Ci sono vini che sono considerati dei gioielli. Ma ci sono anche gioielli realizzati in simbiosi con l’origine del vino, la pianta della vite. Ma non solo. L’idea di unire la tradizione con la gioielleria è di Grégoire Maret, svizzero dell’Alto Vallese, che ha dato vita alla Maison Pierre d’Alexis. L’idea è davvero diversa dal solito: pezzi di gioielleria che contengono un cuore di antico legno, realizzati a partire da ceppi di vite. La pianta si trasforma in un lingotto da lavorare, modellare e ricoprire con metallo prezioso, in alcuni casi con l’aggiunta di gemme.
Il risultato si chiama Cep de Coeur, la prima collezione di ciondoli realizzati a partire da un ceppo di vite, prodotto in un numero limitato. Un’idea nata nel 2019, durante una mostra sul tema della pianta della vite. Il designer, che è diplomato all’École Technique de la Vallée de Joux, ha pensato di trasformare il ceppo della vite in un materiale prezioso. Ma, in realtà, raggiungere l’obiettivo non è stato facile. Per riuscirci ha chiesto aiuto all’Università bernese di scienze applicate di Bienne, dove un team stava lavorando a un processo per densificare il legno da utilizzare come materiale da costruzione. Il tronco viene rifilato, impregnato con una resina sintetica, riscaldato ad alta temperatura e compresso. Ne risultano piccoli blocchi di circa tre centimetri. A quel punto il materiale è solido come una pietra e può essere lavorato come un gioiello.