
Collana regolabile in filo di seta con citrino e pavé di arabeschi i -oro bianco 18 carati, diamanti
Doppio anello in oro rosa 18 carati con diamanti bianchi, grigi e neri
Doppio anello in oro rosa 18 carati con diamanti bianchi, grigi e neri
Orecchini in oro bianco 18 carati con diamanti bianchi, agata rossa e onice nero
Orecchini in oro bianco 18 carati con diamanti bianchi, agata rossa e onice nero

Collana con perle barocche di Tahiti nere con cordino di seta, oro bianco 18 carati, rubini
Collana con perle barocche di Tahiti nere con cordino di seta, oro bianco 18 carati, rubini







I nuovi fiori di Pasquale Bruni

Nuovi fiori nei Giardini Segreti di Pasquale Bruni, a VicenzaOro. Haute Couture, più semplici o dal gusto retrò: tante versioni diverse che si aggiungono ai modelli presentati a Milano per il lancio della collezione ispirata agli spazi verdi nascosti nei cortili delle dimore storiche della città (https://gioiellis.com/i-giardini-segreti-di-pasquale-bruni/ ). Anelli doppi dai fiori di quattro petali con diamanti champagne e oro rosa o pietre incolori su oro bianco nella linea haute couture che nella combinazione più chiara formano anche una preziosa parure. C’è la collana in oro flex (una lavorazione per cui il metallo messo in forma memorizza la torsione per indossarlo facilmente) che di fiori ne ha addirittura sei, così la luce è assicurata ma la leggerezza pure. E, ancora, il bracciale dal design contrarié, dove l’opposto è una singola foglia allungata, in oro flex in due dimensioni nelle due colorazione e in una versione senza diamanti, una proposta entry level che si aggira sui 3 mila euro.

Nelle immagini potete vedere anche la variante colorata della candida parure indossata dalla modella in fiera, di grande effetto e molto donante: il disegno è lo stesso ma al posto dei diamanti sono incastonate l’agata verde e le tsavoriti tagliate come le pietre della collana Mandala. Sempre nella linea Haute Couture, ecco una nuova colorazione dell’anello Mille e una… in questo caso un’acquamarina appoggiata su un letto di mille diamanti che conferisce un effetto a specchio. Se la lavorazione del pavé è un segreto della Maison, eseguita accostando metodi tradizionali a nuovi studi di incassatura, quello che invece si vede è una pietra cabochon con la parte posteriore sfaccettata in modo irregolare, che ricorda il fiore della collezione BonTon, mentre la forma della foglia è quella di Giardini Segreti. Infine, tanti anelli con combinazioni diverse e gioielli full pavé o lisci con foglie allungate, con la lavorazione a traforo e diamanti taglio rosetta per dare a ogni donna la possibilità di creare il proprio giardino.

Giardini Segreti, anelli doppi Haute Couture in oro bianco e diamanti incolori e in oro rosa diamanti colorati
Giardini Segreti, anelli doppi Haute Couture in oro bianco e diamanti incolori e in oro rosa diamanti colorati. Foto di Carolina Nobile
Giardini Segreti Haute Couture, anello doppio in oro rosa e diamanti champagne
Giardini Segreti Haute Couture, anello doppio in oro rosa e diamanti champagne
Giardini Segreti Haute Couture, anello doppio con fiori a quattro petali della parure in oro bianco e diamanti incolori
Giardini Segreti Haute Couture, anello doppio con fiori a quattro petali della parure in oro bianco e diamanti incolori
Giardini Segreti Haute Couture, collana con sei fiori a quattro petali della parure in oro bianco flex e diamanti incolori
Giardini Segreti Haute Couture, collana con sei fiori a quattro petali della parure in oro bianco flex e diamanti incolori

Nella pagina seguente altre immagini inedite della collezione Giardini Segreti di Pasquale Bruni