Shamballa

I nuovi bracciali uomo di Shamballa

Śambhala è una parola che, secondo la tradizione del buddhismo tibetano, indica un regno mitico e segreto nascosto nella parte nord dell’India o della regione himalayana. Ma è anche il nome di un brand danese di gioielleria, che ha scelto come simbolo la Stella di Shamballa, versione grafica di un doppio Dorje, un antico simbolo e manufatto buddista che ha ispirato i fondatori, i due fratelli Mads e Mikkel Kornerup.

Mikkel Kornerup
Mikkel Kornerup

SI può aggiungere che il simbolo Dorje è associato a miti e racconti leggendari ed è considerato lo strumento definitivo per catturare l’ultima fonte di energia: il fulmine. Che, secondo i due gioiellieri danesi, è la versione buddista del martello di Thor della mitologia nordica. Una scarica di energia elettrica naturale, d’altra parte, è anche in linea con il trend della sostenibilità, anche se non è chiaro quanto questo sia casuale.
Bracciale con diamanti neri, zaffiri grigi, turchesi, acquamarine, ceramica verde opaca, oro giallo 18 carati
Bracciale con diamanti neri, zaffiri grigi, turchesi, acquamarine, ceramica verde opaca, oro giallo 18 carati

La specialità di Shamballa sono i bracciali da uomo. Quelli della collezione primavera-estate 2023 puntano sulle sfumature di blu, con acquamarine vivide e turchesi, oro 18 carati e diamanti. Ma anche a nuance più calde, come i bracciali con Diamanti, acquamarine, corniole, quarzi guava e oro rosa 18 carati, con elementi uniti da un filo di nylon colorato. Ma nel catalogo del brand non mancano i gioielli da donna, più classici.

Bracciale con diamanti, oro rosa 18 carati, zaffiri gialli e pietra di luna color pesca
Bracciale con diamanti, oro rosa 18 carati, zaffiri gialli e pietra di luna color pesca
Bracciale con diamanti neri, turchesi verdi, acquamarine, ebano, ceramica verde opaca, oro bianco placcato rodio bianco 18 carati e nero
Bracciale con diamanti neri, turchesi verdi, acquamarine, ebano, ceramica verde opaca, oro bianco placcato rodio bianco 18 carati e nero
Bracciale con diamanti neri, zaffiri verdi e marroni, smeraldi, corniole, ebani chiari, oro rosa 18 carati
Bracciale con diamanti neri, zaffiri verdi e marroni, smeraldi, corniole, ebani chiari, oro rosa 18 carati
Bracciale con diamanti neri, oro giallo placcato rodio nero e giallo 18 carati
Bracciale con diamanti neri, oro giallo placcato rodio nero e giallo 18 carati

Shamballa, preziosi gioielli zen




Om, Shamballa tra buddismo, bracciali e pietre preziose ♦

Si può essere buddisti zen e vendere un bracciale da 1 milione di euro? Sì, si può se sei Mads Kornerup, co-fondatore di Shamballa, azienda di gioielli danese che è nata sotto il segno del misticismo orientale. Nella tradizione buddista tibetana, Shambhala è un regno mitico. Shambhala è menzionato nel Kalachakra Tantra. Kornerup ha confessato tempo fa al quotidiano francese Les Echos di aver venduto un bracciale con un diamante blu e 268 diamanti bianchi Argyle a un prezzo di 1 milione. Ma, a dire il vero, non è l’unico gioiello prezioso di questa marca nata in Danimarca sull’onda della rivoluzione del costume negli anni Settanta, con bracciali componibili di perline e pietre semi preziose. Un bracciale di Shamballa costa ora in media tra 5.000 e 50.000 euro.

Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti

Shamballa, nel frattempo, è cresciuta. Non ha rinunciato alla sua filosofia iniziale: Mads Kornerup pratica lo yoga e il flagshipstore della Maison è stato realizzato dai designer dello studio Space Copenaghen ed è ispirato a un tempio buddista. Shamballa è forse anche l’unico brand di gioielli che ha una clientela divisa a metà tra uomini e donne. Piace anche l’approccio tecnologico: nei negozi di Shamballa un’app per iPad permette di creare in tempo reale un gioiello personalizzato. Piacerebbe anche a un monaco tibetano.

Anello a fascia in oro giallo e diamanti
Anello a fascia in oro giallo e diamanti
Collana in oro giallo e diamanti
Collana in oro giallo e diamanti
Anello Meucci in oro rosa e diamanti
Anello Meucci in oro rosa e diamanti
Orecchino in oro giallo e diamanti
Orecchino in oro giallo e diamanti
Bracciale in oro giallo con turchesi, smeraldo colombiano, diamanti
Bracciale in oro giallo con turchesi, smeraldo colombiano, diamanti
Bracciale in oro rosa e rodiato nero con giada nera, zaffiri grigi, rubino
Bracciale in oro rosa e rodiato nero con giada nera, zaffiri grigi, rubino







2 / Brian & Barry, risiko dei gioiellieri

L'interno dello store Brian & Barry, secondo piano dedicato ai gioielli
L’interno dello store Brian & Barry, secondo piano dedicato ai gioielli

Pandora e Queriot, Vhernier e De Vecchi, Pasquale Bruni e ReCarlo, Chopard e Mattia Cielo, David Webb e Veschetti, Pippo Perez e Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard e Shamballa, Nanis e Marco Valente. Sono i brand di gioielleria presenti al secondo piano dello store Brian & Barry (https://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) in piazza San Babila, a Milano, che è dedicato ai gioielli e agli orologi, con un concept mutuato dai migliori department store americani: «È il primo esperimento di questo genere in Europa: ogni marchio, invece di allestire il proprio spazio come avviene negli altri store multi brand, ha a disposizione un format preciso che include l’arredamento, volutamente essenziale per evidenziare i prodotti, e nei corner anche l’assistenza alla vendita. Insomma, in questo caso l’uniformità serve a esprimere una filosofia, quella del lusso senza barriere: chi non vuole entrare in una gioielleria, ma desidera acquistare un oggetto prezioso qui lo può fare sapendo di poter scegliere il meglio», commenta Marco Valente, fondatore dell’omonima azienda di alta gioielleria, che ha introdotto il gruppo BBB nel settore e contribuito a selezionare i partner. Ed è proprio questa idea che ha convinto un brand come Vhernier a partecipare: quello dello store milanese di Brian & Barry è un modo per un nome prestigioso ma di nicchia, per farsi conoscere anche da un pubblico più vasto senza timore di abbassare il target. Una formula che potrebbe indurre anche il gruppo Kering a investire ulteriormente nel progetto, secondo quanto raccolto da Gioiellis.com ufficiosamente: la presenza di Dodo nello store è la prova dell’attenzione ai piani di sviluppo dell’azienda fondata da Giuseppe Rabolini e ora entrata a far parte dell’ex colosso Ppr (ora Kering, appunto). In futuro, forse, anche Pomellato potrebbe avere una sua vetrina nello store.

Brian & Barry, esterno
Brian & Barry, esterno

Per la storica gioielleria bresciana Veschetti, che accanto ai suoi bracciali, anelli e collane, propone pezzi vintage, tra cui una croce in oro prodotta su commissione da Cartier a fine 800′, quello milanese è invece il trampolino di lancio dell’americano David Web, marchio acquisito in esclusiva per l’Italia. Se i danesi Ole Lynggaard e Shamballa guardano al cliente italiano, la location è sicuramente un vantaggio anche per chi all’estero è già conosciuto, come Pippo Perez, gioielliere partenopeo amico di famiglia dei fratelli Zaccardi, che ha colto l’occasione per supportare i piani di internazionalizzazione. Stessa motivazione per Mattia Cielo, che qui prosegue la strategia di apertura nei migliori luxory store del mondo, e mostra Armadillo, anello icona del movimento, caratteristica dei suoi gioielli. In attesa, è il pensiero comune a tutti, dell’Expo. M.d.B. 

Lo store il giorno dell'inaugurazione riservata alla stampa
Lo store il giorno dell’inaugurazione riservata alla stampa

 

 

Anello Armadillo by Mattia Cielo
Anello Armadillo by Mattia Cielo


ukThe risiko of jewelery

Pandora and Queriot, Vhernier and De Vecchi, Pasquale Bruni and Recarlo, Chopard and Mattia Cielo, David Webb and Veschetti, Pippo Perez and Zancan, Lenti Villasco Dodo, Ole Lynggaard and Shamballa, Nanis and Marco Valente. They are the brand of jewelry present on the second floor of the store Brian & Barry (https://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) in San Babila square, in Milan, which is dedicated to jewelry and watches, with a concept borrowed from the best American department stores: “It is the first experiment of its kind in Europe, every brand, instead of setting up their own space as they do in other multi-brand store, has available a standard format that includes the furniture, deliberately essential to highlight products, and in the corner also sales support. In short, in this case the uniformity serves to express a philosophy, that of luxury without barriers: those who do not want to get into a jewelry store, but want to buy a valuable item here can do so knowing that you can choose the best, “says Marco Valente, founder of the company of fine jewelry, which introduced the BBB group in the industry and helped to select the partners. And it is this idea that has convinced a brand like Vhernier to participate: that of Brian & Barry store in Milan is a way for a prestigious name but niche, also to be known by a wider audience without fear of lowering the target. A formula that would lead the group also Kering to invest further in the project, as collected by Gioiellis.com unofficially: the presence of the Dodo in the store is evidence of attention to the development plans of the company founded by Joseph Rabolini and time entry part of the former giant PPR (Kering now, in fact). In the future, perhaps, Pomellato could have its own showcase in the store. For the historical jewelery Veschetti Brescia, who alongside his bracelets, rings and necklaces, offers vintage pieces, including a gold cross produced on commission from Cartier to end ‘800, that Milan is instead the springboard American David Web, mark acquired in Italy exclusively. If the Danes Ole Lynggaard and Shamballa look to the Italian customer, the location is definitely an advantage for those abroad is already known as Pippo Perez, jeweler Neapolitan family friend of the brothers Zaccardi, who took the opportunity to support internationalization plans. Same motivation for Mattia Cielo, who here continues with its strategy of opening the best luxory stores in the world, and shows Armadillo ring icon of the movement, characteristic of its jewels. Waiting, is the thought common to all, the Expo.

france-flagLe risiko des bijoux 

Pandora et Queriot, Vhernier et De Vecchi, Pasquale Bruni et Recarlo, Chopard et Mattia Cielo, David Webb et Veschetti, Pippo Perez et Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard et Shamballa, Nanis et Marco Valente. Ils sont la marque de bijoux présents sur le deuxième étage de la boutique Brian & Barry (https://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) in place San Babila, à Milan, qui se consacre à bijoux et montres, avec un concept emprunté des meilleurs grands magasins américains: «C’est la première expérience du genre en Europe, toutes les marques, au lieu de mettre en place leur propre espace comme ils le font dans d’autres magasins multi-marques, dispose d’un format standard qui comprend les meubles, délibérément essentiel pour mettre en surbrillance produits, et dans le coin aussi un soutien des ventes. En bref, dans ce cas, l’uniformité sert à exprimer une philosophie, celle du luxe sans obstacles: ceux qui ne veulent pas entrer dans un magasin de bijoux, mais que vous voulez acheter un objet de valeur ici peut le faire en sachant que vous pouvez choisir la meilleure », dit Marco Valente, fondateur de la société de bijoux, qui a introduit le groupe du Bureau de l’industrie et a aidé à sélectionner les partenaires. Et c’est cette idée qui a convaincu une marque comme Vhernier à participer: celle de Brian & Barry magasin à Milan est un moyen pour un nom prestigieux, mais niche, également à être connu par un public plus large, sans crainte de l’abaissement de la cible. Une formule qui conduirait le groupe Kering également d’investir davantage dans le projet, telles que recueillies par Gioiellis.com officieusement: la présence de la Dodo dans le magasin est la preuve de l’attention sur les plans de développement de la société fondée par Joseph Rabolini et entrée de temps partie de l’ancien géant PPR (Kering maintenant, en fait). Dans l’avenir, peut-être, Pomellato pourrait avoir son propre vitrine dans le magasin. Pour le bijoux de l’histoire Veschetti Brescia, qui aux côtés de ses bracelets, bagues et colliers, propose des pièces vintage, y compris une croix d’or produite à la commission de Cartier à la fin ‘800 », que Milan est la place du tremplin américain David Web, marque acquise en Italie exclusivement. Si le Danois Ole Lynggaard et Shamballa se tournent vers le client italien, l’emplacement est certainement un avantage pour ceux à l’étranger qui est déjà connu comme Pippo Perez, bijoutier napolitaine ami de la famille de la Zaccardi frères, qui en a profité pour soutenir des projets d’internationalisation. Même motivation pour Mattia Cielo, qui ici se poursuit avec sa stratégie d’ouverture des meilleurs magasins de grand luxe dans le monde, et montre Armadillo anneau icône du mouvement, caractéristique de ses bijoux. En attendant, c’est la pensée commune à tous, l’Expo.

german-flagDas risiko Schmuck

Pandora und Queriot, Vhernier und De Vecchi, Pasquale Bruni und Recarlo, Chopard und Mattia Cielo, David Webb und Veschetti, Pippo Perez und Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard und Shamballa, Nanis und Marco Valente. Sie sind die Marke von Schmuck, das auf der zweiten Etage des Ladens & Brian Barry (https://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) San Babila square, in Mailand, die zu Schmuck und Uhren gewidmet ist, mit einem Konzept ausgeliehen aus den besten amerikanischen Kaufhäusern: “Es ist das erste Experiment seiner Art in Europa, jede Marke, anstelle der Einrichtung ihren eigenen Raum, wie sie in anderen Multi- Brand-Store zu tun, muss Verfügung ein Standardformat, die Möbel, bewusst auf die besonders aufmerksam beinhaltet Produkte und in der Ecke auch Vertriebsunterstützung. Kurz gesagt, in diesem Fall die Einheitlichkeit dient dazu, eine Philosophie ohne Barrieren zu äußern, dass von Luxus: diejenigen, die nicht wollen, um in einem Juweliergeschäft zu bekommen, aber kaufen wollen, ein wertvolles Einzelteil hier können dies tun, wissen, dass Sie das Beste zu wählen “, sagt Marco Valente, Gründer der Gesellschaft von edlen Schmuck, die die BBB Gruppe in der Branche eingebracht und dazu beigetragen, die Partner zu wählen. Und es ist diese Idee, dass eine Marke wie Vhernier überzeugt hat auf Teilnahme: die des Brian Barry & Store in Mailand ist ein Weg für einen renommierten Namen, sondern Nische, die auch durch ein breiteres Publikum, ohne Angst vor der Senkung des Ziel bekannt sein. Eine Formel, die führen würde, die Gruppe auch kering weiter in das Projekt investieren, wie Gioiellis.com inoffiziell gesammelt: die Anwesenheit der Dodo in der Filiale ist ein Beweis für die Aufmerksamkeit auf die Entwicklungspläne des Unternehmens durch Joseph Rabolini gegründet und Zeiterfassung Teil des ehemaligen Riesen PPR (kering jetzt, in der Tat). In der Zukunft, vielleicht, Pomellato könnte seine eigene Schaufenster in den Laden zu haben. Für die historischen Schmuck Veschetti Brescia, der neben seiner Armbänder, Ringe und Halsketten bietet Vintage-Stücke, darunter eine im Auftrag von Cartier hergestellt, um am Ende ‘800 Gold- Kreuz “, dass Mailand das Sprungbrett statt Amerikaner David Web markieren Sie in Italien exklusiv erworben. Wenn die Dänen Ole Lynggaard Shamballa und der italienischen Kunden suchen, die Lage ist auf jeden Fall ein Vorteil für diejenigen im Ausland bereits als Pippo Perez, Juwelier neapolitanischen Familie Freund der Brüder Zaccardi, die die Möglichkeit, unterstützt hat bekannt Internationalisierung Pläne. Gleiche Motivation für Mattia Cielo, der hier fährt mit seiner Strategie der Öffnung die besten luxory Häuser der Welt und zeigt, Armadillo Ring Symbol der Bewegung, die charakteristisch für seine Juwelen. Warten ist der Gedanke, die für alle, die Expo.

flag-russiaЮвелирные изделия Risiko

Пандора и Queriot, Vhernier и Де Векки, Паскуале Бруни и Recarlo, Chopard и Маттиа Cielo, Дэвид Уэбб и Veschetti, Пиппо Перес и Zancan, Lenti Villasco,  DoDo, Оле Lynggaard и Шамбала, Nanis и Марко Валенте. Они бренд ювелирной настоящее на втором этаже магазина Брайан & Барри (https://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) в Милане, который посвящен ювелирных изделий и часов, с концепцией, заимствованной от лучших американских универмагов: ” это первый эксперимент в своем роде в Европе, каждый бренд, вместо того, чтобы создавать свои собственные пространства, как в другом магазине мульти- бренда, имеет в наличии стандартный формат, который включает мебель, намеренно существенную для выделения продукты, и в углу также поддержки продаж. Короче говоря, в этом случае равномерность служит для выражения философию, что роскоши без барьеров: те, кто не хочет попасть в ювелирный магазин, но хотите купитьценный предмет здесь, могут сделать это, зная, что вы можете выбрать лучший “, говорит Марко Валенте, основатель компании ювелирных украшений, который представил группу ВВВ в промышленности и помог выбрать партнеров. И именно это идея, которая убедила бренд как Vhernier участвовать: у Брайана и Барри магазина в Милане является для престижным именем, но нише, также должен быть известен более широкой аудитории, не опасаясь снижения цель. Формула, которая приведет группа также Kering в дальнейшем инвестировать в проект, как собирают Gioiellis.com неофициально: наличие Додо в магазине является свидетельством внимания к планам развития компании основана Джозефом Rabolini и въезда времени часть бывшего гиганта PPR (Kering сейчас, на самом деле). В будущем, возможно, Pomellato может иметь свой собственный витрину в магазине. Для исторического украшений Veschetti Брешиа, которые вместе со своими браслеты, кольца и ожерелья, предлагает старинные части, в том числе золотым крестом, производимой на комиссии от Cartier в конец 800, что Милан является вместо трамплином американец Дэвид Веб, отмечают приобрел в Италии исключительно. Если датчане Оле Lynggaard и Шамбала смотреть в итальянском клиента, расположение, безусловно, преимущество для тех, за рубежом уже известен как Пиппо Переса, ювелирной неаполитанской друг семьи братьев Zaccardi, который воспользовался возможностью, чтобы поддержать планы интернационализации. То же мотивация для Маттиа Cielo, который здесь продолжается с ее стратегией открытия лучшие Luxory магазинов в мире, и показывает Armadillo кольцо значок движения, характерную ее драгоценностями. Ожидание, это мысль общим для всех, Экспо.

spagna-okEl risiko de las joyas

Pandora y Queriot, Vhernier y De Vecchi, Pasquale Bruni y Recarlo, Chopard y Mattia Cielo, David Webb y Veschetti, Pippo Perez y Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard y Shamballa, Nanis y Marco Valente. Son la marca de joyas presentes en el segundo piso de la tienda de Brian & Barry (https://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) en plaza San Babila, a Milán, que se dedica a la joyería y relojería, con un concepto tomado a partir de los mejores grandes almacenes estadounidenses: “Es la primera experiencia de este tipo en Europa, todas las marcas, en lugar de crear su propio espacio como lo hacen en otra tienda multimarca, tiene a su disposición un formato estándar que incluye el mobiliario, deliberadamente esencial para resaltar productos, y en la esquina también soporte de ventas. En resumen, en este caso la uniformidad sirve para expresar una filosofía, la de lujo sin barreras: los que no quieren entrar en una joyería, pero quieren comprar un objeto de valor aquí puede hacerlo sabiendo que usted pueda elegir el mejor “, dice Marco Valente, fundador de la empresa de joyería fina, que introdujo el grupo de la acreditación en la industria y ayudó a seleccionar a los socios. Y es esta idea que ha convencido a una marca como Vhernier de participación: la de Brian & Barry tienda en Milán es una forma de que un nombre de prestigio pero de nicho, además de ser conocido por un público más amplio, sin temor a la reducción de la meta. Una fórmula que llevaría el grupo también Kering para seguir invirtiendo en el proyecto, procedentes de la Gioiellis.com extraoficialmente: la presencia del Dodo en la tienda es evidencia de la atención a los planes de desarrollo de la empresa fundada por Joseph Rabolini y entrada de tiempo parte de la antigua PPR gigante (Kering ahora, de hecho). En el futuro, tal vez, Pomellato podría tener su propio escaparate en la tienda. Para las joyas históricas Veschetti Brescia, quien junto a sus pulseras, anillos y collares, ofrece piezas de época, entre ellos una cruz de oro producido por encargo de Cartier para poner fin a ‘800, que el Milan es en cambio el trampolín estadounidense David Web, marca adquirida en Italia exclusivamente. Si los daneses Ole Lynggaard y Shamballa miran al cliente italiano, la ubicación es sin duda una ventaja para aquellos en el extranjero ya se conoce como Pippo Perez, joyero napolitano amigo de la familia de los hermanos Zaccardi, quien aprovechó la oportunidad para apoyar planes de internacionalización. Igual motivación para Mattia Cielo, que aquí continúa con su estrategia de apertura de las mejores tiendas luxory en el mundo, y muestra el icono de anillo Armadillo del movimiento, característico de sus joyas. Esperar, es el pensamiento común a todos, la Expo.

In video la filosofia di Shamballa

Shamballa (scritto anche Shambhala o Shambhalla), nel buddhismo tibetano è un luogo mitico situato in India secondo il Kalachakra Tantra o sotto la catena montuosa dell’Himalaya. Ma per molti è semplicemente un brand danese, che si ispira alla tradizione orientale per produrre bijoux fatti a mano, in scatole di legno che sembrano arrivare da un’altra epoca. L’azienda è stata fondata da due fratelli danesi, Mads e Mikkel Kornerup, appassionati di filosofia orientale. Il primo gioiello, un braccialetto, è stato un successo. Sono seguiti orecchini, collane e anelli. L’idea è quella di proporre qualcosa che unisca innovazione e tradizione. Fatto sta che piacciono anche a chi di buddista non sembra avere nulla, come il rapper Jay Z o Giorgio Armani. Chi non conosce il brand o ha simpatie per il Dalai Lama può dare un’occhiata a questi due filmati. Federico Graglia 




Braccialetto Shamballa
Braccialetto Shamballa








Esclusivo: le nuove collezioni a Baselworld

[wzslider]La app non poteva mancare. Tutti i visitatori che si apprestano a trasferirsi a Basilea, per la grande fiera del gioiello (e dell’orologeria) possono scaricarsi Baselworld App da iTunes (gratuita). Ma, oltre alla versione per iPhone e iPad, la app è disponibile anche per BlackBerry e Android. Il software mostra una planimetria interattiva in 3D dell’expo e immagini relative agli espositori. Inoltre, c’è il programma degli eventi: le manifestazioni e le conferenze stampa, oltre ai ricevimenti dei singoli espositori. Le manifestazioni possono essere marcate come «preferite» e memorizzate direttamente nel calendario dello smartphone. Gli utenti, inoltre, saranno aggiornati con le ultimissime del Daily News. Per chi ha iniziato il conto alla rovescia, Gioiellis.com è in grado di anticipare alcuni dei pezzi delle collezioni che saranno presentate alla manifestazione svizzera. Ulderico Andorno

All visitors who are going to Basel, the biggest expo of jewelery (and watch) can download Baselworld App from iTunes (free). But, in addition to the version for iPhone and iPad, the app is also available for BlackBerry and Android. Gioiellis.com is able to anticipate some of the pieces of the collections that will be submitted to the Swiss event.