Argento e ottone placcato oro costituiscono gli elementi che compongono il menu di Sovrani, brand italiano di bijoux e gioielli a prezzo accessibile. Catene, pietre e cristalli, geometrie semplici e immediate sono utilizzate per collezioni che possono incontrare subito il favore del pubblico sono gli elementi distintivi del marchio. I gioielli sono realizzati a Recanati, cittadina della regione Marche (Italia) è famosa come patria del poeta Giacomo Leopardi, ma anche per la sua produzione di oggetti e gioielli in argento.
Sovrani è nata nel 1996 diventando in pochi anni il riferimento per gli articoli regalo in argento 925 e, dal 2010 anche di bijoux, con la sua prima collezione di gioielli in argento. Nel 2013, poi, gli imprenditori Sandro e Silvano Bravi, hanno riunito tre aziende recanatesi del settore (Valenti, Mida e Sovrani) sotto lo stesso tetto, con attività integrate di back-office, produzione, logistica e distribuzione. Un’operazione che ha reso Sovrani un’azienda più competitiva.
Emi&Eve, give peace a chance
Nuovi gioielli di Emi&Eve, il brand di una designer italiana nato a Londra per aiutare la popolazione cambogiana ♦︎
I gioielli Emi&Eve nascono dalla creatività di una giovane designer, Cassandra Postema, diplomata in Fashion and Textile Design al Central St. Martin College di Londra. Un viaggio in Cambogia le ha cambiato la vita e le ha donato la giusta ispirazione per avviare un progetto caratterizzato da eccellenza nel design, innovazione e responsabilità sociale. Non a caso il nome del marchio di gioielleria aggiunge un esplicito payoff: Bombs to Beauty. Come trasformare le armi in qualcosa di bello, insomma.
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Cassandra ha quindi deciso di creare una opportunità attraverso i gioielli realizzati in Cambogia e ispirati alla natura e alle filosofie orientali. Gli artigiani che lavorano per Emi&Eve utilizzano il metallo recuperato dagli agenti della Cmac (Cambodia Mine Action Centre) e dai pescatori del luogo. Il materiale di base utilizzato in tutte le collezioni è l’ottone, derivato dal riciclo di residuati bellici estratti dal suolo cambogiano. L’ottone è poi placcato in oro per mantenere il colore inalterato nel tempo, in alcuni casi con l’aggiunta di pietre naturali e non trattate.
Leda Madera, l’ottone fashion di Giulia Tordini
Giulia Tordini, fondatrice e creative director del marchio milanese Leda Madera, lancia una collezione di gioielli in ottone placcato oro. Sono gioielli dal volume consistente, con linee morbide, che possono suggerire uno stile vagamente retrò. Sono in vendita su diversi negozi online. Leda Madera è un brand milanese che deve molto al mondo della moda, ma punta al lato accessori. Lei, infatti, fa parte di una famiglia specializzata nel settore fashion: il padre, Piero Tordini, ha disegnato scarpe e ora gestisce lo showroom Marcona 3 a Milano. La sorella maggiore, Giorgia, è co-fondatrice dell’etichetta cool-girl The Attico. Quasi inevitabile, insomma, che anche Giulia si occupasse di moda e accessori.
Marchigiana di origine, milanese d’adozione, Giulia Tordini ha frequentato il corso triennale all’Istituto Europeo di Design. La collezione include aggiornamenti della prima collezione Realease 1 e della nuova linea Release 2. Pare siano ispirati alle protagoniste del film Thelma & Louise. Ma, a dire il vero, sembrano più legati allo stile dell’Art Déco, che ha qualche decennio in più delle due scavezzacollo cinematografiche. A proposito, Leda Madera prende il nome dalla nonna, alla quale Giulia Tordini è molto legata.
Timex in quattro versioni con Essex
Orario a stelle e strisce con la nuova linea Essex di Timex. Il brand di orologeria americano che è riuscito a proporre un interessante rapporto prezzo-qualità, propone una serie di quattro orologi al quarzo, che sintetizzano le qualità del marchio. Va ricordato, per chi non lo conosce l’episodio avvenuto durante una diretta televisiva del 1960, quando un orologio Timex demolito non ha smesso di ticchettare. Non solo: gli orologi del brand hanno anche viaggiato nello spazio nel 1966 e hanno ottenuto per questo la certificazione Nasa. I nuovi muscolosi orologi Timex mostrano una cassa in ottone a basso contenuto di piombo che, con ghiera ottagonale e proteggi corona, monta un bracciale d’acciaio inossidabile con chiusura déployante.
Sul quadrante, indici luminescenti e la cifra araba ad indicare le ore 12. La versione solo tempo degli orologi propone due modelli con una cassa ultra sottile di 8 millimetri di spessore, e diametro di 40 millimetri. Sono proposti nella versione color acciaio e quadrante blu con dettagli arancioni (109 euro) oppure con finitura color oro giallo e quadrante nero con dettagli bianchi (119 euro). L’orologio con cassa del diametro di 44 millimetri mostra sul quadrante nero la funzione data a ore 3 (109 euro). Completa la linea il modello animato da un movimento multifunzione che si caratterizza per la cassa del diametro di 44 millimetri color acciaio come il bracciale e il quadrante blu (119 euro). Tutti i modelli della linea Essex sono impermeabili fino a 50 metri.
Informazioni tecniche
Cassa: acciaio – 40 mm oppure 44 mm
Movimento: quarzo sollo tempo o multifunzione
Quadrante: nero o blu.
Bracciale: acciaio inossidabile con chiusura déployante
Impermeabilità: 50 metri
Lusso giallo per Michael Kors
Ottenere il lusso senza fare arrabbiare il portafogli. Un sogno, forse. Ma è anche quello che si propone la cosiddetta fashion jewelry, cioè quei bijoux firmati da grandi case di moda che non vogliono competere con l’alta gioielleria ma, piuttosto, diventare un complemento per le proprie scelte in materia di abito. Michael Kors è uno di questi marchi. Il brand americano ha da tempo scelto Fossil per realizzare le sue collezioni di gioielleria accessibile, cioè non troppo costosa, che punta più sulla valorizzazione del brand piuttosto che sui materiali con cui sono composti anelli, bracciali, collane e orecchini.
Anche per l’autunno 2022 Michael Kors ricorre a questa formula: apparire è meglio di essere. I gioielli proposti sono anche questa volta caratterizzati dalle lettere M e K, le iniziali del nome del designer. Le lettere diventano, come è stato per Louis Vuitton, esse stesse un motivo grafico che ricorre, per trasformarsi in elemento dei gioielli, realizzati in ottone lucido con l’aggiunta di cubic zirconia bianchi.
Create il vostro anello d’oro in 3D (è facile)
Internet offre molte possibilità: per esempio, quella di progettare e realizzare gioielli in argento, oro, bronzo o titanio in 3D ♦
Se qualche volta avete sognato di creare un anello d’oro, oppure argento o bronzo, sappiate che ora è possibile, senza muoversi da casa. Basta avere un computer e la connessione a internet. L’idea è di Jweel, una start-up che ha lanciato il suo primo sito web dedicato alla creazione e alla stampa di gioielli in 3D. Sono gioielli di metallo, non di plastica. Possono essere d’oro, d’argento, in ottone, in titanio o di acciaio. Si può creare un anello con un design a vostra scelta, anche di fantasia, con una personalizzazione. Magari legato alla data di un compleanno, di un nome, di un anniversario.
Oppure si può scegliere e modificare uno dei tanti modelli proposti (sono decine). Ma si possono anche guardare e scegliere le creazioni degli altri utenti del sito. Con il browser web potete progettare il gioiello in 3Din modo molto semplice. Si sceglie l’aspetto e il materiale, poi si ordina. Skimlab propone la creazione dei gioielli online e stampa in 3D tramite il sito di Jweel. Skimlab, inoltre, può stampare direttamente i gioielli d’acciaio oppure preparare uno stampo per la vostra oreficeria di fiducia. È davvero facilissimo.
Alcozer, bijoux in stile fiorentino
Lo stile inconfondibile dei bijoux di lusso firmati dalla Maison fiorentina Alcozer ♦︎
A Firenze l’ottone è come l’oro: diventa un materiale di lusso grazie alla lavorazione precisa e artigianale, oltre a un uso illimitato della fantasia. Ma per avere successo bisogna anche avere uno stile. È quello che è riuscita a fare Alcozer & J, azienda artigiana, specializzata nella creazione e produzione di bigiotteria di lusso. I suoi gioielli, infatti, possono partire da poco più di 100 euro per arrivare ai quasi 1000 di una collana semi-rigida in ottone dorato con ramo e foglie di edera in smeraldo, impreziosite da bacche in granato, perle e cristalli Swarovski. L’ottone è dorato o color oro rosa o argento a scelta con un procedimento di galvanica.
Motore di questa macchina è il fondatore e designer Giampiero Alcozer. che dal 1994 ama creare gioielli come fossero per artisti che recitano su un palcoscenico. La sua vocazione alla forgiatura di piccole opere d’arte nasce nel 1973, quando a soli undici anni riceve in dono da un pescatore a Cuba il suo primo corallo, insieme alla parole “fra qualche anno farai un gioiello per la tua amata”. Sono gioielli generalmente grandi, con un volume consistente, forme elaborate, allusioni a favole e miti, tra stile dark e surrealista. Gran parte dei gioielli in catalogo sono realizzati su ordinazione, nel giro di qualche giorno, mentre se si acquistano online ci vogliono 15 giorni per la spedizione.
I gioielli realizzati con l’ottone (placcato oro) dei proiettili trovati in Cambogia: li realizza Cassandra Postema con la sua Emi&Eve ♦︎
Cassandra Postema si è diplomata in Fashion and Textile Design al Central St. Martin College di Londra, il punto di partenza per una brillante carriera nel mondo del design. Ma un viaggio in Cambogia ha cambiato la sua prospettiva. Ha deciso, infatti, di coniugare il design con la responsabilità sociale, aiutando la difficile vita della popolazione locale. Il talento di Cassandra, quindi, si è espresso in un brand di gioielli davvero differente, con cui trasforma bombe e pallottole in orecchini, bracciali, anelli. I gioielli Emi&Eve e sono realizzati da artigiani cambogiani, che utilizzano l’ottone, metallo recuperato dai tecnici anti-mine e dai pescatori. In questo modo Cassandra Postema sostiene la comunità cambogiana.
I gioielli, che sono venduti online, sono poi placcati in oro e qualche volta arricchiti da pietre o cubic zirconia. Cassandra, nella mitologia greca, era una sacerdotessa con il dono (o la condanna, secondo i punti di vista) della preveggenza. Vedeva il futuro e annunciava sciagure, inascoltata. Tutto il contrario di Cassandra Postema, per fortuna: lei il futuro lo vuole migliore.
I bijoux che riproducono i tessuti nervosi ricostruiti attraverso stampa 3D e un complicato algoritmo.
Nel mondo dei gioielli ogni tanto si affacciano nuove idee, sia per quanto riguarda i materiali, che per le tecniche adottate. Non si producono più gioielli come si faceva un secolo fa e, probabilmente, tra altri cento anni anelli, bracciali e collane saranno realizzate con sistemi ancora diversi. Quindi non bisogna stupirsi per esperimenti come quello di Nervous System, uno studio di design con sede nel Massachusetts, che ha deciso di utilizzare le nuove tecnologie di stampa 3D e di rifinitura al laser con la biologia. Il risultato è la collezione di bijoux Corollaria.
Si tratta di una serie di bijoux che si segnala non tanto per la sua preziosa fattura, ma perché offre un’idea di quello che potrebbe essere una parte della gioielleria del futuro. La forma di questi monili si ispira alle strutture cellulari microscopiche, ricostruite attraverso l’uso di uno speciale algoritmo. I materiali utilizzati sono ottone e una materia plastica ad hoc. I gioielli hanno quindi una forma che assomiglia a quella di un pizzo, quello che formano nel corpo umano cellule e sistema biologico. È poco romantico? Può darsi. Ma questi gioielli hanno un vantaggio dal punto di vista di chi li vende: sono stampati su ordinazione, quindi non rischiano di rimanere nel cassetto. E, poi, forse ai Millenials potrebbero anche piacere.
Il padre famoso stilista. La madre restauratrice di di opere d’arte. La figlia? Avvocata. Fino a metà 2021, quando ha deciso di rimettersi in gioco nel mondo della gioielleria. Cristiana Cavalli, primogenita di Roberto Cavalli, è stata per 15 anni responsabile legale del marchio fondato dal padre (è stata presidente mondiale di tutte le licenze del gruppo). Ora, però, ha deciso di misurarsi nel design di gioielli con il suo marchio, Krimrose. Le collezioni sono realizzate in ottone placcato oro (che lei definisce materiali democratici) con la partnership di Cora, azienda vicentina che vanta un’expertise nel settore orafo da oltre 50 anni.
Il periodo in cui è nata l’idea di debuttare nel mondo dei gioielli (in piena pandemia) spiega anche la scelta del nome: Krimrose è una variazione del nome in inglese di un fiore la primula (primrose), ma allo stesso tempo, allude anche al nomignolo della designer (Kri, da Cristiana). La primula è anche il fiore che segna l’inizio della primavera, cioè la rinascita dopo l’inverno. E sempre dal mondo della natura derivano i nomi delle sue creazioni: Leaf, Plume, Shell, Cascade, Drop.
Gli ingranaggi (e non solo) di V Design Lab, della giovane designer milanese Valeria Vigliani ♦︎
A volte le rotelle girano nel verso giusto anche in gioielleria. Specialmente se la rotazione degli ingranaggi assume un significato: quello, per esempio, dell’operosità di un luogo. Nel caso specifico, Milano, che non è solo la capitale italiana della moda e del design, ma anche dell’economia. Tutto questo è il retroterra ambientale di V Design Lab Jewellery di Valeria Vigliani, affascinata non solo dalla creatività da esprimere con i gioielli, ma anche dallo spirito imprenditoriale che si respira nella città lombarda, anche se ora vive e lavora a Zurigo, Svizzera.
Nel suo curriculum specifica, infatti, di aver lavorato nel marketing di grandi multinazionali in Italia e all’estero, e di aver vissuto tre anni a Melbourne, capitale australiana della moda e dei gioiello. Proprio lì ha iniziato a frequentare i primi corsi di lavorazione del metallo. Poi, si è perfezionata alla Scuola Orafa Ambrosiana, a Milano. E, infine, con un Master in Design del Gioiello al Politecnico di Milano.
Valeria descrive V Design Lab come un laboratorio di design di gioielli che ama sperimentare con le forme, i materiali e le texture per dare vita a idee che scaturiscono dalla vita quotidiana.
Per questo utilizza architettura, geometria oppure elementi industriali, come gli ingranaggi. I disegni dei gioielli sono prima eseguiti a mano, con l’obiettivo di aggiungere un pizzico di personalità in più a chi li indossa. Dopo gli ingranaggi, che “esprimono il proverbiale dinaminismo e l’operosità di una città come Milano”, è stata la volta di Pneus che questa volta si ispira a pneumatici e guarnizioni. Ma, a dir la verità, ci sono anche gioielli della collezione Flower Power dedicati al più consueto tema dei fiori o Santiago, a forma di conchiglie.
I gioielli sono realizzati in ottone, galvanizzato oro 18Kt giallo, rosa, bianco, oppure satinato. Alcuni pezzi sono realizzati con la stampa 3D o taglio laser, in altri materiali come il nylon.
Il dizionario offre due diverse definizioni per la parola panache: un ciuffo ornamentale (per esempio, di piume) che si utilizza principalmente su un elmo. Oppure: slancio, stravaganza nello stile e nell’azione. Quale delle due definizioni si può applicare a Panache, brand fondato dalla designer coreana Cha Seon-young, nata nel 1982 a Seoul? La creatività coreana va di moda, come testimonia il successo del cinema asiatico agli Oscar. E Panache è segnalata come designer emergente. Dopo aver studiato alla Seoul Arts High School e alla Ewha Womans University, Cha Seon-young ha iniziato a studiare artigianato del metallo alla Central Saint Martins di Londra, in Inghilterra.
Le sue opere che hanno vinto il concorso della British Art Medal Society, e sono state ospitate al British Museum, oltre che alla S/S London Fashion Week nel 2007. Con questo background, Panache fa convivere i valori di Occidente e Oriente. Il suo design è semplice e complicato allo stesso tempo. Si tratta di gioielli in semplice ottone placcato oro, ma con uno stile ben definito. I suoi gioielli sono venduti ora in tutto il mondo. A proposito: la definizione adottata da Cha Seon-young per Panache è: piume su un casco.
L’intreccio Vivian di Stroili
Un intreccio che ricorda un tessuto trapuntato, ma leggero e arioso: la collezione Vivian di Stroili è realizzata con un filo di ottone dorato, rosa o rodiato bianco, con l’aggiunta di cristalli. I fili presentano una bombatura tra un incrocio e l’altro, con un effetto arrotondato che conferisce volume ai bijoux. La linea primaverile del brand italiano comprende orecchini romboidali, a cerchio, a sfera, bracciali con diverse larghezze, girocolli con ciondolo, anelli a fascia che coprono le dita.
I gioielli della collezione Vivian di Stroili sono in vendita nelle gioiellerie Stroili e sul sito web con un prezzo a partire da 29,90 euro. Curiosità aggiuntiva: Vivian, assieme alle varianti Vivien e Vivienne, deriva da un nome latino utilizzato durante l’Impero Romano, con il maschile Vivianus e femminile Viviana. È un nome che è rimasto attuale anche perché era quello di due donne martiri paleocristiane, e di un santo, maschio e vescovo.
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Napoletana, vive e lavora a Milano: Bianca D’Aniello crea i suoi bijoux, che vende nella boutique nel quartiere di Brera, con disinvoltura. Dopo 20 anni può essere soddisfatta. Laureata in Letteratura con indirizzo artistico, ha optato per creare bijoux in ottone bagnato oro, spesso satinato e di una colorazione pastello, dove l’elemento del design è quello che conta di più. Sono bracciali, collane e orecchini dall’aria scanzonata, informale, comunemente indicati come gipsy.
Ogni pezzo è realizzato a mano in poche copie. Spesso i monili sono composti da tanti elementi, come maglie o catene, il alcuni casi rifiniti con cristalli o strass. L’ispirazione per queste texture viene dalle spiagge e dal clima solare del Sud Italia, ma sono perfettamente compatibili con gli ambienti più freddi del Nord. Il processo creativo è molto personale: Bianca non piega i materiali a un disegno, ma procede al contrario: a partire dagli elementi di metallo procede a costruire i suoi bijoux, poi bagnati in oro e rifiniti.
I nuovi gioielli in ottone dorato di uno dei più quotati e versatili designer di Parigi: Hervé Van der Straeten ♦
Artista e designer Hervé Van der Straeten, usa nella gioielleria lo stesso approccio scultoreo che ha quando deve progettare un mobile o un oggetto di largo consumo, sua per esempio la bottiglia del profumo J’Adore di Dior. Linee eleganti, materiali contrastanti, proporzioni audaci, variazioni di forma per i gioielli in ottone dorato a 24 carati, ispirati al surrealismo, all’Asia e all’Art Déco e realizzati nel suo laboratorio di Parigi.
Noto in Francia per vinto numerosi premi, ama mescolare il geometrico con il barocco e creare illusioni ottiche. Van der Straeten è nato nel 1965 e ha studiato presso il Paris École des Beaux-Arts. Ma la sua fama è cresciuta dal 1985 grazie alle sue grafiche, collezioni di gioielli scolpiti. Il suo lavoro è spesso presente in mostre all’estero, in gallerie come Karsten Greve e Ralph Pucci, nonché presso le più grandi fiere d’arte in tutto il mondo, come Tefaf e Pad. Il Musée des Arts Décoratifs di Parigi ha acquistato pezzi che sono rappresentativi del suo lavoro. M.d.B.
I gioielli che fanno anche del bene: sono quelli a forma di cuore di SeeMe: una storia da conoscere ♦
Quando una persona è buona, si dice che ha un grande cuore: deve avere pensato così Caterina Occhio quando ha fondato SeeMe. E non è un modo di dire: il brand si caratterizza (ormai da oltre tre anni) per proporre un gioiello buono. Non solo per l’utilizzo di materiali sostenibili e che provengono da un lavoro equi, ma perché l’obiettivo della fondatrice è aiutare chi ne ha bisogno. In primo luogo le donne che hanno subito violenze o cercano lavoro. Ad Ankara. O in Tunisia. Nella bidonville della capitale della Turchia le artigiane di SeeMe hanno imparato a produrre gioielli.
Una attività encomiabile, tanto che Caterina Occhio tempo fa è stata anche scelta come volto di una campagna per il lancio di un’auto, la Y10: Ritratti di persone che hanno cambiato la loro vita per rimanere fedeli a se stessi. SeeMe, non a caso, ha una attività certificata dal World Faire Trade Organisation: «Il commercio equo e solidale e l’industria del lusso devono lavorare insieme per creare un maggiore impatto. Produrre oggetti premium basati sul commercio equo possono rappresentare una soluzione win-win per entrambi, abbiamo una lunga strada da percorrere», dicono a SeeMe.
Non stupisce, quindi, che il disegno del cuore sia così utilizzato per i gioielli del brand. È stato ideato da Jacques Levon, gioielliere armeno, e rinnovato da Bourj Hammoud a Beirut, mentre la collezione è stata studiata dal designer olandese Peter Bedner. Giulia Netrese
Secondo il dizionario, nella lingua italiana la parola artefatto si riferisce a un’opera che deriva da un processo trasformativo intenzionale da parte dell’uomo. Una definizione che è perfetta anche per i gioielli. Con questo ragionamento nel 2014 Ilaria Quotta ha fondato il brand Arte Facta, che propone anche accessori, come le borse. Gioielli e borse, però, hanno un aspetto in comune: puntano tutto sul design, nel segno dell’art déco. D’altra parte, Arte Facta ha sede a Milano, che è la capitale italiana del design.
Un po’ a sorpresa, invece, la designer è atterrata a Milano una ventina di anni fa, dopo aver seguito gli studi in Scienze Politiche all’università La Sapienza di Roma, per iscriversi all’Istituto Marangoni al corso di Fashion Design. Dopo il diploma, ha lavorato come designer e product manager nel settore abbigliamento. Esperienze che sono servite ad avviare la propria attività e, soprattutto, uno stile esclusivo. Architettura modernista, jazz, ma anche il rock&roll sono le sue muse ispiratrici. La designer sottolinea, però, anche una spiccata sensibilità al rispetto dell’ambiente.
I gioielli sono realizzati in ottone, spesso placcati in oro, e arricchiti con pietre dure e cristalli. Le forme sono molto moderne, con qualche effetto vintage. I prezzi non superano i 350 euro.
Anelli e orecchini Brosway in vista delle feste natalizie: ottone con galvanica oro e cristalli Swarovski ♦︎
Bros Manifatture ha celebrato i suoi primi 40 anni e, proprio per questo, continua a proporre novità con i suoi marchi. A cominciare con Brosway, che propone nuovi orecchini e anelli giusto in vista delle feste natalizie. Il gruppo marchigiano di gioielleria sceglie nuove varianti alle sue collezioni. In questo caso, orecchini in ottone e galvanica oro rosa con cristalli Swarovski rosa antico, ametista e rosso, oppure un anello in ottone, galvanica oro, cristalli Swarovski topaz, crystal golden shadow e emerald. O, ancora, orecchini in ottone, galvanica oro, zirconi colorati e cristalli Swarovski crystal golden shadow.
Rimangono in listino, ovviamente, anche i gioielli in argento con galvanica oro rosa o giallo e sempre con cristalli Swarovski. Gli anelli sono a due o tre cerchi, con cristalli di diversi colori su ogni cerchio, mentre gli orecchini sono arricchiti anche da piccoli cristalli incastonati nella banda metallica che circonda il lobo. I prezzi sono sotto i 50 euro.
Heaven, la nuova collezione di bijoux firmata Stroili: immagini e prezzo ♦︎
La nuova stagione di Stroili inizia con una magia paradisiaca. Si chiama Heaven la linea di bijoux proposti dalla maggiore azienda che opera in Italia. I bijoux sono realizzati con una texture leggera, con una nuova tonalità di bronzo, con intarsi brillanti di fili di ottone. E che sia una proposta per la primavera lo si deduca forse anche dall’effetto forma dei monili, che ricorda quello di una foglia di faggio.
Proprio come le foglie, i bijoux hanno al loro interno delle venature, alcune delle quali con un pavé di glitter, che alleggeriscono il peso.
La collezione Heaven si compone di orecchini, collane con ciondolo e bracciali. Prezzo a partire da 19,90. Lavinia Andorno
La collezione Corinto di Brosway: intrecci di leggero metallo con zirconi bianchi o colorati ♦︎
Corinto: un nome che evoca la Storia, la Grecia, magari anche i ricordi scolastici. La città, nell’antica Grecia, è stata una potenza della Lega del Peloponneso ma, nell’arte, è famosa soprattutto per aver dato il proprio nome a quei capitelli delle colonne particolarmente elaborati. Insomma, chiunque ha visto i capitelli in stile corinzio e ha pensato subito all’arte dell’antica Ellade. Con l’ispirazione al mondo classico, ma con uno stile del tutto moderno, Brosway ha deciso di chiamate Corinto una delle sue nuove collezioni.
Lo stile della collezione Corinto è particolarmente elaborato, ricco, fiorito.
Medaglioni, bracciali e orecchini sono realizzati con un intreccio di metallo bianco oppure color oro, con ricami che sembrano richiamare quelli di antiche ceramiche, decorazioni classiche, e persino di vetrate gotiche. Il metallo utilizzato è l’ottone, che è rodiato per renderlo bianco, oppure trattato con metodo galvanico per la doratura. All’interno dei gioielli sono incastonati cubic zirconia bianchi oppure colorati. Prezzi: dai 29 euro per l’anello e 59 euro per il medaglione bianco ai 79 euro per gli orecchini in ottone galvanica d’oro e zirconi colorati. Alessia Mongrando