L’alta orologeria si imbarca all’aeroporto di Ginevra. Destinazione: Shanghai. Pochi mesi dopo l’evento di fine aprile a Ginevra, Watches and Wonders parte per la Cina. Il Salone si svolgerà a Shanghai dal 13 al 17 settembre 2023. È la terza edizione e vedrà la presenza di 14 Maison espositrici e, per la prima volta, aprirà le porte al pubblico nel fine settimana. I produttori di orologi di lusso presenti sono A. Lange & Söhne, Arnold & Son, Baume & Mercier, Cartier, Charriol, Iwc Schaffhausen, Jaeger-Lecoultre, Panerai, Piaget, Roger Dubuis, Speake-Marin, U-Boat, Ulysse Nardin, Vacheron Constantin. Non sono, insomma, tutti quelli presenti all’edizione ginevrina (mancano, per esempio, Rolex e Patek Philippe).
Gli amanti dell’alta orologeria si riuniranno ancora una volta al West Bund Art Center all’interno di un padiglione completamente ridisegnato. Le prime tre giornate saranno riservate, solo su invito, ai rivenditori, alla stampa e ai clienti finali dei brand, mentre il grande pubblico è atteso per la prima volta il 16 e 17 settembre 2023 per vivere un viaggio nel cuore di tempo. I biglietti saranno disponibili da agosto tramite il mini-programma WeChat ufficiale di Watches and Wonders, al prezzo di 150 Rmb. Tra gli highlights, la mostra Che ora è? di Karine Bauzin, che viaggerà da Ginevra con una selezione di circa 40 foto: l’artista e fotografo svizzero interroga il nostro rapporto con il tempo attraverso un gesto universale.
I diamanti easy di Jessica McCormack
Il lungo viaggio di Jessica McCormack: il mondo attraverso nuovi gioielli speciali ♦
Come si dice gioielleria in Nuova Zelanda? Si dice Jessica McCormack. La designer è cresciuta tra i verdi spazi del Paese agli antipodi dell’Europa, ma tra i tesori e curiosità della casa d’aste di suo padre. Facile, quindi, innamorarsi dei gioielli. La molla è scatta dopo un anno passato nel dipartimento gioielleria di Sotheby’s, a Londra. Nella capitale britannica, che è anche una delle capitali del gioiello, Jessica si è associata con Michael Rosenfeld, collezionista di diamanti, e Rachel Slack, donna d’affari che fa parte della famiglia Oppenheimer, nome che è quasi sinonimo di pietre preziose. Oltre alla passione per i diamanti, i tre hanno in comune anche l’amore per le cose belle, nel segno della classica tradizione che solo Londra può ispirare.
Sono gioielli dalla forma classica, ma non solo. Fanno un ampio utilizzo di diamanti, ma non solo. E sono spesso molto costosi, ma non solo. Certo, i gioielli di Jessica McCormack sono molto eleganti e dì alta gamma, ma la designer li vede bene anche abbinati a un paio di jeans e a una maglietta bianca.
Il nome della Maison è breve: Feng J. Ma sulla alta gioielleria ideata e prodotta dalla designer Feng Ji si potrebbe già scrivere un romanzo. Feng fa parte della squadra di designer cinesi che ha appreso i segreti della gemmologia e della oreficeria, per produrre alta gioielleria di grande, enorme, qualità. Nato nel 2015, il marchio Feng J lavora solo su prenotazione e ha uno showroom a Parigi, in Place Vendôme, dove realizza i suoi gioielli, e a Shanghai. Sono bastati pochi anni per far diventare i gioielli di Feng J preda dei collezionisti. Una fama che è iniziata con un’asta: un suo pezzo di gioielleria ha raggiunto il record di vendite più alto tra i designer di gioielli cinesi a una vendita della casa d’aste Poly di Hong Kong. Era il 2015.
La creativa designer non è arrivata per caso in vetta. Si è laureata in Product Design a Shanghai, è volata a Londra per completare il Master in Jewellery Design presso la University of the Arts e poi si è trasferita a Parigi per approfondire l’argomento all’École Privée BJOP. Come se non bastasse, si è diplomata al Gemological Institute of America e ha ottenuto un certificato professionale all’Accademia Gübelin, in Svizzera. Tutto questo studio preliminare consente a Feng Ji di volare alto, nei cieli della perfezione. I suoi gioielli non sono solo ornamenti, ma piccoli mondi densi di significati, allusioni, aspirazioni filosofiche. Universi complessi, ma molto affascinanti.
Feng J ha uno stile pittorico, è un’artista che si esprime con i gioielli. È anche una questione di radici: il suo bisnonno è stato un pittore di corte con dinastia Qing. Utilizza pietre preziose con sfaccettature morbide e che rifletteno la luce su entrambi i lati. Il sottile spessore delle gemme consente di sfruttare anche le più sottili variazioni di colore, tono e saturazione. Se combinate, spiega la designer, queste gemme hanno un effetto simile ad un acquerello e una qualità come un pennello che sfiora delicatamente una tela. Si può mettere in relazione questo con l’Impressionismo o forse suo cugino, il Puntinismo e il grande artista Georges Seurat.
Damiani punta sulla Cina, nuovo shop a Shanghai
Damiani prosegue la sua espansione in Asia. Dopo le aperture in Corea ecco un nuovo punto vendita in Cina. Si tratta di uno spazio al piano terra del Shanghai IFC (Shanghai International Finance Center): uno shopping mall esclusivo celebre per essere la frequentata meta degli appassionati d’alta moda e del lusso.
Questa nuova importante apertura è una tappa del nostro piano strategico che ha come obiettivo una forte crescita nel mercato cinese attraverso l’apertura di oltre una decina di boutique monomarca Damiani. Questo progetto ambizioso è parte della strategia di espansione della nuova joint venture che abbiamo costruito con il Gruppo Fosun: uno dei più grandi conglomerati privati della Cina continentale. Questa partnership ha anche come obiettivo l’apertura di un centinaio di punti vendita Salvini: marchio di gioielleria del nostro Gruppo che celebra l’Italian Contemporary Jewelry attraverso creazioni eleganti e lineari che si ispirano allo stile delle donne e degli uomini contemporanei, alle loro emozioni e al loro carattere.
Guido Grassi Damiani, presidente del Gruppo Damiani
Il flagship store è tra i pochi marchi d’eccellenza ad avere un’entrata, direttamente sull’esterno, caratterizzata da un’imponente facciata di oltre 10 metri d’altezza, contraddistinta dal logo Damiani, che introduce e accompagna i visitatori all’interno del negozio. Lo spazio ha anche un’entrata, con otto vetrine espositive, che si affaccia all’interno del mall, nell’area dedicata ai grandi marchi d’alta gioielleria.
All’interno dello spazio si trovano l’essenzialità della cultura orientale incontra la ricchezza stilistica del savoirfaire italiano: gli ambienti, accoglienti e raffinati, sono caratterizzati da componenti di arredo sofisticati e dettagli pregiati. Il metallo brunito si accosta armoniosamente alla pelle morbida e ai velluti raffinati mentre i toni caldi del beige, quelli delicati del tortora e quelli avvolgenti del marrone scaldano l’atmosfera delle boutique. E, naturalmente, i gioielli di Damiani.
Dopo l’anteprima, arriva la presentazione ufficiale dell’annuale collezione di alta gioielleria Tiffany, cioè il Tiffany Blue Book 2021. Quest’anno il nome per la raccolta di gioielli di alta scuola è Colors Of Nature (inevitabile, forse, visto che l’ambiente è sempre più prezioso). La collezione comprende oltre 500 creazioni di alta gioielleria firmate Tiffany & Co e di Jean Schlumberger e, dopo New York, è stata presentata a Shanghai. Creare 500 pezzi unici di alta gioielleria è, forse, un record assoluto. Ma ad attirare l’attenzione è anche l’esclusiva anteprima dello spettacolare diamante Empire Diamond da più di 80 carati prima che sia montato nella straordinaria riedizione ispirata alla collana dell’Esposizione Universale del 1939.
I gioielli mostrati a Shanghai in ogni caso, sono una selezione di quelli che compongono il Blue Book. Nel testo che accompagna la mostra si legge che «trasformando i colori vivaci della natura in affascinanti opere d’arte, l’audace estetica della collezione ispira lo spazio immersivo, dove gli straordinari gioielli sono mostrati in un viaggio sensoriale attraverso la natura – terra, mare e cielo. Più di 35 diverse pietre preziose sono in mostra a Shanghai, incluse le gemme più iconiche di Tiffany, la tanzanite, la morganite e la kunzite».
L’inaugurazione della mostra dei gioielli ha visto l’attrice cinese Xu Qing sul tappeto rosso con l’alta gioielleria Tiffany & Co. Xu Qing indossava una squisita collana Tiffany con spinelli blu, viola e rosa a taglio misto di oltre 81 carati e zaffiri viola di oltre 39 carati. Ha completato il suo look con un paio di orecchini di diamanti e zaffiri e un braccialetto di diamanti in oro giallo 18 carati.
All’evento Carina Lau l’attrice e cantante ha indossato una squisita collana Tiffany con un diamante marquise di oltre 21 carati e diamanti taglio princess e personalizzati di oltre 23 carati totali, un anello, un braccialetto e degli orecchini di diamanti Tiffany. Tra le altre celebrity presenti, Charmaine Sheh, Song Yanfei, Zhang Han, Yu Menglong, Sheng Yilun, Chen Yuqi, Chen Xingxu e Guo Junchen, tutti indossavano alta gioielleria Tiffany & Co. e modelli di Jean Schlumberger.
La esuberante fantasia della designer cinese Kelly Xie e la sua alta gioielleri ♦︎
È una piccola Maison, ancora poco conosciuta in Europa, ma produce una eccezionale alta gioielleria. Si tratta di Kelly Xie Fine Jewelry, brand fondato nel 2012 a Shanghai, in Cina. Anche in Europa dovrebbe avere la notorietà che merita. La fondatrice, Kelly Xie, ha imparato la lavorazione dei gioielli da un famoso maestro locale, con una particolare attenzione alla tradizionale pittura cinese. Come è tipico dei cinesi, ha lavorato sodo per migliorare le proprie capacità. Il training è durato dieci anni.
Il suo repertorio, spiega, spazia dal tradizionale al free-style e «trasuda immaginazione disinibita». utilizza molte pietre colorate e i suoi gioielli sono, in effetti, quasi la trasposizione di certe pitture tradizionali, ma rielaborate con maggiore vivacità. Questi quadri tridimensionali in oro e pietre preziose sono anche capaci di raccontare storie, ispirate in gran parte al mondo della natura. Inutile aggiungere che la fantasia nel disegno non reggerebbe se non fosse sorretta da una straordinaria capacità di tradurre le idee in gioielli lussuosi. Non a caso tempo fa alcuni gioielli selezionati dalla stessa designer sono stati venduti con successo all’asta di Hong Kong Poly Jewelry a un prezzo elevato. Se da noi Kelly Xie è ancora (per poco) sconosciuta, in Cina è già popolare tra star e celebrità dello spettacolo. Un motivo in più per conoscere il suo lavoro. Giulia Netrese
Style editor negli Usa, designer di gioielli in Cina con la sua Maison, Yi Collection. La trasformazione di Yi Guo corre sul filo che unisce New York e Shanghai. Dopo una decina di anni nella città americana, che la designer considera la sua casa, ha fatto ritorno nella grande metropoli cinese, dove è nata, e dove ha lavorato per Vogue China. Alcuni viaggi in Sri Lanka e Myanmar, capitali mondiali di zaffiri e rubini, hanno influito sulla decisione di dedicarsi alla gioielleria, dopo tre anni di lavoro per il mondo della moda, con il desiderio di occuparsi di creazioni sue, più che mostrare in foto quelle degli altri. I primi anelli sono stati creati da un artigiano a Yangon, in Myanmar.
Le pietre preziose e semi preziose sono alla base del lavoro di Yi, che vende in tutto il mondo i suoi gioielli tramite diversi marketplace online. Tanzaniti, tormaline, acquamarina, rubini, rubelliti, sono utilizzate con geometrie semplici assieme a oro e qualche tocco di smalto. Il risultato sono gioielli piacevoli, originali ma non bizzarri, sono trasversali all’origine etnica e possono piacere a qualsiasi donna del globo, che viva a New York o a Shanghai.
Con Begum Khan il raffinato è lui
I gemelli da uomo (ma non solo) raffinati, estroversi, preziosi firmati Begum Khan.
I gioielli da uomo, lo diciamo ad alta voce, sono troppo spesso brutti, rozzi. C’è anche chi sostiene che un uomo non dovrebbe indossare gioielli, ma sono una minoranza. In ogni caso, i gioielli per uomo sono disegnati in gran parte con uno stile vagamente militaresco, con cuoio e fibbie, rude acciaio e catene da rapper. C’è però chi esce da questo schema macho e, paradossalmente, è una donna nata in una società maschilista: la Turchia. Begüm Kiroglu è nata in una famiglia di collezionisti d’arte ottomana a Istanbul.
Per sua fortuna ha trascorso la sua infanzia circondato da rari e bellissimi oggetti (opere d’arte orientali, bleu-blanc porcellane, tappeti antichi, arazzi squisiti). Poi, diventata adulta, si è trasferita a Shanghai, dove ha conquistato un diploma in cultura e di arte cinese. Tra antica arte ottomana, cultura cinese e dinamismo di Shanghai, ha scelto di dedicarsi a un gioiello per uomini raffinati: i gemelli. E ha creato il marchio Begüm Khan. Scordatevi i gemelli in oro con semplici geometrie e, al massimo, una pietra. I suoi gioielli da polso sono ricchi di perle barocche, smeraldi, pavé di pietre preziose. Insomma, sono gioielli che non sfigurano se indossati da una donna ma, paradossalmente, non ledono la virilità. Anzi, il contrasto può anche far risaltare il carattere maschile di chi li porta. A patto di saperlo fare. Federico Graglia
Swarovski apre il concept store Crystal Studio
Swarovski apre a Milano il concept store Crystal Studio. Seguiranno Parigi, Shanghai e… ♦︎
Swarovski apre a Milano (via Dante) il suo primo concept store Crystal Studio. Milano sarà seguita dalle aperture a Parigi e altre città con forti legami con il brand, come Shanghai e Beijing, che Swarovski considera località chiave per l’innovazione e la creatività nel settore del fashion retail.
L’apertura a Milano è stata facilitata anche dal fatto che la città è la sede lo Studio Urquiola, il team di creative design che ha studiato il nuovo concept store, oltre che essere la capitale italiana della moda. L’idea è quella di creare un ambiente moderno, che possa offrire un’esperienza d’uso altamente interattiva e social, che comunichi glamour, esperienza e innovazione. negli obiettivi dell’azienda, il cliente sarà incoraggiato a sperimentare la sua creatività. I touch point digitali interattivi dell’intero store puntano non solo a migliorare il processo di acquisto, ma anche a creare uno spazio accogliente, permettendo ai clienti di immergersi nello scintillante mondo di Swarovski.
Materiali e colori del Crystal Studio sono pensati proprio per rendere l’idea di un luogo dove sperimentare. Sul pavimento piastrellato in porcellana grigia, gli espositori si presentano come vetrine aperte e modulari definite da una rete metallica in una raffinata tonalità oro rosa, garantendo una maggiore enfasi all’esposizione del prodotto.
Innovazione, creatività e il consumatore sono il centro di questo nuovo ed entusiasmante concept store. Prima di iniziare a lavorare sull’estetica, abbiamo pensato alla funzionalità: l’ambizione è quella di soddisfare le richieste digitali dei nostri consumatori, offrendo loro, al contempo, una shopping experience unica e coinvolgente con il brand.
Robert Buchbauer, Chairman dell’Executive Board e Ceo di Swarovski Consumer Goods Business
Il cuore dell’esperienza di shopping è lo Sparkle Bar, una postazione dove i clienti possono dedicare tempo a scoprire nuovi prodotti, creare nuovi look con i gioielli con la consulenza degli esperti Swarovski in-store, ed esplorare virtualmente le parure. Un po’ come il Genius Bar degli Apple Store, insomma. All’interno di questo spazio curato nei minimi dettagli, ogni cliente può creare il proprio look. I consumatori sono incoraggiati a toccare e provare i prodotti utilizzando gli specchi che offrono diverse possibilità di illuminazione e ad esplorare, attraverso gli screen digitali, i consigli di stile proposti dalle influencer della community di Swarovski.
Lo Sparkle Bar offre anche una postazione di ricarica wireless per smartphone da utilizzare durante lo shopping. Sono inoltre disponibili differenti carte regalo, per gli acquisti per amici, partner o per sé stessi.
La storia dei gioielli Tiffany a Shanghai
Tiffany racconta la sua storia nella mostra Vision & Virtuosity a Shanghai ♦︎
Raccontare ai cinesi, e non solo, che cosa significa il marchio Tiffany. Il mezzo per questa operazione strategica è Vision & Virtuosity, una mostra organizzata a Shanghai dalla più grande impresa di gioielleria del mondo. La mostra, che celebra i più grandi capolavori creativi della leggendaria gioielleria americana, non è organizzata in Cina per caso.
Giusto a inizio giugno Tiffany ha ridotto le previsioni sugli utili per il 2019 dopo aver registrato una forte diminuzione degli acquisti da parte dei turisti, in particolare quelli cinesi, che ha causato una flessione sulle vendite trimestrali a perimetro comparabile. In quell’occasione Tiffany aveva anche specificato che le previsioni dipendono da una serie di fattori, tra cui i dazi in aumento sui gioielli che la società esporta dagli Stati Uniti alla Cina.
La mostra Vision & Virtuosity sembra essere una risposta per rilanciare il marchio: è stata concepita come un viaggio attraverso la storia, un’esplorazione dei codici del brand e uno sguardo sul futuro, un omaggio al passato della società di New York. Shanghai, una capitale globale che vanta un ricco patrimonio culturale e un’influenza internazionale, è la location ideale per una mostra di questo calibro rivolta alla Cina.
Vision & Virtuosity è un tributo a Tiffany & Co., sinonimo di grande maestria artigianale e design innovativo fin da quando Charles Lewis Tiffany fondò l’azienda a New York nel 1837. Questi due valori, visione e virtuosismo, sono l’essenza di Tiffany & Co. e questa mostra rappresenta il meglio del nostro brand.
Alessandro Bogliolo, Chief Executive Officer di Tiffany & Co
Vision & Virtuosity trasporta i visitatori in un mondo pieno di immaginazione e presenta le creazioni più importanti degli Archivi Tiffany. Le installazioni della mostra contestualizzano i momenti di grande innovazione del brand, documentando le innumerevoli prime volte di Tiffany, come l’introduzione dell’anello di fidanzamento moderno, il Tiffany Setting.
“Negli Archivi Tiffany ci sono molti oggetti incredibili dai quali traiamo ispirazione e troviamo continuamente modi nuovi di reinventarli e reinterpretali per i nostri modelli di oggi. Con questa mostra onoriamo il passato e mostriamo come la bellezza e la maestria artigianale siano senza tempo e sempre molto importanti”, aggiunge Reed Krakoff, Chief Artistic Officer di Tiffany.
Il percorso della mostra è diviso in sei capitoli.
Blue Is the Color of Dreams
Il Tiffany Blue, l’azzurro delle uova di pettirosso, è il protagonista di una sala, che mette in evidenza il colore iconico usato nei gioielli e nel brand Tiffany e la sua importante presenza come icona culturale. Nella sala, che rende omaggio alla scoperta e all’utilizzo delle pietre preziose colorate nella tradizione di Tiffany, si possono ammirare gemme quali gli zaffiri del Montana e le tanzaniti, pietre azzurro-viola che Tiffany ha presentato al mondo nel 1968.
The World of Tiffany
Una testimonianza visiva di quanto sia ampia la rappresentazione di Tiffany nella cultura popolare, The World of Tiffany mostra l’iconica influenza di Tiffany nel cinema, nella televisione, nella musica e nella letteratura. Questo spazio racconta l’evoluzione della Tiffany Blue Box, la costruzione del flagship store sulla Fifth Avenue a New York, i personaggi influenti che hanno indossato i gioielli Tiffany e altri momenti importanti che hanno fatto di Tiffany un luogo che dà gioia attraverso le sue creazioni spettacolari.
The Tiffany Blue Book
I visitatori scopriranno l’innovazione e la maestria che caratterizzano i pezzi di alta gioielleria delle collezioni del Blue Book. In questa sala si può ammirare il Blue Book originale del 1845, il primo catalogo di vendita per corrispondenza degli Stati Uniti, le creazioni eccezionali di Jean Schlumberger e Elsa Peretti. Una sala che racconta la storia dell’evoluzione del design e della maestria artigianale che hanno caratterizzato la creatività di Tiffany per quasi due secoli, arrivando fino ai gioielli delle collezioni del Blue Book disegnate dall’attuale Chief Artistic Officer di Tiffany & Co. Reed Krakoff.
Tiffany Love
Tiffany crea da sempre gioielli che celebrano le relazioni e il modo in cui le persone esprimono i propri sentimenti attraverso simboli d’amore. I gioielli in questa sala offrono uno sguardo sull’importante ruolo avuto da Tiffany nelle più grandi storie d’amore del mondo, attraverso creazioni quali il primo anello di fidanzamento moderno, il Tiffany Setting, e il Tiffany True presentato di recente.
Breakfast at Tiffany’s
Nessun altro film ha avuto un ruolo altrettanto importante nel consolidare il fascino di Tiffany nella cultura popolare quanto Colazione da Tiffany. Questo capitolo della mostra porta i visitatori dietro le quinte del film con oggetti esclusivi quali la sceneggiatura originale con le annotazioni personali di Audrey Hepburn e le foto del set nel flagship store di Fifth Avenue.
Diamonds: Miracles of Nature
In questa sala i visitatori sono invitati a scoprire i diamanti più preziosi e importanti di Tiffany. Diamonds: Miracles of Nature rende omaggio all’autorevolezza di Tiffany nel campo dei diamanti nelle diverse epoche, dalla Gilded Age al periodo Art Deco ai modelli contemporanei. La mostra culmina con il gioiello più prezioso del brand, il Tiffany Diamond. Questo diamante fancy yellow da 128,54 carati, che è da molto tempo fonte d’ispirazione e punto di partenza per le collezioni di gioielli Tiffany, è indubbiamente una delle pietre preziose più importanti al mondo.
Vision & Virtuosity aprirà al pubblico dal 23 settembre al 10 novembre 2019 a Shanghai, in Cina, presso la Fosun Foundation Shanghai. I biglietti saranno messi in vendita a partire dall’inizio di settembre, e il ricavato della vendita di tutti i biglietti andrà alla Fosun Foundation e ai suoi programmi filantropici.
Kelly Xie al mare
Il mare visto attraverso gli occhi della designer cinese Kelly Xie: tanti colori e una fiaba ♦︎
In pochi anni Kelly Xie ha conquistato la scena internazionale. La sua piccola Maison è stata fondata nel 2012 a Shanghai, in Cina. Come altri designer del grande Paese asiatico ha deciso di prendere il meglio dalle tradizioni Occidentale e Orientale. Nel suo stile si mischiano felicemente le forme codificate dalla gioielleria europea negli ultimi due secoli con un gusto e, soprattutto, la tecnica della tradizione cinese. Non a caso Kelly Xie ha studiato per una decina d’anni la pittura cinese con le sue sfumature ad acquarello e la classica tecnica dello smalto. Ma i suoi gioielli sono dipinti soprattutto con l’utilizzo di pietre colorate. Molto colorate, come è nel gusto orientale, a volte un po’ fiabesco, in cui si mischiano tante tinte vivaci. Una delle sue collezioni più rappresentative è Sea. Il mare è interpretato soprattutto attraverso le sue manifestazioni: conchiglie e anemoni che sembrano mossi dai flutti e una piccola sirena. Oro giallo e bianco, diamanti, zaffiri, tormaline, granati e perle barocche dorate sono gli strumenti utilizzati per la collezione di Kelly Xie. Rudy Serra
In Cina gioielli in leasing
In Cina tra le donne si diffonde il leasing per i gioielli di lusso.
In Cina la passione per i gioielli non si è fermata. Ma, secondo il giornale China Daily, si diffonde anche un’altra tendenza: il leasing di gioielli di lusso. Le donne cinesi, infatti, non vogliono più indossare grandi gioielli solo nelle rare occasioni di cerimonie o eventi importanti. Per ostentare più spesso in occasioni mondane bracciali e collane, però, bisogna possedere un adeguato ricambio.
Ecco, allora, che sono nate società che propongono un contratto di leasing per i gioielli di fascia alta, come jzhubao.com. È una possibilità che esiste da tempo anche in Occidente, ma che è una novità in Cina. Secondo Zhang Xinning, Ceo di jzhubao.com, il potenziale di mercato è enorme. Un problema, però, è la scarsità di norme per una sicura autenticazione dei gioielli. Secondo Neil Wang, presidente dell’agenzia di ricerche di mercato Greater China e degli analisti di Frost & Sullivan, lo status sociale delle donne cinesi e la qualità della vita stanno migliorando: per questo si concentrano su aspetti come l’estetica, lo stile, l’etichetta, la socializzazione e il networking. Un contratto di leasing Vip con jzhubao.com prevede una cauzione di 20.000 yuan (2700 euro), e un costo di 400 yuan all’anno. Si possono indossare gioielli sotto un valore di 2 milioni di yuan 270mila euro), ottenere il 9,8% di sconto sugli acquisti via internet, la pulizia gratuita dei gioielli, l’accesso a una lounge reception, la partecipazione a cene e altre attività sociali organizzate ad hoc. Federico Graglia
Bulgari a Shanghai con il tesoro di Liz
Per caso siete a Shanghai o intendete andarci? Nel caso, potete fare un salto al Plaza Dept Store 66, dove Bulgari espone i mitici gioielli appartenuti a Liz Taylor. La mostra che è già stata ospitata da Pechino, si chiama A Passion for Jewelry e comprende la collezione privata di gioielli appartenuta alla grande attrice, da sempre una fan di Bulgari. Il brand italiano del gruppo Lvmh ha riacquistato i sette gioielli esposti nel 2011 a un’asta di Christie’s a New York. Sono costati cari: detengono il record di prezzo per gioielli venduti all’asta. Oltre ai gioielli sono esposti anche costumi di scena, come quelli indossati durante il film Cleopatra. Tra i gioielli in mostra, la parure di smeraldi e diamanti, per oltre 80 carati, e il ciondolo che era in origine una spilla regalata a Liz da Richard Burton per il loro fidanzamento. Un altro gioiello considerato un capolavoro è il sautoir in platino con diamanti, con uno zaffiro cabochon pendente e staccabile: l’attrice lo aveva ricevuto da Burton in occasione del suo 40esimo compleanno. Senza dubbio la fatidica data sarà stata più dolce. Federico Graglia
Damiani: noi tra i primi dieci al mondo
Damiani punta sull’Asia. Ne avevamo già parlato tempo fa (https://gioiellis.com/damiani-
Damiani pointe sur l’Asie. Nous avons déjà parlé il y a quelque temps (https://gioiellis.com/damiani-brilla-a-est/), et un article sur l’insert «Affari e Finanza» du journal Repubblica le confirme: interviewé par Ilaria Ciuti, à l’exposition 90 ans d’excellence et de la Passion (https://gioiellis.com/firenze-i-90-anni-damiani/), le président et chef de la direction du groupe de Valenza, Guido Grassi Damiani, parle des marchés et des stratégies et une passion qui va au-delà de la crise: «au début, nous avons dû ralentir les programmes. Mais nous avons continué à investir et appris à internazionalizzarci. Et le marché asiatique est plus préoccupé par la qualité et la tradition. Les Chinois sont informés et exigeants. Des bijoux tout le monde veut ce que vous avez toujours voulu: un rêve, la beauté, et ils sont toujours. Mais aussi l’exclusivité, il est donc important de savoir comment combiner tradition et modernité ». Alors, joignez-vous et la conception de la production, de l’art de faire main et vision contemporaine semble être la recette gagnante. Dont le bilan au 1er Avril 2013, un chiffre d’affaires de 144,2 millions, soit une augmentation de 4,7% points par rapport à la même période de l’année dernière, où même la tendance des ventes a un signe très positif de 18, 9%. «Notre valeur ajoutée est d’être un ‘entreprise familiale», poursuit Grassi Damiani. Wich explique: «Pour certains, il ne fonctionne pas. Mais pour nous, c’est la clé du succès: comment fait moyennes avoir à rivaliser avec les géants de revirements milliard, nous conduit à devenir le plus fort joaillier italien et parmi les dix premiers dans le monde. Les seuls bijoux qui sont toujours en italien et dans les mains des fondateurs ». Le secret? «Administration de la société en tant que directeur, mais je mettrais la passion et le savoir-faire de qui a été quand un enfant joue avec des lingots d’or et de diamants».
Damiani Spitze über Asien. Wir haben bereits darüber vor einiger Zeit gesprochen (https://gioiellis.com/damiani-
Дамиани опрокинуться Азии. Мы уже говорили об этом некоторое время назад (https://gioiellis.com/damiani-brilla-a-est/)), и статья о вставка «Affari е Finanza» газеты Repubblica подтверждает это: интервью Ilaria Ciuti, на выставке 90 лет Совершенство и страсть (https://gioiellis.com/firenze-i-90-anni-damiani/), президент и главный исполнительный директор группы Валенсии, Гвидо Грасси Дамиани, говорит о рынках и стратегий и страсть, которая выходит за рамки кризиса: «В начале нам пришлось замедлить программ. Но мы продолжили инвестировать и научился internazionalizzarci. И азиатский рынок больше волнует качество и традиции. Китайцы были информированы и требовательны. Из украшений каждый хочет, что вы всегда хотели: мечта, красота, и они навсегда. Но и эксклюзивность, поэтому важно знать, как совместить традиции и современность ». Так, присоединиться и постановка, искусство изготовления руку и современное видение, кажется, рецепт победы. Чья баланс на 1 апреля 2013 года оборотом в 144 200 000, увеличившись на 4,7% пункта по сравнению с аналогичным периодом прошлого года, где даже тенденция продаж имеет очень положительный знак 18, 9%. «Наша добавленная стоимость должна быть« семейный бизнес », продолжает Грасси Дамиани. Wich объясняет: «Для некоторых это не работает. Но для нас это является ключом к успеху: как на самом деле средние того, чтобы конкурировать с гигантами с оборотами миллиард, привело нас стать сильнейшим итальянский ювелир и входит в десятку крупнейших в мире. Единственное украшения по-прежнему принадлежит итальянский и в руки основателей ». В чем секрет? «Администрирование компанию в качестве менеджера, но я бы поставил страсть и ноу-хау, которые, когда был ребенком играл с слитков золота и алмазов».
Damiani punta Asia. Ya hemos hablado de eso hace ya algún tiempo (https://gioiellis.com/damiani-brilla-a-est/)), y un artículo sobre el inserto «Affari e Finanza» del periódico Repubblica lo confirma: entrevistado por Ilaria Ciuti, en la exposición 90 años de Excelencia y Pasión (https://gioiellis.com/firenze-i-90-anni-damiani/), el presidente y consejero delegado del grupo di Valenza, Guido Grassi Damiani, habla de los mercados y las estrategias y una pasión que va más allá de la crisis: «En el principio tuvimos que retrasar los programas. Pero continuamos invirtiendo y aprendimos a internazionalizzarci. Y el mercado asiático está más preocupado por la calidad y la tradición. Los chinos están informados y exigentes. Desde joyas todo el mundo quiere lo que siempre ha querido: un sueño, la belleza, y son para siempre. Pero también la exclusividad, por lo que es importante saber cómo combinar la tradición y la modernidad ». Así, se unen y el diseño de producción, el arte de hacer que la mano y la visión contemporánea parece ser la receta ganadora. Cuyo balance a 1 de abril de 2013 una facturación de 144,2 millones, un incremento de 4,7% puntos en comparación con el mismo período del año pasado, donde incluso la tendencia de las ventas tiene una señal muy positiva de 18, 9%. «Nuestro valor añadido es ser una” empresa familiar “, continúa Grassi Damiani. Wich explica: «Para algunos, esto no funciona. Pero para nosotros es la clave del éxito: cómo tener que competir con los gigantes con pérdidas de balón billón de tamaño medio, nos ha llevado a convertirse en el más fuerte joyero italiano y entre los diez primeros en el mundo. La única de joyería sigue en manos de Italia y en las manos de los fundadores ». ¿El secreto? «Administrar la empresa como gerente, pero me gustaría poner la pasión y el saber hacer de quien cuando era niño jugaba con lingotes de oro y diamantes».
Damiani in Cina con Eva Longoria
Diavolo di un Guido Grassi Damiani: per inaugurare nuovi store Damiani in giro per l’Asia si fa accompagnare da Eva Longoria. Il tour nell’estremo Oriente ha toccato una tappa a Singapore, per poi approdare a Shanghai. Il presidente dell’azienda italiana, impegnato in un piano di espansione negli unici mercati che segnano una aumento consistente nella vendita di gioielli, ha anche festeggiato i 90 anni dell’azienda di Valenza. Il tour in compagnia della Desperate houswife, in ogni caso, è spinto dal business. Damiani ha tre negozi in Cina (Pechino, Suzhou e Shanghai), uno a New Delhi (India), due negozi in Giappone (Tokyo e Yokohama), e uno a Kuala Lumpur, Malesia. A questi si aggiungono un flagship store a Singapore Scotts Square, e una seconda boutique a Marina Bay Sands Shoppes, sempre nella città-Stato. G.N.
Damiani in China with Eva Longoria
Guido Grassi Damiani has a lot resourceful: to usher in new stores Damiani around Asia is accompanied by Eva Longoria. The tour in the Far East has reached first Singapore, before moving to Shanghai. The President of the Italian company, engaged in an expansion plan in the markets of East, that mark a significant increase in the sale of jewelry, he also celebrated the 90th anniversary of the company of Valenza. The tour in the company of Desperate houswife, in any case, is driven by the business. Damiani has three stores in China (Beijing, Suzhou and Shanghai), one in New Delhi (India), two stores in Japan (Tokyo and Yokohama), and one in Kuala Lumpur, Malaysia. To these are added a flagship store in Singapore Scotts Square, and a second boutique at Marina Bay Sands Shoppes, always in the city-state.
Damiani en Chine avec Eva Longoria
Guido Grassi Damiani a beaucoup de ressources: pour inaugurer de nouveaux magasins Damiani autour de l’Asie est accompagné par Eva Longoria. La tournée en Extrême-Orient a atteint la première à Singapour, avant de déménager à Shanghai. Le président de la société italienne, engagée dans un plan d’expansion dans les marchés de l’Est, qui marque une augmentation significative dans la vente de bijoux, il a également célébré le 90e anniversaire de la compagnie de Valence. La visite en compagnie de houswife Désespéré, en tout cas, est entraîné par l’entreprise. Damiani a trois magasins en Chine (Beijing, Suzhou et Shanghai), l’un à New Delhi (Inde), deux magasins au Japon (Tokyo et Yokohama), et un à Kuala Lumpur, en Malaisie. Pour ceux-ci sont ajoutés un magasin phare à Singapour Scotts Square, et une deuxième boutique à Marina Bay Sands Shoppes, toujours dans la ville-Etat.
Damiani in China mit Eva Longoria
Guido Grassi Damiani hat eine Menge einfallsreich: in neue Filialen Damiani um Asien einläuten wird von Eva Longoria begleitet. Die Tour in den Fernen Osten hat erste Singapur erreicht, bevor er nach Shanghai. Der Präsident des italienischen Unternehmens, in einem Expansionsplan in den Märkten von Osten, die eine deutliche Erhöhung der Verkauf von Schmuck markieren engagiert, feierte er auch den 90. Jahrestag der Gesellschaft von Valenza. Die Tour in der Gesellschaft von Verzweifelte Hausfrau, in jedem Fall wird von der Wirtschaft angetrieben. Damiani hat drei Filialen in China (Beijing, Suzhou und Shanghai), einer in Neu-Delhi (Indien), zwei Läden in Japan (Tokio und Yokohama) und eine in Kuala Lumpur, Malaysia. Um diese einen Flagship-Store in Singapur Scotts Square, und eine zweite Boutique in Marina Bay Sands Shoppes, immer in der Stadt-Staat aufgenommen.
Дамиани в Китае с Ева Лонгория
Гвидо Грасси Дамиани имеет много находчивых: вступить в новых магазинах Damiani вокруг Азии сопровождается Ева Лонгория. Тур на Дальнем Востоке достигла первого Сингапур, до переезда в Шанхай. Президент итальянской компании, занимающейся в план расширения на рынках Востока, которые отмечают значительное увеличение продажи ювелирных изделий, он также праздновал 90-летие компании Валенце. Тур в компании Отчаянные houswife, в любом случае, приводится в бизнесе. Дамиани имеет три магазина в Китае (Пекин, Сучжоу и Шанхае), один в Нью-Дели (Индия), два магазина в Японии (Токио и Йокогама), и один в Куала-Лумпуре, Малайзия. К ним добавляются флагманский магазин в Сингапуре Скоттс площади и второй бутик в Marina Bay Sands Шоппес, всегда в города-государства.
Damiani en China con Eva Longoria
Guido Grassi Damiani tiene un montón de recursos: para marcar el comienzo de nuevas tiendas Damiani alrededor de Asia está acompañado por Eva Longoria. El recorrido en el Lejano Oriente ha llegado primero Singapur, antes de trasladarse a Shanghai. El presidente de la compañía italiana, que participan en un plan de expansión en los mercados de Oriente, que marcan un aumento significativo en la venta de joyas, que también se celebra el 90 aniversario de la compañía de Valenza. El recorrido en compañía de houswife Desesperado, en todo caso, es impulsado por el negocio. Damiani tiene tres tiendas en China (Beijing, Suzhou y Shanghai), uno en Nueva Delhi (India), dos tiendas en Japón (Tokio y Yokohama), y una en Kuala Lumpur, Malasia. A estos se añaden una tienda insignia en Singapur Scotts Square, y una segunda boutique en el Marina Bay Sands Shoppes, siempre en la ciudad-estado.
Misis dal Veneto a Shanghai
Misis dal Veneto alla Cina: i gioielli prêt à porter della maison vicentina arrivano nel grande Paese asiatico. Il 20 maggio è prevista l’apertura del primo monomarca a Shanghai. Non solo, secondo i piani, saranno 40 in 24 mesi. Per il primo monomarca è stata scelta l’area del centro commerciale più rinomato di Shanghai, il Kerry Center. A VicenzaOro è prevista la presentazione del format espositivo e dettagli sul prodotto in distribuzione: è centrato su trasparenze di cristalli e giochi di luce, che attirano l’attenzione su colori e forme dei gioielli esposti. L’idea è che il gioiello faccia da ponte verso un concept che comprende l’abbigliamento, per uno stile prêt à porter accessibile a tutti. Misis ha un fatturato di 5 milioni di euro e 15 dipendenti. L’azienda è diretta dai fratelli Alberto e Claudia Piaserico, rispettivamente alla direzione generale e alla direzione creativa. Tra l’altro, Claudia Piaserico è stata eletta presidente della Sezione Orafi di Confindustria Vicenza. Federico Graglia
Misis from Veneto to China: the maison of Vicenza goes to the big Asian country. On May 20, is scheduled to open the first flagship store in Shanghai. Not is the last: according to plan, will be 40 in 24 months. For the first store you have selected the area’s most popular shopping mall in Shanghai, the Kerry Center. A VicenzaOro is scheduled the presentation of the exhibition format and details on the product: is centered on transparency of glass and light, which attract the attention about colors and shapes of the jewelry on display. The idea is that the jewel is as a bridge toward a concept that includes apparel, ready to wear a style accessible to all. Misis has € 5 million of revenues and 15 employees. The company is directed by brothers Albert and Claudia Piaserico, respectively, to the general direction and the other creative direction. Claudia Piaserico was elected president of the Chamber of Goldsmiths Confindustria Vicenza.
Misis de la Vénétie à Shanghai
Misis de la Vénétie à la Chine: la maison de Vicenza arrive dans le grand pays asiatique. Le 20 mai, l’ouverture est prévue le premier magasin phare à Shanghai. Non est la dernière: selon le plan, seront 40 en 24 mois. Pour la premier fois le magasin sélectionné est dans le centre commercial le plus populaire de la région de Shanghai, le Centre Kerry. Pendant VicenzaOro est prévue la présentation du format d’exposition et de détails sur le produit: est centrée sur la transparence du verre et de la lumière, qui attire l’attention sur les couleurs et les formes de la bijouterie à l’écran. L’idée est que le bijou est comme un pont vers un concept qui comprend des vêtements, prêt à porter un style accessible à tous. Misis a € 5 millions des revenus et 15 employés. La société est dirigée par les frères Albert et Claudia Piaserico, respectivement, à la direction générale et l’autre direction créative. Claudia Piaserico a été élu président de la Chambre des Orfèvres Confindustria Vicenza.
Misis aus Venetien nach Shanghai
Misis aus Venetien nach China: Die maison Vicenza kommen in dem großen asiatischen Land. Am 20. Mai soll der erste Flagship-Store in Shanghai eröffnen. Nicht der letzte: nach Plan, wird 40 in 24 Monate. Zum ersten Shop können Sie den Bereich der beliebtesten Shopping-Mall in Shanghai, der Kerry-Center ausgewählt haben. Ein VicenzaOro soll die Präsentation der Ausstellungsformat und Details über das Produkt: auf Transparenz von Glas und Licht, die die Aufmerksamkeit über Farben und Formen der Schmuckstücke auf dem Display anzuziehen zentriert. Die Idee ist, dass das Schmuckstück ist als Brücke zu einem Konzept, das Kleid, bereit, einen Stil für alle zugänglich zu tragen sind. Misis hat der Umsatzerlöse 5.000.000 € und 15 Mitarbeiter. Das Unternehmen wird von den Brüdern Albert und Claudia Piaserico gerichtet sind, auf die allgemeine Richtung und der andere kreative Richtung. Claudia Piaserico wurde zum Präsidenten der Kammer der Goldsmiths Vicenza Confindustria gewählt.
Misis от Венето в Китай: Maison Виченца прибыть в большой азиатской страны. 20 мая, планируется открыть первый флагманский магазин в Шанхае. Не является последним: в соответствии с планом, будет 40 в 24 месяцев. Для первого магазина вы выбрали самый популярный торговый центр этого района в Шанхае, Керри Center.VicenzaOro планируется презентация формате выставки и подробную информацию о продукте: сосредоточена на прозрачность стекла и света, которые привлекают внимание о цветов и форм ювелирных изделий на дисплее. Идея состоит в том, что драгоценный камень является мостом к концепции, которая включает в себя одежду, готовый носить стиль доступным для всех. Misis имеет 5 миллионов € доходов и 15 сотрудников. Компания режиссера братья Альберт и Клаудиа Piaserico соответственно, к общему направлению и другой творческой направлении. Клаудия Piaserico был избран президентом палаты Голдсмит Конфиндустрии Виченца.
Misis aus Venetien nach Shanghai
Misis aus Venetien nach China: Die maison Vicenza kommen in dem großen asiatischen Land. Am 20. Mai soll der erste Flagship-Store in Shanghai eröffnen. Nicht der letzte: nach Plan, wird 40 in 24 Monate. Zum ersten Shop können Sie den Bereich der beliebtesten Shopping-Mall in Shanghai, der Kerry-Center ausgewählt haben. Ein VicenzaOro soll die Präsentation der Ausstellungsformat und Details über das Produkt: auf Transparenz von Glas und Licht, die die Aufmerksamkeit über Farben und Formen der Schmuckstücke auf dem Display anzuziehen zentriert. Die Idee ist, dass das Schmuckstück ist als Brücke zu einem Konzept, das Kleid, bereit, einen Stil für alle zugänglich zu tragen sind. Misis hat der Umsatzerlöse 5.000.000 € und 15 Mitarbeiter. Das Unternehmen wird von den Brüdern Albert und Claudia Piaserico gerichtet sind, auf die allgemeine Richtung und der andere kreative Richtung. Claudia Piaserico wurde zum Präsidenten der Kammer der Goldsmiths Vicenza Confindustria gewählt.
In 3D per l’autunno
[wzslider]Il brand .bijouets si adatta all’autunno. I monili realizzati in pura plastica con la tecnica delle stampanti in 3D (collane, anelli, bracciali, orecchini e spille), ora sulle tonalità della stagione fredda. Grigi e marroni per la serie Beads (collana composta da trenta biglie di diversa forma e grandezza), Shanghai (bracciale con tanti stick morbidi), City (una specie di piccola città da indossare), Ribbon (rievoca i fiocchi per vestiti e capelli). Tutti ora con una nuova veste. Matilde de Bounvilles