T.Gold

L’industria del gioiello a T.Gold

Conto alla rovescia per Vicenzaoro January. E anche per T.Gold, dedicata alla tecnologia per la filiera orafa. Macchinari e soluzioni per l’oreficeria e la gioielleria sono al centro dell’evento, che ospita oltre 170 espositori da 18 Paesi, con la Germania, la Turchia, la Svizzera, gli Stati Uniti e il Regno Unito ai primi posti dopo l’Italia. Il 60% degli espositori sono italiani e il 40% esteri. TGold, come Vicenzaoro, è organizzata da Italian Exhibition Group, e si tiene dal 19 al 23 gennaio. La fiera è una vetrina che si propone di rispondere all’evoluzione della filiera. L’edizione di gennaio presenta la selezione dei top player della manifattura dei preziosi e una gamma allargata di tecnologie. Gli espositori si trovano riuniti nella Hall 9, divisi in sei macro-categorie: leghe e trattamenti galvanici, prototipazione e produzione digitale, lavorazioni meccaniche, montaggio e saldatura, affinazione e recupero, finitura ed utensileria.

Espositori a T.Gold 2020
Espositori a T.Gold

Grazie alla partnership con Afemo (Associazione Fabbricanti Esportatori Macchine per Oreficeria) e alla collaborazione con Ice (Agenzia statale per la promozione dell’export) saranno presenti aziende come Elettrolaser, Fasti Industriale, GB F.lli Bertoncello, Italimpianti Orafi, Legor Group, Orotig, Progold, Sisma. Dall’estero, Heimerle+Meule, Niqua e Schultheiss dalla Germania, oltre a Starrag Vuadens dalla Svizzera e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito.

Uno dei filoni al centro dell’evento sarà il peso crescente giocato dalla sostenibilità, un tema particolarmente sensibile per le nuove generazioni. Secondo il report Sostenibilità nel settore orafo, pubblicato da Cibjo nel 2023, il mercato dei gioielli sostenibili è in espansione e raggiungerà i 20 miliardi di dollari entro il 2027. Inoltre, uno dei driver principali di questa crescita è proprio la disponibilità di nuove tecnologie e materiali per la produzione di gioielli.
Un trend che spinge le aziende a modificare le infrastrutture per conformarsi a standard di sostenibilità e a strumenti per tracciare i processi di approvvigionamento e lavorazione: dalle certificazioni internazionali Esg (Environmental, Social, Governance) e alle iscrizioni Raee.

In questo scenario, secondo l’analisi di Ieg, anche la massimizzazione delle performance dei macchinari risulta un aspetto di cruciale importanza, perché permette una razionalizzazione delle risorse, sia dal punto di vista dei materiali sia dal punto di vista energetico. Proseguendo sulla linea inaugurata nel corso del 2023, le tecnologie che i grandi marchi come Chiron Italia e Crevoisier portano a T.Gold sono caratterizzate da un alto livello di integrazione, che permette di gestire più processi produttivi, aumentando il controllo delle prestazioni e l’utilizzo dei materiali preziosi. Parallelamente all’automazione, alcune aziende presentano macchinari per produzioni custom o di nicchia, in grado di valorizzare la manualità e l’artigianalità, essenza del made in Italy. Anche la progressiva convergenza dell’industria della moda con quella del gioiello, fenomeno già in essere e in decisa ascesa, è tra i driver che determinano l’evoluzione dell’offerta tecnologica dei macchinari per la lavorazione dei preziosi, e infatti cresce il numero di strumenti per la lavorazione del bronzo e dell’ottone.

Buyer a T.Gold
Buyer a T.Gold

T.Gold 2024 è anche un momento di formazione e discussione. Come per il Jewellery Technology Forum, organizzato in collaborazione con Legor Group per approfondire i temi legati all’innovazione delle tecnologie dell’industry del gioiello. Dieci le sessioni tematiche in programma domenica 21 gennaio presso l’Educational Hub allestito all’interno della hall 8.0, con la partecipazione di stakeholders, istituti di ricerca e protagonisti della filiera orafa da tutto il mondo. Intesa Sanpaolo, il Politecnico di Milano e la Fondazione Gemmologica Italiana le voci nazionali, Research Institute for Precious Metals and Metal Chemistry e COReGOLD Technology Consultancy i contributi internazionali. Largo anche a case history aziendali di successo con Legor Group, Progold, Fairever e Hoover and Strong.
I temi affrontati spazieranno dalle nuove sfide legate agli scenari macroeconomici, alle strategie per lo sviluppo di nuove leghe; dalle più attuali tecnologie per la lavorazione dei metalli, alla progettazione nell’era digitale. Fino all’importanza delle certificazioni di sostenibilità Fairtrade e Fairmind e alle implicazioni legate alla sempre maggiore diffusione delle gemme lab-grown.

Macchina per la lavorazione dell'oro
Macchina per la lavorazione dell’oro

I raffinati gioielli in cera stampati da 3DZ




Michelangelo ci mise tre anni per scolpire la statua del David. L’azienda vicentina 3DZ è stata molto più rapida nel riprodurre in dimensione naturale la grande scultura (4 metri di altezza) per l’Expo di Dubai. Il segreto? La statua è stata stampata in 3D. L’azienda, però, non si ferma alla scultura d’arte, ma si occupa anche di opere più piccole, anche loro preziose: i gioielli.

Modello in cera da stampa 3D
Modello in cera da stampa 3D

Le ultime evoluzioni delle stampa 3D hanno raggiunto livelli di perfezione impensabili fino a qualche anno fa.
Andrea Simeoni, fondatore di 3DZ

A T.Gold, la mostra internazionale di macchinari e le tecnologie in parallelo a Vicenzaoro, 3DZ ha presentato una selezione dei migliori prodotti per l’additive manufacturing in gioielleria. In particolare, Visijet Wax Red Jewel, macchina per stampare in 3D modelli di fusione in cera al 100% sviluppata da 3DSystems, il più grande produttore di stampa 3D per la gioielleria. Si tratta di una cera rossa totalmente innovativa per il settore. Per le sue caratteristiche di elasticità ed elevata resistenza, Visijet Wax Red Jewel permette di realizzare in 3D le geometrie più difficili. La facilità con cui questa cera può essere maneggiata e la grande praticità nella rimozione dei supporti, completamente solubili, la rendono adatta a realizzare ogni tipo di design, comprese filigrane ed elementi dagli spessori incredibilmente sottili. Il nuovo materiale è stato creato per la stampante 3D a cera MJP 2500 W, macchina di 3DSystems ad alta risoluzione e produttività.

Modello in stampa 3D
Modello in stampa 3D

Un’altra soluzione è rappresentata da Figure 4 Jewelry, stampante 3D ultraveloce a resina per modelli di fusione diretta e modelli master per stampi in gomma. I supporti sono di facile rimozione, per una finitura superficiale liscia e una post-lavorazione minima. Sarà presente anche la stampante Form 3L di formlabs, ideale per accessori moda per i suoi alti dettagli, i grandi volumi e l’alta definizione. Infine, l’azienda propone 3DZ Service Plan 4.0,  pacchetto di servizi completo per accedere agli incentivi di Industria 4.0: il pacchetto prevede, da parte di 3DZ, il servizio di interconnessione ai sistemi aziendali delle stampanti 3D, già certificate 4.0 Ready, assieme all’assistenza tecnica e alla perizia giurata terza.

Modelli realizzati con Visijet Wax Red Jewel
Modelli realizzati con Visijet Wax Red Jewel
Gioiello realizzato con stampa additiva
Gioiello realizzato con stampa additiva

Modello di anello in 3D
Modello di anello in 3D







A Vicenzaoro un migliaio di brand




Il bilancio preventivo sembra andare, forse, oltre le aspettative degli organizzatori: Vicenzaoro (17-21 marzo), a cui si aggiunge la parallela T-Gold, ha raggruppato un migliaio di brand espositori e 300 buyer da 50 Paesi. Un buon segnale, a maggior ragione se si pensa al terremoto geopolitico causato dall’invasione e dalla guerra in Ucraina. Dopo due anni di covid (anche se rimane il consueto protocollo di sicurezza) c’è voglia di tornare alla normalità. Il salone internazionale del gioiello organizzato da Ieg (Italian Exhibition Group) in contemporanea con il salone internazionale per i macchinari e le tecnologie per la gioielleria e a Vo’Clock Privé (orologeria contemporanea e vintage) vede il ritorno di aziende da Paesi come Hong Kong, Thailandia, India.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

Oltre 140, invece, i brand espositori di T.Gold provenienti da 15 nazioni. I buyer arrivano da Usa (17%), Emirati (7%), Israele (5%), Arabia Saudita ed Egitto. Attiva anche la piattaforma The Jewellery Golden Cloud, per fissare gli incontri d’affari in fiera e per le occasioni di business da remoto. Fitto il programma di eventi e convegni collegati: il programma potete trovarlo qui.

Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Secondo le stime elaborate dal Centro Studi di Confindustria Moda per Federorafi, il 2021 del settore in Italia si è chiuso con una crescita di oltre il 54% sul 2020 (+11,9% rispetto al 2019), con un giro di affari di quasi 8,8 miliardi di euro e attese positive anche per il 2022.

Ieg
Ieg







Torna T-Gold con 130 aziende presenti




Come tutti gli anni (a eccezione del pandemico 2020) e come, eccezionalmente, è avvenuto a settembre 2021, a Vicenzaoro torna l’evento internazionale dedicato ai macchinari per l’oreficeria e la manifattura del gioiello: T.Gold. Ieg, società che organizza gli eventi legati al gioiello, comunica che sono oltre 130 le aziende da 15 Paesi previste dal 21 al 26 gennaio 2022 a Fiera Vicenza in contemporanea con Vicenzaoro January 2022. Tra le maggiori aziende saranno presenti si contano Legor Group, Sisma, Lm Industry, Ombi, Invimec, Dws, Btt Impianti del Gruppo Lem Industries, Ciemmeo, Heimerle + Meule e Goodwin Refractory Services. T.Gold è l’evento considerato più importante per il mondo dedicato alla tecnologia del comparto orafo. Visti i tempi, Ieg precisa anche che la Hall 9 sarà completamente dedicata e allestita in modo da garantire a espositori e visitatori la massima sicurezza in termini di distanziamento sociale.

Macchine per oreficeria a T.Gold
Macchine per oreficeria a T.Gold

Gli espositori saranno disposti in modo da facilitare ai buyer la scoperta di tutte le novità grazie ad un percorso espositivo organizzato in sei macro-categorie: fusione, lavorazione meccanica, prototipazione e produzione digitale, finitura, affinazione e recupero, utensili-banchi e materiali. Inoltre, T.Gold prevede anche uno spazio per la formazione il 23 gennaio con il Jewellery Technology Forum, conferenza internazionale dedicata alle nuove tecnologie del settore della gioielleria e occasione di contatto tra gli operatori attivi in ricerca e sviluppo e gli operatori orafi. L’appuntamento è co-organizzato con Legor Group.

Una passata edizione di T.Gold
Una passata edizione di T.Gold

Macchina per la lavorazione dell'oro
Macchina per la lavorazione dell’oro







Vicenzaoro All in Once al 21 gennaio




Nel caso a qualcuno fosse venuto qualche dubbio (vista la quarta ondata di covid): Vicenzaoro January è confermata. La fiera della gioielleria organizzata da Italian Exhibition Group si terrà dal 21 al 26 gennaio 2022. La società, probabilmente, non si attende però un pieno ritorno alla normalità pre-epidemia. Lo show avrà sempre un pubblico internazionale,  ma con espositori, buyer e operatori provenienti in particolare da Europa e Middle-East. Tradotto: per i visitatori da Stati Uniti e America Latina c’è ancora tempo. Una novità invece,  è il nuovo claim per Vicenzaoro: All at once. Sembra indicare, insomma, che il mondo del gioiello si trova tutto in una volta in una piattaforma «che ottimizza i percorsi d’acquisto, facilita il cross selling, rivela le ultime tendenze e innovazioni, aiuta ad ampliare il networking».

Vetrine di Piovani a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vetrine di Piovani a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Vicenzaoro, in effetti, non comprende solo l’offerta di prodotti finiti, i gioielli, ma anche pietre, dalle tecnologie di lavorazione, packaging, e da un paio di anni anche orologi nello spazio, confermato, di Vo Vintage. Tecnologie e le innovazioni di processo torneranno, inoltre, con T.Gold, il salone internazionale per i macchinari e processi di progettazione e realizzazione del gioiello, organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana di Fabbricanti ed Esportatori di Macchine Orafe.

Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Per evitare problemi legati alla malefica pandemia, non è stato dimenticato l’aspetto della sicurezza, grazie al piano #safebusiness by Ieg, che permette un’esperienza in fiera sicura e agile, grazie al programma globale di certificazione degli standard internazionali di pulizia, sanificazione e prevenzione dei rischi infettivi per ambienti e personale promosso dal Global Biorisk Advisory Council.

Vicenzaoro
Vicenzaoro

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com







La nuova sfida di Vicenzaoro




Una fiera per dimenticare (la pandemia), una fiera per ricordare (una delle eccellenze italiane, la gioielleria), una fiera per fare business: Vicenzaoro September (10 al 14 settembre) ha una missione difficile, ma non impossibile. Le adesioni sono state ottime, considerando il periodo, e se tutto va bene il più grande evento europeo (dato che Baselworld non è ancora risorto) del mondo del gioiello tornerà ai fasti degli anni d’oro.

VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris
VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris. Copyright: gioiellis.com

Al momento, in ogni caso, la società organizzatrice di Vicenzaoro, Ieg, conta oltre 800 brand espositori (circa il 30% internazionali) e buyerin arrivo dall’Europa e dal Middle East, con top buyer russi e americani. Il ritorno in presenza è stato fondamentale per ripartire, previo Green Pass o controllo della temperatura corporea, utilizzo della mascherina titolo di vaccinazione in lingua inglese che riporti la tipologia di vaccino, necessariamente approvato da Ema (quindi, niente vaccino cinese e neppure lo Sputnik russo) per chi proviene dall’estero.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

Molti i grandi brand di primo piano presenti, da Damiani a Roberto Coin, da Fope a Gismondi 1754, ma ci sono anche tante aziende di gioielleria di minori dimensioni che, però, rappresentano una fetta importante della manifattura e della gioielleria, come Antonini, Mattioli, Annamaria Cammilli, Nanis, Giovanni Ferraris, Davite & Delucchi, Vendorafa e Picchiotti. E, tra i non italiani, Stenzhorn, Fabergé, Tirisi, Yeprem, Akillis, Yoko London. Accanto al business, inoltre, come sempre a Vicenzaoro c’è un fitto programma di convegni, workshop e momenti di formazione, di cui abbiamo già parlato su gioiellis.com.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

Oltre ai gioielli da indossare, torna anche chi produce gioielli di tecnologia con T.Gold, il salone internazionale per i macchinari per i processi di progettazione e realizzazione del gioiello. E per gli appassionati di orologeria e alta gioielleria vintage torna VOVintage (11-13 settembre), dedicato ai collezionisti e aperto al pubblico.

VicenzaOro January, visitors. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January, visitors. Copyright: gioiellis.com

Le previsioni sono positive: l’export italiano del comparto orafo-gioielliero segna +2,8% nei primi cinque mesi 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019 (poco significativo un raffronto con il +86% rispetto al 2020 nel contesto della crisi sanitaria). Una dinamica positiva che si riflette anche nei dati di import. Ai primi posti del nostro export sono Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti (rispettivamente +67,4%, per 185,6 milioni in valore assoluto, e +4,5% cioè + 16,2 milioni) su medesimo periodo 2019. Nella top 5 hub logistico-commerciali del settore come Irlanda, Francia e Svizzera, mentre forte decrescita per Hong Kong.

VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com







T.Gold a cento presenze e cambia location




L’industria del gioiello ha uno dei momenti clou a T.Gold, l’evento dedicato a macchine e soluzioni per le imprese del settore. T.Gold si accompagna sempre a Vicenzaoro invernale, mentre quest’anno si terrà dal 10 al 14 settembre, dopo la pausa imposta da covid nel 2020. Come abbiamo già spiegato qui, per partecipare alle fiere occorre il Green Pass o il Safe Travel. T.Gold, inoltre, sarà ospitato in una nuova location, all’interno dello stesso quartiere espositivo di Vicenzaoro September. La società organizzatrice, Ieg, ha infatti riprogettato il layout per garantire a espositori e visitatori sicurezza in termini di distanziamento sociale.

Macchina per la lavorazione dell'oro
Macchina per la lavorazione dell’oro

La buona notizia è che la filiera del gioiello si è rimessa in moto a pieno regime. Ieg, la società che organizza sia Vicenzaoro sia T.Gold, comunica che al momento sono un centinaio le aziende che hanno confermato la propria presenza al la manifestazione internazionale dedicata ai macchinari per l’oreficeria e alle tecnologie più innovative applicate all’oro e ai gioielli. Tra le altre, i principali attori del mercato come Legor Group, Sisma, Lm Industry, Ombi, Invimec, Dws, Btt Impianti Del Gruppo Lem Industries, Ompar. Sarà presente anche un significativo numero di realtà internazionali come Hemerle + Meule, Goodwin Refractory Services, Grs. L’evento più importante al mondo dedicato all’innovazione tecnologica di filiera al servizio della creatività orafa e gioielliera che tradizionalmente ha luogo a gennaio si sposterà dunque a settembre per l’edizione 2021 e si svolgerà in presenza.

Lavorazione dimostrativa a T.Gold
Lavorazione dimostrativa a T.Gold

L’evento B2B è suddiviso in sei macro-categorie: la preparazione delle leghe, i trattamenti galvanici; la prototipazione e la produzione digitale; le lavorazioni meccaniche, le diamantature, il taglio laser; il montaggio e la saldatura; l’affinazione e il recupero residui di produzione; finitura, lucidatura e smalti.

Espositori a T.Gold 2020
Espositori a T.Gold 2020

Infine T.Gold ospiterà il progetto StartUp and Carats, alla seconda edizione, organizzato da Ieg insieme alla direzione strategica condivisa con Ice: un’area espositiva e divulgativa interamente dedicata al mondo delle Start-up e Pmi Innovative a beneficio dei visitatori e degli espositori che intercetteranno nuove opportunità di evoluzione, ottimizzazione e perfezionamento delle tecnologie al servizio del gioiello.

Edizione 2020 di T.Gold
Edizione 2020 di T.Gold







È l’ora di VicenzaOro January





VicenzaOro accende i motori in vista dell’appuntamento di gennaio. Ecco le novità ♦︎

Così come i gioiellieri rinnovano le loro collezioni, allo stesso modo chi propone una vetrina ai gioielli cerca di offrire novità che possano interessare aziende e pubblico. Per questo VicenzaOro January si preannuncia con cambiamenti che hanno l’obiettivo di stimolare l’attenzione e, soprattutto, di essere funzionali al prodotto che offre, cioè un appuntamento fieristico. In questo caso, inoltre, per gli operatori del settore l’attenzione è doppia, visto che a VicenzaOro si abbina T-Gold, salone internazionale per i macchinari e le tecnologie avanzate per i processi di progettazione e realizzazione del gioiello.

VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com

Tutti e due i saloni sono in programma dal 17 al 22 gennaio. Una data scelta dagli organizzatori di Italian Exhibition Group che, sulla carta, sembra propizia, visto che Baselworld quest’anno è slittata all’inizio di maggio assieme al Sihh, appuntamento dedicato all’alta orologeria. Insomma, di fatto VicenzaOro diventa il maggiore appuntamento del settore fino all’inizio dell’estate. Un aspetto che ha suggerito l’hashtag #primavicenzaoro, una punzecchiatura ai rivali svizzeri. In ogni caso, Ieg ormai controlla in Italia quasi tutta l’attività fieristica legata al gioiello, con i due VicenzaOro di gennaio e settembre, Oroarezzo e Gold Italy. Solo Mondo Prezioso organizzato al Tarì di Caserta resta fuori.

Il binomio business e innovazione è ineludibile e a ogni edizione i nostri eventi si arricchiscono. In questo caso, di un appuntamento ex novo Vo Vintage, un’esposizione originale dedicata a orologeria e gioielleria d’epoca con pezzi unici e rarità tra le più ricercate al mondo, un annuncio che so essere gradito all’intero mercato.
Lorenzo Cagnoni presidente di Ieg

Lorenzo Cagnoni
Lorenzo Cagnoni

VicenzaOro January 2020, in ogni caso, attende circa 1.500 brand espositori, contando l’intera filiera produttiva, e la loro articolazione in aree (Icon, Glam, Design Room, Creation, Look, Expression, Evolution) in base al posizionamento e al target facilita l’esperienza di visita degli operatori, buyers a maggioranza straniera, provenienti da oltre 120 Paesi: dalle boutique più prestigiose, ai mall, dagli store delle grandi metropoli mondiali ai retailer.

Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro
Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro

Nei padiglioni della Fiera di Vicenza ci saranno conferme e novità. In particolare, nell’area Icon, che ospita i grandi marchi della gioielleria, è confermata la presenza di Maison come Crivelli, Damiani e Roberto Coin, che presenterà nuove collezioni come Petals e Rock and Diamonds. Alta gioielleria anche con altri tre nomi illustri di Valenza: Leo Pizzo, Carlo Palmiero e Picchiotti. Confermata anche la presenza di Annamaria Cammilli, Fope, Antonini, Mariani, Giovanni Ferraris e della gioielleria tecno-spermimentale di Mattia Cielo.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

La novità, invece, è rappresentata da Gismondi 1754, storico marchio genovese che ha debuttato in Borsa il 18 dicembre, con la nuova collezione Dedalo. Tra i marchi della tradizione di Napoli e dintorni, ci saranno De Simone, e Chantecler. Dall’estero confermata la presenza del pluripremiato Nikos Koulis, dalla Grecia, e della maison tedesca Stenzhorn, mentre dall’Australia sono attese le perle di Autore.

Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com

A gennaio torna anche The Design Room, l’area riservata ai designer di tendenza. In questa tornata ospita conferme e new entry: Alessio Boschi, Cedille Paris, Lydia Courteille, Margaritis Lefteris, Mousson Atelier, Netali Nissim, Paolo Costagli New York, Sicis, Tomasz Donocik, Bare Jewelry, DreamBoule Milano e Yeprem.

VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com

E il rinnovamento? Una novità, come abbiamo già scritto su gioiellis.com, sarà VicenzaOro Vintage (18-20 gennaio), organizzato nel foyer del primo piano della Fiera di Vicenza, e dedicato a gioielli e orologi. A differenza di VicenzaOro, il salone dedicato al vintage sarà aperto al pubblico di appassionati, che potranno vedere da vicino le raccolte di grandi collezionisti come Sandro Fratini e incontrare esperti come Giulio Papi, il maestro orologiaio più noto al mondo.

VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com

Saremo a Vo Vintage per incontrare una platea selezionata e preparata. Vendere il vintage significa vendere anche la storia e la cultura dell’oggetto d’epoca, far scoprire e rivivere agli appassionati il sapore dell’orologio di una volta, farli innamorare della storia che vi sta dietro.
Stefano Mazzariol di Vintage Watches

Stefano Mazzariol
Stefano Mazzariol

Accanto alla novità Vintage, è confermato il focus sulla sostenibilità sviluppata e approfondita in tutte le sue articolazioni nell’appuntamento di Cibjo, oltre che nei tradizionali Digital Talks e nei Gem Talks. Nella fiera fa invece irruzione il mondo della tecnologia: infatti, è annunciato un hackaton in collaborazione con l’Università di Padova. La parola hackton è utilizzata per indicare un evento al quale partecipano esperti di diversi settori dell’informatica: sviluppatori di software, programmatori e grafici. In questo caso la definizione sembra un po’ estensiva: il cosiddetto hackton coinvolgerà 60mila studenti e ricercatori chiamati a trovare soluzioni di business su nuovi modi di indossare un gioiello e realizzare packaging. A VicenzaOro arriveranno le 40 migliori proposte da sottoporre a un advisory board composto da aziende e protagonisti del settore.

Il brand di VicenzaOro
Il brand di VicenzaOro

Che cosa propone T-Gold

Il salone internazionale dedicato ai macchinari e alle tecnologie avanzate si estenderà su 4 mila metri quadri dedicati alle maggiori industrie del settore, specializzate nella produzione orafa. La fiera offre una panoramica completa del settore tra mostra, seminari e workshop per un mercato sempre più internazionale ed eterogeneo. Sono previste circa 160 aziende espositrici dello scenario mondiale.

VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris
VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris. Copyright: gioiellis.com






La tecnologia di T.Gold al prossimo VicenzaOro




Assieme a VicenzaOro (17 al 22 gennaio) torna la gioielleria hi-tech con T.Gold, la manifestazione internazionale dedicata ai macchinari per l’oreficeria e alle tecnologie più innovative applicate all’oro e ai gioielli.

A T.Gold debuttano le novità tech del settore orafo-gioielliero in grado di dettare i trend futuri, grazie alla presenza dei principali player tra cui le aziende espositrici italiane Legor, Sisma, Ompar e Novagum, le statunitensi Gemvision e 3D Systems, oltre a una significativa presenza di realtà tedesche.

Lavorazione orafa. Foto: LaPresse
Lavorazione orafa. Foto: LaPresse

In programma c’è anche l’appuntamento con il Jewellery Technology Forum, unica conferenza internazionale in Europa dedicata alle nuove tecnologie e alle ultime tendenze nel settore della gioielleria (19 gennaio) co-organizzata insieme a Legor Group. Il Jewellery Technology Forum è un momento di formazione prezioso sia per le nuove leve sia per i veterani del settore orafo, e offre un’occasione di confronto e di aggiornamento sull’andamento e le tendenze del settore. Le tematiche trattate spazieranno dal grano cristallino alla progettazione dell’innovazione, dai modelli 3D in fotopolimero acrilico per microfusione allo scenario macroeconomico. A chiudere la manifestazione anche un approfondimento sul tema dei diamanti sintetici.

Visitatori a T.Gold
Visitatori a T.Gold

Sempre in materia di tecnologia, a VicenzaOro è in programma l’hackathon The Gold Run: gli studenti universitari potranno infatti tradurre in progetti inediti e tangibili le competenze multidisciplinari che stanno alla base del mondo orafo-gioielliero, dalla chimica alla fisica, dal design all’implementazione di tecnologie digitali. Le 40 migliori proposte per l’ideazione di un nuovo prodotto o di un packaging innovativo saranno sottoposte a un advisory board composto da importanti aziende del comparto.

Lavorazione di gioielleria
Lavorazione di gioielleria

Infine, per la prima volta Italian Exhibition Group, che organizza la fiera di Vicenza, lancia un focus sul mondo delle start-up e delle piccole imprese innovative come ulteriore veicolo dell’innovazione di filiera con il progetto StartUp and Carats: darà visibilità ai nuovi business model che si affacciano sulla scena orafa, prevedendo talks e momenti di incontro, oltre al coinvolgendo incubatori internazionali.

VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris
VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris. Copyright: gioiellis.com

Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com







Torna VicenzaOro



Torna VicenzaOro tra lusso e tecnologia (con un po’ di mondanità) ♦︎

Ritorna VicenzaOro (19-24 gennaio). Ieg, il gruppo che organizza la manifestazione fieristica, lo definisce «il più grande salone europeo dedicato all’oreficeria e alla gioielleria». E, in effetti, se si considera anche la concomitante TGold, i numeri ci sono. Più che fiera, infatti, parola ormai che ha un sapore un po’ vecchio, VicenzaOro preferisce etichettarsi come business hub, una piattaforma dove concludere affari, al servizio delle 4500 aziende coinvolte, di cui il 35% estere, con 96mila visitatori attesi da oltre 130 Paesi e 3800 top buyer ospitati anche grazie all’aiuto del governo, cioè con il contributo determinante del ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ice. VicenzaOro, in sintesi, ospita oltre 1500 brand, di cui l’80% già presenti nelle edizioni precedenti, su oltre 25mila metri quadri, con un’incidenza dei brand del segmento alto di gamma a + 10%.

E la prova che VicenzaOro si sia trasformata in un format è la sua replica in altri mercati, come Dubai. Infatti, oggi la fiera nata a Vicenza organizza cinque saloni nel mondo ed è presente a dieci appuntamenti internazionali. Nel 2018, per esempio, oltre Vicenza sarà a Hong Kong, Arezzo, Las Vegas, Dubai, Mumbai.

Ma VicenzaOro è anche gioielleria di tutti i generi, alta, media, bassa, di moda, di componentistica. Oltre, appunto, a T.Gold, salone dedicato agli operatori del settore della produzione di gioielli, in cui l’Italia eccelle. Infatti, T.Gold gode di ottima salute: quest’anno cresce di oltre il 20% il numero degli espositori grazie all’ingresso di nomi importanti del settore come la britannica Durston e la tedesca Hemerle+Meule. In totale sono presenti oltre 160 aziende espositrici, da 16 Paesi del mondo, in particolare da Italia, Germania, Stati Uniti.  Tra i motivi di interesse c’è la crescita  del segmento della stampa 3D e le relative soluzioni.

I premi al gioiello

Con l’apertura di VicenzaOro tornano anche per la quinta edizione gli Andrea Palladio International Jewellery Awards, con la consegna dei premi alle eccellenze del lusso e top player della gioielleria mondiale che si sono distinte per la creatività, il progetto, la produzione, la distribuzione, il retail, la comunicazione, i new media, il premio alla carriera e la Corporate Social Responsibility. Quest’ultimo si inserisce nel filone della gioielleria sostenibile, a cui VicenzaOro ha anche deciso di dedicare un appuntamento assieme a Cibjo (lunedì 22), la Confederazione mondiale della gioielleria.

A decretare i vincitori, alla presenza del presidente di Ieg, Lorenzo Cagnoni, del vice presidente, Matteo Marzotto, e del direttore generale, Corrado Facco, sarà una giuria composta da Franco Cologni, presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Clare Phillips, curatrice del dipartimento di Scultura, Artigianato del ferro, vetri e ceramiche del Victoria & Albert Museum di Londra, Alba Cappellieri, professore Design del Gioiello al Politecnico di Milano, Silvana Annichiarico, direttore Triennale Design Museum.

Appuntamenti

Meno mondano, ma più di sostanza, l’appuntamento di venerdì 19 con Visio.Next, summit dedicato al futuro del lusso e della gioielleria con il giornalista Alan Friedmann, Claudia D’Arpizio, partner di Bain&Company per Moda Lusso, Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Matteo Marzotto, nella doppia veste di vice presidente esecutivo di Ieg e presidente di Dondup, Diego Nardin, ad di Fope, Licia Mattioli, ad di Mattioli e vice presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Adi Al Fardan, fondatore di Adi Hasan Al Fardan Jewellery Trading, Andrea Panconesi, fondatore e presidente di LuisaViaRoma.

Sabato, invece, è previsto l’appuntamento con il profilo del consumatore per il 2018-19 sotto la lente di Trendvision Jewellery + Forecasting. Tutti i giorni, infine, i Digital Talks, workshop tematici sull’innovazione digitale in collaborazione con Federpreziosi.





VicenzaOro 2017
VicenzaOro 2017

indossato pasquale bruni 1
Modella nel booth di Pasquale Bruni
Orecchini e collana di Stefan Hafner
Orecchini e collana di Stefan Hafner
Orecchini di Nikos Koulis
Orecchini di Nikos Koulis

Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto