Muraro

Comete, nuove Farfalle per la sposa

Le nuove Farfalle di Enzo Miccio per la sposa. I gioielli per matrimonio visti da Comete ♦

Ci sono marchi di gioielleria che più di altri sanno volare sui sogni di chi si sta per sposare. Il matrimonio e il fidanzamento sono come l’iPhone per la Apple: il prodotto di maggiore importanza. Comete, del gruppo di gioielleria veneto Muraro, fa parte di questa piccola schiera di brand che hanno pensato, creato e ampliato una linea speciale di gioielli dedicati alla sposa, sotto la direzione creativa del popolare personaggio televisivo Enzo Miccio.

La collezione bridal rinnovata per il 2017 si chiama Farfalle. In questo caso le farfalle sono realizzate con argento e zirconi bianchi. La linea di gioielli, presentati a Baselworld, comprende orecchini  pendenti, collane, chocker, bracciali e, naturalmente, anelli. La forma delle farfalle è riprodotta in due modi: o con quattro pietre tagliate a pera e unite sulla punta, oppure con la sagoma definita da una striscia in argento. Lavinia Andorno





Anello solitaire di Comete
Anello solitaire di Comete

Anello trilogy di Comete
Anello trilogy di Comete
Bracciale della collezione Farfalle
Bracciale della collezione Farfalle
Bracciale della collezione Farfalle in argento e zirconi
Bracciale della collezione Farfalle in argento e zirconi
Chocker della collezione Farfalle in argento e zirconi
Chocker della collezione Farfalle in argento e zirconi
Collana della collezione Farfalle in argento e zirconi
Collana della collezione Farfalle in argento e zirconi
Collana con pendente staccabile tramite un gancio
Collana con pendente staccabile tramite un gancio
Collana Farfalle
Collana Farfalle
Orecchini della collezione Farfalle di Comete
Orecchini della collezione Farfalle di Comete
Orecchini con pendenti staccabili
Orecchini con pendenti staccabili

Orecchini della collezione Farfalle
Orecchini della collezione Farfalle







Le storie di Comete Stories

Brillano senza esagerare le Comete Stories del brand veneto di Lorenzo Muraro.

Lorenzo Muraro è un pezzo di storia della gioielleria di Vicenza: conduce un’azienda che ha puntato sull’equilibrio tra qualità, inventiva e prezzo. Uno dei brand di successo del gruppo Muraro è Comete, che divide equamente la propria attività tra i gioielli per uomo e per donna. Le forme per i gioielli destinati al gentil sesso sono quelle canoniche, con le dovute varianti apportate dai designer del gruppo, ma sempre negli standard che una donna mediamente si attende: anello con diamanti, oro bianco, orecchini pendenti. Tutto ok, ma senza esagerare, né per il prezzo né per le soluzioni scelte. Un esempio: un paio di orecchini a forma di cuore in oro bianco con diamanti della collezione Aurora costano 628 euro. Un prezzo molto contenuto per la loro visibilità. La via del compromesso sta nel fatto che ogni orecchino ha un diamante centrale e altri sette che lo circondano: l’effetto luce, insomma, è moltiplicato dalle tante pietre montate assieme. Inoltre, sono diamanti veri, ma non al top: sono classificati G, quanto basta per fare un buon effetto una volta indossati, senza far alzare il costo a dismisura (ricordiamo che la classe più costosa è la D). Questa via mediana al gioiello è anche il segreto di Comete per riuscire a raggiungere un pubblico vasto. Come dimostrano i gioielli della linea Comete Stories. Alessia Mongrando




Anello emozioni, con 13 fiori in diamanti
Anello emozioni, con 13 fiori in diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Pendente con diamanti
Pendente con diamanti
Anello della linea Auroa, Comete Stories. Prezzo: 628 euro
Anello della linea Auroa, Comete Stories. Prezzo: 628 euro
Anello della linea Diana, Comete Stories
Anello della linea Diana, Comete Stories
Anello Aurora, oro bianco 18 carati, diamanti
Anello Aurora, oro bianco 18 carati, diamanti
Anello della linea Aurora, Comete Stories
Anello della linea Aurora, Comete Stories

Anello Aurora, con tre fiori in diamanti
Anello Aurora, con tre fiori in diamanti







In vetta con Baraka

Un’avventura da polso con Baraka: il brand del gruppo Muraro propone quattro bracciali destinati agli amanti delle sfide con la natura. I gioielli della collezione 8848 hanno un moschettone, che ricorda quello utilizzato nelle scalate alpine, in acciaio con inserti in oro e un piccolo diamante nella chiusura. C’è anche un modello con tre diamanti. Il bracciale è proposto in gioielleria in un supporto che ricorda la prima scalata sul monte Everest (il numero 8848 è riferito all’altezza del monte). Non solo: questa cifra contiene anche il simbolo dell’infinito e rappresenta la capacità dell’uomo di sfidare la natura. Niente è impossibile e la prima scalata alla vetta più alta dell’Himalaya, il 29 maggio 1953, lo dimostra. Il gioiello può raccontare questa storia con l’utilizzo di materiali evocativi, come il cordino del bracciale, che è simile alle funi da arrampicata. Giulia Netrese

Bracciale della collezione 8848 con tre diamanti
Bracciale della collezione 8848 con tre diamanti
Bracciale collezione 8848
Bracciale collezione 8848
Bracciale Baraka 8848 con un diamante
Bracciale Baraka 8848 con un diamante
I campi di sosta della conquista dell'Everest
I campi di sosta della conquista dell’Everest
Bracciale della 8848 collection
Bracciale della 8848 collection

Le Comete di Muraro

[wzslider]Lorenzo Muraro è alla guida del gruppo che prende il suo nome, con brand come Comete, Barakà e Ambrosia. In occasione di VicenzaOro ha rilasciato un’intervista al settimanale «il Mondo», in cui spiega le strategie dell’azienda.

 

 

Enrica Roddolo per «il Mondo»

Austerity e crisi internazionale, come fotografano tutte le analisi sul lusso, hanno finito per polarizzare sempre più i consumatori. Da una parte gli acquirenti di altissima gamma. Dall’altra, la fascia low cost. E quella media? «Sta incontrando le difficoltà maggiori. Ma proprio per questo rimane anche una delle nostre sfide. Per esempio, stiamo giocando la carta dell’oro 375: cioè 375 millesimi di oro, anziché i classici 750. Non vogliamo rinunciare al metallo prezioso come molti, che lo hanno rimpiazzato l’acciaio per contenere il prezzo, ma sappiamo che un certo tipo di consumatore adesso è molto attento al prezzo finale», spiega Lorenzo Muraro, alla guida l’omonima azienda del Nordest (Olmo di Creazzo,Vicenza) con brand come Barakà, Comete e Ambrosia. «Nel 1975 ho aperto la mia prima partita Iva. E nel 1995, con mia moglie Ivana, ho avviato l’avventura di Comete. Oggi abbiamo 60 maestri orafi, 120 dipendenti e 45 agenti. Negli anni Novanta quando tutto è cominciato eravamo appena 20», ricorda.

Domanda. Come è articolato il vostro business?

Risposta. La fascia di gioielleria accessibile è quella dei nostri inizi, oggetti preziosi, sempre in oro, ma dove il prezzo è più contenuto grazie all’impiego di pietre semipreziose o sintetiche. Per Ambrosia e per Comete possiamo contare su una rete di 1.500 punti vendita in Italia.

Domanda. E Barakà?

Risposta. L’obiettivo è raggiungere un consumatore di fascia alta: i gioielli maschili abbinano un elevato contenuto tecnico: sono ispirati allo snodo cardanico, a elementi preziosi come oro e diamanti. L’ultimo modello S29 per esempio, è stato realizzato in soli 19 esemplari e uno di questi è stato acquistato da Cristiano Ronaldo. In più, ci consente di acquisire un sbocco verso l’estero. Barakà è già presente in mercati esteri come Russia e Stati Uniti. E sarà dunque il nostro apripista per affrontare il mercato globale. Il progetto sarà seguito da mio figlio Alberto, appena entrato in azienda, mentre Marta ormai fa parte del business da dieci anni e segue il marketing.

Domanda. Con quali risorse affronterete il mercato-mondo? Inseguendo sempre il consumatore medio?

Risposta. Modulando la produzione in funzione delle esigenze dei consumatori alle varie latitudini. Abbiamo un team di 13 persone dedicate appunto allo studio, messa a punto del giusto prodotto e siamo molto flessibili. Per esempio, agli americani piace un gioiello molto «televisivo», generoso nelle dimensioni, di grande effetto.

Domanda. Il consumatore più esigente?

Risposta. Gli europei e gli italiani in particolare, indubbiamente sono i più difficili da soddisfare: padroneggiano la cultura del bello. Più facile andare incontro ai desideri dei mercati arabi, ad altissimo consumo di gioielleria: per fare centro il marchio deve essere conosciuto, ma per realizzare i desideri di acquisto bastano pezzi classici.

Domanda. Si rinnova l’appuntamento con VicenzaOro Fall. Quali le nuove tendenze del settore?

Risposta. Il colore, nel metalli e nelle pietre. Dopo lunghe stagioni in cui la gioielleria è stata padroneggiata da diamanti e oro bianco e platino, riecco il calore del metallo giallo, magari in versione rosa, e delle pietre colorate dagli smeraldi agli zaffiri, ai rubini. Quanto allo shopping di Natale, credo sarà buono, nonostante la fascia media sia quasi sparita.

Domanda. Previsioni per fine anno?

Risposta. Chiuderemo a circa 35 milioni di euro di fatturato, come nel 2012. Se il mercato interno frena, per fortuna cresce il business all’estero. La direzione verso la quale siamo proiettati.

Domanda. Quali sono invece i problemi per gli operatori di settore?

Risposta. Archiviato il problema della nuova legislazione europea che ha bandito al presenza del nichel nelle leghe di oro bianco (è stato trovato un accordo), si parlerà molto di crisi e della necessità più che mai di fare sistema. Unendo le forze per affrontare assieme i mercati esteri, per esempio. In Italia ci sono 18 mila licenze per gioiellerie, tre volte quante ce ne sono in Francia.