Aysa è un nome abbastanza di moda in questi anni. È una variazione di Aisha, uno dei nomi femminili più diffusi nei Paesi arabi, anche perché era il nome della terza e più giovane moglie del profeta Maometto. Ma, curiosamente, la stessa parola in ebraico significa guaritore o dottore, mentre in lingua giapponese significa mattina. In ogni caso, ora Aysa ha un significato in più, perché è il nome della nuova collezione di Spinelli Kilcollin, brand di gioielli con base a Los Angeles, dove sono realizzati i pezzi, ma con negozi anche a New York e Londra.
I gioielli della linea Aysa sono realizzati in oro 18 carati giallo oppure assieme a oro di colore bianco o rosa. Orecchini, collana e bracciale tennis, utilizzano anche diamanti bianchi naturali. La collana, per esempio, è realizzata oro giallo, bianco e rosa 18 carati o solo in oro giallo massiccio 18 carati. Una chiusura di sicurezza contiene tre diamanti bianchi aggiuntivi per un design senza cuciture, che incoraggia questo gioiello a essere indossato con sicurezza.
Spinelli Kilcollin vola su Vega
Gli appassionati di astronomia sanno che Vega è la stella più luminosa della costellazione settentrionale della Lira. Si trova è a soli (si fa per dire) 25 anni luce dal Sole, ed è una delle stelle più luminose del firmamento. Per questo è Vega è citata spesso nei libri di fantascienza. E, ora, fa parte anche del mondo della gioielleria. A dedicare un gioiello speciale a Vega è Spinelli Kilcollin, il brand fondato una dozzina di anni fa da Dwyer Kilcollin e Yves Spinelli. Una storia anomala, la loro: sono entrati nel settore della gioielleria senza alcuna esperienza di design, con alle spalle esperienze nella moda e nell’arte, ma con un’idea e uno stile nuovi. Al centro c’è l’anello multi banda, connesso con rondelle.
Un esempio è l’anello Vega. La prima fascia è con diamanti bianchi brillanti, incastonati a U per esporre alla luce ogni angolo. Centrato tra due bande di metallo brillante è il nucleo di Vega : una fascia da 3,8 millimetri di micro pavé di diamanti, incastonati in rebbi contrastanti per creare un gioco di luci e ombre. Una rete di tre connettori dorati unisce i componenti dell’anello.
La missione di Spinelli Kilcollin: restare al centro del cerchio ♦
Come Barack Obama, Yves Spinelli è nato a Honolulu. Ma lui, figlio di acconciatori italiani, invece di intraprendere la carriera di avvocato, e poi di politico, ha scelto lo scintillante mondo delle pietre preziose. Prima, però, il padre, Antoine Spinelli, hairstylist, lo ha introdotto nel mondo della moda. Nel 1997, infatti, si è trasferito a Los Angeles dove ha lavorato nella simbolica boutique di lusso Maxfield.
Il mondo del fashion ha insegnato a Yves Spinelli alcune preziose nozioni e lo ha messo in contatto con quelli che sono diventati in seguito suoi clienti. Spinelli Kilcollin, azienda di gioielli di alta gamma, è stata fondata nel 2010 assieme al designer Dwyer Kilcollin e conta su oltre 50 negozi di lusso in tutto il mondo in cui vende le sue collezioni. L’idea base dello stile di Spinelli è abbastanza semplice ma, allo stesso tempo, subito riconoscibile. Gira tutto attorno all’idea del cerchio, che diventa un elemento capace anche di unire. Piccoli anelli, i Galaxy ring, infatti, diventano elementi che tengono uniti altri anelli. In questo modo si moltiplica in due, tre o quattro volte lo stesso elemento geometrico. Oppure i piccoli anelli sostituiscono la pietra centrale, o si connettono in una catena con gli elementi perfettamente tondi. In un girotondo che non si ferma mai. Lavinia Andorno
I 14 vincitori degli Oscar del gioiello
Ecco i nomi dei vincitori dei Couture Design Awards, considerati come gli Oscar del mondo della gioielleria, assegnati in occasione del Couture Show, la fiera dell’alta gioielleria che si tiene ogni anno a Las Vegas. Tra i premiati un mix di nuovi nomi, ex designer prodigio ora affermati e marchi noti come Nikos Koulis che ha trionfato nella categoria Bridal con uno dei suoi anelli di fidanzamento della Oui Collection, che gioca sul contrasto tra la purezza dei diamanti incolore, lo smalto nero e il verde degli smeraldi. Tomasz Donocik, designer londinese della serie saranno famosi, si è classificato Best in Colored Gemstones below $20K, ossia il migliore per la categoria pietre colorate sotto i 20 mila dollari, con un paio di ear cuff pendenti della collezione Electric Night ispirata a un cult degli anni 80’ Blade Runner. Per la categoria Diamanti sopra i 20 mila dollari il vincitore è Plevé con un bracciale rigido realizzato con la tecnica a mosaico di cui abbiamo già parlato (https://gioiellis.com/e-il-momento-del-braccialone/. Ecco la galleria dei gioielli vincitori delle 14 categorie in gara. G.N.