Sapore di India nei gioielli della francese Marie-Hélène de Taillac ♦
Affascinata dall’India e dalle pietre preziose, Marie-Hélène de Taillac si ispira al Subcontinente per creare gioielli che riflettono la sua cultura e il suo mondo pieno di colori. Il Wall Street Journal e Vogue le hanno dedicato lunghi e appassionati ritratti. L’idea di un mondo che racchiuda l’arcobaleno le è venuta quando aveva tre anni e giocava con le matite colorate, racconta Marie-Hélène. Da allora i colori delle gemme sono la sua passione. Usa l’oro a 22 carati e pietre semipreziose come l’ametista, la iolite, i granati in vari tonalità, la tormalina e il quarzo rosa che fa lavorare dai migliori artigiani di Jaipur, capitale del Rajasthan dove vive sei mesi all’anno dal 1996, quando lanciò la sua prima collezione.
La storia di Marie-Hélène de Taillac, in effetti, non ha confini. È nata a Tripoli, in Libia, dove il padre era rappresentante della Elf (petrolio) per il Golfo Persico, ma ha vissuto anche in Libano prima di trasferirsi in Francia nel 1975. La designer ha poi studiato gemmologia e ha lavorato nel settore della moda con Philip Treacy. Ma il successo lo ha raggiunto con la gioielleria: ha aperto negozi a Parigi, Tokyo e New York.