Rolex

Per Rolex e Rocca atmosfera marina in Costa Smeralda

Rolex e Rocca, catena di gioiellerie del gruppo Damiani, hanno aperto una nuova boutique in Costa Smeralda, Sardegna. La boutique si trova nella Piazzetta Centrale di Porto Cervo, punto di ritrovo di chi frequenta la località sarda, si inserisce con discrezione nell’elegante contesto del piccolo borgo.

Esterno della boutique Rocca a Porto Cervo
Esterno della boutique Rocca a Porto Cervo

Siamo onorati di essere partner di questo marchio di eccellenza dell’orologeria svizzera, e di avere aperto insieme la nuova boutique Rolex di Porto Cervo. La Sardegna è un’area di grande interesse per Rocca, e questa nuova apertura fa parte del nostro piano strategico di rafforzamento nell’area. Siamo certi che offriremo ai clienti di Rolex una straordinaria
shopping experience, che è parte del nostro Dna.
Giorgio Damiani, vicepresidente del Gruppo Damiani

Il vice presidente della società di Valenza, Giorgio Damiani, di fronte allo store Rocca a Napoli
Giorgio Damiani

Nella boutique di Porto Cervo, 50 metri quadrati, si trova una prima stanza dove l’utilizzo del beton ciré, un sistema di calcestruzzo cerato usato anche come elemento decorativo, caratterizza tutte le superfici: pavimento, soffitto e pareti. Nella prima stanza, il classico allestimento di una delle vetrine lascia il posto a una schermatura realizzata con listelli in legno, in modo che la luce possa filtrare dall’unico prospetto esterno senza portico. Il risultato è un gioco di luci e ombre come a ricordare un pergolato sul mare. La seconda stanza invece, più intima e nascosta da un separée in legno, si trova a una quota leggermente più alta rispetto al primo ambiente, attraverso due gradini. Lo spazio è rivestito con larghe doghe in legno, dagli angoli curvi e arricchito da uno specchio ad oblò, e ricrea l’ambiente del pozzetto di una barca. Anche i banchi di vendita sono stati disegnati e realizzati con forme arrotondate in sintonia e coerenza con la suggestione dei mobili da barca.
Interno della boutique Rocca a Porto Cervo
Interno della boutique Rocca a Porto Cervo

Un Rolex da 2,5 milioni fa il record da Sotheby’s

Un Rolex da quasi 2,5 milioni di dollari. È quanto ha speso un anonimo collezionista per un Rolex Daytona. L’orologio è stato battuto da Sotheby’s a Ginevra durante l’asta di Important Watches Sale. Il segnatempo record, lotto 119, è un modello JPS (John Player Special, 1969), referenza 6241 la cui stima iniziale era di circa la metà del prezzo finale, partendo da una base di 400.000 franchi svizzeri. Per aggiudicarselo, l’acquirente ha battuto in una lunga battaglia a colpi di rilanci altri sei offerenti. La cifra di vendita rappresenta un nuovo record mondiale per qualsiasi modello Daytona JPS, il terzo Daytona Paul Newman in oro più prezioso in tutte le referenze, il quarto Paul Newman più prezioso in qualsiasi referenza e metallo, e il quinto Daytona a carica manuale più prezioso mai venduto all’asta.

Rolex Daytona John Player Special, fondello
Rolex Daytona John Player Special, fondello

Di questo modello di orologio Rolex ha prodotto (si stima) circa 3000 referenza 6241 e solo 300 con casse in oro giallo 18 carati. Tra questi, solo una piccola parte era dotata del raro quadrante John Player Special. Questi orologi erano per lo più dotati di quadranti neri con filiali dorate o quadranti dorati con filiali nere. Il Rolex venduto non presenta alcuna iscrizione sul fondello e si ritiene che sia rimasto intatto negli ultimi cinquant’anni, è stato messo in vendita ora per la prima volta dalla famiglia del proprietario originario.

Rolex Daytona John Player Special venduto per 2,238,000 di franchi svizzeri
Rolex Daytona John Player Special venduto per 2,238,000 di franchi svizzeri
Pedro Reiser batte il Rolex Daytona a Ginevra
Pedro Reiser batte il Rolex Daytona a Ginevra
Rolex Daytona John Player Special
Rolex Daytona John Player Special

Rocca 1794 rinnova la presenza nel centro di Milano




Rocca 1794, catena del Gruppo Damiani, resta nella shopping street Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano (il contratto precedente era scaduto). Il Comune di Milano ha firmato con il Gruppo di Valenza il contratto di concessione: un accordo della durata di 18 anni che dà accesso a oltre 800 metri quadrati della boutique.

L’investimento in una delle principali vie dello shopping di Lusso a livello internazionale, sottolinea una nota, è parte di un piano strategico di sviluppo della catena Rocca 1794 e testimonia anche quanto il Gruppo Damiani creda nella potenzialità commerciali della Galleria Vittorio Emanuele II e apprezzi il processo di riqualificazione dell’area, svolto dal Comune di Milano, nel corso degli anni.

La boutique Rocca 1794 in Galleria Vittorio Emanuele, a MIlano
La boutique Rocca 1794 in Galleria Vittorio Emanuele, a MIlano

Inoltre, attraverso questa operazione, il Gruppo consolida ulteriormente il legame con un grande partner d’eccellenza: il prestigioso marchio Rolex di cui da anni è concessionario e che è distribuito in diverse boutique Rocca 1794. La catena di Lusso, leader nella distribuzione di alta gioielleria e orologeria, è presente nelle più importanti città italiane (tra le quali Bari, Bologna, Catania, Lecce, Mantova, Milano, Padova, Taormina e Torino), negli scali internazionali degli aeroporti di Fiumicino e Malpensa ma anche in Svizzera a Lugano.

Nel corso dei prossimi mesi, oltre all’apertura della boutique Rolex in Galleria Vittorio Emanuele II, Rocca 1794 ha in piano di ampliare ulteriormente la propria rete distributiva. Fondata nel lontano 1794 e acquisita dal Gruppo Damiani nel 2008, Rocca è diventata nel corso dei suoi oltre 200 anni di storia, il punto di riferimento per gli appassionati di orologeria e gioielleria.

Interno della boutique Rocca a Lugano
Interno della boutique Rocca a Lugano

Due delle quattro vetrine della gioielleria Rocca a Catania
Due delle quattro vetrine della gioielleria Rocca a Catania

Esterno della boutique
Esterno della boutique a Torino







Addio Baselworld, arriva Hour Universe




Hour Universe. Il post Baselworld è (anche) un gioco di parole. Hour, parola inglese che indica l’arco temporale di 60 minuti, assomiglia anche a our, nostro. Un universo, insomma, che allude al concetto di tempo, quello misurato dagli orologi. Dopo il clamoroso suicidio di Baselworld, la più blasonata fiera dedicata alla gioielleria e all’orologeria, la società organizzatrice Mch ha cambiato tutto.

Rendering di Hour Universe
Rendering di Hour Universe

Hour Universe si volgerà a Basilea dall’8 al 12 aprile 2021, covid permettendo. La nuova iniziativa è descritta come una piattaforma ibrida per la comunità di orologi, gioielli e pietre preziose con un’offerta digitale moderna per tutto l’anno, combinata con gli incontri fisici in fiera. L’evento dal vivo programmato e inclusivo ha l’obiettivo di facilitare il networking e fornire un’esperienza basata sulle esigenze di espositori e visitatori.

Mch promette anche un nuovo concetto di ospitalità basato su prezzi equi e supportato dall’industria alberghiera locale. Proprio i costi esorbitanti per la partecipazione a Baselworld sono stati il deterrente che ha messo in crisi la fiera.

Uno degli allestimenti a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Uno degli allestimenti a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com

Hour Universe riuscirà a convincere i grandi gruppi che hanno abbandonato Baselworld? Non sarà facile. I big del settore del lusso non solo hanno detto addio, ma hanno anche organizzato altri eventi. Hanno salutato Baselworld aziende come il Gruppo Lvmh, con brand che comprendono Tag Heuer, Hublot e Zenith e la Maison Bvlgari, oltre a Rolex, Tudor, Patek Philippe, Chanel e Chopard, Swatch e tanti altri, compresi grandi marchi della gioielleria. Molti parteciperanno a Watches & Wonders Geneva, manifestazione che ha anche portato il format in Cina. Altri marchi organizzeranno eventi per conto loro. Insomma, la strada per Hour Universe sembra in salita.

Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Bulgari a Baselworld 2019
Bulgari a Baselworld 2019
Il booth di Jacob a Baselworld
Il booth di Jacob & Co a Baselworld

Sfilate a Baselworld 2019
Sfilate a Baselworld 2019







Torna l’appuntamento con Faraone Casa d’Aste 




Terminato il lungo periodo di lockdown torna la voglia di aste di gioielli. Ce ne sono in programma due a Milano, organizzate da Faraone Casa d’Aste. Le date individuate per la vendita sono il 29 giugno e il 20 luglio. Anche se, rispetto agli anni passati, l’emergenza sanitaria dei mesi scorsi ha, però, ridotto di un terzo il numero di pezzi che saranno battuti: sono 200 contro i circa 300 abituali. Bisogna aggiungere che, inoltre, lo svolgimento dei due appuntamenti sarà strettamente regolato dalle disposizioni di sicurezza sanitaria in vigore: saranno a porte chiuse e in diretta streaming, con la partecipazione del pubblico in collegamento telefonico, via web e attraverso offerte scritte.

Anello con rubino birmano non scaldato
Anello con rubino birmano non scaldato

La prima asta, in programma alle 15.30 del 29 giugno, proporrà i primi 100 lotti, suddivisi in gioielleria delle più celebri maison come Buccellati, Cartier, Sabbadini, Chantecler e Cusi, ma anche orologi di marchi come Rolex, Patek Philippe, Cartier e Jaeger LeCoultre. Tra i gioielli, in catalogo spiccano un anello con rubino birmano no heat del peso di 3,80 carati, due anelli con smeraldi colombiani rispettivamente del peso di 6,60 e 6,61 carati, due diamanti di circa 7,70 e 4,02 carati.

anello con smeraldo colombiano
Anello con smeraldo colombiano

Altri pezzi notevoli sono un paio di orecchini in platino, oro bianco e diamanti firmati Chaumet, una spilla Giraffa e un pendente Panthére entrambi Cartier, un bracciale Frascarolo, quattro api Sabbadini e un bracciale serpente anni Ottanta firmato Faraone.

Spilla Ape di Sabbadini
Spilla Ape di Sabbadini

Per gli appassionati di orologi sono in vendita un Rolex Daytona acciaio e oro del 2001, con ancora pellicola e sigillo oltre che scatola e garanzia, un Patek Philippe Tegolino anni Quaranta in oro giallo e un Jaeger LeCoultre Reverso Grand Taille Duoface del 1998 con cassa in oro rosa.

Ape in oro bianco e diamanti
Ape in oro bianco e diamanti
Ape in oro giallo e zaffiri rosa
Ape in oro giallo e zaffiri rosa
Ape in oro giallo e ametista
Ape in oro giallo e ametista
Anello in oro bianco, diamanti e smeraldo
Anello in oro bianco, diamanti e smeraldo
Rolex Daytona
Rolex Daytona

Serpente in oro giallo di Faraone
Serpente in oro giallo di Faraone







Addio a Baselworld anche per Rolex, Chopard e…




È la fine di un’era, quella di Baselworld. È accaduto quello che fino a tre o quattro anni fa sembrava impensabile. Forse la fiera tenterà un rilancio, non si sa: ma la grande kermesse dedicata a orologi e gioielli di sicuro non sarà più la stessa, se mai dovesse continuare a vivere.

Il cielo dal piazza che collega i padiglioni di Baselworld
Il cielo dal piazza che collega i padiglioni di Baselworld

Le più grandi aziende, capaci di attrarre visitatori e buyer da tutto il mondo, e cioè Rolex, Patek Philippe, Chanel, Chopard e Tudor, hanno annunciato il loro addio a Baselworld. In alternativa, le aziende proporranno un nuovo watch trade show, ma al Palaexpo di Ginevra. Si terrà da aprile 2021, insieme alla Fondation de la Haute Horlogerie, che organizza il salone Watches & Wonders (ex Sihh). Quest’anno le due manifestazioni, Baselworld e Watches & Wonders, sono state sospese a causa del coronavirus.

Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com

Siamo presenti a Baselworld fin dal 1939. Tuttavia, nonostante il nostro grande attaccamento a questo evento, vista la sua evoluzione e le recenti decisioni prese dal gruppo Mch abbiamo deciso di ritirarci e, in seguito delle discussioni avviate da Rolex, ci è sembrato naturale creare un nuovo evento con dei partner che condividessero la nostra visione e il nostro supporto continuo e incrollabile per l’orologeria svizzera.
Jean-Frédéric Dufour, Ceo di Rolex e board member di Tudor.

Baselworld. Copyright: gioiellis.com
Baselworld. Copyright: gioiellis.com

Giorni fa è nata una querelle a proposito dei costi già sostenuti: Baselworld, infatti, ha proposto di utilizzare l’85% del pagamento anticipato dagli espositori per la successiva fiera, fissata a fine gennaio 2021, mentre il 15% era da considerarsi a copertura dei costi sostenuti da Mch, la società che gestisce la fiera di Basilea. Una proposta che ha fatto insorgere le aziende e che ha portato alla forte decisione di abbandonare Baselworld al proprio destino.

Business a Baselworld. Copyright: gioiellis.com
Business a Baselworld. Copyright: gioiellis.com

“L’obiettivo è offrire ai brand partner la miglior piattaforma professionale possibile, con una visione condivisa che permetta di affrontare le future sfide del mondo dell’orologeria. L’evento darà inoltre un’importanza cruciale alla competenza e alle innovazioni del settore, sia in Svizzera che a livello internazionale”, è scritto nel comunicato stampa delle aziende transfughe.

Oggi Patek Philippe non è più in linea con la visione di Baselworld: ci sono state troppe discussioni e problemi irrisolti che hanno minato la nostra fiducia. Dobbiamo rispondere alle esigenze legittime dei nostri rivenditori, dei clienti e della stampa di tutto il mondo. Questi devono essere in grado di scoprire i nuovi modelli dagli orologiai svizzeri ogni anno, in una volta, in un unico posto e nel modo più professionale possibile. Ecco perché, a seguito di un confronto approfondito con Rolex e in accordo con altri marchi partecipanti, abbiamo deciso di creare, tutti insieme, un evento unico a Ginevra, rappresentativo del nostro savoir-faire.
Thierry Stern, presidente di Patek Philippe

Mch Group, da parte sua, ha espresso “grande sorpresa e profondo rammarico”. Ma il danno, ormai, è fatto.

Interno di Baselworld. Copyright: gioiellis.com
Interno di Baselworld. Copyright: gioiellis.com

Padiglione 1 di Baselworld. Copyright: gioiellis.com
Padiglione 1 di Baselworld. Copyright: gioiellis.com







Baselworld a rischio, scoppia la grana dei rimborsi




Il mondo non sarà più come prima a causa del coronavirus: per esempio, potrebbe non esserci più Baselworld. Una prospettiva esageratamente pessimista? Forse. Ma la cancellazione della grande fiera dedicata alla gioielleria e all’orologeria, che quest’anno era programmata per la fine di aprile, rischia di provocare il calo del sipario.

Il talk show di apertura di Baselworld 2019
Il talk show di apertura di Baselworld 2019

Il problema è legato ai costi e ai rimborsi degli espositori che avevano prenotato gli spazi. Tutti pagati in anticipo e, secondo qualche gioielliere interpellato da gioiellis.com, prenotati anche per le molte pressioni da parte degli organizzatori di Baselworld. Il problema, però, è che ora la società organizzatrice, Mch Group, ha proposto alle aziende un rimborso parziale, come abbiamo scritto qui. In pratica, Baselworld ha proposto due alternative: impiegare l’85% di quanto versato come anticipo per la prossima edizione a gennaio 2021, mentre il 15% dovrebbe servire a ripianare le spese sostenute per l’organizzazione della fiera cancellata. Oppure, un rimborso del 30%, con il 40% come anticipo dell’edizione 2021 e il 30% perso, a copertura dei costi di Mch Group.

Nel booth di Tamara Comolli. Copyright: gioiellis.com
Nel booth di Tamara Comolli.
Copyright: gioiellis.com

Una proposta che molti espositori non vogliono accettare. Il quotidiano di Ginevra Le Temps, per esempio, ha pubblicato l’opinione del presidente del comitato degli espositori svizzeri, Hubert du Plessix, che è anche responsabile degli investimenti di Rolex, insomma, un pezzo da novanta. Il manager, senza giri di parole, ha chiesto il rimborso completo di quanto speso. E senza un accordo ha pronosticato la fine di Baselworld. Anche perché, ha aggiunto, la fine di gennaio (data prevista per Baselworld 2021), non garba né al settore della gioielleria né a quello dell’orologeria, che peraltro ha già registrato defezioni pesanti, come Bulgari e Swatch.

Bulgari a Baselworld 2019
Bulgari a Baselworld 2019

Baselworld 2019
Baselworld 2019







È già in programma la seconda edizione di Vo Vintage





Un piccolo grande successo. La prima edizione di Vo Vintage, una mini fiera nella fiera di VicenzaOro, ha riscosso un ottimo interesse di pubblico. L’area dedicata all’orologeria e alla gioielleria d’epoca era, in effetti, una scommessa. Organizzata in un’area aperta al pubblico di VicenzaOro (che è invece un evento riservato agli operatori), e in un periodo più limitato (18-20 gennaio) ha visto la partecipazione di 30 espositori. Un successo che ha spinto gli organizzatori di Ieg a programmare già la prossima edizione.

Al piano superiore Vo Vintage, sotto VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
Al piano superiore Vo Vintage, sotto VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

Vo Vintage ha attirato collezionisti di gioielli e orologi d’epoca, un mercato in crescita stimato nel nostro Paese a 1 miliardo di euro. Non solo fiera, comunque, ma anche appuntamenti di carattere culturale, come il Vo Vintage Talk, dialogo tra Michele Mengoli, uno dei massimi esperti italiani di orologeria e Sandro Fratini, famoso collezionista italiano di orologi vintage, con un patrimonio di oltre 2000 pezzi del valore di circa 1 miliardo di euro, tra cui spiccano i marchi Rolex, Patek Philippe, Vacheron Constantin e Audemars Piguet. Il nuovo format ha potuto contare anche sui preziosi contributi diGiulio Papi, direttore Audemars Piguet Renaud & Papi, Stefano Mazzariol, uno dei più grandi esperti di Rolex Daytona al mondo, e Bruno Bergamaschi, con il suo forum Orologi & Passioni, Ugo Pancani della Fondation de la Haute Horlogerie, del presidente di Assorologi Mario Peserico.

Lavoro su orologi d'epoca a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com
Lavoro su orologi d’epoca a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com
Gioielli d'epoca a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com
Gioielli d’epoca a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020
VicenzaOro January 2020

Gioielli d'epoca a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com
Gioielli e orologi a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com







Un diamante marquise top con Faraone Casa d’Aste

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Un Rolex e un diamante taglio marquise i pezzi più in vista alla vendita di Faraone Casa d’Aste ♦︎

Collezionisti, professionisti incuriositi dalla selezione di orologi e clienti privati in cerca di un affare, volti sempre nuovi e in numero esponenziale, hanno cominciato ad affiancare i commercianti che avevano da sempre il posto in prima fila nelle due aste annuali di maggio e novembre. L’asta di maggio di Faraone Casa d’Aste, che si è tenuta al Four Seasons Hotel di Milano, ha totalizzato acquisti per 703.067,60 diritti inclusi. Il 50% degli acquisti è stato compiuto da 31 privati, il resto da solo sette commercianti. Un dato che soddisfa Faraone Casa d’Aste, che non solo garantisce l’ottima selezione dei pezzi posti all’incanto, ma che è riuscita a trasmettere il messaggio che l’acquisto di gioielli e orologi attraverso l’asta è conveniente per un pubblico più ampio e non è solo esclusivo degli operatori di settore.

Rolex Cioccolatone
Rolex Cioccolatone

Nella tornata dedicata agli orologi, nelle prime ore pomeridiane, il banditore Luciano Carnaroli ha battuto un Rolex Cioccolatone 1945 Ref 4645 con cassa e bracciale in oro rosa per un valore di 14.500 euro contro i 9.000 del valore di partenza, in favore di un’offerente al telefono. Una vendita che ha confermato positivamente l’intuizione della casa d’aste di dedicare agli orologi un apposito spazio con un proprio banditore. Nella parte invece riservata ai gioielli, la banditrice Patrizia di Carrobio ha decretato la vendita del lotto 315, un diamante taglio marquise, D Color VVS2 da 4,98 Ct. certificato Gia, al centro di una serie di rilanci tra commercianti in sala e al telefono, per un valore di finale di 90.000 in favore di un’offerta scritta proveniente dagli Stati Uniti e recapitata poche ore prima dell’inizio della tornata.

Diamante taglio marquise venduto per 90.000 euro
Diamante taglio marquise venduto per 90.000 euro

Eravamo abituati a un’affluenza sempre crescente da parte di privati ai nostri precedenti appuntamenti asta, ma non ci aspettavamo un ruolo così determinante all’asta primaverile, solitamente presidiata da commercianti. Questo è un segnale positivo, una soddisfazione e una lode di professionalità che giro a tutto il mio team.

Vittoria Bianchi, amministratore delegato di Faraone Casa d’Aste







Lvmh prenota Baselworld 2020




Il gruppo Lvmh parteciperà alla prossima fiera di Baselworld, così come Rolex ♦︎

Una notizia importante per i 81.200 visitatori che nel 2019 sono andati a Baselworld, ma soprattutto per gli espositori indecisi se tornare nella grande fiera dedicata a orologeria e gioielleria. Il gruppo Lvmh, infatti, ha confermato che sarà presente alla prossima edizione, quella del 2020. Il colosso francese del lusso sarà quindi in pista con i marchi Bulgari, Hublot, Tag Heuer e Zenith, che si troveranno ancora nei quattro enormi stand all’ingresso del padiglione 1. È probabile che il direttore della fiera, Michel Loris-Melikoff, abbia tirato un sospiro di sollievo, dato che buona parte delle presenze a Baselworld è condizionata dai grandi marchi. Anche Rolex ha confermato la presenza a Baselworld 2020 e, anzi, occuperà anche lo spazio lasciato libero da Breitling con Tudor, che invece ha scelto di cambiare aria.

Ma la fiera svizzera guarda ancora più avanti e sta studiando a nuovi concetti e formati per il 20121.

Bulgari a Baselworld 2019
Bulgari a Baselworld 2019

Sosteniamo Michel Loris-Melikoff e il suo team nel loro progetto per ridefinire e rinnovare il concetto di questo grande evento per l’industria orologiera svizzera

Stéphane Bianchi, Ceo Lvmh Watchmaking Division e Ceo di Tag Heuer

Da parte sua, Loris-Melikoffl ha detto che supporterà ogni marchio Lvmh nella progettazione di formati di esposizione innovativi per la loro presenza nel 2021 e oltre. L’obiettivo è “lasciare che ogni Maison esprima la propria creatività e offra un’immersione di marca eccezionale”. Sembra, insomma, che in cambio della conferma i grandi gruppi abbiano ottenuto di avere maggior peso nella scelta dei format espositivi. Sarà così anche per i gioiellieri?





Baselworld 2019
Baselworld 2019

Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff

Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Baelworld 2019. Copyright: gioielli.com
Visitatori a Baelworld 2019. Copyright: gioielli.com

L'area Media a Baselworld 2019
L’area Media a Baselworld 2019







Faraone Casa d’Aste, il top è uno zaffiro




Da Faraone Casa d’Aste tornano i gioielli, con un raro zaffiro del Kashmir ♦︎

Tornano le aste di gioielli e orologi a Milano con una raccolta di oltre 300 lotti che saranno battuti il 14 maggio da Faraone Casa d’Aste. Anche in questa occasione la vendita si svolgerà al Four Seasons. E si preannuncia un appuntamento interessante per appassionati e collezionisti. La storica azienda milanese fa notare anche la crescente fiducia da parte dei proprietari di pezzi in vendita, dato che il numero di lotti supera largamente i 240 del novembre scorso e i 160 di maggio 2017.

Tra i pezzi nel catalogo, e tra i tanti anelli, ne spiccano due in particolare. Il primo anello, in platino, ha montato uno zaffiro del Kashmir, una delle gemme più rare al mondo dato che la miniera è esaurita da decenni. La pietra ha un taglio a cuscino e pesa circa 9 carati, circondata da diamanti. Sul secondo anello spicca invece uno smeraldo colombiano di 13 carati, avvolto da diamanti taglio baguette. Oltre a questi due pezzi, sono segnalati in particolare una spilla in platino, punzonata Monture Cartier, con uno smeraldo colombiano da 3,10 carati posto al centro di un gioco di fasce in platino ricoperte da 8,20 carati di diamanti a taglio old cut e baguette. Sempre tra le scelte più gettonate si colloca una parure di Van Cleef & Arpels composta da anello e orecchini in platino con 14 carati di diamanti taglio brillante e 15 carati di rubini tondi, oltre a un bracciale sempre in platino con 5 zaffiri per un totale di 22 carati, contornati da altrettanti carati di diamanti baguette e brillante. Ancora, in catalogo c’è un anello in platino punzonato Bulgari con un diamante old cut centrale di circa 3 carati, contornato da diamanti taglio brillante e baguette per altri  circa 3 carati, e un anello Cartier, con diamante fancy yellow ottagonale del peso di 3,09 carati con due diamanti triangolari laterali del peso di circa 1 carato, corredato dal suo astuccio originale.

Che ore sono

La seconda parte dell’asta è dedicata ai fans delle lancette. Sono una cinquantina gli orologi in vendita, tra cui un Rolex Daytona Patrizzi ref 16520 calibro 4030, con cassa e bracciale oyster in acciaio, desiderato dai collezionisti per la singolare variazione di colore dei tre contatori posti sul quadrante, dovuta alla naturale ossidazione dell’argento, che lo rendono particolarmente ambito. Oltre ad altri Rolex, ci sono anche un Audemars Piguet Royal Oak Offshore Chronograph ref. 25770ST in acciaio e un raro Santos Dumont Louis Cartier Ultra-Thin.




Spilla in platino, punzonata Monture Cartier, con uno smeraldo colombiano da 3,10 carati posto al centro di un gioco di fasce in platino ricoperte da 8,20 carati di diamanti a taglio old cut e baguette
Spilla in platino, punzonata Monture Cartier, con uno smeraldo colombiano da 3,10 carati posto al centro di un gioco di fasce in platino ricoperte da 8,20 carati di diamanti a taglio old cut e baguette
Anello in platino con zaffiro Kashmir taglio cuscino del peso di circa 9ct contornato da diamanti taglio brillante e baguette per un totale di circa 1ct. Misura 50. Peso 11,10g. Certificato SSEF
Anello in platino con zaffiro Kashmir taglio cuscino del peso di circa 9 carati contornato da diamanti taglio brillante e baguette per un totale di circa 1ct. Misura 50. Peso 11,10g. Certificato SSEF
Pendente con smeraldo a goccia
Pendente con smeraldo a goccia
Anello in platino punzonato Bulgari con un diamante old cut centrale di circa 3 carati, contornato da diamanti taglio brillante e baguette per altri  circa 3 carati,
Anello in platino punzonato Bulgari con un diamante old cut centrale di circa 3 carati, contornato da diamanti taglio brillante e baguette per altri circa 3 carati,
Anello con smeraldo e diamanti
Anello con smeraldo e diamanti
Bracciale in platino con 5 zaffiri per un totale di 22 carati
Bracciale in platino con 5 zaffiri per un totale di 22 carati
Parure di Van Cleef & Arpels composta da anello e orecchini in platino con 14 carati di diamanti taglio brillante e 15 carati di rubini tondi
Parure di Van Cleef & Arpels composta da anello e orecchini in platino con 14 carati di diamanti taglio brillante e 15 carati di rubini tondi
FARAONE 17487
Smeraldo colombiano di 13 carati, avvolto da diamanti taglio baguette

Anello Cartier, con diamante fancy yellow ottagonale del peso di 3,09 carati
Anello Cartier, con diamante fancy yellow ottagonale del peso di 3,09 carati







Baselworld 2018, selezione e novità




Baselworld 2018 parte all’insegna della selezione. Ma le novità non mancano ♦︎

«Il mondo sta cambiando velocemente. Di fronte a questa sfida ci sono solo due alternative: ingigantirsi o concentrarsi. Noi abbiamo scelto di concentrarci». Le parole di Sylvie Ritter, managing director di Baselworld, hanno aperto la nuova edizione, la numero 101, della grande fiera dedicata a orologi e gioielleria di lusso. Anzi, sempre più di lusso, perché se Baselworld 2017 ha contato 135.000 visitatori totali, in calo dai 145.000 del 2016, a novembre il gruppo Mch, che organizza la fiera, ha annunciato che avrebbe dimezzato la lista degli espositori e ridotto la durata dell’evento di due giorni, in risposta alla fase di difficolta registrata dai player dell’orologeria elvetica (l’export di orologi svizzeri, però, dopo due anni di crisi ha ripreso a lievitare a +12,6% nei primi mesi 2018). Baselworld ha anche ridotto del 10% le tariffe per l’affitto degli stand.

Il risultato è che a Basilea ci sono circa 700 espositori, quasi dimezzati rispetto ai 1.300 del 2017, anno in cui erano già calati di 200 rispetto al 2016, ma avevano comunque attratto 106mila buyer e 4.400 giornalisti (tra cui quelli di gioiellis.com). Eppure, se nella orologeria non ci sono più brand come Movado o Eberhard, rimangono sempre nomi di primo piano come Rolex, Patek Philippe, il gruppo Swatch con i tanti suoi brand, alcuni dei quali, come Omega. C’è anche il gruppo Lvmh con Maison come Bulgari e Tag Heuer. E non mancano molti top brand della gioielleria da quelli fashion come Swarovski, fino all’haute joaillerie con Graff, de Grisogono o Harry Winston, Pasquale Bruni, fino a i piccoli ma con grande creatività come Alessio Boschi, ai marchi classici della gioielleria italiana, Nanis, Giovanni Ferraris, Annamaria Cammilli, Picchiotti, Fope, Leo Pizzo, Casato, tanto per citarne alcuni. Insomma, Baselworld è dimagrita, ma conserva sempre un bel po’ di fascino: i 101 anni li porta bene. Racconteremo nei prossimi giorni le novità.




Sylvie Ritter
Sylvie Ritter inaugura Baselworld 2018
Booth Swarovski
Booth Swarovski
Ingresso principale allo spazio espositivo di Baselworld
Ingresso principale allo spazio espositivo di Baselworld
Collana Swarovski
Collana Swarovski
Al lavoro nei booth
Al lavoro nei booth

Interno di Baselworld
Interno di Baselworld







Asta Bolaffi, ecco i risultati




Un diamante e il Rolex Daytona in primo piano all’asta Bolaffi a Milano ♦︎

Risultati interessanti per l’asta Bolaffi di gioielli e orologi programmata a Milano al Grand Hotel et de Milan. La giornata si è chiusa con oltre 1,5 milioni di realizzo totale, inclusi diritti, con decine di rilanci in sala e numerose telefonate da tutto il mondo, in particolare da Gran Bretagna, Stati Uniti, Israele e Cina. Il re dell’asta si è rivelato il Rolex Daytona 6239 corredato dal celebre quadrante Paul Newman. È stato venduto a 155.600 euro. Tra i preziosi, un diamante non montato, taglio smeraldo a gradini di 6,38 carati, colore H, purezza VS2 con certificato Gia, è stato battuto a 85 mila euro.

Tra i gioielli, gli orecchini pendenti in perle naturali a goccia e diamanti hanno segnato un prezzo di 52.500 euro, una spilla in rubini di provenienza birmana e diamanti raffigurante un bouquet stilizzato con fiori en tremblant è stata aggiudicata a 50 mila euro (partendo da una base di 12 mila), un anello con diamante rotondo di 5,55 carati (27.500 euro), una demi-parure in diamanti, smeraldi e zaffiri (25 mila euro) e un girocollo rivière con decori a tulipano ornato da diamanti di 33 carati complessivi (23.750 euro).

Interesse hanno suscitato i gioielli antichi e quelli degli anni Settanta, dalla spilla in stile archeologico Castellani della metà dell’Ottocento (15 mila euro) alla parure Boucheron in oro, tartaruga e crisoprasio (16.875 euro). F.G.





Diamante taglio smeraldo a gradini di 6,38 carati
Diamante taglio smeraldo a gradini di 6,38 carati

Anello con diamanti e rubini
Anello con diamanti e rubini
Rolex Daytona
Rolex Daytona
Spilla in rubini e diamanti
Spilla in rubini e diamanti
Anello con diamante Fancy Vivid Yellow di 3,66 carati
Anello con diamante Fancy Vivid Yellow di 3,66 carati
Orecchini in perle naturali e diamanti
Orecchini in perle naturali e diamanti
Demi-parure in diamanti, smeraldi e zaffiri
Demi-parure in diamanti, smeraldi e zaffiri

Girocollo rivière con decori a tulipano ornato da diamanti di 33 carati complessivi
Girocollo rivière con decori a tulipano ornato da diamanti di 33 carati complessivi







Diamanti e gioielli con Bolaffi




Diamanti e gioielli, più orologi, alla prima asta Bolaffi 2018 a Milano ♦︎

Tornano le aste di gioielli e orologi a Milano. A riprendere le vendite all’incanto è Bolaffi, che  martedì 20 marzo, al Grand Hotel et de Milan è pronta a battere una selezione di gioielli sia di orologi. I top lot dell’asta sono due diamanti non montati. Uno è a taglio smeraldo a gradini di 6,38 carati, colore H, purezza VS2 con certificato Gia (lotto 465). L’altro ha taglio ovale di 5,01 carati, colore H, purezza loupe-clean (lotto 464), ciascuno all’incanto a partire da 55 mila euro. Spicca anche un anello con diamante Fancy Vivid Yellow di 3,66 carati accompagnato da certificato Gia (lotto 463, da 80 mila euro).

Diamante taglio smeraldo a gradini di 6,38 carati
Diamante taglio smeraldo a gradini di 6,38 carati

Tra gli highlight del catalogo gioielli, Bolaffi segnala invece un paio di orecchini pendenti in perle naturali a goccia, una bianca e una grigia con  diamanti (lotto 458, base 20 mila euro). A seguire, una demi-parure in diamanti, smeraldi e zaffiri formata da girocollo e orecchini in oro bicolore con motivo a corolle di fiori snodate (lotto 459, base 20 mila euro), una spilla in rubini di provenienza birmana e diamanti a forma di bouquet stilizzato in platino, con stelo in diamanti taglio baguette ornati da corolle en tremblant (lotto 462, base 12 mila euro) e una parure di Boucheron in oro, tartaruga e crisoprasio degli anni Settanta (lotto 297, base 5 mila euro).

Anello con diamante Fancy Vivid Yellow di 3,66 carati
Anello con diamante Fancy Vivid Yellow di 3,66 carati

Tra i gioielli antichi figurano una spilla in oro giallo Castellani della metà dell’Ottocento in stile archeologico con intagli in corniola raffiguranti divinità (lotto 380, base 4 mila euro), un bracciale rigido in oro rosé con diamante taglio Vecchia Europa in scatola originale (lotto 260, base 7.500 euro) e due lunghe collane in platino con pendente/orologio in diamanti firmate Leroy (lotto 285, base 1.200 euro) e Cartier (lotto 381, base 3 mila euro).

Impreziosiscono la proposta alcuni objet de vertu (oggetti di particolare interesse per motivi di storia o lavorazione) settecenteschi provenienti da una nobile famiglia italiana, tra cui un raffinato uovo di Pasqua in agata con gabbia in oro giallo traforata, incisa con fiori e decorata dal motto Votre amitié fait ma seule felicité, cioè la vostra amicizia è la mia sola felcità (lotto 258, base 2 mila euro).

Spilla in rubini e diamanti
Spilla in rubini e diamanti

Rolex e Patek Philippe

Il catalogo orologi, composto da 169 lotti, spazia da pregiati e antichi modelli da tasca ai più moderni ed eleganti esemplari da polso con una ricca selezione di Rolex Daytona, presentati in numerosi materiali e referenze tra cui spicca l’inconfondibile 6239 corredato dal celebre quadrante Paul Newman (lotto 168, base 90 mila euro). Non mancano esemplari di punta delle altre maison svizzere, come il Patek Philippe Hour Glass in platino e diamanti agli indici (lotto 166, base 40 mila euro) e il Royal Oak Dual Time Audemars Piguet (lotto 165, base 6 mila euro).

Destinati agli appassionati del genere militare sono un Cronografo monopulsante Lemania (lotto 9, base 1.200 euro) e un Rolex MKII (lotto 66, base 700 euro), entrambi in dotazione alla Marina inglese durante la Seconda guerra mondiale.

Tra i pregiati esemplari da tasca infine si segnalano un orologio svizzero retrograde con calendario completo e meridiana sul retro, estremamente raro (lotto 156, base 11 mila euro) e un antico orologio inglese con automi e smalti firmato Dormer (lotto 155, base 7 mila euro). Federico Graglia

Rolex Daytona
Rolex Daytona

Asta
martedì 20 marzo 2018
Milano – Grand Hotel et de Milan, via Manzoni 29
ore 10, Gioielli
Ore 16:30, Orologi
Esposizione
Milano – Bolaffi, via Manzoni 7
da sabato 17 a lunedì 19 marzo 2018 (domenica inclusa), dalle 10 alle 18




Anello con diamanti e rubini
Anello con diamanti e rubini
Parure in oro, tartaruga e crisoprasio di Boucheron
Parure in oro, tartaruga e crisoprasio di Boucheron
Demi parure in smeraldi e zaffiri
Demi parure in smeraldi e zaffiri

Orecchini in perle naturali e diamanti
Orecchini in perle naturali e diamanti







Rocca brilla a Torino



Rocca (gruppo Damiani) rinnova la storica boutique di Torino ♦︎

Rocca (brand del gruppo Damiani) ha rinnovato la boutique torinese nella centrale via Roma, a Torino, 290 con un design coerente con il concept utilizzato in tutti i negozi della catena, compreso il flagship di Piazza Duomo a Milano. La boutique Rocca di Torino, narra la cronaca, ha avuto clienti come Giuseppe Verdi, Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello ed è stata punto di riferimento anche per i reali di Casa Savoia. «In questo nuovo progetto di Torino abbiamo voluto continuare con l’idea di innovazione che da qualche anno ci accompagna nel rifacimento delle nostre boutique, offrendo un’immagine elegante e coordinata. L’obiettivo è accogliere in un ambiente raffinato e conviviale un folto pubblico, che possa esplorare gli spazi con curiosità e senza impegno e che venga a scoprire i valori dell’arte orafa e orologiera, sotto la guida di un personale attento e competente. Da piemontese, penso che Torino sia una città splendida e in forte crescita, molto apprezzata dal pubblico internazionale: vogliamo che il negozio diventi un punto di riferimento nella città della Mole Antonelliana», ha commentato Giorgio Damiani, vicepresidente del Gruppo Damiani, che nel 2008 ha acquisito la catena Rocca.

La boutique di 400 metri quadri è distribuita su due piani, ha nove vetrine e propone una serie di marchi top: oltre a Damiani, ci sono Rolex, Omega, Breitling, Venini, Salvini, Bulgari, Blancpain, Lange & Sohne, Ulysse Nardin, Baume & Mercier, Longines, Bliss, Tissot.




Interno della boutique Rocca a Torino
Interno della boutique Rocca a Torino
La boutique Rocca di via Roma
La boutique Rocca di via Roma

Esterno della boutique
Esterno della boutique







Gobbi, una spirale lunga 175 anni



Gobbi compie 175 anni e lancia la sua prima collezione di gioielli ♦︎

Nel mondo, ha rilevato qualche anno fa una ricerca, poche grandi imprese riescono a superare i 40 anni di vita. Se, invece, si considerano le piccole aziende in Italia, la vita è ancora più breve: la media nazionale è di circa 12-13 anni.

Questa premessa serve a sottolineare un record, quello di una gioielleria che ha sede nel centro di Milano, proprio in piazza Duomo: Gobbi. L’azienda, infatti, detiene forse il Guinnes di longevità del settore: compie 175 anni. Non solo. A dispetto della veneranda età, Gobbi è arzilla, come ha dimostrato un eccellente dinner party organizzato al Castello Sforzesco di Milano per celebrare il compleanno, assieme a Rolex e Patek Philippe. Non solo: l’occasione è servita anche per lanciare Fairytale, la prima collezione di gioielli firmati Gobbi. La location era adeguata anche perché ricorda le origini dell’azienda, che sono legate al tempo in cui i castelli non erano solo meta turistica.

Quindi, dato che Gobbi rappresenta un unicum, vale la pena di ricordare la storia di questa impresa famigliare che affonda le sue radici nel 1842. Quella che segue è la ricostruzione della storia come la racconta dall’azienda stessa.

Nel 1842 Raimondo Gobbi, appassionato di orologeria, aprì a Modena, sotto il Portico del Collegio San Carlo, la sua bottega. L’attività veniva svolta con competenza ed impegno tali che già dieci anni dopo, nel 1852, il Gran Duca gli concesse di fregiarsi della qualifica di Orologiaro della Real Corte. All’epoca il commercio e l’assistenza riguardavano unicamente articoli da tasca e pendoleria. Il figlio minore, Giuseppe, contribuì con le sue competenze tecniche allo sviluppo dell’azienda e, nel 1896, si trasferì a Milano dove aprì la sua bottega sul Corso Vittorio Emanuele II, insignita oggi anche dell’onorificenza di Boutique Storica. In quel periodo la nipote Adriana sposò Luigi Pozzolini, un intraprendente rappresentante di marche orologiaie che subentrò nella direzione del business di famiglia. I pronipoti Aldo e Gastone si impegnarono in azienda fin dai primi anni Trenta, decretandone il definitivo successo e ottenendo il primato nel commercio di orologeria svizzera in Italia. Fu con loro che vennero successivamente aggiunte l’oreficeria e la gioielleria interne e con loro prese forma l’attività come la conosciamo oggi. Purtroppo la prima sede venne distrutta durante il secondo conflitto mondiale ma, forti della storia e del percorso intrapreso fino a quel momento, il 4 settembre 1949 venne inaugurata l’attuale boutique che, ancora oggi gode degli arredi originali dell’epoca e di un suo laboratorio tecnico al piano superiore. Attualmente l’azienda è gestita da Luca Pozzolini Gobbi, figlio di Gastone, e da sua figlia Serena.

Insomma, un’azienda storica che, però, ancora oggi è attiva e attenta ai trend attuali. «Possiamo affermare con orgoglio di essere un punto di riferimento molto importante per la clientela milanese e oggi anche per quella internazionale, un piccolo ed esclusivo salotto nel quale poter scegliere il proprio oggetto del desiderio», è il commento di Serena Pozzolini Gobbi. «Vogliamo portare avanti la nostra filosofia e promuovere la nostra tradizione come abbiamo fatto sino ad oggi, rimanendo sempre fedeli al principio di non sacrificare mai la qualità per l’effimero e assicurando sempre la massima serietà e competenza. Siamo infatti convinti che dietro a un orologio di pregio non ci siano solo dei meccanismi perfetti, ma anche un servizio altrettanto preciso e puntuale. La passione per gli orologi ha naturalmente influenzato la nostra personale visione nella creazione di questa linea di gioielli. C’è un connubio molto sottile fra anima e corpo, fra pensiero e raziocinio, tra creatività e realizzazione. Abbiamo trovato nella spirale il simbolo perfetto per rappresentare il dna della nostra azienda e della nostra secolare tradizione».

La collezione Fairytale comprende 20 pezzi tra collane, anelli, orecchini e ciondoli, dalle forme morbide e dalle linee sinuose caratteristiche della spirale, un simbolo universale che coniuga l’idea del movimento continuo dell’orologio con quello più classico dell’immortalità.




Pendente in oro e diamanti della collezione Fairytale
Pendente in oro e diamanti della collezione Fairytale
Orecchino in oro rosa e diamanti bianchi della collezione Fairytale
Orecchino in oro rosa e diamanti bianchi della collezione Fairytale
Gioielli indossati della collezione Fairytale
Gioielli indossati della collezione Fairytale
Serena Pozzolini Gobbi al dinner party al Castello Sforzesco
Serena Pozzolini Gobbi al dinner party al Castello Sforzesco
Festa al Castello Sforzesco, a Milano
Festa al Castello Sforzesco, a Milano
Luca Pozzolini Gobbi, accanto al ritratto del fondatore Romualdo Gobbi
Luca Pozzolini Gobbi, accanto al ritratto del fondatore Romualdo Gobbi
La boutique Gobbi
La boutique Gobbi
Interno della boutique Gobbi
Interno della boutique Gobbi







Christie’s per noi (online)

Gioielli di spicco all’asta, ma solo online: Christie’s annuncia Spring Jewels, una vendita solo sul web, per il periodo che va dal 6 al 20 maggio. In catalogo gioielli contemporanei e orologi  di lusso. Tutti pezzi firmati da brand famosi, come Bulgari, Chanel, Cartier, Rolex e Tiffany. In tutto, vanno all’asta 70 lotti. La vendita comprende anche gioielli dai prezzi più accessibili, rispetto alle valutazioni top delle aste milionarie. Tra i pezzi pregiati, un bracciale di zaffiri e diamanti firmato da Sutra e l’anello Power, di Diane von Furstenberg per H. Stern (stima 18-24mila euro), un anello con peridoto e tanzanite di Chanel, (stima: 3000-5.400 euro), e una collana di diamanti con ciondolo Frou Frou, di Boucheron (stima: 6.000 -8.400 euro). Per partecipare all’asta potete cliccare qui. F.G.  

Bracciale firmato Sutra. Stima: 18-24mila euro
Bracciale firmato Sutra. Stima: 18-24mila euro
Bracciale Alhambra, firmato  Van Cleef & Arpels. Stima: 6.000-5.400 euro
Bracciale Alhambra, firmato Van Cleef & Arpels. Stima: 6.000-5.400 euro
Diamond Frou Frou pendant necklace, di Boucheron. Stima: 6.000-8.400 euro
Diamond Frou Frou pendant necklace, di Boucheron. Stima: 6.000-8.400 euro
Anello con peridodto e diamante frou-frou. Firmato Boucheron. Stima: 3.600-6.000 euro
Anello con peridodto e diamante frou-frou. Firmato Boucheron. Stima: 3.600-6.000 euro
Orecchini Cerchi, di Bulgari. Stima: 4.200-5.400 euro
Orecchini Cerchi, di Bulgari. Stima: 4.200-5.400 euro
Orecchini di stavorite a forma di piuma. Stima: 1.200-1.500 euro
Orecchini di stavorite a forma di piuma. Stima: 1.200-1.500 euro

ukChristie’s for all (online) 

Jewels prominent auction, but only online: Christie’s announces Spring Jewels, a sale only on the web, for the period May 6 to 20. In the catalog there are contemporary jewelry and luxury watches. All pieces are from famous brands, such as Bulgari, Chanel, Cartier, Rolex and Tiffany. In all, 70 lots to be auctioned. The sale also includes jewelry with more affordable prices compared to the assessments of the other  millionaire auction. Among the valuable pieces, a bracelet with sapphires and diamonds signed by Sutra and Power ring, by Diane von Furstenberg for H. Stern (estimate 18-24 thousand euro), a ring with peridot and tanzanite Chanel (estimate: 3000 – € 5,400), and a diamond Frou Frou pendant necklace, by Boucheron (estimate: € 6.000 -8400). To participate in the auction please click here.

france-flagChristie’s pour tous (online)

Bijoux de premier plan aux enchères, mais seulement en ligne: Christie annonce le printemps bijoux, une vente uniquement sur ​​le web, pour la période 6-20 mai. Dans le catalogue il ya bijoux contemporains et des montres de luxe. Toutes les pièces sont de grandes marques, comme Bulgari, Chanel, Cartier, Rolex et Tiffany. En tout, 70 places aux enchères. La vente comprend également des bijoux avec des prix plus abordables par rapport aux évaluations de l’autre enchère millionnaire. Parmi les pièces de grande valeur, un bracelet de saphirs et de diamants signés par Sutra et la bague Power, par Diane von Furstenberg pour H. Stern (estimation de 18 à 24000 euros), une bague avec péridot et tanzanite de Chanel (estimation: 3000 – € 5400), et un diamant Frou Frou avec pendentif, par Boucheron (estimation: € 6,000 -8,400). Pour participer à la vente aux enchères s’il vous plaît cliquez ici.

german-flagChristie’s für alle (online) 

Juwelen prominente Auktion, aber nur online: Christie’s kündigt Frühling Juwelen, nur auf der Bahn einen Verkauf, für die Zeit von 6. bis 20. Mai im Katalog gibt es zeitgenössischen Schmuck und Luxus-Uhren.. Alle Stücke sind von bekannten Marken wie Bulgari, Chanel, Cartier, Rolex und Tiffany. Insgesamt 70 Lose versteigert werden. Der Verkauf umfasst auch Schmuck mit günstigeren Preisen im Vergleich zu den Einschätzungen der anderen Millionär Auktion. Zu den wertvollsten Stücke, ein Armband mit Saphiren und Diamanten-Sutra und Netzring unterzeichnet, von Diane von Furstenberg für H. Stern (Schätzung 18-24.000 Euro), einem Ring mit Peridot und Tansanit Chanel (Schätzpreis: 3.000 – 5.400 €) und ein Diamant-Halskette Frou Frou, von Boucheron (Schätzpreis: 6,000 € -8.400). Um an der Auktion teilzunehmen, klicken Sie bitte hier.

flag-russiaКристи для всех (онлайн) 

Драгоценности видный аукцион, но только на сайте: Кристи объявляет Весна Jewels, продажи только в Интернете, на период 6 мая по 20 В каталоге есть современный ювелирные изделия и роскошные часы.. Все произведения являются от известных брендов, таких как Bulgari, Chanel, Cartier, Rolex и Tiffany. В целом, 70-лотов предстоящих торгов. Продажа также включает ювелирные изделия с более доступным ценам по сравнению с оценками другой миллионер аукциона. Среди ценных экспонатов, браслет с сапфирами и бриллиантами, подписанных Сутры, мощность кольца, Дианой фон Фюрстенберг для H. Stern (эстимейт 18-24 тысяч евро), кольцо с перидот и танзанита Chanel (эстимейт: 3000 – € 5400) и алмаз Фру ​​Фру ожерелье, по Boucheron (оценка: € 6.000 -8400). Для участия в аукционе, пожалуйста, нажмите здесь.

spagna-okChristie’s para todos (en línea) 

Joyas subasta prominente, pero sólo en línea: Christie’s anuncia Joyas de primavera, una venta sólo en la web, para el período 06 al 20 05 En el catálogo hay joyería contemporánea y relojes de lujo. Todas las piezas son de marcas famosas, tales como Bulgari, Chanel, Cartier, Rolex y Tiffany. En total, 70 lotes que se subastarán. La venta también incluye joyas con precios más asequibles en comparación con las evaluaciones de la otra subasta millonaria. Entre las valiosas piezas, un brazalete de zafiros y diamantes firmados por Sutra y anillo de poder, de Diane von Furstenberg para H. Stern (estimar 18-24.000 euros), un anillo con peridoto y Chanel tanzanita (estimado: 3.000 – € 5.400), y un diamante Frou Frou collar pendiente, por Boucheron (estimado de venta: € 6,000 -8,400). Para participar en la subasta por favor haga clic aquí.

Il bracciale per la Rolex mania

Un bracciale per i più o le più sportive. Si chiama Icon e lo propone Tecnochic, giovane brand che dedica «a tribute to a great watch» ed in particolare alle lunette del Re degli orologi. Che Tecnochic non può nominare senza incorrere in battaglie legali, ma è Rolex, maison che ha come simbolo proprio una corona. Il design del bracciale, infatti, ricorda la ghiera del classico Rolex Gmt Master, blu e rossa. Il bracciale è però disponibile anche in altre varianti: in acciaio monocolore, nero e silver, oppure blu e verde. Chissà se piacerà ai cultori del Re degli orologi. Matilde de Bounvilles

Icon, il bracciale di Tecnochic
Icon, il bracciale di Tecnochic. Prezzo: 49 euro

 

 

Il classico Rolex Gmt Master
Il classico Rolex Gmt Master