Sylvie Ritter

Baselworld perde un pezzo

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Un nuovo punto interrogativo su Baselworld: se ne va René Kamm, Ceo di Mch Group ♦︎

Baselworld perde un altro pezzo. Dopo le dimissioni della managing director, Sylvie Ritter, è arrivato il momento dei saluti per l’amministratore delegato di Mch Group, René Kamm. Il Comité Mondial dell’organizzatore delle fiere di Basilea ha scelto un nuovo drastico cambiamento. Ulrich Vischer, presidente del Consiglio di amministrazione, assumerà la responsabilità della leadership operativa del gruppo in stretta collaborazione con i membri del comitato esecutivo durante il periodo di transizione fino alla nomina di un successore di René Kamm.

Non è una notizia da poco, perché René Kamm era al timone della fiera da quasi 20 anni. Lui e Sylvie Ritter hanno portato Baselworld a crescere fino a diventare il punto di riferimento mondiale per orologeria e gioielleria. Ma da tre anni Baselworld ha conosciuto un drastico ridimensionamento. Proprio a luglio Swatch Group, che comprende 17 marchi, tra cui Omega, ha annunciato la sua decisione di non partecipare al Baselworld 2019. Una notizia che ha gettato una nuova ombra su quella che sarà la prossima edizione di Baselworld.

Il Gruppo Mch si è impegnato in un processo di trasformazione, che dovrebbe essere portata avanti dal nuovo managing director, Michel Loris-Melikoff. Forfait come quello del gruppo Swatch, però, non saranno facilmente rimpiazzati. Federico Graglia




Il management: al centro, Sylvie Ritter, managing director di Baselworld e il ceo, René Kamm
L’ex management di Mch: al centro, Sylvie Ritter, ex managing director di Baselworld e il ceo uscente, René Kamm
Interno a Baselworld
Interno a Baselworld
L'area di Crivelli a Baselworld
L’area di Crivelli a Baselworld
Sono stati 104.000 i buyer a Baselworld 2017
Sono stati 104.000 i buyer a Baselworld 2017
svarowsky baselworld
Lo stand Swarovski a Baselworld

baselworld 2014






Baselworld cambia manager e pelle





Baselworld si rinnova: lascia Sylvie Ritter e arriva un nuovo numero uno, Michel Loris-Melikoff . Ecco le prime iniziative annunciate ♦︎

Terremoto in Svizzera, epicentro a Basilea. Una sola vittima, per fortuna, ma senza danni per la salute. Si tratta dell’ex managing director di Baselworld, Sylvie Ritter. La manager dopo 26 anni al vertice del Gruppo Mch, la società che organizza la fiera dedicata a gioielli e orologi, lascia il posto a Michel Loris-Melikoff, che fino a ieri ricopriva la carica di direttore di Mch Beaulieu Lausanne.

Ecco le dichiarazioni ufficiali: « 26 anni con il Gruppo Mch, 15 dei quali come managing director di Baselworld, è tempo per me di iniziare qualcosa di nuovo e affrontare nuove sfide», dice Sylvie Ritter, che ha ricevuto i ringraziamenti di rito da parte del Comité Consultatif di Baselworld. «Sylvie Ritter ha lasciato il segno su Baselworld per decenni ed è stata il contatto personale più importante per gli espositori», afferma François Thiébaud, presidente del Comitato degli espositori svizzeri.

Michel Loris-Melikoff è, dunque, il nuovo numero uno operativo. Il manager è entrato a far parte del Gruppo Mch tre anni fa come direttore di Mch Beaulieu Lausann, società espositiva che fa parte del gruppo di Basilea dal 2010. Loris-Melikoff è un avvocato, ha 53 anni, e ha iniziato la sua carriera nel private banking, prima di entrare nell’industria degli eventi 20 anni fa. Dopo sei anni come presidente della Zurich Street Parade, ha assunto la gestione di un’agenzia di eventi che ha elaborato e implementato concetti per eventi nazionali e internazionali organizzati da associazioni sportive internazionali, enti pubblici e aziende private. In seguito è diventato amministratore delegato della St. Jakobshalle a Basilea, prima di entrare a far parte del gruppo Mch.





Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff

Che cosa cambia per Baselworld?

«Ampliamo il team di Baselworld e sviluppiamo ulteriormente l’evento per continuare sulla strada del miglioramento della qualità e per affrontare le sfide del futuro», sono le prime parole di Michel Loris-Melikoff. «Vogliamo posizionare Baselworld come la principale piattaforma di marketing e comunicazione per il settore: stiamo affrontando questo compito con un gran numero di nuove idee e con preziosi input da parte di espositori, visitatori e media».

Ed ecco la prima novità: è in arrivo un’iniziativa soprattutto per il segmento dei gioielli. Nuovi concetti saranno elaborati anche per i settori dell’orologeria e delle pietre preziose. Saranno presentati a breve. Ulteriori innovazioni saranno introdotte nei settori della ristorazione, dell’ospitalità e degli eventi «in modo tale da soddisfare le esigenze di espositori e visitatori in misura ancora maggiore». Baselworld 2019 sarà aperta un’intera giornata per i rappresentanti dei media. Il giornale della fiera Baselworld Daily News tornerà in forma stampata e con un nuovo concept. Parallelamente, le offerte di informazione e comunicazione digitale lanciate nel 2018 saranno intensificate e integrate da nuovi servizi per espositori, visitatori e media.

Sylvie Ritter
Sylvie Ritter inaugura Baselworld 2018
Modella con choker di diamanti di Jacob & co
Modella con choker di diamanti di Jacob & co
Visitatori a Baselworld
Visitatori a Baselworld
Tra gli stand di Baselworld
Tra i booth di Baselworld
Baselworld 2018
Baselworld 2018

Ingresso principale allo spazio espositivo di Baselworld
Ingresso principale allo spazio espositivo di Baselworld







Baselworld 2018, selezione e novità




Baselworld 2018 parte all’insegna della selezione. Ma le novità non mancano ♦︎

«Il mondo sta cambiando velocemente. Di fronte a questa sfida ci sono solo due alternative: ingigantirsi o concentrarsi. Noi abbiamo scelto di concentrarci». Le parole di Sylvie Ritter, managing director di Baselworld, hanno aperto la nuova edizione, la numero 101, della grande fiera dedicata a orologi e gioielleria di lusso. Anzi, sempre più di lusso, perché se Baselworld 2017 ha contato 135.000 visitatori totali, in calo dai 145.000 del 2016, a novembre il gruppo Mch, che organizza la fiera, ha annunciato che avrebbe dimezzato la lista degli espositori e ridotto la durata dell’evento di due giorni, in risposta alla fase di difficolta registrata dai player dell’orologeria elvetica (l’export di orologi svizzeri, però, dopo due anni di crisi ha ripreso a lievitare a +12,6% nei primi mesi 2018). Baselworld ha anche ridotto del 10% le tariffe per l’affitto degli stand.

Il risultato è che a Basilea ci sono circa 700 espositori, quasi dimezzati rispetto ai 1.300 del 2017, anno in cui erano già calati di 200 rispetto al 2016, ma avevano comunque attratto 106mila buyer e 4.400 giornalisti (tra cui quelli di gioiellis.com). Eppure, se nella orologeria non ci sono più brand come Movado o Eberhard, rimangono sempre nomi di primo piano come Rolex, Patek Philippe, il gruppo Swatch con i tanti suoi brand, alcuni dei quali, come Omega. C’è anche il gruppo Lvmh con Maison come Bulgari e Tag Heuer. E non mancano molti top brand della gioielleria da quelli fashion come Swarovski, fino all’haute joaillerie con Graff, de Grisogono o Harry Winston, Pasquale Bruni, fino a i piccoli ma con grande creatività come Alessio Boschi, ai marchi classici della gioielleria italiana, Nanis, Giovanni Ferraris, Annamaria Cammilli, Picchiotti, Fope, Leo Pizzo, Casato, tanto per citarne alcuni. Insomma, Baselworld è dimagrita, ma conserva sempre un bel po’ di fascino: i 101 anni li porta bene. Racconteremo nei prossimi giorni le novità.




Sylvie Ritter
Sylvie Ritter inaugura Baselworld 2018
Booth Swarovski
Booth Swarovski
Ingresso principale allo spazio espositivo di Baselworld
Ingresso principale allo spazio espositivo di Baselworld
Collana Swarovski
Collana Swarovski
Al lavoro nei booth
Al lavoro nei booth

Interno di Baselworld
Interno di Baselworld







Un addio pesante a Baselworld



Baselworld, la più grande fiera di orologeria e gioielleria, perde un altro pezzo, Eberhard ♦︎

Noi ci occupiamo di gioielli, come indica il nome della nostra testata. Ma dobbiamo registrare una notizia che è  collegata con il mondo dei gioielli indirettamente: Eberhard & Co., Maison svizzera di orologeria nata nel 1887, che quest’anno celebra 130 anni di storia, ha annunciato che non sarà presente nel 2018 a Baselworld, il più grande salone mondiale dell’orologeria e gioielleria, del quale è stato espositore per 70 anni.

Non è una notizia da poco. Quello che è stato il più grande appuntamento mondiale per l’orologeria, ma anche per la gioielleria, perde un pezzo importante.

«Proprio nel corso dell’ultima edizione della Fiera di Basilea, nonostante il marchio sia stato tra i protagonisti principali della manifestazione, grazie anche alla collocazione nella prestigiosa Hall 1.0, si è iniziato a riflettere sull’opportunità di un cambiamento, arrivando a maturare la decisione di non affidare più a Baselworld la presentazione delle novità del brand», si legge in un comunicato dell’azienda svizzera. «Eberhard & Co. ha quindi scelto per il 2018 di non essere più fra i marchi del Salone, la cui organizzazione ha annunciato per la prossima edizione un’ulteriore defezione degli espositori stimabile fra il 30% e il 60%, dopo le già notevoli riduzioni verificatesi negli ultimi anni. Risulta evidente che per i marchi indipendenti come Eberhard sia giunto il momento di slegarsi dai contesti tradizionali per cercare una maggiore vicinanza ai mercati e alle loro esigenze».

Mario Peserico, Eberhard
Mario Peserico, Eberhard

Il commento di Mario Peserico, direttore generale di Eberhard, è ancora più severo: «Baselworld è stato in passato rappresentativo della filiera del settore, ma questo aspetto sta ora scomparendo senza che venga sostituito da un nuovo progetto. Credo che molte altre saranno le defezioni per il 2018». Eberhard ha aggiunto che la presentazione delle sue novità 2018 avverrà a partire da marzo attraverso attività ed eventi dedicati.

È un colpo duro per Baselworld. Già quest’anno la fiera aveva visto calare il numero degli espositori: «Sono stati 12 mesi difficili e hanno costretto alcuni operatori ad abbandonare l’industria dell’orologeria o della gioielleria», aveva ammesso Sylvie Ritter, managing director di Baselworld. «Il nostro processo di trasformazione dovrà sempre prediligere la qualità alla quantità. A titolo di prova, per questa edizione abbiamo deciso di respingere alcuni espositori. È una scelta, la nostra scelta». Un modo elegante per giustificare la diminuzione degli stand presenti. L’edizione 2017 (era la numero cento), infatti, ha chiuso con 106.000 buyer (-4% rispetto al 2016, quando erano stati 111.000 e meno anche dei 114.000 del 2015) provenienti da oltre 100 paesi. E  gli espositori sono scesi del 13,3%, da 1.500 a 1.300.

Baselworld 2017
Baselworld 2017

Nel settore della orologeria, per esempio, aveva già annunciato la sua defezione il gruppo Timex Swiss Luxury Division, che gestisce marche di lusso come Salvatore Ferragamo, Versace, Versus e Nautica attraverso accordi di licenza. Il settore dell’orologeria, tra l’altro, sta soffrendo la diffusione degli smart watch, dispositivi come l’Apple Watch, che per fatturato ha superato quello di un colosso come Rolex. E nella gioielleria da tempo non partecipano più a Baselworld molti marchi di media dimensione, come Vhernier o Antonini, per citare due italiani. Ora la fiera di Basilea dovrà cercare di utilizzare molta creatività per recuperare appeal.   





Baselworld 2017, interno
Baselworld 2017, interno

L'area di Crivelli a Baselworld
L’area di Crivelli a Baselworld

Sylvie Ritter
Sylvie Ritter







Doppia sorpresa a Baselworld

Baselworld 2017 compie cento anni e presenta due sorprese: meno espositori, ma le aree Les Ateliers e Design Lab ♦

Apertura ufficiale di Baselworld, che compie un secolo. Nel 1917 aveva debuttato con 29 aziende di orologi. Oggi i produttori di segnatempo presenti sono 220. In più, c’è tutto il settore della gioielleria. Ma il compleanno centenario si celebra anche in un momento poco fausto dal punto di vista del mercato. «Sono stati 12 mesi difficili e hanno costretto alcuni operatori ad abbandonare l’industria dell’orologeria o della gioielleria», ha ammesso Sylvie Ritter, managing director di Baselworld. Quest’anno gli espositori sono scesi del 13,3%, da 1.500 a 1.300. E questo calo è il terzo, dopo due anni consecutivi in cui espositori e buyer sono risultati in contrazione del 3%. Per questa ragione la fiera deve trasformarsi.

Sylvie Ritter
Sylvie Ritter

«Questo processo di trasformazione dovrà sempre prediligere la qualità alla quantità. A titolo di prova, per questa edizione abbiamo deciso di respingere alcuni espositori. È una scelta, la nostra scelta», ha annunciato. Parole che hanno sorpreso molti. In ogni caso, sembra di capire, è stato lo spazio espositivo più ampio a creare nuove opportunità. «In particolare, questi adattamenti ci hanno consentito di offrire agli orologiai indipendenti, tempo fa collocati al Palace, uno spazio di prima scelta all’interno del padiglione 1. Con la creazione di questo spazio, denominato Les Ateliers, abbiamo potuto rispondere alla crescente domanda di questo settore», ha spiegato Ritter. Che ha poi svelato un’altra novità: il Design Lab. «Questo spazio dedicato ai designer, attivi in primo luogo nel campo della gioielleria, presenta pezzi unici innovativi e creazioni all’avanguardia». Insomma, spazio alla gioielleria di qualità e nuova, che prima non aveva possibilità di accedere, per il costo organizzativo molto alto, a Baselworld. Certo, la mossa ricorda molto The Design Room, l’area allestita nella edizione di gennaio di VicenzaOro.

Sembra, comunque, che a soffrire di più sia il settore della orologeria. Secondo François Thiébaud, presidente degli espositori svizzeri, nel 2016 le esportazioni dell’industria orologiera svizzera sono diminuite del 9,88% rispetto al 2015, anche se nell’ultimo trimestre è stato registrato un leggero miglioramento. Monica Battistoni

Anello di Stefan Hafner
Anello di Stefan Hafner
Baselworld, interno
Baselworld, interno
Ingresso della Messe
Ingresso della Messe
Bracciali di Fope a Baselworld
Bracciali di Fope a Baselworld


Baselworld on air

Conferenza stampa di apertura di Baselworld, il regno mondiale dei gioielli e degli orologi fino a giovedì 26 marzo. Un bilancio preventivo è stato quello tracciato da René Kamm, Ceo del Gruppo Mch, la società della Fiera di Basilea che organizza l’evento.  ha aperto la manifestando l’orgoglio del Gruppo MCH di avere una manifestazione di così vasta risonanza come Baselworld e di accogliere il salone più importante che annuncia le tendenze dei creatori di questo settore eccezionale. Ha espresso poi la sua gratitudine a Sylvie Ritter e alla sua équipe per «essere riusciti una volta di più a rispondere alle esigenze del mercato e del settore e a concepire un salone senza eguali capace di brillare a livello mondiale». Quella della Fiera è una leadership, secondo Sylvie Ritter, direttrice generale di Baselworld: «Questa posizione invidiata e invidiabile va difesa strenuamente. Per questo motivo Baselworld si evolve di anno in anno, acquisisce sempre maggiore funzionalità ed efficacia e propone costantemente innovazioni per soddisfare le esigenze del pubblico in continua evoluzione».

Ma non mancano le ombre: il momento, a detta degli analisti, non è tra i migliori, anche se il 2014 si è rivelato positivo per l’orologeria e la gioielleria. A proposito di orologi: secondo François Thiébaud, presidente del Comitato degli espositori svizzeri, il 2014 è terminato in un contesto più difficile per l’orologeria svizzera, ma è stato un anno di consolidamento. Le esportazioni hanno continuato a crescere, con un aumento dell’1,9%rispetto al 2013, per un valore totale di 22,2 miliardi di franchi. E il 2015 è partito positivamente, con esportazioni che hanno raggiunto 1,6 miliardi di franchi svizzeri in gennaio (+3,7% su base annua). Federico Graglia

È l’ora di Baselworld

Ritorna Baselworld, l’evento più importante al mondo dedicato a gioielli e orologi. I visitatori previsti sono 150mila, tra cui 4mila giornalisti (anche quelli di Gioiellis, ovviamente), per individuare le novità presentate dai 1.500 marchi  di 40 Paesi distribuiti sui 141mila metri quadri dell’area espositiva.  La fiera è anche un grande business: secondo il direttore di Baselworld, Sylvie Ritter, l’evento genera «800mila notti trascorse in Svizzera nel corso della manifestazione, 13mila posti di lavoro in tutto il paese e muove un giro di affari di 2,4 miliardi di franchi svizzeri». La regione di Basilea beneficia della fiera con 6.500 posti di lavoro e ricavi pari a 1,2 miliardi di franchi.

Oltre ai produttori di orologeria, Baselworld ospita anche principali operatori nel settore dei diamanti, perle e pietre preziose, i fornitori di macchine e subappaltatori. Anche qui non mancano novità: per esempio, la britannica Cooksongold presenta una stampante 3D appositamente costruita per la produzione di gioielli in oro. La stampante M 080 promette di realizzare gioielli con disegni complessi, che finora non si potevano realizzare per le difficoltà nella produzione tradizionale. I gioielli sono realizzati strato dopo strato, con la fusione di sottile polvere di metallo e un laser. In questo modo un gioiello complesso può essere fabbricato in poche ore.

Insomma, Baselworld un appuntamento da non perdere. Alcune delle novità le abbiamo anticipate in questi giorni, ma ce ne saranno altre da scoprire. Ma se il mercato dei gioielli sembra attraversare un periodo di discreta salute, c’è qualche problema in più per quello degli orologi. Il mercato tedesco, francese e russo, per la crisi ucraina, sono stimati in calo. Inoltre, la rivalutazione di circa il 25% del franco svizzero rischia di incidere pesantemente per i produttori della Confederazione elvetica. Le vendite vanno meglio, invece, in Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Medio Oriente, anche se il calo del petrolio potrebbe presto frenare quest’ultimo. «L’industria orologiera svizzera non è in crisi, ma ci manca la visibilità», ha spiegato a Les Temps il presidente della Fédération de l’industrie horlogère suisse (FH) Jean-Daniel Pasche. Sugli orologi, però, incombe il ciclone Apple Watch: l’orologio smart da collegare all’iPhone deprimerà le vendite di orologi tradizionali? A Baselworld, forse, si troverà una risposta. Federico Graglia

Baselworld 2015
19 marzo – 26 marzo 2015
Fiera di Basilea, Svizzera
MCH Swiss Exhibition (Basel) LTD., 4005 Basel, Svizzera

Orari di apertura:
Tutti i giorni dalle ore 9 alle 18
(escluso giovedì 26 marzo: ore 9 – 16)

Baselworld 2014
Baselworld 2014
L'esterno del centro fieristico di Basilea
L’esterno del centro fieristico di Basilea
La stampante M 080, che crea gioielli in oro
La stampante M 080, che crea gioielli in oro
Lo stand di pasquale Bruni
Lo stand di pasquale Bruni
La hall di Baselworld
La hall di Baselworld
Sylvie Ritter
Sylvie Ritter
Interno di Baselworld 2014
Interno di Baselworld 2014