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Crieri lancia l’e-shopping ibrido, con sconto

Il passo è inevitabile: i marchi di gioielleria non possono più evitare il canale di vendite online. Lo indicano i dati di vendita in tutto il mondo. Così anche Crieri, brand di gioielleria di Valenza lancia il proprio e-shop, vetrina digitale per raggiungere gli acquirenti anche da uno smartphone, tablet o computer. La nuova piattaforma di Crieri comprende le collezioni più iconiche del marchio, come le collane e i bracciali tennis della linea Icon, i diamanti protagonisti della collezione Pura, la dinamicità e il movimento dei monili della collezione Ritmo e i colori preziosi e contemporanei della collezione Rainbow.

E-shopping collezione Ritmo
E-shopping collezione Ritmo

L’azienda non intende, però, tralasciare i canali di vendita più tradizionali, ma aggiungere semplicemente una nuova rete di distribuzione. L’e-shop promette flessibilità grazie alla possibilità di scegliere tra le modalità di ricezione dei gioielli: si possono ritirare da uno dei rivenditori del brand oppure a casa, tramite corriere: una cooperazione tra canale digitale e fisico.

Anello in oro rosa con diamante taglio brillante
Anello in oro rosa con diamante taglio brillante, collezione Pura

Il ritiro in negozio permette di aggiungere l’assistenza di personale qualificato, ma non solo: chi ritirerà il gioiello presso un punto vendita otterrà uno sconto del 10% sull’acquisto. Una decisione che sembra attraente per chi acquista e, allo steso tempo, concede al retailer di ricavare il proprio margine sulla vendita, come se l’acquisto si fosse concluso in negozio.

Il lancio del punto vendita Crieri nello store Brian & Barry, a Milano
Il lancio del punto vendita Crieri nello store Brian & Barry, a Milano

La nostra nuova piattaforma e-commerce si pone l’obiettivo di diventare un anello di congiunzione tra il cliente finale e i retailer che oggi ci rappresentano sul territorio. Si tratta di un vero strumento di servizio che mettiamo a disposizione del cliente intermediario e del cliente finale. Abbiamo concepito il sito come una sorta di hub, un contenitore di informazioni utile all’intera filiera che unisce l’approccio commerciale e di marketing e che siamo certi troverà terreno fertile presso tutti i nostri interlocutori.
Michela Saracino, direttore generale di Crieri

Michela Saracino
Michela Saracino

Le opportunità per i gioiellieri

I rivenditori Crieri potranno offrire la propria disponibilità al ritiro dei gioielli in store degli acquisti online attraverso un’area a loro riservata sul sito. Registrandosi sulla piattaforma, i distributori avranno una pagina personale dove poter inserire informazioni e immagini del proprio negozio. Attraverso quest’area riservata, potranno accedere a contenuti esclusivi, e materiali utili alla promozione del brand, partecipare a videolezioni e webinar di approfondimento o formazione e ricevere le comunicazioni del marchio attraverso un canale privilegiato.

Area riservata ai gioiellieri
Area riservata ai gioiellieri







Diamanti al dettaglio online con Dimexon




Dimexon è uno dei principali intermediari di De Beers, con uffici vendite in tutto il mondo. La società è specializzata in diamanti taglio rotondo ed è partner di molte case di orologeria e gioielleria più quotate. L’azienda, fondata nel 1966 da Pankaj Mehta e ora azienda familiare di seconda generazione, tratta sono diamanti naturali tracciabili, di provenienza etica. Ora Dimexon lancia un nuovo servizio: un canale digitale specializzato nella fornitura di diamanti piccoli e non certificati, etici e tracciabili, senza alcun ordine minimo. Un servizio che può essere interessante per i gioiellieri di piccole dimensioni. Come spiega a gioiellis.com Vishal P. Mehta, director di Dimexon.

Vishal P. Mehta, director of Dimexon
Vishal P. Mehta, director of Dimexon

Quali sono le caratteristiche del nuovo servizio?

Il nostro nuovo sito e-tail (electronic retailing) per il B2B è un mercato digitale in cui professionisti possono ordinare diamanti naturali completamente tracciabili, perfettamente calibrati semplicemente, come qualsiasi altro acquisto online. Sul sito offriamo più di 120 tipi di diamanti rotondi bianchi e, soprattutto per le piccole imprese, non esiste un ordine minimo. Tutti i nostri diamanti sono tagliati e lucidati internamente presso la nostra sede di Coimbatore, in India, e quindi controllati e spediti dal nostro ufficio Dimexon ad Anversa. Il sito e-tail sarà focalizzato sul mercato europeo.

A chi è rivolto il servizio?

Nel corso degli anni, abbiamo assistito a un aumento della domanda di ordini più piccoli e ci siamo resi conto che c’era una parte del mercato che non veniva servita adeguatamente dall’industria dei diamanti. Il lancio del sito e-tail è stata una reazione a questo: uno spazio digitale in cui i nostri clienti possono ordinare nella quantità di cui hanno bisogno, che si tratti di un ordine all’ingrosso o solo di poche pietre per un design su misura. In questo modo, tutti i gioiellieri, gli orologiai, i designer e le officine possono ora accedere alla nostra fornitura di diamanti naturali di alta qualità, completamente tracciabile e coerente. Riteniamo che questa sia una svolta per l’industria della gioielleria.

Che tipo di gemme è in vendita?

I clienti possono selezionare 40 diverse calibrazioni in 13 diversi livelli di qualità, un’offerta relativamente ampia. È importante notare che vendiamo solo diamanti naturali e abbiamo un rigoroso processo di test per assicurarci di poterlo garantire.

Screenshot del servizio di shopping Dimexon
Screenshot del servizio di shopping Dimexon

C’è un ordine minimo?

Il nuovo sito e-tail di Dimexon non ha un ordine minimo, che è uno dei nostri principali USP (Unique Selling Proposition, vantaggio rispetto alla concorrenza) e una caratteristica innovativa della nostra offerta. Riteniamo che questo ci renda il primo grande produttore di diamanti a offrire diamanti tracciabili senza un ordine minimo, livellando così il campo di gioco per i marchi più piccoli e indipendenti.

Come avviene l’acquisto online? La carta di credito è sufficiente?

L’esperienza del cliente è molto semplice. Chiunque azienda può registrarsi e una volta che un cliente si è registrato e ha superato i nostri controlli KYC (Know Your Customer), può utilizzare il nostro innovativo sito con la stessa facilità con cui si farebbe con qualsiasi altro sito web online. Accettiamo carte di credito come principale forma di pagamento.

I diamanti sono certificati? Da chi?

Poiché trattiamo esclusivamente diamanti di piccolo taglio naturali, le pietre non sono certificate: questo è lo standard in tutto il settore per i diamanti più piccoli. Tuttavia, tutti i nostri diamanti sono sottoposti a controlli di qualità rigorosi e siamo conosciuti per la nostra qualità oltre a essere in grado di garantire che tutti i nostri diamanti siano naturali. Anche se il lancio del sito di e-tail potrebbe significare che alcuni gioiellieri sentono parlare di noi per la prima volta, Dimexon è stato lanciata nel 1966 e l’azienda si è costruita una solida reputazione come fornitore di fiducia di alcuni dei più noti grandi marchi di lusso del industria, che si affida a noi per fornire loro diamanti di prima qualità.

Analisi delle gemme nel laboratorio di Demexon
Analisi delle gemme nel laboratorio di Demexon

C’è molta attenzione sull’origine etica delle gemme. Qual è la vostra politica?

C’è davvero attenzione, e questo è giusto. Un approccio etico alla produzione di diamanti è qualcosa che è stato al centro della nostra attività da quando abbiamo iniziato nel 1966, un periodo in cui poche aziende parlavano di etica. Pertanto, non abbiamo una politica, ma un’intera attività che è stata costruita attorno a sostenibilità, tracciabilità ed etica. Poiché siamo un fornitore completamente integrato, acquistiamo diamanti grezzi dai nostri fornitori di fiducia, come De Beers Group e Rio Tinto, quindi eseguiamo ogni altra attività internamente presso il nostro stabilimento e quindi vendiamo direttamente ai gioiellieri, riducendo così al minimo il numero di passaggi. Oltre alla tracciabilità, abbiamo un profondo rispetto per il nostro personale e per l’ambiente. Creiamo un luogo di lavoro sicuro e attento per il nostro personale, composto per oltre l’87% da donne, e ci assicuriamo di mantenere la nostra impronta di carbonio il più bassa possibile attraverso pratiche eco-compatibili, come la raccolta dell’acqua piovana. La nostra responsabilità aziendale è profondamente radicata nella nostra filosofia aziendale. Siamo un De Beers Global Sightholder dal 1976, andando al di là delle sue rigide regole sull’etica, la prudenza finanziaria e l’adesione al Kimberley Process. Siamo anche un Rio Tinto Select Diamantaire e un membro fondatore di The Responsible Jewellery Council. Siamo completamente conformi alle norme antiriciclaggio e siamo firmatari volontari dell’Ifrs dal 2006. In qualità di prima azienda di diamanti a sottoscrivere gli standard Ifrs, Dimexon ha aperto la strada. A tempo debito, De Beers ha richiesto a tutti i suoi Sightholder di seguire l’esempio per migliorare la trasparenza finanziaria e la stabilità del settore dei diamanti. Usiamo la nostra reputazione e la nostra reputazione non solo per avvantaggiare la nostra stessa azienda, ma per ispirare le organizzazioni dell’industria dei diamanti a seguire il nostro esempio.

Quali sono i tempi di consegna delle pietre?

Dimexon offre la spedizione lo stesso giorno o il giorno successivo con un tempo di consegna da tre a cinque giorni.

Tutti i diamanti hanno lo stesso taglio?

Offriamo solo diamanti da melee (sotto 0,15 carati) rotondi naturali sul nostro nuovo sito e-tail, ma abbiamo esperienza nell’offrire altri tagli nel nostro core business.

Controllo qualità e selezione dei diamanti
Controllo qualità e selezione dei diamanti

Per un privato quale delle famose quattro C (carati, colore, purezza e taglio) è più importante nella scelta?

Per i diamanti più grandi, tutti i laboratori analizzano il taglio e forniscono un grado di taglio sul loro certificato. Per i diamanti più piccoli, questo è più impegnativo, poiché in genere non viene fornita alcuna certificazione. L’unica caratteristica distinguibile quando si confronta un lotto di piccoli diamanti ben tagliati e mal tagliati è che le pietre ben tagliate avranno più brillantezza e quindi emetteranno un riflesso più brillante. Questo è semplicemente perché le sfaccettature sono tagliate ad angoli precisi, consentendo così alla luce di riflettere in modo ottimale. Quindi, se state acquistando piccoli diamanti, come quelli sul nostro sito di coda elettronica, darei la priorità a un ottimo taglio.
Qual è la vostra opinione sui diamanti sintetici, realizzati in laboratorio?

Nell’industria della gioielleria c’è posto sia per i diamanti coltivati in laboratorio che per i diamanti naturali: possono coesistere, poiché ogni categoria soddisfa le esigenze dei requisiti del mercato in parallelo. I diamanti coltivati in laboratorio sono il prodotto della tecnologia e quindi, a mio avviso, sono una buona soluzione per accessori di moda e categorie di gioielli che non si basano su un valore duraturo e non incorporano altri materiali di qualità d’investimento.

Analisi dei diamanti
Analisi dei diamanti






Le gioiellerie scompariranno?

Le gioiellerie sono destinate a scomparire? Il digitale soppianterà la vendita diretta? Un’indagine ha scoperto che… ♦︎

Nel 2039, tra venti anni, esisteranno ancora le gioiellerie? Probabilmente sì, ma saranno meno e, forse, diverse a quelle che ci sono oggi. Di sicuro, dati alla mano, è in atto una mutazione profonda che, per la verità, coinvolge tutto il settore retail.

I dati relativi all’Italia, e messi a fuoco da Federpreziosi, sono simili, con piccole varianti, a quelli degli altri Paesi occidentali: il declino del negozio fisico è evidente, ma non sempre significa una minore vendita di gioielli. Le statistiche relative all’Italia sono state presentate durante VicenzaOro nell’ormai classico Digital Talks, formula ideata da Federpreziosi Confcommercio e Ieg: incontri con gli operatori che servono, appunto, a guardare avanti soprattutto in relazione alle trasformazioni della società. Come il mondo digitale, di cui fa parte gioiellis.com, e che rappresenta il mutamento radicale che attraversa tutta l’economia.

La storica gioielleria Schreiber, a MIlano
La storica gioielleria Schreiber, a MIlano

La ricerca realizzata da Federpreziosi, in collaborazione con Format Research, scatta una fotografia del settore. In Italia operano oltre 14.600 gioiellerie che danno lavoro a quasi 37.000 addetti. Ma la contrazione è consistente: in sette anni, dal 2012 a oggi, il comparto ha perso quasi 1.000 imprese e oltre 3.000 addetti. Secondo l’analisi, le principali ragioni del calo del numero delle gioiellerie è causato dalla progressiva riduzione dei consumi e dall’avvento del commercio elettronico, che nel 2019 produrrà in Italia ricavi superiori ai 30 miliardi di euro, contro gli 11 miliardi del 2012. Insomma, una tenaglia micidiale: gli italiani spendono meno e, allo stesso tempo, fanno acquisti sempre più spesso attraverso internet.

Gioielleria Lo Scarabeo d'Oro, a Milano
Gioielleria Lo Scarabeo d’Oro, a Milano

La ricerca indica anche che le gioiellerie che hanno scelto anche la strada digitale si rivelano più efficienti dal punto di vista commerciale. I ricavi medi di una gioielleria in Italia oscillano tra i centomila ed i cinquecentomila euro, ma quando la gioielleria opera sul web, gli affari lievitano e si passa tra i cinquecentomila e il milione di euro. Però, attenzione, non basta avere un sito web: il 10,7% delle delle gioiellerie non raggiunge i 50.000 euro di fatturato e il 4,1% ha, inutilmente, un sito internet. Lecito domandarsi come questi retailer che denunciano un giro d’affari così modesto possano continuare a stare sul mercato. Stesso discorso per le gioiellerie tra 50.000 e 100.000 euro di ricavi, range che corrisponde anche in questo caso al 10,7% delle gioiellerie. E di questi chi ha un sito web è il 5,4%, cioè circa una gioielleria su 20 e non sembra serva a molto.

La gioielleria Mimì
La gioielleria Mimì

Certo, per una gioielleria avere il sito web è inevitabile. Ma a patto di vendere un prodotto che ha già un’immagine consolidata. Se il gioiello è sconosciuto o comunicato male dal produttore, il distributore potrà fare poco. E questo dipende dalle aziende che producono gioielli, che devono far conoscere le proprie collezioni anche con l’utilizzo di siti internet e social network. Ma, diciamo la verità: la situazione è scoraggiante. A parte i grandi marchi, spesso i siti internet dei gioiellieri sono brutti, non aggiornati, addirittura respingenti. Sembra incredibile che aziende legate al mondo del lusso non facciano attenzione all’immagine e, anzi, spesso ignorino l’aspetto della comunicazione, ma è la pura verità. Ne sa qualcosa chi, come gioiellis.com, è a contatto con le aziende di gioielleria: ci sono imprenditori che non sanno neppure che cosa è un press kit, con materiale fotografico e press release per i giornalisti. Un deficit di capacità di marketing che, francamente, appare sbalorditivo.

Gobbi, un'istituzione di Milano
Gobbi, un’istituzione di Milano

Ma c’è anche un altro errore capitale: quello di chi crede troppo a internet. O, meglio prende per buone le mode che attraversano il web. Come l’incredibile successo di blog e blogger. Certo, spesso questi hobbisti digitali, di solito sovvenzionati dalle aziende in vario modo, vantano migliaia di seguaci (che poi spesso sono fasulli). Ma questi follower sono possibili acquirenti di gioielli? Oppure sono semplicemente utilizzatori tossicodipendenti del cellulare che distribuiscono cuoricini a tutti su Instagram? Qual è il valore aggiunto dei post che si trovano su Instagram o Facebook? Lo scoprirete, il tempo è galantuomo.

Clienti abituati agli acquisti tradizionali
Clienti abituati agli acquisti tradizionali