Saturno è il sesto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e il secondo pianeta più massiccio, dopo Giove. Ma è anche l’astro più misterioso, con i suoi anelli e i 146 satelliti. Per questo ha avuto un ruolo anche nella cultura, nella mitologia e in alcune credenze religiose. Non sorprende, quindi, che Saturno sia anche fonte di ispirazione per la gioielleria. Come nel caso della collezione Saturno di Sicis, avvistata a Haute Jewels Geneva. La direttrice creativa Gioia Placuzzi ha progettato anello, orecchini e collana con la tecnica tipica della maison: il micro mosaico.
Le minuscole tessere compongono il cielo stellato, incastonate sulla base di oro giallo, ravvivata da diamanti e grandi perle dorate South Sea. La collezione si aggiunge all’ormai vasto repertorio della maison. Altre novità, per esempio, si sono aggiunte alla collezione Giardino, dove il micro mosaico compone piccoli fiori su tonalità rosa, a cui è abbinata una tanzanite tagliata a goccia e zaffiri.
In questo caso la collezione presenta anche anelli componibili: i due elementi che compongono il gioiello possono essere indossati uniti in un unico gioiello, divisi, oppure uno alla volta, separatamente.
Sicis alla conquista della Cina
I gioielli italiani con micro mosaico di Sicis Jewels prendono casa a Hong Kong. Il brand italiano di Ravenna, che unisce l’antica tecnica del micro mosaico con l’alta gioielleria apre la sua nuova boutique a Hong Kong. La boutique è stata aperta in collaborazione con Carlson, storico rivenditore di alta gioielleria e orologeria e si trova all’interno del China Building su Queen’s Road Central. Il punto vendita è di circa 60 metri quadrati, con interni interamente realizzati da Sicis, ispirati ai propri prodotti di interior design (l’azienda madre produce anche mosaici, mobili, ambienti) con elementi decorativi orientali, oro e pannelli di vetro, che evocano la preziosità dell’onice. La boutique ospiterà tutte le ultime collezioni della maison, insieme a pezzi speciali creati appositamente per il mercato cinese, offrendo ai clienti una selezione di gioielli unica e raffinata.
Sicis Jewels ha rafforzato la sua presenza nel mercato asiatico con eventi di presentazione di gioielli a Hong Kong e Ho Chi Minh City, che hanno riscosso un grande successo tra gli appassionati di gioielli d’élite. Inoltre, il brand ha in programma di aprire nei prossimi mesi un canale dedicato su Little Red Book (l’equivalente cinese di Instagram), permettendo ai clienti cinesi di esplorare e conoscere le creazioni Sicis Jewels in modo più accessibile.
La Maison ha già consolidato una forte presenza in Europa, con boutique monomarca a Milano, Parigi e Londra, oltre alla partecipazione all’importante evento internazionale Haute Jewels Geneva negli ultimi due anni. E all’inizio del 2023 ha puntato sugli Stati Uniti, con presenza nei eventi del mondo del design e dell’alta gioielleria.
Sicis porta i gioielli con micro mosaico negli Usa
I gioielli con micro mosaico di Sicis alla conquista del mercato americano. L’azienda italiana dell’alta gioielleria con sede a Ravenna, diretta da Gioia Placuzzi, ha comunicato un programma di espansione, dopo aver consolidato la sua presenza in Europa con boutique a Milano, Parigi e Londra. La Maison ha da poco partecipato alla seconda edizione di Haute Jewels Geneva con un pop up store che ha attirato l’attenzione dei player internazionali. E da tampo Sicis è molto attiva sul mercato del Medioriente, con partecipazioni agli eventi di Dubai e Doha. Ora punta sugli Usa. A New York ha aperto un ufficio, con un responsabile commerciale. Poi, ha raggiunto un accordo di collaborazione con Ife Lux Group, agenzia con base a Miami specializzata nella rappresentanza di marchi del lusso, che si occuperà della promozione del brand su tutto il territorio degli Stati Uniti, Canada e America Centrale.
Sicis parteciperà anche al Couture al Wynn di Las Vegas (1-4 giugno), un’altra occasione per mostrare le nuove collezioni di gioielli e incontrare i buyer americani. Il brand porta a Las Vegas le sue ultime novità presentate alle recenti Haute Jewels e Saudi Luxury Week. Damisa Ice, il raffinato leopardo bianco con pavé di diamanti, Nebulosa Supernova, esplosione di micromosaico rosso e zaffiri, e Incanto, delicati petali impreziositi da rubelliti e kunziti, saranno solo alcune delle proposte.
La bellezza senza tempo dei nostri gioielli in micromosaico merita di essere scoperta in tutto il mondo, e per questo abbiamo deciso di espandere la nostra presenza anche negli Stati Uniti. La collaborazione con IFE Lux Group e la partecipazione a Couture e altre fiere di settore sono strategie che ci permetteranno di consolidare la nostra presenza sul territorio americano e raggiungere nuovi clienti, oltre ad offrire loro un servizio ancora più completo e personalizzato.
Gioia Placuzzi, direttore creativo di Sicis Jewels
Altri quattro brand per Haute Jewels Geneva
Haute Jewels Geneva attira nuove Maison di gioielleria. Partito in sordina nel 2019 con la presenza di quattro brand, l’evento fondato e organizzato dal Ceo di Yoko London, Michael Hakimian, si è allargato. Per l’edizione 2023 al Fairmont Grand Hotel Geneva da domenica 26 marzo a domenica 2 aprile sono così attesi altri quattro marchi di gioielleria: Pasquale Bruni, Karen Suen, Busatti 1947 e Casato. I nuovi arrivi si aggiungeranno ai 18 brand già presenti nel 2022 e che hanno confermato la presenza per la nuova edizione: Yoko Londra, Roberto Coin, Sutra, Crivelli, Bayco, Eto Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D.Krieger, Leo Pizzo, Verdi, Annamaria Cammilli, Sicis, Baraka.
Siamo lieti di dare il benvenuto a quattro marchi unici nella famiglia Haute Jewels Geneva. Dopo un evento di grande successo nel 2022, siamo entusiasti di avere l’opportunità di far crescere il concetto di Haute Jewels Geneva con l’aggiunta di questi marchi.
Michael Hakimian
Haute Jewels Geneva è nata sulle ceneri della dissoluzione di Baselworld e in concomitanza con l’altro grande evento nella città svizzera, Watches and Wonders, dedicato al mondo dell’alta orologeria, che quest’anno si tiene dal 27 marzo al 2 aprile. Haute Jewels Geneva, organizzata all’interno dell’hotel che si affaccia sul lago, è un appuntamento all’insegna della discrezione in un ambiente soft. Sebbene Haute Jewels Geneva sia cresciuta dal suo inizio, notano gli organizzatori, «uno dei suoi obiettivi principali rimane quello di rimuovere la formalità dalla tradizionale esperienza fieristica, offrendo un’atmosfera rilassata sia ai clienti che agli espositori per scoprire design di gioielli esclusivi».
Haute Jewels Geneva torna il 26 marzo
Haute Jewels Geneva, si replica. Sono 18 i brand di gioielleria che parteciperanno all’evento che si terrà al Fairmont Grand Hotel Geneva dal 26 marzo al 2 aprile 2023. Haute Jewels Geneva è un’idea di Michael Hakimian, Ceo di Yoko London, che ha voluto reagire così alla scomparsa di Baselworld. Per questo l’appuntamento a Ginevra si svolge in parallelo a Watches and Wonders, dedicata all’alta gioielleria, che nel 2023 si svolgerà dal 27 marzo al 2 aprile. Sempre negli hotel della città, inoltre, sono presenti altri marchi di gioielleria.
Haute Jewels Geneva, però, è organizzato come un evento a sé. Anche nel 2023 è confermata la partecipazione di Yoko London, Roberto Coin, Crivelli, Sutra, Bayco, Eto Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D. Krieger, Leo Pizzo, Verdi, Annamaria Cammilli, Barakà e Sicis.
Nuovi anelli, stessa arte. Sicis, piccola, ma vivace Maison italiana che ha come segno distintivo l’utilizzo della tecnica di micro mosaico, ha preparato nuovi pezzi di alta gioielleria. E l’occasione per presentare le nuove creazioni è stato proprio Haute Jewels Geneva, evento dedicato alla gioielleria di alta gamma in coincidenza con Watch & Wonders. In quella occasione la direttrice creativa di Sicis, Gioia Placuzzi, ha mostrato una nuova versione dell’anello Bohemian Dream, un gioiello con la forma di un grande fiore, presentato con sfumature che si alternano dal blu-violetto al giallo-arancio del micromosaico e con al centro un cluster di diamanti, come stami.
Non solo. Sicis ha presentato anche altri gioielli straordinari, come un anello scomponibile che ha al centro una grande acquamarina, contornata da elementi in micromosaico blu, verdi e rossi, posizionati come petali di un fiore. Un’idea compositiva diversa, ma sempre con un’ispirazione floreale, è invece quella di un altro anello con uno spettacolare diamante giallo di 7,78 carati al centro. Oltre al micromosaico, in questo caso, la pietra principale è accompagnata da una serie di altri diamanti bianchi taglio brillante. O, ancora, la collana Butterfly Romance, con un motivo di farfalle in una nuova versione rosso passione, con il gioco di colore creato dall’alternarsi fra l’oro rosa e quello bianco.
Novità assoluta la linea Crazy Moon: un turbinio di semicerchi di varie dimensioni arricchiti di diamanti, ametiste, smeraldi e zaffiri. I sette anelli scomponibili della collezione Tesserae sono caratterizzati ognuno da una pietra centrale tra i 7 e gli 11 carati, che ne determina lo stile e la personalità. La pietra centrale può essere isolata dal setting in micromosaico, per essere ricomposta a piacere.
Haute Jewels Geneva, bilancio positivo
L’idea ha funzionato. Il bilancio di Haute Jewels Geneva, che si è tenuta al Fairmont Grand Hotel Geneva in contemporanea con Watch & Wonders nella città svizzera sul lago di Lemano, ha avuto un riscontro positivo. All’evento hanno partecipato 18 big della gioielleria: Yoko London, Roberto Coin, Crivelli, Sutra, Bayco, Eto Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D. Krieger, Leo Pizzo, Verdi, Annamaria Cammilli, Barakà e Sicis.
L’edizione 2022 di Haute Jewels Geneva è stata un successo inequivocabile. Riteniamo che il trionfo di questa mostra segni l’inizio di un nuovo entusiasmante capitolo per l’industria della gioielleria. Eventi commerciali più piccoli composti da marchi che la pensano allo stesso modo possono offrire un’esperienza di lusso più mirata, più piacevole e vantaggiosa sia per i marchi che per i visitatori. Attendiamo con entusiasmo l’edizione 2023 di Haute Jewels Geneva.
Michael Hakimian, Ceo di Yoko London e Event Founder
Il successo della «mini Baselword» è dovuto anche alla selezione dei brand e all’atmosfera offerta dalla location. Nello stesso albergo, anche se al di fuori di Haute Jewels Geneva, erano presenti, inoltre, altri due marchi: Piero Milano e Dolce & Gabbana, aspetto che ha probabilmente contribuito ad attrarre visitatori.
In 18 per Haute Jewels Geneva
È arrivata l’ora della piccola Baselworld della gioielleria, come l’ha soprannominata qualcuno. Dal 30 marzo al 5 aprile, al Fairmont Grand Hotel di Ginevra, 18 grandi nomi della gioielleria danno vita a Haute Jewels Geneva. Si tratta di un evento nato dopo la evaporazione di Baselworld e in concomitanza con Watches and Wonders, fiera centrata sull’alta orologeria che si svolge negli stessi giorni nella città svizzera. Un primo esperimento era già stato organizzato nel 2019, ma con soli quattro espositori e con la successiva sospensione a causa del covid. Ora, però, gli organizzatori con in testa Michael Hakimian, Ceo di Yoko London, sono tornati e con una maggiore partecipazione.
In tutto, quindi, i brand presenti al Fairmont Grand Hotel Geneva sono 18, con una maggioranza di Maison italiane: Yoko London, Roberto Coin, Sutra, Crivelli, Bayco, Etho Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D.Krieger, Leo Pizzo, Verdi Gioielli, Annamaria Cammilli, Barakà, Sicis.
Il destino incantato di Sicis
È un destino incantato quello di Gioia Placuzzi, creative director di Sicis Jewels. La regina del micro mosaico, dopo la laurea in economia all’Università Bocconi di Milano e la specializzazione in marketing alla Cass Business School di Londra, ha seguito la sua passione fino al diploma come Graduate Gemologist al Gemological Institute of America di Londra. L’arte delle gemme è stata poi messa in pratica con la divisione dedicata ai gioielli dell’azienda di famiglia, l’italiana Sicis, specializzata in mosaici.
Ma Destino Incantato è anche il nome della nuova collana di alta gioielleria. Si tratta di un pezzo speciale in oro bianco, con diamanti per 14.33 carati, tanzaniti per 3,91 carati e rubelliti per 4,23 carati. Ma l’aspetto ancora più speciale, oltre alla ricchezza dei materiali impiegati, sta nel minuzioso e paziente lavoro di composizione attraverso migliaia di micro tessere di mosaico, incastonate a formare il pavé del gioiello. Non stupisce che per realizzare questa collana siano state necessarie 300 ore di lavorazione. È il destino degli esperti artigiani di Sicis.
Il fiore prezioso di Sicis
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Un nuovo anello di alta gioielleria firmato Sicis. Chi conosce il marchio di Ravenna sa che la specialità della casa sono i micro mosaici: minuscole tessere in vetro che sono minuziosamente accostate per formare figure e geometrie sui gioielli. Nella linea di alta gioielleria questa antica tecnica si accompagna all’utilizzo di oro e pietre preziose. Come nel caso dell’ultimo pezzo, chiamato Bohemian Dream, in cui i diamanti convivono con il micro mosaico per formai i pistilli di un grande fiore. Si tratta di un pezzo unico, che si aggiunge alle altre creazioni di alta gioielleria.
I gioielli firmati Sicis sono considerati tra i più originali e innovativi nel panorama della gioielleria. Sono frutto del lavoro della creative director di Sicis, Gioia Placuzzi, entrata a far parte dell’azienda di famiglia dopo essersi laureata all’Università Bocconi di Milano in Business and Management e specializzata in Marketing and Strategy alla Cass Business School di Londra. Ma, dopo una tradizionale carriera manageriale all’interno dell’azienda italiana, Gioia Placuzzi ha studiato i segreti delle pietre preziose ed è diventata Gratuate Gemologist presso il Gemological Institute of America a Londra. Poi, ha iniziato a occuparsi della divisione Sicis Jewel dell’azienda italiana. Nel 2018 è diventata la creative director con l’obiettivo di far crescere il brand e il business della gioielleria e dell’orologeria di Sicis, valorizzando lo speciale atelier di micromosaico interno all’azienda: una tecnica secolare che ora vive una seconda giovinezza.
Il gioco della fantasia di Sicis
La fantasia esuberante di Gioia Placuzzi, art director di Sicis, si è tradotta in una nuova serie di gioielli. Si tratta di una serie di sette anelli di alta gioielleria, con il nome di Tesserae collection, che non si preoccupano di rompere gli schemi tradizionali per navigare nella assoluta libertà. Come sempre, accanto all’oro e alle pietre preziose e semi preziose, i gioielli sono realizzati con l’utilizzo anche della tecnica di micro mosaico, la specialità di Sicis.
Creando questi pezzi abbiamo immaginato gioielli importanti da indossare in speciali occasioni, che possano anche essere portati con disinvoltura, in una nostra normale giornata, vibranti ed estremante versatili.
Gioia Placuzzi, art director di Sicis
L’anello Secret Garden, per esempio, utilizza un diamante Fancy Yellow da 7.66 carati. Una gemma rara, circondata da una cornice delicati fiori in diamanti, bianchi e gialli, e micromosaico: minuscole tessere che possono essere utilizzate solo dalle mani molto esperte degli artigiani della Maison. L’anello, inoltre, può essere scomposto in due gioielli, con o senza micromosaico. Un altro pezzo eclettico è Life, nome di un anello con un grande peridoto da 9.31 carati. Intorno alla pietra si trovano piccole semisfere elaborate in micromosaico verde smeraldo e viola ametista, tutto contornato da diamanti e zaffiri rosa. Joyful, invece, è un anello che sfoggia uno zaffiro giallo di 11.70 carati da cui partono, come raggi, elementi in micromosaico, micro tessere nei toni del giallo, blu topazio e diamanti.
L’anello Infinity ha al centro una tanzanite da 9,25 carati con taglio a smeraldo, che esalta le sfaccettature del suo colore tra il blu e il viola ed è circondata da ali di farfalla stilizzate. Disegni concentrici realizzati con pregiate miniature in micromosaico, una intricata tridimensionalità di forme e colori. Anche questi anelli sono scomponibili, per un uso polivalente: l’elemento centrale con la pietra può essere indossato da solo o completato dalla veste in micromosaico.
Sicis, alta gioielleria a losanghe
La parola losanga è un termine utilizzato in araldica per indicare una figura geometrica di quattro lati con l’angolo superiore e quello inferiore acuti, mentre i due laterali sono ottusi. Insomma, un rombo per la geometria che si impara a scuola. Ma è anche una figura geometria molto utilizzata per i tessuti e per alcuni abiti. Ora Losange è anche il nome di una collana e un paio di orecchini di alta gioielleria realizzati per Sicis dall’art director della Maison di Ravenna, Gioia Placuzzi.
Come gli altri gioielli di Sicis, la collana è realizzata con minuscole tessere di micromosaico in pasta vetrosa, uniti a pietre preziose e oro. In particolare, la collana è composta da diamanti, zaffiri rosa, blu tramonto e arancio, smeraldi, ametiste oltre che, non da ultimo, dalle preziose miniature di micromosaico. La collana è composta da tanti elementi a forma di rombo nelle tonalità del rosso e del blu, punteggiati dal verde di piccoli smeraldi, e dal viola e rosa degli zaffiri. Una composizione complessa, che trasforma una geometria spigolosa, come quella della losanga, in un morbido gioiello.
A, B, C, eccetera: quante cose si possono dire con una semplice lettera come quelle della collezione Alphabet di Sicis? La lettera può essere riferita a un’iniziale di una parola, di un nome, di un mese, o magari una password che vi dimenticate troppo spesso. Le collezioni basate sulle lettere dell’alfabeto servono anche a questo. Ma, naturalmente, il primo aspetto interessante è quello della possibilità essere indossati.
La collezione Alphabet di Sicis, trasforma le lettere in amuleti. Le lettere sono realizzate con la tecnica del micromosaico, unita a decori densi di diamanti, rubini e altre pietre preziose. L’idea è della’art director, Gioia Placuzzi, che con suoi collaboratori è partita dalla storia e dalla cultura dell’alfabeto, per elaborarne un’interpretazione libera, un progetto affascinante, dove le lettere diventano segni figurativi, seduzioni cromatiche, metafore poetiche, giochi verbali. Le lettere sono abbinate a lacci in cuoio, che aggiungono un aspetto non convenzionale al gioiello.
L’alta gioielleria di Sicis vola a New York
Da Ravenna alla Grande Mela: Sicis Jewels partecipa alla prima edizione dell’anno di JA New York, una delle principali fiere di gioielleria per tutta la costa orientale degli Usa (15-17 marzo). Obiettivo: far conoscere anche al pubblico americano l’elaborata lavorazione dei gioielli di Sicis Jewels. In particolare, la tecnica del micromosaico, realizzato in minerali pregiati e oro, fusi e poi tessuti in speciali bacchette, elaborato a mano da esperti maestri.
Una tecnica che è poi valorizzata dall’art director, Gioia Placuzzi, anima del brand e dal suo staff. La tecnica del micromosaico è stata adottata da Sicis dopo 20 anni di ricerca e studi: si tratta di una lavorazione nata nel Settecento a Roma e oggi. Gli esempi che Sicis porta a New York rendono bene l’idea di quale tipo di gioielli possono essere prodotti. Come il set Quetzal ispirato all’esotico uccello tropicale, con diamanti e tanzaniti. Le farfalle che sembrano volare su luminosi fili d’oro e diamanti nella parure Butterfly. Oppure la collana Calipso, pensata ricordando la ninfa raccontata nell’Odissea, con tessere infinitesimali di micromosaico che formano speciali gocce che si intrecciano a perle Akoya. Altro esempio è quello della collezione Alphabet, che trasforma semplici lettere in amuleti, con il micromosaico che disegna miniature assieme a diamanti, rubini e altre gemme.
Calipso, ninfa figlia di Atlante, che nell’Odissea accoglie nell’isola di Ogigia il naufrago Ulisse e, innamorata di lui, lo trattiene per sette anni, finché non riceve da Zeus l’ordine di lasciarlo partire. Una donna senza dubbio affascinante anche agli occhi dei designer di Sicis, che hanno dedicato a Calipso alcuni pezzi di alta gioielleria.
Come sempre i gioielli di Sicis, Maison con base a Ravenna, coniugano oro e pietre preziose a un delicato lavoro di micro mosaico. La collana della linea Calipso, inoltre, utilizza 165 speciali e pregiate perle Akoya Light Blue tessute in una trama d’oro, accanto a diamanti taglio brillante che si intrecciano e abbracciano elementi decorati in micromosaico. Centinaia di minuscole tessere si allineano e creano disegni nei toni del blu zaffiro e del bianco, sinuosi giochi di colore e impercettibili riflessi. La collana, in particolare, è un pezzo di alta gioielleria e di grande pregio, non solo per la difficile lavorazione del pezzo, ma anche per la quantità di perle Akoya utilizzate. Di sicuro sarebbe piaciuta anche a Calipso.
Fiori e piume di Sicis a Singapore
Fiori e piume colorate composte da oro e pietre preziose con micro mosaici presentati da Sicis a Singapore ♦︎
I micro mosaici di Sicis arrivano fino a JeweLuxe Singapore (dal 16 ottobre). L’evento dedicato al design di gioielleria e orologi ospita anche le novità dell’azienda italiana di Ravenna, che ha rinnovatola tecnica del micro mosaico: ogni gioiello è composto da oro, pietre preziose e migliaia di microscopici tasselli di cristallo creato appositamente e incollati uno a uno. Un lavoro che spesso richiede centinaia di ore di applicazione.
Il design di ogni modello è stato creato per migliorare l’incredibile complessità di questo processo portato a nuovo splendore dai gioielli Sicis attraverso un impegnativo percorso di studio e ricerca. Ogni oggetto è irripetibile, poiché le micro-schegge sono forgiate e segmentate con un processo completamente manuale e successivamente posate una ad una da abili artisti micro mosaici. A Singapore Sicis propone pezzi inediti delle line floreali, ma anche piume colorate, presentate nei mesi scorsi, in un gioco di diamanti e oro, rubini cabochon. Sono gioielli, ma anche piccole opere d’arte che rendono meglio quando sono viste dal vivo.
I fiori di Sicis
Il micro mosaico di Sicis tra fiori e Art Déco, ecco i nuovi gioielli ♦︎
Micro mosaico, grande risultato. Sicis, azienda di Ravenna specializzata nell’attività musiva, che porta la sua competenza anche nell’alta gioielleria, ha presentato a VicenzaOro September le ultime creazioni. La tecnica del micro mosaico, questa volta, è utilizzata per gioielli che hanno un soggetto floreale.
L’alta gioielleria di Sicis, però, non è solo micro mosaico, ma anche oro e pietre preziose, come le vivaci rubelliti con taglio marquise utilizzate per anello e orecchini, oppure le ametiste o i pavé di diamanti. Ma il micro mosaico non va sottovalutato: le sfumature di colori sulle superfici del gioiello sono realizzate con migliaia di minuscoli frammenti di vetro creati ad hoc: un lavoro che può richiedere centinaia di ore e un numero indefinito di prove per trovare la nuance giusta.
Solo Sicis Jewels, a quanto risulta, è in grado di utilizzare questa tecnica, che è declinata in gioielli che si ispirano all’art déco, oppure danno spazio alla creatività della designer dell’azienda. Che, oltre ai colori, si concentra anche sull’originalità del fattore forma: per esempio, alcuni elementi dei gioielli sono mobili.
I gioielli del mare
I gioielli ispirati al mare: perfetti per essere indossati in agosto, ma ancora meglio negli altri mesi dell’anno ♦
Il mese di agosto, nell’emisfero boreale (cioè quello che va dal Polo Nord all’equatore), coincide con il mese più caldo, spesso destinato tutto o in parte alle vacanze. E spesso le vacanze hanno un colore: l’azzurro del mare. Onde, pesci, granchi, stelle marine, ricci sono anche i simboli che i gioiellieri di tutto il mondo e di tutte le epoche hanno utilizzato per portare il sapore del mare in un gioiello. Spille, anelli, orecchini, pendenti con i simboli del mare, onde comprese, sono per questo motivo una delle più ricorrenti fonti di ispirazione. Il mare, insomma, è un motivo che non accenna a passare di moda. E non è detto che i gioielli a tema marino siano per forza essere indossati in estate.
In ogni caso, ecco aragoste, granchi, polipi, gamberetti, un pesce rosso e persino uno squalo. In gioielleria il fondo marino è popolato da tantissimi pesci preziosi dai nomi diversi: Tiffany, Sicis, Pippo Perez, Lokman Kursunlu, Misis, Stephen Webster, Chopard, Lydia Courteille, Chantecler, S’Agapò, Ayala Bar… Alcuni riprendono la mitologia greca, come sodali del dio Nettuno, altri sembrano usciti dal libro di Jules Verne 20 Mila leghe sotto i mari, e altri ancora assomigliano a Dory, Bruto e Randa, i compagni di viaggio Marlin in Alla ricerca di Nemo. In argento e smalto, o in oro, platino e diamanti, colorati e giocosi come nei film d’animazione o stilizzati e lussuosi, fishes are friends, non food. G.N.
La margherita di Sicis
Bracciali, orologi-gioiello, anello e orecchini di Sicis ispirati al fiore più allegro: la margherita ♦︎
Sfogliare la margherita per capire se lei o lui ti ama. Un’abitudine che è meglio lasciare da parte se scegliete di indossare i pezzi della collezione Daisy di Sicis. L’azienda di Ravenna, specializzata in gioielli realizzati con la tecnica del micromosaico, propone orologi-gioiello, bracciali e orecchini che riproducono l’aspetto della margherita. Sono gioielli allegri e unici: la tecnica del micro mosaico utilizzata, assieme a oro e pietre preziose, è utilizzata al meglio.
Gli orecchini sono in oro rosa, bianco o giallo, decorati in micromosaico, diamanti e zaffiri gialli o rosa. Il bracciale è in oro bianco e giallo, micromoasaico, diamanti bianchi e zaffiri gialli. C’è anche un anello in oro bianco, mosaico, diamanti bianchi e zaffiri gialli. Gli orologi hanno la cassa in oro bianco con dettagli in oro giallo, decorazioni in micromosaico, zaffiri e diamanti neri, cinturino in lucertola, movimento al quarzo (Swiss Made). Alessia Mongrando
Sicis tra le stelle
Minuscole tessere di oro, smalto, pietre servono a comporre la collezione Etoile di Sicis ♦︎
Minuscole tessere di micromosaico in pasta vetrosa, uniti a pietre preziose e oro. Sembra una formula alchemica e, in fondo, lo è. La tradizione del mosaico, e poi del micromosaico, è antica. Ma richiede notevoli doti di abilità manuale, che solo chi ha una lunga esperienza riesce a comprendere e a tradurre in lavoro. A maggior ragione se si tratta di gioielli, come quelli che propone Sicis, azienda di Ravenna, città che conserva nelle sue chiese meravigliosi mosaici bizantini.
La nuova collezione che utilizza la tecnica del micromosaico si chiama Etoile e, non potrebbe essere altrimenti, riproduce stelle a cinque punte d’oro, elaborate nei colori e nelle sfumature del blu e del nero. Le tessere, infinitamente piccole, sono smaltate, realizzate a mano da maestri d’arte che le uniscono una a una insieme a pietre preziose. Sono composte in questo modo collante complesse, oppure più semplici, unite con lacci, anelli e orecchini. M.d.B.